ALIAS Italia

ALIAS ITALIA

FANFICTION

Scritto da Lyly
Riassunto: la storia della figlia di Sydney e Vaughn. Un'avventura che metterà in pericolo la sua vita.

Data di composizione: dal 5 all'8 giugno 2004
Periodo di svolgimento: una diversa 3^ stagione
Adatto a: tutti

DISCLAIMER
Si ricorda che tutti i diritti del racconto sono di proprietà del sito "Alias Italia – il dossier Sydney Bristow", e che tutti i personaggi della serie "ALIAS" utilizzati sono di proprietà ABC, Bad Robot – Touchstone Television e sono utilizzati senza il permesso degli autori e non a fini di lucro.

Jennifer Vaughn (parte 1/2)

5 Agosto: aeroporto di Los Angeles. Un uomo sta aspettando l’arrivo di un aereo. Il suo nome è Matt.
La chiamata dall’aeroporto dell’arrivo di quell'aereo, proprio quello che stava aspettando con ansia Matt.
Dall’accesso degli arrivi internazionali si vede uscire una ragazza. E’ alta, magra, con i capelli castani e gli occhi scuri. E’ Sydney? No, è Jennifer, sua figlia…

M: Jennifer? Jennifer? Sono qui!
La ragazza si avvicina.
J: ciao Matt!
M: ehi, come va?
J: bene, però sono molto stanca!!
M: direi! Allora, com’è l’Italia?
J: bellissima. Ci sono dei posti meravigliosi, campagne dove c’è la quiete più assoluta. Però c’è spazio anche al divertimento!
M: andiamo a casa, su!
J: ok…

Casa di Matt: ore 20.30

J: che mangiamo?
M: non saprei. Ordiniamo qualcosa al ristorante cinese?
J: sì, però dilli di non mettere la salsa di soia!
M: va bene, non serve che me lo ripeti ogni volta…
J: scemo!

Ore 21.15: sempre a casa di Matt
Suona il campanello. Matt si avvicina alla porta per vedere chi è…

M: ciao Scott! Entra pure.
S: ciao Matt. C’è Jennifer?
M: sì, è in salotto.

Scott entra nel salotto. Jennifer appena lo vede si alza di scatto e corre da lui. I due si baciano.

J: Scott, amore, quanto mi sei mancato!
S: anche tu, Jenny… Tutto bene?
J: sì, certo. Pensavo fossi a San Francisco per lavoro, altrimenti sarei venuta a casa tua!
S: ho finito prima del previsto, così sono tornato a casa prima!
M: beh, volete del gelato?
J: sì, grazie! Come lo vuoi, Scott?
S: cioccolato, grazie.
J: io, panna. Grazie Matt!
M: prego. Arrivo tra un po’!

Matt esce dalla gelateria. Due uomini si avvicinano a lui. Lo afferrano per il collo e lo trascinano in un vicolo.

U1: noi sappiamo chi sei.
U2: conosci Jennifer Bristow?
M: no
U2: conosci Jennifer Bristow?
M: vi ho detto di no!
U2: te lo ripeto per l’ultima volta. Conosci Jennifer Bristow?
M: conosco solo una Jennifer, ma non ha come cognome Bristow.
U2: e com’è il suo cognome?
M: chi siete? Perché dovrei dirvelo?

Il primo uomo estrae un coltello e lo punta addosso alla pancia di Matt.

U2: allora, ci vuoi dire questo cognome?
M: Va…
U2: Va?
M: prima ditemi cosa centrate con Jennifer, altrimenti vi potete scordare il suo cognome!
U1: non te ne deve fregare… Questo parla troppo.
U2: ti va di fare un viaggio?
M: con voi certo che no!
U1: non preoccuparti, perché adesso noi non verremo… Addio, bell’imbusto!

Il primo uomo sferra un colpo sulla pancia di Matt. Lo lasciano con una chiazza enorme di sangue intorno.

U2: scopriremo come si chiama.

Ore 22.20: casa di Matt
Jennifer e Scott sono preoccuparti perché Matt non è ancora tornato.

J: ma dov’è finito?
S: forse ha incontrato qualcuno che conosce…
J: questo non so dirlo, ma conoscendo Matt, non penso proprio.
S: prova a chiamarlo sul cellulare.

Jennifer prende in mano il telefono e compone il numero di Matt. Dopo pochi secondi si sente provenire dalla camera da letto un suono. Scott corre a vedere e scopre il cellulare di Matt sopra il comodino.

J: si può sapere che fine ha fatto?

Jennifer comincia a mostrare la propria tensione. Ha paura che a Matt sia successo qualcosa… E fa bene a preoccuparsi.

J (pensando): e se fossero stati loro? No, Matt! Oh, mio Dio, spero non gli abbiamo fatto niente di male. Forse sono tornati per quell’affare su mia madre. Vogliono sapere quello che mamma mi ha detto prima di andar via… Matt? No, non Matt! Perché?
S: tesoro, cosa c’è?
J: cosa? Oh, niente, scusa!
S: senti, perché non proviamo ad andare a vedere dov’è Matt? Qual è la gelateria più vicina?
J: quella di Barnie.
S: andiamo, allora!

Arrivati alla gelateria, Jennifer e Scott cominciano ad interrogare Barnie, il proprietario.

S: sig. Barnie, per caso verso le 21.00 è venuto Matt?
B: sì, era venuto qui per prendere del gelato, perché?
J: hai visto che parlava con qualcuno?
B: no, ha preso il gelato e se ne è andato. Ma Jennifer, è successo qualcosa?
J: no Barnie, non preoccuparti.
S: ok, grazie sig. Barnie!
B: prego ragazzi!

I due ragazzi s’incamminano verso casa, quando…

J: Scott, prendiamo questa via. Arriveremo prima a casa di Matt. Magari è a casa che ci aspetta!
S: va bene!

Appena imboccata quella stradina, Jennifer vede qualcosa per terra.

J: cos’è?
S: non saprei!
J: ma questo per terra è sangue! Oh mio Dio, ma è… è…
S: Matt?
J: no, Matt. No!
S: oh, Signore! Chi è stato?
J (pensando): maledetti, ve la farò pagare. Ve la siete presa con chi non centrava.

La ragazza si mette in ginocchio vicino al corpo di Matt e scoppia in lacrime!

CONTINUA...


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