UNA
BATTAGLIA DECISAMENTE ANIMATA
Episodio 1: I SETTE
MAGICI ZEPHIR
Breve riassunto: L’anime Krishna Monroe appare misteriosamente in casa Halliwell. La sua missione è il recupero del famigerato Zephir dell’Illuminazione. Ma un esercito di anime demoniaci tenta di fermarli.
Data di composizione: 24 novembre 2002, ore 19: 42 – 25 novembre 2002
Valutazione del contenuto: Adatto a tutti, senza distinzioni di età
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Se è vero che il buongiorno si vede dal mattino, quella
giornata per Paige sarebbe dovuta andare nel migliore dei modi. Ora era
assistente sociale, e questo significava: uno stipendio più alto, un ufficio
tutto suo, e una scrivania dove poter poggiare i piedi senza essere vista. Il
contro peggiore sarebbe stato l’avere più bisognosi in cerca d’aiuto, ma la
ricompensa ben valeva qualche sacrificio.
- Spero che nel mio primo giorno da assistente sociale - disse alla sorella
maggiore Phoebe infilandosi la giacca - Che non mi mandino subito fuori città. -
- Sarebbe un bell’inizio. Guardala dal lato positivo: andresti in campagna, e ti
libereresti i polmoni dalle polveri sottili che ci martoriano. - sorrise lei,
porgendole la tazza del caffè.
- Grazie, cara. - la ringraziò ironicamente Paige, prendendo la tazza e finendo
quel goccio di caffè che vi era rimasto.
- Adesso vado, sorellina. Rischio di fare tardi, e questo veramente non ci
vorrebbe. - Paige se ne andò di fretta dalla porta, facendo letteralmente volare
la borsetta per infilarsela a tracolla.
- Sai, Piper? -
- Cosa? - domandò la sorella maggiore, dalla cucina.
- Credo che quella promozione ad assistente sociale abbia agito negativamente su
nostra sorella. -
- Cosa intendi dire? -
- Penso che si stia impegnando troppo. Insomma, la vita non cambia da un giorno
per l’altro. -
- Proprio tu parli? - Piper la fulminò con lo sguardo.
- Tralasciando noi per un momento, Piper. Cosa pensi possa cambiare in due
giorni? -
- Non ne ho idea? Perché non glielo chiedi tu quando torna? - Piper si scostò
dal discorso per portarsi alla bocca con entrambe le mani l’enorme scodella di
latte che aveva davanti - Tornando al discorso di prima: non credi di essere
troppo apprensiva nei confronti di Paige? Ha ventisei anni, e conosce
l’autodifesa. Se la può cavare da sola. -
- Non è dei malintenzionati che mi preoccupo, ma per la sua sanità mentale. -
- Tu dovresti intendertene, o mi sbaglio? Che complesso credi abbia? -
- Non si tratta di un complesso. Credo che si senta investita da troppe
responsabilità, e che si preoccupi di farsi vedere all’altezza della situazione.
-
- E’ capitato a Prue quando nostra madre è morta, e ci sono passata anch’io
quando è morta Prue. Se vuoi possiamo andare a trovarla quando stacca, e parlare
insieme ad un piatto di ramen fumanti. -
- Da quando ti piace la cucina cinese? -
- A me non piace, ma voglio provare a rendere Paige un po’ più aperta prima di
affrontare la cosa. -
- I cuochi sanno come fare per prendere la gente per la gola. - sospirò Phoebe,
dirigendosi verso il lavandino pieno di piatti sporchi.
- Speriamo che il tecnico trovi il guasto alla lavastoviglie alla svelta, o mi
si incartapecoriranno le mani, con questi detergenti chimici. - Phoebe avvicinò
agli occhi un vassoio di ferro appena asciugato. Voleva accertarsi che fosse
perfettamente pulito, anche perché era un regalo della loro bisnonna, e quindi
era un pezzo pregato della loro collezione. Aveva fatto un buon lavoro. Il
piatto splendeva, tanto che riusciva a vedere Piper. Ma dietro a lei, vedeva
anche qualcuno cercare di colpire la sorella, e sollevare una mano armata di
coltello. Phoebe volle tirare il vassoio al suo assalitore. Il ragionamento
occupò non più di un millesimo di secondo della sua memoria per potersi
sviluppare, ma i suoi gesti erano molto più lenti, e Piper sarebbe morta prima
che Phoebe avesse potuto solo lanciare il vassoio.
Piper non si accorse di nulla, e andò avanti tranquilla a bere il suo latte.
Sentì poi uno spostamento d’aria, che la fece rabbrividire a tal punto da farle
cacciare un urlo e lanciare in aria la scodella del latte.
Il cadavere dell’aggressore crollò a terra tagliato in due, mentre l’ombra
misteriosa si alzò da terra, dov’era accovacciata dopo aver vibrato il colpo
mortale. Con un volto dignitoso, riservò delle dure parole all’altro - Solo i
vigliacchi attaccano le donne alle spalle. - sembrava quasi un antico samurai.
Ma a rovinare la sua presentazione arrivarono rispettivamente il latte bollente,
la tazza ed il vassoio, il quale picchiando sulla tazza causò un potente
“effetto campana”.
Piper prese la tazza dalla testa dell’uomo, e gli domandò:
- Ehi, va tutto bene? -
L’uomo misterioso, con una voce suadente e forte, ma insieme giovane - Non ti
preoccupare, Piper. Io sto benissimo. - detto così, svenne.
Il giovane non era affatto umano. Non era bidimensionale, ciononostante era
formato da colori sgargianti e tratti somatici identici ad un cartone animato
giapponese.
- Ma secondo te chi sarà, sorellina? Che qualcuno abbia riaperto la porta fra
Realtà e Fantasia? -
- Non ne ho la minima idea. Però consiglio di stare all’erta. Hai avvertito
Paige? -
- Ha il telefonino staccato, e una sua collega mi ha detto che ancora è in
viaggio, perché in ufficio non è arrivata. -
- Proprio quello che ci voleva. Complimenti, Paige. -
Piper notò che il ragazzo stava fissando il vuoto, senza dire una parola.
- Ti sei svegliato, allora. -
- Riflettevo… - disse, filosofico - Il vostro mondo è così opaco e sterile. Mi
domando se non sia per questo che è così malvagio. -
Phoebe lo riprese, infastidita da quel suo parlare per indovinelli - Nulla in
contrario a dirci chi sei, Platone da quattro soldi? -
- Oh, scusatemi. - il suo volto s’accese - Il mio nome è Krishna Monroe. Sono un
Gran Maestro dell’ordine dei Cavalieri Astrali. -
- Non ho mai sentito parlare di un ordine simile. -
- Infatti. Esiste però in una dimensione parallela alla vostra, nella quale
esiste il nostro regno, quello di Eria. Lasciate che ve lo mostri. – Le luci si
abbassarono di colpo, e Krishna richiamò nella mano destra una sfera, che si
aprì, creando in aria delle immagini tridimensionali del regno di Eria. A quanto
appariva, questo era un coloratissimo, come fosse un fumetto dipinto dalla mano
di un artista. I colori erano decisi e sgargianti, con pochi chiaroscuri e dai
decisi cambi di tonalità. Dall’immagine del borgo di piccole case di marmo,
molto simili alle casupole dell’antica Grecia, s’innalzò l’opprimente figura di
un castello alto e le cui innumerevoli guglie salivano, arrotolandosi sul
proprio asse
verticale.
Krishna commentò le immagini che si alternavano come per magia - Il regno di
Eria è al centro di una guerra fra due enormi stati confinanti: Liturgia e
Adepolis. Il regno di Eria è sperduto in mezzo alle montagne di Tara, quelle che
si scorgono all’orizzonte. Nonostante sia il Paese più piccolo del mio mondo,
ricopre un’importanza strategica direi quasi fondamentale. Poiché nel minareto
del castello si dice sia celati il leggendario Zephir. -
- Che cos’è uno Zephir? - domandò meravigliata Phoebe.
- Lo Zephir, anzi, gli Zephir, sono gli oggetti magici più potenti del nostro
mondo. Sette favolose gemme delle quali vengono insigniti i Sommi del mio Paese,
fra i quali ci sono io. Tuttavia, il settimo Zephir non viene mai assegnato a
nessuno, poiché esso viene assegnato solamente al Sommo più meritevole. Ma ora i
guerrafondai delle terre dell’Est stanno iniziando ad insidiare il nostro regno.
Da solo non potrei mai farcela, ma con voi tre al mio servizio, sono sicuro che
potremo farcela. -
- I nostri poteri da sole non sono abbastanza. Dobbiamo aspettare che si
aggiunga a noi nostra sorella Paige. -
- Dunque accettate. -
- Sì, è nostro compito preservare l’ordine dell’universo, per cui lo
perseguiremo fino in fondo. -
Anche Phoebe si desse d’accordo. Paige entrò proprio in quel momento, più
furibonda che mai.
- Proprio una bella giornata. - esclamò, scagliando la borsetta sul divano e
levandosi rabbiosamente la giacca, per poi riporla sullo schienale.
- Che ti succede, sorellina? - le domando Phoebe preoccupata. Non l’aveva mai
vista così arrabbiata.
- L’ufficio è chiuso. Eppure sono già le otto e mezza. -
- Non ti ricordi che oggi hanno indetto uno sciopero per lo scarso rispetto nei
confronti delle direttive del fumo nei locali pubblici? - intervenne Krishna.
Paige se ne ricordò immediatamente - Già, cavolo, è vero. Ma tu come fai a
saperlo? -
Krishna si presentò anche a Paige, che solo ora aveva notato le strane fattezze
del ragazzo - Io sono Krishna. Domando il vostro aiuto. - e spiegò brevemente la
situazione anche a Paige. Questa, dopo averlo ascoltato, accettò di venire
coinvolta nella missione nel regno di Eria. -
- Aspettate, però Prima di giungere nella mia dimensione vi devo trasformare. La
vostra opacità non renderebbe mai possibile il passaggio fra le dimensioni.
Lasciate che me ne occupi io e non preoccupatevi. Vi renderò quello che voi
chiamate anime giapponese. -
- Speriamo vada tutto bene. - mormorò preoccupata Paige all’orecchio della
sorella.
Krishna estrasse dalla fodera della cintura il suo lungo scettro, alla cui
estremità superiore è intagliata la figura di un angelo con le ali spiegate. Al
centro della sua fronte, Paige vide una piccola gemma azzurra triangolare, che
si mise a brillare non appena Krishna afferrò saldamente il manico. Le tre
sorelle si strinsero, per poter subire più velocemente la trasformazione in
fumetto. Sentirono Krishna recitare a bassa voce un manga cantilenante e
sgradevole. La luce dello Zephir diventò sempre più accecante, fino ad esplodere
quando Krishna lanciò l’incantesimo, urlando “Zephir dell’Adattabilità:
Preparazione!”. Puntò lo scettro contro le tre sorelle, che immediatamente
sentirono i loro corpi vibrare, scossi dall’interno per mezzo di una forza
impossibile da individuare, qualcosa che sembrava rivoltarle dall’interno. La
luce si diradò, e l’incantesimo ebbe il suo effetto.
La trasformazione riuscì perfettamente, e Paige volle sapere come fosse andata -
Mi domando cosa ci sia successo. - e andò a specchiarsi nella specchiera del
soggiorno. La sua immagine le diede un responso raccapricciante. Non solo il suo
colore era pieno di vita, ma i suoi ed il suo corpo erano completamente
cambiati. Era vestita con un’elegante vestito maschile scuro, con tanto di
camicia e cravatta, tenuta ben ferma da un fermacravatta in argento. Paige si
scostò il cappello di pelle dalla faccia, e non poté fare a meno di lanciare un
urlo.
Le sue sorelle si accorsero, arrivando davanti alla superficie riflettente di
essere conciate anche peggio di lei. Piper aveva ricevuto un vestito sbracciato
in stile cinese. I suoi capelli erano rossi e raccolti in una sottile treccia
chiusa da un piccolo legaccio giallo, mentre per Phoebe era in agguato una
ridicola tuta da combattimento arancione, con tanto di disegno giapponese
incomprensibile sulla schiena. Per non parlare della possente muscolatura che le
era montata sulle braccia. E sulle spalle. Inutile dire che le tre cercarono
subito Krishna, che fu prima riempito d’ingiurie, e poi riempirlo di sonori
calci.
COMING SOON: Il regno di Eria è una specie di paradiso terrestre, ma ora tutto rischia di scomparire a causa dei malefici Invisibili, che bramano la conquista del potere dei sette Zephir. Episodio 2: In viaggio verso la capitale Cetra
Scritto da MoonWalker