Streghe Italia Fan Fiction

SAINT WICCA II - IL DESTINO DI ATENA
Parte 2


Breve riassunto: Racconto in tre parti. Un mese dopo la battaglia del Grande Tempio Lady Isabel si presenta a casa delle Halliwell con un problema gigantesco da risolvere…

Data di composizione 2^ Parte: 2 Maggio 2001; Ore 20: 20 – 6 Maggio 2001; Ore 14: 16

Valutazione del contenuto: Adatto a tutti, soprattutto a chi, come me, va matto per la serie Saint Seiya (I Cavalieri dello Zodiaco)

Disclaimer: Si ricorda che tutti i diritti dei racconti inclusi sono di proprietà del sito Streghe Italia e che tutti i personaggi della serie Streghe/Charmed sono di proprietà della Warner Bros. Television/Spelling Enterteinment e sono utilizzati senza il consenso degli autori e senza fini di lucro. Saint Seiya e tutti i film e i personaggi legati alla serie sono copyright © di Masami Kurumada e degli studi Toei Animation & Co.


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RIASSUNTO:Ad Atena è stata tolta la divinità e tutti i Cavalieri di bronzo sono stati uccisi, per mano dei demoni che le sorelle hanno battuto. Questi ultimi li sfidano nella Guerra Galattica. Arrivati al palazzo dove il torneo avrà luogo, Leo, le sorelle, tre Cavalieri d’oro e un guerriero misterioso devono combattere demoni come Tuatha, Jeremy e anche il perfido Belthazor.
Ma il cavaliere della Fenice manca di presentarsi al suo combattimento contro Barbas, il demone degli incubi…

Laguna, il guerriero fantasma

- Uno… - tutti in quel palazzo trattennero il fiato o rimasero a bocca aperta, guardando l’orologio del tabellone segnare l’ultimo secondo utile perché Laguna si presentasse, poi arrivare a segnare la fine dei dieci minuti.
- Smetti di contare, sono qui! -
Tutti rimasero ammutoliti, nel vedere apparire dal nulla Laguna, con la sua armatura nera e blu e una maschera nera con strisce dorate. L’arbitro boccheggiò per un attimo, ma poi diede il via all’incontro: - Be… Bene. Siccome Laguna è comparso quando il cronometro non era ancora sceso a zero, è ancora in lotta per il posto ai quarti di finale. Cominciate a combattere. -
- Pensavo che avessi paura di me. -
- Tu sai leggere le paure dei mortali. Guardala e dimmi. -
Barbas passò la mano destra davanti agli occhi di Laguna e vide qual era la sua paura, che lo stupì moltissimo. - E’ questa la tua più grane paura ? Ma allora tu sei… - Barbas aveva scoperto l’identità di quel guerriero, ma quest’ultimo lo incenerì sul posto con una versione potentissima delle Ali della Fenice.
Tutti rimasero ammutoliti, alcune ragazze più deboli di stomaco svenirono, e l’arbitro, dopo essersi ripreso dalla sorpresa, proclamò vincitore Laguna.
Quando passò vicino alla stupita Prue, la guardò profondamente negli occhi, poi se ne andò senza dire niente. La donna rimase in senza parole. Quegli occhi le ricordavano qualcosa, ma non riusciva a capire come. - Prue, cosa c’è ? - Phoebe si era accorta di cosa stava succedendo alla sorella e si volle sincerare delle sue condizioni - Prue… Prue. Stai bene ? -
- Eh ? Cosa ? No, mi sembrava di riconoscerlo, ma non è possibile. -
- Il suo cosmo è molto simile a quello di qualcuno che ho già conosciuto… Ma non saprei dirvi a chi appartiene… -
- Adesso come adesso non importa. Devo andare. -
- In bocca al lupo, sorellina. -
- No, Phoebe. Sarà lui a cadere nella mia. -
Prue salì sul ring, salutando il pubblico. Rex spuntò da dietro di lei, salutandola, ma la strega non lo degnò di alcuno sguardo. - Prue… E’ da molto tempo che non ci vediamo… Non sei contenta di vedermi ? Prue… Sto parlando con te. - gli mise una mano sulla spalla, ma l’enorme energia racchiusa nel cosmo di Prue era talmente sul punto di esplodere che bruciò la mano di Rex - Non dovresti starmi così vicino… Sto per esplodere… -
- Accidenti… Ma come fai a… Non fa niente… Adesso regoleremo i conti tra di noi senza intermediari, non sarà come l’altra volta. -
- Per te sarà peggio dell’altra volta. -
- Non serve che vi ricordi le regole, ragazzi. Ma ora basta parlare, cominciate a combattere. -
- Dicevi che sarà peggio dell’altra volta ? Per te, forse! - sferrò un pugno tremendo alla corazza del drago, ottenendo il simpatico effetto di rompersi una mano.
- Prova ancora. - Rex, arrabbiato più che mai sferrò un altro pugno contro Prue, ma lei interpose tra loro due lo scudo del drago, e così Rex si trovò con entrambe le mani rotte e sanguinanti. - Le mie mani… Maledetta. -
- Ti sei accorto che l’armatura del drago sono resistentissime, vero ? Un demone di così scarso livello come te non può distruggerle. Ma io posso distruggere te. - liberò una minima parte del suo cosmo e partì all’attacco, senza risparmiarsi - Colpo Segreto del Drago Nascente! - Il colpo ruppe lo zigomo sinistro di Rex, sbattendolo al tappeto. Non si mosse più e sparì in una nuvola di fuoco. - Vince l’incontro Prue del Dragone! -
< Bene… Vedo che sei migliorata, Prue. Ti vedo proprio bene… > Laguna era rimasto senza parlare in un angolo buio. Phoebe gli si avvicinò, insospettita da quei suoi modi misteriosi. - Scusami… -
- Sì ? Dimmi, Phoebe. -
- Come fai a sapere il mio nome se sei arrivato adesso da non so dove ? -
- E’ scritto sul tabellone… - < Non sei mai stata una campionessa nel fare trabocchetti, Phoebe…>
< Non ci è caduto… >
- Ma… Cosa volevi chiedermi ? -
- Cosa ? Io… Niente, niente… - e se ne andò
< Volevi chiedermi chi io fossi, vero ? Lo sai, e lo ricorderai presto. Dannata questa maschera che ho sul viso. Vorrei rivelarmi, ma non me lo concedono. E meno male che è il paradiso. Mi piacerebbe che mi facessero vedere com’è l’Inferno. >
E se ne andò a testa bassa.
- Per oggi abbiamo terminato, gli incontri riprenderanno domani alle dieci del mattino. Vi ricordo che i combattimenti dei quarti di finale saranno: Piper contro Tempus, Phoebe contro l’Uomo Nero, Shaka contro Belthazor e poi il primo combattimento tra due Cavalieri dello Zodiaco: Prue contro Laguna! -
< Stai attento, Laguna. Domani farò di tutto per strapparti quella maschera dal viso. Puoi giurarci. >

Nella loro stanza d’albergo Prue, Piper e Phoebe si stavano scambiando dei commenti sulla loro prestazione.
- Non è stata tanto dura oggi, vero ragazze ? - chiese Piper dal bagno, mentre si stava asciugando i capelli con un asciugamano
- Non è stata male. Rex era tutt’altro che pericoloso. Phoebe: Tu domani sei contro l’Uomo Nero. Come ti senti ? -
- Io ? Bene. Perché non dovrei esserlo ? Voglio arrivare in finale, e non sarà un’ombra a fermarmi. No, non mi farà niente. Sarò io a sconfiggerlo con un colpo solo. -
- Hai paura, vero ? -
- No, perché ? Cosa te lo fa pensare ? -
- Tu stai parlando per scacciare la paura dal tuo spirito. -
- Hmm… Hai ragione, Prue. Ho una paura folle di affrontarlo. E’ un’ombra. Come faccio a colpirla ? -
- Non ti ricordi quella filastrocca che ti ha insegnato la nonna ? - chiese Piper, strofinandosi energicamente l’asciugamano sulla testa - Se neanche l’Aurora del Nord dovesse funzionare, sarà senza dubbio la tua carta vincente. -
- Piper ha ragione. E se non te la ricordi, ho portato il libro delle Ombre. -
- Tu pensi sempre a tutto, Prue. Se non ci fosse tu… -
- …Basteremmo noi due. - finì la frase
- La nostra Piper ha voglia di scherzare. Avanti, Phoebe. Addosso. - Prue iniziò una aspra battaglia di cuscini. Tra cuscinate e risate Isabel bussò alla porta - Ragazze… Ragazze, posso entrare ? -
Prue le disse di entrare. Isabel non aveva mai visto un disordine del genere. Cuscini dappertutto, valigie mezze disfatte, vestiti  da ogni parte e i tre letti singoli completamente sfatti e la coperte sul pavimento. Isabel ci rimase < Accidenti, che casino… Non ho mai visto una stanza così malridotta. Spero che lo facciano anche domani. coi demoni. >
- Cosa voleva, Lady Isabel ? - chiese Piper, ancora sghignazzante e sudata.
- Volevo sapere come stavate. Avete combattuto bene, oggi. E se trattate i demoni come le stanze d’albergo, non ho niente di cui preoccuparmi. -
- Scusi il disordine, ma ci siamo solo fatte una doccia, siamo stanche. Non siamo abituate a combattere da professioniste. -
- Bene, l’importante  che stiate riuscendo bene nell’impresa. E’ un peccato che quattro Cavalieri siano già stati sconfitti. -
- E’ vero. Come sta Milo ? -
- E’ stazionario. Tempus è un animale. Stai attenta, Piper. Le catene potrebbero non proteggerti. -
- Io ho piena fiducia nelle mie catene. E poi posso contare sul mio potere e sul libro delle ombre. Ho in testa - si batté l’indice sulla tempia destra - la formula per sconfiggerlo. Non stia in pena. Sicuramente lo sconfiggerò. -
- Lo spero. Anche se ho tutte le sicurezze, il tempo è una cosa che non guarda in faccia a nessuno, e insieme al destino prende vie inaspettate. -
- E’ vero, ma il tempo spesso sa dare ragione a chi spera più intensamente. L’ho imparato durante questi tre anni come strega. -
- Vedo che sapete prendere le cose con filosofia. Mi fa piacere. Allora a domani, buona notte. -
Prue invitò le sorelle ad andare a letto - Su, andiamo a dormire. Domani dobbiamo alzarci presto. E tu, Phoebe, ti alzi come noi. -
- I benefici delle stanze comuni. - commentò Piper
- Ma io non mi alzo tardi. - obiettò Phoebe
- No, ti alzi il pomeriggio presto. - Prue si mise direttamente sotto le coperte, Piper la seguì subito dopo, mentre Phoebe rimase alzata ancora un po’ di tempo, non riuscendo a prendere sonno. Si rigirò più volte da una parte, dall’altra, si mise supina e anche sulla pancia, ma non riuscì né a trovare una posizione comoda né a cacciare via dalla sua mente la figura di quello strano Cavaliere della Fenice. Aveva la netta sensazione di averlo già visto, ma non riusciva a ricordare dove. I suoi occhi, la sua voce. Qualcosa di familiare, ma coperto dalla grigia cortina dell’oblio.
Phoebe si vestì senza fare troppo rumore e con altrettanto silenzio uscì dalla stanza per fare circolare meglio i suoi pensieri. Tornò al palazzo dei tornei, ma si fermò quando vide che l’enorme portone d’entrata era chiuso. Si appoggiò ad uno dei lampioni che costeggiavano la principale arteria stradale che conduceva al grande Palazzo. La paura del combattimento del giorno seguente e le varie domande su Laguna la stavano quasi facendo diventare matta. Ad un certo punto vide di un’ombra infilarsi dentro un vicolo buio. Anche se era lontana, notò che aveva una maschera sul volto. Una maschera nera con strisce dorate. < Laguna… > Phoebe lo seguì a debita distanza per un po’ di tempo, finché il suo inseguito non entrò in un bar. A non molta distanza, entrò anche Phoebe, ma nella grande ressa che c’era all’interno perse di vista Laguna. < E’ sparito… Ma non è possibile. L’avevo sotto il naso e adesso mi ha seminata… Questa è una vera sfortuna. Ma almeno mi ha fatto stancare. Meglio tornare in albergo. >

Phoebe, nel tornare in albergo si imbatté in un gruppetto di sbandati.
- Ehi, dolcezza. Ti ho visto oggi al Torneo… - un uomo non molto alto, tarchiato e completamente ubriaco le si avvicinò. Lei lo scansò con decisione. - Ehi, non è carino mandare via un amico così brutalmente… - Phoebe era stanca e frustrata dal non essere riuscita a pedinare Laguna fino in fondo - Allora ascoltami, amico. Sono stanca e ho la bile che mi sta montando fino agli occhi, per cui levati di mezzo e lasciami in pace. -
- Ora mi hai stancato. - estrasse un coltello a serramanico e cercò di infilzare Phoebe. Lei per tutta risposta gli diede un cartone talmente forte da sgranargli quattro denti. Gli altri la attaccarono, ma anche per loro aveva una piccola sorpresa. si alzò in volo e senza rendersene conto creò un nuovo attacco. Andò in picchiata e con le sue braccia segnò con due getti di aria ghiacciata i volti degli aggressori. - Questa me la tengo per domani… - commentò, contenta.
Il primo degli aggressori tornò all’attacco, tentando di accoltellarla alle spalle. Phoebe era completamente indifesa da quell’attacco. Accorgendosene all’ultimo momento, non poté fare nulla per levarlo di mezzo. Un inaspettato aiuto le arrivò dal buio. Una lieve ma decisa scia arancione prese il pazzo al centro della fronte. - Il Fantasma Diabolico… Laguna. -
- Sì, Phoebe. Stai bene ? -
- Sì, grazie mille. -
- Non sta bene pedinare la gente. Da quando ti sei messa a farlo ? -
- Ma tu mi conosci ? -
- Può darsi. -
- Dimmi chi sei, ti prego. Io non ce la faccio più a immaginarmi chi sei. Voglio saperlo ora, anche a costo di prenderti la maschera. -
- Non avere fretta. Per stanotte vai pure a dormire tranquilla. Domani ti dirò tutto. Dopo il combattimento con Prue. Ora ti devo lasciare. -
- No, fermati. Dove vai ? -
Così, dall’oscurità dalla quale era uscito, Laguna si dissolse, e Phoebe rimase da sola con tre uomini rintronati. - Domani si rivelerà… Almeno questa messinscena avrà fine. Laguna. Se Prue non riuscirà a levarti la maschera, farò di tutto per levartela io… - stanca morta, Phoebe tornò in albergo e fece tutto alla perfezione. Prue e Piper infatti nono si accorsero di niente.

Il giorno seguente alle dieci meno dieci tutti i combattenti, compreso Laguna erano riuniti nel palazzo, in quella stanza che riuniva i combattenti prima della Guerra Galattica. I vari Cavalieri si stavano scaldando i muscoli con degli esercizi di allungamento e con piccoli combattimenti tra di loro, così per riempire il tempo rimanente. Isabel era lì tra di loro e passeggiava abbastanza nervosamente avanti e indietro, temendo per la sua vita e per quella della sua amata terra. - Atena, si rilassi - le continuava a dire Shaka, non riuscendo a vederla in quello stato - combatteremo fino alla fine. Siamo o non siamo dei Cavalieri? -
- Lo so, Virgo, ma è più forte di me. Non riesco a non pensare al peggio. -
- E’ tipico dell’uomo. Non si preoccupi. - la rassicurò Phoebe, mentre si stava esercitando nell’allungamento, sdraiata a terra con la gamba sinistra dietro la schiena - Le faremo passare la paura in pochi giorni. -
- Sì… Ma io non sono sicura lo stesso… -
- Adesso il pelato dovrebbe dare inizio ai quarti di finale. Eccolo, sta salendo. -
- Buongiorno a tutti voi. Oggi è la seconda sessione di combattimenti. ricordo che ieri se ne sono svolti otto, escludendo altrettanti guerrieri, alcuni Cavalieri, altri demoni. Ma per nostra fortuna, sono passati più buoni che cattivi. Adesso vi ricordo i combattimenti di oggi. - elencò con giornalistica precisione i guerrieri chiamati a combattere, poi chiamò i primi due - Salgano sul ring il Cavaliere di Andromeda e lo stregone del tempo, il prossimo combattimento si svolgerà tra Piper e Tempus! -
L’arbitro diede il via all’incontro. Tempus parlò per primo, vedendo Piper dritta come un fuso, che lasciava le sue catene abbandonate, non le stringeva neanche, che guardava l’avversario quasi con la coda dell’occhio, con la faccia voltata di tre quarti. - Che hai, Piper ? Sei scossa per come ho trattato Milo ? -
- No, solo non ho voglia di combattere. Per cui fammi il favore di cominciare subito, prima che inizi io. -
- Sei una bambina, se pensi di farmi arrabbiare. E bambina tornerai. – con un gesto della mano irradiò una fitta nebbia di colore rosa che contornò Piper. Presto si accorse di stare diventando sempre più bassa e tozza. Decise di correre subito ai ripari lanciando le sue catene prima di essere ridotta ad un’altezza da squalifica. La catena scelse la simpatica tattica della Tela del Ragno, una ragnatela formata con le catene, in grado di imprigionare un uomo attraverso uno spesso reticolato. L’effetto della nebbia sparì presto, e Piper tornò quella di prima. - Accidenti… Sei in grado di invertire il tempo. Mi hai quasi spaventato, sai ? -
- Questa ragnatela non mi terrà fermo a lungo. Fai quello che devi fare, o sarà peggio per te. -
- L’hai voluto tu, in effetti. - Piper richiamò la sua catena, sciogliendo Tempus
- E’ stata una mossa stupida, da parte tua. La mia polvere del tempo non può essere fermata. - ancora una volta lanciò il suo incantesimo. Una strana luce comparve negli occhi di Piper, per un attimo. Iniziò a far girare la catena col cerchio (abilitata alla difesa del Cavaliere) ad una velocità impressionante, in modo da generare un’intensa corrente d’aria che disperse e in parte ribatté la polvere di Tempus al mittente. - Stupito, Tempus ? -
- Lo ammetto, ma la tua è fortuna. Adesso vediamo come fai a difenderti da questo. - Tempus lanciò a Piper lo stesso colpo che aveva mandato Milo in ospedale. Sulle prime, Piper rimase senza reagire, provocando una reazione di sorpresa nel pubblico e nei suoi compagni. Persino Shaka, sempre calmo, tanto calmo a volte da dare sui nervi, non riuscì a capire che tattica Piper stesse usando e iniziò, come gli altri, ad urlarle di fare qualcosa e di spostarsi. Giusto all’ultimo istante, La catena di difesa si mosse creando uno scudo davanti a Piper, uno scudo di catene a maglie talmente fitte da sembrare un unico pezzo liscio. - La mia catena ha assistito al combattimento tra te e Scorpio, ed essendo dotata di volontà e intelligenza propria, ha appurato una tattica tutta sua. -
Tempus era rimasto a bocca aperta - Allora anche prima, con la mia Polvere del Tempo… -
- Anche lì la catena ha creato una difesa, scoprendo immediatamente il punto debole dei tuoi attacchi. E ora, dopo il Ventaglio di Andromeda, ecco a te lo Scudo di Cristallo! - la difesa respinse con una serie di scie luminose il colpo, centrando in pieno petto Tempus. Piper completò il lavoro avvolgendolo con la catena d’attacco col triangolo , e dando ordine alla sua arma di trapassargli il cuore. Tempus sparì in una rossa nuvola di fuoco.
- Cominciano a configurarsi gli specchietti dei semifinalisti. Adesso vedremo chi sarà il secondo. Phoebe e l’Uomo Nero. -
- E’ il tuo turno, sorellina. Ricorda che siamo sempre con te. - disse Piper, tornando dal ring esagonale.
- Grazie, Piper - Le tre sorelle si abbracciarono, per sentirsi ancora più vicine.
- Scaccia la paura, Phoebe. Non lasciare che ti prenda il cuore, e ricordati la filastrocca della nonna, se non dovessi battere subito l’uomo nero. -
- Me lo ricorderò. Fate il tifo per me. - corse sul ring e ci salì sopra volando, tanto per fare un entrata in grande stile.
- Eccomi, sono qui, Phoebe… -
- Non ci vediamo da molto tempo, Uomo Nero. -
- Hmm… Sembra che tu non abbia più paura di me… Ma sarà veramente così ? Oppure non hai fatto altro che sopprimerla ? Sotto le ceneri secondo me cova ancora il fuoco del terrore… -
- Se un fuoco c’è, saprò come congelarlo. -
- Va bene, ragazzi. - esordì l’arbitro - cominciate pure. -
Phoebe volle avere il privilegio dell’iniziativa, attaccando decisa con la Polvere di Diamanti, cosa che non ebbe effetto sul suo avversario, anzi trapassandolo come se fosse un fantasma. - Tutto qui ? -
- Oops… Mi ero dimenticata che è uno spettro incorporeo… Va bene, ora cambierò tattica… -
- Che tattica vuoi usare contro di me ? Io non ho corpo, nessuno dei tuoi attacchi mi può ferire, e se non mi ferisci non potrai mai vincere. Ti devi rassegnare. Tu, i tuoi compagni ed Atena non potrete mai vincere contro di noi. - l’Uomo Nero cercò di demoralizzare Phoebe, dicendogli cose che le avrebbero fatto passare la voglia di combattere, fece leva sia sulla paura intrinseca che Phoebe aveva di lui sia sulla sua capacità di plagiare gli esseri umani.
- La tua è una battaglia persa. Non puoi attaccarmi e neanche ti puoi difendere. Rinuncia e ritirati. -
- No, mi dispiace per te ma non mi ritiro. Preparati a sparire. Io sono la luce, e del bene sono la gloria che riluce. -
- Ehi, non puoi usare incantesimi su questo ring. Arbitro! -
- Il regolamento non vieta di usare incantesimi, e non indica neanche restrizioni. E’ tutto regolare. -
Vistosi spacciato, il demone tentò l’ultima carta: quella di possedere il corpo di Phoebe entrando nelle sue vie respiratorie e poi insinuandosi nel suo cervello per controllarlo, ma Phoebe era più veloce di lui, anche se dovette ricominciare da capo: - Io sono la luce, e del bene sono la gloria che riluce. Ritorna nelle tenebre, è lì il tuo posto, noi ti sconfiggeremo ad ogni costo… - Il demone si era già insinuato dentro il corpo di Phoebe, ma lei continuò imperterrita, cercando di diminuire il controllo mentale bruciando il suo cosmo - Adesso vattene e scompari dalla realtà, torna negli inferi, tu appartieni all’aldilà. - il demone uscì dal suo corpo e si diradò, scomparendo come un ombra al sole.
- Vince Phoebe del Cigno, e va in semifinale contro Piper di Andromeda. Una domanda, Phoebe. Come ti comporterai, domani, sapendo che dovrai combattere contro tua sorella ? -
- Avrò meno paura di oggi, sicuramente. - e lasciò il ring senza aggiungere altro, a parte un commento a bassa voce “Che domanda idiota…”
- Brava sorellina. Domani però vacci meno pesante. - si complimentò Piper
- Piuttosto controlla le tue catene. - le raccomandò Phoebe, abbracciandola
- Adesso tocca a me… - commentò Shaka
- Apri bene gli occhi, quando sei sul ring, mi raccomando (ricordo che Shaka ha gli occhi chiusi non perché è cieco, ma perché usando il sesto senso per localizzare l’avversario espande continuamente e costantemente il suo cosmo. Quando apre gli occhi, libera di scatto la sua potenza, togliendo i cinque sensi all’avversario [ Per il Sacro Virgo] )
- Non è da escludere… - commentò lui, avviandosi verso l’esagono bianco e nero, e salendoci sopra quasi nello stesso momento di Belthazor.
Il demone sconfisse Shaka dopo un’aspra battaglia, durata quasi un’ora, e dopo aver resistito alla Volta di Minosse, all’Abbandono dell’Oriente e al Sacro Virgo, e sconfiggendo Shaka con una delle sue sfere blu esplosive, colpendolo al petto e sfasciando la corazza d’oro. Prue più di tutti rimase sconcertata dalla potenza di Belthazor. < Se è riuscito a rompere un’armatura d’oro che ha una resistenza straordinaria, figurati cosa potrebbe fare ad un armatura che non sia quella della fenice, che si ricompone ogni volta che viene distrutta…>
- Adesso tocca a noi, Prue. Sei pronta ? -
- Laguna… Io voglio sapere chi diavolo sei, per cui tieniti stretto sulla faccia quella maschera. -
- Se mi sconfiggerai, me la leverò da solo. Anch’io voglio che tu sappia chi sono. -
- Non voglio sapere chi sei, ma voglio ricordare chi sei. So di averti già incontrato, ma non posso pensare che tu sia chi penso. -
- Vedremo… -
Il combattimento vide una Prue con poca voglia di combattere, che non finalizzò molto, ed un Laguna intento solo a schivare i colpi e mai ad attaccare. Ad un certo punto, i due si fermarono dal combattere per squadrarsi meglio.
Il pubblico incitava sia l’uno che l’altra. Le sorelle e Leo incitavano Prue, mentre Isabel rimaneva muta, guardando con aria impassibile il combattimento.
- Prue… Come mai non finalizzi ? - le chiese Laguna - non riesci o non vuoi farlo ? -
- Non voglio farlo, Laguna. C’è qualcosa che me lo impedisce. Io non riesco assolutamente a colpirti anche se lo voglio. -
- Prue… Ti devo confessare che anch’io non posso farti del male. Non te ne ho mai fatto e non voglio iniziare adesso. -
- Non me ne hai mai fatto ? Questo vuol dire che ci siamo già incontrati, in passato. Dimmi allora chi sei, te lo chiedo per favore. Non potrei mai vincere questo duello combattendo. -
- Neanch’io voglio combattere, ma non posso rimanere fermo come una statua. Io attaccherò, perlomeno tu difenditi. Fantasma Diabolico! -
Anche se sapeva bene che avrebbe dovuto farlo, Prue non accennò nessuna difesa. Semplicemente aspettò che Laguna la colpisse con il suo colpo.
Pubblico e combattenti ammutolirono. Laguna sorpassò Prue con il pugno chiuso dritto davanti a sé e la mano sinistra che controbilanciava il peso del corpo. - Perché, Prue ? Perché ti sei lasciata colpire ? -
- Sbagli. Ero sicura che non mi avresti colpito. Grazie a questo tuo gesto ora so chi sei. Ora però devo farlo sapere anche alle altre. - alzò la mano destra, pronta a scagliare il suo colpo migliore. In un lampo, il Colpo Segreto del Drago Nascente tagliò in due la maschera nera, che cadde a terra mandando un chiaro rumore metallico, rivelando finalmente il volto di quel Cavaliere quasi fantasma. - Non pensavo - disse Prue iniziando a singhiozzare per la commozione - che ci saremmo incontrati ancora… -

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Scritto da MoonWalker


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