Streghe Italia Fan Fiction

SAGA E PHOEBE


Breve riassunto: Seguito di "Saint Wicca II": sono passati più di tre mesi dalla battaglia del Grande Tempio, ma Phoebe non riesce a dimenticare il sacrificio di Gemini, gettatosi nella sua stessa Dimensione Oscura insieme ad un demone per salvare l'umanità. Non vuole rassegnarsi, e cerca un modo per richiamarlo nel mondo dei vivi, ma il Gemini cattivo è in agguato…

Data di composizione: 10 maggio 2001; Ore 21: 50 - 14 Maggio 2001; Ore 21:30

Valutazione del contenuto: Adatto a tutti.

Disclaimer: Si ricorda che tutti i diritti dei racconti inclusi sono di proprietà del sito Streghe Italia e che tutti i personaggi della serie Streghe/Charmed sono di proprietà della Warner Bros. Television/Spelling Enterteinment e sono utilizzati senza il consenso degli autori e senza fini di lucro. Gemini è un personaggio creato da Masami Kurumada, come tutta la serie Saint Seiya e tutti i film ad essa collegati.


San Francisco

- Phoebe! Ricordati di portare fuori la spazzatura, quando esci! - ricordò Piper alla sorella
- Sì, non ti preoccupare. Tu vai pure al locale, qui penso a tutto io. -
- Va bene, allora. Ci rivediamo oggi a mezzogiorno. -
- D'accordo, Piper. Ciao. - quasi Phoebe spinse fuori Piper dalla porta, poi richiuse velocemente. Il suo sguardo si illuminò di un qualcosa di triste e malinconico. Salì in fretta in soffitta e aprì il Libro delle Ombre, ripetendo varie volte sottovoce la frase - Ti libererò… ti libererò… -
Guardò attentamente dalla prima pagina fino all'ultima, ma non vi era nessuna formula per strappare una persona da una dimensione parallela. Tuttavia intravide un sortilegio per mettersi in contatto con le anime in altri mondi spirituali. Riprese la pagina della fattura, segnata da un pezzo di carta bianco. Phoebe prese una penna e si trascrisse il procedimento, abbastanza facile, a dire il vero. Disegnò con un gessetto una stella sul pavimento della soffitta e vi si sedette nel mezzo, dopo aver acceso cinque bracieri pieni di incenso, che espansero il loro odore pungente e particolare nell'aria. Iniziò a concentrare i suoi poteri, e quando fu abbastanza potente, recitò la formula:
Spiriti dello spazio e del tempo, ascoltate la parola di un cuore disperato. Fatemi viaggiare nel Tempo e nello Spazio per combattere l'avverso fato. Ascoltate la mia parola, fatemi viaggiare e fate che Gemini possa trovare.
Lo spirito della giovane si staccò dal suo corpo ed entrò in una dimensione parallela, dove il pavimento ed il soffitto erano un reticolo bianco su uno sfondo nero con innumerevoli pianeti in lontananza. - Ecco… E' la Dimensione Oscura. Dove sarà Saga ? - cominciò a chiamarlo a voce alta.
Dopo un po' di tempo vagando in quella dimensione del piano astrale senza spazio. - Gemini! Gemini. Dove sei ? -
Saga aprì gli occhi nel sentire quella dolce voce familiare. Sulle prime rimase spaesato e lasciò perdere. Sentì ancora chiamare il suo nome, e questa volta riconobbe anche chi lo stava cercando. - Phoebe… Phoebe! Dove sei ? -
- Gemini. - Phoebe sentì la voce e in un secondo tempo vide anche il Cavaliere d'Oro. I due si abbracciarono e si salutarono, con grande commozione di entrambi. - Saga… Perché questo destino orrendo ? Perché devi essere guardiano del bene e schiavo del male al contempo ? -
- Le Moire tessono destini imperscrutabili per noi mortali, siano essi Cavalieri oppure infimi codardi, e nessuno può opporsi al destino che viene tessuto. -
- No, Saga. Tu sei stato capace di sacrificarti per la giustizia e per tutti i mortali. Un uomo così nobile non può essere condannato in questo modo. Io ho deciso di fare qualcosa per te, dopo che tu hai immolato la tua vita. Ti libererò dalla Dimensione Oscura e dalla tua parte malvagia. E' il minimo. -
- Grazie, ma non credo che sia possibile. -
- Sono una strega. Per me niente è impossibile. Tra poco sarai di nuovo tra noi mortali. E una promessa… - disse prima di sparire, ricongiungendosi con il suo corpo mortale.
- Piccola dolce Phoebe… Grazie… -
- Eh eh eh… Da quando sei diventato un damerino, Saga ? -
- Non sono fatti che ti riguardano. Non credo che il tuo cuore nero possa capire altro. -
- Non può capire, ma io so quanto tu stia bramando il ritorno alla vita terrena. -
- E se anche fosse ? -
- Facciamo così. Aspettiamo che la ragazza trovi il modo di tirarci fuori, poi altro che liberarti di me. Sarò io a liberarmi di te. AHAHAH!!! -
Phoebe si ricongiunse con le sue spoglie mortali. Sorrise. - Ti ho trovato, finalmente. Adesso devo trovare un incantesimo adatto. Anche se non ce ne sono sul Libro delle Ombre posso vedere a quel negozio di stregoneria all'angolo della strada. -

Phoebe rese la sua bicicletta e andò nel piccolo negozio che vendeva materiale magico, gestito da una donna non più giovane che credeva di avere poteri soprannaturali, ma in realtà non era così. All'interno regnava una tetra atmosfera gotica. Teschi e pipistrelli svolazzavano da ogni parte. La proprietaria le venne incontro al bancone, vestita come le streghe dei fumetti: capelli a ciuffi neri e bianchi, con ampi e vaporosi vestiti stracciati, di un triste colorito viola prugna. - Salve, la sezione Libri di Magia ? - chiese, leggermente intimorita
- Dietro la sezione Ingredienti, cara. -
- Rimase un'oretta a cercare tra i libri, e alla fine trovò un incantesimo che forse poteva esserle utile. Nello spesso libro rilegato in pelle alla pagina 102 campeggiava l'enorme scritta in grassetto "DIMENSIONI PARALLELE", e a pagina 103 iniziavano le istruzioni per tirare fuori un essere dalle undici dimensioni del piano astrale. Lesse velocemente l'indice parziale di quella sezione. - Ecco… Pagina 113… Dimensione dei viventi… No… Dimensione degli spiriti… Andiamo avanti… Triangolo d'Oro… Ecco! Dimensione Oscura. - prese carta e penna e si segnò l'occorrente. Mandragora, incenso, veleno di scorpione. Finito. Poi il procedimento… e la formula magica - una volta finito mise il libro dove l'aveva trovato e uscì senza comprare.
tornò a casa giusto in tempo per fare le faccende e prima di mezzogiorno riunì gli ingredienti necessari, andando a comprare quelli mancanti, e anche andando a fare la spesa.
Il campanello suonò proprio mentre Phoebe cominciò ad accendere l'incenso. Guardò il suo orologio da polso - Cosa ? Sono già di ritorno ? Oh, no. - spense il più in fretta possibile i bracieri e scese ad aprire, spalancando tutte le finestre di casa mentre scendeva. Aprì la porta, ed era Prue - Ciao, Phoebe. Tutto bene? -
- Sì, sì. Tutto bene. Sono solo… Accaldata. -
- Ti senti bene ? - disse toccandole la fronte - Sembri febbricitante. -
- No, no. Sto bene. Non preoccuparti. Ho solo caldo. -
- Sarà… Ma cos'è questo odore ? Sembra incenso. -
- Cosa ? Incenso ? - chiese Phoebe, visibilmente a disagio - Ah, sì. E' un… deodorante per ambienti. Sa di incenso. -
- Ah, capisco. - si tolse la giacca leggera e la appese all'attaccapanni.
- Ma come mai sei rientrata così presto ? -
- Ho finito prima. Il servizio è stato più breve del previsto. -
- Ah. - si appoggiò alla parete vicino alle scale. Un impulso elettrico le attraversò la mente, levandole il respiro. Una premonizione si fece vedere. Vide Prue e Piper che di fronte alle scale, mentre Gemini gli sbarrava la strada. Il Cavaliere d'oro alzò le mani, aprendo il passaggio della sua Dimensione Oscura.
- Phoebe. Phoebe. Cosa ti succede ? Va tutto bene ? -
- Ho.. Avuto una premonizione. Ho visto Gemini. Che… Cercava di rinchiudere te e Piper nella Dimensione Oscura. -
- Gemini ? Non preoccuparti. Lui è nel punto del non ritorno. Non può farci niente, finché qualcuno non lo libererà. -
Phoebe cadde nello sconforto più cupo.

Il pomeriggio Piper e Prue tornarono al loro lavoro, mentre la piccola rimase triste e pensierosa nel suo letto. Era accecata dalla voglia di liberare Gemini, ma quella visione l'aveva atterrita. - Come faccio, adesso ? Voglio liberare Gemini, ma non posso farlo, altrimenti lui rinchiuderà Piper e Prue. Come posso fare ? E poi perché bramo così tanto dalla voglia di riportarlo tra i vivi ? Cosa devo fare ? -
Si rigirò da sotto le coperte. Sin da quando era bambina, quando voleva riflettere da sola aveva adottato quel sistema, quello di mettersi sotto le coperte, al caldo. Le dava la sensazione di tornare nel caldo grembo di sua madre. Quella situazione le infondeva un senso di calma, pace e protezione, consentendole di pensare più profondamente.- Forse posso liberare Gemini senza fare incorrere le mie sorelle nel pericolo di farsi colpire da Gemini. Se riuscissi ad imprigionarlo, non dovrebbe fare danni. Poi mentre è impossibilitato ad eseguire la sua tecnica, io potrò annientare il Gemini oscuro. Ho la formula per liberarlo dalla Dimensione Oscura e quella per separare i due Gemini. Farò così. - disse, e così, rinfrancata e con molto tempo davanti a sé, iniziò il suo incantesimo.

Accese l'incenso, sempre seduta in mezzo alla stella a cinque punte, poi lo unì con l'infuso dove erano mischiati la mandragora e il veleno, lasciati infondere nell'acqua a fiamma bassa fino ad ottenere un liquido uniforme di colore scuro. Ogni fiamma si innalzò improvvisamente all'unione, assumendo poi un colore bluastro. - Adesso la formula… Piano umano e piano astrale più non hanno. Terra, Acqua, Aria e Fuoco insieme rimarranno. Spiriti di Spazio e Tempo mai dovranno interferire, affinché con Saga di Gemini mi possa riunire. -
La parete in fondo alla stanza si aprì, come se la Dimensione Oscura si fosse esaurita e Gemini, una volta arrivato alla fine, si sia trovato senza appoggi, cadendo a terra. Phoebe si alzò subito nel vederlo uscire, correndo subito per incatenarlo alla parete. - Ma dove sono ? Pare che io sia uscito come se niente fosse dalla Dimensione Oscura. Oh, no. -
- Gemini. -
Saga alzò la testa, stupendosi nel vedersi incatenato - Phoebe. Come mai sono qui, incatenato in una soffitta ? -
- Ti ho liberato. E tra poco ti libererò anche dal tuo gemello cattivo. - Phoebe commise l'errore di dare le spalle all'uomo, proprio mentre la sua parte malvagia riprese il sopravvento. - Grazie per avermi liberato… - alzò la mano, volgendo il palmo verso la ragazza. - Adesso diventerai mia schiava. - per un attimo infinitesimale il lato buono si manifestò, invitando Phoebe a spostarsi, informandola del pericolo, ma lei anche se si girò non fece in tempo ad evitare il colpo di Saga, il quale ripreso il controllo demoniaco del suo corpo, lanciò il Demone Oscuro. - Diventa mia! Demone Oscuro! - il raggio di luce penetrò nella fronte di Phoebe, facendole perdere la presa sulla bottiglietta contenente la pozione per eliminare il Gemini malvagio. 

Prue stava facendo mettere in posa il suo soggetto, dandogli delle indicazioni. - Alzi un po' la testa… Un po' di più… Ecco. Bene… Ecco, così è perfetta. Rimanga immobile. - l'anello che Andy le diede durante la Guerra Galattica le strinse il dito, bloccandole la circolazione. Per un attimo perse la presa sulla sua macchina, lasciandola cadere sul pavimento.
- Si sente bene, signorina Halliwell ? -
- Cosa ? Sì, non si preoccupi. E' solo l'anello troppo stretto… - < Per un attimo ho creduto che mi stesse segando in due il dito… Ma cosa può essere ? Mah, probabilmente ho fatto un movimento strano… > - Adesso dobbiamo riprendere la posizione… -

- Emilia, porta quei bicchiere sui tavoli, presto che tra poco dobbiamo aprire… Marco, fermati un attimo… Quanta tequila abbiamo in magazzino ? sono già arrivati i rifornimenti ? -
- No, signorina Piper, non sono ancora arrivati. -
- Non ancora ? E adesso come facciamo ? sai quante bottiglie ne abbiamo ancora ? -
- Credo che ce ne siano ancora un paio, in cantina. Gliele vado a prendere subito, signorina. -
- No, torna pure al lavoro che stavi facendo. Ci penso io. - < Ma come si fa a gestire bene un locale quando sono gli altri a non farti fare confusione ? > entrò in cantina a cercare le bottiglie di tequila che le servivano. < vodka, bourbon, gin… Ma dove le sono ? Ah, eccole lì dietro. > prese in mano la prima bottiglia quando l'anello le strinse il dito. Era nello stesso istante nel quale successe anche a sua sorella. Piper si tenne il dito con la mano, lasciandola cadere a terra. La bottiglia si ruppe in mille pezzi ed il contenuto si sparse su tutto il pavimento. < AHIA… Ma che cosa è successo ? Sembra quasi che l'anello di Andy si sia stretto di proposito. Oh, accidenti… Adesso devo pulire tutto… Sa il Cielo cosa mi è capitato >

Il contenitore si frantumò in terra in mille pezzi, spargendo liquido sul parquet della soffitta. Phoebe era completamente in balia di Gemini. - Ascoltami bene, mia cara… Il mio colpo ti ha condizionato la mente. Ora sei mia schiava. Ora ci dobbiamo occupare delle tue due sorelle. Dobbiamo aspettare che arrivino a tiro, poi le trasformerò in altre mie schiave, come te. -
- Sì, Gemini. -
- L'attacco nei miei confronti da parte di una delle tue sorelle sarà l'interruttore che farà scattare in te lo spirito omicida, la quale non si esaurirà fino a quando tutte e due non saranno morte ai tuoi piedi. -
- Sì, mio signore. - disse Phoebe, con gli occhi sbarrati
- Ora vediamo di liberarci dal mio gemello buono. Se sei una strega, non dovrebbe essere un problema. Mi basterebbe solo separarlo. Se morisse lui, alla fine morirei anch'io. Se sicura di poterlo fare ? -
- Si, ne sono certa. Ho già pronta la pozione necessaria. -
- Molto bene… Molto bene. - commentò, con un satanico ghigno di compiacimento. - Sei davvero un'ottima apprendista. Ma ora, è meglio che mi liberi di questa ingombrante armatura, non vorrei passare osservato. Procurami qualche vestito, presto. -
Phoebe scattò al piano di sotto, mentre Gemini si compiacque del suo gesto. - Ora che ho una delle streghe potrò prendere anche le altre, in modo da formare un esercito che mi darà la mia vendetta su Atena e i suoi tirapiedi. -
- Non sarai in grado di farlo. -
- Saga. Non ti arrendi mai, vero ? -
- Mi conosci come te stesso… -
- Già. Ti conosco alla perfezione. Ma tra poco non potrai mai più interferire. Dannato Saga. Ricordo come mi hai privato del sottile piacere della vendetta infilzandomi con lo scettro di Nike, ma una volta che saremo ognuno in un corpo proprio, non potrai mai più interferire. -
- Sei pazzo. Aspetta e vedrai il tuo piano svanire nell'aria come neve al sole. -
Saga non degnò più di un solo attimo di attenzione la voce della sua coscienza. Si limitò a levarsi l'armatura senza fiatare, bruciando leggermente il suo cosmo e liberandolo in un attimo, separandosi dalla sua armatura, che si riunì in una statua rappresentate un androgino, un essere che è sia maschio che femmina, con due corpi uniti per la spina dorsale. L'enorme elmo dell'armatura, il più grosso fra le armature d'Oro, aveva sui lati sinistro e destro due diverse facce umane, l'una, quella di sinistra, seria e buona, quella di destra cattiva e con un ghigno satanico disegnato sul volto. Gemini lo nascose dove le streghe non avrebbero mai potuto raggiungere: nella Dimensione Oscura. - Lì non lo troveranno mai. E vorrei vedere come potrebbero fare… -
Tuttavia, tralasciò stupidamente un particolare…

Prue e Piper si sentirono per telefono, una volta trovato entrambe un piccolo ritaglio di tempo libero. Fu la sorella maggiore a chiamare: - P3, desidera ? -
- Emilia ? Sono Prue. Piper è nei paraggi ? Devo parlarle, è importante. -
- Sì, sta per tornare a casa. Aspetta che te la chiamo subito. - chiamò Piper, dopo aver occluso il ricevitore con la mano sinistra - Signorina Piper! Signorina. Venga qui, c'è sua sorella Prue al telefono. Dice che è importante. -
- Sto uscendo… - sbuffò - E va bene… Passamela pure. Pronto, Prue ? -
- Piper ? Devo dirti una cosa che mi è successa poco tempo fa. -
- Davvero ? Anche a me è successo qualcosa di strano, prima. -
- Quando stavo facendo il servizio fotografico, l'anello di Andy mi ha stretto il dito, come se si fosse ristretto per avvertirmi di qualcosa… -
- Dici sul serio ? Mi è successa la stessa cosa! -
- Accidenti. Può essere che Phoebe sia in un qualche pericolo, per te ? -
- Non lo so, ma è meglio andare a casa di corsa, prima di scoprirlo troppo tardi. Ci vediamo lì. Ciao. -

Le due sorelle arrivarono quasi nello stesso momento, leggermente prima Piper. Si affrettarono ad entrare, poi chiamarono Phoebe a voce alta. Lei scese come se niente fosse dalle scale - Sono qui, sorelline. Cosa c'è ? E' successo qualcosa ? -
- Sta bene. Oggi pomeriggio non ti è capitato di sentire l'anello di Andy stringerti forte il dito ? -
- No, perché -
- Perché io ho quasi rotto un obiettivo che costa quanto il mio stipendio di dieci servizi… -
- Ed io devo far rimettere il pavimento della cantina del locale perché mi ha fatto cadere un bottiglia di tequila da un litro e mezzo. -
- Strano. Io non ho sentito niente. -
- Va bene, comunque stai bene. Mi piacerebbe comunque sapere che cosa gli è preso, allora, a questo sciocco. -
- Se non vi dispiace, sorelline, io andrei a dormire, non mi sento molto bene. Vi ho preparato comunque qualcosa per cena. Spero che vi piaccia. - e salì le scale per andare in camera sua. Prue e Piper si guardarono negli occhi, dubbiose.
- Che cosa avrà ? non ha mai saltato un pranzo o una cena, prima d'ora. -
- Non saprei neanch'io. Lasciamola dormire un po', noi intanto mangiamo. Domani saltellerà di nuovo come un grillo. -
- Non mi fido, Prue. E'… strana. -
- Io penso che sia solo stanca. -
- Adesso che ci penso. Comincia a sederti a tavola, Prue. Io ho dimenticato di prendere una cosa in soffitta. Domani arriva un gruppo al P3 e avevo intenzione di mettere quella collana che avevamo trovato. Vado a prenderla subito prima di dimenticarmi. -
Piper entrò nella soffitta, lasciando la porta aperta. Prese da una cassettiera con i gioielli di famiglia una collana di smeraldi, ottima per piacere a chiunque. Mentre se ne andava, notò che qualcosa di dorato splendeva, investito dai raggi luminosi. Quando lo prese i mano notò che era una specie di anello molto lungo, che le copriva oltre la prima falange del dito. - Che strano anello. Non avrei mai pensato che ne avessimo di simili. A dire il vero non ne ho neanche mai visto uno simile. -
Piper tornò dalla sorella, intenta a cercare di inforcare un piatto di colla formato spaghetto con sugo di pomodoro. - Prue, ascolta. Tu che hai confidenza con l'arte, potresti dirmi che genere di anello è questo ? -
- Fammelo vedere meglio. - lasciò la forchetta nel piatto ed esaminò meglio l'oggetto - Non sono completamente sicura che sia un anello. Sembra più un pezzo di qualcos'altro. Non ho idea di cosa possa essere. Forse però hai ragione. Un anello con una forma particolare, magari. Dove l'hai trovato ? -
- In soffitta. Era in terra, vicino al leggio. -
- Non ho mai visto un oggetto del genere. Dopo mangiato andrò a cercare qualche informazione su Internet. non so cosa, ma c'è qualcosa che mi sta interessando. -
- Va bene. Adesso mangiamo, però. -

- E' tutto come previsto, Gemini. -
- Lo sapevo. I loro comportamenti sono facilmente prevedibili, per il mio sesto senso. -
- Ora, quando pensi di piegarle al tuo volere ? -
- Aspetterò quando saranno assorte nel sonno, questa notte. Per prima cosa prenderò Prue, poi l'altra. Se vuoi, però lascerò che sia tu ad usare il Demone Oscuro su di loro. -
- Sarebbe un immenso onore, per me, poterti dimostrare la mia fedeltà. Assisterai tu stesso. -
- D'accordo. A mezzanotte. Le loro menti saranno sotto il mio dominio, e con loro al mio servizio, inizierò a comandare il mio esercito, che mi porterà a conquistare il Grande tempio, completando il mio progetto, sfumato anche a causa di quella che tu eri un tempo. -
- Phoebe! Va tutto bene ? Con chi stavi parlando ? Posso entrare ? -
Gemini sparì nel buio, lasciando Phoebe sola - No, stavo parlando da sola, Piper. Va tutto bene. Entra pure. -
- Ti senti meglio, sorellina ? -
- Sì, ero solo stanca. Oggi ho fatto molte faccende, in casa. C'era molto disordine, in soffitta, così ho messo a posto. -
- Me ne sono accorta. Tu hai mai visto un anello lungo quanto una falange, al dito di qualcuno della nostra famiglia ? -
- Un anello lungo quanto una falange ? No, mai. Perché ? -
- Ne ho trovato uno mentre cercavo una collana. Prue sta facendo delle ricerche. -
- Spero che riusciate a trovare qualcosa. -
- Sì, anch'io. Adesso però ti lascio. Oggi è stata una giornata dura, e domani devo alzarmi presto. -
- Va bene, buona notte. -
- Buona notte. - Piper uscì, e subito dopo Gemini tornò a forma umana
- Non lo sarà affatto. L'incubo prenderà vita, Anzi, ne prenderà tre… -

Phoebe usò un incantesimo soporifero, per addormentare i dormienti nel perimetro della casa. - Morfeo signore di incubi e sogni di ingannevole felicità e di finta paura, stringi saldamente fino a domani mattina chi stia dormendo entro queste mura. Ora non dovremmo avere problemi. Non si sveglieranno fino a domani mattina. -
- Ottimo lavoro. -
I due entrarono nella stanza di Piper senza fare rumore. - E' giunta la tua ora. Dimostrami la tua fedeltà. -
- Immediatamente, mio signore. - Phoebe alzò la mano destra, decisissima nel lanciare il colpo. Una sfera luminosa apparì, con bagliori altrettanto lucenti. - Unisciti a noi. Demone Oscuro! -
Piper si girò di lato, per cui Phoebe non riuscì a sferrare il colpo dove doveva, ovvero al centro della fronte. - Dannata Piper… - si spostò e ripeté ancora l'esecuzione. - Demone Oscuro! - Ancora una volta Piper si girò appena in tempo per far desistere momentaneamente la sorella dall'usare quella tecnica - Ma che diavolo hai stanotte ? -
- Il suo sesto senso si sviluppa moltissimo, la notte. E' per questo che non riesci a finalizzare. Aspetta un attimo, allontanati. Questo colpo farà sì che tu non possa più evitare il colpo. Per il Sacro Gemini! - vibrò un destro contro lo stomaco di Piper. Il Sacro Gemini tolse alla donna il sesto senso, col quale le era possibile intuire gli attacchi nascosti.

Prue fu svegliata dal dolore. Ancora una volta l'anello le si era stretto sul dito, ancora più forte della sera prima. - L'anello. Ancora. Piper! Phoebe! -

- Ora. Usa il colpo. -
- Agli ordini, mio signore. Demone Oscuro! -
- Piper! Piper! - Prue entrò aprendo la porta di scatto. 
- Hmm… Ma che cosa c'è ?… Stavo dormendo… -
- L'anello. Ancora una volta. -
- Hmm… Dai… Lasciami dormire… -
Anche Phoebe accorse nella stanza di Piper, trafelata - Sorelline! Va tutto bene ? L'anello. E' come avete detto voi. Mi ha bloccato la circolazione. -
- Hai visto, Piper ? Piper ? Piper! -
Piper era piombata di nuovo in un sonno profondo. - Ma guardala. Avanti, torniamo a dormire. Sono stanca morta. -
Phoebe tornò in camera sua e chiuse la porta a chiave, con la doppia mandata. - Dannata Piper. Ho fallito, mio signore. -
- Non preoccuparti. Devo ammettere di aver sottovalutato le tue sorelle. Vorrà dire che troveremo un'altra tattica. Avrò una notte intera per appurarne una vincente… -

Una nuova mattina salutò la città californiana con un saluto caldo e rosato.
Phoebe rimase a meditare al centro della stella a cinque punte per molto tempo. - Phoebe… Sei abbastanza concentrata per separarmi dal mio gemello ? -
- Sì, Gemini. Adesso Sono pronta. -
- Sono impaziente. -
Phoebe si alzò e prese la pozione preparata di nuovo il pomeriggio prima. - Male e bene, ombra e luce se uniti erano, d'ora in avanti separati saranno. Se un tutt'uno sono i gemelli, ora diversi saranno i fratelli. -
Lanciò il piccolo contenitore di vetro contro Gemini. I suoi contorni si sfocarono, ampliandosi in un attimo. Quando si rifecero nitidi, Phoebe se ne trovò di fronte due, uno con i capelli blu e l'altro con un brutto color grigio fumo e gli occhi rosso sangue. -
- Sono libero. AHAHAHAH!!! Sì!!! Sono di nuovo libero!!! -
- Non te lo permetterò. Ti manderò nella Dimensione Oscura. -
- Non così in fretta, Gemini. - bloccò l'attacco come se fosse una piuma e lo respinse.
- Fermati, Saga. Me ne occupo io. - Phoebe lo fermò, e con una fiamma satanica negli occhi alzò il taglio della mano destra, generando una bara di ghiaccio che congelò sul posto il povero Cavaliere.- Da quella posizione non potrà più riprendersi. Adesso pazientiamo ancora che arrivino le mie sorelle. -

- Che diavolo sarà questa cosa ? E' da ieri sera che cerco, ma non ho ancora capito cosa sia. Propendo sempre per l'anello. -
- E' quello che ti ho detto. Però adesso ho un'immagine sfocata, mi pare di avere avuto qualcosa a che fare con questa specie di anello. -
- Ci verrà in mente. - Prue riprese a leggere una lettura interrotta da molto tempo. Era arrivata ad una delle pagine finali. Guardando le figure, Prue si accorse di un piccolo particolare, che le fece comprendere cosa fosse quella cosa trovata da Piper. Piper! Ecco cos'era! Guarda! -
- La falange finale del guanto di Gemini! Andiamo da Phoebe, presto. -

Le due entrarono in casa - Phoebe! Phoebe! Abbiamo scoperto cosa… -
Saga le stava aspettando sulle scale, armato di tutto punto. - Vi stavo aspettando, sorelle. -
- Saga! Cos'hai fatto a Phoebe ? -
- Sto bene, Prue… Sto molto meglio di quanto io sia mai stata. - Phoebe scese dalla scala coi capelli raccolti in una pettinatura antica, avvolta in una tunica bianca come la neve. Si appoggiò a Gemini con tutte e due le braccia, in un'unione di satanica complicità. - Adesso voi vi unirete a noi. Lascia che sia io a colpirle. -
- Fai attenzione. -
- So come lavorarmele. Demone Oscuro! -
- Fermati, Phoebe! - Piper bloccò il colpo e fece spostare anche la sorella.
- Cosa le avrà fatto Saga ? -
- Ho sentito dire da Pegasus che Saga è in grado di manipolare la mente delle persone. Dev'essere così che ora sta controllando Phoebe. Come facciamo a liberarla ? -
- Abbiamo due possibilità: o uccidiamo Saga oppure uccidiamo Phoebe. -
- Non è possibile una seconda ipotesi ? -
< Ascoltatemi… >
- Piper. Hai sentito anche tu ? -
- Che cosa ? -
< Ascoltatemi, sorelle… >
Piper sussultò - L'ho sentita… -
- Chi sei ? -
< Sono Saga di Gemini… La sua parte buona… >
- Parte buona ? -
< Se volete, posso aiutarvi a sconfiggere la mia parte perfida. > 
- Aiutaci. Ma dove sei ? -
< Sono nella Dimensione Oscura. Phoebe ha fatto un incantesimo per liberarmi. Ho visto chiaramente anche dove hanno nascosto i fogli sui quali sono segnati ingredienti e procedimento. Se mi libererete, romperò l'incantesimo che imprigiona vostra sorella, e poi distruggerò Saga una volta per tutte. >
- Accettiamo, Saga. Ora tu dicci dove sono i fogli. -
- Attenta, Prue. Si sono scongelati. - le due sorelle si ripararono dietro uno dei divani. - Non ce la faremo mai contro di loro. -
- Purtroppo è vero… Come possiamo fare ? Aspetta, ho un'idea. Scappiamo, forza. -
- Che cosa ? Stai scherzando ? -
- No, Andiamocene, presto. - trascinò fuori di lì la sorella, sotto il continuo bombardamento dei due. 
- Ma cosa ti è saltato in mente ? Perché hai abbandonato Phoebe al suo destino ? -
- Non ho intenzione di abbandonarla. Ascolta: adesso sotto le istruzioni del Saga buono mi trasporterò con la mia Proiezione Astrale e prenderò i fogli dal loro nascondiglio, approfittando del fatto che sono incorporea. Poi finiremo la nostra opera con gli incantesimi giusti. -
- Adesso ho capito. -
< D'accordo. Cosa aspettiamo, allora ? > le incitò Saga.

- Spero che le tue sorelle si facciano vive. -
- Lo faranno, amore mio. Lo faranno. -
- Non mi sento tranquillo. c'è qualcosa che mi impedisce di esserlo. -
- Qualcosa come la tua parte buona, Saga ? -
- Gemini. Come diavolo hai fatto ad uscire vivo dal Punto del Non Ritorno ? -
- Non ti deve interessare. -
- Lascialo a me, Saga. Ti prego. -
- Va bene. -
- Grazie, amore. Vieni con noi. - disse con un lampo rosso negli occhi
- Fermati, Phoebe! -
- Come osi fermarmi, Prue ? -
- Oso eccome. Vieni qui, Phoebe. regoliamo la faccenda fra di noi. -
- E va bene… Saga, ti lascio con la tua metà. -
- Non c'è problema. -
- Fermati. Demone Oscuro! - una seconda volta Phoebe rimase vittima del colpo di Saga, e cadde sul pavimento, svenuta. Saga la prese in braccio e la pose sdraiata sul divano, sussurrandole parole dolce all'orecchio - Ascolta, Phoebe. Dimentica tutto ciò che il Saga malvagio ti ha detto finora. Tu devio tornare con le tue sorelle, e tornare te stessa. Vincerò anche per te. Non ho dimenticato quello che volevi fare per me, e ricambierò. - si voltò verso Saga - Sono Pronto. Rimarremo solo noi due. Le sorelle non centrano.
- Io non ne sono convinto. Andate tutti all'inferno! Dimensione Oscura! -
Il Saga Buono disperse il colpo con una facilità impressionante - Gli esseri mortali hanno due parti, l'una buona e l'altra malvagia, ma ora dell'armatura che indossi rimarrà solo quella buona… Grazie alle tre sorelle ora posso dire di essere un uomo migliore poiché conosco molte cose che prima non sapevo… Come l'amore, e il combattere per due ideali: l'amore per la giustizia e l'amore per Phoebe. Non so come, ma lei ha fatto breccia nella mia anima. E ora non posso lasciare tutto, dopo il calore che ho provato. -
- Sei patetico. Dimensione Oscura! -
- Ti ho già detto che è inutile. -
Phoebe si riprese lentamente. - Ahi… Ma cosa mi è successo ? - 
- Phoebe… - Saga non si girò
- Pronuncia l'incantesimo insieme alle tue sorelle, presto. Loro te lo insegneranno. -
- Gemini ? Ma cosa ? -
- Non preoccuparti, Phoebe. Leggi e recita la formula con noi, presto. -
Phoebe fecce un grande sforzo per riuscire a rimettersi seduta, in modo da riuscire a leggere. - La notte lunga dell'incubo è finita e con lei la tua forza si è esaurita. -
Vistosi spacciato, Gemini cattivo si scagliò contro il suo alter ego buono, abbracciandolo in una stretta mortale, sperando di trascinarlo con sé all'Inferno. Phoebe volle accorrere verso Saga per aiutarlo, ma lui la respinse con decisione. - Continua, Phoebe! Continua! -
La divina luce il male dissolverà, la Pallade Atena su questa terra suprema ancora una volta regnerà. -
I un impeto di rabbia si staccò di dosso il Gemini malvagio, e prima che sparisse gli rubò anche l'armatura dei Gemelli. Il demone sparì sciogliendosi. Il suo volto si deturpò, diventando sempre più brutto, come fosse di cera, per poi evaporare.

- Sai, Phoebe ? - le disse Gemini - Non ho voglia di tornare al Grande tempio. Io vorrei restare vicino a te. -
- Anch'io. Non pensavo che avrei amato così tanto qualcuno. Ancora adesso non so come io possa farlo, essendoci visti così poche volte. -
- L'amore colpisce sempre ed in ogni circostanza. Noi mortali non possiamo difenderci dalle sue frecce. Possiamo soltanto prenderle e farci trasportare dagli eventi, cercando di essere felici. -
- Adesso so cosa mi ha spinto ad innamorarmi di te, Saga. -
- Cosa ? -
- Non te lo dico. Ogni volta che l'ho fatto poi mi sono lasciata. -
- Me ne dimenticavo… Amore è anche imparare dai propri errori. -
- Impariamo qualcos'altro. - si baciarono, in un liberatorio incontro di corpi, in un appassionante unione di fiammeggiante passione. Commisero l'unico errore di rimanere al P3, sotto lo sguardo attento delle altre due coppie della famiglia: Prue con Andy e Piper con Leo. L'incontro fra gli uomini sulle prime non fu amichevole, ma poi tra musica e lenti il gruppo si amalgamò sempre di più, sollevando un calore unico, perché partiva dai loro cuori, e quando una cosa parte dal profondo del cuore, è sempre buona.

 
Scritto da MoonWalker


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