Ecco il copione italiano dell'episodio trascritto da
Alej, che ringrazio molto.
[Felicity entra in
camera e ascolta il nastro…]
dal nastro: …è incredibile speravo solo di incontrarlo e ora… [manda
avanti il nastro]… ci baciamo in una stanzetta e facciamo progetti,
vorrei solamente che questa sensazione durasse…
[entra Meghan con un ragazzo del dormitorio]
ragazzo: non avrai il morbo di Rickens?
Meghan: la vuoi finire, idiota?
Ragazzo: potrebbe anche essere!
[Meghan lo manda via]
Meghan: che c’è?
Felicity: hai ascoltato il mio nastro?
Meghan: e se fosse?
F: non riesco ad ammetterlo…
M: cosa faresti? Ti metteresti a piangere, oppure a drogarti? Coosa,
sono curiosa!
F: i miei nastri sono privati, ok? Ci registro le mie sensazioni più
intime, cose che comunque non ti riguardano!!!
M: che cosa vuoi che me ne importi??
F: è come se io guardassi nella tua scatola, capisci?
M: hai guardato nella mia scatola?
F: stavo facendo un paragone…
M: tra che cosa???
F: lascia stare…
M: bene, non ho ascoltato il tuo nastro ma se è questo che vuoi
portalo qui!!
F: cosa?
M: il nastro!!! Credi che sia paragonabile a quello che c’è nella mia
scatola?? Facciamo così io sentirò il nastro e tu guarderai nella mia
scatola, poi guarderemo quali tra i due è più intimo!!!
F: bene.
M: bene.
F: però non tutto il nastro…
M: forza.
F: [dal nastro] … vorrei solamente che questa sensazione durasse per
tutta la vita, senti non so cosa sia questo ma… penso che possa
essere… che possa essere amore.
F: ecco.
M: wow! È banale!
F: adesso vediamo cosa c’è nella tua scatola!
M: non credo proprio!
F: è assurdo!
[sigla]
“cara Sally, è già passata una settimana del mio secondo anno
universitario… con Ben tutto bene, ed essere consulente si è rivelato
un ruolo molto divertente.
Felicity: prima di iniziare questo incontro Meghan ed io volgiamo
dirvi che siamo state bene questa settimana con voi, siete stati
bravissimi ecco
Meghan: tranne te, sei strano!
Felicity: Meghan!!!
Meghan: beh! Si mangia i capelli!!!
Felicity: ora apriamo una nostra discussione e parlate in assoluta
tranquillità di qualunque problema possiate avere.
Burkey: io ne ho uno!
Meghan: che sorpresa…
Burkey: volevo dire che apparentemente sono un tipo allegro ma in
realtà soffro, quindi dovresti tenermi d’occhio!
Felicity: ci sono veri problemi o preoccupazioni? [Gracel si alza e
corre via piangendo] Gracel!!
Gracel: io non ce le faccio più!
Felicity: senti io vado a vedere cosa succede.
Meghan: non le dare troppo spago è esattamente quello che vuole!
Felicity: Meghan! È il nostro compito!
Meghan: ingenua…
[camera di Gracel, piange]
Felicity: ehy!
Gracel: scusa ti ho rovinato l’incontro…
Felicity: che ti succede?
Gracel: jan il mio ragazzo, lo sto perdendo…
F: come sarebbe?
G: ieri sera… dovevamo andare insieme in biblioteca, se n’è
completamente dimenticato.
F: e tu hai provato a parlargliene?
G: a lui non piace parlare! Così io stavo pensando di fare questo…
[prende una rivista]
F: dieci consigli per riconquistare un uomo…
G: pare che funzioni!
F: uno.. sedurlo usando un cellulare, quando il tuo lui è in
autostrada chiamalo sul suo cellulare e fagli delle proposte
indecenti… due… provocarlo con biancheria sexy….
G: bè questo è ovvio!
F: tre… mettersi il rossetto sull’ombelico… aspetta non puoi fare
così! Gracel non posso darti consigli ma… mi spiego… se fossi al posto
tuo non accetterei un rapporto che mi costringesse a mentire… vedi
quei consigli ti chiedono in pratica di mentire e di fingere, di
essere un’altra, non dovresti fare questo per attirare il tuo ragazzo,
lui deve amarti per quello che sei! E non amarti come una stupida
bambola inventata da un giornale! Giusto?
G: tu hai un ragazzo?
F: eh… si ecco è appena cominciata…
G: è bello all’inizio vero? I ragazzi sono dolci romantici, e jan mi
lasciava dei bigliettini ovunque, me li metteva nello zaino nelle
scarpe e un giorno mi sono accorta che aveva uno sguardo strano.
F: uno sguardo strano?
G: si, e non mi ha mai più scritto bigliettini.
“ io non avevo ancora visto uno sguardo strano sul viso di Ben, non
credo! Non voglio stare sempre ad analizzare tutto, voglio che vada
tutto come deve andare e fin’ora va bene”.
[Dean&DeLuca, Ben e Felicity]
Felicity: cosa facciamo stasera?
Ben: non andiamo al cinema al Brian Park?
Felicity: nooo volevo dire per cena! Potremmo fare un picnic, possiamo
fare i furbi e rubare qualcosa qui!
Ben: a patto che non si tratti di questi dolci!
F: perché? Che hanno che non va?
B: niente! Solo che ne mangerò venti al giorno!
F: se non ci piace il film li buttiamo sullo schermo!
Ben: già…
F: che stai facendo?
B: ero un bravo giocoliere.
F: beh non mi sembri un granché…
B: che dici sono bravo!
F: fortuna che non c’è Javier!
B: licenzierebbe tutti e due in tronco!
F: già!
B: che hai?
F: sto tanto bene… ci divertiamo insieme vero?
B: si è vero.
F: e tu stai bene?
B. si certo! Adesso devo andare è l’ora di aprire.
F: d’accordo.
B: ok.
“aveva uno sguardo strano con le classiche caratteristiche di uno
sguardo strano, ma ho deciso di ignorare la cosa, forse Ben è solo
stanco per le sue lezioni, o forse non è niente!”
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Sean: bene sei nei guai!
Ben: perché stiamo così bene insieme mi piace stare con lei!
Sean: ma il punto non è questo.
Ben: come no?!
Sean: no! Quel nastro è come un… è come un’avvisaglia! Vedi starete
anche benissimo insieme ma il fatto è che hai una pulce nell’orecchio!
Ben: è un elefante vero? Tu la vedi così?
Sean: è brutto avere una pulce nell’orecchio, l’hai ascoltato quel
nastro, no? Lei crede che sia amore!
Ben: potrebbe essere e poi non parlava con me!
Sean: ancora peggio parlava all’amica del cuore, è come parlare a un
collega invece che a un cliente: ai colleghi si dice tutto, quanto fa
schifo il lavoro, quanto è inutile il prodotto, quanti soldi fai… ma
per il cliente va tutto bene! Senti l’amica di Felicity sa tutto a te
invece daranno la fregatura!
Ben: si, solo non vorrei che diventasse un chiodo fisso, ok?
Sean: e perché me lo hai detto?
Ben: non lo so!
Sean: bene!
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Elena: avanti dimmelo!
Noel: no!
Elena: più o meno di dieci?
Noel: non mi va di dirtelo.
Elena: ah ah, meno di dieci!!! È molto tenero, sei vergine!
Cameriera: ciao!
Noel: ciao, niente per me…
Elena: io una coca.
Cameriera: ok…
Elena: che ne dici è carina!
Noel: si ma… non la posso invitare, sai mi crede vergine grazie a te!
Elena: su andiamo Noel, la vita continua!
Noel: d’accordo, solo che… ok vado! Si certo… allora come sto?
Elena: come un verginello!
Noel: grazie dell’incoraggiamento!
[si avvicina alla cameriera poi ritorna al tavolo]
Noel: non sapevo che dire e allora le ho chiesto un cannuccia!
Elena: d’accordo può andar bene per cominciare.
Noel: ho dimenticato come si fa!!
Elena: e quella ragazza di Berlino, Beth?
Noel: ma figurati beveva e io ero disperato…
Cameriera: non vuoi una bevanda per la cannuccia?
Noel: no apposto grazie!
Elena: tieni la mia coca!!
[appartamento di Sean]
Sean: mi inviti a una festa? Mi inviti a una festa nel mio
appartamento?
Julie: non ti sto invitando ti chiedo se posso fare una festa!
Sean: no! Niente più feste!
Julie: andiamo Sean!
Sean: no!
Julie: ma è l’inizio dell’anno accademico non vuoi cominciarlo con un
grande botto?
Sean: con un botto si ma con una festa no! Centocinquanta ragazzi del
college mi distruggono casa!
Julie: se i centocinquanta ragazzi pagano 5 dollari a testa?
Sean: ora cominciamo a capirci.
Julie: facciamo a metà?
Sean: direi il 70 a me e 30 a te ma visto che sei tu…
Julie: ci stai?
Sean: si ok!!
Julie: ahhhh!!! Grazie grazie!!
Sean: facciamo una bella squadra non credi?
Julie: è vero!
Sean: dove stai andando?
Julie: c’è un certo Tim nella classe di educazione sessuale, è uno
interessante, stavo cercando una scusa per parlargli… ora ce l’ho!!
Sean: puoi contare su di me!!!
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Ben: ciao stai bene?
Felicity: si! Stai tranquillo niente dolci! Ah senti ho fatto
sviluppare le foto del nostro viaggio!
Ben: Ah, grazie!
Felicity: sono molto belle! Quella che abbiamo fatto nel supermercato
di Saint Louis è splendida! Non ti va divederle?
Ben: si, si, certo.
Felicity: belle eh?
Ben: si davvero.
Felicity: d’accordo che cosa c’è? Cioè è chiaro che hai qualcosa che
non va…
Ben: noo, niente tutto bene.
Felicity: non è vero, hai uno sguardo strano è la seconda volta che lo
vedo oggi. È per noi due?
Ben: no non è così.
Felicity: non sei felice?
Ben: No. Non so se è proprio quello che voglio in questo momento.
Felicity: ah, capisco.
Ben: mi dispiace.
Elena: ha detto solo questo?
Felicity: già, poi sono andata via e non siamo più andati al Brian
Park.
Elena: mi dispiace tanto.
Felicity: io vorrei sapere il perché. Forse dovevo immaginare che
sarebbe successo.
Elena: no, no stavi solo seguendo il tuo cuore.
Felicity: adesso io lo odio il mio cuore…
Elena: è un uomo. E gli uomini agiscono senza pensare!
Ben: non le ho mai detto che ho ascoltato il suo nastro.
Sean: fa niente. Avrebbe sofferto di più.
Ben: già…
Sean: ehi ben hai fatto quello che dovevi fare!
Ben: e se invece ho sbagliato, se ascoltare quel nastro…
[entra Julie]
Julie: ecco è arrivata la birra!
[al dormitorio]
Gracel: salve!
Felicity: ciao… Gracel!!!
Gracel: come sto?
Felicity: ma dove vai?
Gracel: questo è il mio look ad alto voltaggio, è il numero sei della
lista.
Felicity: io credevo che…
Gracel: …facessi a meno della lista. Non lo so per fortuna non l’ho
fatto perché… sta funzionando, Jan mi ha chiamato!!!
Felicity: oh!
Gracel: non te la prendere, sai ho seguito i tuoi consigli per qualche
ora
Felicity: non è che me la prendo, solo io non credo che lui ti abbia
chiamato per le cose scritte nella lista! Probabilmente gli mancavi!
Gracel: oh, no! è stata la lista! Uno dei suoi amici mi ha visto
vestita così alla mensa e ora Jan mi vuole vedere di persona.
Felicity: sei andata alla mensa vestita così?
Gracel: beh a presto!! Ah c’è un abito da sera a pagina 54 che ti
starebbe splendidamente, il tuo ragazzo rimarrebbe fulminato! Ciao!
[Noel entra nel bar e si avvicina alla cameriera]
Noel: ciao sono Noel e…
[la cameriera lo ferma]
Noel: cosa?
Cameriera: no!
Noel: no?!
Cameriera: non esco con i clienti…
Noel: ma io non ho…
Cameriera: e ho un fidanzato ok?
[appartamento di Noel e Elena]
Noel: molto divertente…
Elena: è andato a buca?
Noel: no una buca sarebbe stato un piacere, è stato come un pozzo
senza fondo!
Elena: d’accordo, vediamo la tua tecnica…
Noel: cosa?
Elena: vedi una bomba sexy dall’altro lato della stanza… che fai?
Noel: io… le sto lontano venti metri e spero che lei mi noti!
Elena: sono io. Prova a rimorchiarmi.
Noel: mi metti in agitazione se penso di doverti rimorchiare…
d’accordo… sono noel!
Elena: no!!
Noel: ecco, la stessa risposta che ho ricevuto dalla cameriera!
Elena: la chiave per rimorchiare una donna è nella tattica! Devi
andare per gradi per farla sentire a suo agio. Sta a vedere,
invertiamo: mettiti lì e cerca di essere una bionda!
Noel: d’accordo.
Elena: ehi sai per caso dov’è il bagno?
Noel: si… è lì in fondo.
Elena: grazie, a proposito mi chiamo Elena.
Noel: io sono… una bionda!
Elena: hai visto com’è semplice?
Noel: certo ma io sono facile da convincere! Non credo che sia
esattamente così nella realtà!
Elena: beh qui c’è un’occasione perfetta [mostra il volantino della
festa di Julie] Julie ci ha invitato ad una festa!
Noel: no grazie credo che per un po’ non avrò più voglia di contatti
sociali!
Elena: no andremo a quella festa, userai la mia tecnica e avrai il
telefono di una donna!
Noel: bene!
[bussano alla camera di Felicity]
Felicity: si? [è un ragazzo del dormitorio]… che vuoi?
Burkey: vieni a cena fuori? Sono libero!
Felicity: beh io no quindi…
Burkey: magari domani, sono libero da domani fino a quando avrò
trent’anni.
Felicity: santo cielo sei una vera peste! Sei come un insetto, un
insetto grosso e assillante!!!
Burkey: insetto?
Felicity: si esatto!
Burkey: con le ali??
Felicity: si che non ti lascia mai in pace se sei felice, se sei
triste è sempre là finché un giorno splath! E basta!!!!
Burkey: questo significa che stasera non uscirai con me?
Felicity: non uscirò con te stasera, non uscirò con te domani, io con
te non ci uscirò mai!!
Burkey: se non va a te non va neanche a me! Scusa!
Felicity: avanti!
Ben: ciao.
Felicity: ciao.
Ben: ho pensato che dovremo parlare…
Felicity: si anch’io.
Ben: non so esattamente da dove cominciare…
Fel: allora posso chiederti prima una cosa?
Ben: certo.
Fel: mi sbaglio oppure ci siamo divertiti un mondo durante quel nostro
viaggio?
Ben: no, non ti sbagli!
Fel: e che cosa è cambiato, cioè fra allora e ieri sera? Non voglio
metterti sottotorchio, solamente non riesco a capire! Io ho passato…
ho passato tutto il giorno a cercare di capire cosa è successo, e poi
ho cominciato ad accusarmi come se dipendesse tutto da me!
Ben: no… non so è come se mi sentissi un po’ oppresso. Ecco.
Fel: da me?
Ben: si! Credi sono molto preoccupato di non poter rispondere alle tue
aspettative.
Fel: le mie aspettative??? Ma voglio solamente stare un po’ con te!
Ben: penso che tu voglia più di questo. Credo che tu voglia qualcuno
totalmente concentrato su di te, a lungo termine, penso che tu voglia
qualcuno che sappia parlarti di tutto e… io no, non ne sono capace!
Non so affrontare il fatto che tu creda che questo possa essere amore…
e non un’altra cosa.
Fel: aspetta amore? Nessuno ha parlato d’amore!
Ben: tu.
Fel: cosa?
Ben: ho ascoltato il tuo nastro.
Fel: mio dio.
Ben: lo so…
Fel: hai ascoltato il mio nastro, perché?
Ben: non lo so, veramente, è successo e basta.
Fel: io non… non capisco, tu hai rotto con me per le cose che ho detto
sul nastro!!?? Ben io non ragionavo neanche quando ho detto quelle
cose è stata… come un’ondata di pensieri!
Ben: è anche peggio! Eri assolutamente sincera!
Fel: non dovrei esserlo?
Ben: no non è questo!
Fel: è che cos’è?
Ben: non lo so! Possiamo lasciar perdere?
Fel: no! Non si può! No non si può lasciar perdere!
Ben: è proprio questo che voglio!
Fel: scusa ma non pensi che io meriti almeno una spiegazione?
Ben: ma non può restare tutto così com’è? Cioè tutto per te deve
essere una cosa difficile?
Fel: tu entri in camera mia, prendi il mio mangianastri, ascolti i
miei pensieri, scusa ma per me questa è una cosa molto seria!!!!!
Ben: d’accordo, ascolta non può andare, credevo fosse possibile ma…
non è così.
Meghan: e stato Ben? Un classico…
Fel: senti mi dispiace di averti accusato…
Meghan: aspetta ha sentito tutto il nastro?
Fel: credo di si.
Meghan: oddio ti sentirai una stupida!
“non mi sentivo stupida, mi sentivo persa. Pensavo che se non avessi
trovato una zattera sarei annegata. Alla ragazza, quella della lista,
a quanto pare per lei la lista funzionava! Le avevo detto che non
serviva invece funzionava! Così ho deciso di seguirla anch’io la
lista. Non tutti i dieci consigli… solo alcuni tipo il numero 5:
andare dove c’è azione, anche se comunque a quella festa sarei andata
lo stesso! E il numero 6: look ad alto voltaggio, su questo ero
d’accordo perché volevo essere affascinante a tutti i costi. Comunque
non mi sono messa tacchi di dodici cm come qualcuno che conosco! Il
numero sette è farsi vedere con un altro uomo e questo bè… questo… non
riesco a capirlo.”
[Felicity bussa alla porta del ragazzo che prima le aveva chiesto di
uscire]
Felicity: ciao ecco, so quello che ho detto prima e non voglio che tu
gli attribuisca importanza perché in realtà non significa niente, ma…
vorresti… ti dispiacerebbe venire con me ad una festa?
Ragazzo: dispiacere?
[alle festa]
Sean: buona serata grazie!
Tim: sono Tim.
Sean: ciao!
Tim: un amico di Julie!
Sean: ah! Dieci dollari!
Tim: veramente Julie ha detto che non mi avrebbe fatto pagare!
Sean: davvero… bè… non mi ha detto niente, quindi…
Tim: ok. Tieni.
Sean: buona serata!
Tim: grazie…
Tim: Julie!
Julie: ehy! [alle persone con cui stava parlando] ci vediamo!
[Elena e Noel alla festa]
Elena: ricorda il segreto è la pazienza! Fai con calma, il tuo
obiettivo primario è sapere come si chiama!
Noel: certo! Ok, io vado… si vado…
Elena: si vai!
Noel: ciao, sai dov’è la birra?
Ragazza: eccola!
Noel: Oh! Accidenti che idiota… io mi chiamo Noel! E tu…?
Ragazza: Brigid.
Noel: Brigit bel nome veramente!
Ragazza: Brigid, con la “d”!
Noel: ah Brigid, ok si niente t, Brigid. Bene… allora…
Ragazza: cosa?
Noel: niente sono contento di averti incontrato!
Sean: grazie!
Julie: Sean mi serve aiuto!
Sean: perché che c’è?
Julie: Tim non mi sta lasciando in pace!
Sean: è quello che volevi!
Julie: ti preeego! È folle! Se gli sento citare Mill Diamond un’altra
volta lo uccido!
Sean: ci penso io…
Julie: ti ringrazio.
Tim: Julie! Eccoti.
Sean: [rivolto a Julie] allora puoi sorvegliare la porta per me?
Julie: oh, certamente!
Tim: posso stare con te se vuoi!
Sean: no! Ehi… ehi… ascolta io e te dovremo fare un discorso…
“quando sono arrivata volevo già andarmene, perché la lista cambia
solo il tuo modo di apparire , non quello che hai dentro.”
Felicity: …certo
Burkey: senti l’America? Non è bello?
Fel: si è bellissimo.
Burkey: un giorno sarò presidente degli Stati Uniti…
Ben: ciao.
“Sally, ricordi il consiglio numero nove: restare completamente
indifferente? Ti assicuro che è piuttosto difficile!”
ragazzo: ti prendo qualcosa da bere?
Fel: grazie!
Ben: hai un minuto per parlare?
Fel: ah…
Ben: ti prego…
Fel: certo!
[Ben e Felicity salgono nella terrazza e Noel li osserva andare via…]
Ben: sei splendida!
Fel: grazie! Ma non l’ho indossato per te…
Ben: certo… l’avrai indossato per lui…
Fel: l’ho fatto per me.
Ben: sei splendida lo stesso. Senti mi dispiace tanto per il nastro
non dovevo ascoltarlo… e sono d’accordo con te: la foto di noi al
supermercato è… è quella che preferisco anch’io!
Fel: sembriamo felici…
Ben: lo eravamo.
[si baciano]
“ regola numero dieci: non fare capire che tieni a lui, forse dovrei
stare attenta, io mostro troppo facilmente i miei sentimenti.”
Felicity: forse avevi ragione non deve essere una cosa troppo seria.
Ben: davvero?
Fel: si forse possiamo viverla… giorno per giorno, senza aspettative…
Ben: sicura?
Fel: si!
Julie: oh mio dio, ma quanto c’è?
Sean: settecento dollari!
Julie: settecento dollari?????????
Sean: shhh, ehy!
Julie: abbiamo fatto così tanto?
Sean: ne abbiamo fatto 1400, facciamo a metà!
Julie:oh! Neanche in tutta l’estate ho guadagnato una cifra simile.
Sean non so come ringraziarti!
Sean: è stata una tua idea!
Julie: ma la casa era tua e tu hai avuto l’idea di far pagare 10
invece di 5, e mi hai liberata da quel noioso di Tim.
Sean: già povero Tim.
Julie: e mi hai lasciato vivere in casa tua! sei gentile con me!
Sean:sai dovremo celebrare.
Julie: stupenda idea!
Sean: allora prenoto un ristorante, a che ora ti va bene?
Julie: stasera no, devo uscire… si ho conosciuto uno in libreria era
accanto a me e mi ha invitato in discoteca, così…
Sean: interessante…
Julie: si.
Sean: già… beh faremo un’altra volta.
Julie: sicuro.
“ ho scoperto una cosa terribile e cioè che fingendo ottengo quello
che voglio. È passata una settimana dalle festa e le cose sono andate
discretamente. Comunque ben sembra contento, abbiamo deciso di andare
al cinema, di nuovo al Brian Park, mi fa molto piacere perché non ci
sono mai stata!”
[al Brian Park, Felicity è da sola e Ben non viene]
Ben: ciao! Come va?
Fel: bene!
Ben: bene…
Fel: sai io sono andata al Brian Park ieri sera.
Ben: maledizioni, me ne ero completamente dimenticato.
Fel: non fa niente…
Ben: ho aiutato Sean a fare una cosa poi abbiamo mangiato insieme, mi
dispiace. Hai aspettato molto?
Fel: no! No non ho aspettato tanto.
Ben: ascolta ci andremo la settimana prossima!
Fel: oh, avremo potuto ma ieri era l’ultimo spettacolo e… ma non
preoccuparti, non è importante… io vado a timbrare.
Ben: ok. Felicity! Grazie per essere stata così comprensiva.
Fel: certo!
Ben: ok.
“ sta cominciando a darmi fastidio questo compromesso. E continuo a
pensare che quella parte di me che mi ostino a soffocare rischia di
scomparire per sempre.”
[bussano alla camera di Felicity, è Gracel]
Gracel: ciao.
Felicity: ciao!
Gracel: posso entrare?
Fel: certo
Gracel: grazie. Sai Jan mi ha scaricata. Non gli sono piaciute le
scarpe, neanche il rossetto sull’ombelico, come diavolo ho potuto
farlo.
Fel: almeno sarai soddisfatta di aver provato la lista.
Gracel: mi sento stupida! Tu come fai?
Fel: io?
Gracel: tu ti comprometteresti mai come ho fatto io? Voglio dire… che
non ti abbasseresti mai a fare qualche cosa in cui non credi affatto
solo per stare con qualcuno.
Ben: ehy!
Felicity: ciao.
Ben: che ci fai qui?
Felicity: ti aspettavo.
Ben: ti va di camminare un po’?
Felicity: No.
Ben: ah…
Felicity: in verità è che non riesco proprio a stare così. Sai che
avevo detto che potevo, ma non ce la faccio! Non ce la faccio a venire
a compromessi con me stessa. Insomma sono una persona emotiva, io
sento le cose e… ho bisogno di potermi esprimere e parlare dei miei
sentimenti, è così che sono fatta e non posso cambiare e non voglio
neanche, il fatto è che tu lo sapevi, lo sapevi e mi hai cercato
ugualmente, perché volevi vivere una storia con me. Ma non sei
abbastanza forte per farlo, e questo in un certo senso non ti da
coraggio. E la cosa più triste è che un giorno ti sveglierai e ti
renderai conto di quello che hai perso. Ma allora sarà troppo tardi.
Ben: io non so cosa dire
Felicity: lo so non fa niente.
“era il momento di mollare, di mollare le vecchie abitudini e i vecchi
sogni, sono pronta per andare avanti e di scoprire altro della vita”
ragazzo: vuoi fare la doccia con me?
Felicity: ho già fatto la doccia oggi, ma grazie. Aspetta Burkey [?]
l’altra sera io credo di averti usato.
B: non fa niente insomma non è la prima volta che mi succede.
Felicity: mi dispiace.
Burkey: voglio chiederti una cosa: puoi usarmi quando vuoi.
“un conto è dirsi di volersi buttare, un conto è buttarsi! Devi
allentare la presa e lasciarti andare, e allora sono entrata in un
negozio di parrucchiere: volevo cambiare, non lo facevo per un ragazzo
o per i consigli di una rivista, lo facevo solo per me!”
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