Segreti e bizzarrie del mondo del doppiaggio in formato quiz
ARCHIVIO: quiz 70
(30/09/2013)
ASPETTANDO FELLINEIDE (5)
Competizione in 10 quiz, con in palio l'ammirazione del crescente popolo doppiaggiofilo, nell'attesa di FELLINEIDE, ovvero la 4a edizione della Convention degli Amici de Il mondo dei doppiatori di Antonio Genna e di Doppio Cinema, interamente dedicata, a vent'anni dalla scomparsa, al grande regista riminese: un vero alchimista del doppiaggio.
Ecco il quiz n°70:
Nella
personale rilettura del “Satyricon” di Petronio Arbitro, Fellini,
per raffigurare lo sconcio Trimalcione, prima di indirizzarsi sul
Moro, noto ristoratore romano, a quale star di fama planetaria
ambiva come prima scelta? Si tratta forse del simbolo dello
spaghetti western che ha confidato il suo gran rifiuto alla
profferta felliniana, perchè il Maestro pretendeva posasse ignudo?
Quale eccellente voce trasformò in attore il Moro?
A quali formidabili caratteristi del Totò-cult “...alloggio, vitto,
imbiancatura, lavatura e stiratura!”, il regista attinse per
rimpolpare il cast di doppiaggio e, nello specifico, dare voce ai
due loschi acquirenti dello schiavetto Gitone e ad Abinna,
costruttore di monumenti funebri?
Un
indizio utile...Scorrete la pagina in basso per le risposte...
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Nel 1969, anno di uscita di
“Fellini Satyricon”, Bud Spencer, l’attore che ha dichiarato
di avere rifiutato la parte di Trimalcione perchè avrebbe dovuto esibirsi
nudo, stava appena cominciando a ritagliarsi spazi consistenti negli
spaghetti western, ma la vera fama giungerà solo l’anno seguente, nel ruolo
di Bambino in “Lo chiamavano
Trinità”.
Non possediamo prove a contrario, ma si delinea alquanto masochista la
rinuncia di un attore, all’epoca, non ancora di grido, ad un ruolo
importante, in un film importante, firmato da un regista di fama mondiale.
Aggiungiamo, che Mario Romagnoli, detto il Moro, ristoratore romano
che in definitiva impersonerà Trimalcione, nel Satyricon non appare mai
nudo!
Secondo Tullio Kezich, il ruolo di Trimalcione sarebbe dovuto spettare a
Boris Karloff, l’immortale Mostro di Frankenstein. Purtroppo, l’attore
inglese non fu in grado di rispondere alla chiamata per ragioni di salute,
tanto da morire lo stesso anno.
Fu la magnifica voce di Corrado Gaipa
a puntellare l’altrimenti spaesato Moro.
Sarà stata pura coincidenza – ma memori dei tanti acrobatici simbolismi
felliniani, ne dubitiamo –, sta di fatto che nel “Fellini Satyricon” si
cimentano come doppiatori: Giacomo Furia (il primo acquirente),
Vinicio Sofia (il secondo acquirente,
con il volto di Sandro Dori), Aldo Giuffrè
(Abinna, con il volto di Giuseppe Sanvitale).
Tutti e tre risaltano come eccellenti caratteristi nei ruoli,
rispettivamente, di secondino, eunuco, ladruncolo, nell’esilarante farsa
scarpettiana “Un turco napoletano” (1953), con Totò incontenibile
dispensatore di battute a raffica, tra cui il tormentone “...alloggio,
vitto, imbiancatura, lavatura e stiratura!”.
Cosa avete risposto...
Tra le migliori risposte ricevute, segnalo...
La star che si negò a Fellini è Bud Spencer come
lui stesso ha dichiarato nella sua biografia di Franco Gattarola e
Matteo Norcini con la collaborazione di Stefano Ippoliti che cita
testualmente: Dice Fellini: «Carlo, avrei trovato un ruolo perfetto
per te nel
Satyricon». Risponde l’attore: «Va bene, Federì, dimmi
che devo fare». Spiega il regista: «Trimalcione, quello che era nel
triclinio di Nerone... Vedi, tu stai nudo nella piscina e i putti ti
mordono il sedere...». «Ah Federì, abbi pazienza, ma io non lo faccio,
io nudo in piscina con i putti che mi mordono il sedere. Non ci sto».
«Ma come, è il film di Federico Fellini!... Allora non sei un attore!».
«Hai detto giusto Federì, non sono un attore». Segue il motivo del gran
rifiuto: «Infatti, non sono un attore, sono un personaggio che il
pubblico ha gradito. Conosco i miei limiti, so esattamente quello che
posso fare e quello solo ho fatto sempre».
Carlo Pedersoli, in arte Bud Spencer, raggiunse la fama di divo
l’anno seguente al 1969 di produzione di “Fellini Satyricon” con “Lo
chiamavano Trinità…”
Il ruolo di Trimalcione fu assegnato a Mario Romagnoli detto “Il Moro”
(dal nome della sua trattoria) doppiato da Corrado Gaipa.
Secondo Kezich, ma anche Renzo Renzi, Fellini aveva pensato che questo
personaggio dovesse essere interpretato da Boris Karloff (1887-1969)
attore inglese naturalizzato canadese noto soprattutto per i film di
Frankenstein degli anni trenta ma indisponibile per motivi di salute,
difatti morirà di lì a poco. Mi pare che, sempre secondo Kezich, anche
Gert Fröbe (il Goldfinger di 007) sia stato preso in considerazione.
Alcune fonti citano che Fellini promise la parte ad Aldo Fabrizi che si
risentì per la mancata assegnazione.
I doppiatori dei due individui che si offrono di acquistare Gitone nel
teatro di Vernacchio sono Vinicio Sofia che da voce a Sandro Dori e
Giacomo Furia voce di un interprete non identificato. Abinna
interpretato da Giuseppe Sanvitale è doppiato da Aldo Giuffrè. Tutti e
tre questi attori/doppiatori sono presenti nel cast di “Un turco
napoletano” del 1953 di Mario Mattoli con Totò. -
Massimo P.
1. Il doppiatore dello sconcio Trimalcione, interpretato da Mario
Romagnoli (accreditato come “Il Moro”, noto ristoratore romano) è
Corrado Gaipa.
2. Per il ruolo di Trimalcione, Fellini aveva inizialmente pensato
all’attore inglese Boris Karloff il quale si è affermato nel cinema come
interprete di personaggi di pura fantasia e mostruosi, legando il suo
nome alle più significative realizzazioni di film del terrore negli anni
dal 1930 al 1960. Karloff dovette rinunciare alla parte per motivi di
salute. Alcune fonti indicano che per impersonare Trimalcione avrebbe
pensato anche all’attore tedesco Gert Fröbe.
3. L’attore simbolo dello spaghetti western che ha rifiuto la parte è
Bud Spencer il quale, nel libro autobiografico «Continuavano a chiamarlo
Bud Spencer», rivela di aver detto di no al regista romagnolo in quanto
avrebbe dovuto posare nudo.
4. Tra i caratteristi del film culto “Un turco napoletano” (nel quale
Toto, nel ruolo di Felice Sciosciammocca, dice la famosa battuta “mille
lire al mese, alloggio, vitto, lavatura, imbiancatura.... e stiratura”)
che Fellini utilizza nel ruolo di doppiatori ho individuato:
- Aldo Giuffré che doppia Giuseppe Sanvitale (Abinna);
- Giacomo Furia che doppia uno dei due loschi acquirenti dello
schiavetto Gitone. - Daniele Do.
Ha risposto parzialmente Giovanna D.
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Antonio Genna - IL
MONDO DEI DOPPIATORI
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Le
domande e le risposte sono curate da Angelo Quagliotti, Lorenzo Bassi e Franco Longobardi.