Streghe Italia Fan Fiction

L'ANIMA CONTROGEMELLA


TRAMA: un giorno squilla il campanello di Villa Halliwell, Prue apre il portone e si trova davanti un uomo girato di spalle che le dice: "Mi riconosci, sono io…"…

PROTAGONISTI: Shannen Doherty (PRUE), Holly Marie Combs (PIPER), Alyssa Milano (PHOEBE) e con la partecipazione straordinaria di Jason Behr (MAX), Katherine Heigl (ISABEL).

DATA DI CREAZIONE: 06.08.01

ADATTO: a tutti

DISCLAIMER: Tutti i diritti di questo racconto sono di proprietà del sito internet "Streghe Italia" nonché tutti i personaggi di "Streghe / Charmed" qui riportati sono di proprietà Warner Bros Television / Spelling Entertainment, e sono utilizzati senza nessun permesso degli autori e non a fini di lucro.
I diritti d'autore del racconto "Il Vero Sentimento" sono riservati a Franco Corsi (Erik, FAN #0124), quale autore ed ideatore del brano, e concessi solo per questo uso ad Antonio Genna, per integrare il brano "L'anima controgemella" da pubblicare sul sito di Streghe Italia, quindi sono vietate la riproduzione e la copiatura del testo in questione. 


Era una mattina di domenica come tutte le altre: alzata tardi, colazione molto lenta, lunghi bagni caldi con profumi orientali, petali di rosa e soprattutto per Phoebe televisione a volontà.
Verso mezzogiorno squilla il campanello del portone, tutte e tre sedute comodamente sul divano a sgranocchiare delle patatine prima di pranzo, e nessuna vuole andare ad aprire e misteriosamente và Prue.
Aperta la porta si trova davanti un uomo girato di spalle che le chiede se si ricorda di lui; per un attimo Prue stava per richiudergli la porta, ma lo incuriosiva molto……., si girò di scatto e le disse: 
"sono io, Max!!!!, non mi riconosci Prue, è impossibile finalmente ti ho ritrovato, sei proprio tu, sapessi quanti anni sono che ti cerco, non ho mai smesso di pensare a te, ogni notte ed ogni giorno,…, e tu????". 
Prue rimase sconvolta e felice allo stesso tempo, non sapeva cosa dire, lo aveva riconosciuto e lo fece entrare. 
Prue: Max, ma sei proprio tu, che sorpresa, entra!!!!!
Le altre due sorelle incuriosite stavano orecchiando al portone, ma in un batti baleno si sono scaraventate nel salotto e fecero le indifferenti quando Prue e Max entrarono nella sala. 
Prue: "Piper, Phoebe, questo è Max, voi non lo potete conoscere perché ci siamo frequentati solo al College, abbiamo avuto una storia, una bella storia, ma è durata solo 5 anni, proprio quelli del college."
Piper:"Bene accomodati, siamo contente di conoscerti, vero phoebe?"
Phoebe:" si si, siamo contente di conoscerti, chissà quante cose hai da raccontarci su Prue" 
Max:"vostra sorella è stupenda, non è cambiata niente, è sempre come 10 anni fa"
Piper corse subito in cucina per portare del dolce preparato, senza farlo apposta, la mattina stessa, Phoebe prese il cappotto di Max e corse sul piano superiore per metterlo nell'armadio e per prendere la macchina fotografica, ma mentre saliva le scale ebbe una visione:

- Prue veniva uccisa da Max, in un parco di notte -

Tra i vari aneddoti che raccontavano, Prue e Max dissero alle sorelle che mentre erano al College avevano scritto insieme un racconto, Il Vero Sentimento, ispirandosi ad un racconto di una loro scrittrice preferita "Karen Blixen",…. in quel momento a Prue venne il desiderio di rivedere quel manoscritto e chiese a Max dove lo aveva messo visto che lei non lo aveva più visto da tempo. 
Lui fece una faccia un po' da sbalordita perchè lo aveva regalato a sua sorella Isabell anni fa, in quanto credeva che mai più l'avrebbe rincontrata e quindi meno ricordi di lei c'erano in giro e meglio era. 
Prue, un po' arrabbiata volle chiamare al telefono Isabell, che nel frattempo si era sposata con Michael, compagno di stanza di Max al college
Prue: Mi dai il numero di telefono di Isabell?
Max: te lo scrivo,…, eccolo

Al telefono 
Prue: Isabell, ciao sono Prue Halliwell, ti ricordi di me, la ex fidanzata di tuo fratello..
Isabell: Oh, certo che mi ricordo di te, non parlava d'altro, giorno e notte, come stai, quanti anni…e le tue sorelle?
Prue: stanno benone, senti, ti ho chiamato per dirti che tuo fratello mi ha fatto una sorpresa, è venuto da me e siamo qua a ricordare un pò i vecchi tempi del college, quando stavamo insieme, e in particolare quando abbiamo scritto un racconto "Il Vero Sentimento", ecco vedi proprio di questo volevo parlarti, Max mi ha detto di avertelo regalato, però sai siccome è un bel ricordo lo rivorrei io, tu cosa mi dici???
Isabell: ma Prue stai scherzando, ma certo che te lo restituisco, è storia tua e di Max, quindi è giusto che lo abbia tu! Come posso fartelo riavere?
Prue: Guarda, prima su iniziativa di Max abbiamo organizzato una cena tutti insieme al P3, il Pub di mia sorella Piper, sabato sera, così potrai portarmi il manoscritto, ok?
Isabell: Certamente, a che ora?
Prue: alle 9 va bene?
Isabell: Certo, saremo dei vostri, mi passeresti mio fratello un attimo? Grazie!
Prue: Max, isabel ti vuole parlare? Vieni al telefono!
Max: per favore, dille che sono in bagno!
Prue: Iisabell mi dispiace ma è entrato in bagno adesso!
Isabell: non fa niente grazie e a sabato!!!!
Prue: Ci vediamo, grazie e ciao!!!!

Prue tutta felice racconta a Max quello che le ha detto la sorella, e si vanno a sedere sul divano, intanto Piper comincia ad apparecchiare la tavola..
Phoebe stava pensando ancora alla visione e non si sapeva dare pace, e con Piper decisero di non dire niente a Prue per il momento, ma di starle più vicina.
Piper: Max, Max ti fermi x pranzo?
Max: no no, devo scappare, anzi è tardi, devo sbrigare una commissione importante e devo andare via, ci vediamo sabato alle 9 al P3, ciao!!
Piper: Gatta ci cova!
Phoebe: e sì!
Prue: ma smettetela, doveva andare in qualche posto importante, mi ha detto che è 
Piper: io non mi fiderei troppo, ritorna dopo 10 anni, regala il manoscritto, non vuole parlare con la sorella al telefono, …, ma!
Phoebe: è vero quello che dice Piper, non mi piace il suo atteggiamento!!!!!!
Prue: siete tutte e due invidiose perchè si è ricordato di me dopo tutto questo tempo e nessuno è mai ritornato a cercare voi! Bleeeeee!!!!!!!
Piper: fa un po' come ti pare, tanto chi ti comanda
Phoebe consulta il libro delle ombre
Piper: oh Phoebe cosa lo consulti a fare il libro, non c'è mica scritto niente su un vecchio fidanzato che torna dalla sua ex e magari, non so!! la vuole uccidere !
Phoebe: io non ne sarei così sicura leggi….

"……..Ogni 1000 anni, un anima cattiva," la controgemella", si impadronisce del corpo di un primo fidanzato di una strega buona per ucciderla ed impadronirsi del suo cuore in una notte di luna piena in un parco buio, per prendersi i suoi poteri" 

l'unico rimedio e schiaffargli in faccia una pozione magica preparata con delle erbe speciali!

Le due sorelle subito si misero a preparare la pozione allo scuro di Prue
Phoebe: hai letto, è lui, l'anima controgemella, povera Prue!!!
Piper: con noi al suo fianco non dovrà temere niente!
Phoebe: speriamo in bene, eh….. stai attenta con quell'erba è troppa!!!
Piper: stai zitta Phoebe, la cuoca sono io, le saprò io le dosi, no!?
Phoebe: d'accordo, basta che non ti arrabbi……

Nella notte Prue si sogna per filo e per segno il testo del loro racconto, press'a poco così:

Una mattina del 1815, un uomo e una donna, decisero di fare una lunga passeggiata sui loro possedimenti nella bellissima brughiera dello Yorkshire, in Inghilterra.
Si erano sposati esattamente un anno fa ma, all'inizio, il loro matrimonio fu contrastato dalla famiglia di lei, importante e notevole Casata di vecchio stampo, economicamente superiori rispetto a quella del marito.
I due innamorati, che avevano ventisei e vent'anni, non sentivano ragioni e vivevano nella speranza, considerata da loro una musica antica e un motivo in più, nella vita, ed è proprio grazie a quel motivo, che alla fine i genitori di Catherine decisero di concederle il matrimonio con William.
I due giovani erano felicissimi, non erano più costretti a vedersi di nascosto, ora erano liberi di volare e di trascorrere la loro vita come due uccelli liberi, nella brughiera, per il resto dei loro giorni insieme.
William aveva promesso alla moglie di amarla in eterno e che nessuno al mondo poteva scalfire il loro legame.
Catherine si sentiva molto amata, ed aveva la sensazione che la loro unione non si sarebbe mai spezzata.
La ragazza aveva smesso da poco di giocare ai giochi della fanciullezza, ora si vestiva e si acconciava i capelli da sola, amava sistemare i fiori in giardino e suonare il pianoforte, insomma viveva un' esperienza incantevole e piena di amore, cosa che non aveva mai provato prima di allora, visto che i due "despoti" di genitori che aveva, non le avevano mai dimostrato il loro affetto perché troppo presi dai loro affari.
Era una splendida giornata di Agosto, nell'aria c'era un profumo intenso di fiori ed il vento, le spettinava i lunghi capelli mori come l'ebano, ad un certo punto si incamminarono per un sentiero che attraversava un piccolo boschetto infestato da incantesimi e creature magiche, raccontate dagli abitanti del villaggio, ma non avevano paura, perché il loro grande amore avrebbe sconfitto anche le più malefiche streghe che potevano abitarvi.
Alla fine del bosco si arrivava al pascolo delle pecore di William, il quale era molto orgoglioso di loro, ed aveva in mente di realizzare una bellissima razza Inglese, mescolando le sue pecore con quelle di razza Danese.
Catherine pensava che il marito fosse matto, pensava che in lui vivesse ancora il bambino che ormai non era più, e si sentiva molto più matura quando willy pronunciava quei sciocchi discorsi sulle pecore.
Arrivati nei pressi dell'Ovile, Henry, il guardiano, gli corse incontro e tutto trafelato, preoccupato e spaventato disse a willy che due delle pecore danesi importate da pochi giorni, stavano molto male, non si reggevano sulle zampe, subito un paio di ragazzi andarono a prendere le pecore malate, mentre Willy e Henry continuavano a discutere.
Catherine cominciò a guardarsi intorno, raccolse dei fiori per finire la collana, incominciata prima con il marito, ma tutto ad un tratto si fermò e fu spaventata dalle parole di Henry che alludevano ad un ladro di pecore.
Infatti, negli ultimi mesi quel famigerato ladro si era addentrato negli ovili vicini come un animale feroce, quasi un lupo, a rubare pecore o a ferirne altre, due notti prima era entrato nella casa del buon vecchio Phil, il quale era riuscito quasi a prenderlo, ma era troppo lesto per delle vecchie ossa come le sue, quindi scappò con tre pecore e due uccise.
Sentito questo brutto racconto, a Catherine venne voglia di scappare via da lì per non sentire più niente, nel frattempo i ragazzi portarono le pecore malate fuori dall'ovile e tutti cercarono di capire quale malattia le avesse colpite. Willy si accorse dello stato d'animo della moglie e le chiese di ritornare a casa, e pregandola di camminare piano così avrebbe potuto raggiungerla rapidamente.
Catherine arrabbiata gettò sull'erba il gran cappello estivo con nastri color dell'oro e se n'andò, camminava molto lentamente come le aveva detto il marito, il paesaggio era splendido intorno a lei, tutti gli alberi, gli animali, i fiori erano suoi. Dopo una collinetta si accorse che dall'ovile non la potevano più vedere e nella mente le dilagò un'idea e si fermò per meditarla.
Due giorni prima suo marito era andato a fare una cavalcata e lei non aveva voluto parteciparvi, ma aveva preferito andare a passeggiare con il suo cane per esplorare da sola la loro grande proprietà.

Il cane la portò in una radura dove non era mai stata e in quel momento si era accorda d'essere proprio nel cuore della sua nuova casa, ci sarebbe rimasta ancora per tanto tempo, ma si stava facendo notte e doveva rincasare.
Arrivata ai piedi del famigerato boschetto, lo scrutò minuziosamente in ogni sua parte per trovare l'ingresso giusto del suo nascondiglio, e vi entrò.
Trovò il punto che cercava e si chinò per dividere il fogliame, allora l'orlo del vestito le rimase impigliato nel piede e si fermò per liberarlo, quando si rialzò si trovò faccia a faccia con un uomo.
Era lì, a due passi da lei. Catherine lo guardò, aveva il volto coperto da una miriade di lividi, vestito di stracci, scalzo, con le caviglie fasciate di pezza, e nella mano destra stringeva il manico di un coltellaccio. Aveva più o meno la sua età, rimasero a guardarsi senza parlare e con il fiato spezzato da una freccia di paura. Quell'incontro nel bosco trascorse tutto senza una parola, per i due protagonisti sembrarono ore, mentre trascorsero solo cinque minuti.
Mai in vita sua si era trovata in una situazione del genere, e mai come adesso desiderava avere vicino il caro willy, quella parola rimbombava nel suo cuore come una goccia che increspa l'acqua di un lago di montagna, facendole coraggio, guardò l'uomo che le stava davanti come avrebbe guardato una delle streghe che albergavano nel bosco, e cercava di farsi forza.
Sebbene non togliesse gli occhi dal viso dell'uomo, ai suoi piedi si trovavano dei sacchi che insieme formavano una cuccia, e c'era qua e là qualche osso rosicchiato, e delle pelli che assomigliavano a quelle delle pecore. Di notte doveva essere stato acceso il fuoco, perché per terra vi erano delle ceneri.
Il misterioso uomo spostò il braccio, alzò lentamente il polso e drizzò lentamente la punta del coltello fino a puntarle la gola. Era un gesto pazzo, ma lentamente ripose il coltello e lo rinfilò nella fodera della cintura.
Ella con se non portava oggetti di valore, salvo la fede nuziale che suo marito le aveva messo al dito il giorno più bello della sua vita. Se lo sfilò, e così facendo lasciò cadere il fazzoletto. Tese verso di lui la mano con l'anello, e gli ordinò di sparire com'era apparso. In quel gesto muto, la sua giovane forma aveva le sembianze di una monaca che con un gesto sacro portava alla sparizione un essere mostruoso e demoniaco. Egli gli tese lentamente la mano, con le dita toccò le sue, e la sua mano non tremò al suo contatto, ma non prese l'anello, lo lasciò cadere a terra, com'era caduto il fazzoletto. Rotolò fino al suo nudo piede, ma il giovane continuò a fissare Catherine, si chinò di scatto e raccolse il fazzoletto. Intanto il suo viso, si fece lentamente più biamco, per altri due o tre secondi tenne lo sguardo fisso sul volto di lei, poi alzò lentamente la faccia e chiuse gli occhi. Con quel gesto egli fece ciò che ella lo aveva supplicato di fare, era libera.
Fece un passo indietro, e scivolò senza far rumore, come era venuta. Fuori dal nascondiglio aveva in mente solo il viso di willy che le sorrideva, correndo fra gli alberi, riuscì ad uscire dal folto bosco, e trovato il sentiero tra i prati profumati della brughiera, si avviò verso casa.
Suo marito non aveva ancora svoltato l'angolo del boschetto, che la vide e la chiamò. Lei udì la sua voce, si voltò di scatto e vide un angelo, vide la persona più preziosa della sua vita, e gli corse incontro, abbracciandolo e coprendolo di baci.
Cominciò a spiegarle quello che era successo alle pecore, e mentre parlava nel suo cuore echeggiavano le voci della pace e della tranquillità dopo quei terribili momenti di paura. Dopo un po' William si accorse dello strano silenzio di catherine gli si avvicino e le chiese se le era successo qualche cosa, mentre era all'ovile. Ella non sapeva cosa dire, e alla fine scoppiò a piangere dicendo di avere perso la cosa più cara che li tenesse legati insieme, l'anello nuziale.
William le spiegò che non è un anello che unisce una coppia, ma il vero sentimento, cioè l'amore che lega una persona ad un'altra, e le disse inoltre che anche se fossero stati poveri da non permettersi un anello, il loro legame non si sarebbe rotto, il loro affetto reciproco non sarebbe svanito, perchè anche un filo d'erba attorcigliato a forma di anello, avrebbe potuto sostituirne uno, ma è il sentimento che si prova, la cosa più importante.
Catherine rimase stupita dalle parole del marito che non disse nulla, ma sfoderò un bellissimo sorriso il che alludeva alla sua nuova serenità, ritrovata, grazie al marito.
I due giovani ripresero il cammino verso casa, mentre i colori del tramonto gli avvolgevano come se li volesse abbracciare, e piano piano scomparirono dietro una collinetta.


La mattina seguente 

Prue si alzò con un sorriso sulle labbra che non aveva mai avuto e le sorelle ne rimasero stupefatte, ma subito gli raccontò che aveva sognato il racconto e lo aveva vissuto da protagonista, 
Prue: "è stato emozionante, rivivere quell'avventura"
Piper: si hai ragione, bevi il latte prima che si fredda.
Phoebe: bene io scappo devo uscire.. ciao
Prue: perché si comporta così?
Piper: non so!
Prue: ma come siete scontrose questa mattina, stasera sarà stupenda!
Piper: ehhhehhehehehhe (e sì cara Prue ma stai attenta a Max) ehhehe
Prue: cosa barbotti?
Piper: niente!!!!
Prue: ma cosa avete tutte!!!

Sabato sera al P3

Prue: Ciao Max, sei stupendo
Max: e anche tu non scherzi, assomigli a Catherine,
Prue: grazie mille, te ne ricordi allora?
Max: come scordarlo, poi con la luna piena tutto è più bello, e si ricorda meglio!
Piper tremò quando sentì queste parole
Phoebe: bene basta con i saluti, andiamo a tavola, ho una fame da Lupo mannaro!
Piper: sì, questa sera il P3 offre cibo messicano, ottimo per i lupi.
Prue: Max, dobbiamo a pettare Isabell e Michael!!!
Max: Scusa amore, ma no, non verranno, Isabell ha preso una brutta indigestione ieri e non può venire, comunque ha dato a me il manoscritto eccolo…
Prue: Che bello, quanti anni sono che non lo vedo, è uguale a come lo ricordavo, che bellezza, grazie, ma mi raccomando saluta tanto Isabell e ringraziala da parte mia.
Max: certamente, mangiamo?
La cena continuò stranamente senza tanti errori, tranquilla e serena, Prue sembrava tra le nuvole, ma Piper e Phoebe erano sui carboni ardenti, cosi..
Piper: Prue, seguimi in bagno, per favore, muoviti!!!!
Prue: scusa, ma non puoi andarci da sola?
Piper; Prue!!!!!
Prue: va bene
Phoebe: vengo anche io, aspettatemi!!!
Max: che bello tutto solo, eh!!!

Nel bagno

Piper: Prue non te lo avevamo ancora detto, ma Phoebe ha avuto una visione, Max ti ucciderà nel parco, staseraaaaaa
Prue: ma cosa dici!
Phoebe: sorellina, è vero stai attenta, nel suo corpo vi si è intrufolato l'anima Controgemella che uccide le streghe bianche da parte dei suoi ex fidanzati per rubargli i poteri, ogni 1000 anni!!!
Piper: ho capito, non c'è neppure la sorella, è caso che non sappia niente neppure lei, o..
Phoebe: …oppure ha ucciso pure lei!!!!!
Prue. Questo è veramente troppo!!! 
Prue esce dal bagno e le sorelle rimangono sconvolte ma la seguono!
Piper: andiamo!!!

Finita la cena

Max: usciamo a fare una passeggiata, che ne dici?
Prue: Ma certo
Piper: ma fa freddo, fuori Prue!!!!!!!!!!
Phoebe: è vero, mettevano pioggia questa sera al Meteo!!!
Max: ma se si vede perfino la luna piena!
Prue: che bello, ciao e non aspettatemi alzate!
Prue e Max escono dal P3 e le due sorelle li seguono di nascosto!

Max: è bello rincontrarsi dopo tanti anni e volersi bene come allora è vero?
Prue: è verissimo
Max: guarda, c'è un parco con una panchina più avanti, ci andiamo? Potremo guardare le stelle!!!!!
Prue: ma certo, che romantico che sei diventato, non ti ricordavo così!

Piper: vedi la stà portando in un parco… oddiioooo
Phoebe: e c'è la luna piiiieeennnnnaaa

Davanti alla panchina Max la stava abbracciando,… quando da una tasca dei pantaloni tira fuori un coltello e stava per pugnalare Prue alle spalle, ma Piper entra in azione…
Piper: fermati (con il suo potere)
Piper: Cara Pruè hai visto, hai visto, eh, eh il tuo caro Max!!!!!
Phoebe: sei contenta, ora spalmagli addosso questa pozione e tornerà normale
Piper:…e impara a dar retta alle tue sorelle
Prue: ma come è possibile, Max non lo avrebbe mai fatto!!!
Piper: ma Controgemella sì!
Prue: grazie 1000 e ora e dopo????
Phoebe: sul libro c'è scritto che una volta fatta azione la pozione e liberato dall'anima controgemella non ricorderà niente, ma tu fai come se non fosse successo niente, ok?
Prue: che sciocca, non vi ho dato retta, siete delle brave sorelle!
Piper: modestamente; Ora!!!!!(usando il potere per smobilizzarlo)
Piper e phoebe tornano a casa, Prue gli butta addosso la pozione e Max cade a terra

Dopo qualche minuto
Prue: Max stai bene, max???
Max: Prue, cosa ci facciamo qui, come mai siamo qua, non ricordo niente, che testa confusa!!!
Prue: non ti preoccupare, non è successo niente, adesso torniamo sulla panchina a vedere le stelle
Max: d'accordo ma non ricordo, boh!
Prue: io sì, ma non importa, guarda si vede Sirio!!*
Max: si è Sirio, che bella…….., ma il manoscritto?
Prue: è qui con me, non ti preoccupare!!!!!
Max: Ok 
(Max trascorre ancora qualche minuto molto a disagio e perplesso, ma poi la serata continua benissimo)

 
Scritto da Erik (fan #0124)


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