Segreti e bizzarrie del mondo del doppiaggio in formato quiz
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143
(21/03/2016)
QUIZ #143 |
E' plausibile che l'incantevole, civettuola grazia di Shirley Temple sia stata veicolata in Italia da una voce maschile? Per qualcuno, l'azzardo sarebbe firmato Gianfranco Bellini!? La notizia - sbalorditiva- s'è afflosciata al fragore della risata di colei che è stata non soltanto l'insostituibile voce, ma la vera e propria replicante italiana, Miranda Bonansea. Per quale dote ne è diventata la doppiatrice? A partire da quando? In quale film interpreta "la Temple (letterale) de casa nostra"? Bellini che c'entra in tutto ciò?
A seguire qualche indizio utile...
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Scorrete la pagina in basso per le risposte...
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Riportato da un libro sul cinema hollywoodiano e i suoi doppiatori italiani,
circa 20 anni fa ed amplificato da altri media, ad es. Wikipedia, a
Gianfranco Bellini è attribuito il
doppiaggio di Shirley Temple in "Alle frontiere dell'India"
(1937), doppiato nel 1938.
L'inequivocabile testimonianza della doppiatrice contemporanea della Temple,
Miranda Bonansea, ha dissipato ogni
dubbio su un doppiaggio, che più che stupore, aveva sempre suscitato
parecchio scetticismo fra i doppiaggiofili.
Le ovvie considerazioni pratiche sull'età eccessivamente matura di Bellini,
che nel 1938 aveva 14 anni, rispetto ai 9 anni della Temple del 1937, che in
più dimostrava un paio d'anni di meno, rendono l'accostamento Temple-Bellini,
o un infantile svarione o una simpatica boutade.
Bellini molto probabilmente ha partecipato al doppiaggio di Alle frontiere
dell'India, ma come voce del ragazzo impersonato da Douglas Scott, all'epoca
del film dodicenne.
Pertanto senza dubbi la Temple, nel film "indiano" diretto da John Ford è
stata doppiata da Miranda Bonansea.
E ciò è avvenuto per tutti i film della Temple, a partire dal suo primo
successo giunto in Italia, "Piccola stella" (1934), doppiato nel 1935.
La selezione per scegliere la doppiatrice della piccola diva hollywoodiana
fu incentrato, come ricordato dalla Bonansea, soprattutto sulle capacità
canore dei candidati. Ed infatti per molti film la Temple veniva doppiata
anche nel canto.
Il regista e direttore di doppiaggio Gero Zambuto, nel film da lui diretto,
Fermo con le mani (1937), fece interpretare alla Bonansea un'evidente
imitazione, anche nell'abbigliamento, della Temple.
Cosa avete risposto...
Tra le risposte ricevute non totalmente corrette, segnalo in particolare:
Ipotizzo che il motivo per cui la
Bonansea divenne la doppiatrice della Temple fosse perché sapeva anche
cantare.
Il primo film cui prestò la voce dovrebbe essere “La mascotte
dell'aeroporto” (Bright Eyes) del 1934 di David Butler giunto in Italia
l'anno seguente (uscito a Torino il 10 giugno).
In “Fermo con le mani!” del 1937 di Gero Zambuto, prima apparizione sul
grande schermo di Totò, ne diventa una copia nostrana nel ruolo della
bambina orfana.
Scorrendo il cast di “Alle frontiere dell'India” del 1937 Bellini
potrebbe aver doppiato Douglas Scott, allora dodicenne, nel ruolo di
Mott. - Massimo P.
Hanno risposto parzialmente anche Carla F. e Laura T.
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Antonio Genna - IL
MONDO DEI DOPPIATORI
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Le
domande e le risposte sono curate da Lorenzo Bassi e Franco Longobardi.