Il mondo dei doppiatori - In...soliti ignoti

Segreti e bizzarrie del mondo del doppiaggio in formato quiz

ARCHIVIO: quiz 101
(29/09/2014)


NINO MANFREDI SCONOSCIUTO (1)

Nino ManfrediNella prestigiosissima sede del Circolo della Stampa di Milano, mercoledì 15 ottobre 2014 alle ore 17.30, scatterà la 6a Convention del Mondo dei Doppiatori di Antonio Genna, dedicata, nel decennale dalla scomparsa, a Nino Manfredi, un gigante del Cinema Italiano con un intenso trascorso giovanile nel doppiaggio.

Giacchè solo alla Convention sarà alzato il velo sul suo pirotecnico debutto al leggio, focalizziamoci su quello davanti alla macchina da presa, anch'esso suggestionato dal doppiaggio. Chi fornisce la voce al giovane Nino? E non sarà unicamente per quell'occasione! (?)
Chi invece dà spessore all'illustre romanziere, meteora VIP della pellicola?

Qualche indizio utile...

  • Nino Manfredi tentò la fortuna nel cinema dapprima come attore drammatico. La sua aspirazione trovò immediati estimatori, tanto che già al suo primo film rivestì il ruolo di protagonista maschile - in una confusa tragedia postbellica che, è bene chiarire, ruota attorno ad una figura femminile.
  • La sua opera prima rasentò però il fiasco e nel limbo inevitabilmente venne trascinato anche il giovane esordiente.
  • Essendo la pellicola interamente doppiata quale fosse un lungometraggio d'importazione, a Nino, che vagamente richiama morfologicamente i lineamenti di Glenn Ford, venne attribuita la voce italiana del periodo di quest'ultimo, mentre al romanziere, la cui recitazione lascia piuttosto indifferenti, si preferì la voce profonda di colui che sarà il più istrionico avvocato wilderiano.
  • Quella voce, per il Nino versione seriosa, la si riascolterà in un ardente melodramma in costumi medioevali di qualche anno più tardi.

Scorrete la pagina in basso per le risposte...

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"Monastero di Santa Chiara"

Nino Manfredi esordì come attore cinematografico nel film di Mario Sequi "Monastero di Santa Chiara" (1949), che per problemi distributivi uscì nelle sale nel 1951, con la voce di Stefano Sibaldi.
Nel film appare anche, in quella che rimarrà l'unica e poco esaltante esperienza di attore cinematografico, l'autore de "Gli indifferenti" (1929), il famoso scrittore Alberto Moravia. Alla recitazione piuttosto impacciata conferisce toni di autorevolezza il sempre bravo Giorgio Capecchi, voce di Charles Laughton, come sanguigno avvocato uccellato dal finto remissivo Tyrone Power, in "Testimone d'accusa" (1958) di Billy Wilder.
Nel successivo "La prigioniera della torre di fuoco" (1952) toccò ancora a Sibaldi doppiare il giovane Manfredi.


Cosa avete risposto...

Tra le risposte per metà esatte ricevute, segnalo:

Ha risposto parzialmente anche Luca G.



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Le domande e le risposte sono curate da Lorenzo Bassi e Franco Longobardi.


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