Streghe Italia Fan Fiction

SAINT WICCA
Parte 3


Breve riassunto: Racconto in quattro parti. Sulla schiena di Prue compare improvvisamente il tatuaggio di un dragone. Il Quadrante degli Spiriti fa il nome di Atena. Quattro strane persone si presentano a casa Halliwell con tre urne d’argento in spalla. Chi saranno mai ?

Data di composizione 3^ parte: 10 Aprile 2001, ore 22: 20 – 13 Aprile 2001, ore 20: 15

Valutazione del contenuto: Adatto a tutti, soprattutto a chi, come me, va matto per la serie Saint Seiya (I Cavalieri dello Zodiaco)

Disclaimer: Si ricorda che tutti i diritti dei racconti inclusi sono di proprietà del sito Streghe Italia e che tutti i personaggi della serie Streghe/Charmed sono di proprietà della Warner Bros. Television/Spelling Enterteinment e sono utilizzati senza il consenso degli autori e senza fini di lucro. Saint Seiya e tutti i film e i personaggi legati alla serie sono copyright © e sono una creazione di Masami Kurumada.


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RIASSUNTO: Atena è in pericolo e chiede aiuto alle sorelle tramite il Quadrante degli Spiriti. Dopo un lungo addestramento, le tre vestono i panni dei Cavalieri dello Zodiaco almeno finché il demone non sarà sconfitto. Sfortunatamente il demone non può essere ucciso. Dopo aver scoperto che per essere mandato all’altro mondo soltanto dopo avergli tolto tutti i sensi per mezzo di una pozione da versare sulle armature d’oro, Prue, Pegasus e Phoenix provano vestirle. 

Hyoga, Shiryu e Shun sono vivi!

Prue era ormai in trance da molto tempo, e Piper dovette tenere sul fornello la pozione per non farla raffreddare, altrimenti avrebbe perso il suo potere.
- A che punto è ? - chiese a Ikki, con una punta di apprensione
- Non è ancora abbastanza potente per riuscire ad indossare l’armatura d’oro. -
- Io mi sto annoiando… Che ne direste di fare un po’ di allenamento ? - Phoebe si mise in posizione di guardia
- Se a te non dispiace, vai a giocare da un’altra parte. Qui c’è il pentolino. -
Ikki si sedette a gambe incrociate mentre Seiya e Phoebe uscirono all’aria aperta per allenarsi - Dimmi - disse a Piper - Phoebe è la minore tra di voi, vero ? -
- Sì, come mai me lo chiedi ? -
- Perché ha un cosmo molto più elevato rispetto al tuo e quello di Prue. Quando ha lanciato l’Aurora del Nord ho avvertito un’estensione enorme. Penso che sarà lei a vestire l’armatura d’oro. -
- Perché non hai fermato Prue quando ha deciso di espandere il suo cosmo ? -
- Perché ho avvertito un profondo senso di disagio in Phoebe, come se si sentisse sminuita o messa in disparte da Prue. Ha un potenziale enorme, e forse sarà questo suo potenziale a farci vincere. -
- Un potenziale enorme ? -
- Ha solo bisogno di esprimerlo. -
- Ma dove sono ? - si chiese Prue guardandosi attorno. Era in un mondo che non aveva mai visto, non c’era niente intorno a lei, soltanto un fondale blu oltremare - C’è nessuno ? Qualcuno può sentirmi ? -
Ripeté ancora la sua domanda - C’è nessuno ? Rispondete. -
- Chi sei ? - le rispose una voce di uomo - Sei stata risucchiata anche tu nell’Utopos ? -
- Risucchiata ? No. Chi sei tu che mi parli ? -
- Il mio nome è Shiryu, saint del dragone. Ora dimmi tu chi sei, donna. -
- Il mio nome è Prue Halliwell, il nuovo saint del dragone. -
- Nuovo saint del dragone ? Ciò significa che sono morto. -
- Sei il saint che aveva l’armatura del dragone . -
- Sì. Sono io. -
- Sono lì con te anche il saint di Andromeda e quello del cigno ? -
- Siamo qui, come mai sei qui anche tu ? Ti hanno chiamato per combattere Pluto ? - era un giovane ragazzo col viso stranamente femminile, capelli lunghi di colore verde.
- Io con le mie sorelle. Abbiamo indossato le vostre armature. -
- Siete venuti a liberarci, non è così ? - chiese fremente il giovane effeminato
- Non ancora. Ma vi tireremo fuori di qui. State sicuri. Sappiamo come combatterlo. -
- Spero che ci riusciate. - un ragazzo biondo coi capelli sparati in aria uscì dall’oscurità di quel luogo sperduto - Il mio nome è Hyoga, saint della costellazione del cigno. Da sempre so il significato della solidarietà umana, per cui voglio aiutarvi. Voglio unire il mio cosmo al tuo, in modo che a combattere Pluto sia un saint d’oro. -
- Aspetta, Hyoga. Secondo me dovremmo unirci con i possessori delle nostre armature. Occorre padroneggiare le nostre tecniche, non improvvisare con quelle di un altro saint. - disse il ragazzino coi capelli verdi, con voce dolce. Non aveva affatto l’aria di un guerriero.
- E’ una scelta saggia, ragazzo. Tu devi essere Shun, il fratello di Ikki della fenice… -
- Sì, sono io. - al ragazzo si accese una strana luce negli occhi, una luce di speranza – Come sta Ikki ? E’ ancora vivo ? -
- Tuo fratello sta tentando di liberarti da questo luogo. Sta combattendo per voi tutti e per tutta l’umanità. -
- Oh, Atena ti ringrazio… - disse con le lacrime agli occhi - Grazie… -
- Hai nominato Atena. Dov’è lei ? -
- Quando siamo arrivati alle stanze del sacerdote Pluto l’ha trasformata in una statua di pietra, e l’ha posta davanti alla grande statua della dea. -
- Ci sono quattro statue, a fianco del trono di Pluto. E sono tutte statue di uomini. -
- I saint d’oro. Loro come Atena ritorneranno soltanto quando Pluto sarà privato dei suoi poteri. - spiegò il giovane con i capelli neri lunghi. A differenza degli altri era a torso nudo.
- Sono solo quattro. I saint superstiti sono cinque. Com’è possibile ? -
- Non so e non è che il fatto abbia rilevanza, in questo momento. Siamo pronti ad unirci. Cosa dobbiamo fare?  -
- Una per una entreremo in contatto con i vostri cosmi, bruciandoli allo stesso livello. Così faremo, ma potremo farlo solo in questa dimensione. Shiryu del drago, unisciti a me. -
- D’accordo. Prese la mano di Prue. Avvertì come una scossa elettrica, un bagliore intenso e i due sparirono.-
- Speriamo che ritornino veramente. -
- Torneranno, Hyoga, ne sono certo. -
Prue tornò nel mondo dei mortali, risvegliandosi ansimando.
Phoebe le andò vicino, mettendole una mano sulla spalla - Stai bene, Prue ? -
- Sì, sì. Sto bene. Ho trovato gli altri saint. -
- Gli altri saint ? - gli occhi di Ikki si accesero - Come sta Shun ? -
- Tuo fratello è ansioso di tornare in mezzo a noi. Ascoltatemi tutti. Ho appurato una tattica per sconfiggere Pluto… -
- Dicci, siamo tutte orecchie. -
- Dovete bruciare il vostro cosmo mentre siete in trance. Le armature cercheranno  loro padroni. Trovandoli poi dovrete unirvi a loro, semplicemente prendendovi per mano e bruciare insieme i vostri cosmi. Così . -
- E’ una tecnica rischiosa. Siete sicuri di farcela ? -
- Dobbiamo farcela. Dove sono questi saint ? -
- Il saint del drago mi ha detto che sono nell’Utopos. -
- Il non luogo. L’Utopos è un luogo che non esiste. Le anime rimangono lì per sempre, almeno fino a quando chi li ha spediti non sarà ucciso. -
Pluto si scongelò in quel momento. Si guardò intorno spaesato. - Ma cosa ci faccio qui così ? -
Piper lo bloccò senza neanche voltarsi. - Non si interrompe una discussione… -
Una volta che tutte furono unite con gi altri saint, Prue poté ricominciare a concentrarsi. Trovò molto più facile raggiungere i limiti della sua costellazione, questo perché Shiryu fondendosi con lei le ha trasmesso il settimo senso, col quale è possibile chiamare a sé l’armatura d’oro del segno sotto la quale un saint è nato.
La stessa aura d’oro circondò Prue. L’ultima armatura, quella dello scorpione, prese possesso del corpo di Prue, facendo ‘andar via’ l’armatura del drago.
- Ecco la pozione. Non ti muovere, sorellina. - versò il liquido sulla spalla destra, ma il calore del cosmo era talmente intenso da farlo evaporare. - Prue… Rilassati, altrimenti la pozione non toccherà nemmeno l’armatura. -
- E’ più forte di me… Scusa. - Prue abbassò l’intensità del suo cosmo.
- Così va meglio. Non essere così tesa. Sconfiggeremo anche questo demone. - disse versando quasi tutta la pozione. Il rimanente lo versò in una bottiglia. C’era ancora abbastanza pozione per tre armature - Questa la teniamo. Mica che riesca anch’io ad ottenere l’armatura d’oro. -
- Mi dispiace che Phoebe non la possa ottenere. Di armatura dello scorpione ce n’è solo una. - si dispiacque Prue
- E’ molto potente anche con solo quella del cigno. - disse Ikki
- Bene, Piper. - disse Prue facendo un respiro profondo - Sbloccalo e poi mettiti in salvo. -
- Mettermi in salvo ? -
- Sì. Dovete assolutamente andare via da qui. Tra poco si scatenerà una battaglia talmente aspra con dei colpi che le armature di bronzo non potrebbero mai sopportare. Andrebbero in pezzi come un pezzo di legno sotto i colpi di un’accetta. Date retta a vostra sorella. Rimanete in disparte, perlomeno. -
- Va bene. Ora lo sblocco. - Piper lo sbloccò e se la diede a gambe.
Pluto rimase sempre più stordito, non capiva come mai i saint continuavano cambiare di posto così velocemente. Ma non si perse d’animo. Lanciò due catene dal nulla e prese in ostaggio Piper, legandola per i polsi e poi appendendola al muro. Phoebe si girò e lanciò la Polvere di Diamanti contro le catene che legavano la sorella, saltò per tentare di romperle, ma non riuscì nel suo intento.
- Scappa, Phoebe. Scappa fuori. - urlò Piper
- Dalle ascolto, uccellino. - commentò Pluto, che appese anche lei, solo che le legò la catena in vita
- Accidenti, Phoebe. -
- Ma come… Ma come diavolo ? Prima eravate cinque saint di bronzo, adesso tre saint d’oro e due di bronzo. Be’, lasciamo stare. Sotto a chi tocca.  -
- Che ne dici di vedere l’Inferno ? - suggerì Seiya
- Vedere l’Inferno ? Sarebbe molto gentile. Soprattutto perché sento nostalgia di casa. Sono lontano da molti giorni. -
- Piantala di fare lo sbruffone. Non mi piace chi si crede di essere il padrone del mondo. Preparati. Lasciate che sia il primo a combattere. Sono sicuro di essere in grado di ucciderlo al primo scontro. -
- Vai pure, noi serviremo da rinforzo. - Prue gli concesse il privilegio dell’iniziativa, mentre Ikki annuì solamente, confermando la sua natura poco loquace
- Grazie. Attacco. Per il Sacro Sagitter! - le frecce d’oro del colpo segreto del sagittario saettarono (scusate il giochino di parole) da tutte le parti in un reticolo invisibile. Colpirono Pluto da più parti, causandogli profondi tagli e dolorose bruciature. -
- Lasciane un po’ anche a noi. - ridacchiò Ikki
- Non vi preoccupate. Non lancerò ancora la mia freccia d’oro. Quello è il dessert, e noi siamo ancora all’aperitivo ! - l’ultimo pugno ruppe il setto nasale al demone, facendolo volare contro il trono.
- Cambio, ragazzi. - disse, aggiustandosi il pugno - Comincio ad annoiarmi. -
- Entro io. Adesso vediamo se un leone vola. - caricò due pugni e lanciò un vortice di aria infuocata verso il demone. Il demone saltò dietro allo schienale del trono per difendersi, ma Ikki apparve davanti a lui e lo colpì con le Ali della fenice. Il vortice lo condusse al centro della stanza provocandogli molte ustioni di primo grado su gran parte del corpo. - Le ali della fenice funzionano anche quando a lanciarle è un leone. -
- Ironia della sorte, vero ? Ora ti rimangono solo le ali della tua fenice, se ti si rompesse quella pittoresca armatura rimarresti indifeso. -
- Quello indifeso ora sei tu. Ora cambio tattica. Inventarsi nuove mosse è una cosa utilissima. - passò davanti al suo corpo la sua mano seguendo la costellazione del Leone, la sollevò, facendosi crescere tutte e cinque le unghie. Preparati, questa è la tecnica finale di Ikki del leone. Fauci Insanguinate. - affondò il colpo. Spinse le unghie in profondità, lasciando poi il demone sanguinante sul pavimento. - Questo sangue sarà quello da cui Atena rinascerà per unirsi di nuovo coi suoi saint. -
- Che discorsi noiosi… - disse Prue sottovoce, abbassando la testa per non farsi sentire.
- Non lasceresti qualcosa ad un povero scorpione ? -
- Se vuoi fare allenamento, fatti pure avanti. -
- Allenamento. - disse Pluto, con un filo di voce. - Sarà più difficile che vincere una partita. -
Ikki rimase a bocca aperta, ma non si perse d’animo. Ripeté la sequenza delle Fauci Insanguinate, ma stavolta la linea di congiunzione tra le varie stelle si tinse di rosso. Il disegno rimase fiammeggiante nell’aria. Ikki afferrò il punto più luminoso del disegno e lo ingrandì Forse ho sbagliato a giudicare le Fauci Insanguinate come tecnica finale. Adesso ne proverò un’altra, sei pronto ? Sacro Fuoco del leone! - il fuoco non ebbe alcun effetto - Ancora nulla. Adesso basta. Per la terza volta scrisse in aria il disegno del leone. Prese di nuovo la stella più brillante della costellazione, solo che la sdoppiò e la riunì subito dopo, facendole assumere le dimensioni di un pallone da basket. Attacco Rabbioso! -
- Ikki, sei patetico. - con un colpo del dorso della sua mano respinse il pallone di fuoco, che andò a esplodere sopra la testa di Piper. - Accidenti. Stai attento. -
- Ikki. Via di qui. - semplicemente toccando la corazza del leone una sfera di fuoco lo respinse e lo lanciò lontano
- Maledizione. Per il Sacro Sagitter! - Seiya lanciò alla velocità della luce il colpo segreto di Aioros di Sagitter.
Pluto sparì e poi riapparve alle spalle del giovane saint e gli diede un pugno talmente forte da lasciare una scalfittura sull’armatura che tutti dicono essere indistruttibile. Seiya non si mosse più. Ikki si rialzò e prese il demone alle spalle, cercando di strozzarlo col braccio destro, ma Pluto si liberò e lo mise al tappeto con una giravolta simile alla Spirale di Pegasus, schiacciando il saint sotto il peso dell’armatura nera. Prue andò all’attacco con il suo potere. Iniziò a lanciare il demone contro le colonne con un semplice gesto della mano. Lo fece sbattere anche al tappeto. Decise di trovare una nuova formula per sconfiggerlo. - Piper, perché la pozione non funziona ? -
- Non lo so. Dovrebbe levargli i sensi. Al tocco. Al tocco! Dovete usare degli attacchi semplici, non le tecniche segrete. Ho capito. -
- Toccandolo ? Ci proverò. Phoebe - le mise in mano il libro delle ombre - tu cerca una formula in grado di eliminarlo per sempre. -
- Va bene, sorellina. Conta su di me. Anche se è dura rimanere in questa posizione. -
- Ti libererò subito dopo aver ucciso questo essere immondo. - la rassicurò
- Lo spero anch’io. - commentò Piper.
Prue si avvicinò al demone con passo spedito. Gli mise una mano sulla spalla. Il demone sentì un sottile dolore al naso. Non riusciva più a respirare dal naso e a sentire gli odori e a respirare dalle narici - Ma cosa succede ? Mi sento soffocare. Che mi hai fatto, strega ? -
- La pozione funziona. Hai perso l’uso delle narici. Ora non puoi più respirare correttamente. E presto non sarai più in grado di fare niente. - gli diede un colpo col palmo della mano sulla bocca. Pluto cadde all’indietro. Sentì per un attimo il sapore salato del suo sangue, ma poi non lo avvertì più. volle chiedere il perché alla sua avversaria, ma non riuscì a dire una sola parola. - Prima che tu me lo chieda - disse Prue sprezzante - Ti risponderò io. Le armature sono state imbevute di una pozione che toglie uno per uno i sensi ad ogni essere, che sia demoniaco o animale. Ora non puoi più parlare, è come se non avessi mai avuto il gusto. - con un gesto della mano lo fece avvicinare. Gli mise una mano sulla fronte, e il demone fu privato del tatto, senza il quale perse l’uso dei suoi centri  nervosi rimanendo paralizzato. Prue insistette con due pugni al volto, levandogli il sesto senso e la vista.
- Demone, ora farai la stessa fine degli altri che io e le mie sorelle abbiamo sconfitto. E’ una lista troppo lunga perché io te la dica, dunque lascia il mondo dei mortali in silenzio. -
Con un calcio in faccia gli tolse il settimo senso. Ora gli rimaneva solo l’udito, in modo da ascoltare le parte della giovane strega. - Muori in silenzio, Pluto. Vai in Ade senza fiatare e libera Hyoga, Shiryu e Shun. -
- Prue. C’è la formula. Dobbiamo creare un nuovo trio di saint d’oro per far sì che funzioni. -
- Fammi vedere. Dov’è ? Chi un Dio offenderà dalla sua giusta punizione mai fuggire potrà. Torna e rimani all’Inferno, orribile millantatore, così ti punirà l’Alto Fattore. Dobbiamo recitarla noi saint d’oro ? - continuò a leggere attentamente - A patto che uno sia una strega o abbia poteri magici. Possiamo provare. -
Guardò Seiya, poi Ikki. Il saint del leone era in piedi, ma rimaneva esitante. Il saint del sagittario invece rimaneva al tappeto senza muoversi. - Accidenti. Qui ci vorrebbe Leo. - commentò Prue, aiutando il povero Seiya a rialzarsi - Avanti, non mollare proprio adesso. Siamo ad un passo dalla vittoria. Pluto ha solo l’udito. Dobbiamo recitare questa formula insieme per mandarlo per sempre all’Inferno. -
- Ma noi… noi non siamo stregoni. - protestò Ikki, tenendosi lo sterno con la mano
- Basta che tra i tre saint d’oro ci sia una strega o un essere dotato di poteri magici. Seiya, ti prego. Rimettiti in piedi… Leo. Dove sei ? -
Leo apparve nella sua nuvoletta di luce celeste. Prue se ne accorse e lo esortò a curare Seiya. - Adesso ci provo. Non cercare di riprendere le forze, ragazzo. Abbandonati e lascia che io ti curi. - Leo impose le sue mani per curare il giovane saint, ma Pluto lo stese con un laser violetto. Prue rimase stupita come non mai nel vedere che il demone aveva recuperato tutti i sensi tolti. - Morire senza fiatare non mi piace. Mi guardi con aria sorpresa. Sappi che io posso ristabilire le mie condizioni in una frazione di secondo. Mi hai fatto quasi paura, togliendomi sei sensi e lasciandomi soltanto l’udito, ma con me ogni attacco è vano. Sarai tu ad andare all’Inferno senza fiatare. -
Il laser violetto saettò di nuovo nell’aria cercando di colpire Prue, ma Ikki la scansò con una spallata decisa, facendola cadere a terra. Urlò rialzandosi, correndo verso il demone: - Io sono Ikki, saint consacrato ad Atena, e in nome di Atena ti distruggerò, demone!!! -

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Scritto da MoonWalker


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