IL MIGLIORE DEI MONDI POSSIBILI (3)
Siamo al terzo episodio della 3° serie "L'esercito della luce", scritto il giorno 29-12-2000. Nemesis, Parsifal e Wismerhill dopo aver parlato con la morte, ora scendono all’inferno per salvare Phoebe.
Questo
racconto è un po’ banale, quindi adatto a tutti
Disclaimer:
si ricorda che tutti i diritti del racconto sono di proprietà del sito “Streghe
Italia” e che tutti i personaggi di "Streghe/Charmed" utilizzati nel
racconto sono di proprietà di Warner Bros Television/ Spelling Entertaiment, e
sono utilizzati senza permesso e non a fini di Lucro
"Charmed"
is a trademark of Spelling Television Production © 2000
La storia riprende subito dopo
che la morte chiama l’angelo della morte, i tre eroi vedono la figura avvolta
nell’ombra emergere piano piano e restano sconcertati vedendo l’immagine del
tanto temuto angelo: un essere stupendo, una donna bellissima, dai capelli
lunghi castani raccolti sulla testa, un volto dolce ma inquietante allo stesso
tempo, dagli occhi bruni e profondi, un paio di ali grandi dal piumaggio bruno,
dal vestito lungo e traparente e con in mano una falce molto grande, ma diversa
da quella posseduta dalla morte.
<<Mi avete chiamato mio signore?>> chiede l’angelo alla morte
<<Si! Conduci questi quattro alla porta dell’inferno, in modo che
possano accedere al regno infernale!>> ordina il mostro
<<Alla porta dell’inferno!?>> chiede sorpreso l’angelo
<<Sì… hanno i requisiti
necessari per andare e tornare, va ora! Abbiamo molto lavoro da fare!>>
ordina la morte, allora i quattro si dirigono verso la porta infernale condotti
dall’angelo; scendono per alcuni metri sotto il tempio;
<<E così…tu sei il
temutissimo angelo della morte…non mi sarei mai aspettato di vederti così!>>
esclama Nemesis rivolto all’angelo
<<E' naturale che Dio mi
abbia creato così…la mia vista, prospetta davanti al defunto una nuova vita,
forse migliore, così non ha rimpianti di quella terrena…ma a volte, e solo a
volte, accadono cose tanto orribili che l’anima non può riposare in pace e
rifiuta di essere accompagnata da me all’altro mondo, allora resta come
fantasma, finchè non riesce a rimettere tutto a posto, e se la situazione è
davvero critica, la rispedisco nel vostro mondo sotto la custodia di un corvo,
l’animale che accompagna le anime giudicate dalla morte alla loro meta (eh
eh così ho anche spiegato sia la trama del film “Il corvo” e sia quella di
“Ghost”), questo per quanto riguarda le anime dei giusti, quelle dei
malvagi invece, se si rifiutano di venire con me e non cambiano idea tempo tre
giorni, restano per tutta l’eternità sotto forma di fantasmi, questa è la
peggiore di tutte le sofferenze…purtroppo accade la stessa cosa alle anime
degli insepolti e dei maledetti…>> risponde l’angelo
<<Perché tempo tre
giorni?>> chiede Parsifal
<<Perché tre giorni, è
il tempo che può avere l’anima per prepararsi ad entrare nella sua dimora
eterna e per andare a trovare i suoi cari un’ultima volta, prima di andare al
cospetto della morte.>> risponde la creatura
<<Ma…io non ricordo
tutto questo…ricordo solo le mie sofferenze…nient’altro…>>afferma
Wismerhill
<<E' ovvio che tu non
possa ricordare nulla, le anime non ricordano questo viaggio, voi siete le
uniche persone che si ricorderanno il mio volto, poiché mi state vedendo da
vivi!>> chiarisce l’angelo
<<Tuttavia…non
capisco…quali sofferenze hai patito se l’inferno è stato distrutto dopo che
ti ho battuto?>> chiede Nemesis a Wismerhill
<<Visto che sulla terra
non c’erano più malvagi, l’inferno è stato sigillato e tutti i demoni
costretti alla tortura, come i dannati…l’inferno non è stato distrutto…,
è stato solo chiuso in modo che nulla sarebbe potuto entrare o
uscire…ma…>> continua Wismerhill
<<…ma io sono stato il
cavallo di Troia del male…che beffa, prima l’ho distrutto poi sono stato
l’artefice del suo ritorno…>> interrompe Nemesis
<<Tutti gli eventi sono
concatenati nel migliore dei mondi possibili (rif. “Candido” di Voltaire),
se tu non avessi fatto tornare il male, i demoni non sarebbero tornati e Wis non
si sarebbe ravveduto, così ora avrà salva la sua anima!>> afferma
Parsifal in tono rallegrato
<<Eh eh…già, tra una
settimana tutto tornerà come prima, Phoebe tornerà in vita, inoltre abbiamo
spazzato via tutti i demoni più potenti, basterà trovare quei pochi
sopravvissuti e Dio farà regnare nuovamente il bene come ha già fatto!>>
conclude molto in maniera molto ottimistica Nemesis, mentre i cinque continuano
a camminare e finalmente arrivano alla porta dell’Inferno, un grossissimo
portone d’acciaio, decorato con forme diaboliche e strani simboli…
<<Bene…ecco la porta,
quando la aprirete, la sibilla vi farà da guida per tutto l’inferno…buona
fortuna!>> conclude l’angelo della morte, teletrasportandosi verso la
sua prossima vittima (se così la possiamo chiamare).
I quattro si avvicinano e
vedono che alla sommità della porta, proprio al centro vi sono delle parole
scritte con un liquido rosso, Nemesis inizia a leggere: <<
“Per me si va nella città
dolente,
Per me si va ne l’etterno
dolore,
Per me si va tra la
perduta gente.
Giustizia mosse il mio alto
fattore:
Fecemi la divina potestate,
la somma sapienza e’l
primo amore.
Dinanzi a me non fuor cose
create
Se non etterne, e io etterno
duro.
Lasciate ogni speranza voi
ch’entrate”.
(Ehm…Dante scusa se ti copio il testo…ah già Dante è morto!…eh eh…allora non ci sono diritti d’autore…)
>> legge
Nemesis
<<Non è proprio una
scritta rassicurante…>> afferma Parsifal
<<Di che liquido è
scritto questo testo?>> chiede Wismerhill alla Sibilla
<<Quello che vedete è il
sangue di Lucifero! Dopo il primo giorno del giudizio, 2500 anni fa, Dio fece
scrivere queste parole con il sangue del suo traditore, prima erano scritte con
la pece infernale…>>risponde Deifobe.
<<Entriamo
dunque!>> incita Nemesis aprendo la porta, i quattro vedono davanti a loro
il vero inferno un luogo oscuro, dove si sentono da lontano le urla dei dannati,
Nemesis non è molto sorpreso di questo luogo visto che già ci è stato, ma
Parsifal, che ha goduto le gioie del Paradiso, si sente disorientato e spaesato,
allora entrano e la porta si chiude alle loro spalle.
<<Bene…tra poco
arriveremo nell’antinferno, qui vedremo la pena dei vili, non ci saranno prove
da superare per questo primo cerchio, perché questo non è il vero inferno, ma
qui vi risiedono solo persone tanto vigliacche da non essere accettate né dai
dannati né dai beati, quindi sono confinati qui, desiderosi di ogni altra
sorte.>> afferma la sibilla rivolta verso i nostri eroi dopo aver percorso
una trentina di metri, quando arrivano nell’antinferno, Nemesis si stupisce
nel vedere tutta quella gente, non credeva che ci fossero stati tanti morti,
tanti che neanche la terra intera potrebbe contenerli (ricordiamoci che qui
siamo in un’altra dimensione e non ci sono limiti di spazio), qui il
ragazzo riconosce molti personaggi, famosi e non, tra i quali riconosce Ponzio
Pilato e il Papa Celestino V (“colui che per viltade fece il gran
rifiuto”), che soffrono tormentati da mosconi e vespe che li stimolano a
correre.
Dopo aver visto questa zona, i
quattro aprono la porta per uscire dall’antinferno e avanzano per andare verso
l’Acheronte, dove vedono moltissime anime che aspettano di essere traghettate,
sono tutte furiose e bestemmiano per tutto il tempo, quando Nemesis si avvicina
al traghettatore intento a far salire i dannati
<<Cosa!??? Ancora tu!!!
Basta! Non ti farò salire su questa barca! Rituffati se vuoi passare!>>
esclama Caronte visibilmente alterato nel rivedere Nemesis, che però porta
dinnanzi a se l’anello datogli dalla morte
<<E' la morte in persona
che ha acconsentito per la mia venuta, questo anello ne è la prova!>>
ribatte Nemesis al traghettatore infernale, che resta colpito al vedere
l’oggetto
<<Va bene…vi farò
passare!>> esclama Caronte
<<Coraggio branco di
smidollati, alzate il c**o da questa barca e scendete!>> urla il demone ai
dannati saliti sulla barca colpendoli ripetutamente con il remo per incitarli a
scendere ("Caron dimonio con occhi di bragia…batte col remo qualunque
s’adagia”).
<<Avanti salite!>>
ordina Caronte ai tre eroi e alla sibilla, che salgono sulla barca, il demone
allora inizia a traghettarli verso la sponda giusta dell’inferno, portandoli
dove risiedono i dannati.
<<Ecco fatto, siete
arrivati…non voglio più vederti da queste parti! Intesi!?>> eslama
Caronte rivolto verso Nemesis, che non bada molto alle sue parole e con i suoi
tre compagni avanza verso il limbo
<<Siamo arrivati al primo
cerchio, già qui vi si prospetteranno delle prove da superare…questo non è
un luogo di vera e propria pena…qui risiedono quelli morti senza battesimo,
non soffrono, ma sono sopraffatti dalla voglia di vedere Dio, ma non
possono…>> afferma la sibilla indicando gli uomini e le donne
apparentemente liberi e in pace, ma con il cuore colmo di rancore.
<<Che prova dobbiamo
superare?>> chiede Wismerhill alla donna
<<Aspettate e
vedrete…>> risponde la vecchia
I tre continuano ad avanzare
per il cerchio, vedono molti uomini giusti e i grandi poeti classici, che hanno
avuto la sfortuna di nascere prima della venuta di Cristo, finchè giungono al
cospetto di un uomo anziano, alto, con la barba lunga e bianca, come i capelli
<<Chi siete voi, che
passate per questi luoghi? Siete mortali?>> chiede l’uomo
<<Sì… siamo dei mortali,
e dobbiamo salvare una donna innocente dalla dannazione!>> risponde
Parsifal
<<Io invece sono
Socrate!, sono uno dei nove guardiani dell’inferno è sarò il vostro primo
ostacolo!!>> afferma il filosofo
<<Dovremo
batterci?>> chiede Parsifal
<<Mi dispiace ma non sono
fisicamente forte…dovrete rispondere ai miei tre indovinelli, se ci
riuscirete, la chiave per aprire la porta e passare al prossimo cerchio sarà
vostra!>> esclama Socrate
<<Cosa!?? Indovinelli?
Ma…io non ne sono capace…>> esclama Nemesis (effettivamente è un
po’ scadente nel risolvere indovinelli…)
<<Va Bene…vai con il
primo!>> esclama Parsifal
<<Inizio io, poi Parsifal
e infine tu! ok?>> chiede Wismerhill a Nemesis decidendo il turno
<<Va bene…che Dio ce la
mandi buona…>> esclama Nemesis frustrato
<<Eccovi il primo
indovinello: “Appena pronunci il mio nome, vado via. Chi sono?”.>>
Chiede Socrate
<<Dunque…se
pronunci…ehm…forse sei…il…silenzio…Ma certo, sei il Silenzio!>>
esclama Wismerhill trovando subito la soluzione
<<Esatto!…il
prossimo!>> incita Socrate vedendo avanzare Parsifal
<<Ecco il
secondo…”Quando sono vicino a te, più sono grande, e meno riesci a
vedere.Chi sono?”>> Chiede il filosofo
<<Questa è
facile…dunque…si, Sei il Buio!>> esclama Parsifal
<<Ora tocca a me…come
cavolo faccio, non sono mai riuscito a completare un indovinello in vita
mia…>> pensa Nemesis più che frustrato
<<Esatto, hai indovinato,
avanti l’ultimo!>> incita il filosofo rivolto verso Nemesis, che avanza
molto teso
<<Ecco l’ultimo
indovinello: Sono acqua, ma non vengo bevuto, sono rosso, ma non sono fuoco,
cosa sono?>> Chiede Socrate
<<Acc…ehm…dunque…acqua,
che non viene bevuta…sei….ehm…….il…>> balbetta Nemesis con
l’aria più ignorante che possa mai fare
<<Coraggio! Puoi farcela!
È banalissimo!>> incita Wismerhill
<<Avrei dovuto
insegnargli a risolvere indovinelli…>> pensa Parsifal rammaricato
<<Devo stare
calmo…dunque…ah già, certo, sei un cocomero! (non è molto serio come
indovinello, ma dovete accontentarvi di quello che passa il convento…)
Risponde Nemesis
<<Maled…ahi indovinato!
Va bene prendete questa chiave e sparite!>> ordina Socrate ai quattro ai
quali porge la prima chiave della prima porta infernale
<<Bene…andiamo!>>
Incita Wismerhill seguito dai due paladini e dalla sibilla…
Spostiamoci ad Altemberg, Prue e Piper, sono state condotte nella torre est del castello di
Sinister e sono state accolte da una giovane donna
<<Benvenute…d’ora in
poi mi occuperò io di voi!>> esclama la ragazza rivolta verso le due
streghe, una giovane dai capelli lunghi castani, con gli occhi azzurri e molto
carina
<<Chi sei?>> Chiede
Prue alla ragazza
<<Il mio nome è
Marianna, Frate Sinister mi ha ordinato di prendermi cura di voi>>
risponde la ragazza sorridendo
<<Piacere di fare la tua
conoscenza!>> esclama Piper
<<Il piacere è tutto
mio!>> ribatte la giovane
<<Posso farti una
domanda?>> chiede Prue a Marianna
<<Fa pure!>>
risponde la giovane
<<Ma se Sinister è un
semplice Frate, come può essere il capo di una città così grande?>>
chiede Prue
<<Sinister non è un
semplice frate, lui discende da una dinastia di monaci guerrieri, vecchia mille
anni, questa dinastia fu scelta da Dio per poter riportare l’ordine nel mondo
in caso di disordine, tuttavia, generazione dopo generazione, battaglia dopo
battaglia la famiglia di Sinister ha dimenticato questo nobile compito, e ha
perso l’obbiettivo per cui è stata scelta, accumulando sempre più ricchezza,
tanto da poter costruire una città intera.>> risponde Marianna
<<In realtà Sinister non
è assolutamente degno di questa città, lui nomina Dio invano e si copre con il
suo nome per fare i suoi comodi, e devo dirla tutta…da quando è tornato con
voi, l’ho visto cambiato…>> bisbiglia la ragazza
<<Cambiato?>>
chiede Piper
<<Ehm…non so spiegarlo,
ma è diverso dal solito…>> risponde Marianna
Spostiamoci ora all’ospedale
della città, il soldato che è stato afflitto da un malore improvviso viene
portato qui da alcuni amici, il dottore inizia a visitarlo e resta pietrificato
quando vede scopre il suo braccio e vede sotto la sua ascella un bubbone di
colore viola
<<Oh mio Dio…no non può
essere vero no!!>> esclama il dottore con aria inorridita
<<Cosa c’è dottore? È
grave?>> chiede il soldato amico del malato
<<E' peste!>>
risponde il dottore
<<Cosa???!!!! Peste??? No
non può essere! Questa malattia è stata isolata parecchi anni fa e non abbiamo
un rimedio!>> ribatte disperato un assistente, mentre il soldato vicino al
letto si accascia a terra delirante
<<Non toccatelo! È
affetto da peste! È contagioso!>> Urla il dottore, che grazie ai guanti
non è stato contagiato
<<Cosa possiamo
fare?>> chiede un altro soldato
<<Prendete questi due e
portateli nel vecchio capanno abbandonato 15 Km a sud di qui e dategli fuoco! È
l’unico modo per arrestare il morbo!>> ordina il dottore in tono
colpevole
<<Va bene…ma è meglio
non farlo sapere a frate Sinister…>> afferma il soldato prima di
mettersi i guanti e portare insieme ad un altro uomo, i corpi dei due malati su
di un camion e portarli al capanno
<<Maledizione! spero solo
che il morbo non si dilaghi…>> pensa il dottore.
Intanto è passato il primo
giorno, Prue e Piper dopo essere state accolte da Marianna si sono riposate per
il resto della giornata, i soldati che dovevano bruciare i due corpi appestati,
hanno eseguito l’operazione e il medico dell’ospedale ha sfogliato per tutta
la notte i suoi libri per cercare qualche rimedio per la peste, ma inutilmente.
Nemesis e i suoi compagni
intanto dopo essersi riposati, arrivano al 2° cerchio, quello dei lussuriosi.
<<Ecco qui il cerchio dei
lussuriosi, sono sbattuti da tutte le parti da un potente vento…>>
afferma la sibilla ai tre
<<Personalmente
immaginavo un’altra pena per loro>> pensa Nemesis (non dico quale
pena per la censura…) quando si gira e vede un uomo di bella presenza
sbattuto da tutte le parti, lui non è ancora morto, ma la sua anima è già
qui.
<<Tsk…tanto
potente…ma il suo denaro vale meno di zero qui…>> pensa Nemesis (sono
stato un po’ oscuro qui, ma non importa)
I quattro avanzano, quando
arrivano in prossimità di una caverna la sibilla resta inorridita
<<Maledizione!
Nascondetevi, si stanno avvicinando dei balgator!!>> urla la Sibilla
andandosi a nascondere dietro una roccia nei paraggi
<<Sono i guardiani del
cerchio?>> chiede Wismerhill
<<S…Sì! Sono i
guardiani, questo è il loro rifugio, nascondetevi, li attaccherete di sorpresa,
per voi è l’unica speranza!>> esclama Deifobe
<<Tsk… ci stai ancora
sottovalutando!>> ribatte Wismerhill
<<Ah già! Come decidiamo
i turni di lotta?>> chiede Nemesis
<<Con la morra
cinese!>> risponde Parsifal (è un po’ infantile, ma visto che la
usano anche Goku e Vegeta…), i tre allora fanno il gioco, mentre la
Sibilla li guarda un po’ perplessa, ecco i risultati del gioco: Parsifal per
primo, Nemesis per secondo e Wismehill per ultimo
<<Bene, io sono il primo,
vediamo un po’ questi Balgator…>> pensa Parsifal, mentre dalla caverna
spuntano fuori tre di questi demoni
<<Uhm…cosa ci fanno tre
pivelli come questi soli soletti qui all’inferno? Eh Notch?>> chiede Un
demone ad un suo compagno
<<Forse vogliono
passare…Oh ma che paura! Sono venuti ad ucciderci!>> Canzona l’altro
demone
<<Beh, facciamoli fuori,
tanto per passare il tempo!>> ribatte il terzo balgator
<<Ehi, sono io il vostro
avversario!>> urla Parsifal, che scompare e riappare dietro il primo
demone, tagliandoli la testa con la sua spada, poi in maniera fulminea avanza
verso il secondo dividendolo a metà tegliandolo orizzontalmente alla pancia,
mentre il terzo resta attonito
<<Ma….ma…chi cavolo
siete!>> urla tremando il demone che tenta di scappare volando
<<Dove credi di
andare!>> Urla Wismerhill tirandogli contro una sfera infuocata
carbonizzandolo
<<Ehi! Guarda che toccava
a me!>> urla Parsifal inasprito
<<Ehm…scusa mi sono
distratto!>> ribatte Wismerhill mortificato
<<Ok, non
importa…>> dice il paladino
<<Madonna santa…chi
sono questi tre?>> pensa Deifobe stupita, quando guarda a terra e vede la
chiave del 2° cerchio
<<Ah…ecco
qui la chiave…andiamo!>> Incita Nemesis prendendo la chiave da terra e
andando verso la porta, seguito dai suoi compagni, quando arriva, la apre e vede
il terzo Cerchio…
Scritto da Marco Matteoli / Nemesis