Segreti e bizzarrie del mondo del doppiaggio in formato quiz
ARCHIVIO: domanda 14
(02/04/2012)
Ecco la domanda n°14:
In quale caposaldo della commedia all’italiana il Maestro Mario Monicelli optò per il ridoppiaggio parziale del parlato del caratterista principale? Quale fu la segreta ragione della sconcertante operazione? Chi sono i due doppiatori in alternanza?
Qualche indizio utile...
- Il ruolo di più importante caratterista del film venne assegnato per la
buffa fisionomia del candidato, sullo scontato presupposto che sarebbe stato
doppiato.
- Monicelli fece un’avventata promessa di ritagliare un ruolo recitante nel
film ai due adattatori dialettali dei dialoghi. Per il primo, un giornalista
sportivo, riuscì a mantenerla; per il secondo, un musicista, non seppe
individuare un ruolo adeguato. Fu così che spuntò la soluzione-ripiego di
dirottarlo al doppiaggio in milanese del caratterista.
- Il singolare ridoppiaggio a macchia di leopardo del primo doppiaggio fu
opera della voce del leader dei nanetti della versione italiana del 1972
della "Biancaneve" disneyana.
Scorrete la pagina in basso per la soluzione...
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Monicelli azzardò quella promessa
sull’entusiasmo della collaborazione offerta da Beppe Viola ed Enzo Jannacci
all’adattamento in milanese dei dialoghi del film "Romanzo popolare"
(1974).
Il regista toscano per tentare di riparare ad un errore di generosità ne
commise un secondo proponendo a Enzo Jannacci il doppiaggio di Pippo
Starnazza, personaggio caratterista della vicenda.
Jannacci, neofita del leggio, impresse senza mediazioni la sua forte
personalità artistica al personaggio, provocando un’evidente scollamento tra
volto e voce. Come confessò personalmente ai curatori, Monicelli per non
urtare la suscettibilità di Jannacci decise di non censurarlo totalmente e
dirigendo personalmente il ridoppiaggio lo limitò rigorosamente ai segmenti
più compromessi, lasciando inalterato il più possibile il primo doppiaggio.
Come ridoppiatore fu scelto Roberto
Bertea per la sua fluida cadenza milanese pur avendo una timbrica
molto diversa da Jannacci.
Cosa avete risposto...
Tra chi ha fornito le risposte maggiormente esatte, iniziamo con quelle di Massimo P.:
Il film è “Romanzo popolare” del 1974. Il caratterista è Pippo Starnazza nome d’arte di Luigi Redaelli nato Milano nel 1909 e ivi deceduto nel 1975, oltre che attore è stato anche musicista e cantautore. Nel film interpreta il ruolo di Salvatore Armetta, amico e vicino di casa del protagonista Giulio Basletti, interpretato da Ugo Tognazzi.
Gli adattatori dialettali ai dialoghi non accreditati sono:
- Beppe Viola, nato a Milano nel 1939 e ivi prematuramente scomparso per un ictus nel 1982, noto giornalista sportivo e uno dei conduttori della trasmissione Rai "La domenica sportiva"; nel film interpreta il ruolo dell’uomo che strappa i biglietti all’ingresso del cinema.
- Enzo Jannacci, nato a Milano nel 1935 noto musicista e cabarettista. E’ anche l’autore della colonna sonora del film. Aveva già lavorato con Monicelli nel 1971 come protagonista dell’episodio “Il frigorifero” nel film “Le coppie”.
Il motivo del doppiaggio a macchia penso l’abbiate suggerito voi stessi negli indizi, posso solo aggiungere che Viola e Jannacci, amici d’infanzia, hanno scritto assieme all’adattamento ma forse Viola lavorando in Rai non poteva firmarlo: da qui la promessa a entrambi di un ruolo, anche se non capisco perché a quel punto Jannacci non abbia doppiato completamente Starnazza.
Il primo doppiaggio fu opera di Roberta Bertea, nato a Genova nel 1919, attivo per CID, SAS, CDC e CVD (sua la voce di Dotto per il ridoppiaggio nel 1972 del film d’animazione della Disney “Biancaneve e i sette nani” ad opera di questa società). Il doppiaggio di Jannacci è buono ma quello di Bertea è più corrispondente al personaggio.
Ora propongo quanto ha detto Francesco C.:
Il film è "Romanzo popolare" del 1974, in cui Pippo Starnazza nel ruolo di Salvatore è doppiato sia da Enzo Jannacci (che scrisse i dialoghi in milanese del film assieme al giornalista sportivo citato nell'indizio Beppe Viola), sia da Roberto Bertea (Dotto in "Biancaneve e i sette nani" dove Gongolo è Carlo Baccarini che guarda caso è direttore del doppiaggio CVD di "Romanzo popolare"!).
Per i motivi dovrei lavorare un po' di fantasia, anche se non mi resta difficile immaginare che in veste di doppiatore Jannacci non risultasse molto credibile in alcune battute che perciò Monicelli chiese al vero professionista Bertea di reincidere ex novo.
Ecco quanto scritto da Daniele Do.:
"Romanzo popolare", film del 1974 diretto da Mario Monicelli ed interpretato da Ugo Tognazzi ed Ornella Muti. Il film, che era stato pensato per Nino Manfredi e doveva essere ambientato a Roma, è stato poi ambientato a Milano".
Il ruolo del più importante caratterista del film (il personaggio di Salvatore) venne assegnato a Pippo Starnazza, pseudonimo di Luigi Redaelli. L’attore era noto per le buffe smorfie ottenute con la sua ”faccia di gomma”.
I due adattatori dialettali dei dialoghi (che furono riscritti dopo che l’ambientazione fu spostata da Roma a Milano) sono:
– Beppe Viola, noto giornalista sportivo, che ha una piccola parte nel film: compare nei panni della maschera del cinema;
– Enzo Jannacci, autore anche delle musiche. Fra l’altro nella colonna sonora di “Romanzo Popolare” c’è la canzone famosa e struggente “Vincenzina e la fabbrica”, scritta per l’appunto a due mani da Jannacci e Beppe Viola.
I doppiatori in alternanza sono Roberto Bertea (Dotto nella versione italiana del ’72 di “Biancaneve”) e il citato Enzo Jannacci (Monicelli, non trovando spazio al noto cantautore nel film, lo dirotta quale doppiatore “in milanese” di Starnazza). Il doppiaggio del film è a cura della CVD con la direzione di Carlo Baccarini.
Ecco la risposta di Riccardo S.:
Il film è Romanzo popolare diretto dal grande Monicelli nel 1974 con protagonista Ugo Tognazzi; il ruolo del caratterista principale Salvatore è interpretato da Pippo Starnazza doppiato a intermittenza da Roberto Bertea (voce di Dotto nel ridoppiaggio 1972 a cura della CVD di Biancaneve e i Sette Nani) e da Enzo Jannacci, curatore dei dialoghi in dialetto milanese insieme all'indimenticato giornalista sportivo Beppe Viola (che compare anche in un cameo).
Ha risposto correttamente anche Daniele De.
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Antonio Genna - IL
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Le
domande sono curate da Angelo Quagliotti, Lorenzo Bassi e Franco Longobardi.