Segreti e bizzarrie del mondo del doppiaggio in formato quiz
ARCHIVIO: domanda 31
(17/09/2012)
Ecco la domanda n°31:
Ci
uniamo all'unanime cordoglio per la scomparsa di
Mario Maldesi, da considerarsi il
patriarca del doppiaggio moderno, per la sagacia, la lungimiranza e la
personalità con cui ha governato la naturale evoluzione del linguaggio e
della recitazione nel Cinema, gestendo senza fratture, ma con indispensabili
ed essenziali innovazioni il delicato passaggio dal periodo classico (quello
per intenderci impostosi dal secondo dopoguerra) dopo lo storico spartiacque
del 1968, nell'immutata eccellenza del livello artistico.
Di Lui ci piace ricordare la straordinaria autorevolezza riconosciutagli
nell'ambiente, per l'insuperabile capacità di estrarre il meglio da ogni
attore.
Due testimonianze a conferma:
1) Maldesi riuscì a collaborare fattivamente con un regista di formazione
teatrale, inguaribile accentratore, che curava con attenzione maniacale
tutti i dettagli della recitazione fino al doppiaggio. Anzi lo convinse a
mutare idea sul doppiatore del personaggio più caro al regista: quello di
rottura su cui ruotava la metafora filmica, interpretato da un attore
americano.
2) Per l'edizione integrale restaurata di un film realizzato e doppiato
quasi trent'anni prima, furono richiamati i doppiatori originari per
completare il doppiaggio delle scene aggiunte e conservare il doppiato della
prima preziosa edizione, curata appunto da Maldesi.
Sapreste individuare il doppiatore ed i film in questione?
Qualche indizio utile...
- Il doppiatore, morto tragicamente con modalità sinistramente coincidenti
alla fine di Cesare Pavese, ottenne su intuizione artistica di Maldesi il
ruolo del personaggio centrale nella filosofia dell'autore e regista del
film, anche importante regista teatrale e nel decennio appena trascorso
direttore artistico di un noto teatro della capitale.
- Alla realizzazione del doppiaggio del film del secondo caso assistette un
giorno un singolare spettatore (Pier Paolo Pasolini), che aveva accompagnato
un'amica impegnata in sala di doppiaggio.
Scorrete la pagina in basso per la soluzione...
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Il primo episodio cita il bravo e
sfortunato attore-doppiatore Luigi Vannucchi,
morto suicida nel 1978, che fu opzionato da Mario Maldesi per doppiare
l'attore statunitense Tony Musante nel film diretto da Giuseppe Patroni
Griffi "Metti una sera a cena" (1969).
Il regista, indimenticato uomo di cultura a tutto campo, fu anche direttore
artistico del Teatro Quirino di Roma dal 2002 al 2005.
La seconda testimonianza si riferisce
alla meritoria ed assolutamente inusuale attenzione dimostrata verso la
prima edizione italiana de "L'esorcista"
(1973) diretta da Mario Maldesi, la cui vicenda nei particolari è narrata da
Antonio nella scheda dedicata al film
presente su questo portale.
Nel cast di doppiaggio faceva parte Laura
Betti, cara amica di Pier Paolo Pasolini, il quale un giorno fece
gradita visita agli Studi di sincronizzazione.
Cosa avete risposto...
Iniziamo con quanto scritto da Massimo P.:
1) Il doppiatore è Luigi Vannucchi, nato a Caltanisetta nel 1930 e morto suicida a Roma nel 1978 in modo simile a Cesare Pavese che aveva interpretato nel “Il vizio assurdo” un’opera teatrale e televisiva tratta dal romanzo di Davide Lajolo incentrata sull’amicizia con lo scrittore piemontese e la volontà di auto-annientamento di esso.
Ricordo molto bene Vannucchi soprattutto per le sue eccellenti interpretazioni negli sceneggiati RAI e purtroppo la sua scomparsa evidenziò un tragico passaggio dalla finzione alla realtà. Il film in questione, doppiato dalla CDC sotto la direzione di Maldesi, è “Metti, una sera a cena” del 1969 di Giuseppe Patroni Griffi tratto da un suo successo teatrale.
Il regista che è stato direttore artistico del teatro Eliseo di Roma dal 2002 al 2005. Il doppiato è l’attore statunitense Tony Musante nel ruolo di Max.
2) Il film è “L’esorcista” di William Friedkin del 1973, restaurato nel 2001. L’amica di Pasolini è Laura Betti che doppia con voce da posseduta il personaggio Regan Teresa McNeil interpretato da Mercedes McCambridge.
Di seguito la risposta di Daniele Do..
1. Il doppiatore: Luigi Vannucchi il quale, nel pieno della maturità artistica, muore suicida a Roma il 30 agosto del 1978, con le stesse modalità con cui si era tolto la vita, nel 1950, lo scrittore Cesare Pavese.
2. Primo film: “Metti, una sera a cena” del 1969, diretto da Giuseppe Patroni Griffi e tratto dal suo stesso lavoro teatrale.
Giuseppe Patroni Griffi è stato direttore artistico del teatro Eliseo di Roma (2002-2005).
L’attore americano doppiato da Vannucchi è Tony Musante (interpreta il personaggio di Max).
3. Il secondo film: l’”Esorcista” (del 1973) diretto da William Friedkin e tratto dall’omonimo romanzo di William Peter Blatty, che scrisse anche la sceneggiatura del film.
Al riguardo, riporto quanto menzionato dal sito di Antonio nelle note al film: “Nell'edizione integrale restaurata del 2001 del capolavoro di Friedkin sono presenti dieci minuti di scene aggiunte: per il doppiaggio sono stati richiamati Valeria Moriconi, Giancarlo Giannini e Massimo Foschi, mentre la voce di Corrado Gaipa è stata campionata e inserita nella coda aggiuntiva del film sul labiale di Lee J. Cobb per alcune battute reintegrate (nel resto delle scene aggiunte la voce dell'attore è di Renato Mori)”.
Ha risposto parzialmente anche Giordano C.
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Antonio Genna - IL
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Le
domande sono curate da Angelo Quagliotti, Lorenzo Bassi e Franco Longobardi.