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UNA SCOPERTA MICIDIALE
Terza ed ultima parte


Riassunto: terza parte di “Una scoperta micidiale“ , la caccia comincia... riusciranno a catturare il nemico prima che ce la faccia lui?

Data di creazione: dal 7-7-01 al 13-7-01

Valutazione: Adatto a tutti.

Disclaimer: Tutti i personaggi del racconto sono di proprietà della Warner Bros, tranne Hanry .
Il racconto è di proprietà del sito Roswell.it 
 

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Max fissò Michael a bocca aperta, voleva dire e chiedergli un sacco di cosa, ma riuscì soltanto a dire
- Tu..tu come lo sai?-
- Te lo spiego subito, ma prima chiama anche Isabel e Tess- gli rispose l’amico.
Una volta tutti riuniti nella stanza di Max, Isabel chiese
- Si può sapere che c’è? Io stavo dormendo! E tu cosa ci fai qui?- domandò indicando Michael
- è Nasedo la spia- rispose
- Cosa!!!! Non è vero, bugiardo!!!!- strillò Tess
- Non urlare così o sveglierai tutto il vicinato!- la rimproverò Max.
Aspettarono un attimo in assoluto silenzio, per essere certi che nessuno si fosse svegliato, poi continuarono il loro discorso.
- Come lo sai?- gli chiese Isabel , lei gli credeva, bastava vedere la faccia sconvolta che aveva per capire che era vero.
- Prima è venuto a casa mia- iniziò Michael, ma fu subito interrotto da Tess
- Non è possibile, doveva lavorare all’FBI, per proteggerci!- 
- Tess neanche a me fa piacere che Nasedo ci ha tradito, ma è la verità! Perché dovrei mentirti?- scattò Michael alzandosi dal letto di Max, dove si era seduto.
- Calmatevi!- si intromise Max –Tess lascialo parlare!- poi rivolto a Michael – Continua-
Michael si risedette e continuò
- Quando ho aperto è entrato, e mi ha detto che ci stavamo dando da fare per cercarlo, io gli ho chiesto cosa voleva dire e lui mi ha fatto l’elenco dei sospettati, della riunione al lago, e sapeva anche che Tess dormiva qui, poi mi ha detto che era lui la spia- Michael fu di nuovo interrotto, questa volta da Isabel
- E perché dovrebbe tradirci?-
Tutti si girarono di nuovo verso Michael, che disse
- Ci stavo arrivando, i nostri “famosi” nemici gli hanno proposto di diventare re di Antar a patto che uccidesse noi. Ha tirato fuori la pistola, ma in qualche modo l’ho accecato e sono corso qua. Dobbiamo avvertire gli altri, Nasedo potrebbe essere chiunque- concluse Michael
- Ti ha fatto del male?- chiese Max
- No , te l’ho detto , l’ho accecato prima che sparasse- ripetè Michael
- Non è possibile- balbettò Tess in lacrime. Isabel l’abbracciò.- Dovremmo ucciderlo?- chiese la ragazza. Tutti rimasero zitti e abbassarono gli occhi a terra , confermando le paure di Tess. Dopo un po’ si calmò e chiese
- E tutte le cose strane che hanno fatto gli altri?-
- Dovremmo chiederlo a loro domani, è meglio avvertire Valenti, potrebbe aiutarci, intanto gli chiederemo spiegazioni, lo faremo anche con Kyle e River Dog- rispose Max
-Ma come ha fatto a sapere dei biglietti che ci dicevano di andare agli scavi?- chiese ad un tratto Isabel. Tutti si guardarono, nessuno aveva pensato a questo.
- Tess, tu ne sai qualcosa?- chiese Max
- Be, quel pomeriggio era a casa dal lavoro e quando sono tornata stava pulendo la casa… potrebbe averla letta in camera mia, l’avevo lasciata sulla scrivania!- ammise Tess, sempre più triste.
Rimasero tutti zitti per un momento, sconvolti dalle notizie appena date .La più sconvolta era Tess, che aveva sempre considerato Nasedo come un padre…
- Dobbiamo chiamare gli altri- disse Max. Tutti guardarono l’orologio, le 23:52.
- OK. Io chiamo Alex al cellulare- disse Isabel
- Io chiamerò Liz- disse Max
- E io Maria- disse Michael.
Risposero tutti dopo un po’, uno più assonnato dell’altro, ma appena seppero la novità si svegliarono di colpo. Così decisero che anche domani , per loro, non ci sarebbe stata la scuola. Poi si rimisero a letto, e questa volta Michael si fermò dagli Evans. Nessuno riuscì a chiudere occhio per quella notte, che parve interminabile.

Il giorno dopo si alzarono e si trovarono al lago. Avevano tutti la faccia di persone che non avevano chiuso occhio, e molto molto preoccupati.
- Max!- Liz si precipitò dal suo amato, lo abbracciò forte e lo baciò.
-Come stai?- chiese Alex ,preoccupato per Isabel, ma senza aspettare una risposta l’abbracciò per cercare di tranquillizzarla.
- Ciao- disse Maria a Michael, che rispose con un cenno della testa –Quando mi hai detto che Nasedo ti aveva attaccato mi sono spaventata tantissimo e ..- Michael l’abbracciò,
- è tutto a posto, Maria non ti preoccupare- gli disse dolcemente – Sai, quando ho sentito suonare, credevo fossi tu che ce l’avevi ancora con me per quel maglione!- gli disse Michael, Maria sorrise
-Non pensare che ti abbia gia perdonato!- gli rispose, anche se con lo spavento che si era presa, e la paura che aveva ancora , del maglione non le importava più nulla.
- Ehmm scusate! Non vorrei interrompervi , ma non potete baciarvi più tardi?- chiese spazientita Tess
- Scusaci- disse Liz a nome di tutti – tu come stai?- 
La ragazza esitò un istante, poi disse – Mi sembra impossibile- 
I quattro alieni spiegarono agli altri cos’era successo con più calma, dicendogli come Nasedo aveva saputo dell’appuntamento con Hanry, e che era meglio parlare con lo sceriffo e con gli altri, per chiarire le cose.
- Si, è una buona idea.- assentì Alex
- Sono d’accordo- disse Maria, mentre Liz annuiva piano.
- Ma come faceva a sapere della riunione di ieri mattina qui al lago?- domandò Alex.
- Non lo so, probabilmente ci stava spiando.- disse Max, non troppo sicuro
- Aspettate!- disse ad un tratto Maria
-Che c’è?- le chiese Michael
- Ieri, quando stavamo salendo in macchina ho sentito come un rametto spezzarsi sotto la scarpa di qualcuno, mi sono girata e ho visto voi che tornavate alle macchine, e non ci ho dato peso- spiegò Maria
- E perché non ce l’hai detto?!- gli chiese ancora Michael
- Te l’ho detto, non ci ho dato peso- ripeté la ragazza
- Ecco svelato il mistero- sospirò Isabel
- Mi dispiace- mormorò Maria
- Tu non potevi saperlo- la consolò Liz
- Gia- confermò Max
- Comunque sia, cosa facciamo adesso?- chiese Tess
- Dobbiamo trovarlo!- disse Michael
- Ma come? Nasedo cambia forma!- ricordò a tutti Tess
- Facciamo un passo per volta – disse Alex – prima dovremmo avvertire lo sceriffo, magari lui potrebbe aiutarci, poi potremmo andare a casa di Michael e vedere se avete qualche visione- concluse il ragazzo
- Alex, sei un genio!- disse Isabel, abbracciandolo
- Isabel, tu non puoi entrare nella mente di Nasedo?- chiese Liz
-No. Posso entrare nella mente di qualcuno se ho una sua fotografia o ho in mente la sua faccia, ma con tutta probabilità, Nasedo ha cambiato aspetto- spiegò Isabel.
- Facciamo come ha detto Alex, cosa ne dite?- domandò Max
- Va bene- disse tutti insieme.
-Fino a quando tutto non sarà finito dovremmo cercare di non stare da soli, e avvertirci a vicenda di quello che facciamo, Nasedo potrebbe trasformarsi in uno di noi, come aveva gia fatto con Liz.- disse Max .Tutti furono d’accordo; così si decisero ad andare dallo sceriffo Valenti, per parlarne con lui.

- Ragazzi ve l’ho detto lo sceriffo è molto occupata adesso, e poi voi non dovreste essere a scuola?- domandò l’agente Hanson. Erano arrivati alla sede della polizia di Roswell , e avevano chiesto di parlare con lo sceriffo, ma non riuscivano a convincere l’agente di guardia a falli passare, e agitati com’erano non riuscivano a farsi venire una buona idea.
- No ..abbiamo l’ora libera- rispose Maria
- capisco, ma non potete vedere lo sceriffo- disse l’agente
- Ma è molto importante!- lo supplicò Liz
- Potete dirlo a me- rispose l’agente
- Non potrebbe almeno dirgli che siamo qui?- chiese Isabel, sfoderando il suo sorriso migliore.
L’agente ci pensò un po’ su, sembrava quasi convinto, quando disse – Mi dispiace, ma lo sceriffo mi ha detto di non disturbarlo- 
- Tess, pensaci tu- gli bisbigliò Isabel, in modo che anche gli altri potessero sentire, tranne l’agente Hanson.
- Va bene, la ringrazio agente, ce ne andiamo- disse Max. In quel momento l’agente Hanson continuò a guardare i fogli che aveva sulla scrivania.
- Tutto a posto Tess?- gli chiese Michael
- Si, gli ho fatto vedere che ce ne siamo andati, sbrighiamoci però!- rispose l’aliena concentrata.
Percorsero di corso i metri che li separavano dall’ufficio dello sceriffo.
- OK, ci siamo. Tess?- domandò Max.
- Si, tutto a posto, ho smesso di usare il mio potere, tanto qua non potrà vederci- rispose la ragazza, mentre Alex bussava
- Sceriffo?- 
- Chi è? Ragazzi siete voi? Entrate!- rispose Valenti
- Salve sceriffo- dissero in coro i ragazzi.
- A cosa devo la vostra visita?- chiese lo sceriffo
- Niente di buono- rispose Michael
- Che succede?- chiese preoccupato lui
Max gli raccontò quello che era successo, a partire dagli inviti ad arrivare che Nasedo era la spia.
- Lei sa qualcosa che potrebbe aiutarci?- chiese allora Isabel
- No, mi dispiace. Ma starò molto attento.- gli rispose Valenti
- Cos’era la pistola che ha buttato via?- gli chiese Maria
- Ah, quella. La danno in omaggio al supermercato con dentro caramelle alla frutta. La pistola è finta!- esclamò lo sceriffo. 
Michael e Maria si sentirono degli stupidi.-Ah – disse Maria, mentre Michael continuò a stare zitto.
- E sa per caso chi erano quei due uomini che parlavano con Kyle, ieri al campo da Basket?- domandò timidamente Liz.
- Si, Kyle me ne ha parlato, e mi ha detto anche di voi due- così dicendo indicò Max e Liz – Vedete, forse Kyle entrerà a far parte della squadra nazionale di Basket- disse lo sceriffo
- Ma è fantastico! Perché non l’ha detto?- chiese Alex
- Perché non è una cosa sicura, non voleva dirlo perché se poi non l’avrebbero preso, e avrebbero scelto qualcun altro avrebbe fatto una brutta figura.- conclusa Valenti
- Ah, e sapete il mio vice sceriffo, quello indigeno , che proviene dalla stessa Riserva di River Dog?- domandò ancora lo sceriffo.
- Si, è grazie a lui se abbiamo scoperto che il simbolo che c’era sulla collana trovata a casa di Athertoon era un simbolo indiano- disse Isabel
- Esatto. Be in questi giorni è via perché c’è qualche specie di rito fra gli indiani, credo che sia per questo che non avete trovato River Dog- spiegò ancora Valenti
- Accidenti non l’abbiamo azzeccata una!- esclamò Michael
- Tu stai bene? Nasedo non ti ha fatto del male?- chiese lo sceriffo rivolto a Michael
- No, non mi ha fatto niente- rispose l’alieno
TOC TOC
-Sceriffo, mi scusi- l’agente Hanson si bloccò appena vidi i sette ragazza, che era convinto se ne fossero andati- E voi che ci fate qui! Non vi avevo detto di andarvene? E poi vi ho visto uscire!- esclamò sorpreso l’agente, aveva la faccia di uno che aveva appena visto un fantasma.
- SI, certo… siamo entrati di nascosto quando si è messo a guardare i fogli sulla sua scrivania- disse infine Tess
- Ah..ma- cercò di dire Hanson, ma lo sceriffo lo interruppe, capendo che i ragazzi erano entrati grazie al potere di uno di loro.
- Volevi qualcosa?-
- Si, dei passanti hanno appena segnalato un furto- disse – stavano cercando di fare irruzione a casa Whitman , ma l’hanno fermato in tempo- finì la spiegazione
- Grazie, vai pure ci penso io- rispose Valenti. Hanson se ne andò, e tutti si girarono verso Alex, preoccupati.
- Nasedo è gia entrato in azione- disse Max
-Andiamo- disseValenti, mentre tutti uscivano dall’ufficio dello sceriffo.

I “passanti” erano in realtà i vicini di Alex, e sapendo che a quell’ora i genitori erano al lavoro e Alex a scuola, e non avendo mai visto quell’uomo li in giro, si era insospettita e aveva chiamato la polizia.
- Ragazzi io devo occuparmi qua, voi cosa fate?- chiese lo sceriffo Valenti
Tutti si guardarono, poi Tess disse – Andiamo in cerca di indizi a casa di Michael?- domandò agli altri.
- Va bene , in fondo avevamo gia deciso così- rispose Isabel, poi si girò verso Alex, e gli chiese – Te la senti?- aveva un tono preoccupato verso Alex.
- Si certo, sto bene- gli rispose. Liz gli si avvicinò e lo prese per un braccio e gli sussurrò
- Stai tranquillo Alex, non succederà niente- il ragazzo annuì poco convinto, però apprezzava il gesto di incoraggiamento che aveva Liz nei suoi confronti, anche se la ragazza non era convinta di quello che aveva detto, come gli altro del resto.
- OK, andiamo- disse Isabel.
- Ah, sceriffo avverta Kyle- disse Maria
- Kyle?- ripetè lo sceriffo
- Gia, vede noi non crediamo sia in pericolo, ma sempre meglio stare attenti- si intromise Tess
- OK, grazie ragazzi- rispose Valenti.
- Salve sceriffo- lo salutarono i ragazzi.
-Ciao e state attenti. -gli rispose.

A casa di Michael non scoprirono niente, niente visioni o roba del genere, neanche un piccolo indizio lasciato da Nasedo. L’unica cosa che trovarono era il televisore ancora acceso, che Michael si precipitò subito a spegnere.
Alla sera tutti tornarono a casa, Michael e Tess con Max e Isabel a casa di quest’ultimi due, e decisero che il giorno dopo sarebbero andati a scuola, li sarebbero stati più al sicuro. Alex era un po’ scosso per quello che era successo quel pomeriggio, ma tutti i suoi amici lo aiutarono molto, Maria gli propose di dormire da lei, ma lui rifiutò, tanto a casa non era solo: c’erano i genitori.

- Dunque , devo catturare uno di loro per fare uscire allo scoperto tutti gli altri- Nasedo stava riflettendo, aveva sbagliato a casa di Michael, aveva sottovalutato l’alieno, non poteva permettersi di sbagliare ancora – Tess non va bene, potrebbe farmi vedere delle cose false per scappare, Isabel neanche, può mettersi in contatto con le menti degli altri, Michael potrebbe farmi qualcosa con quel braccio, non sono sicuro che ci riesca, ma l’ho gia sottovalutato una volta, Max è troppo pericoloso, - Nasedo continuava a pensare – Liz, Maria e Alex potrebbero andare bene. Oggi ho tentato a casa di Alex, ma quella stupida della vicina mi ha visto! Potrei sempre riprovare… - Nasedo aveva deciso di rapire uno dei tre terrestri a conoscenza di tutto e, maggiormente affezionati ai quattro alieni, per attirare gli altri sei allo scoperto per, poi, catturarli, ci riuscirà? Nasedo continuava a domandarselo, non poteva perdere l’occasione di diventare re di Antar.
-… No , meglio di no, dopo oggi saranno più attenti; Liz abita sopra il Crash Down, vicino all’UFO Center e in piena Roswell,ci sarebbero molto probabilità che mi scoprissero, senza contare Max, che è sempre intorno a lei; Maria invece, abita solo con la madre e non vicino a qualche museo o bar famoso in tutta Roswell… si, lei è quella giusta- Nasedo arrivò alla conclusione che come esca avrebbe rapito Maria.

- Maria, vai a letto, sono due giorni che sembri uno zombie! Sei sicura di star bene, tesoro?- domandò premurosamente Amy alla figlia.
- Si, mamma , te l’ho gia detto, sono solo stanca. Sai , in questi giorni avevo molti compiti e poi il lavoro al Crash Down …- Maria naturalmente aveva mentito, era due giorni che non metteva piede a scuola e al Crash Down, almeno per lavorarci. Lei, Liz e Michael si erano fatto sostituire.
- Va bene, ma adesso vai a dormire, e vedrai domani sarai come nuova- disse sua madre
-Certo, come nuova!- esclamò Maria “Come no…c’è un alieno cambia forma che ci sta dando la caccia !Ma un po’ di sonno mi farà bene comunque” pensò Maria.
Andò a letto e si addormentò quasi subito. A un certo punto, nel cuore della notte si svegliò all’improvviso. Guardò la sveglia 01:17 . “ è ancora presto” pensò Maria, si sdraiò 
cercando di riprendere sonno, quando un rumore la fece sobbalzare, proveniva da fuori la sua finestra.
- Stai calma Maria, è solo il vento, ti stai facendo prendere dall’agitazione e dalla paura di tutto quello che ti sta succedendo, non è niente, calmati…- si ripeteva la ragazza, cercando di tranquillizzarsi. Si risdraiò. Tutto sembrava tranquillo quando sentì un altro forte colpo provenire dalla finestra. Maria si alzò di scatto, si girò verso la finestra e vide qualcuno che stava entrando. Sapeva che doveva urlare e scappare via, ma era completamente bloccata. Vide quell’uomo alzare un braccio verso di lei, vide una forte luce e poi non vide più nulla.

- Maria, svegliati!- Amy entrò nella camera di Maria – Brr, che freddo! Ti sembra il caso di dormire con la finestra aperta?- domandò, chiuse la finestra e si girò verso il letto : vuoto.
- Maria? Maria?!- la preoccupazione iniziava a farsi largo tra l mente della madre di Maria. Ieri avevano cercato di fare irruzione in casa di Alex, che fosse successo qualcosa anche a Maria? Senza pensare troppo afferrò il telefono e provò a chiamare Liz, magari era da lei. Liz, con voce assonnato rispose al terzo squillo:
- Pronto?- disse la ragazza
- Liz?- esclamò Amy
- Si, chi parla?- chiese Liz, che si stava riprendendo dal sonno.
- Ciao, sono Amy, senti per caso Maria è li? – chiese Amy , preoccupata per la risposta che poteva dargli
- Maria? No , non la vedo da ieri sera. Cos’è successo?- chiese preoccupata Liz, ormai completamente sveglia.
- Stamattina quando sono entrata in camera sua ho trovato la finestra aperta, ho guardato a letto ma non c’era nessuno, l’ho chiamata per tutta la casa, cercata dovunque, anche in giardino, ma non c’è- finì le spiegazioni singhiozzando.
-OK, stai calma sono sicura che Maria sta bene- le disse Liz , per niente convinta – Adesso , se per te va bene , proverò a chiamare Alex, Michael , Max e Isabel ,e Tess magari è da loro , ti faccio subito sapere, va bene?- le chiese Liz, sospettando che in tutto questo c’entrasse Nasedo.
-OK- rispose Amy
A casa Whitman , Alex, rispose al quarto squillo:
- Pronto?- chiese Alex, anche lui un po’ addormentato
- Alex! Sono Liz, scusa per l’orario, mi ha appena chiamato Amy, stamattina quando è andata a chiamare Maria, ha trovato la finestra aperta e nessuna traccia di Maria, è li da te? – chiese speranzosa Liz, anche se conosceva gia la risposta.
- Cosa?! No , Maria non è qui da me. Accidenti Liz… pensi quello che penso io?- domandò Alex, anche lui preoccupato e completamente sveglio.
- Che l’abbia presa Nasedo? Si.- disse Liz, cominciando a piangere.
- Calmati, arrivo subito, OK?- chiese Alex
- Va bene, intanto chiamo gli altri- disse Liz cercando di smettere di piangere, ma era inutile, le lacrime continuavano a scendere, Maria era la sua migliore amica ,e se le fosse successo qualcosa?. Riattaccò. Poi iniziò a comporre il numero di Max, la signora Evans rispose al secondo squillo:
- Pronto?- disse
- Pronto? Buongiorno signora Evans , mi scusi l’orario, ma potrei parlare con Max, è un emergenza- singhiozzò Liz, tentando invano di trattenere le lacrime. 
- Certo, un attimo- rispose, dopo un attimo, Liz sentì la voce di Max
- Pronto, Liz?- chiese un po’ preoccupato il ragazzo.
- Max – Liz ormai stava piangendo senza preoccuparsi di smettere.
- Liz!? Cos’hai? Cos’è successo?- le chiese preoccupato Max
- Mi ha telefonato Amy, ha detto che questa mattina quando è andata a chiamare Maria, non l’ha trovata e la finestra era aperta… oddio Max , dimmi che è da te, ti prego..- Liz era disperata.
- No, non c’è… hai provato da Alex?- le chiese Max, pur sapendo che in realtà c’erano poche probabilità che l’amica se ne fosse andata a trovare qualcuno …
- Si, lui non l’ha vista…adesso sta venendo qua.- rispose singhiozzando Liz.
- Va bene, avverti Amy e digli di chiamare lo sceriffo, noi arriviamo e decideremo cosa fare. Stai tranquilla Liz, non permetteremo a nessuno di fargli del male- gli disse Max, anche lui molto preoccupato per Maria.
- OK, vi aspetto- e riagganciò. In quel momento arrivò Alex, accompagnato dalla madre di Liz, che gli aveva aperto la porta, solo in quel momento la madre si accorse che la figlia piangeva.
- Liz , cos’hai?- le chiese preoccupata
- Maria è scomparsa.. mamma per favore chiamo tu Amy e digli che non l’ho trovata e di chiamare lo sceriffo Valenti..- le disse Liz in lacrime
- Ma Liz..- cominciò la madre
- Ti prego mamma..- la signora Parker non se lo fece ripetere due volte, andò a chiamarla.
-Non l’hai trovata?- chiese Alex. Liz scosse la testa, incapace di parlare, Alex gli si avvicinò e l’abbracciò, anche lui lottando contro le lacrime che gli pungevano gli occhi. Stettero così abbracciati finche non suonarono alla porta: gli alieni erano arrivati.
- Liz- la chiamò Max , Alex, si sciolse dall’abbraccio e Max prese il suo posto, accarezzandogli dolcemente i capelli.
- Max, oddio, Nasedo..- cominciò Liz, ma poi si fermò e rimase zitta nell’abbraccio protettivo di Max.
- Alex, la troveremo, promesso- disse Isabel a Alex .
- Vorrei esserne certo.- gli rispose lui, dopodiché si abbracciarono anche loro , anche Isabel aveva paura di non trovarla più, anche se non si parlavano spesso si erano affezionate, lo stesso valeva per Max e Tess.
Michael era in disparte, zitto e preoccupato come non lo era mai stato. Maria era stata la prima persona che gli aveva voluto veramente bene, a parte Max e Isabel che erano come la sua famiglia, non avrebbe permesso a nessuno di fargli del male, Nasedo era gia morto quando l’aveva rapita, solo che lui non lo sapeva ancora. 
Michael faceva fatica a trattenere le lacrime, ma non voleva piangere, Tess gli si avvicinò e gli accarezzò il braccio, come segno che non era solo, l’alieno apprezzò molto quel gesto. In quel momento si accorse di quanto amava Maria e di quanta paura avesse di perderla, disse:
- Dobbiamo fare qualcosa per trovarla, subito!- affermò con sicurezza, più di quanto in realtà ne avesse. Gli abbracci si sciolsero, Max tenne un braccio intorno alle spalle di Liz, che non riusciva a smettere di piangere, Alex e Isabel invece erano a fianco a fianco.
- Cosa facciamo?- chiese Isabel, in quel momento tornò la madre di Liz.
- Tesoro, ho chiamato Amy, era distrutta, tu come stai..? - gli chiese premurosamente
- Mamma forse dovresti andare da lei, non preoccuparti per me, sto bene- gli disse Liz, anche se tutti sapevano che non stava affatto bene, come gli altri; la madre capì che voleva stare da sola con gli amici e quindi, annuendo , l’abbracciò e uscì.
- Dove l’avrà portata?- chiese Liz, guardando Max.
- Non lo so- gli rispose il ragazzo.
- Lo scopriremo presto- disse Michael
- Cosa intendi fare?- gli chiese Alex, disposto a tutto per trovare Maria.
- Isabel, non puoi entrare nella sua mente?- chiese a Isabel.
- Certo, datemi una sua foto- annuì Isabel. Liz prese quella che aveva incorniciato sul suo comodino, quella che ritraeva lei, Maria e Alex con il grembiule del Crash Down, tranne Alex che era vestito normalmente. 
-Ecco, tieni- Liz gli porse la foto. Isabel si sedette, stringendo forte la mano di Alex, si concentrò sulla foto e chiuse gli occhi. Entrare nella mente di persone coscienti la spaventava un po’. L’aveva fatto una volta con Max, quando era stato catturato dall’FBI, ma era stato drogato, e una volta con Pierce, per sapere dov’era Nasedo. Si fece coraggio e iniziò il contatto con Maria.

Maria aprì gli occhi, provava un male incredibile alla testa, ma cos’era successo? Come mai non era in camera sua? Provò ad alzarsi, ma scoprì si essere legata.
- Ben svegliata, era ora- disse una voce, Maria si girò, c’era un uomo che non aveva mai visto prima, era alto e magro, doveva avere sui 27/28 anni, capelli corti e neri e un naso decisamente lungo, ma nel contesto non era male. Poi ad un tratto ricordò: i strani rumori, la finestra, l’uomo nella sua camera e capì.
- Nasedo?!- esclamò
- Gia- e così dicendo l’alieno mutaforma se ne andò.
- Aspetta, lasciami andare, ehi!- Maria era veramente spaventata, anzi terrorizzata , pensò a sua madre e ai suoi amici, a Liz e Alex, con la quale aveva trascorso l’infanzia, a Michael che lo amava tantissimo, a Max, Isabel e Tess, erano dei veri amici anche loro, poteva anche non vederli più... proprio in quel momento sentì qualcosa nella sua testa.
- Maria, mi senti- era la voce di Isabel
- Isabel, sei tu?- bisbigliò Maria per non farsi sentire da Nasedo e da chiunque ci fosse la fuori.
- Sono io, dimmi dove sei e non ti preoccupare, verremo a prenderti- le spiegò
- Io… io non lo so Isabel… ero svenuta mi sono appena ripresa- le disse Maria cominciando a piangere. Isabel tacque per qualche secondo, poi disse.
- Si, ho appena guardato nei tuoi ricordi. Noi non pensiamo che Nasedo voglia farti del male, capito? Comunque questa stanza mi sembra famigliare- proseguì Isabel , Maria si guardò intorno: muri da per tutto, ma il soffitto era di legno… ma certo, era agli scavi!
- Isabel, gli scavi!- disse tutto ad un fiato Maria
- Certo! Ecco perché mi sembrava di averlo gia visto! Stai tranquilla veniamo a salvarti!- affermò Isabel, notando una piccola finestra nel muro di cemento in fondo alla stanza.
- Ma Isabel, gli scavi dovevano essere un centro commerciale, hai idea di quante stanza ci siano? Poi io non so cosa voglia Nasedo e se ci sai soltanto lui o no- disse sconsolata Maria.
-Ehi, ci pensiamo noi, e poi abbiamo i nostri poteri, e io grazie a te, ho visto che aspetto ha Nasedo, adesso vado Maria, arriveremo prestissimo- detto questo Isabel scomparve.

Isabel si alzò di scatto dal divano, tenendo ancora la mano di Alex.
- L’hai trovata?- gli chiese subito Michael
Isabel annuì – è agli scavi, ma non so in quale stanza, era svenuta quando Nasedo l’ha portata li- spiegò velocemente Isabel – Maria non sa se ci sia altra gente oltre a lui. Nasedo ha assunto una forma di un uomo sui 27/28 anni, alto, magro, naso lungo e capelli neri, abbastanza carino- finì Isabel
- Andiamo!- disse sicuro Max, stringendo la mano di Liz.
Probabilmente lo sceriffo era stato messo al corrente di tutto, ma preferivano non immischiarlo in questa faccenda.

Partirono.
- Isabel, non sai da che parte potrebbe essere?- chiese Max alla sorella
- No Max, te l’ho detto- ma dopo un attimo esclamò - in fondo alla stanza c’era una finestra, e era in un muro! Quindi non può essere dalla parte con gli assi di legno! Però era troppo piccola perché possiamo entrare da li- 
- Be, è gia qualcosa- disse Tess. – Almeno sappiamo che si trova nella parte costruita.-
- Si , ma come facciamo a trovarla?- chiese Liz
- Non lo so, ma la troveremo- gli rispose Max.
Arrivati a destinazione lasciarono la macchina un po’ distanti per non farsi notare. Agli scavi non c’era nessuno: nessuno di guardia e nessuno in giro, be a quell’ora del mattino erano tutti al lavoro o a scuola.
- Entriamo- disse subito Michael
- Vacci piano Michael, dobbiamo stare attenti, anche se non vediamo nessuno non significa che non ci sia- rispose Tess
- Tess, non possiamo usare il tuo potere per entrare?- domandò Alex
- No, è meglio usarlo dopo per liberare Maria, se lo uso anche adesso , dopo avrò meno energia, e potrò usarlo per meno tempo- gli rispose Tess.
- Andiamo?- chiese Isabel
- Andiamo- confermò Max.
Si avviarono verso la parete costruita e cercarono di trovare un entrata, la trovarono, era quella da cui erano precedentemente entrati Max e Isabel. Si avventurarono ancora una volta in quei cunicoli. Arrivarono in una stanza: vuota.
- Continuiamo a cercare- disse Michael – dovrebbe esserci solo Nasedo, io non vedo nessun altro- affermò. Ma si sbagliava, proprio in quel momento si udì una voce che diceva:
- Fermi siete in trappola, vi ho presi- era Nasedo.
I ragazzi iniziarono a correre e fu allora che scoprirono che Nasedo non era solo, c’era anche altra gente dell’FBI.
- Dividiamoci!- urlò Max, e così fecero: Max andò con Liz, Alex con Isabel e Michael con Tess. Max e Liz girarono verso destra, Isabel e Alex continuarono in quella direzione e Michael e Tess girarono a sinistra. Anche i loro inseguitori si divisero. 
Liz e Max correvano a più non posso,
- Di qua, vieni Liz- urlò Max alla ragazza
- Arrivo!- rispose lei
Il rimbombo dei piedi dei loro inseguitori sul pavimento era sempre più vicino
- Max, stanno guadagnando terreno!- urlò Liz
- Lo so, ma tu continua a correre!- ordinò Max
Avevano paura entrambi, ma per lo meno erano insieme.
Girarono ancora e si trovarono davanti un muro.
- Cosa facciamo adesso?- domandò sempre più impaurita Liz
Si girarono dalla parte da cui erano venuti: degli agenti dell’FBI gli bloccava la strada. Max prese la mano di Liz.
- Vi abbiamo preso, siete in trappola!- esclamò uno di loro, puntandogli addosso un fucile.
Max si guardava intorno freneticamente per cercare una via d’uscita, ma non ne trovò neanche una. Due agenti presero Max e Liz , mentre il terzo continuava a tenere puntato il fucile. 
- Provate a urlare o cercare di scappare che vi faccio secchi!- ringhiò quello col fucile: Max e Liz erano stati catturati.

Anche Isabel e Alex correvano a più non posso, per cercare di fuggire, non avevano la minima idea di dove fossero ma, che importava? L’unica cosa importante era uscire vivi da li.
- No, Isabel.. di qua!- urlò Alex all’aliena, che stava andando dalla parte dove Alex era certo di aver sentito delle voci.
- Va bene- ansimò Isabel.
Continuarono a correre.
- Presto presto!- le urla dei loro inseguitori rimbombava nelle pareti.
Svoltarono e si trovarono a correre di fianco alla parete di legno.
- Siamo dalla parte opposta dell’edificio!- urlò Isabel.
- è vero!- disse Alex
BAANNGG ! BAANNGG!
- Sparano!- esclamò Isabel
Infatti i soldati dell’FBI avevano cominciato a sparare.
- Corri! Corri!- urlò Alex.
BAANNGGGG!!
Altri colpi. Alex cadde, ferito
- Alex!- Isabel si fermò e si piegò sul ragazzo – Ti hanno colpito, Alex!?-
- No, mi ha preso solo di striscio ad una spalla- si girarono indietro, ormai gli avevano raggiunti – Scappa Isabel, vai!- gli disse Alex, disposto a tutto pur di aiutare Isabel. Con una mano si teneva la ferita, bruciava tantissimo!
- No, Alex. Io non ti lascio qui! Ti voglio bene e non ti lascerò qui da solo!- Alex era stupefatto dalle parole di Isabel, se non fosse per la situazione un po’ complicata sarebbe stato felicissimo.
- Presi- gli agenti puntarono i fucili contro Isabel e Alex.
- Non muovetevi o siete morti- esclamò uno si loro. Intanto uno fece alzare Alex e un altro prese Isabel, anche loro due erano stati presi.

Michael e Tess correvano come non lo avevano mai fatto prima.
Anche loro erano inseguiti e anche loro non avevano la minima idea di dove fossero. Si ritrovarono in una stanza piena di scatoloni.
- Siamo in trappola!- gemette Michael.
- Di la, sono entrati la dentro!- si sentì urlare dal fuori .
- No , non siamo in trappola, vieni!- disse Tess, trascinando Michael dietro uno scatolone.
- Tess, guarda che ci hanno visti entrare, guarderanno di certo dietro agli scatoloni!- esclamò Michael.
- Lo so , ma userò il mio potere quando guarderanno da questa parte, non ti garantisco di riuscirci, ma ci proverò- disse Tess
- Va bene- acconsentì Michael.
- Passo e chiudo- si sentì dire dalla stanza: gli agenti erano li.
- Che ti ha detto?- chiese una voce.
- Hanno catturato la mora, il ragazzo, l’alieno e l’altra aliena, sua sorella – disse l’altra voce.
Michael e Tess si guardarono , avevano catturato Max, Isabel, Liz e Alex !! Rimanevano solo loro, per il momento.
- Sei sicuro che siano entrati qui?- chiese una voce nuova.
- Si, sono sicuro- rispose quello che aveva parlato con la ricetrasmittente .
- Cerchiamoli- disse l’altro.
Quando guardarono dalla parte dove c’erano Tess e Michael, Tess gli fece vedere un altro scatolone, al loro posto.
- Qua non ci sono!- 
- Neanche qua!-
- Ma dove saranno?-
- Non lo so-
- Continuiamo a cercare, sono certo di averli visti entrare!-
- Non ce n’è bisogno- disse una voce nuova.
- Nasedo!-
Tess e Michael si guardarono.
- Probabilmente Tess vi ha fatto credere di averli visi entrare qui, non preoccupatevi, torneranno a liberare gli altri- spiegò Nasedo.
Michael e Tess sentirono i federali lasciare la stanza. Aspettarono ancora un po’ in perfetto silenzio, poi sgusciarono fuori dal loro nascondiglio.

- Liz! Max !- esclamò Maria
Due uomini avevano legato Max e Liz e gli avevano lasciati nella stanza in cui c’era gia Maria.
- Maria! Stai bene?- gli chiese subito Liz. Le due amiche avrebbero voluto abbracciarsi, ma le corde glielo impedivano. 
- Si, io si, e voi?- domandò Maria
- Noi stiamo bene- rispose Max.
In quel momento la “porta “(in realtà era un pezzo di celofan) si aprì, ed entrarono Isabel e Alex, quest’ultimo si teneva la spalla.
- Isabel! Alex!- esclamarono i quattro prigionieri.
I federali legarono anche Isabel e Alex, ignorando la ferita che il ragazzo aveva sulla spalla.
- Maria! Ragazzi, state bene?- chiese Alex.
- Noi, si, ma tu stai bene?- gli chiese Liz ,che aveva notato la ferita di Alex.
- Si, non preoccuparti- disse Alex, anche se in realtà gli bruciava parecchio.
- Isabel, tu stai bene?- gli chiese Max
- Si- disse semplicemente lei.
- Mi dispiace, è colpa mia se siete finiti qui- disse dispiaciuta Maria.
- Non dirlo neanche per scherzo- gli rispose Alex.
- Noi siamo qua perché tutti noi ti vogliamo bene, non sentirti in colpa- gli disse Liz
- Hanno ragione- gli disse Max, Isabel gli sorrise annuendo .
- Speriamo che Michael e Tess siano riusciti a scappare- disse Max.

- Ecco la macchina!- esclamò Michael
- Finalmente!- disse Tess, sentendosi più al sicuro – Cosa facciamo?- 
- Forse è meglio allontanarci da qui- rispose Michael
- OK, torniamo a Roswell? Potremmo chiedere l’aiuto dello sceriffo- propose Tess.
- Avevamo deciso di non immischiarlo in questa storia- precisò Michael
- Lo so, infatti non dico di farlo venire dentro con noi, mentre andiamo a liberare gli altri, ma solo farlo stare di guardia, qualcuno di loro potrebbe essere ferito, e sapere che c’è lo sceriffo fuori può essere una sicurezza, anche se verremo presi, almeno lui saprà dove siamo.- gli spiegò la ragazza.
- Già, hai ragione tu – annuì Michael
- Andiamo- disse decisa Tess. I due ragazzi salirono in macchina e partirono a tutto gas verso Roswell.

- Sceriffo! – Michael e Tess entrarono nell’ufficio dello sceriffo Valenti, ignorando l’agente Hanson che, ancora una volta, gli diceva che non potevano entrare.
- Ragazzi, è stata rapita una ragazza, non potete entrare- disse Hanson
- Michael, Tess ! - disse lo sceriffo. – Agente Hanson, ci penso io, vai pure-
- Va bene sceriffo.- disse stupito l’agente Hanson uscendo.
- Sapete qualcosa di Maria, non è vero?- chiese senza perdere tempo.
- Vuole dire di Maria, Liz, Max , Alex e Isabel?- gli rispose Michael.
- Che vuoi dire figliolo?- gli chiese lo sceriffo. 
Micheal e Tess gli raccontarono tutto quello che era successo.
- Capisco- disse lo sceriffo – Vengo con voi- 
- Va bene, però non entrerà resterà di guardia- gli disse Tess. Valenti annuì , e Michael aggiunse:
- Se non usciamo non venga dentro da solo, ma porti tutta la sua truppa. E adesso andiamo non c’è tempo da perdere.- affermò deciso l’alieno.
Ripartirono. In quei ultimi giorni avevano passato più tempo agli scavi che a casa loro.
Quando arrivarono lasciarono la macchina parcheggiata nello stesso posto di un paio d’ore prima, però questa volta non entrarono dalla porta ma iniziarono a guardare dalle finestre. Dalla descrizione di Isabel la finestra era troppo piccola perché qualcuno potesse entrarci, però avrebbero potuto farsi un idea di dove fosse la stanza dove i loro amici erano prigionieri.
Passarono tutto un lato dell’edificio : niente, di Max e gli altri neanche l’ombra! Iniziarono la ricerca sull’altro lato un po’ scoraggiati, finche Michael esclamò:
- Eccoli!-
- Dove?- chiese eccitata Tess
- La dentro- disse Michael , indicando con un dito una stanza ,dietro una piccola finestra ovale.
- Max! Isabel! Ragazzi mi sentite?- domandò bisbigliando Michael. Nella stanza i ragazzi si guardarono intorno, ma non videro nessuno.
- Non li dentro qui fuori!- si spiegò meglio Tess.
-Michael! Tess!- esclamò Maria felicissima di sapere che Michael e Tess stavano bene.
- Veniamo a prendervi!- affermò Michael.
- Attenti! Ci sono due persone di guardia, e altre sparpagliate, comunque Nasedo non ha cambiato aspetto- gli disse Max
- OK, state tranquilli , useremo il mio potere per entrare – spiegò velocemente Tess.
- Ragazzi, state attenti, se prenderanno anche voi…- Isabel non ebbe il coraggio di finire la frase.
- Non ti preoccupare Isabel, qua fuori di guardia c’è Valenti- la rassicurò Michael.
- Ehi la dentro , basta parlare!- Tuonò una voce da fuori, tutti si girarono verso l’entrata, e quando si rigirarono verso la finestra i due alieni se n’erano andati.
- Speriamo bene – disse Liz.
- Sono sicura che ci porteranno fuori di qua- gli disse dolcemente Max, Liz appoggiò la sua testa sulle spalle di Max, il ragazzo avrebbe voluto stringerla a se, ma erano legati. La spalla di Alex aveva smesso si sanguinare, ma rimaneva comunque una bella ferita.

- Forza! Ci conviene entrare dall’entrata che abbiamo usato quando siamo venuti a salvare Maria, è più vicino a loro- disse Michael.
- Sono d’accordo- annuì Tess.
- Bene, andiamo- così dicendo entrarono.
Camminarono per qualche metro su un corridoio, poi girarono verso destra in una piccola stanzetta.
- Di là?- chiese Michael indicando un corridoio
- No, ha me sembrava di là- disse sicura Tess indicando la parte opposta.
- Iniziamo bene .OK, andiamo dove dici tu- approvò Michael.
Fecero qualche passo quando sentirono delle voci, si nascosero dietro un angolo e si appiattirono contro il muro, per fortuna le due guardie passarono senza accorgersi di loro.
Micheal sospirò.
- Per un pelo!- Non volevano usare poteri di Tess, se non era necessario, sarebbero serviti di più dopo, per salvare i loro amici. Ripresero a camminare, facendo attenzione a non farsi sentire.
- Ma dove saranno?!- esclamò Michael.
- Ormai non dovremmo essere lontani- gli disse Tess.
Superarono un mucchio di rottami, scatolone e vecchie cose, ormai era impossibile capire cos’erano state. Arrivarono a un lungo corridoio, pieno di “porte” sulla sinistra. Doveva essere la parte esterna del centro commerciale, quella piena di negozietti di tutti i tipi. 
Da una di queste uscì un federale. Michael e Tess si buttarono nella stanza più vicina a loro, sperando fosse vuota, e per fortuna lo era. Sentirono i passi allontanarsi.
- Anche sta volta c’è mancato poco- sussurrò Michael. Tess annuì. Aspettarono qualche secondo, poi quando furono sicuri che non c’era più nessuno di fuori, uscirono.
Andarono avanti in punta di piedi. Superarono qualche stanza: vuota, o con qualche federale, ma di Max, Maria, Isabel, Liz e Alex neanche l’ombra.
- E se li hanno spostati?- chiese Tess.
- Andiamo, perché avrebbero dovuto? Poi Isabel ce lo avrebbe fatto sapere.- gli rispose Michael.
- Gia, ma allora dove sono?- domandò ancora Tess.
- Forse abbiamo sbagliato strada – sussurrò Michael.
- Ma adesso…- Tess fu interrotta da una voce che proveniva dietro l’angolo. Si nascosero e sentirono:
- Venite a darci il cambio? Perfetto-
Silenzio.
- OK , si non hanno fatto niente, quando sono stato qui noi-
Ancora silenzio.
- No, ma state attenti gli altri due potrebbero arrivare a momenti- 
Di nuovo silenzio
- Ok, passo e chiudo-
-No, non abbiamo sbagliato strada- disse Tess, Michael sorrise ed annuì.
- E voi chi diavolo siete…?- una guardia era entrata nella stanza dove si erano nascosti Michael e Tess. Ormai era troppo tardi per usare il potere di Tess, gli aveva gia visti. Ma, prima che l’uomo potesse urlare o chiamare aiuto, Michael alzò il suo braccio destro da cui fece partire una luce azzurrina che tramortì l’uomo, facendolo svenire. Tess gli si avvicinò e gli tastò il collo, Michael la guardava un po’ preoccupato.
- è vivo, adesso è soltanto svenuto- gli disse. Il ragazzo tirò un sospiro di sollievo.
- Ci conviene aspettare un attimo prima di uscire, è meglio che prima arrivi l’altra guardia e si diano il cambio- disse Michael
- Sono d’accordo con te- disse Tess.
Aspettarono qualche minuto, poi una voce nuova salutò quella che avevano sentito prima e gli diede il cambio.
- Possiamo andare- disse Tess.
I due ragazzi uscirono, il corridoi era deserto. Appena girato l’angolo Tess avrebbe dovuto usare i suoi poteri. Girarono l’angolo: il soldato di guardia , seduto su una sedia, non li vedeva, Tess era gia in azione.
- Forza sbrighiamoci!- 
Entrarono nella stanza.
- Eccovi! Ci stavamo preoccupando- esclamò Isabel
- Adesso vi sleghiamo, state bene?- disse Michael.
- Si- rispose tutti.
-Michael, sbrigati!- era Tess, concentrata al massimo per far credere, a quel poveretto di guardia ,che era tutto a posto.
Una volta slegati tutti, uscirono. Il federale non sospettava nulla.
- Fate in fretta, non ce la faccio più!- esclamò Tess.
Girarono l’angolo.
- Ok, qua non ci può vedere, smetto di usare il mio potere- annunciò Tess.
- Va bene- disse Max
Andarono sempre dritti per il corridoio delle stanza, fin li tutto bene, non c’era nessuno in giro. Girarono ancora e si trovarono a faccia a faccia con Nasedo.
- Come…- chiese sbalordito l’alieno.
- Correre!- urlò Michael. I ragazzi lo superarono, mentre chiamava aiuto, poi iniziò a rincorrerli. Ma per fortuna avevano un bel po’ di vantaggio sulle guardie, ma un po’ meno su Nasedo. Superarono di nuovo i rottami e continuarono a correre. Correre, girare, correre, scappare, alla fine in qualche modo erano arrivati all’uscita, ma Nasedo era proprio dietro di loro.
BAANNNGGGG!
- Sceriffo!- urlò Liz
Lo sceriffo Valenti dalla porta aveva sparato e colpito Nasedo, ma non mortalmente.
- Presto, muovetevi ragazzi!- gli urlò
- Arriviamo-
Lo sceriffo aveva spostato la macchina davanti all’entrata, tutti si buttarono sopra, lo sceriffo accese il motore e partì proprio quando le altre guardie dell’FBI arrivarono all’entrata, ma si preoccuparono di Nasedo , quindi i ragazzi e Valenti riuscirono a scappare senza problemi.
- State bene?- chiese lo sceriffo.
- Noi si- rispose Maria – Ma Alex è stato ferito su una spalla-
- Fammi vedere- disse Valenti.
-No, non è niente- protestò Alex. Isabel lo guardò preoccupata, anche se diceva che non era niente non si poteva mai sapere. Sotto quello sguardo implorante di Isabel, Alex non resistette e stava per fare quello che gli aveva detto lo sceriffo , ma Max lo bloccò.
- Ci penso io- disse, si avvicinò a Alex e gli posò una mano sulla spalla, quando la rialzò il taglio era sparito.
- Grazie Max- lo ringraziò Alex
- Di niente- gli rispose Max
Il tragitto fino a Roswell proseguì tranquillamente: Liz abbracciata a Max, Alex a Isabel, che gli aveva dichiarato il suo amore, e Maria abbracciata a Michael. L’unica da sola rimaneva Tess, ma lei non ci fece caso, ormai c’era abituata!
- Siamo quasi arrivati, Maria?- disse lo sceriffo
- Si?- chiese lei, senza staccarsi da Michael.
- Dovremmo trovare qualcosa da dire a tua madre, non trovi?- gli spiegò Valenti
- Oh, gia. Che cosa le racconto?- chiese lei.
- Digli la verità, che sei stata rapita- disse Liz
- Gia, e da chi? Da una alieno muta forma?- domandò Maria all’amica.
- No, da uno, ma non hai visto chi era perché aveva il passamontagna – gli suggerì Alex
- E perché mi ha lasciato andare?- chiese ancora Maria
- Perché era solo uno stupido che voleva fare spaventare te e la tua famiglia- gli rispose Max.
- E dove mi ha trovato lo sceriffo?- chiese ancora Maria
- Ti ha trovato svenuta nel… deserto?- suggerì Michael
- Va bene- approvarono lo sceriffo e Maria.
- Ok, un ultima cosa.- continuò lei
- Ancora?- esclamò Tess 
- Si, come mi ha presa?- domandò Maria
- Come ti ha presa Nasedo, solo che anzi che dire che ti ha accecato con una luce che ha prodotto con la sua mano, di che di ha dato una botta in testa- le spiegò Isabel.
- Si, mi sembra che possa andare- approvò Maria. Tutti, compreso lo sceriffo, si misero a ridere.
- Siamo arrivati- annunciò poco dopo lo sceriffo. – Ragazzi, vi conviene scendere - 
- Giusto, ci troviamo sta sera, per decidere cosa fare- disse Max.
- Alle otto al lago?- propose Tess.
- Alle otto al lago- confermò Max
Lo sceriffo fermò la macchina e tutti scesero, ad eccezione di Maria.

- Eccomi, ci siamo tutti- disse Maria non appena arrivò al lago, era un po’ in ritardo, ma non era stato facile convincere sua madre a lasciarla uscire – Scusate il ritardo, ma mia madre non voleva farmi uscire-
- Come l’hai convinta?- chiese Liz
- Be, gli ho detto che anche voi eravate molto preoccupati, e anche se vi hanno avvertito che sto bene sarebbe meglio se venissi da voi. In teoria sono da Liz- spiegò Maria.
- Hanno creduto alla storia dei rapinatori, vero?- chiese Isabel.
- Si, certo, anche se non credo che mia madre l’abbia sentita, era tutta presa a piangere ed abbracciarmi!- esclamò Maria. Tutti sorrisero.
- Ma cosa facciamo con Nasedo?- chiese Tess
- Dobbiamo riuscire ad attaccarlo da solo, senza tutta l’FBI attorno!- affermò Michael.
- Si , ma come facciamo a capire chi è?- domandò Alex.
- Di certo avrà cambiato aspetto- disse sicura Isabel
- Dobbiamo attirarlo in trappola- disse Max.
- Ma come?- domandò Maria.
- Io avrei un idea- disse Liz, tutti si girarono verso Liz, ansiosi di sapere quello che la ragazza aveva in mente.
- Allora, Nasedo è stato colpito dallo sceriffo, giusto?-
- Si e allora? – chiese Michael
- Noi potremmo fingere di crederlo morto, e Michael , tu tornerai a casa tua, noi staremo li intorno, Nasedo ti attaccherà, non può perdere un occasione simile, e allora noi entreremo, ma grazie al potere di Tess , Nasedo ci vedrà soltanto quando l’avremo accerchiato, a questo punto penso che sia in trappola!- concluse Liz.
- Liz, è un idea geniale!- esclamò Max
- Grazie- rispose lei, dando un bacio al ragazzo, che ricambiò volentieri il gesto.
- Anche a me sembra un buon piano. Tess cosa ne dici?- chiese Isabel.
- Per me va bene, Michael?- rispose lei.
- Geniale- disse lui. – Maria, Alex voi cosa ne dite?-
- Io ci sto- rispose Alex.
- Anch’io- confermò Maria.
- Bene, dobbiamo solo decidere i dettagli- disse Max.
Parlarono ancora per un po’ e , all’alba delle nove, arrivarono alle conclusioni che il giorno dopo avrebbero ripreso ad andare a scuola, e , per Liz, Maria e Michael a lavorare al Crash Down. Nel corso della giornata avrebbero detto più volte della morte di Nasedo, così che ,se l’alieno gli stava spiando, cosa certa, gli avrebbe sentiti. Poi alla sera, Michael, sarebbe tornato a casa sua, tutti gli altri sarebbero stati li attorno, e non appena Nasedo attaccherà, usando il potere di Tess ,gli altri entreranno in casa, lo accerchieranno, e , solo a quel punto si faranno vedere, e grazie al potere degli alieni lo avrebbero ucciso una volta per tutte.
- Forse, per essere più sicuri, dovremmo chiamare lo sceriffo, così gli sparerà, se voi con i vostri poteri non riuscirete a fermarlo- azzardò Maria. Gli altri si guardarono: non era una cattiva idea.
- Si, mi sembra una buona idea, così saremo più sicuri di farcela, se ci scappa questa volta, sarà molto difficile ingannarlo di nuovo- disse Max.
- Sono d’accordo- disse Michael, e, ad uno ad uno, diedero la loro approvazione, il piano era pronto, adesso avrebbero solo dovuto sperare che Nasedo collaborasse.

La notte passò tranquillamente, e questa volta, riuscirono a dormire.
Alla mattina si trovarono a scuola, il piano cominciava. Appena tutti furono arrivati, Liz andò ad abbracciare Max.
- Non posso credere che sia tutto finito- disse Liz.
- Gia, non sembra vero che Nasedo sia morto- gli rispose Max, stando al piano prestabilito la sera prima.
- E' stato più facile di quanto pensassi- continuò Michael.
- Parla per te, tu non sei mica stato rapito!- disse scherzando Maria, continuando la messa in scena.
- Facile o no, adesso è tutto finito- dichiarò Alex
- E' vero- confermò Isabel
- Gia, però a me non sembra ancora possibile che Nasedo ci abbia fatto una cosa simile- disse Tess.
- Ha ingannato tutti noi- gli disse Max.
- Ma adesso è tutto finito, godiamoci la nostra vittoria!- esclamò felice Maria, ma naturalmente fingeva.
In quel momento suonò la campanella. Tutte le coppie si baciarono, poi se ne andarono verso la propria aula, non avevano lezioni tutti assieme quella mattina. Alla prima ora Michael e Maria avevano lezione di storia, mentre stavano andando verso l’aula, Michael disse a Maria:
- Mi sono preso un colpo quando sei scomparsa- non era facile ammetterlo per lui.
- Davvero?- chiese lei.
- Certo- gli rispose lui.
- Anch’io ho avuto molta paura di non rivederti più…sei molto importante per me, io non so cosa farei se ti succedesse qualcosa.- gli confessò Maria
- Non succederà niente. Anche tu sei molto importante per me- gli disse Michael, si diedero un piccolo bacio, poi entrarono in aula e ognuno si sedette al proprio posto. Maria in quel momento avrebbe voluto ringraziare Nasedo per averla rapita, se non l’avrebbe fatto Michael non gli avrebbe mai detto quelle cose, e lei era felicissima che lui l’avesse fatto. Anche Alex era felice che uno dell’FBI lo aveva colpito a una spalla, perché Isabel gli aveva detto che gli voleva bene, quand’erano agli scavi.
La mattinata proseguì tranquillamente, non successe niente di speciale. 
All’ora di pranzo quando si incontrarono ancora tutti insieme, continuarono a fingere che Nasedo fosse morto.
- Oggi tutti a casa mia?- domandò Tess
- Per far cosa?- gli chiese Isabel
- Per festeggiare la nostra vittoria!- esclamò Tess.
- Certo!- rispose Isabel.
- Quando noi siamo di turno al Crash Down, voi andate a far rifornimento di dolci perla festa- disse Maria.
- Va bene, appena voi finite il turno, andiamo a casa di Tess a festeggiare la fine di Nasedo- disse Max
Michael e Liz annuirono. Poi continuarono a parlare del più e del meno, facendo, ogni tanto, qualche riferimento alla morte di Nasedo.
Finita la scuola andarono al Crash Down Cafè , dove Michael, Maria e Liz iniziarono a lavorare. Max e Alex andarono a comprare qualcosa da mangiare, mentre Isabel e Tess, con la scusa di andare a preparare le cose a casa di quest’ultima, andarono ad avvertire lo sceriffo Valenti del loro piano.
Quando l’agente Hanson le vide entrare, non si preoccupò di fermarli, tanto sapeva che li sceriffo gli avrebbe fatti entrare.
- Buongiorno ragazze, andate pure- gli disse.
- Grazie agente.- gli risposero Tess e Isabel, cercando di non ridere.
TOC TOC. Bussarono alla porta dell’ufficio di Valenti.
- Chi è?- chiese lui da dentro.
- Siamo Isabel e Tess- gli rispose Isabel. Lo sceriffo non ebbe bisogno di chiedere il loro cognome, sapeva benissimo di chi si trattava.
- Entrate ragazze- gli disse.
- Buongiorno sceriffo- lo salutarono
- Ciao- rispose.- Cos’è successo?-
- Ancora niente, ma presto succederà- gli spiegò vagamente Tess
- Che vuoi dire?- gli domandò Valenti. 
Isabel e Tess gli spiegò del piano e della parte che avrebbe dovuto coprire lo sceriffo. Quando finirono con le spiegazioni, Isabel gli disse:
- Soltanto se vuole e se la sente, non possiamo chiederle di rischiare la vita per noi- 
- Non preoccuparti Isabel, lo faccio più che volentieri. Anche Kyle è d’accordo, quando gli ho spiegato quello che sta succedendo mi ha detto che avrei dovuto aiutarvi, in fondo voi avete salvato la vita di mio figlio.- gli spiegò lo sceriffo.
- Grazie- sorrise Isabel
- Vuole unirsi alla nostra festa sceriffo?- chiese Tess.
- Ci verrei volentieri, ma sono in servizio- disse Valenti – Vi raggiungo alle 7.30, appena stacco. A che ora dobbiamo essere a casa di Michael?-
- Abbiamo calcolato che Nasedo agisce sempre di notte, quindi subito dopo la festa, ma rischiamo di aspettare qualche ora, per questo abbiamo deciso di stare in casa, con le tapparelle abbassate, così Nasedo non potrà vedere dentro, appena sentiremo qualcosa userò subito il mio potere. Lei venga a casa mia appena stacca- spiegò Tess.
- Ok, ci sarò- affermò Valenti.
- Grazie sceriffo, a dopo- lo salutò Isabel.
- A dopo- ripeté Tess. 
- Ci vediamo- le salutò lo sceriffo.
Dopo di che andarono a casa di Tess, e prepararono qualche piatto e bicchiere, se Nasedo sarebbe andato li doveva sembrare che qualcosa avessero preparato, poi tornarono al Crash Down. Poco dopo furono raggiunte da Max e Alex, con qualche pacchetto di patatine e salatini. Appena Michael, Liz e Maria finirono il loro turno di lavoro al Crash Down, si recarono a casa di Tess. 
- Lo sceriffo non si unirà a noi prima delle 7.30- disse Tess.
- Gia, ci raggiungerà per festeggiare la morte di Nasedo quando finisce di lavorare- aggiunse Isabel.
Mangiarono qualche cosa , sempre parlando della morte di Nasedo. Quando arrivò Valenti gli offrirono qualcosa da mangiare, anche se era rimasto ben poco, parlarono ancora un po’ della morte di Nasedo, e poi si salutarono. In realtà fecero finta e tutti si recarono a casa di Michael di nascosto. Per entrare in casa usarono la protezione di Tess, a parte Michael. Quando entrarono in casa abbassarono tutte le tapparelle , solo allora Tess smise di usare il suo potere. La ragazza sperava che Nasedo non arrivasse subito, così avrebbe avuto il tempo di riposarsi prima di usare ancora il suo potere per manipolare la mente di Nasedo. Aspettarono in silenzio, tutti molto tesi: E se qualcosa non funzionava? E se Nasedo non si sarebbe fatto vedere?
All’alba delle 23:30 , suonò il campanello dell’appartamento di Michael. Il ragazzo andò ad aprire, e si trovò davanti…Maria! Nasedo, fra tutti i corpi che poteva scegliere , aveva scelto il corpo di una persona di cui Michael si fidava, per avere meno problemi, ma lui non sapeva che erano stati i ragazzi ad architettare tutto.
- Maria! Che ci fai qui?- chiese Michael stando al gioco e facendo entrare Maria.
- Volevo parlarti- rispose Maria/Nasedo
Nel frattempo Micheal, l’aveva portato al centro dalla stanza, ed era sicuro che Tess e gli altri erano al lavoro.
- E di cosa vuoi parlarmi?- domandò Michael
- Nasedo non è morto, ma Nasedo sono…- cominciò Nasedo
- Sei tu- finì la frase Maria.
- Ma cosa?- domandò Nasedo.
- Sei in trappola!- affermò Max
- Ma.. ma… voi pe.. pensavate che io fossi morto!- balbettò Nasedo.
- Già, siamo stati bravi, vero Nasedo?- domandò Isabel.
- Addio- disse Tess
- Tess, no, Michael andiamo non potete farlo, io ero venuto per dirti che ero di nuovo dalla vostra parte e …- cercò di salvarsi Nasedo
- Spari sceriffo- disse Michael.
BAANNNGGGGG! BAAANNNGGG!
Nasedo cadde a terra, morto. Alex gli si avvicinò e gli tastò la gola.
- E' morto?- chiese Liz
- Si- rispose Alex.
- Ce l’abbiamo fatta- disse Valenti.
Liz corse da Max, e viceversa, e si baciarono. Lo stesso fecero Maria con Michael e Alex con Isabel. Tutto era finito, per davvero!!
- Ragazzi? Cosa ne dite di festeggiare per davvero?- chiese Max.
-SI!!- risposero gli altri in coro.
- Anche lei è invitato sceriffo- disse Max, dopo aver baciato Liz.
- Anch’io?- chiese Valenti.
- è lei che ha ucciso Nasedo – gli ricordò Isabel
-OK, ci sarò!- acconsentì lo sceriffo.

Il resto della serata passò così fra risate , baci ,abbracci, tutti erano contenti che tutto fosse finito, almeno tutto che riguardasse Nasedo, anche se i quattro alieni avrebbero sentito la sua mancanza come guida/protettore.
Il giorno dopo seppellirono il cadavere di Nasedo in mezzo al deserto, e poi festeggiarono, e per davvero questa volta.

FINE

Scritta da AnFiBer


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