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Una seconda possibilità |
- Di qualcosa, insomma, …sono qui per
aiutarti…e mai possibile che preferisci morire anziché collaborare con la
CIA.Urla Sydney, che cerca inutilmente di convincere Sara a parlare. Sydney non avendo nessuna risposta dalla ragazza, che da quasi un mese è rinchiusa nella cella senza mai parlare, sta per andarsene. - Tu vorresti aiutarmi?-domanda Sara, osservando Sydney che si avvicina al vetro. - Pensi che voglia vivere dopo tutto quello che è successo per colpa mia. - Guarda che ad uccidere nostro fratello e nostra madre sono stata io, non tu.Urla Sydney battendo la mano sul vetro. - Sydney non è vero, sono stata una sciocca a pensare di liberare mia madre, la colpa è mia non tua. Le ragazze si fissarono negli occhi, per la prima volta Sydney e Sara provavano gli stessi sentimenti, entrambe si sentivano colpevoli per la morte dei loro cari. - Ti prego Sara, collabora, potremo mettere da parte le nostre divergenze e ricostruire la nostra famiglia. Dice Sydney appoggiando la mano sul vetro. - Ma cosa dici? Dovrei collaborare con la CIA per non morire e rimanere qui dentro per sempre, così vuoi ricostruire la nostra famiglia?, Syd mi dispiace, per me ormai è finita, lo so che sarò condannata a morte, ma io non ho paura di morire, perché ormai non ho nessuna ragione di aprire gli occhi ogni mattina e affrontare i problemi quotidiani. Dice Sara girando le spalle a Sydney. - Sono venuta qui per informarti che il giorno dell’esecuzione sarà dopodomani alle 10:30,ma se collaborassi , tutto sarà interrotto. Ti prego non fare sciocchezze. Detto ciò Sydney esce dalla stanza e si dirige da Kendall. Dalla morte di Irina, e la cattura di Sara è passato un mese, e la ragazza, non vuole assolutamente parlare con nessuno e perciò anche con il parere contrario di Sydney la ragazza sarà condannata a morte, per aver attentato alla sicurezza americana, e mondiale. La ragazza dopo aver spiegato la situazione , va via , ma al parco incontra Vaughn. I due prendono appuntamento a casa di Sydney fra tre ore. *** - Il mio informatore mi ha detto che dopodomani avrà luogo l’esecuzione , bisogna tirarla fuori di lì, il più presto possibile. - Calmati Sark i tuoi sentimenti per mia figlia non ti rendono saggio,dovrei mandare un'altra squadra nella prigione dove tengono Sara , cosicché anche loro vengano catturati? - Ma Alexander….Interrompe Sark. - Nessun ma io deciderò quando e come agire adesso vai . Risponde Alexander severamente. Sark andò via sbattendo la porta dietro di se, entrò nel suo ufficio, e si sedette nella sua poltrona fissando una foto che ritraeva lui e Sara . Il ragazzo incomincia a ricordare com’erano entrambi prima di conoscersi, lui era un freddo e spietato Killer, mentre Sara era una ragazza solare e ingenua, insomma erano completamente opposti cosicché entrambi si compensavano a vicenda. All’improvviso il telefono squillò e interruppe i pensieri di Sark , il ragazzo alzò la cornetta e venne a sapere dal suo informatore l’ora del trasferimento di Sara nella cella d’esecuzione. Una volta finita la telefonata si precipitò nell’ufficio di Alexander , che da quando sua figlia era stata catturata il controllo dell’organizzazione era passata nelle sue mani,una volta entrato stava incominciando a parlare , ma l’uomo lo fece sedere e parlò lui. - So già tutto, ed ho anche organizzato un piano di recupero.Dice Alexander prendendo un fascicolo e mostrandolo a Sark. - Ma prima lei non voleva intervenire… - Ti stavo mettendo alla prova, e penso che tu l’ abbia superata. - Ma come , mi sono comportato da sciocco… - Veramente io volevo vedere quanto tenessi realmente a mia figlia, ma adesso studiati il piano sarai anche tu nel commando che andrà a recuperare Sara . Sark prese il fascicolo e andò nel suo ufficio per studiare il piano lo rilesse centinaia di volte , tutto era pianificato, bisognava solo aspettare il giorno dell’esecuzione. Ormai erano le due di notte e Sark decise di tornare a casa dove lui e Sara vivevano insieme, il ragazzo cercò di dormire ma inutilmente era troppo agitato, si sentiva responsabile per la cattura di Sara, se fosse arrivato prima ora lei potrebbe essere lì con lui, e non rischiava di morire. Il ragazzo cercò di scacciare via questi orribili pensieri, e si concentrò sulla missione di recupero, mise nella valigia la sua pistola portafortuna e rilesse di nuovo il piano. *** - Ciao Syd, ho saputo, come stai? Disse Vaughn sedendosi . - Come dovrei stare? Per colpa mia la mia famiglia è stata distrutta, e se Sara non si decide a parlare anche la sua morte sarà colpa mia… - Ma cosa stai dicendo? Tu hai fatto solo il tuo dovere.Sei troppo severa con te stessa. - Vaughn ti sbagli ,ho preferito essere un agente anziché una sorella , non me lo perdonerò mai se Sara morisse. - Ma lei cosa ha fatto? Se non fossi arrivato in tempo lei ti avrebbe ucciso. Comunque…sappi che potrai sempre contare su di me. - Lo so , non saprei come fare se non avessi una persona che mi ascolti,beh non saprei cosa fare senza di te. Syd disse ciò e abbracciò Vaughn. I due ormai incominciavano a condurre una vita quasi normale l’ SD e le altre associazioni erano state quasi tutte sconfitte. All’improvviso suona il cercapersone di Sydney, Jack la vuole vedere al più presto possibile, i due ragazzi si salutano affettuosamente e Sydney si dirige dalla CIA dove tengono prigioniera Sara. La ragazza incontra Jack che la informa che Sara ha chiesto di parlare con lei. Sydney si precipita dalla sorella sperando che sia decisa a collaborare. - Mi hai fatto chiamare?dice Sydney avvicinandosi al vetro. - Si ti volevo parlare ,essendo che domani dovrò morire , ti volevo chiedere scusa per tutto ciò che ho fatto , sono stata un egoista , per la mia felicità ho preferito esporre le persone a me care a dei rischi inutili. - Sara non dire così, io non ti perdono se non decidi di parlare del KGB, ti prego non buttare al vento la tua vita . Dice Sydney piangendo e nota con sua sorpresa che anche Sara si è commossa. - Non posso ho già sprecato la mia vita , come potrei vivere qui dentro. - Non sarai sola, io ti voglio bene, siamo sorelle , e penso che nostra madre volesse che noi due un giorno saremo diventate una famiglia. - Lo so…ma mi dispiace non posso vivere così… Adesso nella stanza non si sentiva neanche parola le due ragazze si fissavano negli occhi ed entrambe piangevano . Ad un certo punto nella cella di Sara entra un uomo , nessuna delle due ragazze lo aveva mai visto. - Chi è lei? Domanda Sydney. - La devo pregare di lasciarmi solo con la prigioniera per un ultimo interrogatorio. Risponde l’uomo in tono serio. - Io non me ne vado , in ogni modo perché entrato nella cella l’interrogatorio lo può fare anche da fuori. Ribatte Sydney, fissando negli occhi l’uomo in tono di sfida. - Va bene rimanga ma non mi disturbi. - Non ha risposto alla mia domanda? - Lo so. Dopo molteplici domande a cui Sara non aveva risposto l’uomo da un pugno nello stomaco alla ragazza. - Ma come si è permesso? Le farò rapporto. Urla Sydney da dietro il vetro - Le ho detto di farmi lavorare sono stato autorizzato ad usare qualsiasi metodo per far parlare questa carogna e lei non… L’uomo non finì di parlare che Sara gli diede un pugno in faccia e lo immobilizzò. - Sara lascialo andare non fare sciocchezze. Urla Sydney. - Guardie … guardie .Urla l’uomo In quell’istante le guardie entrano nella stanza e si avventano sulla ragazza , Sara cerca di resistere e mette al tappeto una guardia , ma all’improvviso entra Sydney nella stanza e invece di aiutare le guardie aiuta la sorella mettendo a tappeto tre uomini.Una volta finito il combattimento Sydney fa uscire le guardie e l’uomo dalla cella. - Agente Bristow, le farò rapporto. Dice l’uomo asciugandosi con un fazzoletto il sangue che gli esce dal naso. Sydney fa finta di non sentire l’uomo è sta per uscire anche lei dalla cella , ma Sara la prende per un braccio e la ringrazia di averla aiutata, le due ragazze hanno le lacrime agli occhi , ma Jack arriva e chiama Sydney, così le due ragazze si lasciano. - Sei forse impazzita ? Ti sei introdotta nella cella e hai malmenato le guardie… - Non mi fare la predica, la stavano massacrando, non potevo rimanere lì con le mani in mano. Interrompe Sydney il padre che la stava rimproverando. - Se non fosse stata tua sorella non saresti entrata. - E allora ,domani non avrò più una sorella , e se permetti adesso vorrei mostrarmi amica nei suoi confronti. Ribatte Sydney piena di rabbia - Ricorda che tua sorella ti stava uccidendo. - Si perché io ucciso nostro fratello, entrambe abbiamo commesso degli errori, ma io ho sbagliato più di lei. - Cosa vorresti dire? Domanda il padre preoccupato. - La dovevo far scappare, ecco tutto. Sydney disse ciò e andò via, senza far parlare Jack. Quest’ultimo preoccupato per Sydney chiama Vaughn, i due s’incontrano e Jack chiede a Vaughn di stare vicino a Sydney in questi giorni, Michel lo rassicura, così i due si lasciano e ognuno va per la sua strada. *** - Qui Sark tutto bene, qualcuno ci segue? - Nessuno, via libera. - Ok domani mattina avrà inizio il piano. Sark era arrivato a Los Angeles, il suo commando era posizionato per l’attacco che sarebbe avvenuto l’indomani. *** Il giorno dopo Sara nella sua cella aspetta con ansia l’arrivo della squadra che la porterà al luogo dell’esecuzione.La ragazza viene prelevata però prima gli sono ammanettate piedi e gambe, gli uomini la conducono ad un furgoncino che la trasporterà, tutta questa scena viene assistita in lontananza da Sydney e Vaughn, Sara sale nel furgoncino che la porta via, in quell’istante Sydney incomincia a piangere e Vaughn la conduce via. Nel furgoncino ci sono quattro uomini e due al volante tutti con un passamontagna, Sara è silenziosa quasi assente, ma ad un certo punto un uomo si toglie il cappuccio e mostra a Sara il suo volto, la ragazza appena lo vede incomincia a piangere. - Lo sapevo che non mi avresti lasciata morire, ti amo Sark. - Vedi mi mancavi così ho deciso di venirti a tirare fuori di qui. Ironizza Sark liberando mani e piedi di Sara e dandole un fucile. - Qual è il piano? Domanda Sara caricando il fucile. - Ci dovremo trovare tra un ora dalla CIA, invece ci dirigeremo all’aeroporto, e quando scopriranno la verità sarà troppo tardi. - Ma ci sono le macchine di scorta. - Non ti preoccupare sono dei nostri. Conferma Sark fiero di se . Arrivarono all’aeroporto in mezzora e dopo un ora già si trovavano su un aereo privato alla volta di Mosca. *** Sydney una volta stata accompagnata a casa da Vaughn, chiede di stare da sola , il ragazzo pure se riluttante accetta. Una volta andato via Sydney incomincia a piangere, ormai la ragazza è convinta che sua sorella sia morta, all’improvviso suona il telefono, Syd non vorrebbe rispondere ma infine alza la cornetta. - Pronto, chi parla?domanda Sydney. - Sono io Sara … - Ma da dove mi chiami? - Non importa ,sappi che io sto bene e ti ringrazio per avermi aiutato contro le guardie ieri e che…, mi mancherai. In quell’istante la linea cadde e Syd posò la cornetta , la ragazza sembrava in trance , non sapeva se essere felice o preoccupata, ma di una cosa era sicura era felice che sua sorella non fosse morta. Un istante dopo chiamò Vaughn per informarla che Sara era scomparsa, Syd fece finta di non sapere nulla per non far rintracciare la sorella. *** - Con chi eri a telefono? - Nessuno di importante. - Ma come hai fatto ad organizzare questo piano, Sark? - Mi ha aiutato tuo padre, e ci aiuterà a distruggere Sydney Bristow. - No ti permettere di parlare con quel tono di mia sorella, mi sono spiegata? Urla Sara impugnando la camicia di Sark. - Ma cosa ti prende? Pensavo che la volessi vedere morta.Dice Sark allontanandosi da Sara. - Mi sbagliavo, mi ha aiutato in più di un occasione in carcere, le sono debitrice, quindi non ci saranno più tentativi di ucciderla , e se qualcuno lo facesse dovrà fare i conti con me.Dice Sara con tono minaccioso. - Tuo padre non sarà contento di ciò. - Me la vedrò io con mio padre, pensa solo a ciò che ti ho detto. Ormai Sara è intenzionata a cambiare è sembra che niente e nessuno la possa far cambiar idea , è decisa a rimediare ai suoi errori. Una volta in Russia Sara si dirige da suo padre, per parlare del suo mese di carcere. - Hai riferito qualche segreto dell’organizzazione alla CIA?domanda il padre accendendosi un sigaro. - No, per questo volevano uccidermi , in ogni modo grazie di tutto. - Non perdiamo tempo, se non fosse stato per Sark , per me potevi anche rimanere in carcere. - Adesso devo riprendere il mio posto. Dice Sara in tono di sfida. - Mi dispiace per te, tu a Los Angeles hai commesso parecchi errori , quindi è stato deciso dal consiglio che io sia il nuovo capo, e tu una semplice operativa. Sara sentendo queste parole esce dall’ufficio di suo padre e si dirige da Sark, per sapere la verità,il ragazzo conferma tutto ,in quell’istante negli occhi di Sara si vedono rabbia e rancore , vorrebbe andare dal consiglio, ma Sark la ferma , facendola capire che un gesto come questo le potrebbe costare la vita. - lo sai cosa mi ha detto? Che se non fosse stato per te io potevo anche morire a Los Angeles. Ti rendi conto? E quello dovrebbe essere mio padre? - Lo so, ma ricorda che quell’ uomo non ha scrupoli è tu sei una spina nel fianco per lui, senza di te lui non può essere contrastato… - … ma è mio padre dovrebbe essere felice di rivedermi anche se il nostro rapporto è… - inesistente. Sark finisce la frase di Sara poi la bacia. – non pensare più a nulla adesso contiamo solo io e te. - Hai ragione…o mio Dio guarda che ore sono,Michelle mi ucciderà… - OK, ci vediamo a casa. - Si si allora a questa sera. *** A Los Angeles, a Sydney viene assegnato il compito di recuperare una mappa situata in un antico monastero Indiano. - La missione sarà estremamente facile se nessuno ci metterà i bastoni tra le ruote.Dice Sloane passando un fascicolo a Sydney. - In che senso? - Il monastero è abbandonato, quindi non ci sarà nessun sistema di sicurezza , l’unico problema è individuare la mappa, …Marshall, tocca a te. - Ah …si , giusto, questo potrebbe sembrare un semplice telefonino ma premendo contemporaneamente il pulsante cinque e zero riuscirà a captare dove si trova la mappa.Dice fiero di se Marshall. - Ok quando parto? - Domani. Risponde Sloane uscendo dalla stanza. Finita la riunione Sydney si incontra con Vaughn, ma il ragazzo è molto preoccupato per Sydney. - Cosa succederà se in quel monastero incontrassi Sara? - Non succederà, lei è il capo del KGB, quindi manderà un agente, non penso che si scomodi per una mappa . - Ma cosa faresti se la incontrassi? - Michael vuoi sapere se avessi il coraggio di spararle?penso di no, ma anche lei non l’ avrebbe, è finito l’interrogatorio? Domani dovrei partire per l’India. - Syd sono solo preoccupato per te, perché ti ostini a non capire?urla Vaughn battendo il pugno sul tavolo. La ragazza non lo aveva mai visto così arrabbiato, così decide di andarsene. *** Sara ha appena finito di scrivere il suo rapporto e si dirige nell’ufficio di Sark. - Allora a che punto sei cervellone? Sark non risponde sembra trovarsi su un altro pianeta - Terra chiama Sark , la fidanzata gli vorrebbe parlare è possibile… Houston, mi confermate che Sark sia ancora vivo… - Scusa…cosa hai detto… non ho capito… - Non fa niente , ma non capirai mai nulla se non togli gli occhi da questo foglio. Sara dice ciò sedendosi in braccio a Sark. - Ok. Dice il ragazzo posando il foglio. - Allora andiamo a casa? - Mi dispiace tuo padre mi ha assegnato una missione per domani e ancora devo studiare il piano. - Mi è venuta un idea verrò anche io domani e … - Non ti conviene ci sarà anche tua sorella. - Hai ragione…, Sark mi raccomando per domani , ricorda quello che ti ho detto.dice Sara seriamente alzandosi e dirigendosi alla porta. - Sono ai tuoi ordini.Ironizza Sark alzandosi. I due ragazzi incominciano a ridere e Sara bacia Sark, ma qualcuno entra nella stanza. - Ecco di nuovo i due piccioncini, lo sapete mi mancavano queste scene , comunque adesso cercate di evitarle, se tuo padre vi vedesse non esiterebbe a farvi rapporto. Sara e Sark si allontanano e la ragazza abbraccia affettuosamente il ragazzo che entrato nella stanza. - Finalmente ti ho trovato. Dove ti eri cacciato Nicolain? - Da tuo padre, ho avuto una di quelle ramanzine che neanche quando c’ era tua madre ne ho mai avuta una così, è stato tremendo, senza offesa,…ma dimmi hai trovato tua madre? - Non ti hanno detto niente?domanda Sara diventando improvvisamente triste. La ragazza gli raccontò cosa era accaduto a Los Angeles , il ragazzo sembrava incredulo, non pensava minimamente che Irina fosse morta e Sara imprigionata per quasi un mese. Una volta finito il racconto di Sara i tre si divisero, Nicolain va nel suo ufficio , Sark ricomincia a leggere il piano e Sara ritorna a casa.Per la ragazza ricordare quei momenti è sempre difficile , vorrebbe poter ritornare indietro e rimediare ai suoi errori, ma lei sa che ciò è impossibile. Una volta a casa Sara incomincia a riordinare, e in un cassetto trova una foto che ritrae lei sua madre e Ivan, Sara la guarda e incomincia a piangere, poi chiama Sark e gli chiede di poter tornare a casa prima, il ragazzo si precipita da Sara. - Dovresti dare questa busta a Sydney ? - Stai scherzando?, vero? - No, ma se non fossi disposto a consegnarglielo, mi farò dare la missione. - OK, mi arrendo, gliela darò, e cosa gli devo dire? - Non ti preoccupare lei capirà. Sark convinto da Sara accetta la proposta della ragazza e decide di partire con un ora di anticipo, i due ragazzi si salutano. Una volta andato via Sark , Sara si distende sul letto e si addormenta, ma non si è accorta che qualcuno ha ascoltato la sua conversazione. *** - Ci si rincontra, agente Bristow. - Per motivi diversi, a quanto vedo, dammi la pergamena! - Non ti conviene metterti contro di me, lasciami andar via ed io ti prometto che non ti farò del male. - E io dovrei fidarmi di una persona come te? - Non di me, ma di Sara mi ha dato l’ordine di non farti del male, ma se mi costringi… - Come l’ hai chiamata? - Chi?…comunque non ho tempo da perdere, la Derevko ti manda questa busta,cerca di non farla vedere a nessuno altrimenti tua sorella si troverà in guai seri. Dice Sark lanciandogli la busta. Sydney la raccoglie da terra e Sark va via. La ragazza si pone mille domande , durante il volo di ritorno, per esempio il modo in cui Sark ha chiamato la sorella , con il suo nome, quindi Sara e Sark saranno amici,poi perché la sorella si potrebbe trovare nei guai se qualcuno sapesse della busta, e che cosa contiene?Syd non riusciva a distogliere lo sguardo dalla busta, era sicura una volta a casa sua l’avrebbe aperta, e a diavolo il protocollo. *** Sark ritornato a casa racconta a Sara cosa è successo durante la missione, la ragazza esprime il suo rammarico , in quanto potrà incontrare la sorella solo ed esclusivamente durante delle missioni.Mentre i due ragazzi discutono del problema, ancora una volta vengono osservati, da una telecamera. L’uomo in questo preciso momento li sta osservando nel suo ufficio, chiama Alexander, e si danno appuntamento. - Hai scoperto qualcosa che confermi i miei dubbi? - Si, avevi perfettamente ragione nel pensare che l’agente Derevko dopo il suo ritorno sarebbe stata un problema per l’ organizzazione, abbiamo prove a sufficienza per farla incriminare di alto tradimento. - No , non voglio che si arrivi a questo punto, la farò ritornare come era prima di conoscere Sydney Bristow. - Ma questa è un infrazione e la ragazza, pur se tua figlia deve essere considerata uguale agli altri.Dice l’ uomo alzando la voce. - Mi dispiace per lei ha compiuto un ottimo lavoro ma sarà l’ ultimo. Alexander prende la pistola e fa fuoco per tre volte e l’ uomo si accascia al suolo privo di vita. Alexander andò via e si diresse a casa di Sara, nella macchina non riusciva a capire se avesse fatto bene ad uccidere quell'uomo e non aver fatto catturare sua figlia, e adesso anche lui era implicato.Una volta avanti la casa di Sara l’ uomo bussa ,e Sark con sua sorpresa vede davanti a se Alexander, il ragazzo lo fa accomodare e chiama Sara, la ragazza stupita di vedere il padre , gli chiede il motivo della sua visita. - Hai anche la faccia tosta di chiedermelo?non me lo sarei mai aspettato mai. - Cosa vuoi dire? - Voglio dire che so tutto, ti ho fatto seguire da un uomo che mi ha confermato che tu sei legata a Sydney e hai chiesto perfino a Sark di consegnarle una busta e di non farle del male. - È vero avrò pure sbagliato, ma tu come ti permetti di farmi spiare, adesso immagino che sarò presa in custodia. Urla Sara lanciando il bicchiere di vino che aveva in mano. - Adesso calmatevi entrambi ci sarà un modo per aggiustare le cose.Dice Sark facendo sedere Sara. - Bè un modo ci sarebbe , io ho messo già a tacere l’uomo che ti ha spiato, tu dovrai uccidere l’agente Sydney Bristow e senza discussioni, questo è l’unico modo che ti permetterà di non essere incriminata per alto tradimento. - Cosa? Tu mi stai chiedendo di uccidere mia sorella a sangue freddo. - Tua sorella…sei esagerata la conosci da meno da un anno ha ucciso tua madre e tuo fratello e tu la definisci tua sorella?urla l’uomo incredulo. - Non posso ucciderla.Queste furono le ultime parole di Sara che lasciò Sark e Alexander in soggiorno, e andò in macchina la mise in moto, non sapeva dove andare , poi decise di andare all’aeroporto.Nel frattempo Sark sta cercando di convincere Alexander a trovare un altro modo per confermare la lealtà di Sara ma l’ uomo lo rimprovera dicendo che anche se lui è sempre stato duro con Sara lo ha fatto per il suo bene, per renderla forte e adesso non vorrebbe certo che sua figlia dovesse affrontare tutto ciò.Mentre i due uomini pensano ad un alternativa Sark propone all’uomo di far solo catturare la ragazza, pur se timoroso Alexander accetta, il ragazzo lo assicura dicendogli che convincerà Sara e finalmente questo incubo potrà finire, così l’uomo va via ringraziando Sark di essere sempre stato vicino a Sara anche in momenti difficili come questo. **** Intanto a Los Angeles Sydney, si trova a casa , e decide di aprire la busta, la quale contiene una lettera, Sydney la incomincia a leggere. Sydney ti volevo ringraziare per non aver fatto rintracciare la mia telefonata.ti ho anche scritto per informarti che da quando sono tornata da Los Angeles le cose qui sono molto cambiate ,per i miei errori commessi durante la mia ultima missione ,non dirigo più il KGB, quindi non potrò uscire dall’organizzazione e…non potrò difenderti da atti di ritorsione, lo so che sai cavartela anche da sola , ma da adesso le cose si complicheranno, quindi mi raccomando cerca di non cacciarti nei guai.Ti voglio bene Sara. Sydney rimase immobile non credeva che Sara adesso non comandasse più il KGB,ora le probabilità di incontrarsi nelle missioni aumentavano enormemente, Syd decise di bruciare la lettera in modo che nessuno la potesse leggere, poi ancora sconvolta per la lettera andò al parco, cercando di dimenticare cosa facesse ogni giorno, ma inutilmente. **** Il telefonino di Sara squillò più di dieci volte prima che la ragazza rispondesse, sapeva già che si trattava di Sark , e non voleva parlargli,ma una volta risposto, con sua sorpresa, si accorse che non si trattava di Sark, era una voce femminile e disse di incontrarsi all’imbarco numero cinque, e poi riagganciò,Sara non riuscì a capire chi fosse, ma si diresse al punto d’incontro, naturalmente con le dovute precauzioni. Sara da lontano vide una sagoma familiare, si avvicinò e capì immediatamente chi fosse. - Tu…che ci fai qui non dovresti essere a Los Angeles? - Bella accoglienza, in America mi hanno appena ucciso,e tu mi accogli così? - Scusa, hai ragione , ma sono alquanto disperata.Dice Sara abbracciando la ragazza. - Lo so Sark mi ha informato di tutto,tuo fratello, tua madre, e adesso anche tua sorella. - Ma adesso l’importante è che tu sei qui,come è andata alla CIA? - Benone, ma da quando Kendall ha incominciato a sospettare della mia lealtà,la mia posizione è regredita, perciò tuo padre ha deciso di farmi rientrare.Dice la ragazza prendendo una valigia. - Scusa Natali sai chi è stato ad informare mio padre e Sark sulla mia prigionia? - No…ma se non sbaglio io ero l’unica infiltrata alla CIA di Los Angeles. Le due ragazze parlarono a lungo poi Sara accompagnò Natali a casa e andò da Sark per sapere se fosse riuscito a convincere Alexander a non farle uccidere la sorella, ma adesso la ragazza era più serena, con il ritorno di Natali si sentiva più forte perché sapeva di poter contare su qualcuno. Una volta a casa Sark informa la ragazza della scelta del padre, poi le comunica che dovrà andare a Firenze, si dovrà introdurre nella casa di un noto venditore di quadri, che possiede un oggetto di Rambaldi. - Noi purtroppo non sappiamo che sia , sappiamo solo che è nascosta in una cassaforte nel suo ufficio. Tutto chiaro? - Si ma io pensavo di dover catturare Sydney. - È così , però deciderai tu quando e come, comunque tuo padre ti ha assegnato questa missine, perché ci sarà anche tua sorella , ed è fondamentale che tu riesca a recuperare l’oggetto prima di lei. - Si, giusto, così forse i sospetti di un mio tradimento svanirebbero. Grazie Sark sei un angelo,verrai anche tu?domanda Sara versando il vino nei bicchieri e dandogliene uno al ragazzo. - Certamente, adesso ti do le specifiche, ti chiamerai Simona Rugiero e sei una collezionista di quadri, quindi con questa scusa entrerai nella casa, e con questi occhiali io registrerò tutto, e la sera stessa entrerai in azione.Dice Sark bevendo il vino. Sara andò a dormire, era stanchissima, e il giorno seguente sarebbe stato un vero incubo. **** Sydney mentre sta correndo per il parco il suo cercapersone squilla è Vaughn. La ragazza va dalla CIA è viene informata che dovrà partire per l’ Italia per cercare un oggetto di Rambaldi sconosciuto,Sydney dovrà fingere di essere una cameriera e dovrà studiare la casa in cui si trova la cassaforte e dovrà rubare l’oggetto la notte stessa, con lei ci sarà anche Michael. - Dove si trova precisamente la cassaforte? Domanda Sydney pensierosa. - Dal nostro informatore sappiamo che si trova nell’ ufficio dietro un quadro. - Michael in quell’ufficio ci saranno una decina di quadri, come faccio? - Lo so, sarà complicato ma… - …ho capito, dovrò fare una specie di caccia al tesoro. - Che cosa hai Syd? Ti vedo preoccupata. Domanda Vaughn avvicinandosi alla ragazza. - Niente, sai se ci sarà qualche agenzia nemica? - Si …quella di tua sorella, ma non ti preoccupare ci sarò anche io e non sarai costretta a catturarla. Dopo aver avuto altre informazioni riguardanti la missione Sydney partì alla volta dell’Italia. **** - Sark sono dentro. - Ok aziona gli occhiali. - Fatto. - Oh mio Dio che casa,me la sogno una casa così. - Finiscila, altrimenti mi metto a ridere. - E sarebbe pure ora. - Zitto sta arrivando. - È un piacere averla qui ospite, la galleria e da questa parte, i quadri qui esposti sono del… Dopo circa tre ore Sara esce dalla casa e si incontra con Sark per pianificare il piano. Anche Sydney si è introdotta nella casa, ma ha potuto studiarla meglio,adesso si trova in un furgone con Vaughn , i due aspettano nervosamente l’ora x ormai ci manca solo mezz'ora. Sara si introduce nella casa, disinstallando prima l’ allarme Vaughn e Sydney si rendono conto che Qualcuno si è introdotte nella villa così anche Sydney decide di entrare in azione. Sara si trova nell’ ufficio e sta incominciando a staccare i quadri, quando nella stanza entra Sydney, le due ragazze rimangono immobili poi Sara continua cercare la cassaforte e anche Sydney incomincia a togliere i quadri dal muro, dopo circa cinque minuti non è rimasto neanche un quadro appeso al muro. - Oh, no è una trappola, Sark fammi uscire da qui!!! - Vengo a prenderti! - Le porte e le finestre sono chiuse!!Cosa facciamo. Urla Sydney. Sara prende un quadro e lo butta contro la finestra ma il vetro non si rompe poi prende la pistola è fa fuoco ma inutilmente i vetri non si rompono. Sydney cerca di aprire la porta ma è di acciaio, ormai le ragazze sono in trappola , all’improvviso le luci si accendono e nella stanza entrarono una decina di uomini preceduti da una ragazza una vecchia conoscenza di Sydney, Anna Espinosa. - Bene…guarda qui chi abbiamo trovato due ladre, la leggendaria Sara Derevko, e la mia amica Sydney, tutto bene cara?, credo proprio di no… - Vedo che sei bene informata Espinosa.Interrompe Sara avvicinandosi a Sydney. - Che cosa vuoi da noi due? Domanda Sydney osservando ogni singolo movimento delle guardie. - Non sono qui per fare salotto, guardie prendetele.Grida Anna facendo un cenno con la mano. - Non credere che sia così facile.Ribatte Sara. In quell’istante la ragazza mette K.O. un uomo ma si ritrova puntate contro sette pistole, non opponendo altra resistenza Sydney e Sara vengono ammanettate e condotte in una stanza nel sotterraneo. - Vi divertirete un mondo c’è un uomo che muore dalla voglia di parlare con voi.Ah ah .Il suono della voce di Anna si sentiva echeggiare nel lungo corridoio. Una volta nella stanza le due ragazze vengono legate ad una sedia e un uomo entra nella stanza. - voglio sapere solo alcune cose e se voi collaborerete vi prometto di non usare i miei utensili da lavoro. - Per me puoi andare anche a … Sydney non finisce neanche di parlare che l’uomo la colpisce alla nuca e sviene. - L’avevo avvisata, e poi preferisco parlare prima con la figlia della ormai defunta Irina Derevko ed ex capo del KGB. - Non ti permettere mai più di pronunciare in quel modo il nome di mia madre. Urla Sara cercando di liberarsi dalle manette. - Calmati, non mi fai nessuna paura e adesso raccontami di Rambaldi.Dice l’ uomo fermamente senza farsi intimorire. Ma Sara non parla ,allora l’ uomo arrabbiato decide di iniettarle un siero della verità alla ragazza ed esce dalla stanza. Sara approfittando dell’assenza dell’uomo accende una trasmittente posta nel tacco della scarpa e con il codice morse riferisce a Sark la sua posizione. Dopo circa cinque minuti rientra nella stanza l’uomo. - Avvicinati ho qualcosa da dirti.Urla Sara alzando gli occhi. - Finalmente ! Sospira l’uomo avvicinandosi a Sara. La ragazza gli da un calcio alla caviglia e l’uomo si accovaccia a terra incominciando ad imprecare e Sara ne approfitta e prende le chiavi e si libera. - Dicevi che non avevi paura di me .Sara dice ciò e gli da un calcio allo stomaco, poi prende una pistola. - Pietà ti prego non uccidermi. Urla l’uomo - Mi fai pena sei solo un verme.La ragazza gli da un colpo alla nuca e l’uomo cade svenuto. Sara fa rinvenire Sydney e la libera. - Ma cosa è successo? Non ricordo nulla.Domanda la ragazza in modo confusionario - Ti spiego tutto più tardi adesso dobbiamo andarcene subito da qui…ah Sark dove ti sei cacciato… - Sono in ritardo?Domanda Sark aprendo la porta con un sorriso. - No in perfetto orario, ma adesso andiamo.Urla Sara. - E lei?Mica avrai intenzione di portarla via con noi? - Guarda Sark non è né il luogo né il momento giusto di discuterne mia sorella viene con me la porto al KGB, così non crederanno che cerchi di tradire l’ associazione. - Va bene, ma muoviamoci. Mentre Sark va in avanscoperta Sara e Sydney incominciano una discussione animata. - Pensavo che mi volessi aiutare…mi stai ascoltando?urla Sydney - zzzzz, va bene Sark è abbastanza lontano. Sara dice ciò e si spara in un braccio. - Ma che fai ? - Corri via andando avanti troverai una porta sulla destra , aprila dentro c’è un quadro che raffigura una nave spostalo sulla sinistra si aprirà un passaggio segreto che ti condurrà fuori dall’edificio, buona fortuna . Sara finisce di parlare e corre via. Una volta fuori Sark nota l’assenza di Sydney e Sara che è ferita in un braccio. - che cosa hai fatto al braccio? - Sydney… - Lo sapevo… ma adesso andiamo via ne parleremo dopo. Nel frattempo Sydney grazie al prezioso aiuto di Sara si trova fuori dalla villa e si dirige nel furgone dove la attende Vaughn. - ma cosa è successo? Domanda il ragazzo mettendo in moto e sfrecciando a tutto gas. - Era tutta una trappola, escogitata da Anna Espinosa, non ricordo tutto un uomo mi ha colpito e ho perso i sensi…poi mi sono risvegliata ,ed’ è stato grazie a mia sorella che adesso sono qui a parlarti. Ad un certo punto del viaggio il cellulare di Sark incomincia a squillare, il ragazzo risponde… - Alexander sei tu? - Si , avete trovato il manufatto di Rambaldi? - Veramente… - Lo sapevo sei un incompetente… Sark istintivamente passa il suo telefonino a Sara in modo che la ragazza possa spiegare tutto al padre. - Papà, sono Sara! Ti vuoi calmare un secondo? - Dovrei calmarmi? Hai fallito! Hai dato il manufatto a tua sorella vero? - Senti mi sono scocciata se parli ancora giuro che riattacco! Ah finalmente…era tutta una trappola non c’era nessun manufatto o oggetto di Rambaldi, comunque ti spiegherò tutto quando ritornerò. - Va bene , scusami per prima …ma tu stai bene? - Si, non ti preoccupare. Sara disse ciò e riagganciò. All’improvviso Sark ferma la macchina. - Ma sei diventato matto come mio padre? Domanda Sara notando un sorriso stampato sulla faccia del ragazzo. - Dove vogliamo andare? - Come dove vogliamo andare? A casa… - Ma visto che ci troviamo in Italia e ancora dobbiamo festeggiare il tuo rientro, ho pensato che potremo andare a Venezia. Che ne pensi? Il ragazzo notò l’espressione di disappunto da parte di Sara. - Saaark. Non pensi che dovremo fare prima rapporto sull’ultima missione? - Va bene ho capito si torna a …. Il ragazzo non finì neanche la frase che Sara lo bacio, dopo qualche istante… - Se questo bacio me lo hai dato per convincermi ci sei riuscita. I ragazzi incominciarono a ridere e con tale umore ripresero il viaggio,Sara pure se aveva passato non una delle giornate migliori, era molto felice, infondo aveva un ragazzo che era follemente innamorata di lei ,e oggi era riuscita anche a far placare i dubbi riguardanti un suo presunto tradimento. Ormai era passata quasi una settimana dall’ ultimo incontro tra le due sorelle, Sydney aveva spiegato a Kendall come fosse riuscita a scappare ,e tutti furono sorpresi che Sara, l’ex capo del KGB, avesse aiutato la ragazza. Intanto il braccio di Sara era quasi del tutto guarito, perché “per fortuna”la ragazza era stata colpita di struscio. Sark e Sara dopo una solita lunga giornata di lavoro si trovavano a casa il ragazzo nota che Sara è molto preoccupata e gli chiede quale fosse il motivo. - Pensavo a Sydney e al suo cosiddetto supervisore , come si chiama? - Michael Vaughn, lo conosco abbastanza bene. Disse Sark prendendo una birra dal frigo. - Ah si certo…si capisce al volo che quei due sono innamorati follemente,e mi dispiace per loro non potranno stare insieme fino a quando l’ Alleanza non sarà distrutta. - Si ma tu non puoi fare ,nulla perciò non ci pensare, già abbiamo abbastanza problemi. Dopo qualche istante di silenzio Sara prende la giacca e si dirige all’ingresso. - Dove vai ? urla Sark dalla cucina che sta cercando le scarpe ma inutilmente-vengo anch’io aspetta un attimo è pericoloso a quest’ora della notte.Sark si rese conto di aver esagerato a dire ciò, le altre persone si dovevano mettere paura di Sara non lei, mentre era immerso nei suoi pensieri il ragazzo fu riportato al mondo reale dal rumore della porta che si chiudeva, e tra se pensava che nessuno sarebbe mai riuscito a fermare Sara quando si metteva in testa qualcosa. La ragazza bussò più di tre volte, quando alla fine l’aprirono. Era andata da suo padre, l’uomo fu molto spaventato nel vederla pensava che qualcuno la stesse seguendo, o la volesse uccidere…ma dopo qualche istante di esitazione la fece entrare. - Come mai se venuta qui, e a quest’ora?domanda Alexander bevendo del caffè a quanto pareva l’uomo stava dormendo quando Sara è arrivata. - Ho avuto un’idea , ci alleeremo con la CIA. - Tesoro stai bene?mica hai bevuto? - Papa?!!? - OK stavo scherzando, e dimmi perché ci dovremmo alleare con la CIA? - Per distruggere L’Alleanza, noi sappiamo i codici di accesso alle basi e loro sanno esattamente dove sono situate. Alexander pensò alla proposta di Sara e le disse che ne avrebbe parlato con il consiglio. - Grazie non sai quanto tu mi stia rendendo felice la ragazza salutò affettuosamente suo padre e stava andando via. - Mi raccomando guida piano… - Sai una cosa? tu è Sark siete proprio iperprotettivi. Detto ciò la ragazza tornò a casa , una volta giunta raccontò tutto a Sark e anche lui fu entusiasto a quest’idea ed entrambi i ragazzi non vedevano l’ora che il consiglio approvasse la collaborazione con la CIA. Il telefonino di Sydney squillò, la ragazza rispose era suo padre voleva vederla al più presto alla CIA , una volta riagganciato la ragazza lasciò il libro che stava leggendo e si diresse alla CIA. - Cosa è successo? Chiese Sydney. - C’è tua sorella e Sark, vogliono parlare con te e Vaughn. - Allora sono qui per loro spontanea volontà, non li avete catturati? - No,hanno detto che volevano parlare di un affare molto importante. - Michael è già arrivato? - Si ti sta aspettando. Nel frattempo Sark e Sara aspettano in ufficio la ragazza ha con se una valigetta , nella stanza non si sente alcun rumore, poi finalmente Sydney e Vaughn entrano nella stanza. - Penso che non ci sia bisogno delle presentazioni.Disse Sara rivolta a i due ragazzi. Cinque giorni prima ***flash-back*** - Sara, il consiglio ha accettato la tua proposto partirete fra cinque giorni. - Veramente? Sono felicissima! Con chi partirò? - Con Sark. - Ottimo! - Allora, noi collaboreremo solo se i manufatti dell’SD-6 , che ne sono 18, saranno divisi in modo che noi ne otterremo 10 e loro 8.Chiaro? - Si, ma dovremo mostrargli la nostra lealtà.Come faremo? - Porterete con voi una pagina di Rambaldi che consegnerete alla CIA , come segno della nostra lealtà,poi per la tua incolumità ,porterai con te una valigia imbottita di C4 , così se cercassero di catturarti tu li minaccerai di far saltare tutto l’edificio. - OK ,avviserò Sark. Sara abbracciò suo padre e andò via. I ragazzi erano arrivati a Los Angeles e si erano diretti alla CIA una volta arrivati chiesero di parlare con Kendall i due gli spiegarono della valigetta e gli chiesero di parlare con l’agente Sydney Bristow e Michael Vaughn. ***flash-back*** - Perché avete chiesto di parlare con noi ? Domanda Michael. - Penso che voi siate le persone più interessate. Ma adesso vi dirò perché sono qui, come voi ben sapete io sono qui per rappresentare il KGB, e sono venuta a proporre una collaborazione per distruggere l’ Alleanza, noi conosciamo i codici d’accesso delle basi e voi sapete la loro precisa posizione, così insieme porremo fine alla ricerca ossessiva di Sloane su Rambaldi. - Cosa vi fa credere che noi accetteremo la vostra proposta?Interrompe Sydney. - Perché senza di noi non distruggerete mai l’Alleanza. Sara disse ciò e si avvicino ai due ragazzi e continuò-e non potrete mai vivere liberi da occhi indiscreti. - In ogni modo in segno della nostra lealtà vi daremo una pagina del manufatto di Rambaldi, ma a missione conclusa voi prenderete sei pagine mentre noi dodici.Avete quattordici ore di tempo per pensarci quando avrete deciso chiamatemi a questo numero. Sark consegnò un foglietto a Sydney e si alzò lo stesso fece Sara i due uscirono dalla stanza e andarono via, lasciando tutti sconvolti dalla loro proposta. Immediatamente Kendall organizzo una riunione speciale con vari membri della CIA. Intanto Sark e Sara si trovano al parco entrambi sono seduti e stanno parlando dell’incontro appena avvenuto. - Sai molte volte le sorelle escono insieme ai rispettivi fidanzati, vanno a un pub al cinema,invece prima eravamo uno di fronte all’altro, per capire se ognuno di noi fingesse o dicesse la verità…questo non riesco a sopportare del nostro lavoro. Sara si avvicinò a Sark e posò la sua testa sulla spalla del ragazzo,potevano sembrare una normalissima coppietta ,ma non era così. - Sark, vorrei sapere una cosa. - Dimmi,di che si tratta? Chiese incuriosito Sark. - All’incontro tu hai chiesto dodici pagine di Rambaldi invece di dieci,per quale motivo? - La CIA vuole avere sempre l’ultima parola su tutto,perciò loro accetteranno la nostra collaborazione ,se noi diminuissimo il numero di pagine di Rambaldi a dieci. - Sei davvero un genio!dice Sara abbracciando il ragazzo. Intanto alla CIA si cerca di decidere sul da farsi , infine scelgono di accettare la proposta e chiamano Sark , i due si precipitano all’agenzie e si ritrovano di nuovo in una stanza con Sydney e Vaughn. - Allora , abbiamo deciso di accettare però noi vogliamo avere otto pagine. - Non ci sono problemi. Risponde prontamente Sark. Dopo circa tre ore, il colloquio viene sciolto , tutto era stato deciso le squadre avrebbero attaccato contemporaneamente tutte le basi dell’alleanza, ognuna di esse sarebbero stata di venti uomini, dieci della CIA e dieci del KGB, le pagine sarebbero state sorteggiate e per finire Sara ,sarebbe stata il caposquadra del commando che avrebbe attaccato l’ SD-6 , insieme a Sark ,a Sydney e a Vaughn. Tutto era stato deciso anche il giorno D’attacco:Sarebbe stato domani alle 7:00. Ognuno andò per la sua strada e tutte le informazioni furono divulgate ai rispettivi capisquadra e naturalmente Sara avvisò il padre della bella notizia. Ore 6:50. Tutte le squadre sono pronte all’attacco Ore 7:00. Ora x Tutte le squadre contemporaneamente fanno irruzione ,sembrano avere la meglio ,e alcune sezioni dell’alleanza sono state già sconfitte.Nel frattempo a Los Angeles , la squadra di Sara ha quasi conquistato l’ SD-6, ma qualcosa va storto. - Bene Sara , ci si rivede. - Sloane… - Indovinato!Cosa si prova ad avere una pistola puntata alla tempia? - Se vuoi te lo faccio provare. Ribatte Sara.Cercando di fuggire ma Sloane la ha ammanettata. - Non ti conviene scappare…penso che tu conosca il C4,ne ho piazzato a sufficienza per far saltare questo posto in aria perciò vedi di non farmi arrabbiare.Adesso usciamo da qui e mi farai tutte le domande che vuoi.Dice Sloane , uscendo di soffiato dal suo ufficio senza farsi notare. Nel frattempo Sark ha notato l’assenza di Sara. - Bristow dov’è Sara? - Perché non era con te. - Merda!! Sara mi senti sono Sark dove ti trovi?, maledizione rispondi.Il ragazzo sta provando a chiamare Sara con la radiotrasmittente ,ma inutilmente ,Sloane l’ ha distrutta. Sark non avendo notizie di Sara incomincia a cercarla , e da lontano la vede con Sloane. - Sara scappa!!.Urla il ragazzo incominciando a far fuoco. - No Sark ha un telecomando a distanza potrebbe far saltare tutto per aria , avvisa gli altri è scappate… Sark con la radiotrasmittente avvisa Sydney ma continua a seguire Sloane,naturalmente a debita distanza.Mentre tutti escono dall’edificio Sara e Sloane salgono su un furgone e partono a tutto gas,e da lontano Sark inorridito assiste a tutta la scena, e per il dolore si inginocchia e incomincia a sparare, nella direzione del furgone, ma ormai il veicolo è già sparito.Arrivano gli altri ,Sydney nota Sark e gli si avvicina. - Cosa è successo dov’è Sara ? - Sloane… l’ ha portata via…dovevo salvarla…l’ho persa di nuovo… - Calmati , la ritroveremo. Sydney con l’aiuto di Vaughn porta via Sark e lo conducono alla CIA il ragazzo spiega cosa sia successo , poi lo racconta ad Alexander, l’uomo a sentire quella notizia si sente di morire,poi decide di collaborare con la CIA per catturare Sloane. *** - Le conviene collaborare altrimenti sarò costretta ad aggiungere un altro nome nella lista delle persone da me uccise. - Lo giuro non so niente, ti prego non uccidermi. Nella stanza risuonarono due spari,l’uomo si accasciò al suolo. Era morto.La ragazza esce dalla stanza con naturalezza e con una mercedes lascia il luogo del delitto. *** È passato un anno da quando Sara è stata rapita nessuno è riuscito mai a sapere che fine abbia fatto.In questo anno molte cose sono cambiate,Sark distrutto dalla scomparsa della ragazza ha lasciato l’organizzazione e per conto suo conduce delle ricerche per trovare Sara. Alexander è ancora a capo del KGB, ma l’organizzazione è quasi crollata,per quanto riguarda Sydney, lavora ancora per la CIA e finalmente può frequentare liberamente Vaughn. Base centrale CIA In una riunione sono presenti anche Jack, Michael e Syd. - Come vedete abbiamo trovato Sara ,queste immagini provengono da un Hotel svizzero. - Oh mio Dio!è ancora viva!.Sydney non riesce a credere ai suoi occhi. - Si, ma purtroppo pensiamo che abbia ucciso quest’uomo.Continua Kendall. - Dobbiamo avvisare Sark. Sydney sembra non aver sentito l’uomo parlare. Una volta finita la riunione, la CIA chiama Sark ,e lo avvisano di aver trovato Sara.Il ragazzo una volta arrivato a Los Angeles incontra Sydney, e la ragazza gli spiega di aver trovato Sara , ma che molto probabilmente non è la Sara di prima. Sark decide di partire per la Svizzera per cercare di ritrovare la ragazza,con lui partono anche Sydney e Vaughn. Una volta giunti a destinazione, i tre grazie a un informatore di Sark ,riescono a scoprire dove alloggi Sara. Sark decide di incontrare la ragazza da solo e rassicura Sydney che se avesse bisogno di aiuto non esiterebbe ad avvisare lei e Michael,ma solo allora sarebbero potuti intervenire. Il ragazzo entra in cucina e non vede nessuno, poi cautamente senza farsi vedere sbircia nella stanza da letto,e lì trova Sara addormentata. Sark la guarda dormire,decide di non svegliarla e aspettare il suo risveglio in cucina.Dopo circa mezzora Sara entra in cucina. - Chi sei? Chi ti ha mandato?Urla Sara. - Sono Sark,non ti ricordi di me? - Vattene altrimenti non esiterò ad ucciderti.Appena finito di parlare la ragazza estrae una pistola da un cassetto e la punta contro Sark. - Sara calmati, non voglio farti del male… ti prego calmati. - Io non mi chiamo così!!Urla Sara incominciando a sentire un gran mal di testa. - Tu ti chiami Sara!ti ho cercata per un anno,…eri un agente del KGB. All’improvviso Sara incomincia ad urlare e con entrambe le mani si tocca la fronte,e infine sviene. Sark prende in braccio Sara e la stende sul divano,il ragazzo non riesce a credere cosa sia avvenuto negli ultimi minuti e continua a fissare la ragazza. ***flash-back*** Sara si trova in una cella buia,all’improvviso la porta si apre e un uomo la prende e la lega mani e piedi su un letto, un altro uomo si avvicina con una siringa nella mano destra. - Che cosa mi vuoi fare? Sara cerca di liberarsi ma inutilmente. Poi l’uomo gli inietta la dose nella siringa e la libera, poi incomincia a parlarle. ***flash-back*** Sara si sveglia di scatto ed è molto agitata Sark cerca di calmarla e alla fine ci riesce. - Io mi chiamo Sark,ero il tuo ragazzo vivevamo insieme… Sara accusa nuovamente del mal di testa e fa smettere di parlare Sark. - Ti prego non parlare ,quello che tu mi racconti io non me lo ricordo, e quando tu parli di ciò, mi sento di morire. - Capisco, ma voglio che tu sappia che io sono qui per aiutarti. Sark abbracciò la ragazza e anche lei fece lo stesso, non sapeva perché lo stava facendo ma qualcosa dentro di se, gli diceva di fidarsi di quell’uomo. Era passato un mese da quando Sara aveva incontrato Sark in Svizzera, e dopo mille difficoltà era riuscita quasi a ricordare tutto del suo passato.Adesso lei e Sark vivevano a Los Angeles, in una Casa vicino a quella di Syd.La CIA aveva scagionato Sara e il suo ragazzo, per l’aiuto fornito nel distruggere l’Alleanza.Finalmente per Sara l’incubo era finito,ma per Sydney,che non aveva ancora lasciato la CIA, ci sarebbero stati altri problemi e altre difficoltà da superare.
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