LA PICCOLA PENNY (1)
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utilizzati nel racconto sono di proprietà
della Warner Bros Television / Spelling Entertaiment, e sono utilizzati senza il
permesso degli autori e non a fini di lucro.
15 dicembre 1999
Mancano
ancora 10 giorni a Natale, ma Phoebe sente già il clima natalizio. Sono solo le
9 del mattino e lei sta già addobbando la casa. Prue è ancora a letto, mentre
Piper sta per andare al P3.
“Phoebe,
ricordati di dire a Prue che deve passare a prendere la mia gonna dalla sarta,
grazie. Adesso vado. Ciaooo” disse Piper.
“Ciao”
rispose Phoebe.
Finito
di addobbare la casa, Phoebe si diresse in soffitta a cercare le decorazioni per
l’albero di Natale. Passò davanti alla camera di Prue, vide che stava ancora
dormendo e andò in soffitta. Arrivata in soffitta cominciò a guardarsi attorno
e, sopra ad un armadio, vide uno scatolone con su scritto “DECORAZIONI PER
ALBERO”. Era molto in alto, Phoebe cominciò a saltare ma non riuscì a
prenderlo.
“In
casi come questi sarebbe utile il potere di Prue. Perché hanno dato proprio a
me il potere della premonizione e non l’hanno dato a Piper o a Prue? Perché?”
disse Phoebe un po’ arrabbiata.
Si
arrampicò su una sedia, afferrò lo scatolone, ma mentre scendeva caddero a
terra alcuni libri, provocando un forte rumore.
“Phoebeeeeeeeeeeeeee”
urlò Prue, dal piano inferiore.
“C-c-c-cosa
c-c-c-c’è?” chiese Phoebe balbettando.
Si girò
e si trovò Prue dietro, con una faccia molto arrabbiata.
“Si può
sapere cosa stai combinando?” chiese Prue.
“S-s-s-stavo
cercando lo scatolone con le decorazioni per l’albero di Natale e mentre lo
tiravo giù ho fatto cadere alcuni libri, tutto qui” rispose Phoebe.
“Tutto
qui? Avrai svegliato anche i vicini” le disse Prue.
“Come
facevo a tirarlo giù? Non avevo nessuno scala, sono troppo bassa e non ci
arrivo quindi… l’unica cosa sarebbe stato avere il tuo potere, ma…” le
disse Phoebe.
“Ma…
cosa?” chiese Prue.
“Ti
sto dicendo che sei fortunata ad avere il potere che hai” rispose Phoebe.
“Basta,
non ho voglia di litigare di prima mattina. Dov’è lo scatolone?” chiese
Prue.
“Lassù”
le indicò Phoebe con il dito.
Prue,
con il suo potere, prese lo scatolone e lo mise a terra.
“Grazie
sorellina” disse Phoebe.
“Quante
cose” disse Phoebe guardando all’interno dello scatolone.
“Sì,
hai ragione. Ma ci staranno tutte sull’albero?!” disse Prue.
“Questa
pallina, te la ricordi? Ti ricordi chi te l’ha regalata?” chiese Prue a
Phoebe.
“No”
rispose Phoebe.
“Te
l’ha regalata papà” disse Prue.
“Fammela
vedere” disse Phoebe.
Prue
diede a Phoebe la pallina e, subito dopo, Phoebe ebbe una premonizione.
“Phoebe?”
disse Prue.
“Ho
avuto una premonizione” disse Phoebe.
“Cosa
hai visto?” chiese Prue.
“Ho
visto papà sulla porta della nostra casa e, in braccio, aveva un bambino”
rispose Phoebe.
“Un
bambino?” disse Prue.
“Sì,
un bambino” rispose Phoebe.
“Ma,
questa premonizione, riguardava il passato o il futuro?” chiese Prue.
“Penso
il futuro” rispose Phoebe.
“Corro
a telefonare a Piper e le dico che di venire subito a casa” disse Prue e corse
al piano di sotto.
“P3,
chi parla?” disse Piper.
“Ciao
Piper, sono Prue” disse Prue.
“Ciao
Prue, cosa è successo?” chiese Piper.
“Phoebe
ha avuto una premonizione, dove ha visto nostro padre sulla porta della nostra
casa con in braccio un bambino.” disse Prue.
“Papà?”
esclamò Piper.
“Sì,
papà” disse Prue.
“Adesso
torno a casa. Ciao” disse Piper.
“Ciao”
disse Prue.
“Leo,
devo andare a casa. Puoi occuparti tu del locale?” chiese Piper a Leo.
“Certo.
Cosa è successo?” chiese Leo.
“Phoebe
ha avuto una premonizione dove ha visto tornare nostro padre. Tutto qui. Adesso
vado. Ciao” disse Piper e lo salutò dandogli un bacio sulla guancia.
“Ciao
amore mio” disse Leo.
Piper,
in questo periodo, ha chiuso la sua storia con Dan e, si è rimessa con Leo.
Piper
arrivò e tutte e tre andarono in salotto e cominciarono a parlare. Phoebe spiegò
loro cosa aveva visto nella sua premonizione.
“Non
hai visto quando accadrà o quando è accaduta?” chiese Piper.
“No.
Però penso che riguardi il futuro” rispose Phoebe.
“Come
hai avuto la premonizione?” chiese Piper a Phoebe.
“Ho
toccato questa pallina. È la pallina che mi ha regalato papà” rispose
Phoebe.
Phoebe
prese in mano di nuovo la pallina, che le aveva regalato il padre, ed ebbe una
nuova visione.
“Cosa
hai visto, Phoebe?” chiese Piper.
“Ti ho
visto mentre andavi ad aprire la porta e ti trovavi davanti papà con un bambino
in braccio” le disse Phoebe.
“Io?”
chiese Piper.
Subito
dopo che Piper finì di parlare, suonò il campanello.
DRIIIIIIIIIIN
“Se è
lui?” chiese Prue.
“Vado
io” disse Piper e si avviò verso la porta. La aprì e si trovò davanti suo
padre con un bambino in braccio.
“Papà?!” disse Piper.
“Ciao
Piper. È tanto che non ci vediamo, o no?” disse Victor, il padre delle tre
sorelle.
Nel
frattempo anche Prue e Phoebe arrivarono.
“Papà!”
esclamò Phoebe.
“Ciao
piccola” disse Victor.
“Posso
entrare?” chiese Victor.
“Certo”
rispose Piper.
“Accomodati”
disse Phoebe.
“Prue,
come stai?” chiese Victor a Prue.
“Bene”
rispose Prue.
“Chi
è lui o… lei?” chiese Phoebe indicando il bambino che Victor aveva in
braccio.
“Lei
è Penny. La vostra sorellina” rispose Victor.
“Nostra
sorella?” chiese Piper.
“Penny?
È il suo vero nome o il suo vero nome è … Penel… ?”
disse Phoebe.
“Sì,
è Penelope il suo vero nome” disse Victor.
“Come
la nonna…” disse Piper.
“Sì,
come la nonna” disse Victor.
“Tornando
al nostro discorso, ci potresti spiegare?” chiese Prue al padre.
“Certo. Dopo la morte di vostra madre, ho
pensato che la mia vita non poteva finire e mi sono risposato” rispose Victor.
“Cosa?
Ti sei risposato? Perché non ci hai detto niente?” chiese Prue un po’
arrabbiata.
“Non
vi ho detto niente perché vi ho già fatto del male quando me ne sono andato e
non volevo ferirvi di nuovo. Tornando a Penny, lei è nata 8 mesi fa e
esattamente il mese scorso ha perso la mamma” disse Victor.
“Povera
piccola. Sei così piccola ma hai già qualcosa in comune con noi” disse
Phoebe.
“Volevo
chiedervi un favore enorme. Potreste occuparvi voi di Penny? Perché io non
riuscirei a crescerla e farle da mamma” disse Victor.
“Non
sei riuscito neanche a fare il padre…” disse, sottovoce, Prue.
“Piper…”
esclamò Phoebe.
“Subito”
disse Piper e bloccò il tempo.
“Cosa
facciamo? Dopo un anno ritorna con una bambina e ci chiede di crescerla. Cosa si
fa?” disse Piper.
“Ehi… ma… Penny non si è bloccata”
esclamò Phoebe.
“È vero. Perché non si è bloccata?” disse
Prue.
“Forza,
sbloccalo” disse Prue e Piper lo sbloccò.
“Allora,
ve ne occuperete?” chiese Victor.
“Va
bene” risposero tutte e tre insieme.
“Grazie.
Ma c’è una cosa che non vi ho detto” disse Victor.
“Cosa?”
chiese Prue.
“La
madre di Penny è morta in un incidente mentre tornava dal lavoro e, prima di
morire, mi aveva telefonato e mi aveva detto che quando sarebbe tornata mi
avrebbe detto una cosa che riguardava lei e la bambina, ma non ha fatto in tempo
a dirmela. Quindi, sto pensando, che Penny possa essere… una di voi” disse
Victor.
“Cosa
significa “una di voi” ?” chiese Phoebe.
“Che…
forse… anche lei… è… una strega” rispose Victor.
“Bene.
Così piccola e ha già due cose in comune con noi” disse Phoebe.
“Se è
una strega, hai una qualche idea su che potere abbia?” chiese Prue.
“No,
non sono neanche sicuro che sia una strega. Si è fatto tardi, adesso devo
andare. Vedrai che crescerai benissimo con le tue sorelle” disse Victor
rivolto a Penny.
“Ora
devo andare. Abbiate cura della piccola Penny” disse Victor alle tre sorelle.
“Certo”
risposero.
“Ciao”
disse
Victor.
“Ciao
papà” dissero insieme.
Victor
uscì dalla casa e se ne andò.
“Bene.
Chi si occuperà della piccola Penny durante il giorno?” chiese Prue.
“Tu!”
risposero in coro Piper e Phoebe.
“Perché proprio io?” chiese Prue.
“Perché
io sono tutto il giorno al P3 e…” disse Piper.
“…E
io sono impegnata con l’Università e devo studiare per gli esami” continuò
Phoebe.
“Ecco,
lo sapevo. In casi come questi mi chiedo perché mi sono licenziata” disse
Prue.
“Dovevi
pensarci prima di farlo!” disse Piper rivolta a Prue.
“Ho
una fame. Ma che ore sono?” chiese Phoebe.
“Quasi
mezzogiorno” rispose Prue.
“Piper,
corri in cucina sto morendo di fame!” esclamò Phoebe.
“Agli
ordini” disse Piper e si avviò verso la cucina.
“Prue…”
disse Phoebe.
“Cosa
hai Phoebe, ti senti male ?” chiese Prue, guardando Phoebe che si teneva
stretta la pancia.
“Ho
avuto una grossa fitta alla pancia” rispose Phoebe.
“Ora
come stai?” chiese Prue un po’ preoccupata.
“Sto
meglio” rispose Phoebe.
“Veniteee!
È pronto da mangiareee!” urlò Piper dalla cucina.
“Arriviamo”
disse Prue.
Presero
Penny e andarono in cucina.
“Prue,
Piper…” disse Phoebe.
“Che
c’è, stai male?” chiese Piper.
“Ho
avuto di nuovo una fitta alla pancia” rispose Phoebe.
“Di
nuovo?” chiese Prue.
“Come
di nuovo?” chiese Piper.
“Sì,
ho avuto una fitta simile anche prima” rispose Phoebe.
“Ma
quanto tempo è che hai queste fitte?” chiese Piper.
“Circa
una settimana” rispose Phoebe.
“Sarebbe
meglio che andassi dal medico” disse Piper a Phoebe.
“Va
bene, ci andrò più tardi” disse Phoebe.
“Forza
mangiamo, altrimenti si fredda” disse Piper.
Finito
di mangiare Phoebe andò a prepararsi per andare dal medico e Prue e Piper
andarono in salotto con Penny e cercarono di capire quale fosse il suo potere.
“Che
abbia uno dei nostri poteri?” chiese Piper a Prue.
“Non
lo so” rispose Prue.
“Che
ci sia qualcosa sul Libro delle Ombre?” chiese Piper.
“Non
lo so. Andiamo a vedere” rispose Prue.
Presero
Penny e andarono in soffitta.
Appena
entrate, videro che le pagine del Libro delle Ombre si stavano girando da sole.
Arrivarono vicino al Libro e videro che una pagina si stava scrivendo. C’era
scritto.
“Tenetele d’occhio le mani e la bocca
Con amore
Mamma”
“Le
mani e la bocca? Chissà che potere avrà!” disse Piper.
“Io
vadooo. A dopooooo” urlò Phoebe dal piano di sotto.
“Adesso
che facciamo?” chiese Piper.
“Torniamo
giù” rispose Prue.
Dopo due
ore di attesa, Phoebe non era ancora tornata e le due sorelle cominciarono a
preoccuparsi.
“Che
sia stata male durante la strada?” disse Piper a Prue.
“Non
essere così pessimista” disse Prue.
“Sono
tornataaa!” disse Phoebe mentre entrava in casa.
“Finalmente
sei tornata. Eravamo in pensiero per te” disse Piper.
Entrò
nel salotto e si sedette sul divano.
“Cosa
ti ha detto il dottore? Dai racconta” disse Prue.
“Ha
detto che non è niente di grave, ma…” disse Phoebe.
“Ma…
cosa?” dissero Prue e Piper.
“Ma…
che presto… in questa casa… saremo… in… cinque!” disse Phoebe
contenta.
“In
cinque? Questo vuole dire che…” disse Piper.
“Aspetto
un bambino!” disse Phoebe, urlando di gioia.
“Congratulazioni,
sorellina!” dissero Piper e Prue.
“E di
chi è il bambino?” chiese Prue.
“Vi
ricordate Ethan, il mio compagno di Università?” disse Phoebe.
“Sì, sì. Ma non ci hai mai detto niente” disse Piper.
“Perché
volevo essere sicura che questa storia continuasse. Come sono contenta!” disse
Phoebe.
“Vado
subito a telefonargli!” disse Phoebe e corse al telefono.
“Ciao
zia Prue!” disse Piper.
“Ciao
zia Piper!” disse Prue.
“Ciao
piccola zia Penny!” dissero insieme.
Phoebe
tornò.
“Cosa
ha detto?” chiese Piper.
“È
felicissimo! Tra un po’ verrò qui!” rispose
Phoebe.
“Quando nasce?” chiese Prue curiosa.
“Sono
in tre mesi… quindi… in giugno! Come sono felice!” disse Phoebe.
DRIIIIIIIIIIIN
“Suonano”
disse Piper.
“Vado
io. Sarà Ethan” disse Phoebe e corse alla porta.
“Ciao
Ethan!” disse
Phoebe.
“Phoebe!”
disse Ethan mentre corse ad abbracciarla.
“Sono
solo venuto a vedere come state, perché devo tornare al lavoro” disse Ethan.
“Stiamo
benissimo!” disse Phoebe.
“Adesso
devo andare” disse Ethan.
“Vieni
da noi, dopo cena?” chiese Phoebe.
“Certo.
A dopo. Ciao” disse Ethan.
“Ciao.
A dopo!” disse Phoebe.
“Vado
a fare la doccia” disse Phoebe e si avviò al piano superiore.
Phoebe
finito di fare la doccia, tornò dalle sue sorelle e andò a mangiare. Finito di
mangiare arrivò Ethan. Phoebe lo fece accomodare in salotto e si sedette vicino
a lui.
“Togliamo
il disturbo. Ciao” dissero Piper e Prue. Presero Penny e andarono in cucina.
Ad un
certo punto, Penny soffiò sulla sua mano e uscì un getto di ghiaccio che
congelò la bottiglia che aveva davanti.
“Prue…
hai visto?” chiese Piper.
“Sì,
che ho visto” rispose Prue.
“Adesso
sappiamo qual è il suo potere. Può congelare gli oggetti come la Prue del
passato” disse Piper.
“Sarà
meglio dirlo a Phoebe, non pensi?” disse ancora Piper.
“Non
disturbiamola” disse Prue.
“Sì,
hai ragione” disse Piper.
Penny
cominciò a sbadigliare.
“Hai
sonno, piccola? Andiamo a nanna” disse Piper.
Piper e
Prue presero Penny, passarono a salutare Phoebe e la portarono a letto.
“Si è
addormentata. Cosa facciamo noi adesso?” chiese Prue.
“Andiamo
a letto” disse Piper.
Erano
circa le 2,00 quando Ethan andò via e Phoebe andò a letto.
16
dicembre 1999
“Buongiorno”
disse Phoebe scendendo le scale.
“Buongiorno,
Phoebe” disse Piper.
“Prue,
dov’è? E Penny?” chiese Phoebe.
“Sono
ancora a letto tutte e due” rispose Piper.
“Ieri
sera abbiamo scoperto il potere di Penny. Può congelare gli oggetti soffiando
sulla mano” disse Piper.
“Perché
non me l’avete detto ieri sera?” chiese Phoebe.
“Perché
non volevamo disturbarti” rispose Piper.
“Ah, sì. Ho detto a Ethan che sono una strega e che forse anche il bambino che nascerà
avrà dei poteri” disse Phoebe.
“E lui
come l’ha presa?” chiese Piper.
“In un
primo momento non ci credeva, poi ci ha creduto. Gli ho parlato del mio potere
e, gli ho spiegato anche i vostri. L’ha presa bene.” rispose Phoebe.
“Buongiorno”
disse Prue scendendo le scale con Penny in braccio.
“Cosa
farai oggi, Phoebe?” chiese Prue.
“Io?
Niente, assolutamente niente!” rispose Phoebe.
“Brava,
sono d’accordo con te. Devi stare a riposo” disse Prue.
Piper
andò al P3 e la giornata volò. Era già ora di andare a letto. Spensero le
luci e se ne andarono a letto.
25
dicembre 1999
“Buon
Natale, sorelline!” urlò Phoebe, mentre scendeva le scale.
Piper e
Prue erano già sveglie.
“Questo
è per te Piper e, questo è per te Prue! Auguri! Forza, apriteli!” disse
Phoebe.
Piper
aprì il suo regalo e trovò una borsetta, mentre Prue trovò un paio di scarpe.
“Grazie,
sorellina!” dissero Piper e Prue in coro “questo è per te!” Prue e Piper
diedero un regalo a Phoebe. Phoebe lo aprì e trovò una tutina rossa per
neonato.
“Grazie,
sorelline! È stupenda!” disse Phoebe.
“L’abbiamo
presa rossa perché è Natale e perché non sappiamo se è maschio o femmina”
disse Prue.
“È
una femmina” disse Phoebe.
“Come
lo sai?” chiese Piper.
“Ho
avuto una premonizione dove ho visto che attaccavamo un fiocco rosa alla
porta!” disse Phoebe.
“E
questo è per te Penny!” dissero tutte e tre insieme rivolgendosi alla piccola
Penny.
Le
avevano regalato una tutina rosa.
Anche il
giorno di Natale e il giorno di S. Stefano passarono molto in fretta.
31
dicembre 1999
Era
l’ultimo giorno dell’anno, e le tre sorelle avevano deciso di passarlo in
famiglia, loro tre insieme a Ethan, a Leo e a Jack, che era tornato e si era
rimesso con Prue. Era ora di cena e tutti stavano parlando. L’argomento era:
Come si
chiamerà la bimba di Phoebe?
“Io la
chiamerei Kim. E tu Jack?” disse Prue.
“Sì,
anch’io la chiamerei Kim. È un bellissimo nome!” rispose Jack.
“No,
è da maschio, vero Ethan?” disse Phoebe.
“Sì,
è da maschio anche per me” disse Ethan.
“Io la
chiamerei… Darla! È un bel nome!” disse Piper.
“No!
Darla, no! Mi fa pensare all’Invasata!” esclamò Phoebe.
“Tu,
Leo, come la chiameresti?” chiese Ethan a Leo.
“Io?
Io la chiamerei Sidney” rispose Leo.
“Perché
Sidney?” chiese di nuovo Ethan.
“Perché
era il nome di mia madre” rispose Leo.
“Sidney
è un bellissimo nome. Che ne dici se la chiamiamo Sidney?” chiese Phoebe a
Ethan.
“Sì,
è davvero un bel nome. Ok, la chiameremo Sidney!” rispose Ethan.
“Ragazzi,
mancano 5 minuti a mezzanotte, 5 minuti al 2000!” disse Leo.
“Tre,
due, uno… Auguri!” urlarono tutti insieme.
Continuarono
a festeggiare fino alle 7 del mattino e Leo, Ethan e Jack, dato che erano troppo
stanchi, rimasero a dormire in casa Halliwell.
1°
gennaio 2000
Erano le 13,30 e Phoebe fu la prima a svegliarsi.
Di fianco a lei c’era Ethan che stava ancora dormendo. Scese le scale e si
diresse in cucina. Nel frattempo arrivò Piper.
“Buongiorno”
disse Piper.
“Buongiorno
Piper. Dov’è Leo?” chiese Phoebe.
“Sta
ancora dormendo. E Ethan?” chiese Piper.
“Anche
lui sta ancora dormendo” rispose Phoebe.
Phoebe
appoggiò una mano sul piatto che avevo usato Prue, la sera prima, ed ebbe una
premonizione.
“Penny!!!”
urlò Phoebe e corse sul per le scale.
“Phoebe?
Cosa è successo?” chiese Piper.
“Presto,
seguimi! E stai pronta, quando te lo dico, blocca” disse Phoebe.
“Ma…?”
disse Piper.
“Zitta
e seguimi!” disse Phoebe.
Phoebe
arrivò davanti alla porta della stanza di Prue e si fermò.
“Che
c’è?” chiese Piper.
“Adesso
io apro la porta e tu blocca, ok?” chiese Phoebe.
“Va
bene” disse Piper.
Phoebe
aprì la porta e Piper bloccò il tempo. Prue si stava svegliando.
“Cosa…
succede?” chiese Prue, ancora assonnata.
“Piper
corri a prendere Penny e vieni qua” disse Phoebe.
“Mi
potete spiegare?” chiese Prue.
“Sì,
anch’io vorrei capire qualcosa. Allora ci spieghi cosa sta succedendo?”
chiese Piper a Phoebe.
“Allora
prima, giù in cucina, ho avuto una premonizione dove ho visto che ti avvicinavi
a Penny e che lei ti avrebbe congelato con il suo potere. Quindi siamo venute a
prenderla e abbiamo bloccato il tempo in modo che Jack non ci vedesse.
Capito?” chiese Phoebe.
“Sì,
mi sembra di sì” rispose Prue un po’ confusa.
“Piper,
adesso possiamo andare” disse Phoebe.
“Andiamo”
disse Piper.
“Ciao
Prue” dissero Piper e Phoebe.
“Adesso
arrivo” disse Prue.
Piper
sbloccò il tempo, tutte e due uscirono dalla camera e Jack non si accorse di
niente.
“Piccola,
hai dormito bene?” chiese Phoebe alla piccola Penny.
“Piper,
posso tenerla io? Devo cominciare a fare le prove!” disse Phoebe.
“Certo,
mamma-Phoebe!” disse Piper e le diede Penny.
Nel
frattempo si alzarono Leo e Prue.
“Buongiorno
a tutte” disse Leo.
“Buongiorno
amore” disse Leo rivolto a Piper.
“Buongiorno”
rispose Piper.
“Prue,
dov’è Jack?” chiese Phoebe.
“Dorme!”
rispose Prue.
“E,
Ethan?” chiese Prue a Phoebe.
“Dorme!”
rispose Phoebe, sorridendo.
“Che
si fa oggi?” chiese Phoebe.
“Venite
con me al P3, oggi apriamo alle 18 e diamo una festa” disse Piper.
“Non
è una brutta idea. Che ne dici Phoebe?” chiese Prue.
“Aspettiamo
che si alzino Ethan e Jack e poi decidiamo, comunque… va bene!” rispose
Phoebe.
“Buongiorno”
dissero in coro Ethan e Jack, mentre scendevano le scale.
“Buongiorno”
dissero Phoebe, Prue, Piper e Leo.
“Avete
dormito bene?” chiese Prue.
“Benissimo!”
risposero Jack e Ethan.
“Ascoltate,
stasera, che ne dite se andiamo alle 18 al P3 con Piper e Leo? Danno una
festa!” disse Phoebe.
“Va
bene! Che ne dici Jack?” chiese Ethan a Jack.
“Perfetto!”
rispose Jack.
Piper
cominciò a fare da mangiare. Pranzarono e aspettarono le 18. Alle 17,55 erano
tutti al P3. La festa finì alle 5 del mattino e tornarono a casa tutti molto
stanchi. I mesi seguenti passarono molto velocemente…
15
aprile 2000
Ethan era andato ad abitare in casa Halliwell e
Phoebe cominciava ad avere una certa pancia. Quella mattina erano già tutti
svegli e Piper era già andata al P3.
“Phoebe,
hai mangiato un cocomero?!” chiese Prue, scherzando.
“Spiritosa”
rispose Phoebe.
“Allora,
per il nome avete deciso?” chiese Prue a Phoebe.
“Sì,
la chiameremo Sidney! Vero,
Ethan?” urlò
Phoebe.
“Cosa
c’è?” chiese Ethan.
“Prue,
ha chiesto come la chiameremo. Sidney, vero?” chiese Phoebe.
“Certo”
rispose Ethan.
“Penny
dov’è?” chiese Phoebe.
“Sta
ancora dormendo” rispose Prue.
“Io
esco un attimo. Devo andare a comprare alcune cose. Ciaooo!” disse Ethan e uscì
dalla casa.
“Adesso
che si fa?” chiese Phoebe.
“Andiamo
a vedere Penny, visto che non abbiamo niente da fare” disse Prue e si
avviarono verso la camera di Prue, dove dormiva anche Penny. Penny si stava
svegliando. Phoebe le si avvicinò, le prese la mano e gliela mise sotto la
bocca.
“Che
stai facendo?” chiese Prue.
“Voglio
vedere il suo potere. Forza, piccola, soffia! Prue togliti da davanti se non
vuoi diventare un ghiacciolo! Forza piccola” disse Phoebe.
Dopo
vari tentativi, riuscì a vedere il potere di Penny.
“Anche
il suo potere è migliore del mio!” esclamò Phoebe.
Presero
Penny e scesero al piano di sotto. Giocarono un po’ con Penny e poi si
diressero verso la cucina, perché era quasi ora di mangiare. Tornarono Piper e
Ethan, mangiarono e finito di mangiare, Phoebe si andò a riposare, Ethan andò
in salotto a guardare la TV, Piper tornò al P3 e Prue prese Penny e la portò a
letto. Il pomeriggio passò molto in fretta. Cenarono rimasero un po’ a
guardare la TV e poi andarono tutti a letto. Presto arrivò giugno e…
9 giugno
2000
Erano le 9 di mattina e, Phoebe, stava preparando
la valigia per quando sarebbe andata in ospedale, quando ad un certo punto…
“Ethan,
Prue, Piper!” urlò
Phoebe.
“Cosa
è successo, amore?” chiese Ethan, mentre saliva le scale con Piper e Prue.
“Ho
delle gran fitte alla pancia” rispose Phoebe.
“Vado
a prendere, la macchina, voi statele vicino. Ti portiamo all’ospedale. Stai
tranquilla amore” disse Ethan rivolto a Phoebe. Scese le scale e corse a
prendere la macchina.
“Stai
tranquilla, andrà tutto bene” disse Prue, cercando di tranquillizzare Phoebe.
Si sentì
un clacson. Era Ethan. Prue teneva stretta Phoebe e Piper teneva la borsa.
Scesero le scale, salirono in macchina e via, di corsa, all’ospedale.
Arrivati, i medici accompagnarono Phoebe in una stanza e dissero alle sorelle
che non era ancora ora di far nascere la bambina. Dopo circa un’ora, i dolori
di Phoebe divennero sempre più forti e i medici capirono che la bambina stava
per nascere. Alle 11,05 Phoebe era in sala operatoria. Prue, Piper e Ethan erano
molto agitati. Ethan camminava avanti e indietro, Prue e Piper non sapevano dove
stare, fino alle 15,12 quando il dottore uscì e disse che la bambina era nata e
stava bene.
“Posso
vedere Phoebe?” chiese, subito, Ethan.
“Adesso
la portano in camera e poi potrà vederla” rispose il medico.
Dopo
circa mezz’ora erano tutti e tre attorno a Phoebe.
“Come
stai?” chiese Piper.
“Bene”
rispose Phoebe.
“Guardate
chi c’è qui” disse l’infermiera mentre entrava dalla porta con la bimba
in braccio. Si avvicinò a Phoebe e gliela mise in braccio.
“Che
bella che sei! Ethan,
allora,
Sidney?” disse
Phoebe.
“Certo!
Ciao piccola!” disse Ethan.
“È
veramente bella!” disse Prue.
“Sì,
hai proprio ragione!” disse Piper.
14
giugno 2000
Phoebe è tornata a casa con la piccola Sidney.
Appena arrivata in casa, si diresse verso la sua camera e cominciò a sistemare
le sue cose e quelle di Sidney. Nel frattempo arrivò Ethan.
“Cosa stai facendo?” chiese Ethan a Phoebe.
“Sto sistemando le mie cose e quella della
nostra piccola Sidney!” rispose Phoebe.
“Sono sicuro che diventerai bella come tua
madre!” disse Ethan rivolto a Sidney.
“È anche lei una strega?” chiese Ethan a
Phoebe.
“Si, penso di si. Nel Libro delle Ombre c’è
scritto che tutte le figlie femmine saranno delle streghe. Perché me lo
chiedi?” disse Phoebe.
“Così, per sapere” disse Ethan.
“La mia streghetta!” disse Phoebe rivolta a
Sidney.
“La nostra streghetta!” la corresse Ethan.
“Sì, hai ragione!” disse Phoebe.
“Che manine piccole!” disse Ethan.
“Sì!” disse Phoebe.
“Come
sei bella, Sidney!” disse mamma-Phoebe alla sua piccola “posso farti una
domanda? Che potere hai?” disse Phoebe sorridendo.
...continua in "Che potere hai?"
Scritto da Giorgia