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CHI E' COURTNEY?


Riassunto: seguito di “GIORNO DI CONFESSIONE”, i sospetti per Courtney aumentano e ben presto gli altri scopriranno che erano fondati…

DATA DI COMPOSIZIONE: 28/2/2001 - 3/3/2001

VALUTAZIONE: per tutti

Disclaimer: Tutti i diritti dei personaggi descritti nel racconto appartengono alla casa di produzione Warner Bros. Il racconto é di proprietà del sito Roswell.it.

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“Piacere Maria” esclamò la ragazza tendendole la mano non molto convinta.
“Mi dispiace, ma credo che sarà il padrone a dover decidere se sarai o no la nuova cameriera” rispose Michael con tono non troppo gentile.
“Bè io credo proprio che non ci saranno problemi, comunque…….” finì lanciandogli un occhiata di competitività “staremo a vedere”.
Detto questo si voltò e uscì con passo deciso dalla porta lasciando Michael e Maria a guardarsi stupiti e un po’ sospettosi.
“Quella ragazza non mi piace!”obbiettò Guerin che fissava la porta come se la ragazza fosse ancora lì.
“Diciamo che… è piuttosto sicura di sé! Forse anche troppo!”commentò Maria che non sapeva proprio che giudizio esprimere.

L’indomani i ragazzi si trovarono tutti allo stesso tavolo durante la pausa pranzo per parlare della misteriosa ragazza.
“Che ne dite?” interrogò Michael
“Io penso che, ora come ora non c’è da fidarsi di nessuno!”rispose Isabel convinta.
“Si, penso che Isabel abbia ragione, dopo tutto quello che è successo possiamo fidarci solo fra di noi!”intervenne Max “ è per questo che dobbiamo stare uniti! Ora più che mai!” e così dicendo lanciò un occhiata a Liz, scoprendo con piacere che lei lo stava fissando molto intensamente. Questa, dopo essere stata scoperta abbassò furtivamente lo sguardo e si mise a giocherellare con un pezzetto di carta che era sul tavolo, reduce del pranzo.
“Io sono d’accordo con te Max” riconobbe Maria “peccato che non tutti la pensino come noi!” e così dicendo lanciò una rapida occhiata a Michael, che sentendosi preso in causa, alzò il capo di scatto.
Lo stesso fece Liz, che pure lei non era da meno.
Tra i ragazzi ci fu un attimo di tensione dopodiché intervenne Tess per distogliere l’attenzione dal discorso che certo non le giovava particolarmente “stavo pensando una cosa: insomma dalla vostra descrizione si è capito che Courtney, se questo è il suo vero nome, avrebbe più o meno la nostra età…..ma allora perché non l’abbiamo mai vista né qui a scuola né in giro?”
“Si sarà appena trasferita!”rispose Maria non troppo convinta. Veramente di convinto lì non c’ era nessuno.

Il pomeriggio stesso i ragazzi si trovarono come di consueto al CrashDown. Mentre Maria e Liz servivano ai tavoli, e Michael preparava hamburger spaziali e anelli di saturno, Isabel, Alex, e Max discutevano sul da farsi.
“Io dico di aspettare, potremmo metterci in guai seri!”propose Isabel.
“Isabel rifletti un momento: insomma ora la polizia è dalla nostra parte, l’unica persona che poteva ucciderci è morta e al suo posto c’è un nostro “amico”….quindi, anche se sappiamo che fra di noi ci sono i nostri nemici, usufruire dell’aiuto umano può essere una buon’idea!”rispose Max.
“Innanzi tutto è solo Valenti dalla nostra parte, inoltre sono convinto che la copertura di Nasedo non durerà per sempre!”intervenne Alex.
“E’ proprio per questo che dobbiamo agire in fretta ora che ne abbiamo l’occasione!”li interruppe Tess che era entrata ed aveva sentito la conversazione.
“Ciao Tess!”dissero tutti.
“Bè qual è il piano?”chiese la ragazza mentre tutti gli altri, sentendo la domanda di questa, lasciavano il loro lavoro per avvicinarsi.
Dopo una breve pausa di silenzio Max chiese: “Liz, stasera tu Maria e Michael che orari fate?”
“Finiamo tutti alle 6!”rispose Liz.
“Allora ci troviamo alle 6: 30 precise al solito posto!”e così deciso si alzò.
“E intanto voi che farete?”chiese Liz vedendo uscire Max, seguito da Alex, Isabel e Tess.
“Andremo da Valenti a spiegargli la situazione e a vedere se riusciamo a trovare qualcosa sulla ragazza misteriosa.”
I tre ragazzi non fecero in tempo ad uscire che Maria, china nell’intento di pulire il pavimento, riconobbe perfettamente quella voce:
“Ma guarda chi si rivede!Il mio affascinante rivale!”
La ragazza si girò e vide Courtney, o come diavolo si chiamava, affacciata al bancone intenta a provocare e nello stesso tempo a corteggiare Michael.
“Ehm…..ciao Courtney!” fece Maria correndo dietro il bancone accanto a Michael.
“Ah…….ciao!”salutò la ragazza non troppo entusiasta nel vederla.
“Bene bene… e chi è questa deliziosa signorina?Una nuova vostra amica?” chiese il Signor Parker entrando dal retro.
“Papà !” salutò Liz correndo ad abbracciare suo padre come per proteggerlo da quella che, aveva capito, essere la “famosa” Courtney.
“Ciao Liz!” rispose il padre abbracciandola a sua volta, e dandole un bacio sulla fronte.
Al sentire quel nome Courtney scattò in piedi:
“Buonasera Signor… Parker suppongo!” fece lei tendendogli la mano.
“Supponi bene!” rispose lui tendendole a sua volta la mano in segno di saluto.
“Bè vede Signor Parker… ho sentito che stavate cercando una cameriera ….e io….bè sto cercando un lavoro!esclamò la ragazza abbozzando un sorriso da pubblicità di dentifricio.
“Bene, bene…..hai qualche esperienza?”chiese lui squadrando la ragazza dalla testa ai piedi con due dita sul mento, come per un’accurata esaminazione.
“questa estate ho lavorato nel ristorante di mio zio!Lui è un famoso Chef della California!” esclamò soddisfatta la ragazza.
“Come si chiama?”chiese incuriosito il padre di Liz.
“Frank Scarlet!” rispose Courtney.
“Santo Cielo! Ma tuo zio è un mio mito!” esclamò sconvolto l’uomo.
“Come potrei non dare un lavoro alla nipote di un genio dell’arte culinaria? Benvenuta tra noi Courtney!” confermò l’uomo appoggiando la mano sulla spalla della ragazza come solo un padre amorevole fa con la propria figlia.
Liz, Maria e Michael guardavano la scena impietriti.
“Questa è mia figlia Liz, hai avuto occasione di conoscerla?” chiese poi a Courtney indicando Liz.
“No!” rispose secca la ragazza “ma ho avuto il piacere di conoscere Michael e…”
“...Maria” finì questa avendo capito che la sua persona non aveva inciso particolarmente nella memoria della ragazza. Tutt’altro effetto le aveva fatto Michael.
“Bene, allora spiegatele tutto quello che c’è da fare!” fece Mr. Parker e, rivolto a Courtney  “poi avrai tempo di conoscere gli altri amici di Liz! Io ora devo andare!” e così detto sparì dalla porta principale.
“Non vedo l’ora!” pensò Courtney con un sorrisetto stampato sul viso di chi ha in mente qualcosa.

Il pomeriggio passò tranquillamente per tutti: Liz spiegava le cose a Courtney che sembrava impaziente di incominciare a lavorare. Intanto Maria la teneva d’occhio, tentando di non perdere la fiducia che riponeva in Michael e quest’ultimo era come sempre indaffarato a preparare hamburger.
“Che c’è?” chiese ad un certo punto lui afferrando il braccio di Maria.
“Cosa?” rispose lei sorpresa.
“Ti ho chiesto che cosa c’è?” richiese lui, ora un po’ spazientito e preoccupato “non ti ho mai visto così giù!”
“Ecco io……..” Maria stava per rispondergli quando intervenne la voce squillante di Courtney.
“Ehi ragazzi, su al lavoro…..che succede qui?” chiese in tono scherzoso dando una pacca sulla spalla di Maria e appoggiandosi sul braccio di Michael.
"...niente!”sospirò ormai rassegnata Maria. E così detto ritornò a servire ai tavoli.
“Non devo dire nulla a Michael!” pensò Maria, “ora abbiamo cose più importanti a qui pensare che ad una povera ragazzina impertinente che gli fa il filo!” e così detto andò ad un tavolo per prendere le ordinazioni.

Intanto Max, Isabel, Alex e Tess erano arrivati nell’ufficio di Valenti e a lui avevano spiegato tutto con la massima discrezione per paura che qualcuno potesse spiarli.
“Bene bene… controlliamo nell’archivio….non avete nessun altra informazione su di lei?”chiese Valenti mentre controllava sul suo computer e fra l’archivio.
“Purtroppo no! A dir la verità noi non l’abbiamo neppure mai vista...” rispose Max “l’hanno vista solo Maria e Michael!”
In quel momento il telefono di Valenti squillò:
“Polizia di Roswell, qui è lo sceriffo Valenti, con chi parlo?” rispose.
“Con l’agente Pierce!” fece la voce dall’altra parte.
“C…cosa?”deglutì lo sceriffo.
“Tranquillo Valenti, sono Michael! Piaciuto lo scherzo?” squittì il ragazzo.
“Decisamente di pessimo gusto! Che cosa vuoi Michael?”
“Max, Isabel e gli altri sono lì?”
“Sì certo…”
“Bene, volevo solo informarvi che la nostra cara amica Courtney è qui, il padre di Liz l’ha assunta dopo aver scoperto che è la nipote del più grande chef di tutta la California!” lo informò il ragazzo.
“E, di grazia, chi sarebbe?”
“Mi pare sì chiamasse…… Scarlet… sì, Frank Scarlet!” esclamò il ragazzo.
“Bene, grazie Michael ci sei stato di aiuto! Tu cerca di scoprire più che puoi su quella ragazza! Ci servono più informazione possibili per svelare questo mistero!” e così detto ripose la cornetta.

“Ahia!” un grido venne dalla cucina del CrashDown.
“Che succede?” esclamò Michael facendo irruzione dall’altra parte di cucina dove stava cuocendo gli hamburger.
“Mi sono fatta male ad un dito mentre tagliavo il pane!”esclamò Courtney con il dito fra le mani.
“Vieni qua!” disse lui non proprio gentilmente prendendole la mano ed osservando il dito.
“Io non vedo nulla!” disse infine.
“Bè….” rispose lei prendendogli la mano “sono una brava attrice, no?” e così detto lo abbracciò.
In quel preciso istante entrò Maria con tutti piatti in mano, e vedendo quella scena fece scivolare tutto a terra provocando un terribile frastuono.
“Maria!”gridò Guerin mentre la ragazza indietreggiava incurante delle cose a cui poteva andare addosso, non riuscendo a distogliere lo sguardo da loro due.
“Maria……non è come credi!”
“Oh ma certo….. dicono sempre così anche nei film!” rispose la ragazza sarcasticamente strizzando gli occhi.
“No davvero!” cerco di convincerla il ragazzo “Courtney si era bruciata un dito e… io sono andato lì per aiutarla… ma lei ha……. frainteso!” balbettava il ragazzo da cui in quel momento non uscivano di bocca le parole.
“Oh, forse sei stato tu che hai usato un bel modo per aiutarla! Peccato che con me non lo hai mai fatto!” disse piano queste ultime parole dopo di che si girò per andarsene.
“Io ti ho creduto quando mi hai detto quelle cose..” si rigirò DeLuca mentre le lacrime le sfioravano il viso scivolando leggere su quella buffa camicetta verde acqua.
“…….ma evidentemente sono stata un ingenua!” e così detto si asciugò il viso col dorso della mano e ritornò a lavorare.
“Sei contenta?” chiese Michael girandosi verso Courtney e lanciandole un occhiataccia.Chiesto questo uscì dalla porta della cucina e così dal CrashDown. 

“Avete scoperto qualcosa?” chiese con tono fermo e deciso Michael entrando improvvisamente nell’ufficio di Valenti.
“Che paura!” esclamò Isabel mettendosi una mano sul petto per comunicare maggiormente il suo stato d’animo.
“Michael… che succede?” chiese Max “………non eravamo d’accordo di trovarci alle 6: 30 al solito posto?”
Michael spiegò l’accaduto agli altri.
“Povera Maria!” esclamò Alex.
“lo so… io ho cercato di convincerla, ma non ha voluto sentire nulla!” ammise Michael visibilmente preoccupato.
“Bingo!”esclamò Valenti d’un tratto.
“Che succede?”chiese Tess.
“La nostra cara amica non è quello che dice di essere!”esclamò lo sceriffo.
“Ma… ma… che significa?” domandò impaziente Michael.
“Se l’Archivio di Stato e quello della California non sono impazziti……..be', cari ragazzi… il signor Frank Scarlet ha una nipote di nome Courtney… o meglio aveva……!” finì.
“Ma…….cosa significa?” intervenne Max ormai molto ansioso e preoccupato.
“Significa che la nipote di Scarlet è morta in un incidente stradale 5 anni fa… e comunque, se per qualche oscura ragione a noi ignota fosse ancora viva… sarebbe una 40enne sposata… e non certo una adolescente biondina in cerca di un lavoro!”
Detto questo mostrò la carta d’identità della vera e defunta Courtney.
“Questo significa?”chiese Tess.
“Significa che……….”
“Liz e Maria sono in grave pericolo!” finì Isabel che per una volta si preoccupava per le due ragazze.

“Signor Parker!” fece irruzione nel CrashDown Michael che ormai c’era abituato.
“Dimmi Michael!” rispose cordialmente l’uomo.
“Saprebbe per cortesia dirmi dove sono Maria e Liz?”
“Certo… so che sono uscite con quella ragazza... come si chiama….” Penso l’uomo
“Courtney!?” indovinò Michael.
“Sì, ecco…… proprio lei! Avevano detto che avrebbero dovuto incontrarsi con voi, ma Courtney insisteva che voleva andare con loro mentre Liz e Maria non erano molto d’accordo, così ho dovuto ordinare alle due ragazze di far andare Courtney con loro!” esclamò poi ridendo. “Certe volte mi tocca rimproverarle come se fossero ancora due bambine!”
“Ehm….sì certo! Bè grazie!”
Poi si rivolse a Max  agli altri guardando l’orologio: “Le 7! Sono là!”

I ragazzi guidarono a tutta velocità nel deserto fino a che arrivarono al luogo dell’impatto insieme allo sceriffo, oramai parte integrante del gruppo.
“La macchina di Maria!” esclamò Alex puntando il dito verso una macchina che era posteggiata vicino ad una roccia.
“ma dove sono loro?” chiese piano Max guardandosi intorno.
“Finalmente siete arrivati!” una voce calda e suadente li spaventò.
Si girarono di scatto… era Courtney.
“Dove sono loro?” gridò Michael mentre lo sceriffo metteva la mano sulla pistola.
“E’ inutile agitarsi Sceriffo!”esclamò la ragazza fissando la mano dell’uomo. “Loro sono al sicuro!”
“Chi sei?Che cosa vuoi?”chiese Max gridando per farsi sentire dalla ragazza lontana da loro.
“Davvero una bella idea quella di collegare i comunicatori, Max!” esclamò la ragazza ridacchiando.
“Sai, non me lo sarei aspettato proprio da te! Il grande capo supremo! Michael… bè, da lui me lo sarei potuta aspettare… d’altronde è sempre stato un gran curiosone sin da piccolo..” e a quelle parole Isabel e Tess si irrigidirono.
“…..ma non sai cosa hai provocato!” finì la ragazza.
“Certo che lo so! Oltre ad aver richiamato alieni della mia “tribù” se così si può definire… ho attirato l’attenzione di alieni nemici!” e così detto squadrò dalla testa ai piedi Courtney.
“No, tu non sai proprio nulla Max…..” si fece seria la ragazza.
“..dire nemico è dire amico in questo caso… non ragionare con il metro degli umani, Loro sono peggio, sono capace di non farti morire, ma di torturarti quel tanto da sentire i più atroci dolori fisici e morali, sono capaci di uccidere pian piano le persone che tu ami davanti ai tuoi occhi..” e a quel punto dagli occhi della ragazza uscirono due leggerissime lacrime che lei si asciugò subito, lasciando una strana sensazione nel cuore dei presenti.
“Credimi posso capire benissimo….!” esclamò Max che aveva avuto un flash back di tutti gli avvenimenti passati con Pierce.
“Fai pure come vuoi… se credi che sia un gioco ti sbagli!” disse fredda la donna.
Dopo di che si girò e camminò fin dietro la caverna da dove ne uscì con Liz e Maria  in stato di shock; prese la prima per una mano e la spinse in direzione di Max che corse a prenderla mentre questa camminava a fatica.
“Lasciala!” gridò Michael guardando verso la povera Maria.
“Mi dispiace caro, ma vi devo lasciare un avvertimento del mio popolo... e credo che userò questa bella ragazza!”
“Michaellllllllll…..!” gridò Maria spaventata e poi scoppiò a piangere.
“Amore stai calma!” le gridò Michael,  e così si buttò sulla donna tentando di salvare Maria.
Questa vedendo arrivare Michael alzò la mano nella sua direzione e si preparò a colpirlo facendo uscire della luce luminosa come aveva fatto il ragazzo con Pierce.
“Nooooooooooo!” Maria gridando corse verso Michael e si mise davanti a lui per proteggerlo prendendo il colpo di Courtney.
“Stupida terrestre… lo hai voluto tu!” detto questo la donna si dissolse quasi magicamente.
“Oh no…… oh no!” continuava a ripetere Michael tenendo fra le braccia Maria.
“Perché l’hai fatto, perché?” le chiese lui fra le lacrime.
“Ma…… come? Non l’hai ancora capito che ti amo stupidino?” chiese Maria tremante.
“Max ti prego fa qualcosa!” esclamò il ragazzo disperato.
“Michael...” intervenne Tess “Max non c’entra nulla …solo tu puoi guarirla!”
“Ma come... come posso fare io non sono capace!” fece al limite della disperazione.
“Michael tesoro mio……” una voce li interruppe “sono tua madre… fai in fretta… L’unico modo per salvarla è credere in te stesso e nel tuo amore per lei!”
Michael si concentrò e mise la mano sulla ferita di Maria ormai in fin di vita. Chiuse gli occhi e rivide tutti i momenti passati con Maria e vide anche quelli futuri.
“Michael!” esclamò Maria guardandosi e vedendo che la ferita era sparita.
“Grazie mamma!” pianse lui stringendo Maria a sé.

Il giorno dopo Maria andò da Michael che le aveva dato appuntamento nel suo appartamento.
“Ciao” esclamò con una vocina lieve.
“Ciao… io volevo dirti grazie!” fece lui prendendole le mani.
“Grazie per cosa?” chiese Maria sorridendo.
“Grazie per essermi stata sempre vicina, grazie per accettarmi per quello che sono, grazie per avermi salvato rischiando la tua vita e grazie perché mi ami!” detto questo la prese fra le sue braccia sorridendo e……….beh, il resto lo si può immaginare!

Scritta da Vale


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