[Los Angeles, sede CIA: entra
Lauren travestita da Sydney]
IMPIEGATA: Buonasera signorina Bristow!
(Lauren getta nel cestino un bicchiere di carta e sorride all’impiegata. Poi si
mette delle lenti a contatto per entrare alla CIA con i dati di Sydney.
Camminando lascia dei cellulari in giro. Verifica il DNA di Sydney attraverso
un apparecchio…)
MARSHALL: Ehi, Syd!
[Ufficio di Dixon, entra Marshall]
DIXON: A che punto sei con l’equazione di Rambaldi? Vicino a risolverla?
MARSHALL: Ne ho recuperato il 92%, ho fatto un programma per estrapolare il
resto, ma sono delle permutazioni enormi…capisce? Sembra scritta in una specie
di algebra pre-galileiana, che mi fa pensare che questi tipi si fossero …
capisce (imita il gesto di chi fuma)… fumati…sì, ancora…circa 8 ore…
DIXON: Fammi sapere appena è pronta.
MARSHALL: Certamente…oh…a proposito…se posso…ma esattamente…che cosa…stiamo...cercando?
DIXON: L’unico indizio viene dall’interrogatorio del dottor Li a Cuba. Anche se
sembra folle, staremmo cercando Rambaldi.
MARSHALL: Ah…Rambaldi…cioè…proprio …quel Rambaldi? Non voglio saperlo. Ho già
troppi grattacapi…per conto mio…sa, il bambino,che impara a camminare, e Carrie
che è un continuo…anche quando…
(Marshall si siede sul divano dell’ufficio)
DIXON: Ho capito.
MARSHALL: Allora vado…
(Marshall si alza e se ne va)
(Sydney/Lauren entra nell’ufficio di Marshall e si siede davanti al suo pc)
LAUREN (a Sark, via auricolare): Sono dentro. Ora mi sto collegando.
(Sark è nell’auto in un parcheggio sotterraneo e riceve l’equazione sul suo pc)
SARK: Sai questo…travestimento solletica un po’ una mia vecchia fantasia.
LAUREN: Se tutto va bene sarò lieta di soddisfare le tue perversioni. Comincio
l’upload dell’equazione.
(Marshall entra nel suo ufficio e trova Sydney/Lauren)
MARSHALL: Oh…ciao, Syd. Eh…non è che hai visto una chiave USB con il logo di
SpeedRacer, no ?
(Sydney/Lauren scuote il capo)
MARSHALL: C’erano dentro praticamente tutte le foto che ho fatto a Mitchell…per
questo l’avevo portata qui…per fare…dei duplicati! (Intanto la falsa Sydney
estrae la pistola dalla sua borsa) E naturalmente…da genio quale sono, ho
scordato di fare una copia di backup! Te lo dico io, Carrie mi ucciderà se non
la ritrovo! Trovata! Era nel posto di prima, quando sono…sai, è un bene che
l’abbia trovata perché Carrie avrebbe chiesto il divorzio…e anch’io avrei
chiesto il divorzio…da me stesso…Ti sei messa un nuovo profumo oggi? Non è
male…mi piace. (Sydney/Lauren sorride) Sì… Perché stai scaricando l’equazione?
(Sydney/Lauren spara a Marshall)
LAUREN (a Sark): Ho finito. Ora distruggo il database.
(Sydney/Lauren si alza e se ne va dall’ufficio, ma Marshall riesce ad attivare
l’allarme)
LAUREN (a Sark): Attiva subito le contromisure!
SARK: Giù la testa, amore.
(I cellulari che prima Lauren aveva sparso in giro iniziano ad esplodere)
VAUGHN: Sydney!
(Lauren esce dalla sede)
SARK: Chiamata per te, signor Vaughn.
(I cellulari continuano ad esplodere)
DIXON: Allarme livello 5!
(Vaughn continua ad inseguire la falsa Sydney)
JACK: Il protocollo d’evacuazione ha sbloccato tutte le uscite!
(Sark continua a far esplodere i cellulari)
WEISS: Marshall! Serve un medico, chiama l’ospedale e digli che abbiamo feriti!
Dio mio, Marshall! (Rivolto a Jack) Il segnale proviene da un parcheggio
all’angolo nord-est della sesta strada!
JACK: Qui Jack Bristow, ho la localizzazione di uno degli aggressori.
(Intanto Lauren scappa dalla sede della CIA e Vaughn la insegue)
SARK (Via auricolare a Lauren) Non fermarti. Via libera fino all’uscita.
VAUGHN: Syd, aspetta!
(Lauren colpisce Vaughn, si toglie la maschera ed esce dalla CIA)
[Nel parcheggio sotterraneo, una squadra della CIA ha trovato Sark]
(Lauren, una volta uscita, cerca un mezzo di trasporto)
CONDUCENTE: Tutto bene?
(Lauren uccide il conducente dell’auto e si mette alla guida)
SIGLA
[La vera Sydney viene interrogata da Hank Foster, della sezione analisi minacce
terroristiche]
FOSTER: Mi chiamo Hank Foster, sezione analisi minacce terroristiche.
SYDNEY: Perché mi trovo qui, Signor Foster?
FOSTER: Questa sera, alle 7 e 22, lei è entrata nel rifugio dove è custodita
Nadia Santos, è corretto?
SYDNEY: Era ora di cena. Le ho portato un panino.
FOSTER: Dov’è stata prima?
SYDNEY: A comprare il panino. Che significa?
FOSTER: Questa sera, alle 6 e 12, la rotunda è stata attaccata.
SYDNEY: Come…com’è potuto …
FOSTER: Me lo dica lei.
(Sydney guarda il filmato di ciò che era successo alla sede CIA su un computer
portatile)
SYDNEY (quando vede che la falsa Sydney ha sparato a Marshall): Oh mio Dio!
Come sta? Qualcuno…qualcuno è stato ucciso?
FOSTER: Sarebbe meglio per lei se avesse un alibi.
[Intanto alla CIA si curano i feriti e si raccolgono le macerie]
VAUGHN: Ho usato quella chiave, ho preso la valigia. E sono pronto a usarla.
JACK: Quando la CIA giungerà alla conclusione che è stata Lauren a fare questo,
le pressioni per la sua cattura si faranno fortissime. Il progetto di
eliminazione di cui abbiamo parlato, deve rimanere anonimo. Da questo momento
sarà tutto molto più difficile.
DIXON: Sark non vuole parlare. Non vuole assistenza legale. Non ha chiesto
nemmeno un bicchiere d’acqua.
JACK: Perché non mandiamo Vaughn a parlargli?
DIXON: Dati i precedenti fra loro, non credo sia una buona idea.
JACK: Sark sarà più intimorito affrontando un uomo che ha torturato poco tempo
fa. E’ uno che cede facilmente alla paura, perciò … penso che la presenza di
Vaughn ci farà ottenere i risultati che cerchiamo.
(Dixon annuisce e Vaughn si dirige verso la cella di Sark, per interrogarlo)
DIXON: Come direttore, non posso autorizzare maltrattamenti dei prigionieri.
VAUGHN (annuisce): Intesi. La informerò di tutto quello che uscirà fuori
dall’interrogatorio.
[Cella di Sark, entra Vaughn]
(Vaughn si rimbocca le maniche…)
VAUGHN:L’ultima volta che ci siamo visti, i ruoli erano invertiti. Fa ridere,
non è vero?
SARK: Temo di non riuscire a cogliere l’ironia.
VAUGHN: Tu ami i manganelli elettrici, le iniezioni… Io non uso accessori .
SARK: Sono pronto a cooperare, signor Vaughn. Vi dirò tutto quello che volete,
ma devo avere qualcosa in cambio.
VAUGHN: Niente patti.
SARK: Allora siamo in un empasse. Lauren non ci metterà molto a risolvere
l’equazione di Rambaldi.
VAUGHN: Bene, allora sbrighiamoci. Dov’è Lauren Reed?
(Vaughn colpisce Sark da dietro la testa)
[Foster sta ancora interrogando Sydney]
SYDNEY: Posso capire i suoi sospetti, ma lei sa bene che qualunque cosa sia
stata rubata io potevo accedervi e in caso contrario, lo avrei chiesto a
Marshall.
FOSTER: E’ stata la Convenzione. Hanno preso l’equazione. Abbiamo catturato
Julian Sark.
[Cella di Sark]
(Vaughn tocca il naso a Sark)
VAUGHN: Mi sa che è rotto.
SARK: E’ ovvio.
VAUGHN: Pronto a parlare?
SARK: Sì. Quando ho saputo per chi lavorava davvero tua moglie, mi è quasi
dispiaciuto per te. Dev’essere stato imbarazzante apprendere che la donna con
cui dividevi il letto ti usava solo come mezzo per giungere a uno scopo.
VAUGHN: Non ti conviene Sark.
SARK: E’ vero che, ultimamente non era spesso nel tuo letto. Era nel mio. O,
nella mia auto. O in un ascensore. O in un garage. C’è stata una volta,
(intanto Vaughn prende il braccio di Sark…) quella è la mia preferita, che
l’abbiamo fatto in un vicolo, e lei ti ha telefonato, per dirti che ti amava.
Era deliziosamente perversa.
(Vaughn gira il braccio a Sark)
VAUGHN: Lo senti? E’ come un coltello che ti entra dentro, vero? Dimmi dov’è
Lauren!
[L’interrogatorio di Sydney continua…]
SYDNEY: Già quand’era il contatto del CSN, Lauren Reed lavorava per la
Convenzione. Le hanno revocato i codici, ma conosceva i nostri protocolli di
sicurezza. E’ lei la persona che cercate.
(Foster si alza dalla sedia)
FOSTER: Parliamo di sua sorella. L’equazione, la parte rubata alla rotunda, era
stata impiantata nel subconscio di sua sorella?
SYDNEY: Non letteralmente. E’ una specie di eredità genetica.
FOSTER: Un’ eredità di Rambaldi.
SYDNEY: Mia sorella è innocente.
FOSTER: Rambaldi parla di lei come della prescelta. Impianta nel cervello di
sua sorella le coordinate della sua più grande invenzione e lei sia aspetta che
io creda che nessuna di voi due è coinvolta?
SYDNEY: Non mi importa che cosa crede. Stiamo sprecando tempo
(Foster si risiede)
FOSTER: Una settimana fa Nadia Santos era controllata dalla Convenzione.
SYDNEY: Era prigioniera e l’hanno quasi uccisa.
FOSTER: Se Lauren Reed è entrata usando la sua identità, doveva essere sicura
che lei non ci fosse. Sua sorella le ha chiesto di venire?
SYDNEY: Se vuole, può arrestarmi. Il Patriot-Act glielo consente. La saluto.
(Sydney si alza e si dirige verso l’uscita)
FOSTER: La direzione centrale riceverà il mio rapporto entro 48 ore. Fino ad
allora avrà la qualifica di agente non operativo. Può andare.
(Sydney apre la porta ed esce)
[Cella di Sark. Vaughn continua l’interrogatorio]
VAUGHN: Non ti ucciderò. E’ troppo facile. Ma ti lascerò sfigurato al punto che
chi ti guarderà proverà pietà. Lauren la pagherà, perché ha fatto del male alle
persone a cui tengo e non perché ha avuto una relazione con te. Non me ne frega
niente, con chi va a letto. Per l’ultima volta: dove sta?
[Sede CIA, Sydney è andata a vedere quello che è successo mentre non c’era]
SYDNEY: Come sta Marshall?
WEISS: E’ in sala operatoria. 18 agenti all’ospedale, 12 li hanno dimessi, 4 li
tengono in osservazione. E Brandon probabilmente non ce la farà. Che razza di
schifo.
SYDNEY: Dov’è Vaughn?
WEISS: Non l’ho più visto dall’interrogatorio di Sark. Dicono che se l’è
lavorato per bene. Non…gli ha tirato fuori niente, ma…almeno si è divertito.
Sarà andato a fare due passi, ne aveva bisogno.
(Sydney chiama Vaughn al cellulare)
SYDNEY: Eric dice che sei in giro. Vuoi che ti raggiunga?
[Vaughn aspetta che arrivi Lauren nel luogo indicatogli da Sark]
VAUGHN: No, sto bene.
SYDNEY: Dove sei?
VAUGHN: Non importa.
SYDNEY: Che significa? Vaughn, che succede? … Sark ha parlato, vero? E tu sai
dov’è Lauren.
VAUGHN: Me ne sto occupando.
SYDNEY: Non so che cos’hai in mente, ma non puoi farlo, Michael. Se la
ucciderai, verrai arrestato e incriminato per omicidio. E anche se riuscirai a
cavartela, ti ossessionerà, Michael. Dio, dopo tutto quello che abbiamo
passato… ti avrò perduto di nuovo.
VAUGHN: Devo andare.
(Vaughn vede arrivare la macchina da cui scende Lauren. Lauren entra in un
magazzino abbandonato e Vaughn la segue senza farsi vedere)
[Nel magazzino, Lauren ha assunto un matematico per risolvere l’equazione di
Rambaldi]
LAUREN: Sicuro che i calcoli siano esatti?
MATEMATICO: Sicurissimo. Andiamo a vedere. (rivolto al computer) Forza
ragazzino! (Vaughn intanto scatta delle foto al matematico e a quello che sta
facendo) Bene…bravo…Questo tipo deve aver fatto una faticaccia per criptare una
longitudine e una latitudine. Che diavolo c’è a Palermo?
LAUREN: E’ pagato per essere discreto, non curioso.
MATEMATICO: Ok, bellezza. Questi mi terranno la bocca chiusa.
LAUREN: Anche questa.
(Lauren spara al matematico e si dirige verso l’uscita del magazzino, ma Vaughn
la colpisce prima che possa farlo)
VAUGHN: Ciao, tesoro.
[Sede CIA di Los Angeles]
SYDNEY (rivolta ad un agente): Voglio la cassetta dell’interrogatorio di Sark.
AGENTE: E’ stata dichiarata riservata.
SYDNEY: Da chi?
AGENTE: Jack Bristow.
(Sydney raggiunge il padre che stava parlando con un altro agente)
SYDNEY: Voglio quella cassetta.
JACK: No, invece, non se vuoi il bene di Vaughn.
SYDNEY: Lo sai cosa farà se non lo fermiamo.
JACK: Sì, chiuderà la faccenda
SYDNEY: Tu vuoi che uccida Lauren.
JACK: Se non lo farà, lo divorerà dall’interno come un cancro. L’unica cura è
stroncarlo, adesso. Lei ha distrutto la vita di Vaughn.
SYDNEY: La vita di Vaughn, non la tua. Stiamo parlando di Lauren e Vaughn, non
della mamma e di te. Non so che cosa tu gli abbia detto, o quale ruolo tu abbia
avuto in tutto questo, ma in qualche maniera sei riuscito a far portare a
Vaughn il tuo fardello. Ora tu vuoi che lui faccia, quello che tu non hai mai
avuto l’occasione di fare: uccidere chi ti ha tradito.
JACK: Ho avuto l’occasione. E non l’ho sfruttata. …
[Intanto Vaughn sta preparando Lauren a essere torturata e sfigurata come gli
ha suggerito di fare Jack]
JACK: …e da allora, ogni giorno, ho rimpianto di averla lasciata andare. Per
Vaughn, sarà la stessa cosa. Finirà come me. E io ti voglio troppo bene … per
lasciare che succeda.
[Lauren è appesa per i polsi a una catena…]
LAUREN: Michael…ti prego, devi ascoltarmi. Quando mi dissero di sposarti…sapevo
che dovevo convincerti a tornare nella CIA. Ma poi, la Convenzione, non mi fece
sapere…più niente…e io speravo che mi avessero…dimenticata…Perché mi ero
innamorata di te.
VAUGHN: Sta zitta! Adesso io ti cancellerò. Rimuoverò ogni singola traccia
della tua esistenza. Tu mi hai usato. Hai usato il mio dolore, il mio lavoro,
il mio io, e me li hai tolti. Adesso me li riprendo! Questo è acido cloridrico.
Sarai irriconoscibile.
LAUREN: Michael…ti giuro, stavo per dirti tutto. Ricordi quella sera che
andammo fuori a cena? Mi dicesti che Sydney era tornata.
VAUGHN: Non dire il suo nome.
LAUREN: Ormai non avevi più bisogno di me. Te lo leggevo negli occhi. Sydney
era tornata e io…
VAUGHN: Ho detto di non dire il suo nome!
LAUREN: …ti ho perduto!
VAUGHN: Sta zitta!
(Vaughn, preso dalla rabbia, spara verso il soffitto una scarica di colpi,
mentre Lauren piange. Vaughn prende Lauren per i capelli…)
VAUGHN: Ti odio. Ma ancora di più amo Sydney. Ed è la sola ragione per cui non
morirai stanotte.
(A Vaughn viene lanciato un coltello nella schiena: Vaughn cade a terra)
LAUREN (rivolta all’aggressore di Vaughn): Era ora!
[Rifugio CIA di Los Angeles]
(Sloane sorprende Nadia nel sonno)
SLOANE: Sshh... Non fare rumore! Ascoltami. Il congegno che porto al polso
nasconde il mio calore alle telecamere termiche. Ho tre minuti, prima che gli
strumenti rivelino che qualcosa non va. Spero che mi concederai questo tempo,
prima di chiamare le guardie.
NADIA: Perché sei venuto?
SLOANE: Quando hai ricevuto l’ultima dose di liquido, hai cominciato a
disegnare, quindi sai dov’è il manufatto di Rambaldi. Deduco che tu non abbia
detto niente alla CIA, brava. Nadia, non puoi fidarti di loro.
NADIA: E ti aspetti che mi fidi di te dopo quello che mi hai fatto?
SLOANE: L’ho fatto per noi, per prepararci la strada. Nei suoi scritti,
Rambaldi parla di questo recipiente in grado di contenere la sua coscienza, la
sua essenza, la sua anima. La definisce la Sfera della Vita. Io e te insieme
possiamo ottenerla.
NADIA: Tu puoi crederci, io no.
SLOANE: Comprendo il tuo scetticismo, ma dimmi una cosa. Ciò che hai visto
quando eri sotto l’effetto del liquido, non era…qualcosa di trascendente?
Qualcosa di…divino? Sì, lo era. Lo vedo nei tuoi occhi.
NADIA: Hai 20 secondi prima che le guardie ti scoprano, devi andare. Ora.
SLOANE: Ti lascio le istruzioni per trovarmi. Spero che le userai.
[All’ospedale, arrivano i medici e Vaughn in barella]
SYDNEY: Vaughn!
MEDICO: Che cosa abbiamo?
INFERMIERA: 35 anni, ferita da coltello alla schiena, tachipnea 18 respiri al
minuto, tachicardia 125.
SYDNEY: Vaughn,Vaughn…Te la caverai.
(Jack raggiunge Sydney all’ospedale)
JACK : E’ ancora in sala operatoria?
SYDNEY: Avevi ragione. Lauren deve pagare.
JACK: Vaughn se la caverà, e quando uscirà di qui dovrà occuparsene lui, non
te.
SYDNEY: Se va bene per lui, va bene per me. Mi devi aiutare. Mezzi di
trasporto, credenziali…
JACK: Il mio consiglio era per Vaughn. E’ stato lui a essere tradito, lo
capisci?
SYDNEY: Lauren ci ha traditi tutti!
JACK: Non allo stesso modo. Lei era sua moglie.
SYDNEY: Non me ne importa niente, ormai. Voglio che muoia. E succederà con o
senza il tuo aiuto.
[Nel carcere dove detenuto Sark arriva una nuova prigioniera. Sembra Lauren, ma
in realtà è Sydney travestita]
SYDNEY: Quando sono andata dal tuo contatto, ho trovato Vaughn. Lo sapevi dove
andavo. Era il tuo contatto. Mi hai tradita? … Va bene…avrei fatto lo stesso.
Vieni, avvicinati.
(La falsa Lauren accarezza Sark)
SYDNEY: Mia madre manda un avvocato. Sarà qui tra poco. Il solo modo per
conoscere l’ubicazione, è dirgli come accedere alle informazioni del tuo
contatto.
SARK: Fai il backup di tutti i file su un server remoto.
SYDNEY: Dimmi che conosci la password…
SARK: La conosco. E’ una citazione di Friedrich Nietzsche.
SYDNEY: “Dio è morto”?
SARK: No, l’altra. “La donna fu il secondo errore di Dio”.
(Sydney afferra Sark per il collo attraverso le sbarre della sua cella)
SYDNEY: Grazie.
(Sydney si toglie la maschera…)
SYDNEY: Modulatore vocale, regalo dei servizi tecnici CIA.
SARK: Questo trucchetto significa che Vaughn ha fallito. Dimmi, è morto?
SYDNEY: No, è vivo. Ma grazie a te Lauren non sarà così fortunata.
(Sydney esce dal carcere)
[Da un computer, Sydney accede al server remoto tramite la password datagli da
Sark, e comprende che l’equazione di Rambaldi indica la città di Palermo]
SYDNEY: L’equazione indica Palermo.
JACK: Falsa identità, passaporto e patente di guida. Un aereo ti aspetta
all’aeroporto di Punta Raisi con l’ordine di portarti dove vuoi. Se davvero il
manufatto di Rambaldi si trova laggiù, la Convenzione sarà presente in forze.
SYDNEY: Starò attenta.
JACK: Lascia che vada io.
SYDNEY: Non posso.
JACK: Ti coprirò io con Foster.
SYDNEY: Che hai?
JACK: Niente. Ne parliamo quando torni.
[Palermo. Gli scavi per trovare il manufatto di Rambaldi sono iniziati.]
(Sydney scende verso gli scavi da una parete rocciosa)
[Intanto all’ospedale Vaughn si risveglia]
WEISS: Come stai?
VAUGHN: Dov’è Sydney?
WEISS: Ehi, calmo, calmo, sdraiati.
VAUGHN: Dimmi dov’è.
WEISS: Sta inseguendo Lauren.
VAUGHN: Oh,no ... Devo raggiungerla.
WEISS: No, no, no, no…hai un polmone perforato. E respiri appena. La ferita può
riaprirsi.
VAUGHN: Devo avvertirla.
WEISS: Impossibile, c’è una guardia qui fuori. Foster fa sorvegliare
l’edificio. Ha revocato le tue autorizzazioni, sei sotto inchiesta per quello
che volevi fare a Lauren.
VAUGHN: Devo avvisarla, sta per cadere in una trappola.
WEISS: Come? Di che stai parlando?
VAUGHN: Non mi ha pugnalato Lauren. E’ stata Katia Derevko.
….
WEISS: E’ in arresto cardiaco! Aiutatemi!
MEDICO: Sollevami la coperta.
(Vaughn stende i due medici)
VAUGHN: Andiamo!
(Vaughn per uscire deve far finta di prendere Weiss in ostaggio)
GUARDIE: Fermo!
VAUGHN: Fermi voi!
GUARDIE: Mettila giù!
WEISS: Vaughn pensa a quello che fai!
VAUGHN: Buttate le armi nel cestino che avete accanto!
WEISS: Fate come dice ragazzi!
VAUGHN: Entrate nell’ascensore! (A Weiss) Entra!
WEISS: Come?
VAUGHN: Entra!
(Vaughn si dirige verso l’uscita)
TRASMITTENTE: Siamo chiusi nell’ascensore! Bloccate le uscite, stiamo salendo!
(Vaughn scende al piano terra attraverso il tubo dell’idrante … Mentre sta per
uscire dalla porta sul retro, avvisa le guardie con la trasmittente)
VAUGHN: Vaughn sta uscendo dall’ingresso principale, tutte le unità sul posto
GUARDIE: L’ingresso principale! Presto! Presto!
[A Palermo Sydney aspetta l’arrivo di Lauren nascosta dietro a una roccia]
(Katia Derevko la sorprende alle spalle)
SYDNEY: Katia?
KATIA: Sydney! Potevo ucciderti! Credevo fossi una della guardia.
SYDNEY: Che cosa fai qui?
KATIA: Cerco di infiltrarmi nel campo, come te. Mi hanno informato che la
Convenzione stava portando qui equipaggiamento per fare scavi. Forse sanno dove
si trova manufatto di Rambaldi.
SYDNEY: Hai visto Lauren? Si trova qui?
KATIA: Sì, era qui. E’ andata via in auto un’ora fa.
SYDNEY: Allora aspetteremo che torni…prima di muoverci.
(Sydney dà una pistola a Katia)
KATIA: Loro agenti pattugliano dintorni, meglio nasconderci. Sei sola?
SYDNEY: Sì.
(Sydney si volta e Katia vuole spararle,ma Sydney aveva tolto i proiettili)
KATIA: Come sapevi?
SYDNEY: Non lo sapevo. Ma ora lo so.
(Sydney spara un tranquillante a Katia e successivamente anche alle guardie.
Intanto arriva Lauren in automobile)
GUARDIA: Siamo già arrivati al sottosuolo. Ma abbiamo trovato Caulino duro. Se
il manufatto è più giù, avremo bisogno di un radar GPR per restringere la
ricerca.
LAUREN: Allora usatelo. Se il manufatto è qui, voglio che sia trovato.
GUARDIA: Va bene, andiamo.
(Sydney spara, ma invece di uccidere Lauren uccide la guardia che si era
spostato in quel momento)
[Rifugio CIA di Los Angeles]
AGENTE: Ehi, Nadia. Ordiniamo cinese. Va bene? Nadia? (Bussa alla porta…)
Nadia? Nadia? Stiamo entrando!
(Nel bagno non c’è nessuno, Nadia è fuggita dalla finestra per andare
all’incontro suo padre)
SLOANE: La Convenzione ha risolto l’equazione. La Sfera di Rambaldi forse è già
compromessa
NADIA: A Kyoto, quando l’effetto del liquido si attenuava, riuscivo…ad alterare
l’equazione. Non volevo che tu avessi quello che cercavi.
SLOANE: Quindi la Convenzione ha le coordinate sbagliate. La stanno cercando
nel posto sbagliato.
NADIA: Dobbiamo andare. Abbiamo un viaggio lungo davanti a noi.
SLOANE: Andiamo.
(Nadia e Sloane si incamminano…)
[A Palermo, Sydney e Lauren si affrontano…]
(Lauren prende Sydney alle spalle)
LAUREN: Indovina chi è! … Se mi uccidi, non saprai mai la verità.
SYDNEY: Questa è la verità. Fa schifo, vero?
LAUREN: Credi che la CIA ignorasse dov’eri quando sei scomparsa? O che hai
saputo tutto per caso? Se tua madre ti sta davvero aiutando, perché non hai mai
potuto parlarle?
SYDNEY: Vuoi guadagnare tempo!
LAUREN: Non è incredibile che tu e tua sorella siate entrambe agenti?
SYDNEY: Non funzionerà.
LAUREN: C’è una banca a Wittenberg, una cassetta di sicurezza. E’ la prova.
Siamo pedine dello stesso gioco, mia cara. La differenza è che io so chi è che
mi controlla.
SYDNEY: Chi è che controlla me?
LAUREN: Non lo saprai mai!
(Lauren sta per sparare a Sydney, ma arriva Vaughn con una pistola)
VAUGHN: Ferma! Lasciala!
LAUREN: Mettila giù!
VAUGHN: Subito!
LAUREN: Metti giù la pistola! Se la ami, metti giù la pistola.
(Vaughn mette giù la pistola)
LAUREN: Sei proprio un boy scout.
(Vaughn tira su la pistola e spara a Lauren)
SYDNEY: Vaughn!
(Si abbracciano…)
SYDNEY: Che cosa fai qui? Come sei arrivato?
VAUGHN: Sono qui per te.
(Lauren si sta rimettendo in piedi…intanto Vaughn e Sydney si baciano, ma prima
che Lauren possa sparare Vaughn la colpisce altre tre volte)
LAUREN: Uno…zero…sei…due…
VAUGHN: Che cos’era?
SYDNEY: Non lo so… non importa.
(Si baciano…)
[A Wittenberg, Sydney va nella banca e cerca la cassetta 1062]
BANCARIO: Se ha altre domande relative al suo conto, venga pure nel mio ufficio
quando ha finito.
SYDNEY: Grazie.
(Sydney manomette la cassetta di sicurezza e la apre. Nella cassetta ci sono
dei documenti top-secret leggibili solo con una luce speciale: Sydney scopre di
essere un “progetto” e piange. Nella banca arriva anche Jack…)
JACK: Sydney, non era previsto che tu lo scoprissi…
|