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GIORNO DI CONFESSIONE


Riassunto: Problemi psicologici si affacciano alla mente dei ragazzi dopo gli ultimi, sconvolgenti avvenimenti, soprattutto Liz custodisce un segreto prezioso. Individuare l’amico migliore per le confidenze piú intime sará necessario per molti di loro.
Impostato come script dell'episodio successivo alla chiusura della prima serie, il fatto ruota esclusivamente attorno ai dialoghi dei protagonisti.

Data di composizione: 07.02.2001

Valutazione: Per tutti.

Disclaimer: Tutti i diritti dei personaggi descritti nel racconto appartengono alla casa di produzione Warner Bros. Il racconto é proprietá del sito Roswell.it.

La mia e-mail è stovi@hotmail.com


(Crashdown, orario di chiusura:Michael e Maria sono nella cucina e Michael sta riponendo le stoviglie e togliendosi il grembiule. Maria in piedi accanto a lui, lo sta guardando con aria smarrita.)

MICHAEL: No Maria, non stasera! Chiarimenti, discussioni ed approfondimenti un’altra volta. Stasera proprio non posso!
(Entra Liz)
LIZ: Lo so che é orario di chiusura ma ...allora chi mi prepara questo „missile al chili“?
MICHAEL: Te lo prepara Maria, io...io devo assolutamente andare dallo sceriffo Valenti...mi dispiace...
(Michael esce e Liz guarda Maria con aria interrogativa.)

MARIA: (a voce bassa, con aria da cospiratrice) Deve aiutare lo sceriffo a far sparire il corpo di Pierce...
LIZ: Uh, ...che brutto lavoro...!

(Valenti e Michael sono nel fuoristrada dello sceriffo cercando un posto molto isolato verso il deserto, fuori dalla cittadina di Roswell)

VALENTI: Figliolo, la questione é risolta ormai, fattene una ragione: non avevi scelta...Pierce ci teneva tutti sotto tiro ed io non avrei fatto in tempo a salvare nessuno, credimi!
MICHAEL:Ció non giustifica il fatto che non ho saputo controllarmi! Ma l’ha visto bene com’é ridotto il corpo di quel poveretto?
VALENTI: Sí, purtroppo e... temo che dovrai finire la tua opera, non possiamo lasciare in giro un cadavere mezzo-carbonizzato.
MICHAEL: E cosí dovrei carbonizzarlo completamente, secondo lei?
VALENTI: Sí, penso proprio sia la soluzione migliore, sai com‘é: né abiti, né etichette, né segni particolari...o altro.
MICHAEL: Mmh, cosí faremo anche prima a seppellirlo: solo ossa carbonizzate, esatto?
VALENTI: Esatto, anche dovessero mai scoprire qualcosa...non sarebbero altro che ossa!
(Valenti ferma l’auto dietro una duna.)
VALENTI: Vuoi proprio che ti dica la veritá, figliolo? Non avrei mai fatto una cosa del genere per nessuno al mondo....fino a due giorni fa...
(Valenti dá una pacca sulla spalla a Michael ed entrambi scendono dall’auto prendendo due pale dal sedile posteriore.)

(Nella cucina del Crashdown  Maria é al fornello, mentre Liz e Alex sono in piedi al banco.)

ALEX: Non c’é proprio nulla stasera che ci tiri un po‘ su il morale eh?
LIZ:  L’unico lato positivo é che tra un po‘ iniziano le vacanze estive, forse riusciremo a distrarci dagli ultimi, penosi  avvenimenti.
MARIA: Tu che programmi hai Alex?
ALEX: Beh, innanzitutto devo definire una mini tournee  nei locali quí in giro...sai con la band...Spero che la musica e i ragazzi mi aiutino a dimenticare questa storia, almeno per un po‘...
MARIA: E tu Liz?
LIZ: Cercheró un posto lontano da quí...il piú possibile...tante miglia quante i miei genitori mi permetteranno di farne...
MARIA:...ed io resteró quí a reggere il forte...
LIZ: Almeno tu potrai vedere Michael ...
MARIA: Giá, te la immagini che tortura? Dai, ecco pronto il tuo „missile“. Mio Dio! Hai l’aria cosí stanca Liz...coraggio, vai di sopra, faccio io chiusura stasera. E poi c’é Alex che mi tiene compagnia...
ALEX: Sicuro, nessun problema!
LIZ: Oh, grazie ragazzi, ve ne sono infinitamente grata.
MARIA: Sú, sú, vai, ma smettila di piangere, devi riposarti!
LIZ: Ok!
(Liz abbraccia Maria e sale nella sua camera. Appena richiusa la porta si getta sul letto, piangendo, tenendo tra le mani la cornice con la foto di Max. Mentre la stringe ha la visione di Max, seduto sul pavimento della sua camera in casa Evans, con la testa tra le mani ed il viso lavato dalle lacrime. Sconvolta e spaventata si alza di scatto facendo cadere la cornice in vetro che si frantuma nell’impatto col pavimento, ancora piú disperata allunga la mano verso i cocci...)
LIZ: Noooooo!
(All’improvviso, sotto la sua mano la cornice si ricompone totalmente senza nemmeno un graffio...)

***SIGLA DI APERTURA***

(Corridoio  West Roswell High: suona la campanella dell’intervallo e gli studenti stanno uscendo nel cortile)

MARIA: Avanti Liz! Devi uscire con noi a fare colazione.
LIZ: No Maria, davvero, non ho fame e devo recuperare le lezioni dell’altro giorno, si avvicinano queste benedette vacanze e non mi va di trascorrerle a studiare e... magari piú alta sará la mia media, piú i miei genitori mi lasceranno andare lontano...
MARIA: Beh, se le cose stanno proprio a questo punto...te lo auguro! Ciao.
LIZ: A dopo.
(Liz attende che il corridoio sia completamente vuoto, poi scivola furtivamente nell’aula di biologia, posa lo zainetto e poi analizza al microscopio un campione della sua saliva. Quando alza gli occhi dal microscopio non sembra particolarmente sorpresa, ma preoccupata. Si alza di scatto e lava con cura nel lavandino il vetrino che ha usato poi lo appoggia per terra e lo schiaccia con decisione sotto il tacco della scarpa, frantumandolo totalmente.)

(Nel pomeriggio al Crashdown: Liz prende due piatti di ordinazioni al banco della cucina.)

LIZ: Michael, ho bisogno di parlarti..é..é..importante e, non dirlo a Maria!
MICHAEL: D’accordo, come vuoi, dove?
LIZ: Dopo la chiusura, sul terrazzo della mia stanza.
MICHAEL: Mhm, mi tolgo dai piedi Maria e arrivo appena posso.

(A casa Evans.)

ISABEL: Max, Max, andiamo, ...apri questa porta! Sono due giorni che te ne stai chiuso quí dentro! Apri, ti prego...parliamone!
MAX: Vattene Isabel!
ISABEL: Max non puoi continuare cosí, papá e mamma sono molto preoccupati...Max!
MAX: Non ho bisogno di nulla, vattene! Soprattutto non ho bisogno dei tuoi „consigli“, della tua approvazione o disapprovazione, Isabel.Vai via!
(Isabel batte un pugno sulla porta e vi si appoggia con la schiena.)
ISABEL: Maledizione, Max, ...sono io che ho bisogno di te!
(Dopo poco si sente il rumore della serratura che gira ed Isabel entra lentamente nella stanza di Max.)
ISABEL: Posso aprire le persiane alle finestre? E‘ cosí buio quí dentro...(apre)...Max, mio Dio!
(Max se ne sta rannicchiato in un angolo della stanza sul pavimento, con addosso solo i pantaloni della tuta da ginnastica, occhi gonfi ed aria stravolta.)
MAX: Cosa vuoi?
ISABEL: Vorrei sapere che cos’hai deciso...
MAX: Nulla Isabel, sono sempre della stessa opinione: le vite sono nostre...non credo proprio che esista una mia decisione in merito. Pensi che potrei importi di lasciare Alex e metterti con Michael? Pensi veramente che Michael  mi ubbidirebbe senza fare di testa sua solo perché adesso sa che sono...il capo? Pensi che potrei mettermi tranquillamente con un‘....estranea, mentre non amo nessun altra che Liz? E‘ assurdo Isabel...tutto dovrá essere come prima...
ISABEL: No, Max. Niente sará piú come prima...guardati! Io non credo che tu abbia superato il trauma...io...io ho visto che cosa ti hanno fatto lá dentro, ricordi?
MAX: E come potrei dimenticarlo! In quell’inferno con me c’eri soltanto tu e...Liz. Ma per ció che riguarda la tua vita...devi decidere tu Isabel...Pensi di lasciare Alex?
ISABEL: No. Non per il momento almeno. Dovremmo essere abbastanza al sicuro,adesso no? Nasedo ci proteggerá.
MAX: Sí, dalla squadra dell’FBI, ma dai nostri nemici?
ISABEL: Mi fai paura, Max?
MAX: Forse sí, perché l’unica cosa che desidero veramente, l’unica cosa che si é impressa chiara nella mia mente in questi due giorni di riflessione é una sola Isabel: ora piú che mai dovremo essere uniti... e non soltanto noi quattro... sai di chi parlo.
ISABEL: Cosa farai con Tess?
MAX: Ancora non ci ho pensato, spero che saremo ...amici, perché la sola idea di averla come unica compagna per il resto della mia vita..non...diciamo che... non mi attrae.
ISABEL: Max...non puoi restare chiuso quí dentro ancora a lungo...papá e mamma parlano giá di...psicologo.
MAX: Lo so, ho un unico pensiero ora che mi tormenta, non so ancora come, ma...devo...devo vedere Liz!
ISABEL: Alleluja! Almeno ti laverai ed uscirai di quí!

(Terrazzo della stanza di Liz: Michael e Liz sono appoggiati al muretto.)

MICHAEL: Allora, che devi dirmi di tanto importante?
(Liz é molto inquieta e nervosa.)
LIZ: Devi aiutarmi, Michael! Solo...solo tu puoi farlo, adesso.
MICHAEL: Ma che ti sta succedendo Liz?  Non basta lo shock di quello che abbiamo appena passato? C’é dell’altro?
LIZ: Temo di sí, ho paura che per me , tutto stia cominciando ora. Mi...mi sono successe delle cose Michael e..e...non ho piú nessuno a cui confidarle!
MICHAEL: Ma che dici? Hai Maria, hai Alex...
LIZ: No! No,non posso confidare loro certe cose...Vedi Michael, da quel giorno in cui Max mi ha guarita ...io...io ho avuto un solo raffreddore  il mese dopo e poi...piú nulla. Non mi sono piú ammalata, capisci?
MICHAEL: Buon per te! Ma che c’entra?
LIZ: Giá, che c’entra...Le visioni, Michael! Io ho incominciato ad avere delle visioni ogni volta che baciavo Max...
MICHAEL: D’accordo, ma anche io e Maria...
LIZ: No, Michael! Solo tu, non Maria! Maria non ha mai avuto visioni,e...nemmeno Alex! E poi la telecamera-spia si é rimessa in funzione dopo che io l’ho toccata,...e poi ho avuto segni luminosi sul corpo e... e ... non posso confidare loro certe cose...tu...sei la sola persona che mi é rimasta per...per questo!

(Liz prende un vaso con una piantina verde lí accanto, vi passa sopra la mano ed all’improvviso la piantina é cresciuta e fiorita. Michael ha uno sguardo allibito.)
MICHAEL: Ma tu...tu...come hai fatto?
LIZ: Capisci adesso Michael? Tu sei la sola persona al mondo che abbia letto il mio diario, tu sai chi sono, come sono e che cosa provo...nessun altro sa di me le cose che tu sai Michael...nemmeno Max! Aiutami...aiutami a capire, ti prego.
(Liz porge le mani aperte a Michael e M le prende tra le sue)
MICHAEL: Non lo so, che sta succedendo Liz, mi dispiace...capisco come ti senti e vorrei...aiutarti, ma anche tu sai cosa sto passando io, con questa storia dei poteri e non...
LIZ: Ho tanta paura, Michael.
MICHAEL: L’unica cosa che posso dirti é che se ne hai paura, dimenticala! Non é difficile, io ci sono riuscito per tanti anni. Davvero Liz, dimentica tutto! E‘ la decisione migliore, per ora...lo sapremo solo tu ed io, ok?
LIZ: OK!
(Michael abbraccia Liz fraternamente. In strada Max sta arrivando al Crashdown, vede la scena sul terrazzo e si ritira nell’ombra.)

(A casa Harding intanto, Isabel é sulla soglia e suona il campanello.)

TESS: Sei tu Isabel, mi fa piacere vederti! Vieni accomodati...come sta Max?
ISABEL: Un po‘ meglio, non credo abbia ancora superato lo shock di quella stanza orribile, ma almeno stasera é uscito.
TESS: E tu, come ti senti?
ISABEL: Oh, bene! Almeno finché riusciró a credere di essere al sicuro...
TESS: Beh, penso che per ora puoi stare tranquilla, Nasedo provvederá a questo.
ISABEL: Certo ma... dei nostri nemici, tu...tu non ricordi nulla?
TESS: No, purtroppo, come voi io non ho dei veri ricordi, al massimo...sensazioni e Nasedo non mi ha mai detto nulla di loro, finora non ce n’era stato bisogno ed avevamo...beh...altri problemi! E‘ tuo fratello, che ha voluto attivare i comunicatori...non sappiamo chi arriverá.
ISABEL: Consolante!
TESS: Senti, piuttosto... io non posso proprio fare nulla per Max?
ISABEL: No, ancora non vuole vedere nessuno e...scusa se te lo dico Tess, ma credo che tu sia l’ultima persona al mondo che lui vorrebbe avere accanto in questo momento.
TESS: Sei crudele!
ISABEL: E‘ soltanto la veritá Tess...io non posso farci nulla.
TESS: Ma io...io lo amo!
ISABEL: No, Tess questo é quello che ti ha voluto far credere Nasedo e...forse in quell’altra vita, chissá... forse vi siete amati. Ma devi vedere le cose come stanno ora Tess e...prova a  vederle da sola, non permettere che nessuno, nemmeno io o Nasedo, ti dica come deve essere! Devi cercare  in te stessa, bene, a fondo e se credi di amarlo davvero allora, ma solo allora, combatti per averlo, perché lui, in questa vita, é giá di un’altra...
TESS: Perché mi parli cosí, Isabel?
ISABEL: Anch’io sono confusa ed ho molti interrogativi dentro di me e sento di non avere la luciditá di fare una scelta definitiva, non adesso.Voglio bene ad Alex e ...voglio bene a Michael, in maniera molto diversa é vero. Per questo anch’io devo cercare una risposta in me stessa. E‘ che in questo momento sono cosí spaventata che riesco a pensare egoisticamente solo al mio benessere.
TESS: Beh, dopotutto... sei una principessa...

(Michael sta camminando in strada verso casa, quando svoltato un angolo, si trova davanti Max che lo strattona brutalmente)

MICHAEL: Ma sei impazzito? Se non ti avessi riconosciuto subito, avrei potuto ucciderti!
MAX: Cosa ci facevi lassú con Liz?
MICHAEL: Lascia perdere, Max.
MAX: Ti ho fatto una domanda, non ti ho chiesto un consiglio! Rispondimi!
MICHAEL: Niente te lo giuro! Liz aveva solo bisogno di parlare con un amico, ecco tutto.
MAX: Amico? Da quando tu e Liz siete amici?
MICHAEL: Max, tu non sai...
MAX: Certo! Lo immaginavo che c’era qualcosa che non sapevo...
MICHAEL: No! Non é come credi.
MAX: Allora spiegami!
MICHAEL: Non quí. Dai, andiamo nel mio appartamento.

(Poco dopo, nell’appartamento di Michael.)

MAX: Allora?
MICHAEL: Beh, lo sai...Allo shock di questi ultimi due giorni io e Liz abbiamo reagito alla stessa maniera: io ho lasciato libera Maria e lei ha lasciato libero te. Non sono decisioni indolori...a volte si sente il bisogno di parlarne con qualcuno che ha fatto le tue stesse scelte, amicizia o no.
MAX: E..lei adesso,...come sta?
MICHAEL: Male Max, come vuoi che stia? Come credi che stia io? O...come stai tu?
(Max, piú calmo si siede sul divano.)
MAX: C’é...c’é dell’altro?
MICHAEL: Sí, sono certo che ció che sto per dirti lei non te l’ha mai detto. Forse é giunto il momento che tu lo sappia...Ricordi quando scomparve il diario di Liz?
MAX: Sí, ma lo ritrovó. Anzi, disse che glielo aveva fatto ritrovare un caro amico.
MICHAEL: Tu li conosci tutti gli amici di Liz. Non ti sei mai domandato chi fosse quel „caro amico“?
MAX: Tu?!? Eri tu? Ma...
MICHAEL: Sí ero io e Liz non aveva perso il diario: io glielo avevo rubato. Dovevo sapere cosa c’era scritto...e se fosse stato qualcosa di pericoloso per noi, ero deciso a bruciarlo.
MAX:  E poi, che successe?
MICHAEL: Lo lessi e glielo restituii. E adesso lo so che la cosa che piú ti infastidisce é il fatto che lei non ha lasciato che tu lo leggessi e che per questo io ora so di Liz molte piú cose di quante ne sappia tu...ma non posso dirti nulla Maxwell, ho giurato.
MAX: No... quello che mi preoccupa di piú adesso é sapere se sei davvero suo amico o la stai utilizzando per qualche tuo scopo che non conosco...
MICHAEL: Contro di te, vuoi dire?
MAX: Non lo so! Non so piú niente Michael...Forse tutto quello che desidero sapere é se, oltre ad essere il mio presunto braccio destro, sei ancora mio amico oppure se mi devo guardare, come sempre del resto, dalle pugnalate alle spalle..... non riesci a rispondermi vero?
MICHAEL: Max cosa stai pensando?Io... io....non ho altri amici all’infuori di te...
MAX: Ma ne potrebbero arrivare altri, da qualche parte dell’Universo, un giorno o l’altro e allora il vecchio Max...
MICHAEL: Non ti fidi di me!
MAX: Io ho bisogno, di fidarmi di te, Michael!
MICHAEL: E allora fidati! Mi hai detto e ripetuto che essere „umani“ significa seguire di piú il cuore che la mente e allora, amico mio, se non puoi fidarti di ció che dico, fidati del tuo cuore! Non puó mentirti!
MAX: Scusa Michael, perdonami,  la veritá é che io non so cosa farei senza di te. Pensi,...pensi che potrei andare a trovarla?
MICHAEL: Non credo sia una buona idea, Maxwell. Credo che tu debba rispettare la sua volontá; non sta bene  e  vederti... non sarebbe una medicina.
MAX: Ok, grazie.Cerca di starle vicino tu per me.
MICHAEL: Non preoccuparti...amico.
(Max esce tristemente dall’appartamento di Michael. M si lascia andare sul divano.)
MICHAEL: Ufffffff...!!!
(Battono alla porta.)
MICHAEL: Che diavolo vuoi ancora, Max?.....Alex? Che ci fai quí a quest’ora?
ALEX:Vorrei parlarti...
MICHAEL: E di che cosa?
ALEX: Se hai deciso qualcosa in merito a...Isabel. Adesso che hai lasciato Maria pensi di...
MICHAEL (sorridendo): Conquistare il cuore di Isabel? Sta tranquillo, Alex . Tra me e Isabel c’é una  profonda amicizia e questo tu non lo cambierai mai, ma non ho particolari intenzioni su di lei...e poi ...fondamentalmente non é esatto dire che io abbia lasciato Maria! Io voglio solo che lei stia lontana da me.
ALEX: Ma come fai a contraddirti cosí, la vuoi o non la vuoi?
MICHAEL: Certo che la voglio! La voglio sana e salva. Io sono un bersaglio Alex, non capisci? Preferisco fare a meno di lei pur di non metterla in pericolo.
ALEX: Stai cercando di dirmi che anche Isabel é un bersaglio?
MICHAEL: Tu cosa pensi?...Anche se lei dovesse lasciarti non sarebbe certo per colpa mia e...se dovesse farlo, tu continua a starle vicino...potrebbe avere bisogno di te.

(West Roswell High – pausa pranzo- il giorno dopo. Max sta seduto ad un tavolino mangiando da solo mentre tiene d’occhio Liz , Maria, Isabel ed Alex che stanno seduti sui gradini dell’ingresso della palestra. Dopo poco dalla palestra esce Kyle che saluta il gruppetto e si avvia deciso, verso il tavolino di Max)

KYLE: Evans!?!
MAX: Salve Kyle.
KYLE: Posso sedermi quí o stai aspettando qualcuno?
MAX: No, siediti pure. Come...come stai oggi?
KYLE: Fisicamente..alla grande direi! Ho appena finito una partita di pallacanestro ed ho  battuto il mio record personale di punti-partita.
MAX: Bene, direi che é tutto a posto allora....
KYLE: Io non la penso esattamente cosí...
MAX: Perché?
KYLE: Perché non so ancora se ringraziarti o no per...per quello che hai fatto l’altra sera. Vedi Max, se  mi aveste  spiegato come stavano le cose... non avresti dovuto fare...quello che hai fatto!
MAX: Liz ti aveva messo in guardia tante volte Kyle, sei tu che hai sempre voluto ficcartici in mezzo.
KYLE: Forse perché voi mi avete sempre escluso.
MAX: Non é un gioco, Kyle.Te l’ho giá detto: meno ne sai e meglio é.
KYLE: Che il gioco é pericoloso me ne sono reso conto un po‘ troppo all’improvviso, non credi?
MAX: Spero che ti abbia spaventato abbastanza da tenerti lontano.
KYLE: Ma perché, Max? Non sono degno della vostra élite? O credi che non sappia mantenere un segreto o  che non sia forte abbastanza? Che abbia dei pregiudizi razziali? O...cosa?
MAX: Kyle... non é facile andare avanti ogni giorno con la paura che possa succedere qualcosa, di essere scoperti, di non poter piú vivere normalmente...se non mi credi, chiedi a tuo padre. Io,... noi... non volevamo coinvolgerti, perché é psicologicamente pesante convivere ogni giorno con l’ansia di ...
KYLE: Non hai pensato che questa é esattamente la mia vita da quando sono nato? Vedo uscire di casa mio padre la mattina, anzi sono piú le volte che non lo vedo proprio, e non so se lo rivedró  rientrare alla sera. Vivo a Roswell-New Mexico! E  sono il migliore amico di mio nonno che ha raccontato a me  ogni sua storia  sugli alieni di questa regione, perché non avrei potuto capire Max?
MAX: Perché saresti andato dritto a raccontare tutto a tuo padre e noi...non ci fidavamo di lui...o almeno... non completamente. L’altro giorno il rischio era molto alto ed abbiamo dovuto giocare tutte le nostre carte. Scusa ma...sono sempre dello stesso parere, se tu avessi fatto ció che ti avevo detto, non ti sarebbe successo nulla!
KYLE: Sai cosa penso invece io Evans? Che tu non mi ritieni all’altezza. Non sono abbastanza per Liz, non sono abbastanza  per essere tuo amico, non sono abbastanza neanche per girarvi attorno! Allora sta pure tranquillo, sono cosí poco „abbastanza“ che non lo sono neanche per mettervi in pericolo!
(Max  resta solo al tavolo guardando  sospettosamente Kyle che si allontana. Si vede Tess sopraggiungere da dietro, si siede furtivamente accanto a Max senza che lui si sia accorto di lei.)
TESS: Finalmente ti si vede! Tutto a posto, Max?
MAX: Tess! Che ci fai tu qui?
TESS: Ehi, frequentiamo la stessa scuola, ricordi? Sono quella che ha aiutato tua sorella ed i tuoi amici a ritrovarti! Sono quella che ti ha ricordato chi sei...
MAX: Sei quella che ha rovinato la mia vita... che cosa vuoi?
TESS:Niente, se la metti in questo tono!
(Tess fa per alzarsi)
MAX: No, scusa Tess, torna quí...non volevo...io...
TESS: Oh sì, che volevi. Vuoi sempre ferirmi in qualche modo, soprattutto se i tuoi amici ti guardano! Perché Max? Che cosa ti ho fatto di cosí terribile? Ti ho solo reso noto che esistevo anch’io, dopotutto. Se non l’avessi fatto io stessa, qualcun altro lo avrebbe fatto per me, comunque.
MAX: Hai ragione Tess, cerchiamo di essere amici?
TESS: Veramente saremmo piú che amici, Max...
MAX: Dovrai accontentarti di questo per il momento, prima di tutto perché in questo Stato sono proibiti i matrimoni tra minorenni... secondo perché fino a tre giorni fa  io non sapevo nemmeno che esistessi...
TESS: Ma adesso che lo sai...potremo conoscerci meglio...
MAX: Non ci sará mai niente tra noi, Tess....
TESS: Ok, amici allora? Mi sta bene Max , io  sto bene con voi...non voglio perdervi per nessuna ragione al mondo, ne andasse anche del mio...destino. Che cosa posso fare per, ...per farmi accettare?
MAX: Risparmiati sempre le battute sarcastiche: c’é giá Isabel per quelle. Cerca di non ricordarmi in continuazione il mio „nobile“ destino: me lo ricorderanno presto i nostri nemici.Terzo (Max guarda negli occhi di Tess con aria supplichevole): aiuta Michael a gestire i suoi poteri al meglio, tu hai avuto un buon maestro...non dovrebbe esserti troppo difficile...Quarto : non usare i tuoi poteri con i miei amici, non te lo perdonerei mai!
TESS: (Ammiccando uno sguardo malizioso) Al suo servizio, Maestá!
MAX: Avevo detto: niente battute sarcastiche!
( La scena si chiude con Tess  che sorride mentre se ne va.)

(Sera:  sul terrazzo Liz sta studiando seduta sulla chaise-longue quando spunta Max dalla scaletta alle sue spalle. Liz lo sente e si volta di scatto.)

LIZ: Che ci fai da queste parti? Mi sembra che avevamo deciso di non....
MAX: No! Tu hai deciso Liz. Solo tu hai deciso di chiudermi fuori dalla tua vita, io non lo avrei mai fatto...
LIZ: D’accordo, ma adesso che cosa vuoi?
MAX: Chiederti se é una decisione definitiva o soltanto...un passo indietro.Sai, posso capire che tu ti senta confusa e abbia bisogno di tempo, per pensare. In fondo é successo anche a me e...questo potrei accettarlo.
LIZ:No...io, non so....
MAX: Sono quí per aiutarti a chiarire questa cosa Liz, per ricordarti ció che ti ho detto in questi mesi e per confermarti ogni parola di quella notte da fuggiaschi al cimitero delle auto. Ricordi vero?
LIZ: Veramente...sto faticosamente cercando di dimenticarlo...
MAX: Allora non farlo!
(Max prende Liz d’impulso baciandola appassionatamente. Lasciandosi andare alla forte stretta di lui, piangendo silenziosamente per l‘emozione Liz rivede nei flash i piú bei momenti della loro storia, ma l’ultima immagine é quella della cornice che si ricompone sotto la sua mano.Immediatamente consapevole che il suo solo pensiero puó svelare il  segreto a Max, respinge il ragazzo  con decisione, distogliendo lo sguardo da lui e lasciandolo sgomento a guardarla.)

LIZ: Adesso vai, Max.
(Liz si gira verso la sua stanza e rientra senza voltarsi. In modo che Max non veda le lacrime che le rigano il volto.)
MAX: Va bene, come vuoi tu, aspetteró. Ciao Liz, buonanotte.

(Alex sta accompagnando a casa Isabel ed entrambi si fermano sulla soglia di casa Evans. Alex la bacia dolcemente e dopo il bacio Isabel appoggia la testa sulla spalla di lui.)

ISABEL: Cosa potrá succedere ancora Alex? Io in questi ultimi mesi avevo pensato di averne giá viste tante, ma a quanto pare il peggio non é mai abbastanza!
ALEX: Non lo so Isabel, io so solo che qualsiasi cosa spiacevole é un po‘ meno spiacevole se non si é soli ad affrontarla.
ISABEL:  Hai ragione e poi per il momento sembra tutto passato.
ALEX:  Vedi? Abbiamo affrontato e superato.
ISABEL: Quando comincerai a girare con la band?
ALEX: Oh, C’é tempo per questo! Penso tra una ventina di giorni circa. Perché?
ISABEL: Non voglio restare quí da sola nelle sere d’estate, mi prende l’angoscia e non potró stare sempre con Tess!
ALEX: Io un idea ce l’avrei...
ISABEL: Dilla, avanti!
ALEX: Vedi, noi musicisti non siamo molto bravi nel contrattare i compensi per le serate e dei nostri genitori non ce n’é nessuno interessato a supportarci in questo progetto. Avremmo bisogno di una figura forte, decisa, carismatica...che curasse gli aspetti socio-finanziari di questa attivitá...tu non...conosci nessuno di adatto?
(Isabel si scosta da Alex guardandolo fisso negli occhi.)
ISABEL: Cos’é Alex, una proposta? Tu...tu vorresti che io...vi facessi da...da „Manager“?
ALEX: Sarebbe cosí terribile?
ISABEL: No, é...é un idea grandiosa! Potrei dimostrare le mie capacitá di organizzazione, il mio fascino; la mia freddezza e capacitá decisionale sarebbero una virtú, giusto?
ALEX: Giusto. Allora é un sí?
ISABEL: Sí, sí ,síiiii!
(Isabel entusiasta abbraccia Alex e lo bacia lasciandolo senza fiato.)

(Al Crashdown il giorno dopo, Jeff sta attaccando un cartello alla porta, Maria e Michael lo stanno guardando)

MICHAEL: Che succede capo? Cerchiamo dell’altro personale?
JEFF: Esatto Michael! Liz non se la sente piú di lavorare, sai siamo verso la fine dell’anno scolastico e ha bisogno di concentrarsi sullo studio.
MARIA: Che scoperta, tutti ne abbiamo bisogno! Lei forse, anche meno degli altri. E’ talmente brava...
JEFF: Giá, ma pare che in questi ultimi giorni non si sia sentita troppo bene...niente di grave, comunque. Solo un po‘ di affaticamento, cosí cerchiamo una nuova cameriera.Torno di sopra, chiamatemi se avete bisogno, buon lavoro  ragazzi!
MICHAEL: Questo non mi piace...gente nuova...guai in vista!
MARIA: Solo di questo ti importa, vero? Razza di egoista! Io vado da Liz.
(Michael tiene Maria per il braccio)
MICHAEL: Lasciala in pace...
MARIA: E se avesse bisogno di qualcosa?
MICHAEL: Te lo  chiederebbe... e poi... sappiamo tutti di che cosa ha bisogno e di certo non puoi darglielo tu!
MARIA: Oh, figuriamoci! Da quando sei diventato un esperto? Neanche se te lo spiegano le capisci queste cose!
MICHAEL: Mi stai dando solo dell’insensibile o dello stupido?
MARIA: Dello stupido, naturalmente!
(Michael arrabbiato prende Maria per un braccio e la trascina in cucina.)
MICHAEL: Perché sarei uno stupido?
MARIA: E‘ inutile negarlo, mio caro non-boyfriend, sei insensibile, freddo, ottuso! Non accetti l’opinione altrui, te ne vai dritto per le tue convinzioni e non rispetti nessuno dei piú normali  sentimenti, né quelli degli altri...né i tuoi.
MICHAEL: E tu? Da quando sei un‘ esperta di sentimenti? Io, in fondo, ti ho espresso i miei l’altra notte all’UFO Center...mi dispiace Maria, ma la mia non mi sembra proprio  una decisione egoista! Io voglio soltanto proteggerti, non capisci?
MARIA: Io capisco solo che con la scusa di non farmi del male tu mi uccidi ogni giorno!
(Maria esce dalla cucina e va verso il bancone centrale. Michael le é dietro in un attimo la prende prepotentemente per le spalle e la fa voltare baciandola appassionatamente.)
MARIA: Mmhmm, a cosa devo tutto questo? Al fatto di averti offeso?
MICHAEL: No. Mhmm, solo al fatto che sono uno stupido...
(Dalla porta del locale entra una  bella sconosciuta che strappa il cartello appena appeso da Jeff, vede Michael e Maria „impegnati“  e  si fa loro incontro. Dá un colpetto sulla spalla di Michael interrompendoli.)
-Salve! Mi chiamo Courtney e sono la vostra nuova cameriera.

(La scena si conclude con Michael e Maria che si guardano l’un l’altro con  espressione sospettosa.)

 

Scritta da Vivian

La vicenda continua in "Summertime Blues"...


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