LA NOTORIETA'
RIASSUNTO: La vita delle Halliwell era tormentata, oltre dai demoni, anche da giornalisti e curiosi.
DATA DI COMPOSIZIONE: 25/07/04
PERIODO DI SVOLGIMENTO DELLA STORIA: Ambientato alla fine della 5^ stagione, dopo gli altri racconti da me scritti: "Ritorni e arrivi in casa Halliwell", "Pericolo incombente", "Un mondo parallelo", "I predatori" e "Processo alle Halliwell".
VALUTAZIONE: adatto a tutti
DISCLAIMER: Si ricorda che tutti i diritti del racconto sono di proprietà del sito “Streghe Italia”, e che tutti i personaggi di “Streghe/Charmed” utilizzati sono di proprietà Warner Bros Television / Spelling Entertainment, e sono utilizzati senza il permesso degli autori e non a fini di lucro.
SAN FRANCISCO. LUNEDI’ MATTINA. CASA DI ANTARES ED ANGEL
Antares si stava smaterializzando per andare a lavoro quando si sentì male.
Angel: “Amore, che cos’hai?”
Antares: “Una fitta tremenda allo stomaco.”
Angel: “Hai mangiato qualcosa?”
Antares: “Si, ho fatto colazione.”
Angel: “Chiama Leo così lui ti può guarire.”
Antares: “Leo può guarire solamente le ferite, non i dolori.”
Angel: “Chiamo l’ambulanza.”
Antares fu portata d’urgenza in ospedale.
Dr. Krendall: “Sig.na dove se… Ma lei è una delle Halliwell!”
Antares: “Vedo che ha seguito la vicenda.”
Dr. Krendall: “E’ un onore per me conoscerla. Mi dica, cosa devo tenere presente
a proposito del suo fisico?”
Antares: “Scusi, non riesco a capire cosa intende.”
Dr. Krendall: “Immagino che gli organi di una strega siano completamente diversi
da quelli della gente comune.”
Antares: “Dottore, io sono uguale alla gente comune in tutto e per tutto.
L’unica cosa da tenere presente è il fatto che posso ricevere sangue solo dalle
mie sorelle e da nessuna altra persona. Ma comunque non credo di avere bisogno
di una trasfusione.”
Dr. Krendall: “Ma i suoi poteri non sono sufficienti per autocurarsi?”
Antares: “Se lei ha assistito al processo avrà sicuramente appreso che non
possiamo utilizzare i poteri per motivi personali. Questo vale anche per
curarsi.”
Dr. Krendall: “Cosa si prova ad essere una strega?”
Antares: “Dottore, io sto male.”
Dr. Krendall: “Mi scusi, dov’è che le fa male esattamente?”
Antares: “Sento delle gran fitte allo stomaco.”
Il dottore cominciò a visitarla, le infermiere riconoscendo Antares cominciarono
a mormorare, la quartogenita sentì una di loro dire: “Non dovrebbero permettere
che una strega venga visitata nel nostro ospedale. Ne parlerò nella prossima
assemblea generale.”. La quartogenita Halliwell non aveva la forza di replicare,
nel frattempo erano arrivati Prue, Piper, Phoebe, Paige, Leo e Cole i quali
erano stati avvisati da Angel.
Dr. Krendall: “Infermiera, mi porti un ecografo.”
Antares: “Dottore, non sono incinta!”
Dr. Krendall: “Mi serve per vedere se ha dei calcoli o delle cisti o
un’emorragia interna. Allora, infermiera quest’ecografo? Lo sta fabbricando?”
Infermiera1: “Non ho nessuna intenzione di andarglielo a prendere.”
Dr. Krendall: “Infermiera, non è il momento di scherzare. Me lo vada a prendere,
dobbiamo scoprire con urgenza cos’ha la paziente.”
Infermiera1: “Se lo vada a prendere lei se ci tiene così tanto a curare la
paziente.”
Dr. Krendall: “Sappia che nella relazione sul suo operato farò presente questa
sua mancanza di collaborazione. Adesso mi porti immediatamente quell’ecografo.”
Infermiera1: “No!”
Dr. Krendall: “Sto incominciando a perdere la pazienza. Esigo una spiegazione di
questo suo comportamento.”
Infermiera1: “Non ho nessuna intenzione di darmi da fare per curare una strega.”
Dr. Krendall: “Va bene, ora lei esca immediatamente da questa sala. E sappia che
non la voglio assolutamente come infermiera dei miei pazienti.
Soprattutto stia lontana dalla sig.na Halliwell.”
Infermiera1: “Con vero piacere, devo occuparmi di pazienti che sono degni delle
mie cure.”
L’infermiera uscì da sala visita uno, in quell’istante entrò nella sala il
direttore generale insieme ad altre persone.
Dr. Krendall: “Buongiorno, direttore. Chi sono questi signori?”
Dr. Pastrit: “Sono i finanziatori dell’ospedale. Ecco signori, come vi dicevo,
il nostro ospedale cura qualsiasi tipo di persona, non abbiamo dei pregiudizi
nei confronti di nessuno. Come potete osservare il dr. Krendall, un medico
eccezionale, sta curando una delle Halliwell che, come voi saprete, è una
strega. Dr. Krendall ci interessa sapere semente dire la sua opinione su questa
visita.”
Dr. Krendall: “Scusi, dr. Pastrit, sono qui per curare la paziente e non per
esprimere opinioni. In più la sig.na Halliwell non è uno strumento per far
guadagnare soldi all’ospedale, è una paziente che ha diritto ad essere curata
come tutti gli altri malati. Le devo chiedere, per favore, di uscire da questa
sala.”
Il dottor Pastrit e i finanziatori se ne andarono.
Dr. Krendall: “Qua dentro c’è qualcuno disposto ad andare a prendere l’ecografo
o ci devo andare io?”
Infermiera2: “Ci vado io, dottore”
Dr. Krendall: “Sig.na Halliwell sono veramente mortificato di questo
atteggiamento.”
Antares: “Non si scusi, mi ci dovrò abituare.”
Infermiera2: “Ecco l’ecografo.”
Dr. Krendall: “Grazie, infermiera. Lei si che sa fare il suo lavoro. Ok, sig.na,
adesso vediamo quale è la causa del suo dolore.”
Dr. Krendall: “Lei ha una cisti che preme contro lo stomaco.”
Antares: “E’ sicuro che sia solo una cisti e non qualcosa di più grave?”
Dr. Krendall: “Non si preoccupi, ha tutte le caratteristiche di una cisti,
bisogna operarla al più presto. Intanto le somministro un antidolorifico.”
Antares: “Grazie, dottore. Mi sembra di avere un mattone nello stomaco. Dottore,
posso chiederle un grosso favore?”
Dr. Krendall: “Certo.”
Antares spiegò al dottor Krendall chi era Leo e che desiderava che lui fosse
presente in sala operatoria per richiudere la ferita, il dottore acconsentì.
Antares fu portata in una stanza dove avrebbe potuto riposare un po’. Ricevette
la visita dei suoi famigliari.
Angel: “Come ti senti adesso?”
Antares: “Sto bene. Il dottore mi ha somministrato un antidolorifico.”
Prue: “Ma il dolore che provi da che cosa è causato?”
Antares: “Ho una cisti che preme contro lo stomaco, devo essere operata subito.
Comunque non è niente di grave.”
Antares disse a Leo che aveva richiesto la sua presenza in sala operatoria e che
il dr. Krendall aveva acconsentito. In quel momento sentirono un gran vociare,
Piper uscì dalla stanza per vedere cosa stava succedendo. Erano dei giornalisti
che volevano interrogare il dr. Krendall per sapere cosa aveva provato a curare
una strega e volevano, ovviamente, intervistare anche Antares.
Piper: “Ma chi li avrà avvertiti?”
Paige: “Sicuramente qualcuno che vuole fare pubblicità all’ospedale.”
Cole: “Ci penso io.”
Phoebe: “Cos’hai intenzione di fare?”
Cole: “Stai tranquilla non ho intenzione di utilizzare i miei poteri contro di
loro.
Voglio solo farli andare via.”
Cole uscì dalla stanza, i giornalisti appena lo riconobbero corsero verso di
lui.
Giornalista: “Mi dica, sig. Turner, la sig.na Halliwell è grave?”
Cole: “Non ho intenzione di parlare delle condizioni di salute della mia amica.
Dovete andarvene di qua, dovete rispettare una persona malata.”
Giornalista: “Perché una strega non utilizza i suoi poteri invece che venire in
ospedale? Così fa perdere tempo prezioso a medici che potrebbero curare malati
che non possiedono poteri.”
Cole: “Non fatemelo ripetere un’altra volta. ANDATE VIA IMMEDIATAMENTE DI QUA.”
Al tono minaccioso di Cole, i giornalisti corsero immediatamente via per paura
di essere inceneriti.
SAN FRANCISCO. LUNEDI’ POMERIGGIO. OSPEDALE.
Antares fu portata in sala operatoria, mentre le stavano per fare l’anestesia
ebbe una premonizione, vide un demone che violentava e uccideva l’infermiera.
Dr. Krendall: “Sig.na, sta bene?”
Antares: “Si, sto bene. E’ tutto a posto. Dottore proceda.”
L’intervento durò due ore e procedette nel migliore dei modi, Leo “ricucì” il
taglio. Dopo un’ora dalla fine dell’intervento Antares si risvegliò.
Angel: “Amore, come ti senti?”
Antares: “Bene. Il dolore è completamente sparito.”
Cole: “Ci fa piacere. Hai bisogno di qualcosa per questa sera e per questa
notte?”
Antares: “No. Quanto devo rimanere in ospedale?”
Leo: “Domattina ti dimettono. Il problema più grande di questo tipo di
operazione è il taglio, ma in questo caso avendo usato i miei poteri non ci sono
problemi.”
Piper: “Vuoi che rimaniamo con te?”
Antares: “No, Piper non c’è bisogno, andate pure a casa a riposarvi.”
Angel: “Rimaniamo io e Cole, se ci sono dei problemi, ma non credo, vi
avvisiamo.”
Prue, Piper, Phoebe, Paige e Leo ritornarono a casa.
SAN FRANCISCO. LUNEDI’ SERA. CASA HALLIWELL
Arrivati a casa Leo si ricordò della premonizione di Antares, avvisò
immediatamente Prue, Piper, Phoebe e Paige. Quest’ultima orbitò in ospedale per
chiedere delucidazioni alla sorella. Paige, dopo essersi fatta descrivere
l’infermiera e cosa le sarebbe capitato, orbitò al piano superiore per parlarle,
e la riconobbe non appena se la vide passare davanti.
Paige: “Buonasera, è lei l’infermiera che ha fatto l’anestesia ad Antares
Halliwell?”
Infermiera3: “Si, ci sono dei problemi? Antares non sta bene?”
Paige: “Mia sorella sta bene. Devo parlarle di qualcosa di importante.”
Paige prese da parte l’infermiera, che si chiamava Amanda Corvette, e le disse
del pericolo che stava per correre.
Amanda: “Senta, se ne vada.”
Paige: “Io sono qui per aiutarla.”
Amanda: “Le ripeto di andarsene. Io non ho nessuna intenzione di ascoltarla. Non
credo nella magia, per me voi siete solo delle imbroglione e secondo me avete
pagato tante persone per farvi processare per diventare famose. Ora devo tornare
a lavoro.”
Paige ritornò a casa e avvertì le sue sorelle che l’infermiera non voleva
collaborare. Prue nel frattempo aveva scoperto che il demone si chiamava Korpus
e che si “divertiva” a violentare le sue vittime prima di ucciderle. Phoebe, che
stava preparando una pozione, disse che doveva andare a comprare un ingrediente
che le mancava. Phoebe arrivata al negozio fu infastidita da un altro cliente.
Markus: “Ma lei è Phoebe Halliwell!”
Phoebe: “Scusi, ma ho fretta.”
Markus: “Io sono uno scrittore e mi piacerebbe scrivere un libro biografia su
lei e le sue sorelle.”
Phoebe: “Le ho detto che non ho tempo e poi non mi interessa.”
Markus: “Senta, questo è il mio biglietto da visita, se cambia idea mi
telefoni.”
Phoebe: “Mi vuole lasciare in pace?”
Phoebe ritornò a casa appena ebbe comprato l’ingrediente che le mancava. Squillò
il telefono.
Phoebe: “Pronto!”
Markus: “Casa Halliwell?”
Phoebe: “Si. Chi parla?”
Markus: “Dalla voce lei sembra Phoebe.”
Phoebe: “Si, ma mi vuole dire chi è lei?”
Markus: “Sono lo scrittore che ha incontrato al negozio di McCall.”
Phoebe: “Ancora lei! Le ho già detto che non siamo interessate al libro
biografia.”
Prue, Piper, Phoebe, Paige e Leo stavano per andare a letto quando suonò il
campanello, andò Phoebe ad aprire, era lo scrittore che aveva incontrato al
negozio di McCall e con il quale aveva appena parlato al telefono.
Phoebe: “Ancora lei, le ho già detto che non siamo interessate.”
Markus: “Oh, voi siete Prue, Piper, Paige e Leo che piacere conoscervi. Ho una
proposta da farvi. Vi dico subito che vi darò un milione di dollari per
l’esclusiva sulla vostra storia.”
Piper: “Come le ha già detto mia sorella non siamo interessate alla cosa.”
Markus: “Non mi interessa, vuol dire che vi seguirò ovunque andiate.”
Prue: “Cosa vuole ottenere da questo?”
Markus: “Semplice, finora i miei libri sono stati letti da sole cinque persone,
se io scrivessi un libro su di voi sicuramente diventerei uno scrittore famoso.”
Paige: “Le impediremo di seguirci e soprattutto di sfruttare la nostra vita per
diventare famoso.”
Markus: “E come pensate di fare dato che non potete utilizzare i vostri poteri
per scopi personali?”
Leo: “Semplicemente telefonando a un nostro amico, Darryl Morris, tenente di
polizia.”
A queste parole Markus se ne andò via di corsa e non si fece mai più sentire.
SAN FRANCISCO. MARTEDI’ MATTINA. CASA DI ANTARES ED ANGEL.
Antares era stata dimessa dall’ospedale ed era ritornata a casa dove ad
attenderla c’erano le sue sorelle e Leo. Piper informò la sorella che il demone
della premonizione si chiamava Korpus e che l’infermiera non era disposta a
collaborare. Paige, dopo aver salutato la sorella, si scusò con lei, perché
doveva assolutamente scappare, altrimenti sarebbe arrivata in ritardo a un
colloquio di lavoro. Paige arrivata alla EYE SOCIETY fu fatta accomodare
nell’ufficio del direttore generale.
Dir. Hallow : “Buongiorno, signorina. Il suo no… Ma lei è Paige Halliwell! Sul
suo curriculum, però c’è scritto Matthews. Ma io sono sicuro di averla vista al
processo contro le sorelle Halliwell.”
Paige: “Infatti sono una Halliwell, solo che ho il cognome dei miei genitori
adottivi.”
Dir. Hallow: “Mi dica un po’ quali sono i suoi poteri.”
Paige: “Perché mi chiede che poteri possiedo, non credo che siano importanti per
il lavoro.”
Dir. Hallow: “Chissà magari invece potrebbero essere utili.”
Paige: “Ma lei l’ha seguito bene il processo o nel frattempo pensava a
qualcos’altro?”
Dir. Hallow: “Un bel caratterino, proprio quello che serve per questo lavoro.
Comunque, certo che l’ho seguito bene il processo.”
Paige: “Non mi sembra, perché se l’avesse fatto saprebbe che io e le mie sorelle
non possiamo utilizzare i nostri poteri per profitto personale, ma possiamo
utilizzarli solo per salvare degli innocenti.”
Dir. Hallow: “C’è sempre l’eccezione che conferma la regola.”
Paige: “Non nel mio caso. Comunque io sono qui per quel posto di lavoro e non
per parlare dei miei poteri.”
Dir. Hallow: “Si, si. Il posto è suo.”
Paige: “Ma se mi ha fatto domande solo sui miei poteri e non su che cosa sono
specializzata, come fa a sapere che sono qualificata per questo tipo di lavoro?”
Dir. Hallow: “Non ha importanza.”
Paige: “Piacere di averla conosciuta. Me ne vado.”
Dir. Hallow: “Sta dimenticando di firmare il contratto.”
Paige: “Non ho nessuna intenzione di farlo.”
Dir. Hallow: “Perché?”
Paige: “Perché non mi interessa lavorare per uno che mi vuole assumere, perché
sono una strega. Addio.”
Paige ritornò a casa di Antares, quando le sue sorelle le chiesero come era
andato il colloquio ebbero come risposta un grugnito! Capirono immediatamente
che dove aveva fatto il colloquio erano solamente interessati al fatto che era
una strega.
Prue incitò le sue sorelle a mettersi all’opera per salvare l’infermiera da
Korpus. Phoebe disse che prima sarebbe stato meglio provare a sconfiggere Korpus
con un incantesimo e che avrebbero potuto provare ancora quello utilizzato
contro i predatori, sperando che non fosse un fallimento anche questo tentativo,
comunque avevano sempre a disposizione la pozione.
SAN FRANCISCO. MARTEDI’ SERA. CASA HALLIWELL.
Prue, era pronta per uscire a cena con un ragazzo, salutò le sue sorelle, la
primogenita si stava per dirigere verso l’ingresso, ma fu scagliata contro la
vetrata del salotto: si era materializzata l’infermiera!!!
Antares: “Ma allora lei è un demone. Ma, la premonizione che ho avuto allora! Ho
visto un demone dalla pelle blu che la violentava.”
Amanda: “Purtroppo i miei poteri non sono serviti a farti avere la premonizione
che desideravo. Io volevo farti vedere Korpus che uccideva una persona
qualsiasi, per farvi sconfiggere da lui. Siccome io non ho abbastanza poteri per
sconfiggervi, volevo attirarvi in trappola. Ma ho fallito, l’ho capito quando
Paige è venuta a parlarmi della premonizione.”
Piper: “Visto che in sala operatoria aveva la possibilità di uccidere mia
sorella, perché non l’ha fatto?”
Amanda: “Perché non sarebbe stata una mossa molto furba. C’erano un sacco di
dottori e infermiere che l’avrebbero immediatamente salvata, in più c’era anche
Leo.”
Prue: “Ragazze l’incantesimo presto e la pozione.”
Le cinque sorelle pronunciarono l’incantesimo che avevano utilizzato contro i
predatori:
Ora cinque sorelle noi siamo
più forti diventiamo
i nostri poteri noi uniamo
i nemici sconfiggiamo.
Fortunatamente questa volta funzionò, Amanda fu sconfitta. Prue poté uscire con
il suo ragazzo, arrivò al ristorante dove doveva incontrarlo. Michael aveva
prenotato tutto il locale per loro.
Prue: “Ciao Michael, scusami se sono arrivata in ritardo, ma ho avuto un piccolo
problema in famiglia.”
Michael: “Non preoccuparti, se ad un appuntamento una donna non fa aspettare il
proprio uomo non c’è gusto. Scommetto che il tuo problema è legato a un demone.”
Prue: “Anche tu hai seguito il processo. Comunque non è il momento di parlarne,
godiamoci la serata.”
Michael: “Su dai Prue, raccontami quali poteri hai?”
Prue: “Senti, ti ho già detto che non voglio parlarne.”
Michael: “Io, invece, ti ho invitato proprio per quello, comunque dopo potrai
parlarmi di quello che vorrai. Adesso dimmi cosa si prova ad uccidere dei
demoni?”
Prue: “Per me è una cosa naturale, come per te lo è mangiare.”
Michael: “Hai mai desiderato di non essere una strega?”
Prue: “In passato ci sono stati …”
Prue si accorse che nel locale erano presenti delle telecamere.
Prue: “Ma ci sono delle telecamere!”
Michael: “Si, sono della televisione per cui lavoro.”
Prue: “Cosa???!! Quindi mi hai invitato solo ed esclusivamente per fare
audience. Mi fai schifo!”
Prue se ne andò immediatamente, non appena arrivata a casa raccontò tutto alle
sue sorelle.
Piper: “Lo sappiamo, sorellina. Ti abbiamo visto in Tv.”
Prue: “Che cosa? Era in diretta???”
Antares: “Si, comunque puoi denunciarlo se vuoi. In Tv senza il consenso della
persona interessata non possono trasmettere niente. In caso di mancato rispetto
delle regole viene pagata una grossa multa.”
Prue: “Vedo che ti sei informata, comunque puoi stare certa che lo denuncerò.”
SAN FRANCISCO. MERCOLEDI’ MATTINA. P4A.
Piper era andata al locale per aspettare l’arrivo di un fornitore che le doveva
consegnare del vino. Entrò un ragazzo, Piper credeva fosse il fattorino.
Piper: “Potrebbe cortesemente scaricare il vino nel retro?”
Charles: “Il vino? Scusi, ma io non so niente di vino.”
Piper: “Lei non è il fattorino della Wine & Food Ltd?”
Charles: “No, io volevo solo chiederle un favore. Lo so che a quest’ora il
locale è chiuso, ma io avrei una sete tremenda. Potrebbe cortesemente darmi un
bicchiere d’acqua?”
Piper: “Si, certo.”
Piper: “Senta, le dico subito che non ho nessuna intenzione di dirle qualcosa
riguardante la mia vita. Lei sicuramente ha già sentito tutto quello che doveva
sentire durante il processo.”
Charles: “Come ha fatto a capire che ero interessato a lei perché è una strega?”
Piper: “Non sono nata ieri. Da quando siamo state scoperte tutte le persone che
si avvicinano a noi vogliono sapere solo quello.”
Charles: “Non posso proprio farle delle domande? Ci terrei molto conoscere
meglio voi streghe.”
Piper: “E’ inutile che insista non dirò niente.”
Charles in quel momento puntò una pistola contro Piper.
Piper: “Cosa intende fare con quella?”
Charles: “Voglio fare proprio quello che lei teme, voglio ucciderla.”
Piper: “Senta, io non le ho fatto niente.”
Charles: “Lei è una strega, e voi streghe siete la feccia dell’umanità.”
Piper: “Perché ha questa considerazione di noi?”
Charles: “Perché dieci anni fa una strega, che diceva di volermi aiutare, ha
ucciso mia madre, mio padre, mia sorella e mio fratello.”
Piper: “Scusi, ma io non ho fatto niente, non sono stata io ad uccidere la sua
famiglia. Mi dispiace molto per loro. Perché non se la prende con la strega che
li ha uccisi?”
Charles: “L’ho fatto, l’ho uccisa. Dopo, sulla tomba della mia famiglia, ho
giurato che avrei ucciso tutte le streghe per evitare che altre persone
soffrissero come ho sofferto io.”
Piper: “Senta, non faccia pazzie.”
Piper avrebbe fatto meglio a non pronunciare quella frase, perché Charles
premette il grilletto, fortunatamente la secondogenita Halliwell riuscì a
bloccare il proiettile.
Charles: “Maledetta strega non devi usare i tuoi poteri.”
Piper: “Cosa le fa pensare che me ne starò con le mani in mano? Non ho nessuna
intenzione di farmi uccidere.”
Infatti questa volta bloccò Charles e gli tirò via dalle mani la pistola e
intanto chiamò Darryl perché lo arrestasse.
Darryl: “Stai bene Piper?”
Piper: “Si, sto bene. Ho solo avuto un po’ di paura.”
Darryl: “Vuoi sporgere denuncia?”
Piper: “No, mi basta solo che trovi un modo per tenerlo lontano da me.”
Piper ritornò a casa a per riposare un po’.
SAN FRANCISCO. MERCOLEDI’ POMERIGGIO. CASA DI ANTARES ED ANGEL.
Squillò il telefono.
Angel: “Pronto!”
Interlocutore: “Potrei cortesemente parlare con il sig. Turner?”
Angel: “Si, un momento glielo passo. Chi parla, scusi?”
Interlocutore: “Sono l’avvocato Frederick Dover.”
Angel: “Cole è per te. E’ l’avvocato Frederick Dover.”
Cole: “Pronto!”
Avv. Dover: “Buongiorno, sig. Turner. Avrei una proposta da farle.”
Cole: “Mi dica.”
Avv. Dover: “Vorrei assumerla.”
Cole: “Deduco che lei è interessato a me solo perché sono un demone.”
Avv. Dover: “Cosa glielo fa pensare?”
Cole: “Dal fatto che non ho mai fatto domanda di assunzione per lavorare nel suo
studio.”
Avv. Dover: “Accetta o non accetta?”
Cole: “Non accetto.”
Avv. Dover: “Le offro tutto quello che vuole.”
Cole: “La ringrazio, ma non sono interessato alla sua offerta. Sto per aprire
uno studio tutto mio.”
Antares: “Non ne sapevo niente dello studio che intendi aprire.”
Cole: “L’ho deciso in questo istante per evitare l’attenzione da parte di tutti
gli avvocati della città.”
Adesso che la gente comune era venuta a conoscenza del segreto delle sorelle
Halliwell, di Leo e di Cole adesso loro avrebbero dovuto sopportare tutti i tipi
di attenzione, in particolar modo i commenti negativi della gente.
Scritto da Valentina