Streghe Italia Fan Fiction

SENZA LUNA


RIASSUNTO: Le tre sorelle Halliwell devono combattere contro una strana setta. Nel frattempo a Leo capita uno spiacevole e "piumato" inconveniente…

DATA: come sempre, non so quando ho iniziato questo racconto, comunque l'ho finito il 20 giugno 2001!

FASCIA D'ETÀ: adatto a tutti

DISCLAIMER
Si ricorda che tutti i diritti dei racconti inclusi sono di proprietà del sito "Streghe Italia", e che tutti i personaggi di "Streghe / Charmed
utilizzati nei racconti presenti sono di proprietà Warner Bros Television / Spelling Entertainment, e sono utilizzati senza il permesso degli autori e non a fini di lucro.


È mattina a San Francisco. Avviciniamoci a Villa Halliwell e scopriamo il consueto nervosismo:

-Piper, è pronta la colazione?! Sai che ho un colloquio di lavoro e non intendo fare tardi- urlava Prue, irritata.
-Ciao, Prue!!!- la salutò Phoebe scendendo dalle scale.
-Ora capisco perché ti sei alzata a quest'ora! Come mai così in ghingheri?
-Ehm… oggi devo uscire con un ragazzo piuttosto carino.
-E scommetto che per farti bella hai usato un incantesimo!
-Ehi, non è vero.
-Avevamo deciso di lasciare perdere gli incantesimi e tutto quanto il resto per un po', se non fosse stato per lo stretto necessario! E adesso tu usi un incantesimo per interesse personale. Dovremo subire le conseguenze!… 
-Beh, tanto ci siamo abituate, ormai.
Piper decise di intervenire:
-Va bene, Prue! Tu devi cercare di capirla.- poi aggiunse, toccandole le braccia -…E tu, Phoebe…
Ma non fece in tempo a finire la frase, perché Phoebe lanciò un urlo. Le altre due rimasero sorprese dalla reazione della sorella.
-Che hai, Phoebe?
-…È strano, ma…- tentò di rispondere Phoebe, ancora sconvolta.
-Cosa?- la incitò Piper, timorosa come sempre.
-…Ho avuto una premonizione! Dopo così tanto tempo!- replicò la minore.
-Come? Ancora? 
Le Halliwell da tempo avevano deciso di non utilizzare i loro poteri e tanto meno di fare degli incantesimi per un determinato tempo. Perché? Perché volevano un po' di tranquillità, e non avevano tutti i torti. Tutto il giorno a rincorrere e ad essere rincorse da demoni e stregoni: era questa la loro vita. Ma loro non potevano accettarlo!
-E che cos'hai visto?- le chiese Prue.
-Ho visto Piper. Era inseguita da qualcosa, in un parco. Non riuscivo a vedere cos'era, ma percepivo la sua aura malvagia. Infine è caduta su una specie di altare… Una creatura pelosa le si è avvicinata e… sono tornata alla realtà.
-Non può essere!!!- mormorò Prue sconsolata, non tanto per paura che la visione si avverasse, ma per il fatto che avrebbero dovuto rimettersi al lavoro. 
Ma sentì un tonfo che la distolse dai suoi pensieri. Piper era svenuta.
-Ci mancava anche questa!- sospirò Phoebe.

Capitolo 1 
Il lavoro ricomincia

Nonostante la notizia, in salotto non c'era un gran caos. Restava il fatto che Prue era nervosa perché non aveva assolutamente niente da fare!
-Che stai facendo, Phoebe?- chiese vedendo la sorella tutta intenta a sfogliare il Libro delle Ombre.
-Mentre aspetto che Piper si riprenda dallo shock consulto il Libro per vedere se può servirci.- le rispose con un'aria incavolata. -…E il tuo colloquio di lavoro?- aggiunse.
-L'ho annullato. In casi come questi devo.
Silenzio. Un silenzio che fu interrotto bruscamente da Phoebe dopo pochi secondi che sembravano un'eternità:
-Ehi, forse ho trovato qualcosa!
La pagina del Libro recava un titolo piuttosto enigmatico:

Congrega della Notte

-Congrega della Notte? E che diavolo è?
Phoebe, tutta interessata e improvvisamente di buon umore, cominciò a leggere:
-"La Congrega della Notte è un gruppo di demoni, una sorta di branco di esseri che compiono sacrifici umani…"
-Questo spiega l'inseguimento, nella tua visione…- interruppe Prue -…C'è dell'altro?
Phoebe riprese:
-"La cosa strana è che la Congrega della Notte venera gli arcani e i tarocchi,in particolare la Luna Nera"… Ma certo!- Phoebe indicò una delle figure sulla pagina. -Questo è l'altare che ho visto nella mia visione.- Poi spostò il dito verso un simbolo macabro: -E sul suo ripiano c'era questo: un triangolo equilatero con all'interno la Luna Nera.
-Tipi strani…
La discussione venne interrotta dal televisore:
"Nel parco del Golden Gate ieri notte si è verificato un efferato omicidio. È il secondo del mese, dello stesso tipo e nello stesso posto. Gli unici indizi ritrovati sono un mozzicone di candela, un mazzo di tarocchi e un altare molto curioso".
Sulla faccia di Phoebe si disegnò un sorriso:
-Vedi, Prue? Siamo sulla pista giusta! Se non ci fossi io…
Prue iniziò a riflettere:
-Quindi, la Congrega della Notte uccide nel parco del Golden Gate… Ma perché proprio lì?
Phoebe ripensò alla sua premonizione. A ripensarci c'era qualcosa che mancava…
-La luna! La Congrega venera la Luna Nera, no? Nella mia visione era notte ma mancava la luna.
La luna quindi… era nera!
-Intendi dire che la Luna Nera rappresenta la notte senza luna?
-Beh, sì. Se la luna è nera la notte è più fonda e buia che mai. È questo che piace alla Congrega.- La spiegazione di Phoebe suonava come la frase di un filosofo.
-E compiono i sacrifici nelle notti senza luna…
-Qui non c'è scritto niente del genere, ma il mio intuito mi fa pensare che sia così!- affermò la sorellina sicura di sé, mentre chiudeva il Libro delle Ombre, producendo un sonoro "TUNF".
Il rumore svegliò finalmente Piper, che dopo essersi sgranchita i muscoli degli arti, si alzò dal morbido divano.
-Trovato niente, ragazze?- chiese.
-Eccome! Veniamo subito al sodo: sei vittima di un gruppo di demoni fanatici che venerano la Luna Nera.
-Uao! Sei incoraggiante!- rispose la sorella, un po' scioccata dalla frase detta in fretta e furia da Prue. -E che mi dite del parco dove questi tipi mi trucideranno?
Con la solita sveltezza scoraggiante, la maggiore chiese, come un ispettore durante un interrogatorio:
-Hai un appuntamento nel parco del Golden Gate tra 27 giorni precisi?- frase che suonava più o meno come: "Dove avevi progettato di andare la sera del 16 aprile???"
A placare i bollenti spiriti della sorella accorse Phoebe:
-Purtroppo sì, e con un collega molto sexy!!!!
-E tu che ne sai?- Piper era diventata rossa dalla stizza. Ma la discussione fu interrotta sul più bello dallo squillo del campanello.
-Ne riparleremo dopo!- frase che suonava più o meno come: "Ti aspetto al varco!!" -Apro io!
Phoebe e Prue sentirono la porta di casa aprirsi. Silenzio.
-Non sarà mica svenuta un'altra volta!- azzardò Phoebe.
-Tu? Ma guarda chi si vede?!
Sulla porta di casa c'era niente po' po' di meno che Leo, impegnato a grattarsi la schiena come un forsennato.
-Come mai qui? Non ho più bisogno di te!
-Bugiarda… ma bella come sempre!- la battutina di Leo era più sprezzante del solito.
-E di' un po': cosa sono quelle… cose?
-Eh… se devo esserne sincero non lo so neanch'io! …Fammi entrare, per favore!

Capitolo 2
Ali d'angelo

-E così un giorno, durante una mia normale ora di servizio, mi sono trovato con queste…- Leo continuava a grattarsi la schiena senza pace. Il pavimento era cosparso di piume. Phoebe ne raccolse una. Una piuma così bianca non l'aveva mai vista, così bianca che aveva una sfumatura d'azzurro.
-Beh, in fondo sono carine le piume…- commentò.
-Ma come?-Leo era nervoso. -Non si è mai vista una cosa simile nella storia degli angeli bianchi. Ah! Non ce la faccio più!
Un bel paio di ali aprirono due strappi nella t-shirt di Leo.
-Imbarazzante…
Le tre sorelle Halliwell tacquero. Ne avevano viste tante, ma un angelo con le ali!…
-E va bene, forse avrei dovuto semplicemente starmene lassù e…
-Oh, no, non disturbi!- Piper fu la prima a intervenire.
-Considera il lato positivo: adesso ti manca solo l'aureola!- cercò di consolarlo Phoebe.
-Ah ah! Spiritosa! Con queste non posso nemmeno farmi vedere in giro! Che disonore!- il povero angelo tentò di rilassarsi sedendosi sul divano, ma le ali glielo impedivano. -E sono pure ingombranti! Capirei due ali molto piccole ma queste sono uno strazio!
-Ehm… Dove le hai rimediate?- Piper cominciò a interessarsi alla loro provenienza.
-Penso sia un'altra punizione.
-Cioè per il fatto che noi due…
-Esatto!
-Oh, accidenti! Mi dispiace…
-La colpa è mia, altrimenti anche tu saresti stata punita, non ti pare?
-Sì, e a me cos'avrebbero fatto, quei Loro? Il naso adunco e la scopa volante?
DLIN DLON!
-Accidenti! Leo, tu vai in soffitta, sai dov'è.
Leo salì le scale in fretta e pestò una delle sue povere ali.

-Aaaaaaaaaaaaaaahiiiiiiiaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!!
-Che è stato?- il collega di Piper non poteva non aver sentito quell'urlo sovrumano.
-Ehm… Il gatto?
-Bah… Per quell'affare riguardo il P3, hai deciso?
-Ci devo pensare…
-Ragiona, è una proposta vantaggiosa. Preferirei una decisione al più presto possibile… Diciamo… Ora!
Questo fu sufficiente a far arrabbiare Piper ancora di più.
-Hai fatto un grosso errore, mio caro: presto e bene non stanno insieme!
Bloccò il pallone gonfiato:
-Anzi, due errori: mai mettersi contro una strega!
Così dicendo, chiuse la porta e rientrò in casa.

-Leo… Sei qui?
L'angelo si trovava in un angolino, a massaggiarsi la punta dell'ala sinistra.
-Ah, Piper! Che c'è?
-Io… Volevo chiederti scusa per prima… So di averti accolto troppo male. È che… Quando eri un mortale era diverso. Poi sei tornato un angelo bianco e a me non è dispiaciuto. Ma ora che non ti facevi vedere da parecchio tempo, non potevo fare a meno di pensare a te e mi chiedevo in continuazione perché, perché tu non ti facevi vivo. Per questo mi sono innervosita.
Leo abbassò la testa:
-Sul serio, Piper: non importa. Ti capisco. Ti ho trascurato, ma prometto che d'ora in avanti prima vieni tu!- si avvicinarono e fecero per baciarsi, quando Leo sentì il solito richiamo. Si dissolse senza nemmeno dire: "Devo andare!". Piper restò a bocca asciutta. Intanto Prue era salita. 
-Uao!- indicò un bigliettino sul pavimento. -Se non è una lettera d'amore fallo leggere anche a me, per favore.
Piper lo raccolse. Lesse:
Non fidarti di lui! 
Ti amo,
Leo
-E se è sia una dichiarazione che un avvertimento?
-Ho capito… Ma è possibile che debba sempre sorbirmi i vostri discorsi fino in fondo!!- Prue usò la telecinesi e strappò il bigliettino dalle mani di Piper.
-Uhm… Cominciamo a migliorare, mi aspettavo di peggio…- disse Prue, sarcastica, leggendo. -…Lui chi, scusa?

Capitolo 3
Golden Gate park

-Ciao, Phoebe!- Piper stranamente non aveva niente da fare. Vide sua sorella assorta nella lettura del Libro delle Ombre nella sala da tè. Si avvicinò e si sedette vicino a lei. -Salve, ragazza impegnata!- la prese in giro Phoebe. -Allora, con quel tuo collega quando ti vedi? 
-Domani!
-Ah, già!
Piper trovò strana la risposta di Phoebe. Come faceva a sapere già dell'appuntamento e soprattutto come faceva a sapere che sarebbe stato quel giorno? 
-Ehm… mi avevi detto…- la minore si corresse subito, per evitare equivoci.
-Io non ti avevo detto niente! 
-Eh? Ehm… Come no? Mi avevi anche riferito che non era niente male. Avresti dovuto vedere le tue pupille cuoriformi…
-Ah, già!- Piper era troppo depressa. Proprio per questo fece finta di niente. -Piuttosto, cosa stai cercando?
-Notizie più precise sui demoni che ti uccideranno!- Phoebe cominciò a riferire le schifezze lette così allegramente che quasi spaventava la sorella: -Lo sai, mi sono informata, ho letto sul giornale che l'ultima vittima è stata trovata torturata, graffiata e sbudellata. Era in una pozza di sangue, con gli occhi spalancati. Ottima prospettiva, vero? Chissà se finirai così anche tu!
Piper sapeva che Phoebe scherzava, perciò anche lei ne approfittò per fare del sarcasmo:
-Il tuo sadismo è sorprendente! Ringrazia il fatto che quel pesantissimo librone si trova nelle tue mani e non nelle mie!! 
-Eddai!! A proposito, come va ultimamente con…- non avrebbe voluto dirlo per paura di metterla in collera -con… CON LEO?
-Aaaah!!! 
-Ops… Scusa, non volevo addolorarti…
-Almeno ho avuto la prova che tiene ancora a me!
Phoebe si accorse solo allora di aver inteso male il sospiro della sorella. 
-Che genere di prova?- azzardò.
Piper si guardò intorno con circospezione, poi tirò fuori da una tasca dei pantaloni il bigliettino. Phoebe non poté fare a meno di commentare:
-Uh, romantico…
-Guarda e non far vedere.
La sorellina rimase un attimo in silenzio, poi fece la stessa domanda che le aveva fatto Prue:
-…Lui chi?
-Non chiederlo a me!!
-Hm… Forse è una specie di raccomandazione che fanno le madri apprensive alle figlie, tipo: "Non fare tardi!" o "Non prendere freddo!"
Piper rispose a voce così bassa che sembrava un soffio di vento:
-Nooooo! Leo è affettuoso, ma non mi schiaccia con le raccomandazioni! È il mio ragazzo, non mio padre! È un vero angelo!!
Phoebe preferì dirottare il discorso, per evitare la nausea:
-Comunque non so quale potrebbe essere la soluzione!
-Per cosa? Per il fatto che Leo sia troppo occupato? Ah, non ti preoccupare!! È sopportabile e poi…
-Intendevo la Congrega della Notte, porca miseria!!!- urlò Phoebe. Era ovvio che non ne poteva più. 
-Ah, già! …Come sarebbe a dire "Non so quale potrebbe essere la soluzione!!!"
-Mi sono riempita gli occhi e la testa di tutto il libro, eppure non c'è niente che possa aiutarci a eliminarli!!
-Ma… Neanche una formula alternativa?!
-No, però, a pensarci avrei una mezza idea…
Nel frattempo Prue entrò.
-Eh? Di che si parla?
Phoebe non l'ascoltò e proseguì:
-In fondo la sola cosa che aiuta la Congrega ad esistere è la loro fede per la Luna Nera. Posso inventare una formula che cancelli proprio la loro fede!!- Prue, afferrata la situazione, intervenne:
-E allora che aspetti? Non è domani che devi incontrarti col tuo bel collega?- disse con una punta di umorismo.
-Che ne sai?- Prue e Phoebe si guardarono con un'occhiata d'intesa. -Ah, capisco!! Ma perché hai collegato la formula col mio incontro? 
-Ho un sospetto…
-Non penserai che… 
Prue annuì.
-Impossibile!!
-Ragiona: perché ha proposto di incontrarvi nel Golden Gate Park?
Ci fu un attimo di silenzio. Poi Piper, con una sfumatura di paura nella voce, rivolta alla sorella minore, urlò tutto d'un fiato:
-Phoebe, sbrigati a scrivere quell'incantesimo!!

-Beh, io vado!- Piper era pronta. Non pensava assolutamente che quel tipo con cui doveva decidere se vendere il P3 potesse essere un demone. Ma come poteva essere venuto in mente a Prue!
-Sta' attenta mi raccomando!- le intimò Phoebe.
-Torna presto!- Leo a quanto pare era in vena di raccomandazioni quella sera. -E cerca di non prendere freddo! Se rimani a piedi chiamaci! E…
-LEO!!!!- Piper si era bella che stufata. All'improvviso l'angelo tacque. Cominciò a grattarsi la schiena alata con molta meno foga del solito.
-Ho ventott'anni e so quello che faccio!!- così dicendo aprì la porta di casa e la chiuse con una tale forza che ci mancò poco che si scardinasse.
-Ehm… Ho detto qualcosa che non va?

Era decisa. Decisa a dire quel che pensava, quella sera. Per questo si avviò verso il garage, con aria decisa. Accese la macchina, con aria decisa. E con la stessa aria decisa arrivò al Golden Gate Park.
-Ti dirò una sola parola: NO!
-No? E come mai no? Ci potresti guadagnare molto e comunque avresti una parte finanziaria anche oltre quella della vendita…
-Non ho intenzione di vendere il P3 a un'organizzazione sfruttatrice come la vostra! Ho già diretto un ristorante qualche anno fa. Ma non era mio. Faceva parte di una catena. Per questo ho deciso di realizzare un sogno che ho sempre inseguito: dirigere un locale tutto mio! Non mi lascerò sfuggire quest'opportunità!
Per un attimo le sopracciglia del ragazzo si inarcarono e si rivolsero in giù. 
-Bene! L'hai voluto tu!!- Poi le prese la mano e la condusse in un angolo della radura dal quale si poteva ammirare il cielo e Il Golden Gate Bridge:
-Non è una notte meravigliosa?
Piper non era dell'umore migliore, perciò fece un'osservazione in apparenza stupida, ma rilevante, in quel caso:
-Tu dici? Non c'è uno straccio di luna!!
Di colpo il sorriso svanì dal viso del collega, lasciando il posto a un'espressione malefica. Una risata riecheggiò nella radura. Una risata forte e sprezzante.
-Povera sciocca, non riesci ancora a capire? È per questo che siamo qui!!!- si passò lentamente una mano sul volto, che altrettanto lentamente si trasformò in una faccia pelosa e orribile.
-ODDIO!!!

-Oooooohh!! Leo, Prue!! Venite qui!!
-Che succede Phoebe?- dalle loro voci sembrava che fosse suonato un allarme. In effetti era più o meno così.
-Il quadrante degli Spiriti!!
Il puntatore si spostò velocemente sulla "A".
-Una penna, Leo, una penna!!!
-Dov'è??
-Ah, lascia perdere!!
-Ahia!!- Prue strappò con forza una piuma dalle ali di Leo. -Andrà benissimo!- Così dicendo scribacchiò le prime tre lettere: "AIU".
Il puntatore si spostò sulla "T" e poi sulla "O".
Dopo pochi secondi, Prue sollevò il foglietto su cui aveva scritto con la prima cosa che trovava, ossia un po' di inchiostro di seppia che le era servito un po' di tempo prima per una pozione.
Tutti e tre insieme lessero: "AIUTO PIPER PARCO". Poi, tutti e tre insieme gridarono: 
-PIPER!!!!
Un attimo dopo il fuoristrada di Prue sfrecciava a 80 all'ora per le strade di San Francisco.
-Vie, incroci, svincoli… Non ci capisco niente!! Dove cavolo è il parco?- Leo era certamente preoccupato per Piper.
-Sta' tranquillo!- cercava di calmarlo Prue. -Credi, anche noi siamo in ansia, ma devi cercare di controllarti!
-Se sei così sotto pressione,- aggiunse Phoebe -perché non raggiungi la tua amata?
-Non è così semplice! Non so dove si trovi il parco e poi non posso scomparire!
Phoebe si voltò verso di lui con un'aria incredula: 
-Hai dimenticato le cose che hai sulla schiena?

-Ehm… Non avrete davvero intenzione di…- Piper si trovava in una situazione alquanto preoccupante. Non dev'essere piacevole essere legata mani e piedi su un altare di pietra in un parco dove nessuno ti può aiutare, con la consapevolezza che presto ti pianteranno un pugnale nel cuore!
-Confratelli, siamo qui riuniti per sacrificare un cuore puro alla Luna Nera!- cominciò a urlare quello che avrebbe dovuto essere il capo, che teneva alzato verso il cielo un libro che aveva sulla copertina il malefico simbolo. -Grazie a questo sacrificio la notte senza luna durerà in eterno e il caos regnerà sovrano.
Seguì un attimo di silenzio in cui le mani di tutti i confratelli si congiunsero, in modo da formare un cerchio intorno all'altare. Poi, con voce tonante, il capo disse: 
-Procedete con l'esecuzione!
Dal cerchio si fece avanti un membro della Congrega, con un cappuccio in testa e con un pugnale alla cintola. A quella vista Piper gemette di terrore. Poi quando il boia estrasse l'arma, non seppe trattenere un urlo. 
Fu allora che cominciò a nevicare. Ma che sto dicendo, erano piume! Piume dovunque! 
-Fermi dove siete? Non vi faccio più gola io di lei?- disse Leo, con un atterraggio perfetto.
Tutti quanti si girarono verso di lui.
-Leo, cosa…?
-Uh, uh!- il "gran sacerdote" della Congrega rise. -Ma tu non sei il famoso angelo bianco innamorato di una strega?- così dicendo lanciò un'occhiata a Piper. _nonostante la constatazione, Leo non si scompose. Vi fu un attimo di silenzio.
-Bene! Andrà molto meglio!- sibilò il capo. -Liberate la strega!!- aggiunse poi.
Leo sentì che un paio di braccia possenti lo afferravano da dietro.
-Leo, perché l'hai fatto? Ti ammazzeranno!- Piper non sapeva che dire, se non questo.
-Sono un angelo bianco ed è mio dovere!

-Dove possono essere?
-Sento la loro energia negativa. E percepisco anche l'aura di Piper.- Phoebe era molto attenta. -Leo è arrivato prima di noi, ma penso sia in difficoltà.
-…Guarda! Eccoli là!!!- Prue aveva avvistato l'altare. -Mio Dio, avevi ragione! Nella premonizione Pier sarebbe stata uccisa e invece c'è Leo lì sopra!!!!
-Dobbiamo fare in fretta se non vogliamo che Piper resti senza il suo ragazzo e noi senza il nostro angelo bianco!!- sussurrò Phoebe.
Prue decise che era meglio utilizzare un'entrata in scena di quelle in cui l'azione comincia subito. Spostò una mano e uno dei membri volò in aria. Intanto il boia stava per sacrificare il povero angelo e aveva la mano col pugnale tesa verso l'alto. E indovinate un po' dove andò a cadere il povero demone?
-Oops… Chissà che male!!- disse Prue a voce alta per attirare l'attenzione. Poi intimò alla sorella: -
-Phoebe, la formula!!
La sorella minore tirò fuori da una tasca un foglietto e tutte e due cominciarono a recitare:
Demone oscuro, che dal buio sei venuto…
Leo, sorprendentemente, riuscì a liberare un braccio e ne approfittò per sferrare un pugno al sacerdote.
…Tu che di vincere avevi creduto…
Piper, nel frattempo, riuscì a bloccò due demoni e vide che uno particolarmente baldanzoso le stava venendo incontro. Fece appena in tempo a dargli un potente calcio in mezzo alle gambe. Poi si unì alle sorelle.
…Placa la tua ira, placa la tua fame,
Placa la tua sete di vendetta infame…
Un demone cercò di saltar loro addosso. Ma un'energia spaventosa lo scaraventò tra gli alberi. I membri della Congrega cominciavano a rendersi conto di quello che stava succedendo. 
-Che diavolo succede?- esclamò il capo, che aveva notato che il suo corpo cominciava a fumare.
-Quelle streghe vogliono la nostra morte!
-Bisogna ucciderle prima che finiscano di dire quella formula!!
…La fede non esiste ,si assottiglia il confine…
I demoni cominciarono a urlare di dolore. 
…È l'ora di porre alla Congrega una fine!
-Ripetiamolo, ragazze!
Demone oscuro, che dall'ombra sei venuto,
Tu che di vincere avevi creduto, 
Placa la tua ira, placa la tua fame, 
Placa la tua sete di vendetta infame,
La fede non esiste, di assottiglia il confine,
È l'ora di porre alla congrega una fine!!
Un'energia spaventosa, come un vortice, partì dal centro della radura e si espanse fino ai limitari di essa. Da un capo all'altro dello spiazzo si poteva vedere un bagliore rosso per terra a forma di trisciale. Della Congrega ormai non c'era più traccia.
Piper, con aria un po' impaurita, corse verso Leo, conciato piuttosto male. 
-Ehm… Leo, sei sicuro che non ti manchi qualcosa?
-Accidenti! Beh, i denti sono a posto…
-No, io intendevo le ali…
-Eh?- Leo si tocco la schiena, cercando di trovare quelle maledette ali. Constatando che erano sparite, pensò bene di dedicarsi al suo hobby preferito: abbracciare Piper, la quale non poté fare a meno di ringraziarlo per averle salvato la vita. Seguirono abbracci e baci. Alla fine si trovarono tutti quanti al P3, nel separé.
-Beh, immagino che abbiate imparato qualcosa da quest'esperienza.- suggerì Leo, assumendo l'aria del perfetto angelo custode.
-Oh, ma certo- rispose prontamente la sorella mediana. -Guai a buttar via i propri sogni, perché c'è sicuramente sotto qualcosa.
-Mai fidarsi di coloro che ti fanno una proposta vantaggiosa- aggiunse Phoebe -perché c'è sicuramente sotto qualcosa.
-E ultimo, ma non meno importante- terminò Prue -:stare attenti a quando i ragazzi tentano di attirare l'attenzione!! 
-C'è sicuramente sotto qualcosa!- l'ultima battuta fu di Leo. Nel separé del P3 scoppiò un coro di risate divertite, di quelle che tra le sorelle Halliwell si sentivano spesso.

 
Scritto da Mistery Navigator


Torna all'indice della Fan Fiction

Torna a Streghe Italia