LA PERDITA DEI POTERI
RIASSUNTO: Durante uno scontro contro un demone le sorelle Halliwell persero i poteri, fortunatamente Antares fu l’unica a non perderli. La quartogenita riuscì a risolvere i loro problemi.
DATA DI COMPOSIZIONE: 07/09/04
PERIODO DI SVOLGIMENTO DELLA STORIA: Ambientato alla fine della 5^ stagione, dopo gli altri racconti da me scritti: "Ritorni e arrivi in casa Halliwell", "Pericolo incombente", "Un mondo parallelo", "I predatori", "Processo alle Halliwell", "La notorietà" e "Nemico unico".
VALUTAZIONE: adatto a tutti
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“Streghe Italia”, e che tutti i personaggi di “Streghe/Charmed” utilizzati sono di proprietà Warner Bros Television / Spelling
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lucro.
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presenti sono di proprietà di J.K. Rowling e sono utilizzati senza il permesso
dell’autrice e non a fini di lucro.
SAN FRANCISCO. LUNEDI’ MATTINA. CASA DI ANTARES ED ANGEL.
Essendo arrivate le vacanze estive, Antares ne approfittò per alzarsi tardi,
mentre Angel si era alzato presto, come al solito, per andare a lavoro. Appena
alzatasi la quartogenita iniziò a preparare il pranzo per lei ed Angel, intanto
che era ai fornelli squillò il telefono.
Antares: “Pronto!”
Daniel: “Parlo con la sig.ra Antares Halliwell?”
Antares: “Si, sono io. Con chi parlo, scusi?”
Daniel: “Mi chiamo Daniel e sono un impiegato della facoltà di ingegneria
nucleare dell’università di San Francisco.”
Antares: “Mi dica, in che cosa posso esserle utile?”
Daniel: “La chiamo per informarla che il professor Smith è andato in pensione.
Abbiamo letto il suo curriculum e ci è sembrata la persona più adatta per
prendere il suo posto. E’ ancora interessata a lavorare qui da noi?”
Antares: “In questo momento ho già un lavoro, comunque ci penserò su. Entro
quando devo dare una risposta?”
Daniel: “Entro la fine di questo mese.”
Antares: “Vi farò sapere la mia decisione il prima possibile.”
Daniel: “Va bene, la ringrazio. Buongiorno.”
Antares: “Buongiorno.”
Antares informò Angel, che era tornato a casa prima del solito, della proposta
ricevuta dalla San Francisco University.
Angel: “Pensi di accettare?”
Antares: “Non lo so, tempo fa non avrei esitato ad accettarla, ma il mio nuovo
lavoro mi piace. Quindi mi dispiacerebbe lasciarlo. Ma lavorare alla San
Francisco University sarebbe una cosa prestigiosa. Secondo te, cosa dovrei
fare?”
Angel: “Non posso decidere io per te. Lo so che per te non è facile prendere una
decisione. Pensa solo che nella scuola dove lavori insegni una materia che a te
è congeniale. Mentre all’università insegneresti una materia che ti ha imposto
tuo padre. Ma devi anche tenere presente le soddisfazioni che hai avuto
all’università di New York.”
Antares: “Ti ringrazio, lo terrò presente.”
Angel era preoccupato per lei, non l’aveva mai vista così depressa, avrebbe
voluto fare di più per lei, ma sapeva che in questi momenti Antares aveva
bisogno del più completo silenzio per poter riflettere.
SAN FRANCISCO. LUNEDI’ SERA. CASA HALLIWELL.
Antares, Angel e Cole erano stati invitati a cena a casa delle sorelle di lei,
si accomodarono in salotto. Suonò il campanello, fu Paige ad andare ad aprire:
era Victor.
Paige: “Victor, che piacere vederti.”
Victor: “Anche per me è un piacere, le mie figlie ci sono?”
Paige: “Si, ci sono tutte e quattro. Sono in salotto, vieni.”
Andarono in salotto.
Paige: “Ragazze, guardate chi c’è!”
Prue, Piper, Phoebe, Antares: “Papà, che bello vederti. Accomodati.”
Victor: “Anche per me è bello rivedervi. Cosa mi raccontate?”
Antares: “Io ho una cosa importante da dire a tutti voi. Questa notizia, papà,
sono
sicura che ti farà felice.”
Antares raccontò della telefonata che aveva ricevuto dall’università di San
Francisco e che era indecisa sul da farsi, ma che ora aveva preso una decisione.
Aveva deciso di accettare la proposta dell’università e spiegò anche che cosa
l’aveva spinta a questa scelta. Era noto che Victor non era contento che le
figlie fossero state cresciute come streghe, avrebbe voluto che crescessero come
persone normali, ma per l’amore che provava nei loro confronti aveva accettato
le decisioni di sua moglie Patty, compresa quella di portar via Antares quando
aveva solo sei mesi. Quindi quando Antares gli aveva comunicato la notizia
dell’assunzione alla scuola di magia, Victor era rimasto deluso.
Adesso Antares aveva la possibilità di rendere felice suo padre, quindi aveva
accettato la proposta della San Francisco University. Victor scoppiò in lacrime
di gioia e abbracciò forte la figlia, anche lei era scoppiata in lacrime. Angel,
Prue, Piper, Phoebe, Paige, Leo e Cole erano felici per lei.
SAN FRANCISCO. MARTEDI’ MATTINA. CASA DI ANTARES ED ANGEL.
Angel: “Ciao amore, come va?”
Antares: “Bene, e a te come va?”
Angel: “Bene. Hai già comunicato al preside della scuola che hai accettato un
altro
lavoro?”
Antares: “Si, ho già mandato una lettera tramite gufo. Angel, secondo te, ho
fatto bene ad accettare la proposta della San Francisco University?”
Angel: “Per me l’importante è che tu sia felice, non ti vedo pentita della tua
decisione, sei serena. E per me questo è importante. In più hai anche reso
felice tuo padre, quando ti ha abbracciato lui è scoppiato in lacrime di gioia e
anche tu ti sei commossa. Mi sono commosso anch’io, per te essere felice
significa rendere felici le persone che vivono al tuo fianco. questo è uno dei
motivi per cui ti amo.”
Antares: “Anch’io ti amo.”
In quel momento arrivò un gufo con la risposta del preside.
Carissima sig.na Halliwell,
ho appena ricevuto la sua lettera di dimissioni. Mi dispiace molto perdere
un’insegnante preparata come lei, soprattutto adesso che ho conosciuto la forza
dei suoi poteri e quelli delle sue sorelle. Spero comunque che in caso di
bisogno potrò rivolgermi a voi. Colgo l’occasione per farle i miei migliori
auguri per il suo nuovo lavoro, sono sicuro che lo svolgerà al meglio.
Antares: “Adesso io devo andare a comprare alcuni ingredienti che mi servono per
delle pozioni.”
Angel: “Non mi avevi detto di essere stata attaccata da un demone.”
Antares: “Non sono stata attaccata, è solo una precauzione.”
Antares si smaterializzò per poi riapparire in un vicolo buio vicino al negozio.
Non fece in tempo ad entrare che fu scagliata contro i bidoni della spazzatura
lì vicino. Capì immediatamente che era opera di un demone. Si girò indietro per
reagire, ma fu bloccata dalla frase di chi l’aveva attaccata.
Demone: “Maledetta strega non dovevi venire qui.”
Dopo di che scomparve. Antares entrò nel negozio per comprare ciò che le
serviva, ma in testa aveva solamente la frase del demone. Nel negozio Antares
incontrò Paige.
Antares: “Ciao Paige!”
Paige: “Ciao Antares! Hai sentito quel rumore provenire dal vicolo qui vicino?
Sembrava che qualcuno fosse finito contro i bidoni della spazzatura.”
Antares: “Eccome se lo sentito, sono io ad essere finita contro i bidoni, mi ci
ha
scaraventato un demone e mi ha anche detto che non dovevo venire qui.”
Paige: “Ti ha detto chi era o ti ha fatto capire chi era?”
Antares: “Da quando in qua i demoni presentano la carta d’identità a noi
streghe?”
Paige: “Domanda stupida la mia, scusa.”
Antares: “Andiamo a controllare il ‘Libro delle Ombre’?”
Paige: “Va bene.”
Insieme andarono a casa Halliwell per consultare il Libro, sfogliandolo Antares
riconobbe il demone che l’aveva attaccata, si chiamava Amadron e il Libro diceva
che era un demone superiore rinnegato dai suoi simili.
Proprio in quel momento sopraggiunsero Prue, Piper, Phoebe e Leo che chiesero ad
Antares e a Paige cosa ci facessero in soffitta, queste ultime glielo
spiegarono. Anche Prue, Piper, Phoebe e Leo non capirono l’atteggiamento strano
del demone, probabilmente stava nascondendo qualcosa. Antares voleva contattare
Cole, visto che anche lui era un demone superiore, sicuramente era a conoscenza
del motivo per cui Amadron era stato rinnegato, ma aveva paura che l’amico
avrebbe finito per cacciarsi ulteriormente nei guai pur di aiutarla. Ultimamente
Cole non se la passava tanto bene, perché c’erano dei demoni, suoi ex amici, che
gli davano la caccia.
SAN FRANCISCO. MARTEDI’ POMERIGGIO. P4A.
Le sorelle Halliwell si recarono al P4A per aiutare Piper a sistemare il locale,
quella sera avrebbe dovuto esibirsi Bruce Springsteen. Le ragazze erano eccitate
da una presenza così importante, sicuramente ci sarebbero stati tantissimi
clienti e desideravano che fosse tutto in perfetto ordine.
Mentre Prue stava pulendo i tavoli comparve davanti a lei Amadron.
Amadron: “Scommetto che avete indagato su di me e che avete scoperto cosa ci
facevo in quel vicolo dove è comparsa una di voi.”
Prue: “Come fai a essere così sicuro che fosse una di noi?”
Amadron: “Voi Halliwell siete le streghe più famose.”
Prue: “Comunque su di te abbiamo scoperto solo che sei un demone superiore
rinnegato dai tuoi simili. Non abbiamo scoperto né perché ti hanno rinnegato né
perché eri in quel vicolo.”
Amadron: “Non lo scoprirete mai, perché ve l’impedirò.”
Prue. “Questo è da vedere.”
Prue utilizzando i suoi poteri lo scagliò lontano, ma, purtroppo, nello stesso
momento il demone riuscì a pronunciare un incantesimo. Amadron andò a sbattere
contro dei tavoli, il rumore attirò l’attenzione delle altre quattro sorelle.
Amadron lanciò una sfera di energia contro Prue, la quale cercò di evitarla, ma
non ci riuscì, perché … non aveva più i suoi poteri. Fortunatamente Piper riuscì
a bloccare la sfera, ma anche in questo caso Amadron pronunciò l’incantesimo.
Dopo di che lanciò una seconda sfera contro Piper la quale tentò di bloccarla,
ma non ci riuscì, provò a farla esplodere, ma niente. Anche lei aveva perso i
suoi poteri. Paige, non curante del rischio che stava per correre, utilizzò i
suoi poteri per richiamare la sfera che riscagliò contro Amadron il quale riuscì
a schivarla.
Ma anche in questo caso Amadron pronunciò l’incantesimo e anche Paige perse i
propri poteri. Ora era tutto in mano ad Antares e a Phoebe, anche se quest’ultima
non era di grande aiuto per via dei suoi poteri passivi. La quartogenita stava
per utilizzare i suoi poteri contro Amadron, ma quest’ultimo pronunciò un
incantesimo. Ma non era lo stesso che aveva utilizzato prima contro le sue
sorelle. Antares sparì e si ritrovò negli inferi all’interno di una prigione.
Antares provò a smaterializzarsi, ma riapparve sempre nello stesso posto. Provò
a fare esplodere le sbarre, ma fece solo esplodere una mosca che era all’interno
della prigione. Provò a chiamare con il pensiero Cole, ma l’amico non rispose.
Questo significava che lei aveva i poteri, ma non riusciva ad utilizzarli.
L’unica sua speranza era che Cole avvertisse che lei era in pericolo. Intanto al
P4A la situazione si faceva sempre più drammatica.
Passavano i minuti, importantissimi, ma la situazione non riusciva a volgersi
per il meglio. Prue, Piper e Paige senza poteri erano impotenti, Phoebe che
aveva ancora i suoi poteri non era per niente utile dato che con le premonizioni
non avrebbe eliminato il demone, almeno che … non avesse visto come
sconfiggerlo. Tentò di avvicinarsi al nemico per sfiorarlo, ma sapeva che questo
era un tentativo disperato, ma comunque doveva pur tentare qualcosa, non poteva
starsene con le mani in mano aspettando che il demone le uccidesse. Infatti
Amadron intuendo l’intenzione di Phoebe pronunciò l’incantesimo. Phoebe intuì
che aveva perso i poteri.
Intanto negli inferi Antares aveva capito che nessuno era in grado di aiutarla,
Cole non percepiva che era in pericolo e le sue sorelle non sapevano dove era
finita, forse la credevano morta. Ma come poteva fare per venire fuori di lì?
Ritornando al P4A le quattro sorelle decisero di provare con un incantesimo per
riavere i poteri. Si presero per mano e pronunciarono la seguente formula
magica:
Poteri smarriti noi vi invochiamo
poteri smarriti noi vi cerchiamo
poteri smarriti noi vi preghiamo
ritornate a noi.
Provarono ad utilizzare i loro poteri, ma il tentativo non era riuscito.
Paige: “Dobbiamo trovare il modo di fare ritornare Antares insieme a noi.”
Piper: “Sperando che sia ancora viva.”
Prue: “E’ viva! Non voglio pensare al peggio. Ma sicuramente porterà via i
poteri anche a lei, sempre che non l’abbia fatto mentre la faceva scomparire.”
Phoebe: “Se l’avesse fatto non avrebbe avuto senso spedirla via, senza poteri
era innocua.”
Paige: “Ragazze, ma vi siete dimenticate la particolarità di Antares?”
Piper: “Paige, cosa intendi?”
Paige: “Antares ha tutti i nostri poteri e, se nel caso in cui noi li avessimo
persi, lei ce li avrebbe potuti ridare. Probabilmente lei non può perderli ed
Amadron
questo probabilmente lo sa, per questo l’ha spedita via.”
Phoebe: “E’ vero, Paige il tuo ragionamento ha senso. Ma comunque non riesco a
capire, perché non è venuta ad aiutarci. Lei ha il potere di smaterializzarsi.”
Paige: “Probabilmente non può utilizzarli. Vi ricordate di quella volta che io e
Piper siamo state intrappolate dentro una gabbia dove non riuscivamo ad
utilizzare i nostri poteri? Probabilmente Antares si trova in una situazione
simile.”
Intanto negli inferi. Antares ebbe un’idea: provò a far passare un braccio
attraverso le sbarre per vedere se c’era un incantesimo che le impediva di
passare. Non c’erano ostacoli. Capì così che doveva trovare un incantesimo che
la trasformasse in un serpente, ma cui l’effetto durasse poco per ritornare al
suo aspetto normale per correre in aiuto delle sue sorelle.
Incominciò a pensare all’incantesimo:
Per pochi minuti serpente voglio diventare
dopo nella mia reale forma voglio ritornare
Lo pronunciò immediatamente e funzionò, si trasformò in serpente, sotto quella
forma strisciò fuori dalle sbarre e aspettò per qualche minuto per vedere se
ritornava nella sua forma umana. Così fu. Provò a smaterializzarsi, funzionò.
Intanto al P4A. Amadron stava per lanciare il colpo di grazia a Prue, Piper,
Phoebe e Paige, ma fu bloccato dal ritorno di Antares.
Amadron: “Come hai fatto a liberarti dalla mia gabbia? Era praticamente
impossibile.”
Antares: “Non era poi così impossibile visto che sono riuscita a scappare . Sono
più furba di te, mio caro.”
Amadron: “Bene. Questo vuol dire che morirai insieme con …”
Amadron non fece in tempo a finire la frase che Antares tentò di farlo
esplodere, ma il demone si ricompose. La quartogenita pronunciò il seguente
incantesimo per spedire il nemico nella prigione da lui stesso creata, almeno
così avrebbero guadagnato un po’ di tempo per trovare una soluzione.
Maledetto demone
torna da dove sei venuto
e vai nella gabbia dove
mi hai sbattuto
Il demone svanì e finì nella gabbia da lui stesso creata, ma trovandosi
all’interno non poteva utilizzare i suoi poteri.
Prue: “Che bello rivederti Antares!”
Antares: “Anche per me è un piacere, per un po’ ho temuto di rimanere
intrappolata per sempre in quella gabbia.”
Phoebe: “E noi abbiamo temuto di morire. Ce la siamo davvero vista brutta.”
Paige: “Presto, Antares, dacci i nostri poteri.”
Antares: “Non so come fare per ridarveli.”
Piper: “Come non lo sai?”
Antares: “La mamma e la nonna non mi hanno mai detto come fare. Andiamo a
consultare il ‘Libro delle Ombre’, sicuramente ci sarà il modo.”
SAN FRANCISCO. MARTEDI’ SERA. CASA HALLIWELL.
Le cinque sorelle apparirono nella soffitta di casa Halliwell per consultare il
“Libro delle Ombre”. Antares incominciò a sfogliarlo e trovò la seguente pagina:
POTERI PERSI
Per riavere i poteri persi durante uno scontro contro un demone voi sorelle
dovete affidarvi a una di voi che non conoscete, ma che presto conoscerete. O
magari nel momento in cui state leggendo queste parole avete già conosciuto.
Tutte e cinque insieme vi dovete disporre attorno a un tavolo e pronunciare il
seguente incantesimo:
Tornate poteri
tornate alle relative proprietarie
tornate presto
tornate ora!
Perché questo incantesimo funzioni dovete rispettare le seguenti istruzioni:
dovete accendere cinque candele che metterete di fronte a voi, vi dovete tenere
per mano e la sorella che fra di voi detiene tutti i poteri dovrà tenere sulle
gambe un oggetto appartenente alle altre sorelle. Dovete pronunciare
l’incantesimo per cinque volte. Alla fine le sorelle che hanno perso i loro
poteri li riavranno.
Le sorelle seguirono alla lettera quello che era scritto nel Libro, alla fine
Prue, Piper, Phoebe e Paige ritornarono in possesso dei relativi poteri.
Paige: “Che bello riavere i poteri.”
Phoebe: “Paige, ma i poteri ereditati da tuo padre ce li hai ancora?”
Paige provò ad orbitare e ci riuscì, fortunatamente erano tornati anche quelli,
non sapeva come era possibile dato che Antares non possedeva i poteri di un
angelo bianco, ma questo alla fine non importava, l’importante era che fossero
tornati anche quelli.
Piper: “Antares, ma tu hai ancora i nostri poteri o li hai persi?”
Antares: “Aspetta che provo.”
Antares provò a bloccare una mosca che ronzava per la soffitta e questa si
bloccò, questo significava che le cose non erano cambiate, lei aveva ancora
tutti i suoi poteri più quelli delle sue sorelle.
Phoebe: “Dobbiamo eliminare Amadron, ora che abbiamo di nuovo i nostri poteri.”
Prue: “Come possiamo fare?”
Paige. “Io vado a prendere una pozione che avevo preparato qualche anno fa per
Cole, magari funziona anche su Amadron.”
Piper: “Se non funziona possiamo utilizzare l’incantesimo dei poteri della
nostra famiglia.”
Antares: “Ok, ragazze datemi la mano così appariremmo dove abbiamo intrappolato
Amadron.”
Le cinque sorelle Halliwell apparvero negli inferi dove era imprigionato Amadron.
Paige scagliò immediatamente la pozione contro il demone. Il nemico fu
sconfitto, le sorelle non avevano scoperto cosa Amadron stava combinando, ma
adesso che era stato eliminato probabilmente non c’era più nessun pericolo. Le
sorelle tornarono a casa appena in tempo per andare al P4A, che nel frattempo
era stato sistemato da Leo ed Angel, per assistere al concerto di Springsteen.
Scritto da Valentina