La stampa
americana parla di "Streghe"...
Articolo tradotto da Sido
Alyssa Milano
Trattamento caloroso
Intervista
di
Bridget Feer
Copyright Gennaio/Febbraio 2001
FHM - For Him
Magazine USA
Attualmente sta infiammando gli schermi
televisivi in “Streghe”, la ricetta di Alyssa Milano include lavoro costante
e un molto giardinaggio in topless.
“Faccio giardinaggio in topless!” esclama Alyssa “lo faccio, faccio
quello!” conferma, sporgendosi in avanti. Sembra impaziente di farmi credere
che pianta i semi in quel modo ed io non ho problemi a crederle in quanto sta
facendo l’intervista praticamente in topless.
Indossa una giacca aderente, un body di velluto nero in cima al quale i suoi
seni sono collocati come due pesche su una mensola.
La strega buona Phoebe, il personaggio che Alyssa interpreta da tre anni è
andata ad una festa e si è vestita per uccidere. (N.d.T.: traduzione
letterale...)
Io e la scollatissima Signorina Milano siamo seduti nel camerino, che ha
provveduto ad arredare a suo gusto quando si è unita al cast di “Streghe”.
“Lo chiamano ‘il camerino della
fratellanza’, dice, sebbene i cuscini di ciniglia e bastoncini di incenso
dondolanti sono più reminiscenze di un antro di un indovino che di una
puzzolente stanza di uno studente. Tuttavia la conversazione si sposta presto
verso lo strano rapporto degli americani verso il nudo. “E’ così strano”,
dice. Penso che viviamo in un’epoca dove tutti hanno paura di mostrarsi nudi o
di fare sesso. Ma essendo bella provoco questo”. Ovviamente ha funzionato. “
Io credo di non avere problemi in questo senso perché i miei genitori sono
degli anni ‘&0. Sono stati a Woodstock e c’era molta apertura e libertà
in casa mia. Mia madre girava spesso nuda per casa, sebbene mio padre dicesse
sempre ‘Mio Dio, ho una figlia ora!’.Ma sai, c’erano copie di Playboy in
casa e non è che il nudo fosse brutto o strano o cattivo”.
Comunque la libertà e l’apertura mentale dei suoi genitori non si estendeva
al mondo dello spettacolo. Quando aveva sette anni (Alyssa, nata a Brooklyn, ha
ora 28 anni) la sua baby sitter appassionata di teatro la portò ad un'audizione
per la tournée del musical “Annie”. C’erano 1.500 bambini e Alyssa fu una
dei quattro prescelti. “I miei genitori non volevano che andassi perché
avevano sentito le storie da incubo riguardo i bambini-attori, ma io mi chiusi a
chiave in camera e mi rifiutai di mangiare. Credo che capissero che se non mi
avessero assecondata ci sarebbe stata un’altra storia raccapricciante.”
Così per due anni girò lo Stato, e poi lavorò a Broadway fino a quando,
all’età di 12 anni, le capitò la sua prima occasione televisiva nel ruolo
della spassosa figlia italo-americana di
Tony Danza nella soap “Who’s the Boss?” (“Chi è il capo?”) e forse
stanca di essere vista come una star bambina, Alyssa
girò alcuni film “da grande” : Poison Ivy 2 (La mia peggior amica
2), Deadly sins (Peccati mortali) e Embrace of the vampire (L’abbraccio del
vampiro). In ciascuno la curvilinea attrice era piacevolmente libera dai vestiti
e mostrava ampiamente la sua attitudine non-americana verso il sesso di tutti i
tipi.
Ha avuto anche alcuni ruoli in film indipendenti ( una amica vendicativa in
“Fear - Paura” con Mark Wahlberg e un’impertinente lava-piscine in “Hugo
Pool”, con Sean Penn).
Prima di diventare la sorella minore di Shannen Doherty e Holly Marie Combs in
“Streghe”, Alyssa prese parte ad alcuni episodi di "Melrose Place".
Ed a gennaio 2001 splenderà in “Buying the cow” con Jerry O’Connell e Bridgette Wilson. Ma FHM vuole sapere...
Hai
mai avuto un lavoro normale?
No. E’ divertente che tu mi chieda questo.
Abbiamo un addetto al caffè che viene sul set una volta alla settimana, ma la
scorsa settimana non è venuto e io volevo un caffè shakerato. Mi sono detta:
“Non sarà certo difficile. Via, ho 28 anni, posso benissimo fare un caffè
shakerato!”. Beh, ho rotto la macchina del caffè!...Il fumo uscì dalla
stanza. Tutto ciò che potevo fare era ridere... Quel fatto mi fece capire che
non ho mai avuto un lavoro vero. Non riesco nemmeno a fare un caffè.
Pensi di non aver avuto un’infanzia normale
essendo stata un’attrice bambina?
No, ma in “Who’s the Boss?” hanno
utilizzato la mia vita, il che non è normale. Era così imbarazzante...Ad
esempio, stavo crescendo ed indossavo un piccolo reggiseno e due settimane dopo
apparivo in una sala di lettura e l’episodio fu intitolato: “Il primo
reggiseno di Samantha” (Samantha è il personaggio interpretato da Alyssa in
"Who’s the Boss" [N.d.T.]). E la prima volta che mi vennero le mestruazioni,
invece di essere a casa con mia madre, ero con Tony Danza! Non lo dissi a Tony,
ma a Judith Light, la madre nello show. Mi spiegò attraverso la porta del bagno
come inserire un tampone.
Telefonai a mia madre ed era un po’ dispiaciuta di non essere stata lì con
me.
C’è
una specie di fratellanza in “Streghe” o può esserci un po’ di
rivalità sul set?
La gente chiede sempre: “Ma voi andate
veramente d’accordo?” Pensano che ciò non sia possibile. La mia secca
risposta è che se non andassimo d’accordo lo capireste.
Intendo, se Shannen Doherty, Alyssa Milano e Holly Marie Combs
litigassero sarebbe una notevole notizia. Conosco il modo con cui viene vista
Shannen dalla stampa, e ho avuto un giorno prima che mi unissi quando ero simile
“Non voglio mettermi in situazioni che possano diventare spiacevoli”.
Poi ho detto a me stessa “Non la conosci nemmeno ed io non vorrei mai
che qualcuno mi giudicasse senza conoscermi”. All’inizio ogni giorno era
come un grande festa. Ci lasciavamo andare ed uscivamo insieme ogni weekend. Ma
ora, alla terza stagione, sono definitivamente sempre più nel mio camerino. Ci
sono dei giorni in cui sembra tutto un “Ti amo!” e dei giorni in cui “Oh,
vattene via, non posso vederti”.
Hai
recitato nel ruolo di Amy Fisher, la Lolita di Long Island, in un film TV
riguardo la storia di Buttafuoco. Hai
avuto mai una esperienza tipo “vecchio sporcaccione che non è capito
dalla moglie”?.
No, ho avuto una vita protetta. Avevo una
guardia del corpo che veniva sul set con me. Sono stata
fortunata, devo ammetterlo, non ho avuto storie da letto con il cast o
strane molestie sessuali.. Il che è una fortuna, perché in questo ambiente si
sentono storie di questo genere tutti i giorni, tipo il vecchio sporcaccione che
fa togliere la camicetta all’ingenua ragazza durante le audizioni.
In “Fear” (Paura) reciti la parte di un’amica che perde il
controllo. Qual’è la cosa peggiore che hai fatto per amore?
Beh, dopo che un uomo chiuse una storia con
me, l’ho pedinato. Ho chiamato un’amica e insieme l’abbiamo seguito,
pensando di coglierlo sul fatto con un’ altra donna. Non fu così. L’abbiamo
fatto solamente per una sera, ma mi sono sentita colpevole per un sacco di
tempo.
E’ stato bello lavorare con Mark
Wahlberg?
Sì, ha una prestanza fisica che molti giovani
attori non hanno, è molto virile. Molti attori della sua età sono affascinanti
e androgini, ma c’è qualcosa di primordiale in lui.
Hai gatto un video bestseller di
ginnastica che si chiama “Teen Steam” (letteralmente “Vapore
adolescente”, N.d.T.). Pensi che venga guardato dagli uomini con propositi
diversi dal semplice allenamento muscolare?
Probabilmente sì.
Ricevi molte lettere bizzarre dai
fans?
Ho delle strane cose, ma le istruzioni per il
mio servizio di sicurezza sono: “Chiamate mia madre, ditele di cosa si tratta
e se lei lo riterrà una cosa importante me lo dirà”. Non voglio vivere con
la paura. Ci sono state un paio di situazioni d’emergenza quando delle persone
hanno tentato di pedinarmi e se n’è occupata l’F.B.I. Mia madre mi chiamò
e disse: “Ci sarà una guardia appostata in macchina fuori da casa tua per i
prossimi due giorni. Esci e salutala.”
Hai attivato un sito Web per
proteggere l’immagine delle celebrità. Come sei diventata una crociata del
Web?
Quando mio fratellino aveva 12 anni ha
inserito il mio nome in un motore di ricerca e sono saltati fuori tutti questi
siti porno. E’ rimasto veramente sconvolto. E così per vari motivi non
sembrava una cosa giusta. Non rinnego le scene di nudo che ho girato, non è
quello il punto. Riguarda il fatto che il proprietario del sito guadagnava 30.000
$ al mese utilizzando foto del mio corpo nudo senza permesso. Abbiamo aperto 12
cause legali in corso e sono state tutte vinte, con un risarcimento di 250.000
$. Così mi è venuta l’idea di di aprire un sito-portale dedicato alla
ricerca sicura di personaggi dello spettacolo. Sono molto orgogliosa di questo.
Mi sono sentita una pioniera perché nessuno fino ad allora aveva intrapreso
personalmente una iniziativa del genere. I personaggi celebri non si erano mai
interessati a questo problema.
Qual’è stato il peggior abuso
della tua immagine? Hanno creato dei fotomontaggi?
Sì, ma la cosa peggiore è che hanno
utilizzato dei fotogrammi di “Teen Steam” mentre sollevavo le gambe e hanno
applicato il corpo nudo di giovani ragazze. Era così deprimente. E in quel
momento ho pensato che fosse ora di prendere provvedimenti.
Hai avuto una carriera discografica
in Giappone. Come è successo?
In modo assolutamente bizzarro. Quando avevo
15 anni, “Commando” uscì anche lì. Era la prima volta che i giapponesi mi
vedevano, e i fans iniziarono a scrivere ai giornali chiedendo chi fosse quella
ragazza. Così feci alcune interviste per loro e dissi che avevo partecipato al
musical “Annie”. Una compagnia discografica si interessò a me e mi propose
un contratto per cinque album. Era una cosa talmente strana che accettai. Fu un
tale successo in Giappone che tutti e cinque gli album ottennero il disco di
platino.
Sai parlare giapponese?
Solamente “Ciao” e “Io sono Alyssa
Milano”.
Hai adottato lo stile operistico
giapponese?
No, erano canzoni di “bubble-gum pop”,
molto commerciali.
Perché
non hai provato a lanciarti
come cantante sul mercato americano?
Prima di tutto perché le attrici che cantano
non sono prese seriamente e inoltre sarebbe stata un’altra scusa per tutti per
gettarmi fango addosso. (N.d.T. : Alyssa dice “shit” ma io ho ammorbidito la
traduzione...)
Usciresti con un uomo con la barba?
Sì, anche se non sono mai uscita con un uomo
con i baffi.
La pubblicità che hai fatto per i
profumi Candies è stata bandita dalle riviste per adolescenti “Seventeen” e
“Teen People”.
Hai capito il perché di quella censura?
Quale pericolo rappresenteresti vestita con l’intimo per un teenager ?
La censura era più per i preservativi che si
vedevano nell’armadietto del bagno e ciò che mi ha veramente rattristato è
che la Warner Bros. fece riferimento al fatto che loro non promuovono l’uso
del preservativo, che è la cosa più irresponsabile. Io penso che volessero
dire: “Non approviamo i rapporti sessuali prematrimoniali” ma ciò per me
era offensivo.
Il tuo primo papà televisivo, Tony
Danza, ha rilasciato una dichiarazione dicendo di essere preoccupato per te
quando sei apparsa nuda su una rivista. Pensa sempre di essere tuo papà?
Lui mi considera come se fossi sua figlia, totalmente. Mi chiama sempre così tutte le volte.
Hai una tua politica riguardo al nudo
o dei limiti oltre i quali non ti spingi nel girare scene di sesso?
Ora ce l’ho, perché hanno abusato della mia
buona fede. C’è una clausola importante nel mio contratto per cui se io
scelgo di girare scene di nudo devo avere la supervisione e stabilire
l’angolazione delle riprese. Devi farlo. Le compagnie di produzione possiedono
le pellicole dei film ed è necessario che ci sostengano un po’ di più,
altrimenti arriverà il momento che nessuno vorrà più girare scene di nudo.
Sembra che siamo già verso questa direzione.
Sembra che tu abbia un atteggiamento
disinibito riguardo al nudo.
Sì, è vero, anche se in America non è
normale. E’ così strano. Si può guardare un corpo nudo ed è qualcosa di
bello e naturale. E’ per questo che faccio giardinaggio in topless. Sono nel
mio giardino, sai, è così naturale.
Hai mai dovuto telefonare ai tuoi
genitori per avvertirli: “Non guardate a pagina 36” oppure “Chiudete gli
occhi al minuto 72”?
No, loro hanno visto ogni singola cosa e non
c’è stato nessun imbarazzo. Lo vedono come parte di ciò che faccio per
lavoro. Non è che mio padre dovesse dire “Hey, in quella scena d’amore sei
stata grande”. Non parliamo molto di nudità. Sa che non fa di me una cattiva
persona.
Ti sei sposata a Capodanno del 1999
con CinjunTate, del gruppo rock di Remy Zero, e ora sei divorziata. Ti manca la vita
della rock star?
Non erano delle tipiche rockstar. Nel senso che prendevano Dramamine sul pullman che usavano quando erano in tournée. Era come dire”Ehi ragazzi, non crederete che ci facciamo di coca o qualcosa d’altro!” Prendono solamente medicine contro la nausea e il mal d’auto! Non partecipavano a feste e non avevano ragazze intorno.
Ti piace essere una single di nuovo?
Mi sento un po’ ridicola, tipo
“Certamente! L’attrice sposa la rock star e il matrimonio dura 11 mesi!”
E’ un classico. Io me ne frego di quello che dicono. Il mio matrimonio non è
stato un “classico”
Sei pronta per uscire di nuovo con
qualcuno?
No, non mi sto sforzando molto, come sono
solita fare. Mi sento veramente bene da sola. Ma se la settimana prossima decido
di aver bisogno di uscire con qualcuno, mi darò da fare.
Hai dovuto respingere delle persone
da quando ti sei separata?