Streghe Italia Fan Fiction

MOSTRI DI FANGO


RIASSUNTO: Piper è rimasta sola a combattere contro sua sorella. Ci riuscirà?

DATA: 16-09-2002 (ci ho messo 1 ora!)

VALUTAZIONE DEL CONTENUTO: adatto a tutti

DISCLAIMER
Si ricorda che tutti i diritti del racconto sono di proprietà del sito "Streghe Italia", e che tutti i personaggi di "Streghe / Charmed
utilizzati sono di proprietà Warner Bros Television / Spelling Entertainment, e sono utilizzati senza il permesso degli autori e non a fini di lucro.


Caddi a terra senza forze. Le mie mani erano tutte doloranti, avevo la maglietta strappata, graffi e lividi dappertutto.
Sapevo che non potevo arrendermi ora, o Phoebe mi avrebbe ucciso. Mi girai e vidi che si stava dirigendo verso di me. Con le mani la bloccai, ma sapevo che il mio potere non avrebbe resistito a lungo. Mi alzai da terra e cominciai a correre.
Prue era morta tanto tempo fa, e anche Paige, dopo la freccia di un angelo nero e mi aveva dato i suoi poteri, tranne quello di guarire. Leo era ferito e Cole, mentre cercavamo Phoebe, era scomparso nel nulla. Sentii dietro di me i passi di mia sorella, se mi avesse graffiato io sarei diventata come lei e non volevo che l’unica Halliwell rimasta diventasse un mostro.
Cercai di correre più velocemente possibile, ma le mie gambe erano tutte indolenzite e non riuscivano a reggere il peso del mio corpo. Dopo tanti sforzi caddi a terra e un vetro affondò dentro la mia mano. Mi faceva male tutto il corpo, il sangue colava sulla sabbia e Phoebe mi stava raggiungendo. Mi girai e vidi che mia sorella era davanti a me, mi guardava; dentro di lei c’era ancora la Phoebe buona e dovevo cercare di farla riemergere.
Cercai di fermarla ricordandole chi era prima di diventare un mostro con le mani di fango.
Sorellina, tu.…noi eravamo delle streghe buone, c’era anche Paige, e prima di lei Prue, te la ricordi? So che te la ricordi! È morta per colpa di Shax, tu eri fidanzata con Cole e ha i lottato perché tu e lui potevate stare insieme. Ritorna in te Phoebe!
Phoebe mi guardò.
Phoebe: salutami Prue da parte mia.
Phoebe alzò la mano per graffiarmi.
In quel momento mi passò tutta la vita davanti: la vita prima che diventassimo delle streghe, la prima volta che avevo usato il potere di bloccare, Prue, i demoni che avevamo sconfitto, Dan, il mio matrimonio, il funerale di mia sorella, Paige, quando abbiamo eliminato la sorgente, tutte le carezze e i baci di Leo… non potevo morire, non così. Con le braccia mi coprii gli occhi, se fossi morta, forse avrei riincontrato Prue, e Paige.
Vidi quasi nel buio la sua mano che si avvicinava al mio braccio per graffiarmi, tolsi il braccio dalla faccia e mentre ripensavo a tutta la mia vita vidi……… Cole che saltava addosso a Phoebe. Si rotolavano nell’acqua e Phoebe cercava di graffiare Cole.
Sapevo che dopo averlo ucciso o graffiato sarebbe venuta da me e non ci sarebbe stato qualche altra persona che mi avrebbe salvato.
Mi alzai da terra e cercai di aiutarlo.
Buttai via Phoebe da sopra Cole e lo aiutai ad alzarsi.
Phoebe mi saltò addosso e cercò di strozzarmi. Non riuscivo a respirare e l’acqua fredda del mare mi bruciava sulle ferite, cercai di bloccarla ma non
ci riuscivo a muovere le mani.
Cole allora lanciò una sfera di energia verso Phoebe. Lui non avrebbe mai voluto, ma lo aveva fatto.
Phoebe allora si alzò da sopra di me e si diresse verso Cole. Io mi alzai. Servivano cinque sfere di energia per eliminare un mostro del genere, oppure una potente pozione, che io non avevo.
Con una mano feci esplodere Phoebe che invece si bloccò. Evidentemente il mio potere pirocinetico non funzionava su di lei. Improvvisamente sul mio braccio senti un calore, qualcuno mi stava tirando su dal braccio destro. Mi girai e vidi Leo; aveva una fascia su un fianco che era macchiata di sangue. Molto probabilmente era riuscito a fermare il veleno della freccia.
Mi aiutò ad alzarmi da terra e mi guardò fisso negli occhi. Volevo parlargli, ma ero troppo stanca. Lui mise una mano sul mio braccio come volermi guarire ma io lo fermai; lui mi guardò in modo strano. Riuscii a dire a malapena: non farlo, sprecheresti troppe energie.
Poi mi girai verso Cole e vidi che guardava Phoebe e che nell’altra mano aveva materializzato una sfera di energia.
Nessuno di noi voleva che Phoebe morisse, era l’unica rimasta oltre me, Cole la guardò e poi guardò me e Leo. Poi lanciò la sfera di energia verso Phoebe
che si sbloccò e andò a sbattere contro uno scoglio.
Cole la guardò. Notai che aveva gli occhi lucidi, come se stesse per piangere. Dentro di me sentii il mio cuore che si era fatto pesante, non volevo che Phoebe morisse, ma purtroppo non avevamo altra scelta. Cole allora disse: Phoebe, mi dispiace. E lanciò addosso a mia sorella una doppia sfera di energia. Adesso eravamo a quattro, presto Cole avrebbe dovuto lanciare l’ultima sfera che l’avrebbe uccisa.
Cole mi guardò con in faccia un'altra volta. Avrei tanto voluto avere con me Paige e Prue, così avrei potuto pronunciare l’incantesimo che l’avrebbe fatta tornare come prima, normale.
Gli rilanciai uno sguardo e lui capìì che non aveva scelta. Phoebe era ferita e non poteva alzarsi da terra, forse avrei potuto parlare, fare qualcosa.
Corsi verso Phoebe e dissi: Phoebe, so che sei nascosta qui, dentro al corpo di questo demone, so che riesci a sentirmi, ti prego, torna con noi.
Phoebe mi guardò in modo strano.
Mi avvicinai di più a lei.
Leo: Piper, stai attenta.
Piper: Phoebe, torna con noi ti prego.
Sapevo che lei riusciva a sentire quello che dicevo, ma non era abbastanza potente da potersi liberare.
In una frazione si secondo mi diede una botta in faccia, era così forte che feci un volo e cadi nell’acqua. Leo corse verso di me.
Leo: tesoro, stai bene?
Cole materializzò sulla sua mano un’altra sfera di energia e la lanciò verso Phoebe.
Mi tappai gli occhi con le braccia per non vedere e Leo mi abbracciò. Sentii solo le urla di Phoebe e poi i pianti di Cole. Non ce la facevo più, ero stanca, ferita e non avevo più la minima forza.
Sentii il cuore di Leo che batteva nel suo petto. Sentii anche che mi abbracciò più forte. Poi… nulla più.

Mi ritrovai a casa stesa sul divano con Leo che mi stava guarendo le ferite.
Mi curò l’ultimo graffio e vedendo che mi ero svegliata mi disse: ehi! Finalmente, sono due giorni che dormi. Ma non hai fame?
Piper: cosa? Due giorni?
Feci per sedermi ma Leo mi fermò.
Leo: non alzarti, sei ancora debole.
Piper: Paige e Phoebe sono morte vero?
Leo chinò la testa.
Cominciai a piangere.
Leo mi accarezzò la testa e poi mi abbracciò.
Lui era l’unica cosa che mi restava, le mie sorelle erano morte, era finita, il potere del trio non c’era più.
Questa fu la fine.

 
Scritto da Greta

Si lo so, lo so, sono stata molto cattiva, ma questo è il genere di storie che mi piacciono. Pensate che questa storia mia è venuta in mente in Sicilia, dove mia sorella Ari, si è messa della sabbia su le mani e a cominciato ad avanzare verso di me. Allora ci è venuto in mente questo gioco e io l’ho trasformato in una storia.Se volete scrivermi potete mandarmi un’e-mail a kendrawosch@hotmail.com. CIAO!


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