NUMERO 2
QUARTETTO MALEFICO
Idea di partenza:una nuova minaccia si presenta per le nostre tre streghe preferite. Si tratta di un gruppo di "persone" dotate di poteri piuttosto particolari...
Scritta nei mesi di novembre-dicembre 2000 e gennaio 2001
NOTA: Accanto al numero di ogni capitolo è scritto l'autore di quella parte del racconto.
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"Charmed"
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CAPITOLO 1 (scritto da Irene Rinaldi)
Data di composizione:
11/11/2000
Adatto a: tutti
"Su, dai Piper, lasciati
intervistare, per favore!" supplicava Phoebe mentre seguiva la sorella per
casa.
"Ti ho già detto che non ho tempo, devo andare al locale!" fu la
risposta: "Va a tormentare Prue, ora esco, ciao".
"CIAO!" salutò secca Phoebe, poi pensò "tormentare, che
esagerazione..."
"Ciao Phoebe, Piper è già uscita?" chiese mentre prendeva il
cappotto.
"Sì, proprio adesso... ma che fai? Te ne vai anche tu?! Non puoi, devo
intervistarti!!"
"Intervistarmi?! Cos'è, un compito che ti hanno dato all'università?"
"Sì, si tratta di una specie di tesina che dobbiamo completare
entro..." non finì di spiegare che Prue la interruppe: "Sì, scusami,
me lo spiegherai più tardi, ora proprio non posso" e così dicendo aprì
la porta di casa per uscire. Phoebe fece gli occhi dolci e un'espressione da
cagnolino bastonato che fecero quasi sentire in colpa la sorella maggiore.
"Mi dispiace davvero, ma questo potrebbe essere il mio primo vero e proprio
servizio fotografico, non posso fare tardi" e così dicendo salutò la
sorella ed uscì. Phoebe rimase da sola e cominciò a pensare che doveva
impegnarsi sul serio con quelle interviste se voleva terminare la tesina in
pochi giorni. "Ok, Phoebe: al lavoro!" si disse per autoconvincersi ed
uscì di casa alla ricerca di qualche "vittima" da intervistare.
"Eccola, ora è uscita anche l'ultima componente della famiglia. Si tratta
di Phoebe, la più piccola; ha il potere di vedere gli eventi futuri e quelli
passati, per questo dobbiamo metterla fuori gioco per prima. Se riuscisse a
scoprire il nostro piano in anticipo non avremo più quasi nessuna possibilità
di successo" disse una voce nascosta fra gli alberi.
"Non sono d'accordo. Noi siamo ben più forti di quelle tre misere
streghette, anzi, penso che se sapessero del nostro attacco sarebbe anche molto
più divertente..." ribatté una seconda voce.
"Frank, ti sei per caso dimenticato dell'esistenza di quel maledetto libro
che custodiscono gelosamente in soffitta?" lo rimproverò una terza voce,
molto grave e allo stesso tempo piuttosto gracchiante.
"Quello non sarà di certo un problema, basta non dar loro neanche il tempo
di leggerlo" rispose lui con sicurezza.
"Ti stai contraddicendo" disse una quarta voce, una voce femminile:
"Prima affermi che se sanno del nostro attacco sarà più divertente, poi
dici che vuoi agire così in fretta da non dar loro nemmeno il tempo di
consultare quel libro. Deciditi, o un'azione veloce o una più lenta, ma al
contempo più divertente e pericolosa!"
"Zara, finiscila, non mi pare proprio il caso di mettersi a fare questi
discorsi. Piuttosto renditi utile e segui quella ragazza" le ordinò la
prima voce.
"Ok Tare, vado" disse la donna, poi si liquefece all'interno del
tronco dell'albero fino al arrivare alle radici per passare velocemente
attraverso il terreno.
"Piper, ho finito, cosa posso fare adesso?" chiese Leo avvicinandosi
alla ragazza, seduta sul bancone con delle carte davanti. Dopo un po': "PIPEEER?
Mi senti?!"
"Ehi, non è il caso di mettersi ad urlare, certo che ti sento!!"
rispose lei tutta seccata. Lui rimase in silenzio, non si aspettava un tono del
genere. Notandolo, Piper si scusò subito: "Perdonami se ti ho risposto
male, il fatto è che non mi stanno tornando questi conti..."
"Ti do una mano" si offrì il ragazzo sorridendole.
"Grazie, sei davvero un tesoro" rispose lei sorridendo a sua volta.
Leo le si sedette vicino e incominciarono a lavorare insieme.
Nel frattempo una Phoebe con la faccia da zombie si aggirava desolata per le
strade di S. Francisco. Era riuscita ad intervistare una sola persona, che poi
si era rivelata perfino un maniaco, perché, oltre che provarci per tutto il
tempo, l'aveva anche in seguito attirata, con un pretesto, a casa sua dove aveva
cercato di saltarle addosso. Naturalmente la ragazza era riuscita a difendersi
facilmente, anzi, il poveretto era uscito dallo scontro conciato davvero male.
Proprio quando aveva iniziato a disperare si scontrò con una ragazza dagli
occhi verde mare e i capelli rossi raccolti con un paio di forcine. Nella
colluttazione a Phoebe cadde per terra il materiale per le interviste e la
ragazza, che si era messa ad aiutarla a raccogliere il tutto, lo notò, perciò
iniziarono a parlare e lei si fece anche intervistare. Continuando a
chiacchierare strinsero amicizia, poi la misteriosa ragazza dai capelli rossi
salutò Phoebe dicendo che ormai si era fatto tardi per lei. Appena ebbe
svoltato l'angolo Phoebe si accorse che si era dimenticata di restituirle la
penna in legno che le aveva prestato (lei ce l'aveva, ovviamente, una penna, ma
si era scaricata proprio nel bel mezzo dell'intervista), allora le corse dietro
per fermarla ma, girato l'angolo, non la vide. Era scomparsa.
Guardò per un attimo la penna e se la mise in tasca.
Quella sera, a casa Halliwell, tutto procedeva tranquillo. Prue era tornata
piuttosto tardi dal lavoro e non sembrava molto soddisfatta, Phoebe si era
chiusa in camera a compilare un po' di interviste da sola (immaginando le
risposte che avrebbero dato le sorelle) mentre Piper trafficava in cucina per
preparare qualcosa di nuovo. Le era venuta l'ispirazione, poi si era ritrovata
stranamente di ottimo umore. Grazie a Leo era riuscita a far tornare tutti i
conti. Era rimasta da sola con lui per un po' di tempo e avevano anche parlato,
parlato come non facevano da secoli.
"RAGAZZEEE!!! È pronto!! Venite subito prima che si raffreddi!" urlò
a squarciagola per farsi sentire da entrambe.
Le due sorelle arrivarono velocissime, il profumo che usciva dalla cucina si era
diffuso un po' per tutta la casa e, sentendolo, si erano rese conto che la loro
adorata sorellina si era impegnata davvero quella sera.
"È proprio squisito!" esclamò Phoebe prima ancora di terminare il
boccone.
"Confermo" si limitò a dire Prue per evitare di
parlare con la bocca piena.
Mentre le nostre streghe facevano fuori i prelibati manicaretti di Piper, nella
tasca di Phoebe, la penna di legno era completamente marcita. L’inchiostro era
così fuoriuscito e aveva macchiato il giubbotto...
Dunque:a chi appartengono, in realtà, le quattro voci che hanno discusso fra gli alberi? Chi è la misteriosa donna dai capelli rossi che Phoebe ha intervistato? Decidilo tu nel prossimo capitolo!
CAPITOLO 2 (scritto da Kaos)
Mentre le sorelle mangiavano,
i quattro individui appollaiati sugli alberi confabulavano fra di loro sulla
missione compiuta da Zara.
“Allora Zara, com’è andata ?” chiese Tare.
“Beh, forse le avevamo sopravvalutate. Voglio dire, Phoebe non mi pare proprio
quel gran fenomeno che descrivevate, si è mostrata semplice e sprovveduta
quanto basta. Sarà un gioco da ragazzi”.
Gli altri tre non accennarono reazioni, poi Frank scosse la testa dicendo con
saccenza : “E la penna ? Ti sei dimenticata di averla lasciata a lei ?”.
L’incertezza si impossessò della ragazza, e quando si ricordò tutto non poté
far altro che costatare la perfetta correttezza di ciò che il suo compagno
aveva detto. “Maledizione, a quest’ora si sarà completamente sciolta…non
dovevo distrarmi, non dovevo !”.
“E’ inutile recriminare adesso. Ora ciò che dobbiamo fare è attaccare
prima che capiscano tutto” disse la quarta voce.
“Ma Wigelm, non possiamo comprometterci così” tentò di protestare Zara.
“Ormai ci siamo già compromessi, grazie al tuo errore. Tanto vale
approfittarne fino a quando abbiamo il fattore sorpresa dalla nostra”.
“Wigelm ha ragione” disse sicuro Frank “ed io non vedo l’ora di menare
le mani. Quindi, se nessuno di voi ha delle obiezioni in merito, mi propongo in
avanscoperta”.
Tare prese male questa intenzione del compagno…non voleva perdere così suo
fratello, perché sapeva perfettamente che sarebbe stato sconfitto…ma lui lo
rassicurò, sarebbe uscito vincitore da questo scontro e se anche così non
fosse stato, la sua morte sarebbe servita a qualcosa…
Il conciliabolo dei tre oscuri individui diede il suo ok alla missione suicida
di Frank, il quale scese con un agile saltò dall’albero e si diresse spavaldo
verso villa Halliwell.
Le tre streghe stavano ancora
finendo di consumare il loro lauto pasto quando un boato fece letteralmente
esplodere la porta e la figura di Frank si stagliò chiara in controluce : era
un uomo abbastanza vecchio d’aspetto, calvo, vestito con un perfetto gessato
grigio e un fazzoletto che spuntava dal taschino della giacca…un vero
gentleman.
Guardò con aria torva le Halliwell, poi alzò una mano e scagliò contro di
loro un fulmine azzurrognolo : furono abbastanza veloci da evitare di finire in
cenere come il tavolo.
“Ma chi è quello ? Il papà di Rodriguez ?” provò a scherzare Phoebe.
“Non ho niente a che fare con quel fallito, che ha avuto bisogno di Tempus e
non è comunque riuscito ad uccidervi. Io riuscirò dove lui e decine di altri
demoni hanno fallito : entro 10 minuti sarete tutte e tre stese a terra,
morte”. Non diede loro neanche il tempo di spaventarsi che lanciò un altro
fulmine, diretto verso Phoebe. Lei non si fece cogliere impreparata e lo schivò
abbastanza facilmente, ma la sua potenza era tale che staccò un pezzo di
muro…l’impatto fu inevitabile e la ragazza si ritrovò sotto un piccolo
cumulo di macerie, svenuta e ferita.
“Phoebe !” urlarono insieme le altre due. E se fosse morta ? No, non poteva
essere successo…Prue, caduta nel panico, rivide l’attacco del succitato
Rodriguez, più di due anni prima : Phoebe che volava via come un fuscello e,
dopo aver violentemente sbattuto contro la parete ed essersi fatta le scale
rotolando, si accasciava a terra senza vita.
Non voleva che succedesse un’altra volta…non poteva permetterlo ! Stavolta
nessun circolo del tempo avrebbe potuto salvarla…
“Piper, bloccalo invece di dormire in piedi” gridò disperata.
La media alzò velocemente le mani, ma con suo grande stupore ciò non servì a
nulla, Frank era perfettamente libero di muoversi e, senza perdere altro tempo,
lanciò ben due sfere, una per ognuna di loro. Le due streghe usarono i loro
poteri, quindi Piper la bloccò mentre Prue la rispedì verso il
nemico…dopotutto era la stessa tattica usata nella precedente battaglia…lui
fu colpito con violenza e venne attraversato da potenti scariche elettriche.
L’impatto lo fece cadere all’indietro di parecchi metri.
Avevano vinto!
In fondo non era così forte, si era fatto fregare proprio come Rodriguez…
Mentre soccorrevano Phoebe, che per fortuna era ancora viva e dava piccoli
segnali, sentirono una risata malefica espandersi per tutto il salotto…Frank
non era morto!
“Ma non è possibile !” esclamò terrorizzata Prue “Di solito questo
trucco funziona…”.
“Beh streghetta, non è il mio caso evidentemente. Ed ora morite !”.
Di nuovo lanciò due fulmini, di nuovo Prue glielo rispedì indietro e di nuovo
lui si fece colpire di proposito…ma non era sufficiente, continuava a
rialzarsi come se fosse fatto di granito.
Come potevano sconfiggerlo?
Alla quinta volta che questo schema si ripetè immutato, Frank cominciò
finalmente ad accusare la serie di terrificanti colpi subiti…cadde sulle
ginocchia, ormai stremato e prossimo alla morte, ma prima di abbandonare il
mondo dei vii disse ridendo : “Eheheheheh, pensate di aver vinto, vero ? Non
sapete quanto vi sbagliate, i miei amici mi vendicheranno…vi farò pentire di
avermi costretto ad usare il mio potere nascosto…”.
“Di cosa stai parlando ?” disse Piper, mentre Prue cercava di rimuovere col
suo potere i pezzi di muro crollati addosso a Phoebe.
“Lo capirai molto presto…Atum, il bersaglio è Piper, colpisci implacabile e
non deludermi, mi raccomando”. Finì questa frase e spirò. Il suo corpo sparì
in un turbinare di luci.
“Stava delirando” concluse sarcastica Prue mentre lei e Piper tiravano fuori
Phoebe dalle macerie…stava quasi bene, per fortuna sembrava che non avesse
nulla di rotto.
Si stavano preparando a portarla all’ospedale per un controllo : Prue la
sorreggeva, mentre Piper si affrettò a raccogliere da terra la borsa, che nel
tumulto della battaglia le era caduta maldestramente…mentre compiva questo
gesto sentì un grande freddo provenirle dalla mano, che in quel momento non
riusciva a vedere perché nascosta dall’ombra del tavolino. Quando la tirò su
urlò più forte che poteva : le dita erano pietrificate!
“Che succede Piper ?” chiese Prue preoccupata. Lei le mostrò la sua mano ed
insieme videro, con orrore, che la zona di pietra si estendeva sempre di più…prima
la mano, poi tutto il braccio, poi il busto, infine il resto del corpo.
Alla fine Piper era completamente pietrificata, una bella statuina di quelle che
si vedono nei musei. Prue non aveva trovato niente di meglio che guardarla
mentre avveniva questa trasformazione…era questo il potere nascosto cui Frank
aveva accennato prima di morire. Atum… tzè, anche un potere col nome…aveva
ridotto Piper in quella condizione, e adesso Prue era rimasta da sola,
considerando che Phoebe avrebbe avuto bisogno di un po’ di tempo per
rimettersi del tutto.
Certo che Frank, anche se alla fine era stato sconfitto, ne aveva combinati di
casini…aveva ferito Phoebe abbastanza gravemente e aveva reso inoffensiva
Piper. Le due cose, prese per quelle che erano, non risultavano molto difficili
da risolvere, ma Prue non si dimenticò che lui aveva accennato a dei suoi
amici, che sicuramente non avrebbero tardato a farsi vedere, ed in quello stato
il Trio era più che vulnerabile.
Era facilmente distruggibile!
Non c’era tempo da perdere, bisognava trovare una soluzione al problemino di
Piper, altrimenti sarebbero stati guai grossi, grossissimi…
Ricapitolando
: Frank è stato sconfitto, ma ne ha fatti di danni. Phoebe è ferita, anche se
non è in pericolo di vita, e con il suo Atum il cattivo ha pietrificato Piper.
Quello che le tre streghe non sanno è che Atum è come un virus, si trasmette
agli altri. In pratica, se qualcuno tocca la statua di Piper, a sua volta viene
trasformato in pietra. Inoltre Frank ha scelto proprio Piper perché sapeva
benissimo che, dei componenti del suo gruppetto, lui era l’unico immune al suo
potere. Come se la caveranno stavolta le nostre tre streghe preferite ? Io me ne
tiro fuori, la mia parte l’ho fatta :P.
CAPITOLO 3 (scritto da Luigi F.)
Riassunto: Prue e Phoebe sono disperate e gli altri delle “banda” di Frank le attaccano….Si era
così fatta mattina. Prue e Phoebe erano sedute in salotto e al centro vi era
quella bella statua di Piper. Phoebe teneva fermo con la mano un pezzo di
ghiaccio sulla testa: aveva un bel bernoccolo!! Prue, invece, sfogliava il Libro
delle Ombre, con gli occhi ancora rossi per le lacrime che aveva versato. Phoebe
non riusciva ancora a capire bene cosa fosse successo.
“Aiutami Phoebe!! Ho trovato questa pagina sul Libro delle Ombre
riguardante… Atum. Te la leggo?”, domandò Prue più seria che mai.
“Leggi, leggi…”, annuì Phoebe, levandosi dalla testa il pezzo di
ghiaccio.
“Atum era il collaboratore del Diavolo ed era un demone mutaforma che aveva
anche il potere di pietrificare. Si innamorò, però, di una strega buona e la
aiutò a sconfiggere uno stregone che la minacciava. Il Diavolo, saputo ciò, lo
richiamò negli Inferi, dove lo costrinse a bruciare per l’Eternità. La
strega di cui si era innamorato Atum aveva il potere della premonizione e,
grazie a questo potere, vide Atum bruciare tra le fiamme. Egli, così, capendo
che cosa gli sarebbe accaduto, donò il suo potere alla strega. Ella, però, fu
uccisa da uno stregone, Frank, che le rubò il potere del pietrificare, per
volere del Diavolo. Atum aveva lasciato un testo, scritto da lui stesso, alla
sua amata, nel quale la informava degli effetti del potere del pietrificare,
chiamato poi ‘Atum’ dalla strega stessa, ma il testo è andato perduto. Non
sono riuscita a trovare altro!!”, esclamò Prue.
“Oh, povera Piper!!”, sospirò Phoebe, accarezzando la statua.
Improvvisamente ebbe una delle sue premonizioni.
“Cosa hai visto?! Piper?”, domandò Prue.
“Oh, mio Dio!! Ho visto me stessa, che diventavo pietra proprio come lei!!”,
esclamò Phoebe.
“Oh, no!! Ma come mai? C’era uno stregone come Frank?”, chiese Prue sempre
più preoccupata.
“No!! Ero in cucina e piano piano dalle mani diventavo pietra!!”, spiegò
Phoebe.
“Oh, no!! E per di più non sappiamo se Piper è ancora viva!!”, esclamò
Prue.
“Hai visto bene nel Libro delle Ombre? Una formula, una pozione, un…
qualcosa?!!!”, domandò, insistendo, Phoebe, ancora scossa per la
premonizione.
“No, niente!! Ragioniamo sugli eventi di ieri sera, o meglio… ragiono, perché
tu eri svenuta!! Allora, il potere di bloccare non ha funzionato con Frank e
lui, morendo, ha scagliato Atum, il potere di pietrificare contro Piper. Ha poi
detto che ci sono altri stregoni che stanno progettando un piano per
distruggerci. Ma perché ha scelto proprio Piper?!!”, disse Prue.
“Aspetta!! Il potere di Piper non ha funzionato con lui, ma, prima di morire,
lo stregone ha detto di avere degli altri collaboratori!! Questi collaboratori,
magari, non sono immuni al potere di bloccare, come invece era Frank- mi sembra
che si chiami così…- e questi ha
voluto lasciar loro via libera, mettendo fuori gioco Piper!!”, spiegò Phoebe.
“Ma ora come facciamo?!! Voglio dire: Piper non sappiamo se è viva o morta,
tu hai avuto quella orrenda premonizione e, come se non bastasse, ci sono altri
stregoni, o demoni che siano, che vogliono distruggerci!! E per di più non c’è
nessuna formula che ci possa tornare utile!! E per di più siamo solo in
due!!”, esclamò disperata Prue.
“Calmati, Prue!! Dobbiamo impedire tutto ciò!! Dobbiamo innescare una spirale
del tempo!!”, proruppe allora Phoebe.
“Ma sei impazzita letteralmente?!!!”, esclamò Prue.
“Hai un metodo migliore?!! Dobbiamo fare in modo che il Tempo ritorni quello
di prima! Nessuna di noi ricorderà nulla tranne me!! E’ già successo in
fondo!!”, disse Phoebe.
“Ma Phoebe!! E’ pericolosissimo!! Il Tempo potrebbe cambiare del tutto e
Piper potrebbe morire addirittura!! E tu potresti non ricordare niente o
ricordare poco!!”, esclamò Prue.
“Non c’è nient’altro da fare, Prue!! Non c’è nessuna pozione o formula
che sia in grado di riportare alla normalità Piper!! Inoltre dobbiamo
combattere contro altri stregoni usando un solo potere attivo, cioè il tuo, ed
ho anche avuto una premonizione orribile su di me!! Dammi quel Libro!!!”,
spiegò Phoebe.
“Giusto, Prue!! Dammi quel Libro!!”, esclamò ad un tratto una voce.
Le sorelle si voltarono: un ragazzo sulla trentina era dietro di loro.
“Chi sei!!”, urlò Phoebe, lanciando il Libro delle Ombre a terra, dietro di
lei.
“Tare, il fratello di Frank, che voi avete ucciso ieri!! E ora io lo vendicherò!!”,
gridò ad un tratto lo stregone e in un istante si avventò sulla statua di
Piper. Prue agitò la mano per sbattere in aria Tare, ma il suo potere non ebbe
effetto su di lui. La statua di Piper cadde al suolo e si frantumò in mille
pezzi. Phoebe era ancora stordita per lo svenimento della sera prima, ma con la
sua mossa migliore stese Tare a terra. “Prue!!! Adesso!! Trova quella
formula!!! Aaaaah!!”, urlò Phoebe, ma Tare nel frattempo si era alzato e con
una sfera di fuoco aveva lanciato Phoebe contro il muro.
“Phoebeee!!!”, gridò Prue, scappando su in soffitta con il Libro delle
Ombre stretto bene bene tra le mani.
“Zara!! Wigelm!! Più facile del previsto!!”, urlò Tare dal piano di sotto
e le due figure comparirono immediatamente nel salotto.
“Zara, sali su in soffitta!!”, le disse Wigelm.
“Con molto piacere….”, esclamò la donna, trasformandosi in una polvere
nerastra che risalì velocemente le scale.
Intanto,
in soffitta, Prue cercava affannosamente qualcosa.
“Oddio!! Come faccio se non trovo niente!!”, diceva tra sé e sé.
“Fai bene a disperarti!”, disse Zara, comparsa dal nulla. Prue, per lo
spavento, fece cadere il Libro delle Ombre a terra, ma lanciò Zara fuori dalla
porta della soffitta e poi, sempre con il suo potere, richiuse la porta.
Immediatamente guardò a terra per trovare il Libro delle Ombre: era aperto.
“Formula per Riavviare il Tempo!! Ma è quella che cercavo!!”, esclamò
soddisfatta.
“Cosa cercavi?!!”, domandarono Wigelm e Tare, comparsi in soffitta.
“Con
questo incantesimo l’orologio posso io comandare
e il tempo dell’Universo intero indietro mandare:
che il moto delle lancette proceda all’incontrario
e ricominci a scorrere quando si fermerà
a 24 ore esatte fa.”
“Su,
dai Piper, lasciati intervistare, per favore!" supplicava Phoebe mentre
seguiva la sorella per casa.
"Ti ho già detto che non ho tempo, devo andare al locale!" fu la
risposta: "Va a tormentare Prue, ora esco, ciao".
"CIAO!" salutò secca Phoebe, poi pensò "tormentare, che
esagerazione...".
“Ciao Phoebe, Piper è già uscita?" chiese Prue mentre prendeva
il cappotto.
"Sì, proprio adesso.….”, Phoebe si fermò di colpo, ma riprese subito,
“ ma che fai? Te ne vai anche tu?! Non puoi, devo intervistarti!!"
"Intervistarmi?! Cos'è, un compito che ti hanno dato all'università?"
"Sì, si tratta di una specie…”, Phoebe si interruppe nuovamente,
“di… tesina…… che dobbiamo completare entro..." non finì di
spiegare che Prue la interruppe: "Sì, scusami, me lo spiegherai più
tardi, ora proprio non posso" e così dicendo aprì la porta di casa per
uscire. Phoebe fece gli occhi dolci e un'espressione da cagnolino bastonato che
fecero quasi sentire in colpa la sorella maggiore.
"Mi dispiace davvero, ma questo potrebbe essere il mio primo vero e proprio
servizio fotografico, non posso fare tardi" e così dicendo salutò la
sorella ed uscì. Phoebe rimase da sola e cominciò a pensare che doveva
impegnarsi sul serio con quelle interviste se voleva terminare la tesina in
pochi giorni. "Ok, Phoebe: al lavoro!" si disse per autoconvincersi ed
uscì di casa alla ricerca di qualche "vittima" da intervistare.
Eppure si sentiva strana, sentiva che tutto quello era già successo!
L’intervista, Piper che rifiutava, Prue che doveva andare ad un servizio
fotografico!! Era come se tutto quello fosse già accaduto prima……
ALLORA...:
Prue ha recitato la formula per riavviare il Tempo, che ha ricominciato a
scorrere dalla mattina dell’intervista di Phoebe. Prue e Piper non ricordano
niente, ma Phoebe inizia ad avere dei casi di deja vù! Ricordate sempre che
Frank è immune al potere di bloccare, che Tare è immune alla telecinesi e che
Atum è un virus molto potente!! ma ricordate soprattutto che le sorelle non
sanno tutte queste cose… o quasi..!! Stavolta la storia delle Halliwell la
riscrivete davvero voi!! Buona fortuna!!!
CAPITOLO 4 (scritto da Kaos)
Gli eventi si stavano ripetendo nello stesso identico ordine del giorno “prima” : Phoebe che era uscita per cercare vittime da intervistare, l’incontro con Zara, il ritorno di entrambe al quartier generale…durante tutto questo periodo la sensazione di deja vù della giovane strega si era fatta sempre più forte, tanto da convincerla che qualche demone aveva creato una nuova spirale del tempo. Non si ricordava ancora che era stata Prue a farlo, ma non sapeva nemmeno che solo Tempus, tra i demoni superiori, poteva crearla. Arrivata a casa ne parlò con le sorelle.
Nel frattempo, sull’albero, i quattro figuri
erano di nuovo in assemblea.
“Allora Zara, com’è andata ?” chiese Tare.
“Beh, forse le avevamo sopravvalutate. Voglio dire, Phoebe non mi pare proprio
quel gran fenomeno che descrivevate, si è mostrata semplice e sprovveduta
quanto basta. Sarà un gioco da ragazzi”.
Gli altri tre non accennarono reazioni, poi Frank scosse la testa dicendo con
saccenza : “E la penna ? Ti sei dimenticata di averla lasciata a lei ?”.
L’incertezza si impossessò della ragazza, e quando si ricordò tutto non poté
far altro che costatare la perfetta correttezza di ciò che il suo compagno
aveva detto. “Maledizione, a quest’ora si sarà completamente sciolta…non
dovevo distrarmi, non dovevo !”.
“E’ inutile recriminare adesso. Ora ciò che dobbiamo fare è attaccare
prima che capiscano tutto” disse la quarta voce.
“Ma Wigelm, non possiamo comprometterci così” tentò di protestare Zara.
“Ormai ci siamo già compromessi, grazie al tuo errore. Tanto vale
approfittarne fino a quando abbiamo il fattore sorpresa dalla nostra”.
Frank stava per proporsi volontario, quando, toccando Zara, ebbe due
premonizioni…aveva rubato anche questo potere alla strega che si era
innamorata di Atum : vide se stesso accasciarsi a terra morto, nel salotto di
casa Halliwell, e vide anche Prue che leggeva sul Libro la formula per
riavvolgere il tempo di 24 ore.
“Fermi tutti” urlò “qui c’è qualcosa che non va”.
“Che c’è Frank ?” chiese Tare, preoccupato per il fratello.
Lui raccontò ai compagni le sue premonizioni, le quali gettarono incredulità e
un senso di paura nei quattro stregoni.
“Com’è possibile ? Non è normale…eppoi tu devi ancora attaccare, ammesso
che sia tu che vada” costatò Zara.
“Questo è normale, avevo proprio intenzione di andare. Il fatto è un
altro…credo che le tre Halliwell abbiano innescato una spirale del tempo,
forse perché il mio attacco preventivo aveva seminato sufficiente scompiglio.
Inoltre, se stavo morendo, ho sicuramente lanciato Atum, ed una delle tre
sarebbe stata pietrificata. Dev’essere andata così, per forza”.
“Cosa vuoi fare allora, Frank ?”.
“Non lo so…penso sia meglio rifletterci un po’ sopra”.
Wigelm, fino a quel momento rimasto in silenzio, disse imperioso : “Forse vi
state dimenticando che il capo, qua, sono io, e decido io cosa fare. Ok, le
streghe hanno fatto questa mossa che ci ha spiazzati, ma noi abbiamo le
contromisure adatte. Zara, tu andrai con Frank…il tuo potere post mortem è
sicuramente adatto. Siccome sappiamo che Frank sarà sconfitto, in questo modo
metteremo fuori gioco ben due Halliwell, lasciando la terza nei guai fino al
collo. Poi ci penserò io, se ce ne dovesse essere bisogno…”.
“Bene” dissero Zara e Frank insieme.
I due stregoni irruppero in casa : Phoebe riconobbe subito in Zara la ragazza
che aveva intervistato poche ore prima e se ne meravigliò non poco. Prima di
attaccare Frank sussurrò nell’orecchio della compagna : “Bene, io mi prendo
Piper, tu occupati di Prue”.
“Perfetto”.
L’uomo cominciò a lanciare fulmini un po’ dovunque, colpendo il muro che
crollò su Phoebe.
“Piper, bloccali invece di dormire in piedi” gridò Prue disperata.
La media alzò velocemente le mani, ma con suo grande stupore ciò non servì a
nulla, Frank era perfettamente libero di muoversi, mentre Zara si bloccò, e
senza perdere altro tempo lanciò ben due sfere, una per ognuna di loro. Le due
streghe usarono i loro poteri, quindi Piper la bloccò mentre Prue la rispedì
verso il nemico…dopotutto era la stessa tattica usata nella battaglia con
Rodriguez…lui fu colpito con violenza e venne attraversato da potenti scariche
elettriche. L’impatto lo fece cadere all’indietro di parecchi metri.
Si ripeterono gli avvenimenti del giorno
“precedente”, nello stesso identico ordine, con la sola differenza che i
cattivi quella volta erano in due.
Dopo che Frank evocò Atum per scatenarlo su Piper, Zara si sbloccò finalmente
e, ben sapendo che il compagno era morto, si pose a braccia conserte di fronte
alle streghe, come se le sfidasse a colpirla. Prue, più che meravigliata di
questo suo atteggiamento, non si fece pregare e spedì lontano. Fu sufficiente
un colpo solo.
“Ormai per me è finita…ma anch’io, come Frank, ho un ultimo asso nella
manica…spada di Anubi, colpisci Prue, fallo per me !”. Dalle sue mani
protese in avanti scaturì una spada, una spada vera che colpì Prue in pieno
petto sotto gli occhi sbarrati di Piper. Passò qualche secondo e l’arma svanì
nel nulla, come se fosse stata un’illusione, mentre Prue rassicurava la
sorella sulle sue condizioni di salute. “Era solo un bluff” scoppiò a
ridere Piper.
“Lo vedrai con i tuoi occhi se è stato solo un bluff…anzi, non farai in
tempo a vederlo” balbettò prima di morire.
“Stava delirando…eh ? Ho la sensazione di aver già detto questa frase, in
una situazione simile…bah, mi sta venendo un esaurimento nervoso”.
Stavano per soccorrere Phoebe quando Atum entrò in funzione e, nel volgere di
qualche minuto, Piper era completamente pietrificata nel bel mezzo del salotto.
Prue avrebbe voluto fare qualcosa per la sorella, ma lei stessa aveva dei
problemi : si sentiva strana, come se tutto ciò in cui aveva sempre creduto, la
giustizia, l’amore, la lealtà, l’amicizia, le sembrassero solo delle cose
stupide ed inutili. In breve la trasformazione fu completa : Prue era diventata
malvagia !
“E’ questo il potere della spada di Anubi…mutare completamente l’indole
di una persona, stravolgendola” commentò soddisfatto Wigelm mentre varcava la
soglia di casa Halliwell insieme a Tare. “Ed ora, Prue, facci vedere quanto
sei cattiva…uccidi Phoebe con le tue mani”.
“Certo” sorrise malignamente…
Ricapitolando:
mi dispiace, ma la spirale del tempo non è servita :P…anzi, ha solo
peggiorato le cose. Piper è di nuovo uno stupendo pezzo di pietra, Phoebe ha
sempre ricevuto in testa un pezzo del muro ma non solo…adesso Prue è passata
dalla parte dei cattivi, a causa della spada di Anubi.
Stavolta
la situazione è davvero critica…chi si assumerà la responsabilità di
continuare una storia senza possibilità di happy end ?
CAPITOLO 5 (scritto da Nova!)
FINE
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