Sono passati ormai tre anni da quando Sydney
lavora come doppiogiochista, ma l’obiettivo da lei preposto, in altre
parole sconfiggere l’SD-6, sembra essere sempre più distante e difficile
da realizzare.
Un giorno come tanti, Sydney si reca all’SD-6, ma durante un colloquio,
Sloane, il capo, fa entrare una ragazza (alta circa 1.75 occhi verdi e
capelli scuri), costei si siede e Sloane la presenta a Sydney, a Jack e a
Dixon come nuovo membro dell’SD-6. Incombe così un silenzio catacombale
che imbarazza tutti soprattutto la nuova arrivata, ma Sydney lo
interrompe.
-Come ti chiami? Le chiese con un sorriso.
- Mi chiamo Sara Redi, rispose la ragazza. E tu?
Tutti rimasero a bocca aperta quando sentirono il nome di quest’ultima, la
ragazza non era americana bensì italiana.
-Sydney Bristow.
- Bene, Dixon, Jack seguitemi vi devo parlare. Disse Sloane mentre si
dirigeva verso la porta.
Le ragazze parlarono a lungo e Sydney scoprì che Sara aveva 22 anni e che
già lavorava in Italia per l’SD-6 da un anno.
Sydney dopo aver conosciuto meglio la nuova arrivata, contattò Vaughn.
I due si incontrarono nel solito posto, in una baracca abbandonata.
- Ciao! - disse Vaughn. Come mai mi hai chiamato?
- Ti volevo avvisare sul fatto che oggi Sloane mi ha presentato una nuova
ragazza. Disse Sydney velocemente.
- Chi è?
- E’ Sara Redi
- E’ italiana? Domandò Vaughn stupito.
- Si ha 21 anni e lavorava già in Italia da un anno.
- Interessante, indagherò sul suo conto e ti farò sapere. A proposito,
come stai?
- Sai, sono un po' giù, sono tre anni che cerco di distruggere l' SD6,
ormai ho quasi perso la speranza. Confessò Sydney amaramente.
Ma Vaughn l’abbracciò e la rassicuro, confidandole che avrebbe sempre
potuto contare sul suo aiuto. I due si salutarono e ognuno andò per la sua
strada, Sydney in cuor suo sapeva che sarebbero passati anni prima di
riuscire a distruggere l’SD-6, e soprattutto svolgere una vita normale
accanto a Vaughn.
*****
Sydney a casa non riusciva a smettere di pensare alla ragazza che oggi
aveva conosciuto e, ciò che la turbava di più, era il pensiero di cosa
aveva spinto una ragazza di 22 anni a lasciare la sua patria e
incominciare una vita nuova qui a LOS ANGELES, mentre si domandava del
perché e del per come, si addormentò.
*****
La mattina seguente Sydney andò da Kendall, capo dell’ FBI, perché quest’ultimo
contattato da Irina gli aveva chiesto di poter parlare con Sydney, ma lei
si rifiuta perché afferma che con la madre vuole parlare solo delle
missioni e non della sua vita privata, così decide di andarsene.
******
Nel frattempo Vaughn cerca informazioni su Sara ma non riesce a trovare
nulla, e così decide di lasciar perdere.
*******
Sydney, Dixon e Sara si trovano da Marshall per avere le attrezzature
necessarie per la missione che gli è stata assegnata da Sloane, che
consiste nel recuperare in Austria un libro chiamato”lo scrigno”, in cui
ci sono vari codici che serviranno a decifrare delle pagine del libro di
Rambaldi.
- Sydney e Sara voi vi calerete con un paracadute, una volta nascosto il
tutto vi confonderete tra i festeggiati….
- Ma gli inviti ? chiede prontamente Sara.
- Ah giusto…eccoli ! dove ero rimasto? Ah si… Sydney questi sono degli
orecchini molto speciali con questi aprirai la cassaforte nel frattempo tu
Sara bloccherai l’ ascensore appoggiando questo anello sulla porta. Tutto
chiaro? Domandò entusiasta Marshall.
- Chiarissimo! Risposero Sydney e Sara contemporaneamente.
Dopo aver parlato con Marshall, Sydney riferì a Vaughn la sua missione, e
quest’ultimo gli disse di non aver trovato niente sul conto di Sara e gli
ribadì di stare tranquilla.
La sua contromissione sarà di dare il libro ad un agente della CIA, che lo
duplicherà e alla fine della missione glielo ridarà.
Il giorno dopo, Sydney, Sara e Dixon partirono per l’ Austria. Una volta
giunti, Dixon mette fuori uso le telecamere di sorveglianza per 70
secondi, il tempo necessario a Sydney per prendere il libro,
contemporaneamente Sara blocca l’ascensore.
- Sydney ti mancano 10 secondi. A che punto sei ? chiede un agitatissimo
Dixon.
- Ho fatto! Risponde Sydney in modo esaltante.
- Qui all’ascensore va tutto bene. Conferisce Sara.
- Oh nooo…
- Sydney cosa succede? Urla Dixon.
- Vado a vedere ! bisbiglia Sara.
Sydney viene sparata in una gamba nel momento in cui entra nella stanza
Sara che con la pistola spara ad un uomo. Sara aiuta Sydney a rialzarsi e
insieme scappano.
- Come potrò mai ringraziarti?mi hai salvato la vita. Dice una Sydney
esausta.
- Riposandoti, e non urlando…..
- Che cosa vuoi dire…Ahiii !
- Scusami… dice Sara ad una ormai svenuta Sydney.
- Cosa gli hai fatto ? urla Dixon.
- Non ti preoccupare gli ho dato un colpo dietro la testa per farla
addormentare.
- Perché?
- Gli devo estrarre il proiettile dalla gamba.
****
Dopo tre ore si trovavano tutti e tre sull’aereo di ritorno, e anche se
Sydney non era riuscita nella sua contromissione era felice, perché sapeva
che stare su quell’aereo era già una fortuna.
*****
Sydney s’incontrò con Vaughn e gli spiegò il perché del fallimento della
missione, con loro c’era anche Jack.
- Non mi piace quella ragazza, …non so, mi mette i brividi. Confidò Jack a
Sydney
- Non ti sembra di esagerare? In fondo mi ha salvato la vita.La figlia
replicò.
- La cosa che non riesco a spiegarmi è come mai sul suo passato non si
riesce a trovare niente.
- Papà stai diventando paranoico ci vediamo domani in ufficio.
I tre si salutarono e Vaughn confessò a Sydney d’essere anche lui
preoccupato per Sara, e gli diede un anello, Sydney in quell’istante non
sapeva come reagire, ma in realtà quel dono è un radiotrasmittente, che la
ragazza dovrà usare in caso di pericolo. Sydney ringrazia Vaughn e i due
si abbracciano, e Sydney confida al ragazzo di non essere sicura di
riuscire a continuare, una doppia vita, Vaughn la incoraggia, dicendole
che alla fine di tutto ciò, loro vivranno una vita normale e niente e
nessuno li dividerà.
******
Sydney va dalla madre per chiedergli i codici nascosti nel libro”lo
scrigno”. Ma questa volta il colloquio avrà una nuova svolta.
- Sai dirmi i codici del libro ”lo scrigno”? Domanda Sydney con voce
severa.
- Si.Sono quattro equazioni, però sfortunatamente non li ricordo. Mi
dispiace. Risponde Irina alzandosi dal letto.
- Bene allora io vado.
- Aspetta! Urla Irina.Guardati bene alle spalle.
- Che cosa vuoi dire? Chiede incuriosita Sydney.
- Ti basti sapere solo questo per ora.
Così Sydney esce dalla stanza, ma è molto turbata dalla frase che gli ha
detto la madre.
******
Tornata a casa la ragazza fa un bagno per rilassarsi.Dopo un oretta circa
ritorna a casa Franci.
- Tutto bene a lavoro Syd? Domandò Francie appoggiando sul tavolo la
spesa.
- Noioso come sempre. Andrò in camera mia a riposarmi.
Syd si alzò e andò in camera sua. Per lei era diventato sempre più
difficile mentire a Franci e quindi da un po’ di tempo cercava di
evitarla.
Sono passati ormai quattro mesi da quando Sara ha fatto il suo ingresso a
Los Angeles, e lei e Sydney sono diventate molto amiche, ormai anche
Francie e Will la conoscono, sono sempre quasi tutti insieme. Anche se con
la venuta di Sara le contromissioni di Sydney non riescono quasi mai,
perché è difficilissimo cambiare o duplicare documenti con una persona che
ti tiene sottocchio, ma è felicissima perché ha instaurato un bellissimo
rapporto con la ragazza, e sente Sara quasi come una sorella.
******
Sydney e Sara si trovano a Mosca per scaricare dei file che contengono
informazioni segretissime sul direttorio k, una delegazione malvagia
russa. Mentre si dirigono verso l’ ufficio di un certo Ivanoc, Sydney,
nota con sua sorpresa, che Sara parla il russo con molta destrezza ma nel
tempo in cui pensa ciò dal corridoio sbucano quattro guardie …..
- Fermatevi o spariamo!! Urla una guardia agitando il fucile.
- Ora!!! Urlano insieme Sydney e Sara gettandosi attraverso una porta.
Le due si trovano in un magazzino pieno d’esplosivo…
- Usciamo subito da qui. Urla Sara.
- Ma fuori ci sono le guardie …., aspetta ci faremo strada con un po'
d’esplosivo. Suggerisce Sydney prendendole uno.
- Ottima idea!!
Sydney lancia un esplosivo e le guardie si disperdono. Quest’ultima corre
nell’ufficio per scaricare il file, mentre Sara si fa inseguire dagli
agenti. Sydney riesce perfino nella sua contromissione, cioè duplicare il
file per la CIA. Ma mentre per Sydney le cose vanno alla grande Sara si
trova sul tetto del grattacielo con due guardie ma…non accade nulla gli
uomini gettano le pistole a terra e si accasciano al suolo.
Un uomo, dai capelli castano chiari occhi verdi, spara ad entrambe le
guardie ….
- Non potevamo farti uccidere, sei troppo importante per noi. Dice l’uomo
sorridendo
- Lo so, ma adesso è meglio che te ne vai, Sydney sarà qui da un momento
all’altro e non voglio che ti veda. Ordina Sara.
Il ragazzo ubbidisce e va via.
Un minuto dopo Sydney la raggiunge e chiama l’elicottero per essere
recuperate prima del previsto.
****
Una volta a casa Sydney va da Vaughn, che si congratula con lei per il
lavoro ben svolto.
Mentre Sara s’incontra con l’uomo che le ha salvato la vita….
- Grazie, per avermi salvato la vita. Dice Sara abbracciando l’uomo
- Ora siamo pari. La risponde sorridendo.
- Quella volta fosti davvero fortunato. Commenta Sara preoccupata. Sai
Ivan dovresti essere più attento.
******
FLASH-BACK
Era una serata invernale e pioveva, c’erano quattro persone, tra cui anche
Ivan e Sark, in un giardino comunale, che stavano aspettando il capo del
direttorio –K, ma in realtà era un’imboscata, un cecchino su un albero
sparò e un uomo cadde a terra, poi l’uomo sparò di nuovo e un altro agente
si accascio al suolo, ormai Sark e Ivan pensavano di essere spacciati, si
sentì ancora una volta quell’orribile suono ma questa volta a morire fu il
cecchino; infatti, Sara era posizionata su un altro albero e riuscì per un
pelo a scoprire dove si trovasse il cecchino e a fare fuoco.
*****
- Lo so, me lo ripeti sempre, … sorellina.
- Finiscila di prendermi in giro. Scherza Sara
- A proposito, sai qualcosa della mamma?
- Come al solito, collabora ancora e…
- Non so cosa le abbia preso lasciarci e collaborare con i nemici, è roba
da matti. Urla Ivan
- Calmati, anche io sono arrabbiata con lei ma la dobbiamo aiutare.Dice
Sara con voce persuasiva mentre si dirige fuori dell’edificio.
- Ah …Sark ti manda i suoi saluti.
- Stai attento…
- Lo sarò.
I due fratelli si salutarono e ognuno andò per la sua strada. Entrambi
sapevano che sarebbero passate mesi prima di rivedersi.
******
All’ SD-6, Sloane si rende conto che Sark non controlla direttamente lui
il KGB, ma qualcun altro così invia Jack in Russia per indagare.
Sydney e Sara sono uscite a fare shopping…
- Sai, sono stata molto sorpresa in Russia…dice Sydney osservando una
gonna in vetrina.
- Di cosa? Domanda Sara in tono preoccupante.
- Di come sapessi parlare bene il russo.
- Ah … io ho studiato russo da quando avevo 11 anni, sono stata sempre
affascinata dalla cultura russa. Conferma Sara prestandosi ad entrare in
un negozio.
- Capisco… dice Sydney in modo sospettoso.
- Dunque siamo venute qua per fare shopping? Allora non pensiamo più al
lavoro….Che ne dici di questa gonna non è carina…
Sydney dopo aver fatto shopping con Sara, si incontra con Vaughn e gli
confessa i suoi sospetti riguardanti Sara, ma non sono soli, a spiare la
loro conversazione c’è Ivan. Sydney saluta Vaughn e va via, ma Ivan
incontra il ragazzo e lo ferma per ucciderlo ….Ma quando sta per premere
il grilletto, arriva Sydney che lo spara alle spalle; ormai il ragazzo è
morto e non c’è più niente da fare e mentre Vaughn e Syd si chiedono chi
fosse, i loro cercapersone squillano, così vanno via.
Ma da una porta esce Sara con le lacrime agli occhi che reclama vendetta
per il fratello ormai morto. Con un telefonino chiama Sark, che si reca
immediatamente da lei.
- Oh mio dio!!….Chi è stato? Urla Sark cercando di consolare, ormai una
distrutta Sara.
- È stata sua sorella.. mia …sorella. Urla piena di rancore.
- Ma com’è successo???
- Non importa come, importa chi è stato e giuro su Dio che la ucciderò,
fosse l’ultima cosa che faccio.
- Tu sei matta? Salterebbe tutta la copertura.
- Non mi importa di niente, voglio solo giustizia.
Sark porta via Sara e la accompagna a casa. Una volta giunti a
destinazione Sark chiude accuratamente tutte le porte in modo che nessuno
possa vedere dentro la casa. Sara piena di rabbia vorrebbe uscire di casa
e uccidere Sydney, ma Sark non glielo permette e cerca di calmarla ma
inutilmente….
- Lasciami andare!! Non la passerà liscia…non gli è bastato portarmi via
mia madre, ha dovuto anche uccidere mio fratello….Non mi importa di essere
scoperta e condannata a morte, tanto non ho nessuna ragione di continuare
a vivere….
Sark gli molla un ceffone…
- Hai ancora me, non te lo dimenticare, io sarò sempre al tuo fianco.
Sara incomincia a calmarsi e si scusa con Sark, che decide di fare del
caffè per la ragazza, ma quando ritorna in soggiorno trova Sara
addormentata sul divano, il ragazzo la guarda e si dice di essere molto
fortunato ad averla conosciuta.
Sark decide di andarsene ma lascia un biglietto per Sara.
Una volta sveglia la ragazza trova il biglietto di Sark, e lo legge…
Lo sai che sono una frana nel dimostrare i miei sentimenti, perciò ti
scrivo queste righe per farti comprendere quanto tu sia importante per me
e mai per nessun motivo io ti lascerei o ti abbandonerei ai tuoi problemi,
perché tu potrai sempre contare su di me, ed io cercherò di fare del mio
meglio, affinché tu riesca a vivere in un modo più sereno possibile. E
ricorda che io ti amo e ti amerò per sempre.
Sark.
*****
Nel frattempo Sydney e Vaughn ritornano sul luogo del delitto e portano
via il corpo senza vita di Ivan. Ma nessuno dei due sa chi fosse quel
ragazzo, ma Vaughn suggerisce a Syd di andare a parlare con sua madre.
*****
Il giorno dopo Sydney va da sua madre e gli racconta il fatto avvenuto il
giorno prima, ma Irina gli dice di non saper niente, Syd si arrabbia e gli
mostra la foto del ragazzo, Irina alla visione di Ivan, rimprovera Sydney
di non credere alla sua parola e gli conferma di non sapere nulla, la
ragazza sembra credere alla madre e decide di andarsene. Appena uscita
Sydney, Irina si stende sul letto e incomincia a piangere, e si rimprovera
con se stessa per non essere stata vicino a suo figlio.
****
Sara, invece per riprendersi dalla morte del fratello decide di prendersi
una settimana di vacanza che trascorrerà in Russia; ma i suoi programmi
sono stati interrotti perché Sark, la informa che Jack sta cercando di
scoprire chi guida in realtà il KGB. Sara allora decide di tornare a
dirigere la sua affiliale russa, per deviare le ricerche di Jack. Ci
riesce mandando Sark ad una conferenza dei maggiori esponenti del KGB,
così Jack si convince che il vero capo dell’associazione è proprio Sark.
La settimana di vacanza è finita e, Sara è costretta così a ritornare a
lavorare, ma cosa peggiore dovrà incontrare Sydney ogni giorno e dovrà
fingere che non sia successo niente.
*****
Sara e Sydney si trovano da Sloane per essere informate che il KGB ha
ancora come capo Sark e così dovranno catturarlo per ricavare informazioni
su 10 testate nucleari nascoste da qualche parte.
Sara e Sydney si trovano a Taipei, perché hanno saputo che Sark ci
arriverà l’indomani.
Il giorno dopo le due ragazze si dirigono all’ aeroporto per cercare di
catturare Sark, e dopo un lungo inseguimento Sydney lo cattura.
- Non rimarrò qui a lungo. Dice sicuro di se Sark
- Stai zitto!!! Urla Sara, avvicinandosi all’uomo.
- Una volta arrivati a Los Angeles non potrai più scappare. Gli dice
Sydney soddisfatta.
Sydney e Sara decidono di fare un turno di guardia per la notte. Una volta
giunto il turno di Sara, lei e Sark simulano un combattimento e Sark spara
a Sara in braccio, per far sembrare la colluttazione vera, e scappa.
Sara, una volta bendatosi il braccio, informa Sydney dell’accaduto, e
insieme cercano di scoprire dove Sark sia scappato, ma inutilmente; così
decidono di ritornare a Los Angeles con un aereo privato. Ma non sanno, o
per lo meno Sydney non sa, di trovarsi su un aereo pilotato da Sark….
All’improvviso degli uomini escono da una cabina con dei fucili, e legano
mani e piedi delle due ragazze.
- Chi siete ? Urla Sydney spaventata.
Gli uomini non rispondo, ma portano Sara nella cabina di pilotaggio. Sara
entrando vede Sark e i due incominciano una conversazione.
- Ma cosa ti è preso ? lo rimprovera Sara.
- La voglio far pagare di tutto ciò che ha fatto. Risponde Sark premendo
il pulsante del pilota automatico.
- Sei pazzo sarei coinvolta anche io nel suo omicidio, e non riuscirei a
scoprire dove sia nascosta Irina.
- Non ti preoccupare, non la voglio uccidere ma una piccola tortura non
gli farà del male. Commenta Sark soddisfatto.
- Ottima idea…che cosa intendi fare? Domanda Sara, versandosi dell’acqua
in un bicchiere.
- Un braccio rotto penso sarà sufficiente.
E mentre Sark e Sara si godono quei minuti di solitudine. Sydney sta per
essere torturata, ma riesce a liberarsi e mettere a tappeto tre uomini.
Sark e Sara insospettiti dai rumori decidono di mettere in atto il piano
B, cioè Sara fingerà di essere l’ostaggio di Sark.
- Non fare un passo, oppure la uccido. Urla Sark che ha già indossato il
suo paracadute.
- Va bene. Dice amaramente Sydney e si siede.
Sark apre lo sportello dell’aereo fa allontanare Sara e si getta di sotto.
Sara prontamente chiude lo sportello e si accerta delle condizioni di
Sydney, poi corre nella cabina di pilotaggio e incomincia l’atterraggio.
una volta a terra Sara ringrazia l’amica di averla “salvata” la vita e si
salutano.
*****
Sydney si incontra con Vaughn e gli racconta dell’ultima missione, il
ragazzo sembra molto preoccupato per la salute di Sydney, e gli suggerisce
di prendersi una vacanza, ma la ragazza appena sente ciò sì innervosisce….
- Pensi che non sia più in grado di compiere le mie missioni? Urla Sydney
nervosamente.
- Non intendevo dire ciò … sei troppo stressata tutto qui. Si giustifica
Vaughn avvicinandosi alla ragazza.
- Scusami, forse hai ragione tu.
- Non ti preoccupare, comunque sono qui per farti sapere che tua madre è
stata trasferita in un reparto più sicuro. Le dice Vaughn sedendosi.
- Dove esattamente?
- Sempre qui a Los Angeles, dovrai raggiungere questo luogo a piedi. Gli
dice il ragazzo dando un biglietto a Sydney. C’è un insegna luminosa
quando si spegne significa che nessuno ti sta seguendo poi più avanti
troverai un negozio di antiquariato entra e troverai un ragazzo che ti
condurrà in una porta segreta, aprila e sei arrivata. Tutto chiaro?
Domanda Vaughn.
- Chiarissimo. Dice Sydney alzandosi.
- Allora alla prossima.
Sydney ricambia il saluto e i due ragazzi si lasciano. Ma qualcun altro ha
assistito alla loro conversazione, Sara, nascosta in una macchina ha
ascoltato il loro colloquio con una cimice; adesso anche la ragazza sa
come trovare sua madre ha bisogno solo di sapere la località precisa.
******
Sara informa Sark della sua scoperta e insieme decidono di mettere un atto
un piano, ma Sara dovrà prima scoprire il luogo esatto dove tengono
nascosta sua madre.
*****
Sydney si reca dalla madre per avere delle informazioni sulla prossima
missione, ma non si è accorta che è seguita da un uomo del KGB, mandato da
Sara; l’ uomo una volta scoperto il luogo preciso dove è tenuta
prigioniera Irina, avvisa Sara.
- Hai scoperto dove tengono Irina? Domanda Sara velocemente.
- Sì, in via Asterdam. l’uomo risponde fiero di se, credendo di ricevere
una ricompensa
In quell'istante arriva Sark e spara all’uomo…
- Ma sei uscito pazzo !! urla Sara avvicinandosi all’uomo ormai morto.
- Niente affatto. Ribatté Sark.
- Allora perché lo hai fatto?
- Poteva parlare con qualcuno, è meglio non rischiare.
- Hai ragione, confessa Sara, scusami.
- Figurati capo. Ironizza Sark abbracciando Sara.
Era molto tempo che i due non si vedevano e Sark sembrava seccato della
loro situazione.
- Bene … adesso dobbiamo andare, non vorrei che qualcuno ci veda. Dice
Sara allontanandosi da Sark.
- Hai ragione….
Una volta parlato con Sark, Sara decide di andare all’ SD-6 per avere le
informazioni necessarie alla nuova missione che deve compiere.
Una volta arrivata da Marshall, Sara scopre che si dovrà recare al Cairo
per incontrare un uomo che dice di voler collaborare con l’ SD-6, a dire
la verità Sydney lo dovrà incontrare, lei dovrà seguire i suoi movimenti
in caso che sia una trappola, in poche parole dovrà fare da cecchino.
****
Arrivate al Cairo, Sara si nasconde su un terrazzino e Sydney parla con
l’uomo, ma si tratta di un imboscata, si sentono colpi di pistola, Sydney
si nasconde dietro a un muro e incomincia a far fuoco e il caos totale, ma
Sara non spara sembra paralizzata, all’improvviso la ragazza si ricorda
quando salvò la vita a suo fratello in una situazione analoga a questa e
prova sentimenti di rancore verso Sydney e la vorrebbe vedere morire in
quell'istante, ma in fine decide di lanciare una bomboletta di gas
lacrimogeno e incomincia a fare fuoco, così Sydney è in grado di fuggire.
Ma Sara adesso è circondata perché i soldati hanno capito dov’è situata,
incomincia così a correre più veloce che può e per un pelo riesce a
mettersi in salvo, o meglio così crede lei. una volta che l’ ascensore si
è fermato e le porte si sono aperte, trova 10 soldati ad aspettarla all’
uscita, senza porre resistenza Sara si fa ammanettare e catturare da
quegli uomini.
Sara viene portata in una sala dove c’è un uomo conciato davvero male, è
Dixon, anche lui è stato catturato, sembrava che l’unica ad essere
riuscita a fuggire fosse stata Sydney.
Sydney una volta arrivata nel luogo in cui i tre amici si dovevano
incontrare a missione conclusa, si rende conto, che è stata l’unica a
riuscire a scappare, così avverte l’SD-6, ma gli dicono di aspettare la
sera per agire, il problema è che sono le10: 00 di mattina, e Dixon e Sara
potrebbero non arrivare vivi per la sera. Mentre Sydney cerca di mettere
in atto un piano per mettere in salvo i suoi amici, i due prigionieri sono
torturati perché non vogliono parlare, e quando la situazione sembra
catastrofica, arriva Sark…
- Buon giorno agente Bristow. Saluta Sark ironizzando
- Non fare un passo, oppure ti sparo. Minaccia Sydney puntando la pistola
contro Sark.
- Calmati, sono qui per aiutarti. dice Sark avvicinandosi a Sydney
- E perché dovresti aiutarmi ? sei così nobile di cuore? Domanda Sydney.
- Niente affatto. Io ti aiuto a liberare i tuoi amici e tu in cambio mi
darai una copia dei file che hai rubato in Russia.
Ormai Sydney sa che il tempo stringe, e mentre lei sta discutendo con Sark
i suoi amici potrebbero essere già morti, così decide di accettare la
proposta di Sark. Il ragazzo fingerà di essere un uomo di affari e mentre
lui distrarrà la sorveglianza Sydney entrerà di nascosto nell’ edificio.
Sark immobilizzerà i soldati con uno spray e raggiungerà Sydney.
Una volta impostato il piano i due entrano in azione. Adesso i due ragazzi
si trovano in un magazzino Sark conduce Sydney in una porta segreta e si
trovano, in un laboratorio una volta usciti da quella stanza trovano una
porta circondata da quattro soldati. Sark e Sydney li prendono di sorpresa
e sparano all’ impazzata, i soldati sono tutti morti, ma Sark è ferito ad
una gamba, ma il ragazzo fa finta di niente e apre la porta, dentro alla
stanza ci sono Dixon e Sara…
- Oh mio Dio!! Come vi hanno ridotti. Urla Sydney avvicinandosi a Dixon
l’unico dei due ad essere ancora cosciente.
- Facciamo presto. Urla Sark prendendo in braccio Sara, che ormai è
svenuta.
Dixon riesce a mettersi in piedi e i quattro si avviano sul tetto dove li
aspetta un elicottero chiamato da Sark. Ma mentre stanno per percorrere l’
ultimo corridoio da una porta sbucano una decina di soldati, si sentono
colpi di arma di fuoco da per tutto, ma per fortuna a sparare non sono
stati loro, ma i rinforzi chiamati da Sark. una volta sull’ aereo il
ragazzo riceve i file, mentre Sara e Dixon vengono curati, ma Sara non
rinviene è ancora svenuta.
- Cosa le hanno fatto ? domanda Sydney a Dixon.
- Una siringa e poi ha perso i sensi.
Ma in quel preciso momento Sara si sveglia, tutti le chiedono come si
sete, e lei risponde di sentirsi bene solo un po’ confusa.
Una volta atterrato l’elicottero Sark scappa via, e Sara e Dixon vengono
portati in infermeria per controllare le loro condizioni di salute. Dopo
due ore i tre ragazzi partono alla volta di Los Angeles, e Sydney non
riesce a smettere di pensare a Sark e al suo strano aiuto. Una volta
arrivati Sara Dixon e Sydney si recano dal capo dell' SD-6, per spiegargli
ciò che è avvenuto e per riferirgli la richiesta di Sark.
Sloane rifiuta di dare i file a Sark e rimprovera Sydney, di non aver
ascoltato i suoi ordini, ma Dixon e Sara difendono la ragazza, affermando
che senza il suo aiuto ora potrebbero essere morti. Sloane scioglie la
riunione.
- Che ne dite di andare a pranzare?
- Mi dispiace Syd, ma devo compilare dei moduli.
- Di cosa si tratta? Interviene Dixon portando del caffè alle ragazze.
- Grazie, Dixon….sono dei moduli di trasferimento…
- Vuoi dire che tornerai di nuovo in Italia?domanda Sydney, appoggiando la
tazza di caffè sulla scrivania.
- Penso di si, ma sarà per poco tre mesi al massimo.
- Come mai? Domanda Dixon dispiaciuto.
- Qui l’università non accetta i miei esami, perciò andrò in Italia per
capire il perché, e spero proprio di non doverli rifare.
- Non ti preoccupare, penso che sia solo un errore dell’ università. Dice
Sydney mettendosi la giacca.
- Bene ora, io vado a casa …allora ci vediamo domani. Dice Sara
dirigendosi alla porta.
- A domani. Ricambiano Dixon e Sydney.
Sara andò a casa ma solo per cambiarsi il vestito, poi andò in macchina e
guidò per circa un ora dopodiché, chiamò Sark e decisero di incontrarsi
all’aeroporto.una volta giunta la ragazza notò subito Sark e si avvicinò
il ragazzo l’abbraccia e tenta di baciarla, ma Sara si allontana.
- Come mai mi hai chiamato? Domanda Sark, facendo finta di niente.
- Ho deciso di portar via mia madre da quel posto, ormai è inutile
continuare ad aspettare, perché giorno dopo giorno diventa sempre più
difficile far credere che tu comandi l’organizzazione.
- Ma come farai con Sloane? Domanda Sark.
- Ho già un piano…, dovrei partire domani sera per l’Italia per motivi di
studio, ed una squadra del KGB mi catturerò nel parcheggio dell’aeroporto,
poi tu chiamerai Sloane e gli chiederai in cambio della mia vita i file
che non ti ha dato la scorsa volta e due milioni di dollari.Disse Sara,
notando però che Sark non era convinto del piano e del suo strano
comportamento.
- E se Sloane accatterà l’offerta?
- Non lo farà dei questo sono sicura è troppo tirchio per spendere tutti
quei soldi per la vita di una sua dipendente…ma Sark cosa ti prende?
- Hai pure il coraggio di chiedermelo?…ti ho lasciato un biglietto e non
mi hai detto nulla, prima ho cercato di baciarti e mi hai respinto, tu
cosa hai? No io…. Ma stiamo ancora insieme, o mi hai mollato e non me lo
hai detto ancora…
- La vuoi smettere? Lo sai che io sono il tuo capo e sai anche …che ti
amo… ma non possiamo immischiare il lavoro con la nostra vita
sentimentale, soprattutto ora che ci troviamo in territorio nemico.
- Hai ragione… ma non riesco a vivere così.
- Anche per me è difficile, ma ti prometto che una volta finito ciò, tutto
ritornerà come prima. Sara disse ciò e baciò Sark.
I due ragazzi si salutarono e ognuno con le proprie macchina andò via.
Nel frattempo Dixon e Sydney stanno pranzando, e mentre stanno parlando,
Dixon nota che Sydney è molto strana, Quasi assente.
- Stai bene Syd?
- Si…ma veramente…
- Dai Sydney di me ti puoi fidare lo sai?
- Sono preoccupata per Sark, quell’ uomo non mi piace è spietato, e quando
scoprirà che non gli daremo i file che ci ha chiesto sicuramente farà
qualcosa.Dice Sydney versandosi del vino nel bicchiere.
- Non ti preoccupare Sloane sa ciò che fa.
- Hai ragione. dice Sydney sforzandosi di sorridere,
Una volta pranzato la ragazza si dirige verso casa ma pensa ancora a Sark
e alla sua reazione, quando scoprirà di essere stato imbrogliato, è che
sicuramente avrebbe fatto qualcosa a discapito dell’ SD-6, ma ciò che
spaventava di più Sydney e non sapere cosa avrebbe fatto Sark.
Sara una volta giunta a casa preparò le valige, non ci mise molto,
infatti, dopo un ora chiamò la squadra che doveva fingere il suo rapimento
e li avvisò che il piano sarebbe incominciato come previsto domani alle
due di notte. Finita la telefonata Sara si rilasso sul divano e quando
stava per addormentarsi, il campanello suonò, in quell'istante Sara provò
una miriade di sensazioni, di paura, sorpresa, e soprattutto era
spaventata alla sola idea di essere stata scoperta, il campanello suonò di
nuovo e Sara decise di andare ad aprire la porta, ma prima prese con se
una bomboletta che assomigliava ad un semplice lacca per capelli ma in
realtà, era del gas lacrimogeno, ma con suo grande piacere era soltanto
l’idraulico che aveva chiamato il giorno prima, ma Sara non aveva voglia
di vedere nessuno così disse all’uomo di non aver mai chiamato nessun
idraulico. Una volta chiusa la porta Sara si sentiva sollevata ma nello
stesso tempo era molto preoccupata e per scaricarsi un po’ andò in camera
sua e incominciò a scaricare tutta la sua rabbia facendo flessioni, dopo
circa mezzora smise, ma era ancora troppo agitata, così decise di andare
all’ SD-6, per esercitarsi con la pistola. Ormai erano le tre di notte
passate, perciò decise di tornare a casa e di andare a dormire, perché i
prossimi giorni sarebbero stati i più duri di tutta la sua vita.
Il giorno dopo Sara si reca in ufficio, e comunica a Sloane la sua
partenza, l’uomo accetta, anche perché dal suo arrivo la ragazza aveva
chiesto delle ferie solamente una volta. Sara si reca nell’ ufficio di
Sydney per farle sapere che partirà la sera stessa.
- Ciao Syd!!
- Ciao, allora quando parti?
- Questo pomeriggio …
- Così presto…
- Prima parto, prima ritorno.
- Si hai ragione… dimmi vuoi che ti accompagni all’aeroporto?
- Si grazie, allora per te sta bene alle cinque?
- Nessun problema. Conferma Sydney, ma il suo cercapersone suona così Sara
ringrazia Sydney, mentre la ragazza va da suo padre.
Mi sento di vomitare…pensa tra se Sara, per fortuna che questa situazione
sta per finire.
Sara torna a casa e si prepara per partire, mentre la ragazza sta
ripassando il piano, suona il campanello, va alla porta e trova Sydney, le
due ragazze mettono in macchina le valige, e si dirigono all’ aeroporto,
per Sara quel tragitto non sembrava finire mai. E dopo circa mezzora
finalmente erano arrivate, durante il viaggio le due ragazze non avevano
aperto bocca, ma una volta all’aeroporto Sydney interrompe quel silenzio
imbarazzante.
- Lo sai, Sara mi mancherai per questi tre mesi.
- Anche tu Sid… ma tanto tornerò e poi tre mesi passano in fretta.
Le ragazze si abbracciarono e Sydney stava quasi per piangere ma Sara con
una delle sue battute l’ aveva fatta sorridere, in quell’ istante si sentì
una hostess chiamare i passeggeri per Roma, così le due ragazze si
lasciarono.
Una volta sull’aereo Sara si sentiva molto confusa, dopo la morte di suo
fratello era sicurissima di voler vendicare Ivan, ma adesso su quell'aereo
non sapeva più come agire, infondo era sempre sua sorella,e non sapeva di
aver ucciso suo fratello, ma all’improvviso fece capolinea la vera Sara il
capo freddo del KGB, e spazzo in un lampo tutti i suoi dubbi sul da farsi,
e senza ombra di dubbio decise di continuare la sua missione senza
cambiare nemmeno il più piccolo dettaglio. Rimanevano altre due ore per
arrivare all’aeroporto di Roma, così Sara decise di ripetere nuovamente il
piano, tutto era perfetto, calcolato nel minimo dettaglio.
Giunta all’ aeroporto Sara si dirige nel parcheggio, ma un commando del
KGB, come stabilito, la rapisce. Una volta giunta alla base Sara, ordina a
Sark di chiamare Sloane e trattare la sua vita, ma come previsto Sloane
non accetta. Sara con l’ aiuto di Sark fa un filmino da mandare a Sloane,
il quale contiene l’ esecuzione della ragazza.
Dopo circa cinque ore Sark manda il video via internet a Sloane, il quale
chiama Sydney e Dixon, per informarli dell’ accaduto.
- Sydney, Dixon sono contento che siete subito venuti, oggi ci troviamo
qui non per discutere della missione, perché purtroppo vi devo comunicare
una brutta notizia. Sloane disse ciò con tono solenne e versandosi dell’
acqua nel bicchiere.
- Di cosa si tratta? Domandò Dixon.
Nella stanza ci fu un silenzio che sembrava interminabile, e Sydney in se
stessa, in qualche modo, aveva capito la notizia che Sloane gli voleva
dire.
- Mi dispiace ragazzi Sara è stata catturata e uccisa da Sark. Sloane
interruppe il silenzio con questa frase e uscì dalla stanza.
Sydney non riuscì a trattenere le lacrime abbracciò Dixon e incominciò a
piangere come una bambina, Dixon non riusciva a farla smettere, poi dopo
circa mezzora, la ragazza salutò Dixon e si diresse a casa, si cambiò d’
abito e andò a correre nel parco ma senza una meta precisa, a un certo
punto senza volere si trovò nella strada che conduceva alla cella di sua
madre, mentre stava per tornare indietro, si fermò e decise di andarci.
Dopo aver controllato che nessuno la seguisse entrò nel passaggio segreto.
Una volta arrivata incontrò Vaughn e stupito del suo arrivo contattò Jack,
per parlare di Sydney, così i due si incontrarono nel parco.
In quell’istante a Los Angeles arrivò un commando guidato da Sara, erano
circa una ventina di uomini, per prima cosa si introdussero nel magazzino,
che conduceva alla base dell’ FBI e misero delle bombolette di gas
dormiente nelle condutture di aria condizionata. Dopo 15 minuti esatti il
commando entrò nella base ormai tutti dormivano. Sara ordinò agli uomini
di stare di guardia a tutte le porte e di controllare che tutti
dormissero, una volta datagli conferma che tutto era tranquillo Sara si
diresse nella cella di sua madre. In quel momento Sydney stava parlando
con sua madre.
Si sentono i rumori delle sbarre che si aprono e Sydney, istintivamente si
gira e vede Sara con una pistola in mano in quell'istante la ragazza
diventa pallida e sembra voler dire qualcosa ma non ci riesce.
- Syd, sembra che tu stia vedendo un fantasma, non ti preoccupare sono più
viva che mai. Dice Sara avvicinandosi a Sydney.
- Ma … ma…tu eri morta…e che ci fai qui? Domanda Sydney fissando Sara
negli occhi.
- Ti facevo più furba, io non sono niente di quello che ho finto di essere
in questi anni, non lavoro per l’ SD-6, sono il capo del KGB, da quando
Irina Derevko, ha lasciato il comando per venire qui a Los Angeles, da te,
sorellina. Sara nota una espressione di sorpresa e di paura sulla faccia
di Sydney, così Sara ne approfitta per aprire la cella di Irina.
- Tu sei mia sorella ? non può essere. Syd in quel momento tocca l’anello
che gli aveva regalato Vaughn in precedenza, gli aveva detto di attivarlo
in caso di emergenza, così lo azionò.
- Guarda anche io non sono contenta di essere tua sorella e neanche Ivan
lo era…ah giusto tu non lo sai.
- Cosa dovrei sapere?
- Che hai ucciso mio fratello, tuo fratello qualche mese fa. Dice Sara
facendo uscire sua madre dalla prigione.
- Non può essere vero.
- È vero. interrompe Irina.
- Bene Syd è stato un piacere. Dice Sara puntando la pistola al cuore di
Sydney
- Smettila ora Sara, andiamo via, non fare sciocchezze. Irina cerca di
convincere Sara a non sparare, ma inutilmente la ragazza è decisa di
andare fino in fondo con i suoi piani.
- Mi dispiace, lo devo fare per Ivan.
Si sentì un colpo, Sydney aprì gli occhi lentamente e si accorse di non
essere ferita, guardò avanti a se e vide Sara inginocchiata a terra
mantenersi una spalla sanguinante e Vaughn con una pistola in mano. Il
ragazzo aveva salvato la vita di Sydney, ma non era finita, Sara si girò
con la pistola verso di Vaughn e si sentì un altro sparo, ma questa volta
ad essere ferita era Irina. Sydney per salvare Vaughn aveva sparato alla
sorella, ma Irina per salvare la figlia si era gettata su Sara.Ora la
donna giaceva a terra in fin di vita.
- Vaughn chiama un autoambulanza, veloce!! Urlò Syd.
- Subito. Ma questa di Vaughn non era stata l’unica chiamata, quando aveva
visto Sara aveva chiamato i rinforzi, che sarebbero già dovuti arrivare.
- Mi dispiace non volevo farvi questo…vi ho sempre voluto bene entrambe
…dice Irina che ormai sta quasi per morire.
- Non parlare conserva le energie. Gli dice Sydney che incomincia a
piangere.
Sara sembra impassibile come se la donna sdraiata ai suoi piedi non fosse
sua madre, poi Irina continua a parlare.
- Sara scappa via … vattene … ora.
Con quella frase la ragazza sembra rivenire in se e corre via, ma Sydney
dopo un attimo di esitazione la insegue, nel frattempo Vaughn si trova
insieme ai rinforzi, e si sta svolgendo una sparatoria, ormai tutti gli
uomini di Sara sono stati uccisi, la ragazza chiama i suoi uomini ma
nessuno la risponde, poi chiama Sark e si danno appuntamento sul tetto.
Ormai Sara è arrivata all’ultima porta, ma non riesce ad aprirla, e mentre
cerca di sfondarla arriva Sydney con una pistola in mano. Adesso la
situazione si è capovolta.
- Mani in alto, altrimenti sparo!! Minaccia Sydney, puntandogli la pisola
contro.
Syd si avvicina a Sara per ammanettarla, ma con un colpo secco la ragazza
fa scivolare di mano la pistola di Sydney, così incomincia un
combattimento all’ ultimo sangue. Sara si trova su Sydney e gli punta un
coltello alla gola, le due ragazze si fissano negli occhi , ma arriva
qualcuno…
- Non ti muovere!! Urla Vaughn puntando la pistola nella tempia di Sara.
La ragazza lascia il coltello e viene condotta nella cella di Irina, ormai
vuota c’ è solo una chiazza di sangue sul pavimento. Una volta dentro la
cella Sara si siede e a qualsiasi domanda fatta da Sydney non risponde,
dopo circa un’ora, il telefonino di Sydney squilla, la ragazza risponde è
l’ospedale che le comunica che sua madre è morta. Sara dallo sguardo di
Sydney capisce tutto, e mentre Sid va via,con le lacrime agli occhi, Sara
incomincia a piangere, senza volere, e così capisce di aver fallito in
tutto: per cercare di salvare sua madre, lei ora era in prigione, suo
fratello e anche sua madre erano morti per colpa sua.
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