IL PIANO DI CHRIS
Riassunto: Chris, spaventato perché rischia di scomparire per sempre se i suoi genitori non lo concepiscono, decide di aprire un varco nel tempo e finisce nel passato delle sorelle Halliwell, rischiando di cambiare il corso degli avvenimenti e mettendo in pericolo la vita della sua stessa madre, Piper.
Data di composizione: 8 maggio 2006
Periodo di svolgimento: la sesta stagione, dopo la puntata “Quel genio di Phoebe”, con un salto nel passato, verso la fine della seconda stagione.
Adatto a tutti
DISCLAIMER: Si ricorda che tutti i diritti del racconto sono di proprietà del sito “Streghe Italia”, e che tutti i personaggi di “Streghe/Charmed” utilizzati sono di proprietà Warner Bros Television / Spelling Entertainment, e sono utilizzati senza il permesso degli autori e non a fini di lucro.
“Tu non riesci proprio a capire, zia Phoebe”, disse Chris
con aria preoccupata, “Se mamma e papà non torneranno insieme ed io non verrò
concepito, per me sarà la fine!”
“Lo so, Chris, ma non puoi cercare di cambiare le cose con la magia. Già hai
combinato abbastanza guai facendo diventare Leo un anziano. Ora non puoi
rimettere tutto a posto di nuovo.”
Chris la guardò spazientito. “E allora cosa dovrei fare?”
“Prova semplicemente a ricordare loro le cose belle che li hanno uniti in
passato. Non c’è bisogno di arti magiche per questo. Se il loro amore è sempre
lo stesso di un tempo, vedrai che qualcosa succederà.”
Il ragazzo sembrava un po’ scettico. “Già, peccato che io non sappia cos’è che
li ha tanto uniti in passato. Mamma evitava di parlarmi del tempo in cui lei e
Leo si sono innamorati e lui è sempre stato così assente; era troppo impegnato
col suo lavoro di angelo bianco per parlare con me.”
“Oh, non chiederlo a me”, disse con una risatina Phoebe, “Piper non mi ha mai
confidato granché riguardo alla sua storia con Leo. E’ sempre stata piuttosto
riservata sulle sue vicende sentimentali. Perché non provi a domandarlo
direttamente a lei?”
Chris alzò gli occhi al cielo, come se avesse detto un’idiozia. “Certo, e cosa
le dico? Cara Piper, siccome sono figlio tuo e di Leo mi chiedevo perché non mi
racconti un po’ di quando vi siete conosciuti e innamorati? Zia Phoebe, ma
davvero ti pagano per rispondere alle lettere dei lettori del Bay Mirror? Sei
una vera frana nel dare consigli!”
Lei lo fissò un po’ corrucciata, poi afferrò la sua borsetta dicendo: “Grazie
Chris, sei veramente gentile. A proposito, quasi scordavo che ho un appuntamento
importante, al lavoro. Mi raccomando, in mia assenza non combinare guai.”
Chris annuì senza convinzione. E se invece avesse cercato di fare a modo suo?
Forse gli era venuta un’idea. Approfittando di essere rimasto solo a casa
Halliwell, salì in soffitta e pronunciò una formula magica. La stessa che lo
aveva portato lì dal futuro.
“Che un varco nel tempo venga creato, affinché io possa giungere nel passato.”
Immediatamente su uno dei muri della soffitta apparve un cerchio di luce e Chris
si gettò all’interno, scomparendo. L’unico modo di sapere qualcosa sulla vita
dei suoi genitori prima che si sposassero era di conoscerli di persona proprio
in quel periodo!
Prue se ne stava chiusa in soffitta a sfogliare il libro delle ombre. Piper gli
aveva chiesto delle informazioni per creare una nuova pozione ma ancora non era
riuscita a trovare ciò che le serviva. Ad un tratto vide un cerchio di luce
illuminare la parete e un ragazzo cadere all’improvviso sul pavimento, come
arrivato dal nulla.
“Un demone!” esclamò, cercando di scagliarlo contro la finestra, usando il suo
potere, “Piper, Phoebe, venite presto!” Ma il ragazzo svanì come faceva sempre
Leo per poi riapparire sano e salvo un attimo dopo. “Tu non sei un demone. Sei
un angelo bianco!” fece Prue incredula.
“Esattamente”, rispose Chris.
In quel preciso istante le sorelle di Prue entrarono di corsa.
“Ferme!”, le bloccò Prue con un gesto, “Non è un demone. E’ un angelo bianco.”
Piper squadrò il nuovo arrivato da cima a fondo. “Un angelo bianco?”
“Sei qui per sostituire Leo che ha perso i poteri?” si affrettò a chiedere
Phoebe.
Decisamente un caso fortunato, pensò Chris. Leo aveva perso i suoi poteri e così
aveva una scusa valida per trovarsi lì in quel preciso momento.
“Proprio così”, esclamò, “Voi siete Prue, Piper e Phoebe, non è vero? Gli
anziani mi hanno mandato qui per proteggervi e consigliarvi.”
“Noi non vogliamo un altro angelo bianco!” fece tuttavia Piper seccata, “Torna
dagli anziani e convincili a ridare i poteri a Leo.”
“Mi spiace ma non posso farlo. Non posso interferire nelle loro decisioni. Ci
sono delle gerarchie da rispettare.”
“Sciocchezze”, borbottò Piper, “Sono stufa delle loro interferenze nella nostra
vita!”
“Suvvia, Piper, cerca di ragionare”, si intromise tuttavia Prue, “Non possiamo
rimanere senza la protezione di un angelo bianco. E se i demoni ci attaccano?”
“Li sconfiggeremo col potere del trio, come abbiamo sempre fatto.”
“E se qualcuna di noi venisse ferita?” adesso fu Phoebe a parlare. Del resto lei
era l’unica a non avere un potere attivo ed era pertanto più esposta ai
pericoli. Da quando Leo era diventato un mortale si sentiva molto più insicura.
“A proposito, dove si trova Leo in questo momento?” domandò Chris con aria
circospetta.
Piper allora rispose: “E’ al P3. L’ho assunto nel mio locale, almeno fino a
quando gli anziani non decideranno di ridargli i poteri. Mi auguro che non debba
restarci a lungo però. Dan, il mio fidanzato, è molto geloso e mi fa
continuamente domande su di lui.”
Chris sgranò gli occhi stupito. “Il tuo fidanzato? Ma non stai con Leo tu?”
“Non più”, fece lei seccata, “E’ contro le regole che una strega e un angelo si
innamorino, no? Non te lo ha detto nessuno?”
“Oh, sì. Certo.”
Leo si arrestò davanti a casa Halliwell e suonò il campanello. Ancora doveva
abituarsi al fatto di non poter orbitare da un punto all’altro della città.
Sarebbe stato duro riabituarsi alla vita di un comune mortale, ma se questo
serviva per poter riconquistare Piper lo avrebbe fatto senza rimpianti. Fu Prue
ad aprirgli la porta e con un sorriso un po’ tirato gli disse: “Oh, ciao Leo.
Stavamo pensando proprio a te.”
“Sul serio? E’ successo qualcosa? Qualche demone vi ha attaccate?”
“Oh, no. Ma abbiamo un nuovo angelo bianco.”
“Come?” Leo sembrava piuttosto perplesso, “E chi sarebbe questo nuovo angelo?”
“Si chiama Chris”, spiegò Phoebe raggiungendo la sorella al piano di sotto e
poco dopo apparvero anche Piper ed il nuovo arrivato. Leo lo osservò
attentamente e disse: “Non mi sembra di averti mai visto.”
“Sono una nuova recluta, non puoi conoscermi.”
“Siete sicure che si tratti di un angelo bianco?” chiese sospettoso alle
sorelle.
“Beh, ha orbitato. L’ho visto coi miei occhi”, rispose Prue.
“Un demone può orbitare?” stavolta fu Piper a prendere la parola.
“No, ovviamente no.”
Chris fissò Leo con aria di sufficienza. “E allora? Ti fidi adesso?”
Ma l’ex angelo bianco non era del tutto sicuro. E se si fosse trattato di un
mutaforma che aveva assunto sembianze umane? No, non avrebbe potuto orbitare.
Solo il pensiero che qualcuno potesse prendere il suo posto nella vita delle
sorelle Halliwell però lo infastidiva.
Intanto nel futuro Piper era tornata a casa, trovando la villa deserta.
“Phoebe, Paige, ci siete?” Silenzio. “Chris, almeno tu? Ma insomma chi è che
tiene d’occhio Wyatt in mia assenza?” Ci fu uno scintillio di luci e apparve
Paige in tenuta da insegnante.
“Non preoccuparti, Piper. Il mio nipotino era con me al sicuro nella scuola di
magia. Però è strano che Chris non ci sia.”
In quel momento rincasò anche Phoebe con un diavolo per capello.
“Vogliono che io riduca lo spazio della mia rubrica. Ma vi sembra possibile?
Eppure sta andando così bene!” La giovane strega osservò i visi dubbiosi delle
sorelle e rimase interdetta.
“Beh, che è successo in mia assenza?”
“Niente, è solo che ci stavamo chiedendo dove fosse finito Chris. Tu forse ne
sai qualcosa?”
“Non è in casa? Eppure gli avevo raccomandato di non combinare guai!”
“Auguriamoci che segua il tuo consiglio”, disse Paige sospettosa. Ultimamente
quel ragazzo è piuttosto irrequieto.”
“Lo saresti anche tu se rischiassi di scomparire da un momento all’altro”,
sussurrò Phoebe alla sorella minore.
“Che hai detto?” chiese Piper con l’impressione che le stessero nascondendo
qualcosa.
“Nulla, nulla.”
Chris si ritrovò nella cucina di casa Halliwell sotto la sorveglianza di Prue,
mentre Piper, Phoebe e Leo discutevano sul da farsi in salotto. Tutto sommato
quella casa non era cambiata molto nel corso degli anni, pensò il giovane angelo
bianco guardandosi attorno. Poi osservò Prue con attenzione. Non l’aveva mai
conosciuta. Prue, la maggiore delle sorelle, era morta prima che lui nascesse e
di lei sapeva solo le cose che gli erano state raccontate. All’improvviso lei
ricambiò lo sguardo e disse:
“E’ strano. Ho come la sensazione che tu ci sia molto vicino, come se
appartenessi alla nostra famiglia. Mi prenderai per pazza, vero?”
Chris sorrise. “Niente affatto. Mi piacerebbe far parte della vostra famiglia.”
“Anche se questo comportasse dover affrontare demoni in continuazione?”
“Ci si abitua anche a questo. E’ da quando ero bambino che vedo demoni aggirarsi
per casa.”
Prue restò a bocca aperta dalla sorpresa. “Che cosa? Sei un angelo bianco fin da
piccolo?”
“Oh, no. Ma mia madre è una strega.”
“Sul serio? E tuo padre?”
“Lui era un angelo bianco.”
“Era? Che significa? E’ morto?”
“No ma è salito di grado. Ora è un anziano.”
Prue sembrava affascinata da quello strano ragazzo. Sentiva di potersi fidare di
lui e voleva saperne di più sul suo conto. “Ma come hanno fatto i tuoi genitori
a mettersi insieme? Non è proibito agli angeli bianchi innamorarsi delle
streghe?”
“Sì, loro hanno lottato anni per stare insieme.”
“Però! Devo ricordarmi di dirlo a Piper. Chissà che non cambi idea su Leo.”
“Tu credi che lo ami ancora?”
“Ne sono convinta.”
“E Dan? Non è fidanzata con lui?”
Prue rimase un attimo in silenzio come se soppesasse le parole. Infine disse:
“Io credo che Dan sia un ripiego. E’ un ragazzo carino, certo, e dolce anche. Ma
non ho mai visto mia sorella amare qualcuno come amava Leo. Nessuno dei ragazzi
che ha avuto sono stati per lei importanti come lui.”
“E come si potrebbe fare per farli tornare insieme?”
Prue sorrise. “Beh, non sono affari nostri. Lascia che se la sbrighino Leo e
Piper.”
“Ma se fosse questione di vita o di morte?”
Ora Chris le parve un po’ strano. Chissà perché si interessava così alla vita
sentimentale di sua sorella? “Io penso che se una cosa deve accadere, accade.
Non bisogna forzare il destino. Se un amore è destinato a durare per l’eternità
così sarà, anche senza il nostro aiuto.”
Chris parve riflettere su quelle parole. Prue era molto saggia e forse aveva
ragione. Ma non ebbe il tempo di dirglielo perché un rumore improvviso nel
salotto li colse di sorpresa e udirono la voce di Leo gridare: “Prue un demone!
Corri presto!”
Lei e Chris si precipitarono nella stanza giusto in tempo per vedere il demone
scomparire. Phoebe e Leo sembravano stare bene ma lo stesso non si poteva dire
di Piper che giaceva sul pavimento in un mare di sangue. “Che è successo?”
chiese Prue spaventata.
Phoebe rispose tra le lacrime: “Il demone è apparso all’improvviso, Piper era
girata e non l’ha visto. Ho cercato di avvertirla ma non ha fatto in tempo a
bloccarla che lui le ha lanciato una sfera di energia e l’ha colpita.”
Leo si voltò verso Chris, pallido in volto. “Presto, guariscila!”
Il ragazzo era terrorizzato. Sua madre era distesa a terra in fin di vita e lui
non sapeva come aiutarla.
“Non sono in grado di farlo”, sussurrò.
La rabbia di Leo esplose all’improvviso. “Come? Sei un angelo bianco, dovresti
sapere come fare!”
“Non ho mai guarito nessuno, prima d’ora!” di solito era suo padre a farlo,
pensò con frustrazione.
“Provaci, almeno!”
Chris si inginocchiò innanzi a Piper agonizzante ed avvicinò le proprie mani
alla ferita. Si sforzò finché non apparve una leggera luce, ma era troppo debole
per guarirla.
“Non ce la faccio. Il mio potere non è abbastanza forte. Ho bisogno dell’aiuto
di un altro angelo bianco.” Leo era sempre più furioso. Non era pronto a perdere
Piper. Non lei. “Non c’è nessun altro angelo qui. Io non ho più i poteri. Ma
perché diavolo gli anziani hanno mandato te?”
Chris aveva le lacrime agli occhi. “Non mi hanno mandato gli anziani”, confessò,
“Sono venuto di mia volontà.” Poi ebbe come un’illuminazione. “Paige! Lei può
aiutarmi. Deve essere da qualche parte qui a San Francisco.”
“Chi diavolo è Paige?” domandarono Prue a Phoebe all’unisono.
Ma Chris non rispose e scomparve.
La Paige del passato era intenta a sfogliare un pesante libro nella biblioteca
dell’università. Tra alcuni giorni avrebbe dovuto sostenere l’esame di
sociologia, un bello scoglio prima della laurea! Ma doveva passarlo a tutti i
costi. Doveva farlo in ricordo dei suoi genitori adottivi che erano morti in un
incidente d’auto alcuni anni prima. Aveva promesso loro di diventare una persona
migliore e di aiutare gli altri. E così aveva deciso che avrebbe fatto
l’assistente sociale. Mentre ripassava l’ultimo capitolo una luce improvvisa
attrasse la sua attenzione ed un ragazzo comparve davanti a lei. Sembrava molto
agitato ma lei lo era di più. “Da dove sei sbucato tu? E’ uno scherzo, vero?”
Ma Chris non aveva certo voglia di scherzare in quel momento.
“Paige, ho bisogno del tuo aiuto. Mia madre sta morendo!”
“Tua madre? Mi spiace, ma io che posso farci? Non sono un medico.”
Ma prima che lei potesse capirci qualcosa lui l’afferrò ed orbitò con lei fino a
casa Halliwell. Nel salotto della villa Leo gli venne incontro preoccupato più
che mai.
“Dove diavolo sei stato?”
“Ho trovato chi può aiutarci a guarire Piper. Lei dov’è ora?” Si guardò intorno
e si accorse che non era più sul pavimento.
“L’abbiamo portata di sopra, nella sua stanza. Ma non possiamo far nulla. C’è
Dan insieme a lei.”
“Lo manderò via con una scusa.”
“Non orbitare, mi raccomando!”
“Ok, farò le scale. Vieni Paige.”
La ragazza era sempre più spaventata. Non capiva cosa diamine le stesse
accadendo: persone che apparivano dal nulla, lei che un attimo prima era
all’università e un attimo dopo in una casa che non aveva mai visto e in
compagnia di perfetti sconosciuti.
“Ehi, tu, vuoi lasciarmi andare? Si chiama rapimento questo, lo sai?”
“Aiutami a salvare mia madre e prometto che ti lascerò andare per la tua
strada”, fece Chris, trascinandola al piano di sopra fino a entrare in una
stanza in fondo al corridoio.
Dan si voltò a fissare i nuovi arrivati con un’espressione tesa. Chris notò che
teneva la mano di Piper stretta fra le sue e gliel’accarezzava dolcemente.
Doveva amarla proprio tanto, pensò, ma non era di Dan che doveva occuparsi.
“Sono un medico e questa è la mia assistente”, mentì Chris, non sapendo come
giustificare la sua presenza, “La pregherei di uscire dalla stanza, insieme alle
sorelle della paziente.” Phoebe e Prue si lanciarono un’occhiata complice e
dissero a Dan: “Coraggio, usciamo. Vedrai che il dottore la guarirà.”
Dan non era troppo convinto. “Non sei troppo giovane per essere un medico? E non
sarebbe meglio portarla in ospedale? Ho cercato di convincere le sue sorelle ma
si sono opposte.”
“Dia retta a queste ragazze ed esca dalla stanza, per favore.”
“Non voglio perdere la mia fidanzata.”
“Non la perderà. Non adesso per lo meno.”
Alla fine Dan si decise ed uscì fuori con Prue e Phoebe. La maggiore delle
sorelle prima di lasciare la stanza lanciò un’ultima occhiata a Chris. “Salvala,
ti prego.”
“Abbi fiducia in me.”
Rimasti soli, il giovane angelo bianco e la disorientata Paige si avvicinarono a
Piper. Sembrava incosciente ma respirava ancora. Lui tirò un sospiro di
sollievo.
“Non è un po’ giovane per essere tua madre?” fece Paige, sospettosa.
“Zitta e fai quel che ti dico. Avvicina le mani alla ferita come faccio io.”
“Ma come diavolo si è fatta una ferita del genere? Non certo cadendo dalle
scale!”
“Per favore non è il momento per gli interrogatori.”
Ella si accorse che il ragazzo era davvero preoccupato e smise di fare domande.
Fece come lui le diceva e cercò di pensare intensamente alle persone che aveva
amato di più nella sua vita: i suoi genitori. Lui le disse che doveva
sprigionare tutto l’amore che aveva dentro e lei ci provò. All’improvviso una
luce si sprigionò dalle sue mani, lasciandola esterrefatta. Anche dalle mani di
Chris fuoriuscì la stessa luce e, come d’incanto, la ferita scomparve.
“Ma… come diamine abbiamo fatto?” chiese Paige incredula.
Chris pianse di felicità. Sua madre era salva.
“In un futuro non troppo lontano lo saprai, Paige.”
“Ancora non mi hai detto come sai il mio nome.”
“Non ha importanza.”
Dan e Leo camminavano nervosamente nel corridoio ed alzarono gli occhi non
appena la porta della camera di Piper si aprì. Phoebe a Prue si tenevano per
mano, facendosi forza l’un l’altra. Erano terrorizzate all’idea di perdere una
sorella. Chris e Paige uscirono per prime seguite da Piper. Era in perfetta
forma e sorrideva. Dan non riusciva a crederci. Cosa era accaduto? E dov’era la
sua ferita mortale? Impossibile che quel medico, per quanto bravo, avesse
compiuto il miracolo di farla sparire del tutto. Il resto della famiglia
tuttavia non parve preoccuparsi di questo. Prue e Phoebe abbracciarono la
sorella fra le lacrime, mentre lei esclamava: “Sto bene, sto bene.” Poi Piper
lanciò un’occhiata a Chris e disse: “Mi hai salvato la vita. Se un giorno avrò
dei figli, uno lo chiamerò Chris, come te.”
Lui sorrise. “Spero proprio che lo farai.”
Poi Paige interruppe i convenevoli e disse: “Io devo proprio scappare. Ho un
esame importante da preparare. Felice di avervi conosciuti.”
“Ragazza in gamba”, osservò Prue vedendola allontanarsi di corsa.
Quando anche Dan ebbe lasciato la casa Leo si rivolse a Chris stupito.
“Come diavolo facevi a sapere che quella ragazza avrebbe avuto il potere di
salvare Piper?”
“E’ un futuro angelo bianco.”
“Sì, ma tu come lo sai?” insistette Phoebe, “Non avrai anche tu delle
premonizioni, per caso?”
“No, ma vengo dal futuro.”
“Vorrei poterla ringraziare”, esclamò Piper, “Pensi che rivedremo quella
ragazza?”
“Senz’altro”, dichiarò Chris con l’aria di chi sa tante cose che però non può
rivelare. Poi decise che era giunto anche per lui il momento di salutare e
disse: “Ci si rivede nel futuro.”
“Buon viaggio!” fecero insieme le tre sorelle.
Chris orbitò fino alla soffitta dove il varco nel tempo lo aspettava. Avrebbe
ricordato per sempre quell’avventura e non avrebbe più cercato di riunire i
propri genitori con l’uso della magia. Quell’esperienza gli era bastata. Avrebbe
lasciato che fosse l’amore a unirli, com’era giusto che fosse.
Piper stava dando da mangiare a Wyatt quando Chris apparve all’improvviso,
orbitando.
“Eccoti. Dove ti eri cacciato?”
“Ero in missione.”
“In missione, eh? Non è proteggere il mio bambino la tua missione?” poi Piper lo
guardò meglio ed ebbe una strana sensazione.
“Che c’è?”, domandò Chris incuriosito.
“Che strano, per un attimo ho avuto la sensazione di averti già visto in
passato, anni fa.”
“Che sciocchezza!” fece lui con una risatina. Poi divenne più serio. “Non ci
siamo conosciuti nel passato ma ci conosceremo molto meglio nel futuro”, le
rivolse uno sguardo fiducioso e aggiunse: “Lo spero!”
Scritto da Laura