Intervista a GRAZIA MIGNECO
In esclusiva per il sito IL MONDO DEI DOPPIATORI, una nuova intervista esclusiva. E' protagonista Grazia Migneco, attrice e doppiatrice milanese.
Intervista effettuata il 22 giugno 2011, a cura di Morris Lugato. È assolutamente vietato riprodurre questa intervista – anche in modo parziale – senza autorizzazione.
PICCOLA CARTA D'IDENTITA' |
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Nome:
GRAZIA Cognome: MIGNECO Nata a Milano Sposata con l’attore e doppiatore Gianni Mantesi Curriculum: |
L'INTERVISTA
Qual è stata la sua
formazione?
Ho cominciato al Piccolo Teatro con Strehler e alla Rai con Enzo
Ferrieri (preistoria,vero?!)
Cosa l'ha spinta a
intraprendere l'attività di doppiatrice?
Avevo partecipato a una trasmissione radiofonica con Cip Barcellini e
poi ci eravamo persi di vista per anni. Un giorno Cip mi ha vista in
televisione e mi ha telefonato invitandomi alla Merak e facendomi doppiare
non ricordo più quale film, senza nemmeno farmi un provino. Da allora non ho
più smesso e voglio ringraziare ancora Cip per la fiducia
Quanto la sua attività di
attrice teatrale l'ha aiutata in sala doppiaggio?
Sicuramente il fatto di essere attrice mi ha molto aiutata, perché la
tecnica s'impara, ma recitare no.
Quali sono, secondo lei, le
tappe da percorrere e le doti necessarie per intraprendere questa
professione?
La risposta è già in quella precedente, cioè saper recitare (anche senza
essere grandi attori) e un certo istinto per la tecnica.
Si ricorda qualche
personaggio in particolare che ha amato più degli altri? Perchè?
Un personaggio che non è durato per molte puntate, ma che era
interpretato da un'attrice straordinaria, Jessica Tandy. Doppiare i grandi è
un po' come illuminarsi di luce riflessa.
Quali sono le differenze
tra il doppiare un umano e un cartone animato?
Doppiare una persona vera dà più l'idea di interpretare una parte. I cartoni
a volte sono divertenti.
Ha dato la voce ad uno dei
personaggi più cattivi di "Sentieri", mi riferisco a Susan Piper: trova più
divertente doppiare un "cattivo" o un "buono"?
La signora Piper era una vecchia biondona che faceva la donna fatale e
io mi vergognavo un po' anche solo a doppiarla. Comunque i cattivi danno più
soddisfazione perché hanno più sfaccettature, come in teatro del resto.
Può raccontarci qualche
aneddoto divertente che le è capitato in sala?
Una volta ho doppiato una mezza matta, a colonne separate. Quando ho
visto il film finito, ho realizzato che il mio partner nella scena era
interpretato da mio marito Gianni Mantesi.
Lei ha recitato anche nei
telefilm "Arriva Cristina", "Cristina", "Cri Cri" e "Cristina, l'Europa
siamo noi" interpretando la tata, che ricordo ha di quel periodo e dei
colleghi che recitavano con lei?
Ho il ricordo di un lavoro fatto in famiglia, con carissimi amici come
Enrico Bertorelli, Adolfo Fenoglio, Anna Priori, Giulia Franzoso e poi il
regista Francesco Vicario, le truccatrici, la parrucchiera, la sarta, i
tecnici (mi ricordo il nome di tutti). Allegria, risate, mangiate di dolci
negli intervalli! L'unica a tenersi un po' a distanza era proprio Cristina
Secondo lei è un bene per
un doppiatore essere associato solo ad un attore?
Non lo so. Forse è più riconoscibile.
C'è un collega, o più di
uno, a cui è legata in modo particolare?
Ho tanti amici cari, ma proprio cari fra i doppiatori, che non saprei
rispondere. Ma un'amica carissima che non c'è più e che voglio qui ricordare
è Clara Zovianoff.
Qual è stata, secondo lei,
l'evoluzione del doppiaggio in questi anni?
Mi pare che niente sia cambiato molto; forse c'è un po' meno attenzione
al fatto di far capire bene quello che si dice: è meglio ascoltarsi e
autoammirarsi meno, e non mangiarsi le parole, specialmente alla fine delle
battute.
Quali sono i consigli che
può dare a chi vuole intraprendere questa professione?
Consigli è sempre difficile darne: forse frequentare una scuola di
doppiaggio o riuscire ad avere il permesso di assistere con frequenza e
pazienza a doppiaggi nelle varie sale; ma poi dipende dalle occasioni che
sono sempre più rare. Se poi si riesce ad arrivare davanti a un leggio e a
uno schermo, il consiglio è quello contenuto nella risposta precedente.
Grazie mille per la sua disponibilità Grazia!
© 2011
Antonio Genna
- IL MONDO DEI DOPPIATORI, le interviste
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