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SUMMERTIME BLUES


Riassunto: Impostato come script di un episodio successivo alla chiusura della prima serie è il naturale continuo di "Giorno di confessione". Kyle soffre di incubi notturni  per aiutarlo ad accettare la realtá e per festeggiare la fine dell’anno scolastico i ragazzi organizzano una serata in riva al lago, tutto sembra scorrere tranquillamente quando lo sceriffo Valenti è costretto a dare loro un’inquietante notizia.

Data di composizione: 04.03.2001

Valutazione: per l’intensità di alcune scene finali se ne raccomanda la lettura ad un pubblico adulto.

Disclaimer: Tutti i diritti dei personaggi descritti nel racconto appartengono alla casa di produzione Warner Bros.Tutti i diritti dei brani musicali citati appartengono ai loro autori. Il racconto è proprietà del sito Roswell.it.

La mia e-mail è stovi@hotmail.com


(La scena si apre con Kyle seminudo legato ad un lettino chirurgico in una sala operatoria verdina e circolare – come un disco volante- con tutte le luci accese e puntate su di lui.Tenta di divincolarsi con tutte le sue forze mentre vede avvicinarsi un ombra paludata in un lungo camice, mascherina e guanti chirurgici.) 

KYLE: Stai lontano da me! Chi sei?
VOCE: Stai tranquillo Kyle, non ti faremo nulla che non sia già stato sperimentato prima...
KYLE: Sperimentato? Che razza di esperimenti volete fare? Siete impazziti? Slegatemi!
VOCE: Non hai nulla da temere...

KYLE: Io sono terrorizzato invece, chi mi ha portato qui? Chi siete? Che volete farmi?
VOCE: Solo qualche piccolo piccolo „prelievo“! Siamo autorizzati...
KYLE: No, non mi toccate! Dov’é mio padre? Se siete autorizzati, dov’é mio padre?
(La figura di Jim Valenti emerge da dietro l’ombra)
VALENTI: Sono quí, figliolo.
KYLE: Papá, papá...non permettere che mi tocchino...
VALENTI: Stai tranquillo Kyle, tra poco sarà tutto finito e finalmente sarai come i tuoi nuovi amici!
KYLE: No, papà portami subito via di qui!!
(Il chirurgo si avvicina con il bisturi in mano.)
KYLE: Io non ho nuovi amici e non voglio essere come loro! Papá slegami, ti prego!
(Kyle tenta di divincolarsi sempre piú forte fino a ferirsi con le cinghie.Ad un tratto le mani dei suoi „nuovi amici“ lo tengono bloccato. Kyle vede le sagome di Liz, Alex e Maria che lo circondano ed i loro volti che si avvicinano sorridenti, ma con un urlo raccapricciante si accorge che le facce sono senza occhi.)
VOCI (insieme): Sarai felice, sarai come noi.Sarai come noi.Sarai come noi...
(Kyle vede il lampeggiare della lama del bisturi avvicinarsi ai suoi occhi in una luce accecante.)
KYLE: Nooo! No, oh, nooooooo!!!!!!!!

 (Kyle si sveglia bruscamente nel suo letto, sconvolto, sudato ed imprigionato dalle lenzuola, se ne libera velocemente e si rifugia in un angolo del letto tremando e, circondandosi le ginocchia con le braccia, inizia a piangere sommessamente...) 

(Pomeriggio al Crashdown, non ci sono clienti. “SUMMER IN THE CITY” cantata da Joe Cocker è la  musica di sottofondo. Alex e Max stanno studiando ad un tavolo mentre Maria sta asciugando bicchieri al banco.)
MAX (rivolto ad Alex): Ho sentito che Isabel vi sta preparando un bel summer-tour giá dalla fine della prossima settimana...Maria sará dei vostri?
(Alex e Maria rispondono insieme.)
ALEX: No! Non credo proprio, Wendy la nostra cantante, é guarita molto bene e....
MARIA: Sicuramente! Ma solo come „guest-star“ nella mia serata libera dalle fatiche del Crashdown.
(Alex e Maria si guardano in cagnesco.)
MAX (sorridendo): Sarà meglio che vi mettiate d’accordo. Da come conosco mia sorella, odia le situazioni confuse!
(Isabel entra con aria esultante.)
ISABEL: Ecco qua le prime date: Portales, Fort Sumner, Ramon, Duran, Corona e Hondo. Sono ancora in trattative con altri due locali a Tularosa e a Maljamar.
ALEX: Frena Isabel, frena!...se vai avanti cosí ci trascinerai fino a El Paso!
ISABEL: Mmm, non sarebbe una cattiva idea....
(Isabel si siede e dá un bacio sulla guancia ad Alex mentre posa il telefono cellulare sul tavolo.)
ALEX: Ehm, é che sai, giriamo con il furgone da lavoro del padre di Chris, il batterista...e non credo sia mai arrivato oltre... Lake Arthur.
ISABEL: Uh, poco piú di 20 miglia.....grande!
ALEX: Ok, ok, lo faremo revisionare e... non lo caricheremo troppo.
MARIA: Ti porto qualcosa da bere Isabel? Fa un tale caldo ormai!
ISABEL: Hai, ragione! Una „diet“ ghiacciata, grazie.
(Maria si avvicina al tavolo con il bicchiere , entra Kyle come una furia e la urta facendo cadere a terra il bicchiere, ma nemmeno se ne accorge, guarda in faccia tutti i presenti e punta il dito contro Max.)

MARIA: OOOpppssss!!
KYLE: Evans!
Stai lontano da me e stai lontano da mio padre! Sono stato chiaro?
MAX: Ma,..ma Kyle, che ti succede? Calmati!
KYLE: Per l’ultima volta Evans, io non ti conosco, non conosco le tue intenzioni, ma sento che nella mia vita tu porti solo guai! Io...io non voglio far parte della tua „allegra compagnia“. Perciò, qualsiasi cosa tu abbia fatto per me,va bene, l’hai fatto, ma ora io per la mia strada e tu per la tua! Addio!
(Kyle esce nervoso, ma con passo deciso. Max, Alex, Isabel e Maria restano a guardarsi l’un l’altro con espressione sorpresa.)

***SIGLA DI APERTURA*** 

(Nella camera di Liz, Maria le sta parlando dell’incursione di Kyle.) 

MARIA: Capisci Liz? Era veramente sconvolto! Ho visto Kyle arrogante, arrabbiato, minaccioso altre volte, ma stavolta c’era qualcosa in più...non so come spiegartelo...non era una delle sue solite, futili testardaggini, era fortemente motivato, come... come...
LIZ: Spaventato?
MARIA: A morte, Liz! Credo che fosse proprio paura, pura e semplice!
LIZ: Così Max ti ha detto di venire da me e vorrebbe che io...
MARIA: Che tu provassi a parlargli, solo questo. Tu , in definitiva, hai passato un’esperienza simile alla sua...sai che cosa si prova. Lo farebbe Max in prima persona ma Kyle con lui non vuole proprio avere a che fare; l’ha detto chiaro e tondo.
LIZ: E Max ha mandato te per l’ambasciata...
MARIA: Ehi! Non é certo colpa mia se voi due non vi rivolgete più la parola!...Su..su questo argomento sembrate proprio due...due...capre!
LIZ (sorridendo): Hai ragione Maria, ma ...non me la sento, non ancora. E tu, con Michael, come va?
MARIA: Ehh...due capre! (ride) Sbaglio, lo so. Dovrei lasciarlo adesso, subito! Ma non ci riesco...credo che abbia bisogno di me in questo momento ed io...io ho sempre bisogno di lui!
LIZ: Mi dispiace...vieni qui.
(Le due amiche si abbracciano.)

MARIA: E poi adesso c’é quella cameriera nuova, quella Courtney. Non mi piace per niente! Ogni tanto la sorprendo al banco di cucina con lo sguardo da gatta morta.
LIZ: Sei solo gelosa! E‘ normale.
MARIA: Io sono normale, lo so. Ma lei...
LIZ: Vorresti insinuare che potrebbe essere...
MARIA: Non lo so, dico solo che a volte é strana. Dovremmo tenerla d’occhio, secondo me...
LIZ: Dovremmo...pedinarla?
MARIA: Forse basterà averla sotto sorveglianza speciale...
(Le due amiche si lanciano uno sguardo d’intesa.) 

(Il giorno dopo, chiusura dell’anno scolastico, Liz e Maria nel cortile dell’edificio ridono e  si „danno il cinque“ ripetutamente)

MARIA: Anche quest’anno é andata!
LIZ: Yahoo! E‘ Finita!
(Arriva Alex)
ALEX: Vi vedo felici ragazze, tutto bene allora?
MARIA: Naturale, e a te?
ALEX: Tutte A e B....a parte una C in educazione fisica...Bene! Sì, posso dire che é andata bene.
(Arriva Isabel)
ISABEL (seria): Cos’é tutta questa euforia?
MARIA: Siamo stati promossi perché? Tu noo?
ISABEL: Che domanda stupida! Naturalmente, sì : solo A e B.
LIZ (guarda Isabel ironica): Allora forse non siamo poi così diverse....
(Arriva Tess e tutti si zittiscono)
TESS: Uff, ragazzi! Anche quest’anno mi é andata bene! Negli ultimi tre anni non sono mai riuscita ad iniziare e finire un corso di studi nello stesso istituto... Oh ecco che arrivano anche Max e Michael...
MAX ( da una pacca sulla spalla a Michael): Visto che é andata?
MICHAEL: Ah, grazie! Dovrò farmi ben tre materie ai corsi estivi!
MAX: Così non te ne andrai in vacanza alle Hawaii, lasciandoci soli  ad aspettarti! Andiamo a festeggiare al Crashdown?
TESS: Un momento! Kyle non é ancora uscito...
(Isabel prende sottobraccio Tess.)
ISABEL: Tess, lascia perdere, ti spiegherò strada facendo ok?

(Piú tardi al Crashdown bicchieri di lime-coke per tutti, Max e Liz sono in piedi al banco, Tess e Isabel sedute al tavolo e Michael, Maria e Alex dietro il banco del bar. La musica in sottofondo è “BEAUTIFUL DAY” degli U2.)

MAX (rivolto a Liz): Maria ti ha detto di...
LIZ: Kyle? Sì, so tutto.
MAX: E te la senti di provare a parlargli?
LIZ: Sì, non c‘é problema, ma non sono sicura che lui voglia ascoltarmi.
MAX: Cosa te lo fa pensare?
LIZ: Lui ha paura di voi Max. Io non ne ho mai avuta. E‘ una bella differenza non trovi?
MAX: Paura di noi? Ma come....?
LIZ: Come si può aver paura di voi? (ride) Chiedi a Maria, come la prese quando volle sapere tutto di voi  il giorno del Crash-festival!

(Al tavolo)
ISABEL:...capisci Tess? Ieri pomeriggio se non l’avessi visto con i miei occhi non l’avrei mai creduto. Non so se fosse solo arroganza, ingratitudine...non lo so.Ha guardato me e Max come se fossimo degli striscianti insetti di deserto e poi ci ha voltato le spalle e se ne é andato.
TESS: Ma non é un comportamento molto strano per Kyle...
ISABEL: Tu...tu diresti che é normale?
TESS: Sí, lui non ammetterebbe mai di avere paura...neanche a sé stesso, perciò attacca. Ma ha paura Isabel, credimi!
ISABEL: Dovremmo veramente lasciarlo perdere, secondo te?
TESS: Per un po’ sì... penso di sì.
ISABEL: E se Liz non riuscisse a calmarlo? Se lui rivelasse il nostro segreto? Non credi che sia pericoloso lasciarlo in giro in questo stato?
TESS: Allora ...(ammiccando)...dovrai parlargli tu, nella maniera che sai.... in sogno ma...direttamente!
ISABEL: No, credo che si spaventerebbe ancora di più , constatando i nostri poteri.

(Dietro il banco)
ALEX (rivolto a Maria): Maria credimi! Noi suoniamo nel fine settimana e il giorno di riposo del Crashdown Cafe é il mercoledì, perciò non potrai mai venire a cantare con noi!
MARIA: Lo avete fatto apposta! L’ho capito che non mi volete nel gruppo, ma ricordatevi che é solo grazie a me se  avete fatto la serata in diretta alla radio il giorno di S.Valentino!
ALEX: D’accordo, ma é grazie a me se ti é riuscito di cantare davanti al pubblico!
MICHAEL: OK, break, break! Non sarebbe il caso di chiedere a Isabel di procurarvi qualche serata anche di mercoledì? L’estate é lunga... a voi qualche compenso in piú non fará male, giusto? E le cantanti potrebbero alternarsi, così avreste anche il massimo rendimento!
(Tess batte un cucchiaio sul tavolo per avere l’attenzione di tutti.)
TESS: Scusate, ragazzi! Un momento di attenzione, vi prego é importante! Isabel mi ha informata  che abbiamo qualche problema con Kyle. Io, purtroppo, non lo conosco molto bene, ma mi é venuta un‘ idea: perché non ce ne andiamo domani sera a fare un falò giù al lago? Liz potrebbe andare ad invitare Kyle a stare un po‘ con noi per conoscerci meglio e Alex con  i ragazzi della band potrebbero suonare con gli strumenti tradizionali...per divertirci un po‘, per stare  insieme. E‘ finita la scuola dopotutto, abbiamo il diritto di fare festa no?
MAX: Pensi che Kyle accetterà?
TESS: Se glielo chiede Liz, penso di sì. E poi io direi di farlo comunque, anche se fosse soltanto per noi!
MICHAEL: A me sembra una buona idea! Ci siamo riuniti sempre solo per discutere emergenze, perché una volta non dovremmo farlo per divertirci? Domani é mercoledì e...
(All’improvviso appare Courtney, nessuno l’aveva vista arrivare.)
COURTNEY: ...ed il locale é chiuso. Posso unirmi a voi? Sono in cittá da poco e non conosco ancora nessuno!
(Liz e Maria si scambiano un’occhiata d’intesa.)
LIZ: Ma certo, Courtney! Non ti lasceremo mai quí da sola...ma visto che sei l’unica maggiorenne, dovrai aiutarmi a procurare un piccolo „incentivo“  ad ottenere il consenso di un amico... se vieni di lá in cucina ti spiego.
(Liz prende a braccetto Courtney e si avvia verso la cucina. Max, invece si dirige verso Tess.)
MAX (a voce bassa in modo da essere udito solo da Tess): Che cosa  hai in mente? Te lo dico già adesso: non pensare di buttarti addosso a me per tutta la sera o di fare scherzetti mentali a qualcuno!
TESS (risponde senza guardare Max): Non mi servono certo simili espedienti!  E non ho intenzione di usarne. Avrò la sola forza del mio amore per sopportare ciò che inevitabilmente vedrò.
(Max , imbarazzato dalla risposta, esce dal locale senza una parola.)

(Pomeriggio a casa Valenti: Kyle sta preparando del materiale da campeggio in salotto mentre bussano alla porta. La radio manda un vecchio brano di Eric Clapton “OLD LOVE”.) 

KYLE (senza andare ad aprire): Entra Liz! Ti ho vista arrivare...é aperto!
LIZ: Ciao Kyle. Come stai?
KYLE: Ah, sento che ti hanno informata in merito alle mie impulsive sciocchezze.

LIZ: Esatto.
KYLE: Ed ora sei qui per pregarmi di non tradirvi mai, mantenere la calma  e fare finta che non sia mai successo nulla o di non aver mai visto nulla!
LIZ: No, al contrario Kyle. Sono qui per invitarti ad un falò in riva al lago per festeggiare la fine dell’anno scolastico, per stare in compagnia, per divertirci, per parlare se vuoi  e ...per conoscerci meglio...tutti noi. 
KYLE: Pensi veramente che sia il caso che io mi unisca a voi? Potrei rovinarvi la festa!
LIZ: Ascolta Kyle: io so esattamente come ti senti.
KYLE: Ci sei gia passata, giusto?
(Liz annuisce.)
LIZ: Sì, e so che non é facile, ma ti chiedo una chance Kyle, ti prego. Poi ....poi sarai tu a decidere...é una grossa responsabilità. Tu hai in mano la vita di tutti noi e non puoi escluderci così dalla tua vita senza nemmeno conoscerci! Fai almeno un tentativo...domani sera in riva a Lake Arthur, se ti va di parlarne con me o con qualcun altro di noi...partiremo dal Crashdown alle cinque.
(Kyle annuisce e resta a guardare Liz che se ne va.)

(La sera dopo, davanti al Crashdown, Isabel, Max, Courtney e  Liz stanno caricando le bibite ed il cibo sulla jeep.) 

LIZ: Sará meglio che Courtney venga con noi su quest‘ auto...c’é..uhm..quella roba dietro.
ISABEL: Nessun problema, io salgo sul furgone insieme ad Alex e i ragazzi.
(In quel momento arrivano Maria, Michael e Tess nella Jetta , seguiti da Alex sul furgone con la band. Isabel sale accanto ad Alex e Michael abbassa il finestrino dell’auto.)
MICHAEL: Ok, ci siamo. Si parte?
LIZ: Aspettiamo ancora un po‘. Sono sicura che verrà.
MICHAEL: Sentite, aspettate voi. Noi nel frattempo si va a preparare!
(Max annuisce ed il furgone e la Jetta partono.)
MAX: Sei cosí sicura di averlo convinto?
LIZ: No, ma se lo conosco abbastanza, la sua curiosità vincerà ogni diffidenza.
COURTNEY: Un nuovo amico?
LIZ: No, un vecchio amico, ma vedi Courtney é anche il figlio dello sceriffo...
COURTNEY: Cooosa? E voi mi fate salire in un auto con il figlio dello sceriffo con...con tutta quella „roba“ dietro?
MAX (sorridendo a Liz): Calma, Courtney! Quella „roba“ é proprio  per lui e ...i ragazzi della band, forse. Noi non ne beviamo.
(Proprio in quel momento Kyle parcheggia la sua auto dietro la jeep.)
KYLE: Salve! Siete proprio sicuri di volere anche me?
LIZ (lo abbraccia): Vieni, sali! Gli altri sono già partiti.
(Kyle prende posto accanto a Max, si allaccia la cintura di sicurezza e lo guarda nervosamente senza dire una parola.)

(Alla spiaggetta del lago il faló é pronto ed i ragazzi della band stanno accordando le chitarre. Quando Max ferma la jeep gli si fanno incontro Maria, Tess e Michael.) 

MARIA: Finalmente! Cominciavamo a pensare che saremmo rimasti senza cena.(Prende un cesto di sandwich dalle mani di Liz.)
MICHAEL: Coraggio, a me passate la roba piú pesante...
MAX: Oooppp! Eccoti servito.
KYLE: Birra?!? Ehi, ehi, quella é una cassa di birra!
MICHAEL: Tutta per te, amico!
COURTNEY: Diavolo! E questa, per averla, ho dovuto giurare che era per mio nonno-mai conosciuto- pace alla sua anima!
(Courtney mette una bottiglia di whiskey del Tennessee tra le mani di Kyle che si avvia con aria stupita verso il falò seguendo Michael. Liz e Courtney si avviano portando grossi cesti da pic-nic. Max resta accanto alla jeep per alzare la copertura per la notte. Kyle, dopo un momento di esitazione, posa la bottiglia e torna ad aiutare Max a sistemare la capote.)
KYLE: E‘ stata tua l’idea di invitarmi qui?
MAX: No, di Tess.
KYLE:Aha! Io... io ieri ero... un po‘ nervoso, ultimamente ho degli incubi...
MAX: Ti credo! Anch’io ne ho.
KYLE: No, quello che volevo dire é che se mio padre si fida di voi, avrà i suoi buoni motivi e... dopo ciò che é successo... in definitiva, sono ...felice di essere qui a festeggiare con voi, stasera.
MAX (smette di lavorare con la capote): Vedi Kyle, non so che ti abbia raccontato tuo padre di ció che é successo quando eri...svenuto. Ma posso dirti che anch’io sono felice di essere quí a parlare con te stasera, perché in tutta onestà: ho avuto molta paura  di non riuscire a salvarti.
KYLE: Cosa stai cercando di dirmi, Evans?
MAX: Che ero stato torturato per quasi due giorni e mi erano state iniettate delle droghe e...che ho esitato molto prima di salvarti, perché...perché avevo una gran paura di non farcela.
KYLE: Insomma...sono stato fortunato!
MAX: Sì, molto fortunato.Anche se temo che nel momento in cui si é creato questo...collegamento tra noi due, beh...credo di averti trasmesso parte delle mie paure, dei miei timori e... mi dispiace molto che tu ne soffra.
KYLE: E‘ solo un problema mio, Max. Mi sto rendendo conto che tu e gli altri fate il possibile per non farmi sentire a disagio...ma essere consapevole di essere qui, mentre dovrei essere morto è una realtà che non mi é facile da accettare così facilmente. Ho bisogno di tempo e sono venuto qui per festeggiare il mio ultimo giorno a Roswell per quest’estate. Me ne andrò ad un campo estivo di football per quasi due mesi... così non sarò più un problema per voi.
MAX: Credo che in questo momento tu debba fare ció che desideri e  ti auguro di trovare tutta la serenità che cerchi.

(Piú tardi tutti  sono attorno al fuoco ad ascoltare i ragazzi della band che suonano i loro brani strumentali: Tess, Isabel e Courtney accanto ai musicisti, Max e Liz vicinissimi ma senza contatti, Michael  preoccupato, che tiene d’occhio Kyle che sta scolandosi beatamente l’ennesima bottiglia di birra) 

KYLE: Bravi, bravissimi! Il tour sarà sicuramente un successo...ma dove diavolo é finita quella bottiglia di whiskey che avevo appoggiato accanto alla birra?...Michael...non dirmi che tu, come Max, non bevi neanche un sorso?
MICHAEL: Esatto Kyle! (Mickey guarda Max) Io preferisco avere tutto sotto controllo. Temo che la  tua bottiglia dovrai cercartela da solo...
MARIA (Emerge dal buio con la bottiglia  mezza vuota di wiskey in mano, barcollante e  palesemente  ubriaca):  Devi sempre avere tutto sotto il tuo controllo vero Mickey G.? Non deve mai sfuggirti nulla: mai un gesto, un’emozione, una sensazione...Bah, schifoso egoista! Sei.. sei.. antipatico! Sì, mi sei sempre stato antipatico... tu e quella sciacquetta insipida... Si vede, si vede che siete fatti della stessa pasta!
(Michael chiude gli occhi e si prende la testa tra le mani accennando un diniego)
LIZ: Maria! Sei impazzita, ma quant’hai bevuto! (Si fa incontro all’amica, preoccupata)
(Anche Tess si alza e cerca di aiutare Maria, ma viene bloccata da Michael)
MICHAEL: Vado io!
(Michael prende la bottiglia dalle mani di Maria e la dá a Liz, allontanandola)
MICHAEL: Vieni con me, coraggio. Ora si va a fare un bel giretto disintossicante...
(Michael sostiene Maria e si avvia verso il sentiero del  lago trascinandosela dietro.)
MARIA: Fermati! Mi gira la testa!
MICHAEL: Oh, questo é niente, mi vengono i brividi al pensiero di cosa ti girerà tra poco... coraggio, cammina!
MARIA (piagnucolando): Non puoi trascinarmi così! Fermati, sto...sto male!
(Lontano dalla vista degli amici,  Michael la tira fin sulla riva del lago)
MICHAEL: Ecco qua, in ginocchio! Giú, avanti! E muoviti!
MARIA (ubbidisce spaventata):... Ma non vorrai... no, Michael, no ti prego, ti prego... questa é violenza su una povera fanciulla ubriaca e indifesa....non farlo, non osare sai, non osare.... no,no,no!
MICHAEL: Oh, si invece! Spero solo che sia abbastanza fredda!
(Michael prende per il collo Maria e le spinge la testa sott’acqua un paio di volte)
MARIA(sputacchiando): Che schifo! Qui é pieno di rane! Smettila! Lasciami!
(Michael allora comincia a schizzarla d’acqua con le mani)
MARIA: Basta! Pietà! Non annegarmi! Va bene, lo ammetto ho versato il whiskey dietro il cespuglio! Non sono ubriaca, ho fatto finta, smettila! Mi farai prendere un raffreddore... basta! Basta!
MICHAEL:Non dire sciocchezze, ci sono almeno 28 gradi! Lo sapevo che mentivi, perché lo hai fatto? 
MARIA: Perché quella sgualdrinella non ti ha staccato gli occhi di dosso per tutta la sera! E tu?...occhi negli occhi...maiale!
MICHAEL: Ma tu sei pazza, ma di chi parli?
MARIA: Di Courtney! E di chi altri? Non vorrai farmi credere che non vi lanciate sensuali sguardi d’intesa! Vi ho visti.
MICHAEL: E‘ tutto nella tua fantasia paranoica... Maria...
MARIA: Forse la mia é solo fantasia, ma tu guarda che hai fatto! Mi hai totalmente lavata...
(Maria si strizza i capelli piagnucolando.)
MICHAEL (divertito):Oh certo che guardo, ti assicuro che é un gran bello spettacolo...
(Maria si accorge che la maglietta bagnata rivela molto piú di un particolare delle sue forme e tenta invano di coprirsi con le mani.)
MICHAEL: Che sciocchezza! Togliti quella maglietta e vieni quí. Se la strizzi un po‘ e l’appoggi  su queste pietre, tra poco sará asciutta. Senti? Sono ancora calde di sole.
MARIA: Non potresti asciugarla tu con ...con i tuoi poteri?
MICHAEL: No, non avrei piú scuse per tenerti al caldo mentre si asciuga!...Vieni quí, coraggio!
(Michael si toglie la maglia e la stende a terra, poi toglie la maglietta bagnata a Maria e la stende sui sassi. Maria gli si avvicina un po‘ sospettosa con le mani incrociate sul seno. Michael le prende dolcemente una mano ne vince la resistenza, le bacia il palmo e se la passa come una carezza sul viso e poi la lascia scivolare sul collo, bacia Maria trascinandola a terra sulla  maglia accanto a lui.)
MICHAEL (con la voce roca per l’emozione): C’era proprio bisogno di tutta questa messa in scena?
(Maria si scosta leggermente da lui pensierosa, poi incomincia ad accarezzargli le spalle ed il torace.)
MARIA (baciandolo): Mhmm, direi  proprio che era...NECESSARIA.

(Al faló Liz é in apprensione per Maria)
KYLE (passando la bottiglia del whiskey ai ragazzi della band): Stai tranquilla Liz, vomiterà dietro a qualche cespuglio e poi Michael la riporterá a casa. Al massimo avrá un po‘ di mal di testa domani...
MAX (sorridendo): Puoi credergli, é un vero esperto!
(Max si allontana lasciando Kyle a parlare con Liz. Si avvicina a Tess che sta cercando nei cesti qualcosa da mangiare per il chitarrista)
MAX: Missione compiuta, direi. Kyle mi sembra molto piú tranquillo ora.
TESS: Sí é una bella festa, Isabel é addirittura entusiasta. Non l’avevo mai vista cosí felice: ha ragione,  i ragazzi suonano veramente bene e lei non ha occhi che per il suo bassista preferito... A proposito... grazie!
MAX: Di che?
TESS: Per non aver ostentato amoreggiamenti in pubblico.
MAX: Non ringraziare me, ringrazia Liz. Non é il tipo dal ripensamento facile.
TESS: Te la sta facendo più dura del previsto, Max?
MAX (seccato): Giá! E non dimentico che é... tutto merito tuo.

(Isabel sta aiutando Alex a riporre gli strumenti)
ALEX: E‘ stata proprio una gran bella serata, ma sono quasi le 11 e domani abbiamo le prove. Sará meglio rientrare.
ISABEL: Sí ma le prove sono al pomeriggio e domani mattina non c’é scuola...non ti va di fermarti ancora un po‘ a casa mia?
ALEX (la guarda sospettoso): Non...non mi stai prendendo in giro, vero?
ISABEL(ironica): Non oserei mai!
ALEX: Ok, guida Criss. Chi sale con noi?
LIZ: Courtney vai pure con loro, aspettiamo noi Michael e Maria.
COURTNEY: Sicuro? Tutto a posto?
LIZ: Certamente, ora vado a cercarli, andate pure. A domani!
COURTNEY: Ok, buonanotte.
ALEX  E  ISABEL: ´notte, a domani!
LIZ (rivolta a Max): Vieni, andiamo a cercarli!
MAX ( a Tess e Kyle): Mettete tutto sulla jeep, noi torniamo subito.
(Liz si avvía lungo il sentiero nel buio, chiamando Michael e Maria.)
MAX: Perché non li lasciamo in pace? Hanno la loro auto no?
LIZ: Io voglio essere sicura delle condizioni di Maria! 

(Michael tappa la bocca a Maria con la mano e risponde, da dietro un grosso masso in riva al lago.)

MICHAEL: Tutto bene Maxwell! Liz! Andate pure, Maria ha solo un po‘ di mal di stomaco. Appena le passa rientriamo per conto nostro.
LIZ: Maria! Maria, rispondimi! Non me ne vado di qui senza sentire la tua voce.
MARIA (morde la mano a Michael per rispondere): Uh, sì, é tutto a posto Liz! Lasciami una bottiglia d’acqua, ci vediamo domani.
MICHAEL: Ahuaii, ahi...ahi..
LIZ: Cos’é stato?
MARIA: Niente, niente, grazie Liz! ( a voce bassa, rivolta a Michael): é solo un „animale“ ferito... uhm, ehmm...dove eravamo rimasti?
MICHAEL: Non so tu, ma io avevo finito!
MARIA: Eh, no, bello mio, proprio adesso che ci hanno lasciati finalmente soli?
MICHAEL: Sei piè rilassata?
MARIA: Beh, sì...
MICHAEL: Ok, continuiamo!

(Nel furgone Criss sta guidando con l’ autoradio a  tutto volume, il brano trasmesso è ”COLD SHOT” eseguito da Stevie Ray Vaughan and Double Trouble. Sono giá alla periferia  di Roswell e  Isabel ed Alex si stanno baciando, quando all’improvviso Criss blocca il  mezzo) 

ALEX: Ma porc... ma che fai! Vuoi ucciderci tutti?
CRISS: Non l’ho fatto apposta! C’é un blocco stradale...é lo sceriffo mi pare...
(Criss abbassa il finestrino e si affaccia lo sceriffo Valenti)
VALENTI: Ah, siete voi ragazzi! Avete notato qualcosa di strano strada facendo?
ALEX No sceriffo, veniamo dal lago ed era tutto normale.
ISABEL: Qui é successo qualcosa?
VALENTI: Beh, siamo a Roswell, signorina Evans! Ci sono spesso fenomeni strani...Questa sera la città é stata  bersaglio di strane tempeste magnetiche: é andato tutto in tilt: bancomat, biglietterie automatiche, pompe di benzina...e le bussole hanno continuato a girare in tondo per quasi mezz’ora! Abbiamo avuto delle chiamate da persone spaventate che dicevano di vedere strane luci rosse a raggio passare in continuazione lungo le strade...come uno scanner...hanno detto. Ma adesso é tutto finito da almeno un ora. Noi siamo in strada da un po‘ e non abbiamo visto niente. Andatevene  a casa ragazzi!  Kyle é con voi?
ISABEL: No ma dovrebbe arrivare nella jeep con Max e Liz tra poco.(Isabel guarda fisso negli occhi lo sceriffo) Stia tranquillo, lo accompagneranno a casa.
(Isabel si rivolge spaventata ad Alex  mentre il furgone riparte)
ISABEL(in un bisbiglio): Ti prego, resta con me stanotte.
(Alex l’abbraccia in silenzio stringendola forte, la radio suona “C’MON C’MON C’MON di Bryan Adams. Isabel è scossa da un brivido.)

(Sul terrazzino della stanza di Liz , Max é deciso a non lasciarla sola.Dalla finestra socchiusa arriva il suono di  un brano di Mark Knopfler : “JE SUIS DESOLE’”.) 

MAX: Hai sentito quello che ha detto Valenti, no? Quella luce… ci stavano cercando! E‘ stato solo un puro caso che fossimo tutti fuori cittá. Non riesco a lasciarti quí da sola Liz!
LIZ: Ma non sono  sola, ci sono i miei genitori e... Max, calmati! Non cercano me! Cercano te, tutti voi. Io, Maria, Alex  e Kyle,  noi siamo al sicuro. Piuttosto io... ho paura per voi...
MAX: Allora ci tieni ancora un po‘?
LIZ: Non é solo quello che c’é stato tra noi, Max. Siamo sempre tutti amici no? Io…credo che me ne andrò via da Roswell, almeno per un mese intero. Magari non vedermi aiuterà anche te a chiarire i tuoi sentimenti per Tess.
MAX: I miei sentimenti per Tess sono già chiari. Sono i suoi che sono molto confusi...
LIZ: A me pare molto decisa, invece...
(Nel momento di silenzio si sente chiaramente il ritornello della canzone:
-Je suis désolé, mais je n’ai pas le choix
-Je suis désolé, mais la vie me demande ca´...)
MAX:Va bene, non parliamone adesso.... cosí hai deciso di andartene per un po‘... Ci terremo in contatto?
LIZ: Telefonerò a Maria.  Sarà il mio portavoce, potrete chiedere a lei.
MAX: Ma io non posso...non posso lasciarti andare, non cosí!
LIZ: Max, Max ascolta: io ho rispettato le tue decisioni qualche tempo fa , ricordi? Ora tocca a te, rispettare la mia volontà.
MAX: D’accordo, ma almeno ti voglio ricordare nel miglior  modo possibile...
(Max abbraccia Liz e la bacia delicatamente sulla fronte, e poi sulle labbra con dolcezza.)

(Nella stanza di Isabel, lei ed Alex se ne stanno sdraiati vestiti sul letto, ascoltando un nastro degli Whits  a basso volume.) 

ALEX: Sei un po’ piú tranquilla ora?
ISABEL: No, spaventata quanto prima.
ALEX: Comunque ho sentito rientrare tuo fratello poco fa…vuoi ancora che io resti qui?
ISABEL (agitata): Sí, oh sí ti prego! Sono disposta a…cioè, se vuoi…se vuoi potremmo…
ALEX: Andare oltre? No Izzie, non me la sento proprio di approfittare ignobilmente delle circostanze!
ISABEL: No, io…io l’avevo già deciso Alex, da un po’ di tempo…
ALEX: Stai scherzando, vero?
ISABEL: Affatto! Non ti rendi conto  della situazione? Potrebbe essere l’ultima volta che stiamo insieme. Che possiamo vederci ed ancora dirci qualcosa!
ALEX: Non essere così pessimista, ricordi il nostro motto?  Affrontare e superare…insieme.
ISABEL: Appunto Alex: per me questa è un’ emergenza e sono sconvolta all’idea di doverla affrontare da sola!
ALEX: Sei scossa dall’idea di essere sola contro l’intero Universo eh? Ma non è così, non c’è niente di reale, al momento, in questo.
ISABEL: Hai detto la parola magica Alex “al momento”….capisci? Mancano poco più di tre mesi al mio diciottesimo compleanno ed io…potrei non arrivarci mai…
ALEX: Non devi neanche pensarlo! Se stanotte non vi hanno trovati, non torneranno piè indietro…diamine! Lo sanno tutti : non ci sono alieni a Roswell!
(Isabel sorride ironicamente)
ALEX: Non saró  bravo a proteggerti, ma almeno sono riuscito a farti sorridere…sei bellissima…
(Isabel, intraprendente comincia a slacciargli i bottoni della camicia.)
ALEX: Isabel, no ti prego…Magari adesso sei sincera, ma domattina ne sarai sicuramente pentita.
(Isabel lo bacia appassionatamente infilandogli le mani sotto la maglietta ed incominciando a sfilargliela.)
ALEX: Sei proprio decisa, eh?
ISABEL: Decisissima!
(Le difese di Alex stanno per crollare ma c’è spazio per un ultima obiezione.)
ALEX: No, dai…abbiamo addosso la polvere del deserto, l’odore della legna bruciata…
ISABEL: Ok, ok, ho capito. E’ quella porta dopo il guardaroba: infilati sotto la doccia!
ALEX: Tu... hai un bagno privato?!?
ISABEL: Beh … sono una principessa… l’hai dimenticato?  E’ un “regalo” di mio padre di due anni fa. Passavo troppo tempo davanti allo specchio ed occupavo per troppo tempo la stanza da bagno principale.
ALEX: Cosí… non ho scampo…
ISABEL(maliziosa): Direi di no.
ALEX: Ok, vado…hai ancora tempo per ripensarci.
(Poco dopo Alex è sotto la doccia, Isabel la apre ed entra nella cabina con lui.)
ALEX: Dovevo immaginarmelo…
ISABEL: Facciamo che io lavo te e tu lavi me, ok?
ALEX: Ok, ma per me non è un gioco, Izzie.Ti prego, lentamente…molto lentamente.
ISABEL: Non ho mai pensato che lo fosse e non ho voglia di affrettare nulla. E’ la nostra notte Alex, non sappiamo se potremo averne un’altra, perció voglio che non finisca mai.
ALEX (baciandola): E le tue paure?
ISABEL: Sono sempre lì, ma la tua pelle calda contro la mia è di grande conforto.
(Alex esce dalla doccia, si asciuga e poi avvolge Isabel nell’accappatoio, la prende in braccio e la porta sul letto. Mette un CD nel lettore poi si inginocchia lì accanto contemplandola ed accarezzandola)
ALEX: Ti amo, Izzie.
ISABEL(mentre gli accarezza il viso e il collo): Come ti senti?
ALEX: Non lo so, sono stranamente calmissimo, mi sento forte, invincibile.So perfettamente che potrei morire per te, tra poco, domani, non lo so…Ma questa consapevolezza non cambia nulla di ció che sto per fare.
ISABEL: Allora vieni accanto a me. Ho bisogno della tua forza, del tuo calore.
(Alex si stringe al corpo di Isabel baciandole la fronte, gli occhi, l’incavo del collo sotto l’orecchio.)
ALEX: Stai tremando, amore mio…
ISABEL: E’ così…non riesco a smettere! Credo che sia l’emozione.
(Alex passa le sue mani calde sul corpo di lei, soffermandosi con delicatezza sul seno, i fianchi ed il ventre.)
ALEX: Non abbiamo protezioni, Izzie.
ISABEL: In queste condizioni,  ha molta importanza?
ALEX (in un sussurro): No,…credo di no, ma cercherò comunque di fare attenzione, ok?
(Isabel gli passa le braccia sulle spalle e lo attira a sé, baciandolo appassionatamente. La musica che proviene dallo stereo è “JOIN ME in death” di Him. Alex con più intraprendenza, incomincia a baciarla dal collo scendendo giù al al seno, il ventre, l’inguine…)
ALEX: Sei dolcissima…
ISABEL: E tu sei meraviglioso…lo so con quanta pazienza mi sopporti…e adesso dovrai averne anche di piú. E’…è la prima volta…
ALEX: Sta tranquilla, farti male non è esattamente quello che desidero…
ISABEL: Oh, sono io che voglio sentirti in me…ad ogni costo.
(L’alba sta colorando di un rosa tenue l’interno della stanza di Isabel, lei abbracciata al petto di Alex, sta piangendo silenziosamente. Lui le accarezza il viso e se ne accorge.)

ALEX: Ehi! Giá pentita?

ISABEL: No, è stato tutto perfetto, lo rifarei mille volte! E’ solo che mi sento così felice…ed invece, sono certa che sto solo facendoti del male e…mi odio, per questo. Dimmi Alex: non mi hai mai desiderata…diversa?
ALEX: Sí, devo proprio ammetterlo: a volte ho desiderato che fossi meno dura con te stessa…
ISABEL: No, io intendo proprio diversa da come sono, da ciò che sono (scoppia in lacrime)
ALEX(accarezzandola): Ssshhhh, so cosa vuoi dire, ma non ti ho mai pensata o desiderata diversa da come sei. Io ti amo perché sei tu, non un’altra!
(Alex la stringe piú forte a sé.)
ALEX: Ssshhhh, non piangere amore mio.  Vedi io lo so che se non sará domani, sará fra un mese o fra un anno…mi metterai da parte. Magari poco a poco, lentamente, ma mi allontanerai dalla tua vita.  Ne sono perfettamente consapevole e non ne faccio un problema…
ISABEL(singhiozzando): No, io…io…
ALEX: Lo so che non mi ami, ora hai solo bisogno di me ma…non mentire a te stessa e sii sempre sincera  nei miei confronti.  Sará doloroso, non lo nego, ma sarò orgoglioso del tempo che mi avrai concesso.
ISABEL (disperatamente): Io ti amo Alex, ti voglio bene, davvero!
ALEX: (accondiscendente): Va bene, ti credo. La cosa piú importante è che siamo amici e che lo saremo a lungo. Ora asciuga le lacrime e dormiamo un po’, ok? Domani comincia il tour…avremo ancora tempo per stare insieme, vedrai amore mio…tanto tempo…

(La scena si chiude con una panoramica della stanza con i raggi di sole rossastri che illuminano sinistramente l’abito lungo di raso nero del saggio di sartoria di Isabel, sulla gruccia accanto alla finestra. L’ombra mattutina dell’abito si allunga con un effetto spettrale sul letto dove riposano i due giovani amanti.)

Scritta da Vivian


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