Riassunto: Seguito di "La prova".
Per amore dei suoi amici, Marzia farà un enorme sacrificio, ma siamo sicuri che
sia solo per loro?
Data creazione: fine gennaio/inizio febbraio 2002
di sicuro!
Valutazione contenuti: Pour tous (Per tutti)
Disclaimer: I personaggi di Roswell appartengono
alla Upn, mentra Marzia, Connie, Mark, Francesca, Lucas, i nemici che sono miei
personaggi!
Il racconto è di proprietà del sito Roswell.it.
La mia e-mail:
dimatti@libero.it
Attenzione! Ci sono ancora dei riferimenti alle fanfiction “Holy”
e
“La piramide di luce”.
A notte inoltrata, Marzia, dopo
essersi accertata che i suoi fratelli dormissero, uscì di soppiatto dalla casa
e si diresse verso l’appartamento di Michael. Aprì la porta (si ricorda ai
gentili lettori che gli alieni non hanno bisogno di chiavi) e svegliò il padre
Mark:- Marzia! Che ci fai qui? È successo qualcosa?-
Marzia:- In effetti… zitto, vestiti ed usciamo! Ti devo parlare!-
Padre e figlia uscirono e si avviarono lentamente verso il parco
Mark:- Allora? Dimmi!-
Marzia:- Perché hai mentito?-
Mark:- Quando?-
Marzia:- Alla caverna delle capsule! Avete detto che siete tornati per vedere
le cose come andavano, ed invece non è per questo che siete tornati! Ti conosco
troppo bene! Centra forse la vostra missione?-
Mark:- Beh, ecco… non è solo la nostra missione!-
Marzia:- Come?-
Mark:- È anche la tua, tu, come ben sai, non eri programmata, non sapevamo
della tua esistenza, quando sei morta, abbiamo dovuto scegliere un incarico per
te come lo abbiamo scelto per i tuoi fratelli, Michael e Tess, ed il tuo
incarico è quello di eliminare più nemici possibile e di eliminare tutte le
informazione in possesso dei terrestri su di noi… poi quando Max e Tess
riprenderanno il loro posto su Antar le cose dovrebbero migliorare ed anche noi
potremo ritornare!-
Marzia:- Papà, Tess… non è la sposa di Max! O se lo è stata, adesso non lo è
più, Max ama Liz e su questo non ci sono dubbi! Se li separeremo, distruggeremo
le loro vite!-
Mark:- Lo so, ma non possiamo fare altrimenti, se almeno Liz fosse come Maria,
potrebbe sopportare la gravità di Antar, ma lei è al cento per cento umana!-
Marzia:- Allora Maria è veramente una mezza aliena!-
Mark:- Già…-
Marzia:- E se…-
Mark:- E se?-
Qui, mi dispiace per voi lettori, ma non posso svelarvi l’intero discorso fatto
fra padre e figlia, un po’ di suspance è essenziale a volte! (eheheh! ma quanto
sono cattiva!)
Il mattino dopo Marzia si svegliò sul
divano di Michael, con un buon odorino di caffè che si spandeva per tutta la
stanza
Marzia:- Mmhh, che buon odore!-
Mark:- Caffè Napoli!-
Marzia:- Quello col cacao? Ma sai che ti adoro? Sei il mio papà preferito!-
Mark:- Sono il tuo unico padre!-
Marzia:- Infatti!-
Mark:- Ecco il tuo, poi porta quest’altro a Michael e sveglialo, dovete andare
a scuola!-
Marzia:- Uff! La scuola! Che barba, che noia, che barba, che noia!-
Mark:- Non fare come la Mondaini ed ubbidisci!-
Marzia:- Ok! Vado!-
Marzia Entra piano piano nella camera del ragazzo, e decide di fargli uno
scherzetto… poggia il caffè sul comodino, gli si avvicina all’orecchio e urla
con quanto fiato ha in gola
Marzia:- SVEGLIAAAAAAA!!!!!!!!!!!!!!!-
Michael:- Aaahhhhhh! Che c’è? Che succede?-
Marzia (con un tono calmissimo):- Il caffè si fredda…-
Michael:- Marzia? Ma che diamine ci fai qui?-
Marzia:- Volevo stare un po’ col mio papino! Che c’è di male? Ora muoviti che
dobbiamo andare a scuola!-
Michael:- Ok, ok.-
Mark si affaccia in camera del ragazzo
Mark:- E prima di andare a scuola devi accompagnare Marzia a casa! Deve
cambiarsi e prendere i libri!-
Michael:- Capito! Sono lo schiavo di turno!-
Marzia:- Esatto! Muoviti!-
Dopo una veloce doccia, Michael si vestì, prese i libri ed insieme a Marzia
uscì di casa dirigendosi a piedi verso casa Evans. Nel frattempo Max ed Isabel
si erano alzati e, non trovando la sorellina nel suo letto, si preoccuparono
tantissimo e stavano già pensando di chiamare Mark e Nasedo, per sapere
qualcosa, quando il campanello della porta suonò. Isabel aprì la porta e
scoppiò a ridere facendo arrivare anche Max che fece la stessa cosa. La scena
che era davanti a loro era proprio da sbellicarsi, in effetti, un Michael che
con una faccia più nera di così sembra Calimero e Marzia che continuavano a
litigare sulla soglia
Michael:- … sta di fatto che non si sveglia la gente così!-
Marzia:- Ma senti chi parla! E lo scherzo che abbiamo fatto agli altri qualche
giorno fa? Mi pare che tu fossi uno dei promotori!-
Michael:- Ma quello che centra?-
Marzia:- Centra, centra, comunque, voi due (indicando i fratelli) che ridete a
fare?-
Isabel:- Siete troppo buffi!-
Michael:- Grazie! Ci fate entrare o no?-
Max:- Avanti! Fate colazione con noi?-
Marzia:- Ho già preso il caffè!-
Michael:- Purtroppo anch’io! Che schifo!-
Isabel:- Marzia, toglimi una curiosità, che diamine di fine hai fatto?-
Marzia:- Sono andata da papà, e poi mi sono addormentata sul suo divano!-
(indicando Michael)
Max:- Ora, però, corri a prepararti, dobbiamo andare a scuola!-
Marzia:- Torno fra cinque minuti! Il tempo di una doccia veloce!-
Dopo una giornata di scuola, i sette
alieni ed i terrestri si riunirono al Crashdown
Marzia:- Ragazzi, ho un annuncio da fare! Quando finirà il trimestre, e cioè
tra cinque giorni e prenderemo le vacanze, io partirò!-
Max:- Come partirai? Dova vai?-
Marzia:- A casa mia, in Italia, voglio stare un po’ con la mia mamma!-
Isabel:- Sicura?-
Marzia:- Certo! E poi dopo una settimana mi avrete di nuovo fra i piedi!-
Mark:- E poi la accompagneremo noi! Non c’è di che preocuparsi!-
Marzia:- Ho intenzione di far prendere un colpo ai miei vecchi amici! Mi
immagino già le loro facce quando mi vedranno così!-
Kyle:- Sei un po’ vendicativa, eh?-
Marzia:- Solo un po’?-
Cinque giorni dopo Mark, Nasedo e
Marzia partirono, come avevano detto andarono in Italia, ma non ci restarono a
lungo…
Essendo sera, Marzia andò in piazza dove sapeva di trovare tutti gli amici.
Ed ora vi riporterò tutto il dialogo
Marzia:- Ciao Raffy! Come va?-
Raffaella:- Scusa, ma ci conosciamo?-
Marzia:- Raf, sono Marzy, non mi riconosci?-
Raffaella:- Marzia? Marzia Di Maio?-
Marzia:- Esattamente! Sono appena tornata dall’America ed ho pensato di venirvi
a fare un salutino!-
Giovanna:- Oddio! Ma come sei cambiata!-
Marzia:- Tu dici? Beh, in effetti ho ripreso il mio colore originario, ed il
mio fisico è cambiato un pochino!-
Angelo:- Marzia? Stai benissimo!-
Marzia:- Grazie!-
Mariano:- Ma che fine hai fatto?-
Marzia:- Sono stata con i miei fratelli, a Roswell!-
Giovanni V:- Roswell, la città degli alieni?-
Raffaella:- I tuoi fratelli? Ma tu sei figlia unica!-
Marzia:- Sbagliato! Ho due fratelli di nome Max ed Isabel, non so se vi
ricordate, gli alieni di cui parlavo sempre, quelli del telefilm di Roswell,
beh, esistono veramente ed io sono una di loro!-
Alfonso B:- Tzè! Marzia, le bugie non fanno per te, soprattutto quelle così
grosse!-
Marzia:- Ah! Non mi credete? Bene! Vedete questo motorino rosso? Guardate ora!-
Marzia con un cenno della mano cambiò colore allo scooter, che divenne blu,
tutti restarono immobili a fissarla, poi lo riportò al colore originario
Margherita:- Ma, ma tu sei veramente un’aliena?-
Marzia:- Non una semplice aliena! Io sono la principessa di Antar! Se solo
volessi vi potrei uccidere imponendo una mano su di voi, o con un semplice
bacio…-
Marzia alzò un mano da cui scaturì un’intensa luce verde, che investì tutti i
presenti, quando poterono riaprire gli occhi, si accorsero che i colori dei
capelli di ciascuno erano cambiati in colori sgargianti
Raffaella:- Ommiodio! Marzia! Che hai fatto!-
Marzia:- Tranquillizzatevi! L’effetto sparirà tra circa 10 minuti, a meno che
qualcuno voglia rimanere come è adesso , basta che me lo dica!-
Silenzio…
Marzia:- Bene! Arrivederci ragazzi! Anzi, addio! Non ci rivedremo mai più!-
Marzia girò sui tacchi e se ne andò, tra lo sguardo da pesci lessi dei suoi
amici.
(Chiariamo una cosuccia… questa scena non me la sono inventata, ma l’ho
sognata! Ora, probabilmente nessuno capirà il perché di questa scena, ma io sì!
È una piccola rivincita dopo tre anni di tormenti da me subiti… Chiarisco
un’altra cosa… IO NON SONO NESSUNA DELLE DUE DESCRIZIONI DI MARZIA CHE HO
FATTO!!! Dico questo perché un mio amico, leggendo il primo capitolo, ha
pensato che fossi un po’ ammattita! Eheheh! Per cui, quando dico che sono
orribile, non lo sono nella realtà, avevo bisogno di qualche cambiamento! Nd
Author)
Marzia raggiunse la macchina del padre
Mark:- Allora? Com’è andata?-
Marzia:- Benissimo! Dovevi vedere le loro facce quando gli ho detto che sono
una principessa aliena! Grazie per avermi permesso di farlo!-
Mark:- Di niente! Ora aspetta, cancello il ricordo dei tuoi poteri dalle loro
menti!-
Mark si concentra alcuni istanti e poi si rilassa
Mark:- Fatto! Ora andiamo!-
Marzia si girò un attimo verso gli amici :- Addio amici miei!-
Una lacrima rigò la sua guancia (eh, sembra un controsenso ma che ci posso
fare? Se fosse una cosa reale è una cosa che avrei fatto realmente, non
chiedetemi perché, non lo so neppure io!)
Si diressero alla loro casa italiana, da Francesca.
Questo dialogo ve lo risparmio perché è troppo triste. Saltiamo direttamente a
quando i tre sono tornati in America, ma non sono ritornati a Roswell, bensì
sono andati in cerca dei nemici e dei documenti dell’FBI, CIA e delle altre
organizzazioni segrete sugli alieni. Passarono due settimane, e non diedero
nessuna notizia di sé a Roswell, i ragazzi non erano mai stati in agitazione
quanto allora, Isabel tentò di entrare nei pensieri di ognuno di loro, ma le
avevano bloccato la via, rendendola inaccessibile, solo per questo continuavano
a credere che fossero vivi. Un giorno, tutto il gruppo era riunito al Crashdown
come al solito, quando la porta si spalancò ed entrarono i tre in questione
Marzia:- Salve gente! La rompiscatole è tornata!-
Tutti quanti le corsero intorno e la abbracciarono
Michael:- Ma che fine avete fatto! Dovevate restare in Italia solo per una
settimana e ne sono passate due!-
Marzia:- E’ colpa mia! Volevo restare ancora un po’ con la mamma… mi dispiace!-
Liz:- Ma perché non avete telefonato? Oppure avvertito tramite Isabel!-
Mark:- Per stare sicuri siamo andati in montagna, in una vecchia baita isolata
senza elettricità e senza telefono, ed il contatto con Isabel è un po’
complicato quando ti trovi dall’altra parte del Mondo! I suoi poteri non sono
ancora del tutto sviluppati!-
Nasedo:- Ma ammettiamo che non dovevamo lasciarvi così senza notizie, colpa
nostra!-
Maria:- Hai incontrato i tuoi amici, Marzia?-
Marzia:- Eheheh! Sì, e gli ho anche dato una dimostrazione dei miei poteri!-
Max:- Tu cosa hai fatto? Non credo di aver capito bene!-
Mark:- Calmi! Ho fatto in modo che dimenticassero i suoi poteri! Era un suo
grande desiderio, una piccola rivincita sui suoi “cari” amici!-
Tess:- Allora possiamo stare sicuri?-
Nasedo:- Certamente!-
Maria:- Sono fiera di te, Marzia! Così ci si comporta!-
Marzia:- Grazie!-
Alex:- Maria! Non metterle strane idee in testa!-
Mark:- Scusate una domanda… chi di noi è il padre?-
Marzia:- Che domande fai! Ovviamente tu! Ma ho anche un sacco di fratelli
maggiori acquisiti rompiscatole!-
I ragazzi scoppiarono in una sana risata liberatoria
Marzia:- “Fortunatamente non pensano neanche alla lontana a cosa è successo
realmente!” Allora, io sto morendo di fame, voi no?-
Il giorno dopo Marzia riprese la
scuola, e dovette sorbire tutte le domande di Connie, la quale la dava per
dispersa. Mark e Nasedo continuarono la loro missione. Passarono molti mesi,
l’anno scolastico era ormai finito ed i ragazzi passavano le loro giornate in
allegria, ridendo e scherzando tra loro. Andarono anche in vacanza per una
settimana al mare, visto che la situazione dal punto di vista dei nemici era
calma, nessun attacco da quanto avevano ucciso quei dieci nel deserto mesi
prima, e Max e Michael iniziavano a sospettare qualcosa, solo Marzia sapeva la
verità.
Una sera Marzia era uscita con Lucas,
ormai diventato il suo ragazzo ufficiale, quando da dietro un angolo sbucarono
tre nemici che li attaccarono. Marzia fu ferita, ed anche Lucas. Con un ultimo
sforzo Marzia riuscì ad avvertire Isabel, la quale sopraggiunse pochi minuti
dopo con tutta la gang al completo. I nemici furono distrutti, ma Marzia e
Lucas restavano in condizioni gravi. Li portarono immediatamente a casa di Liz.
I suoi genitori si erano presi una piccola vacanza ed il Crashdown era chiuso
per ferie. Max curò Marzia e poi Lucas, questi si ripresero pochi minuti dopo…
Lucas:- Mmhh… che è successo?-
Isabel:- Ehi, Lucas, come va?-
Lucas:- Sto bene! Marzia?-
Marzia:- Non ti preoccupare, sono in perfetta forma! Mi hai fatto prendere una
paura!-
Lucas:- Che è successo?-
Marzia:- Ehm, sei scivolato e cadendo hai sbattuto la testa!-
Lucas:- Mi sembrava… c’erano degli uomini… tre mi pare… hanno detto che
volevano uccidere la principessa…-
Max:- Lucas, avrai sognato! Marzia ti ha portato qui svenuto!-
Lucas:- Ehi! Ma questa cos’è?-
Lucas indicava l’impronta argentata che aveva sul braccio
Marzia:- Quella? Ehm… ma da quando ti fai i tatuaggi?-
Lucas:- Io non faccio tatuaggi! Non li sopporto! E sono sicuro che questo non è
un tatuaggio! Ehi! Ma ne hai una anche tu sullo stomaco!-
Lucas stavolta stava fissando lo stomaco di Marzia, che aveva indossato una
maglietta a pancia fuori quella sera…
Marzia:- Oddio! Max! Fai qualcosa!-
Max:- Cosa?-
Marzia:- Il potere! Quello che hai tu, papà e Nasedo!-
Lucas:- Nasedo? L’alieno?-
I ragazzi fissarono increduli Lucas
Liz:- Tu conosci Nasedo?-
Lucas:- Beh, forse…-
Marzia:- Lucas! Se lo conosci ce lo devi dire!-
Lucas:- Non posso!-
Isabel:- Lucas, non ti preoccupare! Noi conosciamo Nasedo! È nostro zio!-
Lucas:- Sul serio?-
Marzia:- Certo! Ti ho mai mentito?- Marzia fece questa domanda, anche se sapeva
che non era vero, gli aveva mentito più di una volta per salvaguardare il loro
segreto…
Lucas:- Beh, ecco… quand’ero piccolo, avevo circa cinque o sei anni, incontrai
un uomo che mi salvò la vita… stavo giocando in giardino quando la palla mi
sfuggì di mano ed io la rincorsi per strada, finii sotto un’auto. L’uomo che ne
scese, mi mise una mano sul petto e tutte le mie ferite si rimarginarono
miracolosamente… con lui c’era una ragazzina di più o meno la mia età, bionda e
con gli occhi azzurri. L’uomo mi riportò nel giardino e poi sentii la ragazzina
chiamarlo Nasedo. Lui si girò e se ne andò, dopo aver fatto scomparire
un’impronta simile a questa che ho adesso…-
Tess:- Ecco quel senso di deja vu! Quella ragazzina ero io! Mi ricordo di te!
Nasedo stava guidando, mi stava portando via da Roswell. Ricordo una brusca
frenata e poi, quando mi sono svegliata non c’era più, lo chiamai e dopo pochi
istanti tornò…-
Lucas:- Se Nasedo è vostro zio… allora, allora voi siete…-
Marzia:- Degli alieni! Esatto! Era questo che non volevo dirti! Ora capisci?-
Lucas:- No, non ci capisco più niente!-
Marzia:- Ora ti spiego tutto! Isabel e Max non sono miei cugini, sono i miei
fratelli! Siamo arrivati sulla Terra in due momenti diversi. Io in Italia e
loro qui, a Roswell…-
Isabel:- Noi siamo gli eredi al trono del nostro pianeta, Antar.-
Michael:- Ed anche io e Tess siamo alieni.-
Lucas:- E Liz, Alex, Maria e Kyle?-
Max:- Terrestri, come te!-
Lucas:- Chi erano quelli di prima?-
Tess:- Si chiamano Skins, sono i nostri nemici! Coloro che sono venuti sulla
Terra per distruggerci ed impedirci di salvare Antar da una guerra che lo sta
distruggendo…-
Lucas:- Connie lo sa?-
Marzia:- No, e non lo dovrà mai sapere! Sono già troppe persone che rischiano
la vita essendo a conoscenza del nostro segreto! Per questo non ti avevo
volutio dire niente, ma a quanto pare a loro non importa un fico secco! Max,
che fine hanno fatto quei tre?-
Max:- Quella che hanno fatto tutti quelli prima di loro!-
Lucas:- Non ho ben capito, che fine hano fatto?-
Michael:- Polvere alla polvere, cenere alla cenere…-
Lucas:- Ah!…-
Marzia:- Lucas, ti posso parlare un attimo in privato?-
Lucas:- Certo!-
Marzia strattona Lucas per il braccio e lo porta fuori dell’appartamento.
Marzia:- Senti, probabilmente non mi vorrai più vedere, ma ti prego, anzi, ti
supplico di non dire niente a nessuno riguardo alla nostra identità! Metteresti
tutti in pericolo, ed anche tu lo saresti, quelli del Governo non hanno
scrupoli, e meno che mai i nostri nemici!-
Lucas:- Non ho la benchè minima intenzione di tradirvi, e neanche di lasciarti!
Ti amo troppo!-
Marzia:- Oh, Lucas…! Anch’io ti amo…-
Lasciamo un po’ di intimità ai nostri due piccioncini, dopotutto non vogliamo
sembrare troppo invadenti, vero? ^__^
Tre anni dopo, Mark e Nasedo
tornarono a Roswell. Nessuno a parte Marzia sapeva del loro ritorno.
Il mattino dopo Isabel si alzò ed andò a svegliare la sorellina, ma il suo
letto era intatto. Vide un biglietto sul cuscino, si avvicinò e lo lesse, poi
corse in camera del fratello e lo svegliò bruscamente
Isabel:- Max! Max per l’amor del cielo, svegliati!-
Max:- Isabel! Che è successo?-
Isabel:- Leggi qui!-
Isabel porse il biglietto al fratello
“Cari fratelloni,
mi dispiace molto e so di procurarvi un gran dolore, ma l’ho fatto per il
vostro bene. Ne ho parlato a lungo con papà. Abbiamo deciso di tornare su Antar
senza di voi. Non vi dovrete più preoccupare di noi, riprenderemo il comando ed
elimeneremo il tiranno. Non potevo sopportare che voi vi divideste dai nostri
amici, ed anche se li aveste portati con voi, solo Maria sarebbe potuta
sopravvivere in quella atmosfera, e poi ne scoprirete il perché. Ora vi devo
lasciare. Vi prego di salutare Lucas, ditegli che lo amo.
Vi voglio un mondo di bene,
Marzy"
Max lasciò cadere il biglietto a
terra ed abbracciò la sorella che stava piangendo copiosamente. Chiamarono
Lucas e gli altri e gli dissero di andare subito alla caverna delle capsule.
Dopo mezz’ora tutti quanti erano riuniti
Lucas:- Che è successo? Dov’è Marzia?-
Isabel:- Se ne è andata…-
Isabel si rimise a piangere e stavolta cercò rifugio nelle braccia di Michael
Max:- Lei e papà si sono sacrificati per noi, sono andati su Antar al posto
nostro per poterci far restare con voi…-
Lucas:- Come “sono andati su Antar”?-
Max:- Vedete quel buco nella montagna? Lì sotto c’era l’astronave che ci doveva
portare sul nostro pianeta. L’hanno presa ed a quanto ho capito, non torneranno
più…-
Lucas rimase immobile per alcuni istanti. Poi molti ricordi gli riempirono la
mente, come il suo compleanno una settimana prima, dove Marzia gli aveva
regalato un ciondolo con le loro iniziali incise sopra... Senza più ragionare
si diresse verso la sua auto nuova, regalatagli dal padre anche quella per il
suo compleanno. Salì a partì senza una destinazione, anzi una c’era… la Roswell
High, dove si erano baciati per la prima volta tre anni e mezzo prima…
Gli altri ragazzi lo guardarono andarsene, poi le lacrime iniziarono a
scendere, anche dagli occhi dei ragazzi, e non riuscirono più a fermarle…
Marzia se n’era andata senza dire niente a nessuno, solo per loro, per far
continuare i loro sogni d’amore, la loro vita…
Michael:- Nasedo, tu lo sapevi, vero?-
Nasedo:- L’ho saputo solo poco tempo fa… mi avevano fatto giurare di non dirvi
niente… mi dispiace.-
Tess:- Ci vuoi dire una volta per tutte cosa avete combinato in tutto questo
tempo tu e Mark?-
Nasedo:- Vi abbiamo protetto! Siamo andati in giro per il Mondo in cerca degli
Skins per poi ucciderli, ed abbiamo trafugato tutto il materiale su di voi che
abbiamo trovato negli archivi dei servizi segreti del Governo. Vi ricordate
quando siamo stati via con Marzia per due settimane? Non siamo stati in Italia,
ci siamo solo passati il primo giorno, poi abbiamo viaggiato per tutta
l’America intrufolandoci di nascosto nell’FBI e la CIA. Non siamo sicuri però
di aver trovato tutto il materiale, ma almeno finora siamo stati tranquilli.-
Isabel:- E non c’è modo per comunicare con Antar?-
Nasedo:- No, purtroppo… Sono anche io in pensiero!-
Tess:- Sei molto cambiato da quando è arrivata Marzia!-
Nasedo:- La dovevate vedere a due anni, una bambina piena di gioia… Li andai a
trovare in Italia poco prima di tornare qui a prendervi. Era così felice, ma
anche così fragile… per questo decisi che voi sareste dovuti crescere
consapevoli dei pericoli che dovevate affrontare, per non mostrarvi fragili nei
confronti del nemico!-
Max:- Mi sarebbe piaciuto vederla da piccola…-
Isabel:- Anche a me!-
Maria:- Ormai non possiamo farci niente, sono partiti e chissà quando
ritorneranno, perché sono sicura che ritorneranno! Non ci resta che aspettare!
Adesso propongo di andare in cerca di Lucas, deve averla presa molto male, non
vorrei che facesse qualche sciocchezza!-
Isabel:- Già, e poi abbiamo un messaggio da recapitargli, vero Max?-
Max annuì
Lo trovarono a scuola seduto su quella stessa panchina nel cortile di quando
lei lo aveva baciato per testare il suo potere. Non si accorse del loro arrivo,
percui sobbalzò quando sentì le braccia di Maria sulle sue spalle
Lucas:- Che volete?-
Maria:- Eravamo preoccupati per te! Siamo venuti a cercarti!-
Lucas:- Non potete mettervi in contatto con lei? Solo per salutarla!-
Isabel:- Ci è imposssibile!-
Lucas:- Allora lasciatemi solo! Voglio pensare!-
Liz:- Sicuro?-
Lucas:- Voglio pensare… non vi preoccupate! Non farò sciocchezze! Ci vediamo
dopo!-
Alex:- Ok, noi saremo tutti al Crashdown, se hai bisogno chiamaci!-
Lucas annuì, i ragazzi se ne andarono e lui iniziò a piangere silenziosamente,
l’unico rumore percettibile era quello delle lacrime che cadevano sul marmo
della panchina. Rimase immobile per quasi tre ore, poi improvvisamente si alzò
e si diresse verso la sua auto. Andò a casa sua a prese dal suo comodino la
foto che lo ritraeva con Marzia, scattata al suo compleanno. La fissò per
alcuni istanti, la rimise a posto ed andò al Crashdown. Lì tutti i ragazzi
erano seduti ad un tavolo, con davanti vari tipi di frullati ciascuno, ma
nessuno aveva toccato il proprio.
Lucas:- Ok! Ora basta! Se ne è andata! Non è mica morta! Tornerà! Di sicuro non
le farebbe piacere vederci ridotti in queste condizioni!-
Kyle:- Già…-
Lucas:- Nasedo?-
Tess:- Ha ricominciato con la sua missione! È partito per cercare di occultare
le varie prove sulla nostra esistenza!-
Lucas:- Una volta le ho fatto una promessa, ed intendo mantenerla ad ogni
costo!-
Alex:- Che le hai promesso?-
Lucas:- Che non dovevo permettere alla tristezza di abbatterci, forse sapeva
già che sarebbe partita, e mi ha fatto promettere di mantenervi allegri, ed è
quello che intendo fare! Ora io mi metto ai fornelli, Maria e Liz da brave
cameriere apparecchiano il tavolo, e dopo mangiamo!-
Michael:- Bene, ma ai fornelli ci vado io! Ti conosco! Sei negato in queste
cose!-
Lucas:- Ammetto la mia ignoranza in fatto culinario e la mia abilità a
carbonizzare tutti i tipi di cibi. Al lavoro!-
Ai ragazzi serviva proprio una sferzata di energia, e Lucas ne aveva da vendere
in quel momento!
Passarono tre mesi dalla partenza
improvvisa di Marzia, la scuola era ricominciata ed i nostri amici erano al
college ormai. Ogni tanto Lucas, aveva degli incontri con Connie, che voleva
avere notizie dell’amica, e furono costretti ad inventare la scusa che la
ragazza era tornata in Italia dalla madre.
Dormitorio, camera di Isabel e Tess,
h 04:37
Una notte, Isabel dormiva profondamente, quando Marzia le entrò nel pensiero,
dapprima pensava che fosse un sogno, ma poi si rese conto che era realtà…
Isabel:- Marzia? Sei proprio tu?-
Marzia:- Chi vuoi che sia? Il mio fantasma? Sono io! Stammi bene a sentire, ho
poco tempo! Vai il prima possibile alla caverna delle capsule, sfondane una,
dietro troverai il Granilith, lì mi metterò di nuovo in contatto con te! Fai
presto! E mi raccomando di non dirlo a nessuno, neanche a Max!-
Isabel si svegliò improvvisamente in una pozza di sudore. Facendo attenzione
che Tess non si svegliasse, si vestì, lasciò un biglietto sulla porta della
camera del fratello in cui diceva che doveva tornare assolutamente a casa, poi
prese la jeep ed andò a Roswell. Arrivò circa tre ore dopo (non ho la più
pallida idea di quanto ci si metta a fare Albuquerque – Roswell), si diresse
immediatamente alla grotta e sfondò una capsula, dietro trovò una stanza
circolare con al centro un cono rovesciato luminoso, lo toccò ed l’immagine di
Marzia comparve accanto all’oggetto…
Marzia:- Ehi sorellona! Hai visto? Sono riuscita a trovare un modo per mettermi
in contatto!-
Isabel:- Mi sei mancata da morire! Dove siete? State bene?-
Marzia:- Io sono in perfetta forma! Papà un po’ meno…-
Isabel:- Che è successo?-
Marzia:- Beh, è stato ferito da un nemico, ma se la caverà, sta’ tranquilla!-
Isabel:- Che cos’è questo?-
Marzia:- Il Granilith? È la cosa più importante che abbiamo! Gli skins ne hanno
bisogno, ne esistono due, uno qui, ed uno lì sulla Terra, quello che hai
davanti! Ora sturati le orecchie e stammi bene a sentire! Gli skins hanno
un’autonomia di 50 anni sulla Terra, scaduti questi non possono più cambiare
pelle e muoiono a causa dell’atmosfera velenosa per il loro organismo. Il
Granilith è l’unico mezzo che hanno per poter continuare a vivere! Se uno di
loro lo toccasse è come se lo contaggiasse, e di conseguenza anche quello con
cui mi sono messa in contato con te lo sarebbe, e le atmosfere di Antar e delle
Terra cambierebbero, diventando velenose per noi e perfette per loro, lo dovete
difendere! I Granilith sono anche la fonte dei nostri poteri… giurami che li
proteggerete, che non ci arriveranno mai gli skins!-
Isabel:- Lo giuro! Ma ti farai sentire ancora? Ci farai sapere come vanno le
cose?-
Marzia:- Sì, ma non so quando! Non dire niente a nessuno di questa nostra
conversazione, inventati che so… un sogno in cui hai visto queste cose! Sì un
sogno premonitore! Devo andare! Ora che papà non sta bene, sono io quella che
deve governare l’esercito! Per oggi abbiamo in programma una bella incursione
in una delle industrie che produce armi per il nemico! Ti voglio bene!-
La comunicazione si interruppe. Isabel non pianse, sapeva che ora aveva un
compito da portare a termine! Prese la macchina e tornò ad Albuquerque, dopo
tre giorni sarebbero tornati a casa per il week-end ed in quell’occasione ne
avrebbero parlato con gli altri… Parcheggiò la jeep e si diresse verso la sua
camera per cambiarsi, la mattina aveva indossato la prima cosa che aveva
trovato ed era in uno stato orribile, quando andò a sbattere contro Max e Liz
Max:- Isabel! Perché diamine sei tornata a Roswell?-
Isabel:- Non qui, Max! C’è troppa gente! In camera mia. Adesso!-
Max e Liz restarono a fissarsi per alcuni istanti, poi la seguirono. Arrivati
in camera delle due aliene trovarono Tess intenta a cercare qualcosa…
Tess:- Isabel! Ma dove sei stata! Mi hai fatto stare in pensiero! Hai visto il
mio libro di fisica? Devo andare in classe!-
Isabel:- Nel cassetto della tua scrivania. Comunque la lezione di fisica può
anche aspettare, il Granilith no!-
Liz:- Granilith?-
Isabel:- Stanotte ho fatto un sogno… sono andata a Roswell per controllare se
era vero!-
Max:- E lo è?-
Isabel:- Più di quanto possiate immaginare! Dietro le capsule da cui siamo
usciti, c’è un’altra stanza! Al centro di questa c’è il Granilith!-
Tess:- Cos’è il Granilith!-
Isabel:- Non so neanch’io cos’è, ma so a cosa serve! Gli skins hanno
un’autonomia sulla Terra e su Antar di 50 anni. Al termine di questi non hanno
più pelli da cambiare e tornano alla loro forma originale, ma le atmosfere
presenti sui due pianeti sono nocive per il loro organismo, per cui morirebbero
all’istante! Nel caso uno skin toccasse il Granilith contagerebbe anche il
Granilith su Antar e viceversa e le atmosfere cambierebbero in pochi istanti,
diventando nocive per noi ed ottime per la sopravvivenza dei nostri nemici.-
Max:- Come fai a sapere tutto questo?-
Isabel:- Ve l’ho detto un sogno premonitore!-
Tess:- Scusa, che problema c’è? Distruggiamo il Granilith!-
Isabel:- Punto primo dal Granilith vengono i nostri poteri! Se lo
distruggessimo non potremmo più guarire ferite, o difenderci dai nostri nemici!
Saremo in loro potere! Punto secondo ogni cosa che accade ad uno dei due
Granilith accade anche all’altro! E su Antar hanno un gran bisogno dei loro
poteri! Punto tre è il Granilith a far mantenere in vita il pianeta!-
Liz:- Ok, allora dovremo limitarci a difenderlo semplicemente!-
Max:- Dovremo? Che significa quel dovremo?-
Liz:- Che anche io vi aiuterò, e non credo che gli altri siano da meno! Marzia
si è sacrificata anche per noi, quindi trovo giusto aiutarla almeno in questo!-
Isabel:- Arrenditi Max! Ha delle ottime basi per replicare!-
Max alzò le mani come per arrendersi
Liz:- Bene! Chiamo gli altri!-
Isabel:- Aspetta! Meglio chiamare solo Michael! È inutile far preoccupare anche
Alex e Kyle, tanto non sono neanche a Roswell! Mi chael e Maria se la caveranno
per un paio di giorni!-
Max:- Hai ragione, ora però è meglio tornare alle lezioni! E tu, Isabel, fatti
una doccia, sei in uno stato pietoso!-
Isabel:- Ah, grazie! Io vado in giro di notte a scoprire cose di vitale
importanza e tu mi tratti così? Bel fratello!-
Max (ridendo):- Ma dai! Sto scherzando! Non fare l’offesa! Ci vediamo a
pranzo!-
Liz:- Ciao!-
Isabel:- Ciao…-
Tess:- Beh, ora vado anche io! Forse riesco a cavarmela con il prof di fisica!-
Isabel:- Mmhh… non credo! Ti conviene saltarla questa lezione!-
Tess:- Ancora una volta hai ragione! Se mi presentassi adesso in aula
probabilmente mi spellerebbe viva! Beh, visto che ancora mezz’ora libera, me ne
vado un po’ in giro! Ci vediamo dopo!-
Isabel:- A dopo!-
Dopo che Tess se ne uscì, Isabel si fece una doccia, mise degli abiti puliti e…
crollò sul letto! Dopotutto non aveva dormito quasi niente, ed una lezione ogni
tanto si può anche bigiare!
Si svegliò circa tre ore dopo…
Isabel:- Ma che ore sono? Oddio! Le due e mezza? Mi avranno data per dispersa!
Ora mi alzo e vado dagli altri…-
Isabel uscì dalla camera e si diresse verso il giardino interno al campus. Non
fece neanche 10 metri che si sentì chiamare…
Max:- Isabel!-
Isabel:- Max! Stavo venendo a cercarti!-
Max:- Che fine ai fatto?-
Isabel:- Mi dispiace… ero così stanca che mi sono addormentata, non volevo
farti stare in pensiero!-
Max:- Ok, non fa niente! Ho chiamato Michael, gli ho spiegato più o meno del
Granilith ed ha detto che ci penserà lui per questi due giorni, ma che…-
Isabel:- Quando torneremo dovremo fare un bel discorsetto! Lo so, lo so! Sta
diventando monotono quel ragazzo!-
Max:- Beh, a quanto pare la nostra sorellina ti ha trasmesso un po’ del suo
humor, non me n’ero mai accorto!-
Isabel:- Già! Ora vado a farmi un panino, ho una fame! Ci vediamo dopo!-
Max annuì non troppo convinto, sentiva che la sorella le nascondeva qualcosa…
Due giorni dopo, i quattro ragazzi più Lucas fecero la loro entrata al
Crashdown, dove Alex, Kyle, Michael e Maria li stavano aspettando. Isabel disse
loro le stesse cose che aveva detto agli altri, naturalmente omettendo anche
questa volta del suo incontro con Marzia, nessuno poteva sapere quanto abbia
sofferto nel non poter dire almeno a Max che la loro sorellina era viva, che
c’era un modo per mettersi in contatto con lei e con loro padre… appunto,
nessuno lo sapeva, forse solo Marzia…
La notte successiva, verso le 23:00, Marzia si mi se nuovamente in contatto con
Isabel, dicendole di andare al Granilith. Isabel uscì silenziosamente dalla
casa dirigendosi alla grotta, ma non si accorse che Max l’aveva vista e la
stava seguendo. Arrivata al Granilith, poggiò di nuovo la sua mano sull’oggetto
e di nuovo l’ologramma della sorella comparve…
Isabel:- Sorellina! Come va lassù? Come sta papà?-
Marzia:- Ti chiamo appunto per questo, me lo dirai tu tra un po’ come sta papà…
l’ho rispedito sulla Terra, dovrebbe arrivare tra due ore circa…-
Isabel:- Come lo hai rispedito qui?…- Isabel si interruppe, guardò nella
direzione in cui gli occhi di Marzia stupiti guardavano, e si ritrovò faccia a
faccia con Max
Marzia:- Max…-
Max:- Marzia, sei tu? Sei proprio tu?-
Isabel:- Sì Max, è lei!-
Max:- Perché… perché-
Isabel:- Non te l’ho detto? Perché lei me lo ha chiesto!-
Marzia:- Oh, Max! Quanto mi sei mancato!-
Max:- Allora torna! Torna qui da noi, da Lucas!-
Marzia:- Vorrei, ma non posso! Sono l’unica esponente della famiglia reale di
Antar rimasta, e devo assolvere ai miei compiti!-
Max:- E papà?-
Marzia:- A quanto pare avete imparato a chiamarlo papà! Stavamo parlando di
questo io ed Isabel, sta tornando sulla Terra, è ferito! L’abbiamo curato, ma i
nostri mezzi al momento non sono sufficienti, c’è bisogno del tuo intervento,
Max…-
Max:- Perché non volevi che io sapessi del fatto di poterci mettere in
contatto?-
Marzia:- Max, perchè solo Isabel mi può capire, solo lei sa cose che non
dovrebbe sapere, e tu ne dovevi rimanere all’oscuro!-
Max:- Quali cose?-
Isabel:- Quando ho ripreso la memoria del mio passato, ho fatto un, come dire…
scambio di ricordi fra me e Marzia, per questo lei conosceva il potere che
abbiamo usato quando papà e Nasedo erano inseguiti, ed io ora so alcuni
avvenimenti del futuro…-
Marzia:- …che molto probabilmente non si realizzeranno mai! Mi sono intromessa,
e nella storia io non dovevo esserci, ora non so più se Holy nascerà, se
qualcuno di voi morirà, non sono più sicura di questi miei ricordi sul futuro!-
Max:- E di nuovo questa Holy! Ma chi diamine è Holy?-
Marzia:- Max…-
Isabel (spazientita):- È tua figlia, Max! È la figlia tua e di Liz, è colei che
doveva riequilibrare i nostri poteri!-
Max:- Mia… mia figlia? Siete sicure?-
Marzia:- O almeno lo doveva essere… probabilmente gli ultimi avvenimenti hanno
cambiato il corso delle cose e lei non nascerà mai…-
Max si mise le mani nei capelli, guardandosi intorno come smarrito, poi sembrò
riprendersi
Max:- Nessuno lo deve mai venire a sapere, soprattutto Liz!-
Isabel:- Sta’ tranquillo, noi non lo volevamo dire neanche a te!
Passò un interminabile minuto di silenzio nella stanza…
Marzia:- Max, Isabel… ora devo andare, abbiamo saputo da delle spie che fra tre
ore ci attaccheranno, e dobbiamo organizzarci. Ricordate! Esattamente fra 1
ora, 57 minuti e 13 secondi atterrerà la navicella con papà, ti prego, Max,
salvalo! Cercherò di farmi risentire io il prima possibile! Arrivederci!-
Isabel:- Buona fortuna!-
Max:- Sta’ attenta! Ti vogliamo bene!-
Marzia:- Anch’io ve ne voglio! Salutatemi Lucas, perfavore!-
L’ologramma scomparve.
Max ed Isabel chiamarono tutto il resto del gruppo, arrivato questo alla
grotta…
Michael:- Si può sapere perché ci hai fatto venire qui a quest’ora?-
Max:- È successa una cosa… nostro padre sta tornando sulla Terra!-
Liz:- Vostro padre? Come?-
Isabel:- Marzia ha detto che è ferito e che loro lassù non hanno i mezzi per
aiutarlo, mentre qui c’è Max…-
Lucas:- Marzia? L’avete sentita? Sta tornando anche lei?-
Max:- No, Lucas. Lei è rimasta su Antar. Ha scoperto un modo per mettersi in
contatto con noi attraverso il Granilith… Ti manda tanti baci-
Tess:- Come sta?-
Isabel:- Bene, e spero che dopo l’attacco lo stia ancora…-
Maria:- Attacco? Quale attacco?-
Max:- Ci ha detto che fra due ore i nemici li attaccheranno.-
Kyle:- Immagino che il Granilith ne sia la causa!-
Isabel:- Già… Ma ora dobbiamo preoccuparci di nostro padre, la sua navicella
dovrebbe atterrare fra circa un’ora-
Max:- Spero di poterlo salvare!-
Liz lo abbracciò stretto
Liz:- Se Marzia dice che tu lo puoi salvare, allora lo salverai, non ti
preoccupare!-
Max annuì ed abbracciò a sua volta la ragazza.
Lucas:- Sapete che sta succedendo lassù?-
Isabel:- No, non lo sappiamo, dobbiamo solo attendere che Marzia ci contatti!-
Lucas:- Posso… beh, posso…-
Max:- Parlarle quando ci contatterà? Questo è poco ma sicuro! A costo di
trascinarti per le orecchie!-
Isabel:- A quanto pare non sono l’unica a cui la nostra sorellina abbia
lasciato un po’ del suo humor!-
Valenti:- Scusate, ma forse sarebbe meglio se i ragazzi tornassero a casa, i
genitori potrebbero scoprire che non sono più nei loro letti!-
Max:- Sono d’accordo! Liz, Maria, Alex, Kyle, Lucas, dovete tornare a casa!-
Liz:- Ma Max…-
Max:- Niente ma! Adesso voi ve ne tornate belli belli nei vostri letti e ci
vedremo domattina, sceriffo, perpiacere, li accompagni!-
Maria:- Ehi, ehi! Max! Noi non siamo bambini da mandare a letto quando è
tardi!-
Michael:- Lo sappiamo questo, ma sarebbe inutile e rischioso far preoccupare i
vostri genitori!-
Lucas:- Io resto qui e nessuno mi farà cambiare idea! Forse Marzia potrebbe
mettersi in contatto con noi dopo la battaglia, ed io le voglio parlare!-
Liz:- Resto anch’io!-
Maria:- Ed io!-
Kyle:- Idem!-
Alex:- Beh, allora si resta tutti!-
Valenti:- Ed io invece torno a Roswell, nel caso non torniate entro cinque ore
avvertirò i vostri genitori, mi inventerò qualcosa! A dopo, ragazzi!-
Tutti in coro (no, non stanno per cantare tanti auguri a te!):- Arrivederci!-
Kyle:- Ciao papà!-
I ragazzi si misero ad aspettare
pazientemente l’arrivo dell’astronave. Le ragazze si chiusero nella jeep e si
addormentarono, mentre i ragazzi rimasero di guardia ed accesero un fuoco…
Passò il tempo, e finalmente in cielo si scorse una strana luce che sembrava
dirigersi verso di loro, le ragazze vennero svegliate. Dopo poco l’astronave
ritornò al suo posto di partenza, nella grotta.
I primi ad entrare furono Isabel e Max, i quali si diressero immediatamente
verso una porta da cui venivano degli strani rumori. Michael e Tess esaminavano
il pannello di controllo, mentre i terrestri rimasero fuori, un po’ impauriti,
un po’ stupiti.
Max e Isabel si ritrovarono in una stanza dalle dimensioni di non più di 4 x 4
con un letto nel mezzo, dove Mark era disteso inerme, collegato ad una strana
macchina che probabilmente controllava il battito cardiaco…
Isabel:- Papà! Papà svegliati! Sono Isabel!-
Max, senza dire nulla, appoggiò la propria mano sul torace del padre, fasciato
accuratamente con delle bende, ma che ormai erano macchiate di sangue. Ne
scaturì una luminescenza azzurra. Max restò concentrato per circa due minuti,
ma non successe niente. Michael, che era entrato nella stanza con Tess mentre
Max era concentrato, propose intelligentemente di provare ad unire le loro
forze e concentrarle su Max, in modo da rafforzare il suo potere. Questa volta
funzionò, ed anche se lentamente le ferite di Mark si rimarginarono. Alla fine
i quettro ragazzi erano stremati, e toccò ai cinque terrestri prendersi cura di
Mark durante i primi momenti del risveglio…
Mark:- Marzia? Dove sei?-
Liz:- Ben svegliato! Come si sente?-
Mark:- Bene… ma voi che ci fate qui? Come siete arrivati su Antar?-
Maria:- Veramente non siamo su Antar, siamo sulla Terra. Marzia vi ha rispedito
quaggiù!-
Mark:- E lei dov’è? E Max, Isabel?-
Isabel:- Ciao papà! Non ti preoccupare! Noi stiamo bene, ed anche Marzia,
spero… siamo solo un po’ stanchi! Ci hai fatto preoccupare!-
Mark:- Non ho ancora capito che cosa è successo…-
Max:- A quanto ci ha detto Marzia i nemici ti hanno ferito, e loro lassù non
potevano fare niente per guarirti, così ha pensato di mandarti qui affinché ti
potessi guarire io…-
Mark:- E lei?-
Michael:- È rimasta su Antar per proteggere il forte…-
Mark:- Devo tornare immediatamente! Non ce la può fare da sola! Kivar è troppo
forte!-
Lucas:- Vengo con lei!-
Max:- Ed anche noi!-
Mark:- Lucas, Liz, Alex, Kyle… mi dispiace ma voi non potete venire,
l’atmosfera di Antar è dannosa per i vostri organismi!-
Alex:- E Maria invece può? Che ha di diverso da noi?-
Mark:- Beh… ecco…-
Isabel:- Ma certo che anche Maria deve restare qui! Papà si è solo confuso!-
Mark:- Già!-
Tess:- Beh, partiamo subito allora!-
Max:- Non è una buona idea lasciare i ragazzi qui da soli ed il Granilith
incustodito, anche se c’è Valenti potrebbero essere lo stesso in pericolo! Io e
Michael andiamo con papà su Antar, mentre Tess e Isabel resteranno qui-
Isabel:- Scordatelo fratellone! Io vengo con te e Michael e Tess rimangono qui!
Ci potrebbe essere bisogno del potere dell’unione!-
Mark:- Beh, in fin dei conti ha ragione! Ok, è deciso! Mi dispiace di
disobbedire alla promessa che ho fatto a Marzia di non portarvi lì, ma non ho
scelta! Tra un po’ partiamo, meglio che vi salutiate!-
Isabel abbracciò prima Alex, dandogli un tenero bacio, e poi il resto del
gruppo rimasto a Terra. Max fece lo stesso, salutò prima la sua Liz e poi gli
altri; giunto a Lucas questi gli consegnò un biglietto da dare a Marzia e poi
lo salutò. Intanto Mark aveva già predisposto tutto al rientro ed iniziò la
sequenza di lancio. Il portellone si chiuse ed iniziò il conto alla rovescia
10…9…8…7…6…5…4…3…2…1…0…Partenza!
L’astronave decollò ed i sette rimasti a Terra la osservarono allontanarsi
nello spazio, e rimasero lì fino a quando non fosse più visibile, poi,
lentamente, tornarono ognuno a casa propria.
Continua...
Scritta
da Marzy |