PAZZA IDEA
Breve riassunto: Metti un potentissimo filtro d'amore, metti una strega pasticciona, metti una sorella che passa dove non dovrebbe, metti che la pozione si rovescia…
Data di composizione: 2/5/2002 - 5/5/2002
Valutazione del contenuto: Non credo proprio a tutti. Diciamo dai sedici anni in su, a causa di alcune scene equivoche. La colpa comunque non è mia ma di quella pasticciona di Paige che ha fatto il danno!
Disclaimer: Si ricorda che tutti i diritti dei racconti inclusi sono di proprietà del sito Streghe Italia e che tutti i personaggi della serie Streghe/Charmed sono di proprietà della Warner Bros. Television/Spelling Entertainment e sono utilizzati senza il consenso degli autori e senza fini di lucro.
Paige, fin da quando aveva accettato di unirsi a Piper e
Phoebe nella loro crociata contro i demoni, rimase attratta dai filtri d’amore.
Lei, romantica e zuccherosa, aveva però un non so che di focoso, nel suo modo
d’amare. Per lei, era tutto o niente, quando s’innamorava. Senza mezze misure.
Ed ora che aveva trovato un ragazzo che le piaceva molto, che bazzicava
l’ufficio, non ebbe esitazioni a cercare un filtro d’amore nel Libro delle
Ombre, nonostante il categorico divieto da parte di Piper.
- Ecco fatto… - gongolò Paige, saltellando sul posto - E' pronto… Un singolo
spruzzo di questo addosso e sarà mio per sempre… - si rimise in bocca il suo
lecca-lecca e portò via dal fuoco il tegamino, preparandosi a versarlo in una
bottiglietta, che avrebbe portato al suo lui, spacciandolo come un profumo. Era
stato un colpo di fulmine, almeno per lei. Lei lo vedeva ogni giorno ai servizi
sociali. Bello, moro, atletico, sicuro di sé e simpatico, ma sembrava che non la
prendesse minimamente in considerazione. Con un filtro d'amore, pensò lei, non
avrà scampo. Era una giovane molto promettente, ma sfortunatamente ancora
tremendamente impulsiva e restia al rispetto delle regole. Rigirò con la lingua
il suo lecca-lecca alla fragola e lo succhiò con gusto. Sfortunatamente, in quel
momento stava passando dietro di lei Phoebe, sudata fradicia a causa del pesante
allenamento con le spade appena sostenuto. Nonostante il forte sentore,
avvertibile nelle immediate vicinanze, Paige non se ne accorse, e lì accadde
l'irreparabile. Tutto il contenuto del piccolo recipiente d'ottone si riversò
addosso a Phoebe, la quale si ritrasse allarmata e ferita dal liquido bollente.
- AAHH! Paige! Guarda che hai combinato! -
- Oh, sorellina. Perdonami, non l' ho fatto apposta. Sono mortificata. -
qualcosa cambiò nello sguardo di Phoebe, che si raddolcì all'istante. - No, non
ti preoccupare, Paige. Non dovevo passarti dietro la schiena. Scusami tu. -
- Va bene, abbiamo chiarito l'equivoco. -
- Che stavi preparando? Una zuppa? -
- Eh… Sì, una zuppa. Però mi è venuta malissimo, d'ora in poi lascerò che sia
Piper a cucinare. Ah, lascia che ti lavi io la maglietta. - Paige cercò in
fretta e furia di levargliela, sperando che la pozione non fosse già entrata in
azione.
- Aspetta, sorellina. Non ho niente, sotto. La metterò da lavare io. Ma perché
tanta foga, per una zuppa malriuscita? -
- Ti prego, fai in fretta, perché… perché… - Paige s'inventò una scusa
plausibile, ma la cosa era ardua - Perché una volta secca è impossibile da
tirare via dai vestiti. E questo è un top troppo bello per essere buttato, non
credi? -
Phoebe le credette - Beh… Se lo dici tu… - andò in camera sua, si cambiò in un
batter d'occhio e diede il top alla sorella - Ecco a te, sorellina. -
- Grazie mille. Spero di essere ancora in tempo. -
<Quella ragazza diventa sempre più strana ogni giorno che passa.> Phoebe alzò le
spalle e annusò la sua mano destra, sporcatasi con quella strana zuppa di Paige.
Aveva un odore pungente, sapeva di andato a male. - Urgh… - storse il naso
disgustata - Paige è una vera frana in cucina. Meno male che con le pozioni sta
migliorando. E che in cucina abbiamo Piper. - disse, pulendosi la mano con un
fazzoletto.
Paige strofinò vigorosamente con acqua e detergente il top della sorella,
provando a tirare via la pozione. Doveva lavarlo a mano, perché non infettasse
altri capi, e creare altri casini. Una volta che l'ebbe pulita completamente,
l'annusò e si accorse con sollievo che era del tutto pulita dal filtro. Ritrovò
Phoebe nel corridoio, e le ridiede il top - Ecco la tua maglietta. Il punto dove
si è rovesciato la zuppa è ancora un po' umido. -
- Oh, grazie, Paige. Sei stata velocissima. -
- Sì… E' ancora un po' umida ma almeno è pulita. -
- Sei sicura di star bene? Mi sembri così pallida. Fai quasi impressione. -
- Ah, grazie. Mah. Mi metterò un po' di fondotinta e andrà tutto a posto. -
- Secondo me devi mangiare più carne. Ti darà un po' di colorito, un po' di
sangue. -
- Va bene, sorellina. Seguirò il tuo consiglio. -
Paige se ne andò, ma Phoebe la fermò - Vorrei avere un fisico come il tuo. - (Se
l'avesse come quello di Paige, avrebbe un fisico? N.d.A.)
- Beh… Veramente… Il fatto è che io soffro d'inappetenza cronica. Non potrei
mangiare troppo nemmeno se volessi diventare come Rosie o'Donnell, te
l'assicuro. -
- Beh… Forse come dici tu è un po' troppo. Io qualche chilo lo perderei
volentieri. Sui fianchi. - se non fosse che era sua sorella, con quelle mosse
così provocanti, avrebbe giurato che Phoebe volesse sedurla. Paige preferì
troncare immediatamente la conversazione prima che potesse degenerare - Eh…
Scusami, ma devo proprio andare. -
- Non c'è fretta. Prima o poi ci rivedremo. -
Paige la prese come una minaccia sussurrata, e si affrettò a riparare il danno
causato. Altrimenti, se lo sentiva, sarebbe successo qualcosa che avrebbe scosso
molte cose, e non sarebbe stato piacevole, soprattutto per lei.
Piper ritrovò i vasetti degli ingredienti tutti in disordine, e ancora padelle e
tegami in giro, il gas di un fornello ancora acceso. - Questa è opera di Paige.
Ci scommetto. -
Cole entrò in scena, chiedendo di Phoebe. Asserì di avere un appuntamento con
Phoebe, ma lei non si era presentata.
- Non lo so. Sembra sparita anche lei come Paige. Dopo aver combinato questo
macello in cucina. Hai mai visto tanto disordine? -
- Non di barattoli e pentole, ma di organi interni ne vedevo uno al giorno. -
- Bleah… Sei disgustoso. -
Leo apparve in quel momento, vicino a Piper, che nel vederlo sobbalzò - Ti ho
già detto mille volte che non devi apparirmi alle spalle. Sono già nervosa di
mio, quest'oggi. - Piper si diede una calmata, poi domandò - Hai visto le mie
sorelle? Credo che Paige conoscerà mamma dal vivo fra pochi minuti, se non
rimette a posto tutto. -
- Paige è in salotto. L' ho vista cercare qualcosa nel Libro delle Ombre. -
- Bene, adesso quell'impiastro che ho per sorella mi sentirà. -
Piper arrivò furiosa, e nel sorprendere Phoebe così appassionatamente sopra
Paige, le venne un colpo. - MA CHE CAVOLO STA SUCCEDENDO QUI?! - ruggì come una
belva idrofoba, contornata dagli sguardo increduli di Leo e Cole.
- So-sorellina… - balbettò Paige, scrollandosi di dosso Phoebe - Non è come
pensi. -
Piper era sbigottita, a bocca aperta. Non trovava credibile nessuna della scuse
della sorella minore, e soprattutto non sapeva quale insulto dire per primo fra
quelli che gli si affollavano in mente - Phoebe, per un attimo, lasciaci soli. -
Anche se a malincuore, Phoebe accettò, e si dileguò, sotto gli sguardi
sbigottiti dei presenti. Piper intuì un altro dei pasticci della sorella minore.
In quell'interrogatorio si aggiunse a lei anche Cole, con la sua presenza
inquietante ed intimidente. Le si avvicinarono, mettendola sotto una tremenda
pressione - Qualcosa mi dice che c'è di mezzo una delle tue pozioni sbagliate. -
ringhiò Piper.
- Che hai fatto a Phoebe? - le domandò Cole, avvicinandosi sempre di più, con
aria minacciosa.
La povera streghetta indietreggiò per quanto poteva, arrivando contro lo
schienale del divano, al che dovette per forza rispondere - Per… perché pensi
che centri io, sorellina?… Cole, anche tu credi che io… - cercò di smorzare la
tensione, ma gli altri due non avevano alcuna voglia di scherzare, e a giudicare
dai loro sguardi, se ne avessero avuto la possibilità, l'avrebbero divorata. Al
che, Paige si decise - Beh… Ecco, io… La verità e che… Ho fatto un filtro
d'amore per un ragazzo che mi piaceva… Era molto potente, di quelli che ne basta
uno spruzzo… E… Io lo stavo versando in uno spruzzatore, quando… Beh… ho
sbattuto contro a Phoebe e… gliel' ho rovesciato tutto addosso… - si mise
un'unghia nelle labbra, in tremendo imbarazzo.
- CHE COS' HAI FATTO?!?! - urlarono all'unisono Cole e Piper, fuori dalla grazia
di Dio.
Paige si raggomitolò timorosamente, impaurita dalle reazioni dei due. Leo cercò
di fare da mediatore, una volta capito che i due avrebbero potuto saltarle
addosso e sbriciolarla - Adesso calmatevi. -
- Certo Leo, prima mi calmerò. Poi le farò riparare al danno, e poi la ridurrò
in striscioline sottili. Cole, preferisci forse coriandoli? - domandò Piper, con
una sorta di macabro sarcasmo.
- Non mi sembra il caso di fare sarcasmo, Piper. Piuttosto, sai come si annulla
un incantesimo del genere? - Cole era un tipo pratico, e avrebbe voluto pensare
ad un'eventuale carneficina a danno riparato. Da Paige, ovviamente.
- Non lo so, ma credo che mi piacerebbe di più annullare una certa sorella… -
lanciò alla sorella minore un'occhiata tremenda, che le fece scorrere un brivido
ghiacciato lungo la schiena - Dov'è Phoebe, adesso? Spera che le si riesca a
togliere l'effetto, altrimenti… - ringhiò in direzione di Paige. In un secondo
tempo, si mise a cercare la sua altra sorella - Phoebe? Phoebe? -
- Piper quando si arrabbia è tremenda. - asserì Leo.
- Non dirlo a me… - disse innervosita Paige - Che la dovrò affrontare dopo… -
- Paige! Perché scappi? Paige! -
La povera strega si rese presto conto di non poter più sopportare quella
situazione, con quell'assatanata alle calcagna.
- Ti prego, Piper. Dammi una mano! - la pregò Paige, persino inginocchiandosi.
Ma la sorella non sembrò affatto rabbonirsi, e continuò a fissarla con occhi
impietosi - Io non mi muovo. Sei tu che hai combinato tutto, devi imparare a
cavartela. -
- Ma io non posso farcela, Piper. Cerca di capire. Mi dispiace di averlo fatto,
cercherò di non farlo ripetere. Aiutami, ti prego. Non sono ancora abbastanza
brava con le pozioni! -
- Non voglio ripetermi. - le disse impietosa la sorella.
- Sei crudele, sorellina. - piagnucolò Paige, mettendosi a correre una volta che
Phoebe fu nuovamente in vista.
Anche se poteva sembrare cattiveria pura, Piper voleva responsabilizzare Paige,
farle capire che i suoi errori sarebbero stati sua esclusiva preoccupazione, e
che non avrebbe dovuto chiedere agli altri, ma in fondo, pensò poi, anche lei
aveva fatto dei casini con la magia, soprattutto quand'era alle prime armi, ma
nessuna delle sue sorelle l'aveva mai sminuita per quello. Si rese conto che
forse era stata un po' troppo dura con Paige. Non poteva essere già una
super-strega esperta se aveva i suoi poteri soltanto da quindici giorni, e per
questo non doveva essere trattata come un verme, ma aiutata. Va bene, si disse.
Ma questa è l'ultima volta, aggiunse incupendosi.
Approfittando del fatto che Phoebe stava dormendo, Paige riprovò a fare
l'incantesimo di correzione, lo stesso che aveva fatto dopo che per ritorsione
magica le si era gonfiato a dismisura il seno. Forse avrebbe potuto mettere a
posto le cose. Scrisse la formula su di un foglietto e la consegnò a Piper. -
Ecco qui. -
- Prega che funzioni, Paige. -
Piper fece bruciare un capo del foglietto arrotolato, e pronunciò la formula.
Paige asserì, alla fine del rituale, di essere in colpa, come aveva già fatto
l'altra volta.
Entrambe rimasero per qualche istante con gli occhi serrato, poi li riaprirono,
si guardarono in faccia, chiedendosi silenziosamente se avesse funzionato.
- Avrà funzionato? -
- Speralo, ragazzina, speralo. - alla donna l'arrabbiatura non era ancora
pienamente passata.
- Non andrai a svegliarla, spero. E se mi saltasse ancora addosso? - domandò,
salendo le scale per fermare la sorella.
- E se no come facciamo a sapere se la formula è andata a buon fine? -
- Ma… Se non avesse fatto effetto? -
- Non preoccuparti. Se ha funzionato, anche fin troppo bene, con quelle…
Funzionerà anche con Phoebe. -
- Speriamo bene… Vai avanti tu… - disse, intimorita, impaurita dalle
conseguenze.
- Vai avanti tu… Che a me viene da ridere. - all'improvviso prese la sorella per
il braccio e la scaraventò dentro la stanza. Richiuse la porta immediatamente e
aspettò di avere un responso.
- Apri la porta, maledizione! Piper, fammi uscire! -
Phoebe fu infastidita da quel trambusto, e il suo sonno si guastò.
Accorgendosene, Paige si nascose sotto il letto, e cercò di fare il meno rumore
possibile. Vide che Phoebe si era alzata, e si stava dirigendo fuori dalla
stanza, ma lì trovò la porta chiusa e tornò indietro. La sentì dire - Come mai
la porta è chiusa? - e poi la vide tornare indietro. Pregò che non la vedesse.
Era troppo nervosa per usare correttamente il suo potere, e dunque scomparire e
teletrasportarsi fuori dalla stanza. Sperò soltanto che non guardasse sotto il
letto. Purtroppo, Phoebe tornò a dormire, e il suo sonno non era mai stato
profondo.
- Grandioso. Adesso che faccio? Appena vedo Piper la trasformo in un rospo. -
Phoebe sentì la voce di Paige, e la chiamò - Paige, sei tu? Vuoi ancora scappare
oppure ti lasci usare? -
<Cavolo, mi ha scoperta! Devo scomparire! Devo scomparire!> pensò, provando ad
usare il suo potere, inutilmente. Ogni strega aveva il suo modo per richiamare
il proprio potere. E sfortunatamente, la Telecinesi Orbitante per trasportarsi
da una parte ad un'altra era attivata da una situazione di paura, spavento, per
l'esattezza. MA come faceva a trovare no spavento?
Paige, credendo di aver visto Phoebe, scomparì istintivamente e si materializzò
davanti a Piper, mettendole paura. Paige, allarmata dall'urlo di Piper, saltò
dallo spavento - Oh, Paige! - la riprese Piper - Mi hai quasi uccisa! Detesto
quando la gente mi appare alle spalle senza avvertire! -
- Scusa, Piper. Scusa. Per la cronaca, non ha funzionato. Io mi nascondo da
qualche parte e cerco una soluzione. -
- TU NON VAI DA NESSUNA PARTE! - prima che Piper potesse finire la frase, Paige
era già scomparsa e probabilmente era già molto lontana - Quella streghetta mi
farà andare al manicomio!!! - sbottò, lasciando andare la porta. Dalla stanza
uscì Phoebe, dalla faccia stravolta e assonnata - Era qui Paige, per caso? L' ho
sentita parlare. -
- No, è uscita. -
- Con un ragazzo, scommetto. Ma appena torna a casa mi sente. -
Piper sorrise, con uno dei suoi soliti sorrisi fittizi di circostanza. Ancora
con la bocca allargata, mormorò - Quando Paige mi capiterà fra le mani… - e se
ne andò in cucina. Non aveva più intenzione di aiutare Paige, ma in quelle
condizioni assurde, non era possibile fare nulla per il loro "lavoro". Per cui,
come spesso succedeva in quelle quattro settimane, da quando avevano conosciuto
Paige, si trovò a dare il suo contributo fondamentale per ristabilire
l'equilibrio familiare. L'unico problema era che il suo equilibrio psicofisico
stava pian piano andando in rovina come un'antica torre medievale.
Paige ritornò, pensando che Phoebe non fosse in casa, e si mise a parlare con
Piper, urlando - Piper, sono io. Forse ho trovato il modo di fermare Phoebe. Se
facciamo la contropozione aggiungendo all'originale dell'assenzio e della
lantana, potremmo annullarne l'effetto e riportare Phoebe alla normalità. -
- Chi ti ha detto che io voglio tornare con Cole? -
Paige trasalì e il cuore le schizzò in gola. - So… sorellina… - la fronteggiò,
ma già con un piede pronto alla ritirata - Ti sei svegliata, finalmente. -
- Sì, mi sono svegliata. Tu, invece, ti sei decisa? -
- Ma… Phoebe… Io non sono il tuo tipo… E poi… Sei già fidanzata… - il continuò
retrocedere portò l'emaciata strega contro la parete della scala. <Dannazione,
ho preso male le misure delle vie di fuga.>
Phoebe in un attimo le fu addosso, ma non per darle un bacio, bensì per morderla
alla giugulare. Se l'avesse fatto, per il fisico deficitario di Paige non ci
sarebbe stato scampo, ma Piper, provvidenzialmente, gettò addosso alla strega
posseduta una pozione violacea. Lei si ritrasse, urlò, sembrò quasi sciogliersi
per effetto della pozione.
- Tutto a posto, sorellina? - le domandò, riprendendola
- Ha tentato di baciarti? - domandò a Paige.
- No. Ha tentato di azzannarmi alla gola. - rettificò lei.
- Era così focosa? -
- Spiritosa… Te lo spiego dopo. -
- Che avevi messo dentro alla tua pozione, ti ricordi? -
- Mandragora, occhi di rana, uno spicchio d'aglio, carbone in polvere e… funghi
velenosi. - Paige elencò gli elementi della sua pozione.
- Funghi velenosi? Ah… Paige! Nei filtri d'amore non ci vanno mai i funghi
velenosi, altrimenti gli effetti saranno falsati. E poi, i filtri d'amore non
hanno effetti sui rappresentanti di sessi uguali. -
- Come hai fatto a trovare la pozione giusta? -
- So che la lantana e la menta, aggiunte a metà cottura, annullano gli effetti
della pozione. E comunque esiste una formula chiamata Panacea che annulla ogni
altra pozione. O incantesimo, riportando la vittima ad uno status normale. -
- Non… non potevi farlo prima?! - gridò Paige, cercando di strozzare la sorella.
- Volevo darti una lezione. Che non succeda mai più, capito? -
Paige fece un gesto di assenso con la testa. Messesi di nuovo d'accordo, le due
si presero cura di Phoebe, che aveva dimenticato tutto. Ebbe una reazione
disgustata quando venne a sapere l'accaduto, e si andò immediatamente a
sciacquare la bocca. Ma Piper aveva falsato il discorso, sorvolando bellamente
sulla parte della trasformazione in uno pseudo-vampiro.
- Perché le hai dettocce mi ha baciata in bocca se non è vero? - si lamentò
Paige.
- Genuina crudeltà fraterna. - si giustificò Piper, andandosene con un sorriso
soddisfatto sulle labbra. Prima che Paige ritornasse in camera sua, la bloccò
urlando il suo nome - PAIGE! - la strega si fermò dopo aver poggiato il piede
sul gradino della scala - Sì, sorellina?… -
- Fila in cucina a rimettere a posto, marsch! - disse categorica, indicando
implacabile con un dito la direzione della cucina. Paige, non senza bofonchiare,
andò in cucina e rimise tutto a posto, sotto l'impassibile guardia della sorella
maggiore.
Paige rimase fuori la sera, e guardare le stelle. Sfortunatamente, le luci della
città offuscavano la luminosità magnifica di quella sera. Sarebbe stato bello
passarla con un uomo, ma purtroppo col trambusto di quei giorni era stato
impossibile trovare un appuntamento decente.
Phoebe arrivò lentamente, e si sedette di fianco a sua sorella.
- Come ti senti, sorellina? - domandò.
- Felicemente etero, credo. - rispose.
- Mi spiace di averti conciata così, sorellina. Ma Piper ti aveva presa in giro.
Non mi hai baciata, ma solo quasi morsa sul collo. - si rammaricò.
- Non fa nulla. L'importante è che sia tutto finito. Cerca di non farlo mai più,
però. E ricordati che i filtri d'amore sono proibiti. -
- Grazie per avermi perdonata. - si abbracciarono, dandosi amichevoli pacche
sulle spalle, poi Paige decise malignamente di prendersi una piccola rivincita -
Che ne diresti di un bacino? - propose
Phoebe si alzò di scatto, andandosene a passo spedito. Ma Paige volle darle il
colpo di grazia - Hai un bel fondoschiena, comunque. -
- PAIGE!!! - strillò Phoebe, cercando di zittirla. E ritornò in casa. Paige
rimase ancora fuori. Rise, e poi sospirò profondamente, felice che quello
strazio fosse finito. Decise in quella sede di provare a conquistare quel
ragazzo che le piaceva con le sue sole forze e senza l'aiuto della magia. In
quel modo, avrebbe avuto anche più fiducia in sé stessa e nelle sue armi di
seduzione. E soprattutto, senza spiacevoli effetti collaterali come le magie
d'amore.
Scritto da MoonWalker