Streghe Italia Fan Fiction

SAINT WICCA II - IL DESTINO DI ATENA
Parte 1


Breve riassunto: Racconto in tre parti. Un mese dopo la battaglia del Grande Tempio Lady Isabel si presenta a casa delle Halliwell con un problema gigantesco da risolvere…

Data di composizione 1^ Parte: 2 Maggio 2001; Ore 20: 20 – 4 Maggio 2001; Ore 22: 15

Valutazione del contenuto: Adatto a tutti, soprattutto a chi, come me, va matto per la serie Saint Seiya (I Cavalieri dello Zodiaco)

Disclaimer: Si ricorda che tutti i diritti dei racconti inclusi sono di proprietà del sito Streghe Italia e che tutti i personaggi della serie Streghe/Charmed sono di proprietà della Warner Bros. Television/Spelling Enterteinment e sono utilizzati senza il consenso degli autori e senza fini di lucro. Saint Seiya e tutti i film e i personaggi legati alla serie sono copyright © di Masami Kurumada e degli studi Toei Animation & Co.


San Francisco 

Un’alba calda e rosata espanse i suoi caldi raggi nella mattina oziosa della grande metropoli californiana.
Prue e Piper non avevano chiuso occhio tutta notte a causa di un’overdose di divertimento e di lavoro la sera prima. Prue aveva un appuntamento galante con un giovane di belle speranze, mentre sua sorella minore era rimasta alzata fino alle tre di notte per dirigere una serata di concerto al P3, ospite un famoso gruppo italiano, assiduo frequentatore di New York, ma che per promuoversi non aveva esitato a spingersi verso ovest.
- Credimi, Prue - disse Piper, bevendo un’enorme scodella di caffelatte tiepido, e intervallando ogni bevuta con una generosa inzuppata di biscotti - Non metterti mai a dirigere un locale notturno. -
- Non preoccuparti, Piper. Ma perché si deve dormire dopo un appuntamento galante ? - Prue prese ancora una brioche alla crema dal vassoio di fronte a lei
- Che fine ha fatto Phoebe ? -
- Sta facendo quello che noi non abbiamo ancora fatto. -
- E’ a letto ? -
- Alle tre era ancora alzata, credo che stesse leggendo quel fumetto che abbiamo trovato nella scatola con dentro le cose della nonna. -
- Che esperienza. Devo ammettere che è stato bello anche se ci ha fatto sudare sette camicie. -
- Sì. Sono d’accordo. Ci ha avvicinate, noi tre. -
- E ha allontanato te dalla prima casa… - rise mentre stava bevendo il suo caffè, ricordandosi di una certa piccola situazione imbarazzante capitata a Piper e Leo nella casa dell’Ariete.
- Spiritosa. E’ un reato amarsi ? -
- Così tanto in ogni posto sì… -
- Lasciamo perdere… - tagliò corto Piper. Allungò una mano, come per prendere il barattolo dello zucchero, appoggiato vicino al lavandino.
- Non ti sei ancora abituata al non avere più le tue catene ? -
- Mi aiutavano… Non è giusto… Quando una cosa ti è utile te la tolgono subito. Che sfortuna… -
Prue chiamò a sé il barattolo e lo porse a Piper - Ma ci sono ancora io… -
- Sei insostituibile. -
- Adesso ci prendiamo la nostra rivincita su Phoebe… Le troviamo qualcosa da fare e noi ci riposiamo. - propose maligna Prue
- Hmm… Delizia… -
A proposito di Phoebe: la piccola di casa si stava proprio in quel momento svegliando dal suo sonno, fresca e bella come una rosa in primavera. Si stiracchiò alzando le braccia, e poi si diresse verso il bagno per lavarsi la faccia. Ci impiegò una decina di minuti e poi scese in cucina per fare colazione insieme alle sorelle. Mentre passava, però, suonarono alla porta, così andarono ad aprire. - Non disturbatevi, sorelline, faccio io. -
- Senti, si è svegliata. -
- Guastafeste… - commentò Piper bevendo il suo caffelatte
- Ci rifaremo… -
Phoebe aprì alla porta e una bella ragazza con i capelli viola molto lunghi le si gettò al collo implorandola. - Phoebe… Aiutami… -
Phoebe ci mise un po’ a capire che si trattava di Isabel, la ragazza a capo dei saint di bronzo.

Isabel si riprese dopo qualche minuto. con la vista ancora appannata, riconobbe prima Piper, poi Prue. Phoebe arrivò dopo poco tempo, con un recipiente contenente delle bende umide da mettere sulla fronte di Isabel, visibilmente sofferente.
- Prue… Ragazze… Aiutatemi… -
- Siamo a sua disposizione. -
- Ho bisogno di aiuto. - disse, tentando di mettersi a sedere sul divano – Seiya, Dragone e tutti gli altri… Sono morti. -
- Morti ? - trasalì Phoebe, stringendo una delle bende e bagnando il tappeto - Come è possibile ? -
- Morti tutti, per mano dei demoni che avete ucciso. -
- I demoni che abbiamo ucciso ? - chiese Piper, muovendo leggermente la testa di scatto, suo solito gesto quando non riesce a capire qualcosa.
- Sì, non so come sono resuscitati e adesso vogliono vendetta, e lo vogliono fare nella maniera più spettacolare possibile, ridicolizzandovi su di un ring regolamentare. -
- Un ring ? Come ? -
- Vogliono che voi indossiate di nuovo le armature, e per farlo hanno ucciso tutti i Cavalieri. -
- Allora… Dobbiamo riprendere in mano le armi… - considerò Phoebe, con nella voce un pizzico di tristezza. Aveva ancora nella mente il ricordo di Gemini e della sua triste vita, culminata col suo sacrificio, fatto che le era rimasto impresso, come se avesse guardato troppo a lungo il sole senza occhiali
- Esatto, Phoebe… Ma stavolta avrete dei compagni diversi. Il primo sarà Leo. Proprio il Leo che conoscete. L’armatura di Pegasus lo ha riconosciuto suo padrone, così si unirà a voi nella lotta. -
- Ma allora chi sarà a prendere l’armatura della fenice ? -
- Un giovane morto da poco, si chiama Laguna. Lo ritroverete fra poco, quando arriveremo al palazzo dei  tornei anche Leo è già lì, con le vostre armature. Volete aiutarmi in questa impresa ? -
- Sicuro, Lady Isabel. Qualunque cosa.
- Allora cominciate col chiamarmi semplicemente Isabel… Il capo dei vostri nemici mi ha tolto la mia natura divina… Ora sono una donna come tutte le altre… -
- Allora avremo un’altra ragione per cui combattere. Per la giustizia, e per la sua dea. Andiamo subito e senza esitare. -
- Ehm… E vorreste andarci… Vestite così ? - Phoebe indicò la sorelle, talmente prese dall’aiutare Isabel che non si erano accorte di essere ancora in pigiama.
Dopo un attimo per vestirsi, le quattro partirono alla volta di Nuova Luxor, destinazione Palazzo dei Tornei.

Appena arrivate, entrarono in un ampio salone di forma quadrata dove i contendenti si ritrovano prima di combattere. Ad aspettarle c’erano Leo, Shaka di Virgo e Milo di Scorpio, ancora sprovvisti di armatura. Piper fu salutata da Leo con un caloroso abbraccio ed un lungo bacio, proprio nel momento in cui stava entrando nella stanza Mu dell’ariete, il quale vedendoli, proruppe, allargando le braccia - Eh, ma è mai possibile che questi due mi si presentino sempre e solo così ? -
Piper si interruppe, riconoscendo la voce, e per questo gli si arrossarono le guance, ricordandosi della magra figura nella casa dell’Ariete, al Grande Tempio - Mu dell’Ariete… Ma sei tu che arrivi nei momenti sbagliati… -
- Sarà… In quanti siamo, milady ? -
- A quanto vedo manca solo Laguna. Qualcuno di voi l’ha visto ? Milo ? Shaka ? - i due saint scossero la testa in segno di diniego
- Era qui fino a dieci minuti fa, poi non l’ho più visto. - aggiunse però Leo
- Ma tra poco diranno i nomi dei concorrenti per fare gli accoppiamenti… Dannazione… Dove si sarà cacciato ? -
- Non possiamo aspettare, signorina. Il giudice sta andando sul palco ad annunciare i nomi dei combattenti. -
Un uomo non molto giovane, completamente pelato, salì sul ring esagonale, con in mano un microfono. A voce alta e ben distinta salutò il pubblico presente. - Buona sera a tutto il pubblico presente in sala. Lo spettacolo sta per iniziare. Non appena la cupola del Palazzo dei Tornei si chiuderà, inizierò a darvi i nomi dei primi combattenti che saliranno su questo ring a combattere. Vi ricordiamo che questa non è come le normali Guerre Galattiche. Questa edizione vedrà una sfida fra le forze del male e i Cavalieri dello Zodiaco, e il premio sarà la vita del mondo intero. Quindi conviene a tutti noi di avere delle stelle luminose questa sera… -
Il pubblico presente in sala rise alla battuta, ma nessuno dei combattenti era disposto a sopportare quello spirito. - E’ bella la vita per chi non deve portare a casa intera la pelle… - commentò Shaka, con la sua consueta aria tranquilla e imperturbabile
La cupola dell’edificio cominciò a chiudersi, fra lo stupore del pubblico. Sulla volta nera e completamente scura del soffitto apparvero migliaia di stelle, riproducendo alla perfezione le ottantasei costellazioni, di ognuna delle quali esisteva un’armatura, anche se solo ventidue erano conosciute.
- Bene - esordì il presentatore alle mie spalle ho due urne, una con i nomi dei Cavalieri dello Zodiaco partecipanti, e un’altra con i nomi dei demoni da affrontare. Ogni coppia di nomi verrà visualizzata sul tabellone sopra di me. Si andrà avanti a eliminazione, finché non si arriverà ad avere un vincitore unico. Si combatterà anche se ad arrivare in finale saranno due Cavalieri o due demoni. è tutto pronto, allora possiamo iniziare. I primi due concorrenti che si sfideranno sul ring saranno… - la tensione di quel momento si poteva prendere con le mani nude, e non scomparve finché prese i due foglietti alle urne. Il pelato esordì con voce trionfale: - Piper di Andromeda e Jeremy! -
- Contro Jeremy ? Pensavo di averlo cancellato per sempre. -
- Ti ho detto che ti sarei rimasto per sempre vicino. - Piper si girò e si ritrovò di fronte il vecchio nemico, il primo che il trio aveva sconfitto. - Che c’è, Piper ? Non sei contenta di rivedermi ? -
- Sono contenta di ritrovarti come sarei contenta di morire giovane… -
- Non sminuirmi così. Aspetta che sia io a sminuirti sconfiggendoti su questo ring… - e se ne andò con una risata satanica sul viso.
- Ride bene chi ride ultimo, Jeremy… -
Il pelato, sul ring, continuò a leggere i nomi. - La prossima coppia i combattenti sarà formata da: - infilò le mani nelle due urne e ne trasse altrettanti bigliettini - A quanto vedo abbiamo il primo Cavaliere d’Oro a combattere. Milo di Scorpio contro il signore del tempo, Tempus! - il tabellone visualizzò dentro due diverse caselle i nomi dei combattenti.
- Andiamo avanti. Gli altri due saranno… un cavaliere di bronzo: Leo di Pegasus contro L’Uomo Nero! -
- Anche lui… - Phoebe, intimorita, si strinse al braccio di Leo, e disse, dolcemente - Leo, ti prego… Battilo subito… Non voglio avere a che fare ancora con lui… -
- Non ti preoccupare, farò del mio meglio. E poi non è detto che ti debba incrociare per forza. Potresti essere nel secondo gruppo di combattenti. -
- Lo spero. -
Ancora una volta il pelato estrasse i due nomi: - Dall’urna A è uscito: oh, mi correggo. E’ uscita Phoebe del Cigno, mentre ha lasciato l’urna B Abraxas! -
- No… Ma perché ? Leo, batti subito l’Uomo Nero. Preferisco pestarmi con te piuttosto che con quel demone… - Phoebe era rimasta scossa dall’abbinamento, che la metteva contro il demone che più la spaventava e che un tempo l’aveva posseduta.
- Ti ho detto che farò del mio meglio. - gli rispose rassicurante Leo
- La prossima coppia andrà nel gruppo numero 2, nel quale figureranno gli altri otto guerrieri. Inizieranno il loro turno Shaka di Virgo, un altro Cavaliere d’Oro, favorito per la vittoria finale, con un repertorio di mosse non troppo fornito, ma sicuramente il più letale. Non vorrei essere in Tuatha, che sarà la sua prima avversaria. -
- Perché dovrei temerti ? Sarò io a vincere questo torneo. - Tuatha apparve da un angolo buio dell’entrata
- Non sai ancora qual è il mio stile di combattimento, come fai a dirlo ? Leggi il futuro per caso ? -
- No, ma so ragionare, e le illusioni non albergano nella mia mente. -
- Oh, certo. Come l’altra volta ? - chiese caustica Prue
- Ridi, ridi… Ma che ne sarà di te in questo primo turno ? -
- Me la caverò, Tuatha. Me la caverò. Il tempo dà ragione a chi crede in sé e nella speranza. E io ci credo. -
- Sogna, sogna. - rispose Tuatha, mandando Prue su tutte le furie. - Shaka - disse all’orecchio del Cavaliere - Uccidila al primo colpo. Mi fai questo piacere ? -
- Non c’è problema. Aspetterò soltanto il mio turno. - rispose lui, con aria amichevole.
- Ancora due nomi. Dopo Shaka e Tuatha combatteranno Mu di Aries e… - spalancò gli occhi, evidentemente sorpreso - Accidenti… Questa è una brutta gatta da pelare. Mu combatterà contro Belthazor, il demone ribelle. -
Tra le tre streghe e Leo serpeggiò la più grande delle sorprese. Mai si sarebbero aspettati di trovarsi di nuovo di fronte il demone più potente che avevano mai incontrato. - Belthazor. Ma io l’avevo distrutto… Come è possibile che sia di nuovo qui ? - disse Phoebe, a bocca aperta
- Mi sono sorpreso anch’io di questa mia nuova abilità… - disse una voce demoniaca alle loro spalle, quella del demone rosso e nero - Mi sono ritrovato all’Inferno con il mio corpo mortale. Allora ho realizzato di avere acquisito un’abilità della quale non sospettavo neanche dell’esistenza: quella di riportare in vita i morti. -
- Belthazor… anche se hai questa abilità io te la toglierò. Farò di tutto per arrivare in finale e ucciderti. Non ti ho mai perdonato di avermi sedotta… Mai! -
- Tu non arriverai mai in finale, streghetta. Ti ucciderà Abraxas al primo turno. AHAHAH… -
- Maledetto… Farò di tutto per sconfiggere ogni mio avversario. Te lo giuro!!! -
Belthazor se ne andò senza degnarla di una risposta.
Ancora una volta poi il presentatore estrasse due nomi, quelli del misterioso Laguna di Phoenix e di Barbas, il demone signore degli incubi.
L’ultima coppia era formata da Prue e Rex, che tutti noi ricordiamo essere il primo grande nemico delle sorelle.
Prue fu contenta di questo accoppiamento. - Bene, era da tanto che volevo prendermi una piccola vendetta su quell’animale, per tutto il fastidio che mi ha dato. - commentò.
- Bene, ora i combattenti si presentino sul ring, altrimenti verranno automaticamente squalificati. Piper, Cavaliere di Andromeda e Jeremy lo stregone. sono chiamati a combattere. -
- E’ il tuo turno, sorellina. Fatti onore. -
- Non ti preoccupare. - tirò la maniglia dello scrigno di Andromeda e la statua con le catena apparve davanti a lei, con il suo colore scarlatto che riluceva sotto la debole luce dei riflettori. Ad un certo punto la statua esplose in dieci pezzi. Ginocchiere, gambali, magli, la corazza, le due enormi spalliere e l’elmo si saldarono al corpo di Piper. La donna salì sul ring correndo, e per fare un po’ di spettacolo ci saltò sopra, saltando le tre file di catene che fungevano da corde. Jeremy arrivò poco dopo, passando attraverso le catene. - Ecco i nostri primi due guerrieri. Alla mia destra, con l’armatura scarlatta, Piper, il Cavaliere di Andromeda! Alla mia sinistra, Jeremy, lo stregone. La sua arma preferita è il pugnale, ed è con quello che intende sistemare i suoi avversari. Ricordo che non è proibito portare armi sul ring, a meno che non vengano denunciate all’inizio dell’incontro. Vince chi rimane in piedi. Non ci sono limiti di tempo, per cui fate come volete, l’importante è che non ci mettiate un’eternità. Bene, ora che vi ho spiegato le regole potete cominciare. - dopo il suo lungo discorso, si allontanò dal ring. Sul campo esagonale, decorato con una stella a sei punte nera su fondo bianco.
- Piper, mi ha battuto due volte, ma ora mi prenderò la mia vendetta. Non hai la possibilità di formare il trio, così tu morirai, mentre io sarò invulnerabile a tutti i tuoi colpi. - Jeremy partì a testa bassa e cercò di ferire la donna col suo pugnale, Piper schivò ogni suo tentativo per ferirla. Dopo una decina di volte, la nostra amica si stancò, e decise di passare al contrattacco, lanciando le sue catene contro Jeremy e trapassandogli il cuore da parte a parte, e facendolo secco sul posto. Jeremy sparì in una nuvola di fuoco.
- Vince l’incontro Piper di Andromeda! - il giudice arbitro la proclamò vincitrice del primo incontro alzandole il braccio destro - Applausi per la prima combattente che accede ai quarti di finale. Adesso si presentino sul ring Milo di Scorpio e Tempus. -
I due si confrontarono per poco tempo, almeno finché Tempus non colpì il Cavaliere con il suo colpo migliore, una scia nera che tolse tute le energie al povero Milo, e lasciandolo quasi esanime al tappeto. I medici dello staff della manifestazione lo soccorsero, e gli diagnosticarono una forte aritmia cardiaca ed una grave anemia, per cui fu ricoverato all’ospedale.
Poi Leo combatté contro l’Uomo Nero, ma il suo Fulmine non ebbe alcun effetto, contro quel corpo evanescente. L’Uomo Nero sconfisse Leo lanciandolo fuori dal ring con un tornado di energia nera. - Vince per abbandono del ring da parte dell’avversario l’Uomo Nero. - proclamò il giudice.
L’incontro seguente fu tra Phoebe e Abraxas. Sulle prime il demone cerò di levarle ogni sua abilità cancellandole la memoria, poi cambiò tattica, e attuò una serie di lanci di spine luminose. Phoebe, dal canto suo non aveva ancora alzato neanche un dito. - Non sei male, ma non sei abbastanza per me. - quattro scie bianche conversero a spirale verso il pugno destro di Phoebe, caricato al massimo - Polvere di Diamanti! -
La ragazza esplose contro il demone un colpo molto potente, simile ad un vortice di cristalli di ghiaccio. la polvere  trascinò via Abraxas e lo fece schiantare contro una colonne. Alla fine scomparve in una nuvola di fuoco, e quindi il giudice proclamò vincitrice Phoebe.
Proseguendo con gli incontri, in meno di cinque minuti Shaka mandò l’anima di Tuatha nel mondo degli Spiriti con la tecnica della Volta di Minosse, Belthazor eliminò Mu dopo una lunga battaglia. Quando arrivò il turno di Laguna, il saint di Phoenix non si era ancora presentato. Tutti stavano cominciando a spazientirsi. Isabel stava camminando avanti e indietro impaziente. - Ma dove è finito Laguna ? Proprio adesso doveva sparire ? Manca pochissimo tempo all’inizio del suo incontro. -
- Allora ? Dov’è questo Laguna ? - cominciò a spazientirsi Barbas – Non ho ancora usato i miei poteri e già gli faccio paura ? -
- Calmati. Secondo il regolamento il combattente ha dieci minuti di tempo per presentarsi prima di essere squalificato. Ha ancora tre minuti, al termine dei quali passerai il turno automaticamente. Calmati e ringrazialo. - anche il pubblico cominciava a spazientirsi e a lanciare urli ingiuriosi contro il Cavaliere della fenice, accusandolo di codardia e di non saper combattere. Passarono altri due minuti. L’arbitro dovette scandire gli ultimi dieci secondi - Dieci… Nove…Otto…Sette…Sei…Cinque… -
Isabel e i Cavalieri trattennero il fiato, l’istante che passava tra un secondo e l’altro sembrava un eternità. - Quattro… -
< Dove sei, Laguna ? Perché non arrivi ? > pensò Isabel, congiungendo le mani per pregare Zeus < Zeus, ti prego. Fa’ che Phoenix arrivi presto >
- Tre… -
< Ho già vinto. La vittoria è in mano mia. > pensò Barbas
- Due… -
< Perché non c’è ? Così ci metterà in guai seri. > pensò Prue
< Dannazione! Dov’è finito quel buffone ? Era qui prima arrivassero le ragazze e poi se ne va senza dare una spiegazione. Se lo prendo… > era l’unico pensiero di Leo
- Uno… - tutti in quel palazzo trattennero il fiato o rimasero a bocca aperta, guardando l’orologio del tabellone segnare l’ultimo secondo utile perché Laguna si presentasse, poi arrivare a segnare la fine dei dieci minuti.

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Scritto da MoonWalker


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