IL MISTERO
RIASSUNTO: Le sorelle Halliwell vengono attaccate da un demone invisibile. Questo demone oltre ad aggredire le cinque sorelle, aggredisce anche Victor, mentre non sfiora né Cole né Angel. Cercando di sconfiggere il nemico la famiglia Halliwell avrà una sorpresa. Dietro gli attacchi si cela…
DATA DI COMPOSIZIONE: 16/04/2005
PERIODO DI SVOLGIMENTO DELLA STORIA: Ambientato dopo l'episodio 6.15, dopo gli altri racconti da me scritti: "Ritorni e arrivi in casa Halliwell", "Pericolo incombente", "Un mondo parallelo", "I predatori", "Processo alle Halliwell", "La notorietà", "Nemico unico", "La perdita dei poteri", "L'angelo bianco", "Pianeta X10F", "Le Olimpiadi delle streghe", "Il mondo di Atlantide", "Le regine Maya", "La trasformazione", "Collaborazione con la C.I.A.", "Guai per Cole", "L'isola dei dinosauri" e "Himalaya".
VALUTAZIONE: adatto a tutti.
DISCLAIMER: Si ricorda che tutti i diritti del racconto sono di proprietà del sito “Streghe Italia”, e che tutti i personaggi di “Streghe/Charmed” utilizzati sono di proprietà Warner Bros Television / Spelling Entertainment, e sono utilizzati senza il permesso degli autori e non a fini di lucro.
SAN FRANCISCO. LUNEDI’ MATTINA. GIORNALE.
Phoebe stava svolgendo il suo lavoro al giornale, era molto presa dal rispondere
ai suoi ammiratori che quasi non si accorse di una lettera che arrivava
dall’Associazione per il giornalismo, prese la busta e la aprì.
Carissima sig.na Phoebe Halliwell,
l’Associazione per il giornalismo è lieta di annunciarle che le è stato
assegnato il premio per giornalista dell’anno. Il premio le verrà consegnato
durante una cerimonia che si terrà questo mercoledì alle 21 presso il Teatro
Arena di San Francisco.
Cogliamo l’occasione per porgerle i nostri più cordiali saluti.
PRESIDENTE
Jonathan Lacroix.
Phoebe non stava più nella pelle dalla gioia, per essere sicura di aver
capito bene rilesse la lettera più volte, in quel momento entrò in ufficio Elise
la quale era venuta a controllare come stava procedendo il lavoro, la
terzogenita le disse del premio, Elise si complimentò con lei. Phoebe voleva
festeggiare l’evento insieme alla sua famiglia per questo prenotò un tavolo al
“Mercury Restaurant”, uno dei migliori ristoranti di San Francisco. La
terzogenita cercò Antares sul cellulare, ma la sorella non rispose,
probabilmente era impegnata in una lezione. Phoebe voleva chiedere aiuto alla
sorella, perché questa poteva parlare tramite il pensiero con più persone
contemporaneamente, in questa maniera non si sarebbe perso del tempo
inutilmente. Non riuscendo a mettersi in contatto con Antares, Phoebe provò a
contattare Leo, ma anche lui non rispose alla chiamata, provò con Paige, ma
anche lei era irreperibile. Finalmente Phoebe riuscì a contattare Chris.
Chris: “Mi stavi cercando?”
Phoebe: “Avevo provato a chiamare Antares, Paige, Leo, ma nessuno di loro mi ha
risposto. Quindi ho provato con te.”
Chris: “Quindi sarei la tua ruota di scorta?”
Phoebe: “Non sei una ruota di scorta e lo sai benissimo. Comunque volevo
chiederti un piacere.”
Chris: “Quale piacere?”
Phoebe: “Ho prenotato un tavolo al “Mercury Restaurant” per stasera alle 20,00.
Potresti, per favore, avvertire il resto della famiglia?”
Chris: “Perché non ci pensi tu?”
Phoebe: “Perché io non ho nessun potere attivo che mi permetta di farlo, quindi
avevo provato a contattare Antares visto che può parlare tramite il pensiero, ma
non risponde al cellulare, così ho chiamato qualcuno che potesse orbitare.”
Chris: “Phoebe, lo sai che non possiamo utilizzare la magia per scopi
personali.”
Phoebe: “Con questo intendi dire che non mi aiuterai?”
Chris: “Si. Usa il cellulare.”
Chris orbitò via, Phoebe non potendo avvalersi della magia utilizzò un metodo
tradizionale per comunicare: prese il cellulare ed inviò un sms alla sua
famiglia per avvisarli della cena, quando ebbe finito si stava per rimettere a
lavorare, ma si ritrovò a terra. Phoebe si alzò in piedi, non capì cosa era
successo, perché era l’unica nella stanza, quindi chi l’aveva spinta a terra?
Phoebe pensò che l’unica cosa plausibile era che fosse stata attaccata da una
persona che era capace di rendersi invisibile, ovviamente la terzogenita non
pensava ad Antares, sapeva benissimo che la sorella non avrebbe mai potuto fare
una cosa del genere, almeno che non fosse impazzita, ma questa era una
possibilità remota. Phoebe, come era logico, stava pensando a un demone, mai una
volta che la famiglia Halliwell potesse stare in pace.
Paige stava servendo un cliente quando, misteriosamente, si ritrovò a terra; il
cliente aiutandola ad alzarsi le chiese se voleva che chiamasse un’ambulanza,
perché aveva pensato ad un malore. Paige rispose che non era assolutamente
necessario, perché, probabilmente, aveva avuto un capogiro dovuto al fatto che
erano alcune notti che non riusciva a dormire e quindi si trattava solo di
stanchezza. Paige, però stava mentendo, ma non poteva dire la verità al cliente.
L’ultimogenita si era resa conto che a spingerla a terra era stato un demone
invisibile. Paige, dopo aver finito di servire il cliente, disse alle altre
colleghe che si sarebbe occupata lei di mettere in ordine il negozio, ma questa
era solo una scusa per controllare se vedeva qualcosa di sospetto, ma sembrava
tutto a posto, probabilmente il demone non era più all’interno del negozio.
Il direttore della rivista “Famous” aveva dato l’incarico a Prue di fotografare
Darren Hayes, l’ex cantante dei Savage Garden. La primogenita era entusiasta del
compito assegnatole, perché adorava la musica dei Savage Garden e quella di
Darren da solista. Durante una pausa, Prue e Darren chiacchierarono come se
fossero due vecchi amici, Darren non era per niente un divo, era il classico
ragazzo della porta accanto. Mentre stavano parlando successe una cosa
all'apparenza inspiegabile: la sedia d'acciaio dove era seduta Prue prese fuoco,
subito un addetto alle apparecchiature prese un estintore e spense il fuoco.
Tutti i presenti erano sconcertati da quello che era appena successo, come era
possibile che una sedia d’acciaio prendesse fuoco? Prue una risposta a quella
domanda ovviamente ce l’aveva, ma non poteva dirla a nessuno. La risposta era
semplice: un demone era capace di tutto, compreso incendiare una sedia
d’acciaio.
Finalmente le cose fra Piper e Leo cominciavano ad andare meglio, marito e
moglie stavano giocando insieme a Wyatt, quest’ultimo stava costruendo un
castello con le costruzioni, o meglio erano i suoi genitori che lo stavano
facendo, perché lui era ancora troppo piccolo per mettere insieme i vari pezzi.
Quella giornata tranquilla fu rotta da un boato, sembrava che fosse esplosa una
bomba invece era la macchina di Piper ad essere esplosa. Chi poteva aver fatto
una cosa del genere? La secondogenita contattò Darryl per indagare
sull’accaduto, ma l’amico non era presente al lavoro, al suo posto arrivarono i
suoi colleghi. I poliziotti nel corso delle indagini si resero conto che c’era
qualcosa che non andava: non c’era nessuna traccia di esplosivo e non era
neanche stato manomesso l’impianto; in questa maniera Piper e Leo capirono che
dietro a tutta questa storia si celava un demone o almeno così credevano.
Anche Antares non rimase immune da questi strani eventi, la quartogenita stava
spiegando ai suoi alunni che i liquidi che aveva preparato sulla cattedra e che
erano contenuti in delle ampolle, erano estremamente ustionanti e quindi
bisognava assolutamente maneggiarli con cura. A un certo punto successe una cosa
strana, le ampolle contenenti i liquidi esplosero, Antares, fortunatamente,
riuscì a bloccare la scena prima che i liquidi finissero contro gli studenti
delle prime file. Antares riuscì, con i suoi poteri, a mettere i liquidi dentro
altre ampolle. Quando la scena si sbloccò un ragazzo di nome David chiese
spiegazioni sull’accaduto, Antares disse che a volte, inspiegabilmente, i
liquidi potevano esplodere, ma non diede spiegazioni in merito al fatto che
erano nuovamente dentro a delle ampolle e non sparsi per terra.
David: “Ha usato i suoi poteri, vero?”
Antares: “Cosa?”
David: “Professoressa, sappiamo tutti che lei è una strega, abbiamo seguito il
processo a lei e alla sua famiglia.”
Antares: “Scusate, mi ero dimenticata che la gente è a conoscenza del mio
segreto, perché fino a questo momento sembrava che tutti si fossero dimenticati
del fatto che sono una strega. Comunque, si, ho utilizzato i miei poteri per
impedire che i liquidi finissero su di voi e per rimetterli nelle ampolle.”
David: “Quindi lei si è inventata il fatto che i liquidi possono esplodere
inspiegabilmente per proteggere il fatto che lei è una strega?”
Antares: “No, quello che vi ho detto è vero, non mi permetterei mai di
insegnarvi qualcosa di sbagliato, ci tengo alla vostra corretta preparazione.
L’unica cosa che vi posso dire è che non so se i liquidi siano esplosi
inspiegabilmente o se dietro a tutto questo ci sia un demone.”
Duncan: “Io non ho visto nessun estraneo entrare nella stanza.”
Antares: “Fra i tanti poteri che un demone può avere c’è anche quello di
diventare invisibili è per questo che non avete visto nessuno.”
Esmeralda: “Professoressa, lei che poteri ha?”
Antares: “Ragazzi, non siamo qui per parlare del fatto che sono una strega, ora
riprendiamo la lezione.”
L’ultimo attacco misterioso fu a Chris. L’angelo bianco si trovava nella sua
camera da letto a casa di Antares ed Angel quando, misteriosamente, si ritrovò
giù dal letto e ogni volta che tentava di rialzarsi si ritrovava nuovamente a
terra. Gli unici a essere risparmiati da questi attacchi furono Angel e Cole.
Perché?
SAN FRANCISCO. LUNEDI’ POMERIGGIO. CASA DI ANTARES ED ANGEL.
La famiglia Halliwell si riunì a casa di Antares e di Angel, Phoebe ne
approfittò per dare la notizia del premio, le sue sorelle, Leo, Chris, Cole ed
Angel si complimentarono con lei. Finiti i momenti delle congratulazioni ognuno
di loro raccontò la propria giornata, la propria strana giornata, perché a
ognuno di loro erano capitate cose strane, solamente a Cole e ad Angel non era
successo niente. Perché? Ora la famiglia Halliwell aveva qualcosa da cui
partire, dovevano assolutamente capire perché il demone non aveva colpito né
Cole né Angel.
Intanto in una fabbrica abbandonata si trovavano due persone che stavano
parlando. Ascoltiamo il loro dialogo.
Persona1: “Sei stato proprio bravo. Sicuro che la famiglia Halliwell non
sospetti di niente?”
Persona2: “Sicuro, sono stato attento, ma sono anche sicuro che, prima o poi, la
famiglia Halliwell capirà che cosa è successo, sono persone
intelligenti.”
Persona1: “Tu devi fare in modo che loro non scoprano niente, se dovessero
scoprire cosa sta succedendo, tu sarai il primo che ucciderò, poi
ucciderò loro.”
Persona2: “Se fossi in te non ne sarei così sicuro, saranno loro ad uccidere
te.”
Persona1: “Ora basta, torna al tuo lavoro così non desterai sospetti. Ricordati,
fai una mossa falsa e sei morto.”
Chi erano queste persone? La persona2 era sconvolta da quello che stava
succedendo, non sapeva come uscire da questa situazione orribile in cui era
finito. Non riusciva assolutamente a credere a quello che stava facendo, doveva
uccidere la famiglia Halliwell, sua amica. Ora ritorniamo alla famiglia
Halliwell. Prue stava sfogliando il “Libro delle Ombre” dove trovò un
incantesimo che potesse essere loro di aiuto:
Suprema conoscenza
mostraci con prudenza
quello che non sappiamo
ma che desideriamo
Purtroppo questa formula magica non fu loro di aiuto, ma non si lasciarono
scoraggiare, non si sarebbero di certo fermati alla prima difficoltà. Antares
fece un tentativo con il potere del radar, ma non riuscì a localizzare il
nemico, ma successe qualcosa di strano, la quartogenita sentì che c’era qualcuno
che stava cercando lei. Ma cosa stava succedendo?
Facciamo il punto della situazione:
- La famiglia Halliwell è stata attaccata da un demone.
- Perché il demone non ha attaccato né Cole né Angel?
- Perché c’era qualcuno che le stava cercando?
SAN FRANCISCO. MARTEDI’ MATTINA. CASA HALLIWELL.
La famiglia Halliwell stava facendo colazione a casa Halliwell, Chris stava
leggendo il giornale, lesse il titolo dell’articolo in prima pagina, per poco
non gli venne un infarto. Phoebe vedendo la sua faccia sconvolta gli chiese cosa
era successo. L’angelo bianco girò il giornale in maniera che tutti gli altri
potessero leggere. Il titolo era “AGGRESSIONE AL NEPTUNE HOTEL” e sotto c’era
una foto: Victor Bennet, il padre di quattro delle cinque sorelle. Come mai
Prue, Piper, Phoebe e Antares non sapevano che loro padre era in città? E perché
nessuno le aveva avvertite dell’aggressione?
La famiglia Halliwell corse in ospedale per accertarsi sullo stato di salute di
Victor, dopo mezz’ora erano al suo capezzale.
Victor: “Ragazze, finalmente siete arrivate, pensavo che vi foste dimenticate di
me.”
Phoebe: “No, papà non ci siamo dimenticate di te, abbiamo saputo solo stamattina
che eri stato ricoverato in ospedale. L’abbiamo appreso dal giornale.”
Victor: “Come, la polizia non vi ha avvisato?”
Prue: “No. Papà, ma che cosa è successo?”
Victor disse che era appena entrato nella sua stanza al Neptune Hotel quando
qualcuno lo colpì alla testa, purtroppo lui non era riuscito a vedere il suo
aggressore, perché era stato colpito da dietro. Piper raccontò al padre quello
che era successo a loro, che le due cose fossero collegate? Ma quale legame
poteva esserci fra i vari attacchi? All’apparenza non aveva alcun senso
l’aggressione a Victor, come non aveva senso la non aggressione a Cole e ad
Angel.
Antares chiese al padre cosa aveva detto la polizia in merito all’aggressione,
Victor disse che la polizia non aveva raccolto nessun indizio utile per le
indagini, addirittura un poliziotto aveva insinuato che lui si fosse inventato
tutto per poter raggirare l’assicurazione.
La famiglia Halliwell salutò Victor promettendogli che sarebbero tornati a
trovarlo e che avrebbero indagato sull’accaduto dopo di che si recarono alla
polizia per parlare con Darryl, magari lui sarebbe stato di aiuto.
Paige chiese a Darryl cosa sapeva dell’aggressione di Victor, lui rispose che
non era lui a seguire il caso, ma il suo collega Paul Verner e indicò un uomo
seduto lì vicino. La famiglia Halliwell si stava per dirigere da Paul, ma
successe una cosa strana, si ritrovò a casa Halliwell. Ma cosa stava succedendo?
Ma chi era che si stava prendendo gioco di loro? La famiglia Halliwell capì così
che c’era un nesso fra le loro aggressioni e quella di Victor, perché quella
poteva essere solo opera di un demone.
Paige provò ad orbitare nuovamente al commissariato di polizia, ma si ritrovò
ancora nel salotto di casa sua. Ecco un’altra cosa da scoprire: perché il demone
non voleva che loro si recassero alla polizia? In fin dei conti Victor aveva
detto loro che la polizia non aveva scoperto niente di interessante, quindi il
demone non correva nessun pericolo, almeno in apparenza.
Piper: “Ma che stupide che siamo state!”
Paige: “Ehi, parla ben per te, io non sono stupida. Ovviamente sto scherzando
anche tu non sei stupida. Comunque cosa intendi dire con quella frase?”
Piper: “Ragazze, non abbiamo pensato di andare a fare un sopralluogo al Neptune
Hotel.”
Prue: “E’ vero, forse potremo scoprire qualcosa che la polizia non ha notato.”
La famiglia Halliwell si recò al Neptune Hotel, fortunatamente, non c’era nessun
poliziotto a far la guardia, le sorelle Halliwell misero praticamente sottosopra
la camera, ma non trovarono nessun indizio, Phoebe scrisse questo incantesimo:
Che questo mistero a noi sconosciuto
sia adesso a noi rivelato.
Sul tavolino di fronte a loro comparve una busta, Antares l’aprì e lesse quello
che c’era scritto nel biglietto:
Cara famiglia Halliwell,
farete veramente fatica a capire chi si cela dietro a tutto questo. Vi prego
aiutatemi.
Dddddd.
La famiglia Halliwell rimase sconcertata da quest’ultima frase: un demone che
chiedeva loro aiuto? Erano sempre più confusi, perché il mistero si infittiva
sempre di più invece che venire risolto. Paige guardando il biglietto ebbe
l’impressione di conoscere la scrittura, ma di chi era? L’unico demone che Paige
conosceva era Cole e quella non era la sua scrittura, inoltre Cole non avrebbe
mai fatto un cosa del genere. Paige cercò di fare mente locale, ma non riusciva
a ricordarsi di chi fosse quella scrittura.
SAN FRANCISCO. MARTEDI’ POMERIGGIO. CASA HALLIWELL.
Finalmente Victor era stato dimesso dall’ospedale, lui voleva tornare al Neptune
Hotel, ma le sue figlie insistettero perché lui stesse a casa con loro. Lui
disse alle figlie che stava bene e che non era il caso di preoccuparsi, ma le
quattro ragazze non volevano sentire ragioni. Alla fine Victor dovette cedere,
dopo di che chiese alle figlie se avevano scoperto qualcosa, loro risposero
negativamente.
Victor: “Ragazze, perché non fate un incantesimo che vi porti al momento
dell’aggressione così potreste vedere chi mi ha colpito.”
Chris: “Victor ha avuto una buona idea. Vi ricordò, però, una cosa: voi dovete
tornare indietro nel tempo solo come semplici spettatrici, non dovete
cambiare nulla di quello che vedrete.”
Prue: “Stai tranquillo, Chris. Non cambieremo niente.”
Le cinque sorelle Halliwell non persero tempo in chiacchiere, si diedero da fare
per preparare quello che occorreva per ritornare indietro nel tempo: cinque
candele, un miscuglio d’erbe che bruciasse all’interno di un paiolo di rame e
l’incantesimo scritto sul “Libro delle Ombre”. Prue, Piper, Phoebe, Antares e
Paige si sedettero in cerchio, ognuna di loro aveva di fronte ad una candela, si
presero per mano e pronunciarono la formula magica, l’effetto di questo
incantesimo era veramente sgradevole, sembrava di essere all’interno di un
gigantesco aspirapolvere, fortunatamente, questa sgradevole sensazione durò
pochi secondi, quando finì si ritrovarono nella stanza prenotata da Victor al
Neptune Hotel. Le cinque sorelle Halliwell si presero per mano per permettere ad
Antares di far diventare lei e le sorelle invisibili, purtroppo non scoprirono
niente, perché quando Victor venne aggredito l’effetto aspirapolvere ricominciò
e finì dopo dieci minuti. Prue, Piper, Phoebe, Antares e Paige erano finite
all’interno di una fabbrica, dove c’era un uomo incappucciato che le stava
aspettando.
Persona1: “Siete proprio intraprendenti.”
Prue: “Chi sei?”
Persona1: “Non ve lo dirò mai!”
Antares: “Tanto lo scopriremo.”
Persona1: “Non credo proprio.”
Paige: “Perché hai aggredito Victor?”
Persona1: “ Non sono stato io ad aggredire Victor, ma un mio sicario. Non
saprete mai chi sono e il perché delle mie mosse.”
Quando Prue cercò di attaccare il nemico lei e le sue sorelle si ritrovarono
nuovamente a casa Halliwell, Piper spiegò a Cole, a Leo, a Chris e ad Angel
quello che era successo. La famiglia Halliwell capì che i nemici erano riusciti
a trovare il modo di osservare le loro mosse senza essere notati, Chris sfogliò
il “Libro delle Ombre” nel tentativo di trovare un incantesimo che impedisse ai
nemici di controllarli.
Antares sentì qualcuno dire “Aiuto”, si girò per vedere da chi era partita
quella richiesta, ma non poteva sicuramente essere stato uno dei presenti, la
quartogenita era sicura di aver già sentito quella voce, ma non le veniva in
mente di chi potesse essere, purtroppo la voce era lontana e non era riuscita a
sentirla bene. Piper vedendo la faccia perplessa della sorella chiese cosa era
successo, Antares le disse della voce che aveva sentito.
Chris trovò un incantesimo che faceva al caso loro, ma con un piccolo problema.
Nel pronunciare quella formula magica le sorelle Halliwell non sarebbero state
visibili al mondo intero e non solamente ai loro nemici. Paige disse che non era
assolutamente un problema, ma Leo le spiegò, cortesemente, che se lei e le sue
sorelle si fossero trovate in pericolo né lui né Cole né Chris sarebbero potuti
correre in loro aiuto.
Phoebe volendo venire in contro a Leo, cercò di modificare l’incantesimo in
maniera di impedire ai loro di nemici di controllarle o almeno a permettere solo
a Leo, a Cole e a Chris di vederle così che potessero correre in loro aiuto in
caso di bisogno, se il resto del mondo non poteva, temporaneamente, vederle era
lo stesso. La terzogenita dopo un’ora non aveva ancora trovato delle modifiche
valide, l’unica cosa che era riuscita a fare era stato riempire il soggiorno di
fogli di carta. Anche le sue sorelle cercavano di darsi da fare per elaborare
una strategia per sconfiggere il nemico, ma anche loro erano a un punto morto.
Il loro da farsi fu interrotto dal suono del campanello, fu Cole ad andare ad
aprire la porta, erano Darryl Morris e Paul Verner. I due poliziotti erano
venuti ad informare la famiglia Halliwell che il caso riguardante loro padre era
stato archiviato per mancanza di prove. Piper rassicurò Darryl che
l’archiviazione del caso non costituiva un problema, non avrebbero insistito per
farlo riaprire, perché per loro era più importante che loro padre fosse vivo e
stesse bene. Darryl sapeva benissimo che Piper stava mentendo, infatti dopo aver
mandato via Paul con una scusa, cercò di persuadere le sorelle Halliwell
dall’indagare per conto loro, perché non sarebbero arrivate da nessuna parte.
Phoebe: “Non so a voi, ma Darryl mi è sembrato a disagio.”
Antares: “Anch’io ho avuto la stessa sensazione.”
Paige: “Forse aveva il timore che Paul potesse scoprire chi siamo.”
In quel momento Antares sentì ancora qualcuno chiedere aiuto e questa volta la
voce le giunse nitida: era Darryl. La quartogenita avvertì le sue sorelle, Leo,
Chris e Cole dopo di che contattò, tramite il pensiero, l’amico ispettore per
chiedergli cosa era successo, ma Darryl la mandò, senza tanti complimenti, a
quel paese. Ma cosa stava succedendo? Quello non era un comportamento tipico di
Darryl.
Ora la famiglia Halliwell, oltre a preoccuparsi di scoprire chi era l’aggressore
di Victor, doveva anche scoprire cosa stava succedendo a Darryl.
Chris: “Scusate un secondo e se le due cose fossero collegate?”
Cole: “Scusa, ma quali sarebbero le due cose?”
Chris: “L’aggressione e l’atteggiamento di Darryl.”
Leo: “Scusa, ma come potrebbero essere collegate? Fra l’altro Darryl non farebbe
mai una cosa del genere.”
Chris: “E’ vero, Darryl non potrebbe mai fare una cosa del genere. Comunque
provate a seguire il mio ragionamento.”
Ecco il ragionamento di Chris: quando si erano recati al commissariato per
chiedere informazioni sull’aggressione a Victor si sono ritrovati
misteriosamente a casa e Darryl era presente al lavoro, quando le sorelle sono
tornate indietro nel tempo sono state intercettate da una persona misteriosa che
aveva detto loro che a colpire Victor era stato un suo sicario e se quel sicario
fosse Darryl? (Ovviamente Chris pensava che Darryl fosse stato soggiogato dalla
persona misteriosa.) Adesso Darryl era venuto a dire che il caso era stato
archiviato per mancanza di prove e se fosse stato lui a far sparire le prove le
quali, probabilmente, lo avrebbero inchiodato? Inoltre Darryl aveva detto loro
di non indagare per conto loro, Darryl in passato era la prima persona ad
incitarli perché indagassero per conto loro in quei casi che avevano affrontato
insieme. Inoltre Antares aveva sentito la voce di Darryl chiedere aiuto, ed era
stata mandata a quel paese quando gli aveva chiesto spiegazioni. Chris disse che
anche loro potevano essere state aggredite da Darryl. Probabilmente le richieste
di aiuto potevano derivare dalla coscienza di Darryl che cercava di farsi spazio
dalla presenza che lo opprimeva. Chris chiese a Paige se la scrittura del
biglietto che avevano trovato al Neptune Hotel era possibile che fosse quella di
Darryl, Paige cercò di far mente locale finché si ricordò degli appunti sulla
scrivania di Darryl, si, quella era la scrittura dell’amico. Chris disse anche
che Darryl non aveva aggredito Cole, perché chi lo possedeva temeva la furia di
Belthazor, non aveva aggredito Angel, perché, probabilmente, la persona
misteriosa non era interessato a lui in quanto non aveva poteri. Mentre non
riusciva a spiegarsi l’aggressione di Victor.
Prue disse che il ragionamento di Chris filava alla perfezione, ora dovevano
scoprire se era veramente così, se così era dovevano scoprire chi era la persona
misteriosa che non aveva avuto il coraggio di affrontarli direttamente e che
aveva utilizzato Darryl come sicario.
SAN FRANCISCO. MARTEDI’ SERA. FABBRICA ABBANDONATA.
Ci troviamo in una fabbrica abbandonata dove la persona1 stava minacciando la
persona2.
Persona1: “Ti avevo avvertito. La famiglia Halliwell ha capito chi è stato ad
aggredirli e l’hanno capito grazie alle tue richieste di aiuto.”
Persona2: “Loro lo avrebbero capito comunque, gli ho solo dato una mano per
farglielo capire prima, perché io non ne posso più di servirti. Se vuoi uccidere
la famiglia Halliwell fallo con le tue mani, anche se credo che saranno loro ad
uccidere te.”
Persona1: “Dì le tue ultime preghiere, perché stai per morire.”
La persona1 utilizzò i suoi poteri per torturare la persona2 la quale,
fortunatamente, riuscì a lanciare la sua richiesta d’aiuto alla famiglia
Halliwell. Antares ricevette la richiesta d’aiuto, avvisò il resto della sua
famiglia la quale si recò immediatamente nel posto indicato. Quando arrivarono
alla fabbrica videro l’uomo incappucciato che stava torturando Darryl, Chris
aveva ragione, dietro gli attacchi si celava Darryl ed era stato soggiogato da
un demone.
Prue usò il suo potere contro l’uomo incappucciato il quale finì nel bidone
della spazzatura che si trovava dietro a lui, Paige aiutò Darryl ad alzarsi.
L’amico incominciò a scusarsi con la famiglia Halliwell per quello che aveva
fatto, Piper disse che non doveva scusarsi, perché la colpa era del demone che
lo aveva soggiogato e non sua.
Prue stava per andare verso il demone per togliergli il cappuccio per vedere
contro chi stava combattendo quando lei e la sua famiglia videro una luce
all’interno del bidone: era la luce tipica di un angelo bianco quando orbita.
Quindi loro non stavano combattendo contro un demone, ma contro un angelo
bianco, ma come era possibile che un angelo bianco stesse facendo tutto quello?
Leo: “Vado a parlare con gli altri anziani per vedere se hanno notato qualcosa
di strano. Chris vieni con me, ho bisogno del tuo aiuto.”
Chris: “Va bene.”
Piper: “Noi intanto ci faremo dire da Darryl tutto quello che sa.”
Leo e Chris orbitarono via, mentre il resto della famiglia ritornò a casa di
Antares insieme a Darryl. Antares fece accomodare Darryl sul divano, poi andò a
prendergli un bicchier d’acqua, in cucina trovò Angel il quale le chiese
spiegazioni su quello che stava succedendo, la ragazza rispose alla sua domanda.
Dopo insieme tornarono in salotto per sentire quello che Darryl aveva da dire.
L’amico si scusò per l’ennesima volta con la famiglia Halliwell per i guai che
aveva procurato loro, dopo incominciò a raccontare quello che era successo.
Ecco la spiegazione di Darryl: mentre stava tornando a casa a piedi dopo una
lunga giornata di lavoro fu trascinato da qualcuno all’interno di un vicolo
cieco. Lui tirò fuori la pistola per puntarla contro chi l’aveva assalito, ma
non fece neanche in tempo a tirarla fuori dal fodero che l’assalitore fece
sparire la pistola con la magia, così capì che aveva a che fare con un demone.
Quest’ultimo era sempre incappucciato in maniera che non si potesse vedere il
suo volto. L’uomo misterioso disse che sapeva che lui era amico della famiglia
Halliwell e che doveva assolutamente dargli una mano a sconfiggerla. Darryl
ovviamente rifiutò e disse all’uomo misterioso che avrebbe avvertito i suoi
amici di quello che stava succedendo, però si rese conto immediatamente di aver
commesso un errore, non avrebbe dovuto svelare i suoi propositi, avrebbe dovuto
fargli credere che lo avrebbe aiutato, mentre in realtà sarebbe andato dalla
famiglia Halliwell a dire quello che stava succedendo.
L’uomo misterioso a questo punto incominciò a torturarlo e a minacciarlo, se non
avesse fatto quello che lui voleva Darryl sarebbe morto, inizialmente
l’ispettore cercò di opporsi per proteggere la famiglia Halliwell, ma dopo un
po’ si rese conto che l’uomo misterioso era riuscito a impossessarsi della sua
mente, Darryl era completamente in balia del nemico.
Prue: “Darryl, ti eri reso conto che l’uomo misterioso era un angelo bianco e
non un demone?”
Darryl: “Come avete fatto a capire che l’uomo misterioso era un angelo bianco e
non un demone?”
Prue: “Quando siamo arrivati alla fabbrica ho scagliato l’uomo misterioso dentro
il bidone della spazzatura dietro di lui, quando sono andata per avvicinarmi
per vedere con chi avevamo a che fare il nemico è orbitato via.”
Darryl: “Siete sicuri che non fosse un angelo nero?”
Phoebe: “Era la luce tipica di un angelo bianco.”
Ora vediamo cosa stavano facendo Leo e Chris. Leo stava parlando con gli altri
anziani, mentre Chris stava parlando con gli altri angeli bianchi. I due amici
prestavano attenzione soprattutto al comportamento degli altri, per vedere se
qualcuno di loro si tradiva, ma fino a quel momento nessuno aveva dato segno di
essere il colpevole e sia gli anziani sia gli angeli bianchi erano tutti
presenti , quindi né Leo né Chris potevano puntare sull’assenza di qualcuno.
Questo significava che il colpevole era in mezzo. Leo e Chris si incontrarono
per aggiornarsi a vicenda sugli sviluppi, ma nessuno dei due aveva raggiunto dei
risultati positivi.
Chris: “Potremmo chiedere aiuto ad Antares, lei magari potrebbe leggere nel
pensiero di tutti loro.”
Leo: “Meglio di no, perché la presenza di una strega desterebbe dei sospetti.”
Chris: “Antares può diventare invisibile e quindi nessuno saprebbe della sua
presenza.”
Leo: “Questo è vero, ma non voglio mettere nessuna delle sorelle in pericolo.”
Chris: “Come vuoi. Torno dagli altri angeli bianchi.”
Leo: “Ok, io torno dagli altri anziani.”
Seguiamo Leo. Il marito di Piper si raccomandò con gli altri anziani di parlare
con lui se avessero notato qualcosa di strano.
Leo provò una strana sensazione come se qualcuno stesse entrando dentro di lui,
capì così che il loro nemico era un anziano. Leo riuscì a chiamare Chris prima
che il nemico entrasse completamente in possesso della sua mente. Chris corse
immediatamente in aiuto dell’amico, l’angelo bianco cercò di capire quale fra i
presenti stava manipolando Leo. Chris lo notò, era un anziano che era rimasto in
disparte, quest’ultimo si rese conto di essere stato scoperto e diede l’ordine a
Leo di colpire Chris. Leo eseguì l’ordine ricevuto e Chris finì a terra svenuto.
Ritorniamo a casa di Antares ed Angel. Le cinque sorelle chiamarono più volte
Leo e Chris, ma nessuno dei due arrivava, incominciarono a preoccuparsi.
Phoebe: “Paige corri in aiuto di Leo e Chris.”
Paige: “Perché proprio io?”
Antares: “Perché tu sei per metà angelo bianco e quindi puoi raggiungere il
luogo dove gli anziani si riuniscono.”
Paige: “Ok, vado.”
Paige orbitò via, fu di ritorno dopo dieci minuti con Chris il quale era ancora
svenuto. L’angelo bianco si riprese dopo venti minuti e raccontò alla sua
famiglia e a Darryl quello che era successo. Maledizione, Leo era in mano al
nemico, questo non ci voleva proprio. Cosa potevano fare per aiutarlo?
Phoebe provò a scrivere un incantesimo che impedisse a chiunque di impossessarsi
della mente di un altro. In quel momento Leo orbitò in salotto, Piper gli corse
in contro per accertarsi su come stava, ma si ritrovò stesa per terra, la
famiglia Halliwell capì così che Leo agiva per conto del nemico.
Phoebe: “Chi sei? Cosa vuoi da noi?”
Darius: “Sono Darius e voglio uccidervi.”
Chris: “E’ un anziano, Leo, qualche tempo fa, mi aveva detto che ha creato un
bel po’ di problemi.”
Darius: “Stai zitto.”
Chris si ritrovò steso a terra, ma si rialzò in piedi subito, le cinque sorelle
si presero per mano per pronunciare l’incantesimo scritto da Phoebe, ma non
ebbero l’effetto sperato, Chris in quel momento orbitò via, inizialmente le
cinque sorelle non capirono quell’azione, ma poi Prue capì, Chris era andato a
cercare Darius, perché probabilmente quest’ultimo stava soggiogando Leo solo con
l’utilizzo della mente.
Chris, trovato il nemico, cercò di colpirlo, ma quest’ultimo fu più veloce,
Chris stava per finire dentro un’enorme pianta carnivora creata dai poteri di
Darius. Chris stava già vedendo sopraggiungere la morte quando una forza
superiore a quella di Darius lo trascinò lontano dalla pianta. Chris cercò chi
lo aveva salvato: era Cole.
Chris: “Come hai fatto a venire qui? Solo gli anziani e gli angeli bianchi sanno
come arrivarci.”
Cole: “Anche i demoni sanno come arrivarci, ma non ci sono mai venuti, perché
non sono mica così stupidi da venire qui dove avrebbero trovato morte certa. Mi
sono permesso di venire, perché sono dalla vostra parte.”
Chris: “Grazie per avermi salvato la vita.”
Cole: “Figurati, è sempre un piacere salvare la vita di un amico.”
Darius cercò di colpire i due amici, ma Cole fu più veloce di lui, Darius finì a
terra, nello stesso tempo Leo tornò ad essere quello di sempre.
Cole: “Ti ucciderei volentieri per quello che hai fatto a Darryl, a Victor e a
Leo, ma dovrà essere Leo a decidere cosa ne sarà di te. Chris chiama Leo.”
Chris: “Con vero piacere.”
Cole: “Darius, a proposito, perché hai tentato di uccidere Victor?”
Darius: “Perché lui è il padre delle sorelle Halliwell e quindi è quello che ha
creato il mio problema.”
Chris: “Perché le sorelle Halliwell sarebbero un problema per te?”
Darius: “Perché loro sono le predilette di tutti gli anziani e oscurano le mie
protette, per questo volevo eliminarle.”
In quel momento giunse Leo insieme alle cinque sorelle Halliwell, Cole gli disse
che doveva essere lui a decidere della sorte di Darius. Leo disse che gli
avrebbe tolto i poteri, sicuramente era il modo migliore per punire un anziano.
Anche questa volta la famiglia Halliwell ebbe la meglio sul nemico, Prue, Piper,
Phoebe, Antares, Paige, Cole, Leo, Chris, Angel e Victor festeggiarono la
vittoria alla cerimonia di consegna del premio a Phoebe.
Scritto da Valentina