E'
morto il 23 giugno all'età di 83 anni Aaron Spelling, uno dei produttori più
di successo nella storia della televisione americana.
Nato a Dallas il 22 aprile 1923, Spelling è stato soldato nell'aeronautica
americana nella Seconda Guerra Mondiale, poi è sbarcato ad Hollywood come
attore, interpretando film come "Tre ragazzi del Texas" (1953), "L'amante
sconosciuta" (1954) e "Criminali contro il mondo" (1957) ed apparendo in
vari episodi di telefilm come "Alfred Hitchcock presenta" e "Dragnet". Ha
poi iniziato una carriera di sceneggiatore, sia per la televisione ("Jane
Wyman Presents The Fireside Theatre") che per il cinema ("Tuoni sul
Timberland" - 1960, "Un piede nell'inferno" - 1960), per poi diventare un
fortunatissimo produttore cinematografico e televisivo, da serie antologiche
come "Zane Grey Theater" (1956), passando per "La legge di Burke", "Mod
Squad - I ragazzi di Greer", "Giovani ribelli", "Chopper One", fino a fare
da produttore esecutivo a classici anni 1970/80 come "Starsky & Hutch", "S.W.A.T.",
"Matt Houston", "Charlie's Angels", "Love Boat", "Fantasilandia", "Cuore e
batticuore", "Dynasty", "T.J. Hooker", "Hotel", per arrivare alle più
recenti "Beverly Hills, 90210", "Melrose Place", "Models Inc.", "2000 Malibu
Road", "Savannah", "Settimo cielo", "Buddy Faro", "Titans" e "Streghe". Le
serie di Spelling sono sicuramente state tra quelle che hanno maggiormente
influenzato il mondo dei media nell'ultimo trentennio.
Spelling ha anche prodotto più di 100 film TV, vincendo anche un paio di
Emmy Awards per il suo lavoro.
Spelling, che domenica scorsa 18 giugno aveva avuto un grave infarto, lascia
la moglie Candy, con cui era sposato dal 1968, e due figli, Tori e Randy
(ambedue apparsi come attori nelle produzioni paterne).
(tratto dal mio blog
AntonioGenna.net Blog) |