LA FORZA DELL'AMORE
Riassunto: dopo il viaggio nella terra di mezzo (vedi la mia precedente fan fiction “Mondi paralleli”) Phoebe prende il coraggio a quattro mani ed invita a cena Peter Warren… conosce così vari particolari della vita dei cugini, e il destino le riserverà una sorpresa…
Data di composizione: 24/01/2003
Adatto: forse non ai bambini perché c’è qualche parola un po’ forte…
Disclaimer: tutti i personaggi di "Streghe" appartengono ad A. Spelling e non sono usati a fine di lucro. I diritti del racconto appartengono al sito Streghe Italia.
Alle 20,30 il campanello di casa
Halliwell suonò.
Quando Piper Andò ad aprire si trovò davanti suo cugino Peter come non l’aveva
mai visto.
Indossava un elegante completo in lino color sabbia, con una camicia scura.
I lunghi capelli, che solitamente portava liberi, trattenuti dalle orecchie per
non farseli andare negli occhi, erano ora legati in coda bassa con un nastro
dello stesso colore dell’abito.
Nel complesso pareva un misto tra un elegante damerino ed uno di quei
proprietari terrieri delle favelas brasiliane.
Piper lo fece accomodare e, dopo essere andata in fondo alla scala, disse a voce
alta “principessa Phoebe! È arrivato il tuo cavaliere! Non vorrai mica farlo
aspettare vero?” concluse ironica.
Per tutta risposta la mezzana scese le scale.
A Peter sembrò una visione…la sua damigella era semplicemente splendida.
Indossava un abito nero, composto da un top che s’incrociava sul retro,
lasciandole scoperto l’ombelico, ed una lunga gonna con lo spacco.
“Sei stupenda!” disse il minore dei Warren in un filo di voce.
“Anche tu..”rispose Phoebe, ed aggiunse sorridendo “che eleganza”.
“Grazie ma…”Peter arrossì con una punta di imbarazzo “Il vestito l’ho rubato a
Paul! Se sa che l’ho preso mi ammazza!”
La strega ebbe un attimo di malinconia, pensando a quante volte lei aveva fatto
lo stesso con Prue.
Sorrise tristemente, cercando di scacciare subito quella sensazione e porse il
braccio al suo cavaliere.
Paige, intanto, le aveva raggiunte, ed insieme salutarono la coppia che usciva.
“Phoebe è veramente elegantissima” Disse la minore.
“Già” rispose Piper chiudendo la porta “Speriamo che quel vestito le porti più
fortuna dell’ultima volta” (l’abito, per chi non l’avesse capito, è lo stesso
indossato da Phoebe durante la serata con Cole in “salvate il soldato Leo”N.d.A.)
Il ristorante scelto da Phoebe (poiché Peter non conosceva ancora bene San
Francisco) era un locale molto bello. Vellutata musica jazz faceva da
sottofondo, candele accese su tutti i tavoli e luci soffuse davano al luogo un
aspetto intimo e caldo..proprio l’ideale per un primo appuntamento.
Passarono la cena parlando di argomenti vari. Phoebe gli raccontò di sé, del suo
periodo newyorkese, della nonna e della sua famiglia.
“Ora tocca a te” disse a Peter sorridendo.
Il ragazzo non se lo fece ripetere ed iniziò.
“Beh, come voi” iniziò “ non abbiamo conosciuto quasi per niente nostro padre e
nostra madre, ma noi abbiamo avuto i poteri alla nascita, conservandoli fino
all’adolescenza.”
“E poi li avete persi?” disse Phoebe curiosa.
“E’ stato il nonno”racconto il cugino” Vedi…i poteri del clan Warren, come
sicuramente sai, derivano dalle emozioni… quando abbiamo raggiunto la pubertà,
che è per antonomasia il periodo degli sbalzi umorali, sono iniziati i problemi…Paul,
se doveva essere interrogato a scuola, tendeva a proiettarsi astralmente fuori
dal corridoio senza potersi controllare…io, quando la prima ragazza mi ha
sorriso, per poco non toccavo il cielo con un dito…”Peter ammiccò e sorrise
aggiungendo “ Letteralmente!!”
Phoebe rise, pensandolo imbarazzato, mentre cercava un appiglio per non levitare
via.
“Ma il peggio lo fece Patrick” disse il Warren rabbuiandosi.
“Cioè?”chiese Phoebe che, dal tono del cugino, gia subodorava qualcosa di
brutto.
“Quando Johanna, la sua ragazza lo lasciò gli crollò il mondo addosso, ma la
disfatta totale la ebbe quando seppe che il motivo era Frank, il suo migliore
amico. Loro due si conoscevano fin da bambini, e Patrick non riuscì a digerirla.
Passò più di un mese senza mai uscire, chiuso nella sua stanza.
Una sera, la sua rabbia raggiunse il culmine e urlò che erano dei maledetti e
non meritavano la felicità.
Quello che non s’immaginava di certo era che le parole da lui pronunciate non
sarebbero state solo lo sfogo di un ragazzo, ma il vero e proprio anatema di uno
stregone. Ora non chiedermi come successe, ma il suo potere agì a distanza, e
all’auto su cui viaggiavano i due ragazzi esplose una gomma.
Per due mesi Frank e Johanna rimasero in coma, e risvegliatisi, dovettero fare
un sacco di terapia.
Il nonno allora decise di intervenire, e pronunciò un incantesimo privandoci dei
poteri.
A noi disse che era una punizione degli anziani per il male fatto e che era
irreversibile.
Così noi tre, che fin da piccoli eravamo stati inseparabili, ci trovammo a non
essere più vincolati dal potere del trio, e decidemmo di dedicarci alle nostre
nuove vite senza stregoneria. Paul restò a Praga, iscrivendosi alla scuola per
infermieri, Patrick seguì il suo sogno e si trasferì a Londra per lavorare nei
locali più alla moda come barman…quanto a me, visto che adoro l’arte, mi spostai
in Italia, a Firenze per studiare all’accademia.
Siamo rimasti divisi ma in contatto per cinque anni, vedendoci ogni volta che
era possibile, fino a quando Paul ci mandò un telegramma. Il nonno, che
all’epoca aveva ottant’anni, stava arrivando alla fine.
Mi precipitai a casa, e la sera stessa ero con i miei fratelli al suo capezzale.
Lui ci ha guardato, felice di rivederci insieme e, con gli ultimi respiri, ha
pronunciato:
Sciolgo questo vincolo che ho creato
Perché ormai lontano è il passato
I tre bambini ormai son distanti
E tre uomini saggi ho ora davanti
Tre sfere luminose sono uscite dal suo corpo e sono penetrate ciascuna in uno di
noi…avevamo riavuto i nostri legittimi poteri.
Le sue ultime parole sono state “siate uniti, e ricordatevi della profezia!”.
Come scoprimmo più tardi, le sue parole riguardavano i Warren e la loro
dinasta…così abbiamo iniziato da Salem e abbiamo percorso in lungo ed in largo
gli States, fino a giungere a S. Francisco…il resto lo sai!”
Proprio in quel momento, sulla pista da ballo, stava iniziando “Promise to Try”,
una vecchia e dolcissima canzone di Madonna, e Peter invitò Phoebe a ballare.
Abbracciati sulle note della canzone, la strega si abbandonò con il capo sul
petto del giovane e chiuse gli occhi…ed ebbe nuovamente la stessa premonizione:
lei e Peter che stringevano felici un neonato.
Diversamente dalle altre però, questa visone non comportò fitte allo stomaco o
strani ronzii nelle orecchie, ma le apparve davanti agli occhi con una
delicatezza quasi inspiegabile.
Decise di non dir nulla al suo accompagnatore (che, stavolta, sembrava non
averla avuta anch’esso).
Si risedettero al tavolo, ed il cellulare di Phoebe suonò.
“Phoebe, sono Piper” disse la voce nella cornetta “Corri a casa!emergenza
demone!!!”
La mediana delle Halliwell informò Peter, ed insieme corsero alla villa.
Appena aprirono la porta, Phoebe si trovò davanti il classico sfacelo da
post-attacco.
“Che è successo qua dentro? E’ passata una mandria di elefanti?” disse
sconcertata.
“Chiedilo a quella stramaledetta demonessa!!” rispose Paige, venendo dalla
cucina con una borsa del ghiaccio in testa “è apparsa, ha detto qualcosa circa
una maledetta sgualdrina e ha sfasciato tutto!”
“Chiamo i miei fratelli” disse Peter ed uscì.
Quando tornò con gli altri Warren, Piper stava raccontando l’avvenimento.
“….Insomma questa qua è piombata in casa, urlando come un ossessa…ha detto
qualcosa circa una maledetta sgualdrina che lo stava facendo di nuovo…che questa
volta però non ci sarebbe riuscita…e, mentre lo diceva scagliava scariche
elettriche per tutta la casa…quando noi due siamo intervenute, è scomparsa…”
“Un bel casino!” disse Patrick senza mezzi termini.
“Già” rispose Paige “e il bello è che non sappiamo chi cercare!”
“NON SERVE CERCARMI! ECCOMI!” tuonò una voce.
In una luce demoniaca apparve una figura femminile, molto bella.
Aveva capelli bruni e ricci, un viso delicato ed un incedere notevolmente
elegante.
“E’ LEI! E’ LEI!” urlò Piper, facendo un balzo indietro.
“Si! È proprio quella che ci ha attaccato!!” confermò Paige.
Le sorelle, in quel momento, si accorsero che i Warren stavano guardando il
demone con gli occhi sgranati…nel loro sguardo non c’era la minima traccia di
paura, parevano piuttosto immensamente stupiti.
“Mamma?!” disse Paul, stentando a credere ai propri occhi.
“Mamma!!” esclamarono in coro gli altri due.
“Figli miei, bambini adorati!” disse la demone.
“Quella sarebbe vostra madre?”chiese Phoebe stupita.
“ZITTA, MALEDETTA!”urlò la demonessa, e scagliò contro la strega una scarica
elettrica, tramortendola.
“Oh, no! Perché l’hai fatto?” disse Peter
“Lo meritava!” fu la risposta della madre.
“Ora basta Liz! Hai passato il segno!” disse una voce soprannaturale, cui fece
seguito un apparizione.
Due spettrali figure maschili erano ora dentro villa Halliwell, una anziana e
una più giovane (intorno ai 40 anni), entrambe con uno sguardo pieno di collera.
“Nonno, Papà! E voi che ci fate qui?” dissero i Warren.
“Tu sia maledetta Liz! Avrei dovuto ucciderti tanto tempo fa!” disse lo spettro
dell’uomo.
“tu non puoi uccidermi Richard…” rispose Liz sorridendo”…non hai mai
potuto…anche quando hai scoperto chi ero, una parte di te mi ha sempre amata…”
“Già, non ti ho ucciso, e me non me ne pentirò mai abbastanza!”disse Richard
tristemente “Credevo che mi amassi…e che avessi soppiantato la tua natura
malvagia…invece sei e resti Lilith, il demone sorella della sorgente! Mi hai
usato per i tuoi sporchi scopi!”
Liz si rivolse ai suoi figli “Non credetegli! Mi ha cacciata! Vi ha privato di
vostra madre! Così, quando è morto, voi siete rimasti soli!”
“Balle!” rispose il marito “Il tuo unico scopo era procreare con me, intaccando
il trio e trasformandolo in qualcosa di maligno!”
“Non gli crederete vero?” disse Liz con aria supplichevole.
“Stai lontana da noi!”dissero Patrick e Paul indietreggiando d’impulso,
disorientati, ma comunque consapevoli della sua malvagità…Peter continuò a
fissarla.
“Mamma…” fu tutto quello che riuscì a dire, prima di correre in lacrime tra le
sue braccia.
Phoebe intanto si era ripresa, e riuscì a vedere la scena.
Gli occhi di Peter erano completamente neri, sembrava proprio la sorgente.
“E ora uccidi quella strega!” disse Liz indicando Phoebe.
“Ma insomma, perché l’hai tanto con me?” chiese la Halliwell.
“Perché tu hai ucciso mio figlio, maledetta bastarda! prima lo hai irretito
ammaliandolo e poi l’hai ucciso!”
“Tuo figlio? Chiese Phoebe stupita.
“Esatto!” disse la demone “ Richard, per allontanarmi dai miei figli, fece un
incantesimo…fece sì che io fossi mandata nel passato, senza poter ritornare…”
Phoebe ascoltava e continuava a guardare la donna…diavolo, non era la prima
volta che la vedeva…ne era sicura.
“Ecco dove ti ho già visto! In una visone!” esclamò Phoebe “Tu…tu…sei Elisabeth
Turner!”
“Già, all’inizio del secolo mi chiamavano così” sogghignò Liz.
“Turner?” disse Piper”…non sarà mica…”
“La madre di Cole, esatto!” disse Phoebe incollerita.
“Quando Richard mi spedì nel diciannovesimo secolo, conobbi Benjamin” disse Liz
“ e lui s’innamorò di me…dalla nostra unione nacque Cole, ma io lo portai via
prima che suo padre lo educasse al bene…”
“Facendolo fuori!” aggiunse Phoebe.
“Ma quante cose sai, streghetta!” disse ironica la demone “Ma ora non è più
tempo di parole! Peter, uccidila!”
Il giovane Warren materializzò nelle sue mani una sfera nera e si avviò verso la
strega.
Gli altri tentarono di fermarlo, ma furono bloccati da un muro di energia.
“Carino questo potere eh?” rise la demone.
Peter intanto era arrivato a Phoebe.
Le strinse il collo, alzandola da terra, e stava con il braccio all’indietro,
pronto a rilasciare con un pugno la sfera contro lo stomaco della cugina.
In quell’istante ebbe nuovamente la premonizione del loro primo incontro: lei e
lui, innamorati ed insieme, con in braccio un bambino.
“Che aspetti! Uccidila! Uccidila!” gli urlò sua madre.
Peter la guardò, e i suoi occhi tornarono normali.
Tutto accadde nello spazio di un momento.
Il Warren roteò su se stesso, lanciando la sfera contro Liz.
Il contraccolpo la fece volare contro la parete ed infranse lo scudo, sbloccando
gli altri.
Le Halliwell intonarono allora:
“Prudence, Penelope, Patricia, Melinda…
Astrid, Elena, Laura e Grace….
Potere dell’amore e della grazia..
Potere delle streghe resta accanto a noi,
allontana per sempre questo demone se puoi!”
Liz, miracolosamente indenne le guardò beffarde.
“Cristalli, cerchio!” ordinò Paige, prima che il demone potesse tentare altro.
“Perché diavolo non ha funzionato?” disse Piper
Il vecchio spettro allora intervenne “Non funziona perché lei è un demone che
trae forza dalla magia femminile…per cui è immune alle streghe, ma non agli
stregoni!”
“quindi…dovremo farlo noi…” disse Paul amaramente.
“Aggiustate la formula che avete sentito e pronunciatela….chiamate il potere dei
patriarchi Warren!” disse suo padre “e ricordatevi che il destino del bene è
nelle vostre mani.
Paul iniziò a recitare:
“Richard, Robert, Michael, Jebediah…”
“No, non potete farlo!” Urlò Liz
“Jonathan, Hannes, Gunther e Liam….” proseguì Patrick
“Sono vostra madre!” continuava il demone
Peter, con le lacrime agli occhi, non riusciva a continuare…poi raccolse tutte
le forze, e disse tra i singhiozzi:
“Potere della forza che difende la giustizia….”
Mentre Liz ancora supplicava, i fratelli dissero in coro:
“Potere dei baluardi, resta accanto a noi,
allontana per sempre questo demone se puoi!”
mentre pronunciavano queste ultime parole, Peter aveva affondato il viso sul
petto del fratello maggiore, incapace di reggere la vista di ciò che sarebbe
inevitabilmente successo.
Liz esplose tra le fiamme.
Il più giovane dei Warren si accasciò a terra, sorretto a stento dai fratelli.
Phoebe corse da lui, dicendo a tutti di lasciarli soli.
Il resto del gruppo si spostò in cucina, e i fantasmi sparirono.
Phoebe abbracciò Peter stingendolo forte a sé, lui piangeva sul suo petto, il
corpo scosso da violenti singhiozzi…
“Io non ho ricordi di mia madre, ero troppo piccolo..”diceva con voce rotta lo
stregone” L’ho sempre immaginata dolce e premurosa…non credevo che fosse così!
Ho sempre sperato di incontrarla, non so come…e sapevo che se l’avessi mai
trovata non avrei più voluto abbandonarla…invece” -un violento singhiozzo-
“…invece sono stato proprio io a distruggerla per sempre!”
“Ti capisco..non sai quanto! “ disse Phoebe, ormai anch’ella con gli occhi
lucidi.
Peter alzò lo sguardo verso di lei…i suoi occhi grigio-verdi, arrossati e
tristi, incontrarono quelli della strega…poi…un bacio…il tanto atteso,
desiderato e dolcissimo bacio.
Quella sera tutta la famiglia magica cenò a casa Halliwell.
Mentre erano in salotto, due bagliori azzurri annunciarono l’arrivo di Leo e
Melissa, accompagnati da un uomo abbigliato con una tunica argentea.
“Vi porto buone notizie!”disse l’angelo.
“Prima le presentazioni!”disse Piper “Lui sarebbe?”
“…Un po’ di rispetto!” Disse Melissa”Lui è uno di loro…!
“loro….intendi LORO?” disse Paige stupita.
“Esatto Paige”sorrise l’anziano “Con un incantesimo speciale abbiamo purificato
il sangue dei Warren, così ora non sarete più mezzi demoni…tuttavia non vi
abbiamo tolto quei poteri che Lilith aveva, e che voi avete ereditato…essi
saranno equamente divisi tra voi sei”
“Wow! Nuovi poteri!” esclamò Phoebe.
“Esatto…a voi ..”disse guardando Piper e Patrick “sarà dato il potere del fuoco
e del ghiaccio …il vostro potere esplosivo muterà in pirocinesi, mentre il
potere di bloccare potrà mutarsi in congelamento quando lo vorrete….mentre voi
due…” indicò Paige e Paul “Voi avrete il potere di mutare la forma e della
deviazione”
“A voi, infine..”ovviamente rivolto verso Peter e Phoebe “avrete il potere delle
scariche elettriche e lo scudo di energia…questi poteri saranno indipendenti e
si mischieranno nelle generazioni future…”
“Cioè? Come si mischieranno?” disse Piper
“Lo scoprirai…”sorrise l’anziano e, mentre spariva, l’ultima eco della sua voce
aggiunse “Prima di quanto pensi..: ”
“Che avrà voluto dire?”disse la maggiore delle Halliwell
Phoebe si portò la mano sulla bocca e disse “Oh mio dio!”
“Cosa?” chiese Piper guardandola
“Non capisci? “disse Phoebe
“Cosa?” ripeté la sorella
Phoebe guardò Paige “Non capisce!”
Anche la minore delle Halliwell realizzò ed iniziò a saltare euforica “Sei
Incinta!!”
Le sorelle corsero verso Piper abbracciandola.
In quel mentre comparve la nonna
“Piccole mie, vedo che avete ricevuto la notizia, sono qui per congratularmi….e
per dire una cosa a Phoebe…”
”Cosa, nonna? “Chiese la strega.
“Volevo dirti solo che non tutte le premonizioni vengono per essere impedite o
informare…se un evento estremamente positivo è destinato ad avverarsi, la
premonizione arriva dolce e indolore…come un sogno ad occhi aperti..”
Detto ciò Penny scomparve.
“Che avrà voluto dire?” disse Paige.
“Lo so io, lo so!” disse compiaciuta Phoebe, andandosi a sedere sul divano,
giusto giusto tra le braccia di Peter.
Scritto da
Lele