Streghe Italia Fan Fiction

IL COMPLEANNO DI WYATT


Riassunto: Per gli inquilini di casa Halliwell, si avvicina il 18° compleanno di Wyatt. Mentre una settimana prima, molto presto, Piper e Phoebe a sua insaputa gli preparano la festa, iniziano a rammentare il passato e a raccontarsi avvicenda gli episodi della sera in cui è nato. Ma l’arrivo di nonno Victor, farà dubitare allo stesso ragazzo se o non fare la festa, poiché…

Data di composizione: : 30/11/2005 - 02/01/2006

Periodo di svolgimento: dopo "La crisi di Piper".

Adatto a tutti

DISCLAIMER: Si ricorda che tutti i diritti del racconto sono di proprietà del sito “Streghe Italia”, e che tutti i personaggi di “Streghe/Charmed” utilizzati sono di proprietà Warner Bros Television / Spelling Entertainment, e sono utilizzati senza il permesso degli autori e non a fini di lucro.


Dopo essere scampati a innumerevoli attacchi da parte di demoni, e averne eliminati in altrettanta quantità, e avendo sconfitto la sorgente stessa, ecco che per i componenti della famiglia Halliwell si avvicina un indimenticabile giorno, nonché una data per loro molto importante, ossia il diciottesimo compleanno di Wyatt.
Diciotto anni prima, infatti, fu per i genitori, per le zie e per nonno Victor, una giornata dedica alla salvaguardia delle loro vite anche a causa della nuova compagna del padre delle tre streghe. Costei però, durante il travaglio di Piper, avvenuto sul tavolo del soggiorno, si rivelò la vera matrice dei guai di quella sera.
Una settimana prima del compleanno: ore 7,30 del mattino. Mentre Leo, Paige e i ragazzi dormono ancora, Phoebe e Piper sono in cucina che avviano pranzo e cena tutto in una volta, poiché gli impegni che le attendono quella mattina, non permettono loro di rientrare a casa in tempo per potersi sbizzarrire come cuoche. Phoebe, col capo chino sul tagliere che tagliuzza un po’ di verdure e carote, e col rumore in sottofondo del coltello che batte appunto sul legno del tagliere, parla tra sé e sé dicendo: “Toh, come passa in fretta il tempo, sembra ieri che è nato e invece fra una settimana compie già diciotto anni, i bambini crescono in fretta, eh…già!”. Piper che in quel momento transitava dal soggiorno alla cucina spingendo la porta della medesima col posteriore, poiché tra le mani teneva un enorme pentola, chiede alla sorella: “Cosa stai borbottando in sordina, eh Phoebe?”. La ragazza un po’ distratta esclama: “Eh, dici a me!?”. Piper ripete: “Si, dico a te, che stai borbottando?”.
Phoebe prosegue: “No niente, rammentavo solo il giorno che è nato Wyatt!”. Piper di nuovo: “Per carità di Dio, non ricordarmi quel giorno, è stato il travaglio più combattuto della mia vita!”.

Phoebe ribatte: “Per forza, è stato anche l’unico, e per di più io e Paige ti abbiamo fatto da allevatrici! Il secondo invece l’ hai avuto in ospedale circondata dai dottori!”. E così, come per incanto, le due sorelle si mettono a ricordare quell’evento meraviglioso. Piper dice: “Ricordo anche di essermi sentita male mentre ero seduta con voi due in terrazza ad ammirare una strana aurora boreale!”.
Phoebe completando i ricordi, e tornando a tagliuzzare le carote, riprende a dire: “Ricordo anche che quella sera, dal mondo scomparve la magia, e che alla nostra porta bussò un demone chiedendoci una tregua per aiutarlo a ripristinare la magia sulla terra”. Piper esclamando aggiunge: “Che poi si rivelò una trappola, ricordi!?”. Phoebe conclude: “Si, ma io e Paige, abbiamo capito in tempo che il vero obbiettivo era tuo figlio perciò gli sconfiggemmo con arnesi di Paige che usava quand’era più giovane unendoci un po’ di fantasia!”.
La discussione si protrae oltre un ora, sino a quando Paige, Leo e i ragazzi non scendono al piano inferiore per far colazione. Paige avendo fatto la toilette prima di tutti, entra in cucina salutando: “Buon Giorno sorelline!”. Poi, portandosi la tazza del caffè alla bocca chiede: “Quand’ero in bagno vi sentivo chiacchierare, cosa stavate dicendo?”. Phoebe risponde: “Niente di particolare, stavamo ricordando solo la sera in cui è nato Wyatt!”. Paige riprende: “Ah già! Ricordo il gran movimento che ci fu quella notte!”. Appena Paige conclude la frase, ecco i due ragazzi ancora un po’ assonnati fare il loro ingresso in cucina.
Wyatt con uno sbadiglio più grande di lui, chiede: “Ehi zia Paige, che cosa stavi ricordando?”. Ma senza che la ragazza potesse replicare sopraggiunge Piper dicendo: “Ah no, eh, adesso basta, non né posso più di parlare del passato!”. E voi due, finite la colazione e filate dritti a scuola, intesi!”. Così, entrambi fratelli si alzano di scatto rispondendo: “Si mamma!”.

In quella stessa giornata, ma a pomeriggio inoltrato, il campanello di casa Halliwell col suo suonare interrompe la quiete che vi si era creata. Il piccolo Chris, battendo tutti in velocità, si dirige verso la porta dicendo: “Non preoccupatevi, vado io ad aprire!”. Trovatosi dinanzi suo nonno, tutto contento esclama: “Ehilà nonno, come ti va la vita?!” Victor risponde: “Bene figliolo, ma adesso aiutami con questi pacchi regalo. Tu prendi il piccolo che è tuo, ma assicurati che questo grande Wyatt non lo veda sino al giorno del compleanno, d’accordo!”. Il nipotino però, non fa in tempo a girarsi per dirgli grazie, che lo vede sbiancare in viso e accasciarsi al suolo. Giustamente spaventato, grida: “Mamma, papà venite, presto!”. Così Piper, Leo, Paige e Phoebe soccorrono Victor riponendolo delicatamente sul divano.
Casualmente, lo sguardo di Leo cade proprio sull’addome di Victor, la quale presentava una vistosa ferita sanguinante. Infatti il ragazzo non potendo intervenire in modo Angelico, grida: “Ehi ragazze, portate subito la cassetta del pronto soccorso, presto!”.
Durante la medicazione, tutti, si accorgono che Victor delira per la febbre alta provocata appunto dalla ferita. Al contempo l’uomo, parlava così: “I Templari, i Templari!”.
Phoebe chiede: “Cosa sta dicendo? Chi sono questi Templari? Ma Piper in maniera scorbutica risponde: “Ma che né so, non vedi che ha un febbrone da cavallo. Vuoi che dia retta a ciò che dice in questo momento, eh!. Piuttosto, vammi a prendere un lavamano d’acqua fredda ed una benda pulita, per favore!”.
Mentre Phoebe si alza dalla posizione china in cui era, per esaudire la richiesta della sorella, Piper le rivolge queste parole: “Ehi Phoebe, scusami se prima sono stata un po’ brusca, è la situazione che mi fa parlare così!”. Sorridendole Phoebe le risponde: “Lascia stare sorellina, sono cose che succedono in queste occasioni!”.

Phoebe però, in un momento di calma in cui il padre riposava nonostante la grave incurabile ferita, non le erano sfuggite le frasi apparentemente sconnesse del genitore cioè “I Templari, i Templari”. Quindi mentre si ripeteva all’infinito queste parole, si avvia in soffitta per sfogliare il Libro delle Ombre.
L’ostinazione di Phoebe, dopo un paio d’ore di ricerca, dà si, dei risultati, ma non quelli che la ragazza avrebbe voluto. Una metà pagina del Libro scritta a mano dalla loro ava Melinda Worren, dice così: “Templari, cavalieri originari di Gerusalemme del 1400 D. C. custodi della Sacra Sindone, e tutt’ora alla ricerca del Sacro Graal”. Phoebe esclama: “Sacro Graal!?. Cosa sarà mai?”.
In tutto questo frangente, ecco rientrare da scuola Wyatt che aprendo la porta e vedendo la madre salire al piano superiore, chiede: “Ciao mamma, è arrivato il nonno?”.
Piper in tono amareggiato risponde: “Si certo che è arrivato!”. Wyatt di nuovo: “E dov’è?”. Piper ripete: “E’ su, in camera sua in fin di vita!”. Il ragazzo ribatte: “Come in fin di vita, che gli è successo!?”. La madre conclude: “Non lo sappiamo, non ha avuto il tempo di dirci niente, purtroppo!”.
Percorse le scale, nel piccolo corridoio, Wyatt incontra Phoebe che cammina a testa bassa col Librone in mano. Il nipote la ferma chiedendole: “Zia Phoebe, cosa è successo al nonno?”. La ragazza alzando lo sguardo risponde: “Oh, ciao Wyatt! Purtroppo alla tua domanda non ho trovato ancora una risposta!”.
Wyatt replica: “Ma ce la farà, vero!”. Phoebe nuovamente: “Tutto quello che posso dirti è che continua a parlare nel sonno dicendo I Templari, i Templari”. Anche il ragazzo, per un attimo si sofferma ad esclamare la stessa frase del nonno ed a rifletterci su. Poi dopo un po’ aggiunge: “Forse alla scuola di magia, nella librerie sotterranee vi può essere qualcosa di utile!”.

Phoebe esclama: “Ma allora cosa aspettiamo, andiamo presto!”. Giunti alla scuola, zia e nipote, si dirigono senza indugio alla porta della libreria segreta, che vi si accede attraversando la libreria che tutti conosciamo. Phoebe dinnanzi all’ uscio, cerca di aprirla, ma fa cilecca. Una, due, e tre volte. Poi la ragazza esasperata esclama: “Ma perché non si apre questa dannata porta!”.
Udita l’esasperata esclamazione della zia, Wyatt accorre dicendo: “No, no zia, lascia faccio io!”. Il ragazzo, dà un pugno sullo stipite della porta, su in alto, poi un calcio sulla parte inferiore, ed in fine pronuncia questa frase: “ Sesamo apriti!”.
E come per magia le due ante della porta si aprono. Phoebe, rimasta di stucco, esclama: “E chi sei, Ali Babà e i quaranta ladroni!?”. Wyatt sorridendo risponde: “Dai, vieni con me!”. Phoebe scavalcando il gradino d’entrata, un piede per volta, s’impiglia i capelli in una ragnatela ed a voce alta, forse troppo, esclama: “Oh Dio, che schifo!”. Il nipote però, la zittisce esclamando anch’egli: “Scch…!! Parla piano, perché qui la voce rimbomba”.
Completato il giro tra gli scafali, i quali contengono i libri di magia in ordine alfabetico più vecchi del mondo, ecco Phoebe prenderne uno fra le mani della lettera T .
Leggendolo con gli occhi, tutt’ad un tratto s’interrompe chiamando il nipote: “Wyatt vieni, presto! Forse ho trovato qualcosa!”. Il ragazzo subito accorso, chiede: “Cos’ hai trovato, zia?”. Phoebe, prendendo a leggere a voce alta, dice: “Templari, figli di Maria Maddalena avuti con Gesù”. Il giovane stregone, stupito e balbettando esclama: “Ge, Ge, Gesù!. Ma siamo forse impazziti!?”.
Phoebe risponde: “E non è finita qui, ascolta, le semplici pallottole non gli uccidono. Per far ciò bisogna arrivare ad incidere loro l’aorta, o addirittura tagliare loro la testa dal collo!”. Wyatt sconcertato si chiede: ” Ma chi può mai aver scritto una fesseria del genere?!”.

Phoebe aggiunge: “Se te lo dico non mi credi!”. “Chi?”. Replica il nipote. In tono grave la ragazza conclude: “Melinda Worren!”. Prima di uscire dalla libreria con il volume sotto braccio, Wyatt esclama: “Wow, che scoperta ragazzi!”.
Una volta tornati a casa e raccontato tutto agli altri, i quali restano chi di stucco, chi sconcertato, tutta questa faccenda fa si che i giorni che precedono il compleanno di Wyatt si accorcino, ma anche che passino in secondo piano.
Infatti Paige dopo aver ascoltato con attenzione la lettura di Phoebe sui Templari, dice al nipote: “Ragazzo mio, quando sei nato c’era un gran movimento, e mi sa che anche stavolta non sarà da meno!”. Wyatt invece con amarezza risponde: “Se non riusciamo a guarire il nonno credo che annullerò tutto quanto!”.
Rompendo il snervante silenzio, che regnava da qualche minuto, inducendo tutti a riflettere sulla situazione, Piper esclama: “Forse ho io la soluzione!”. “Di cosa stai parlando?”. Chiede Phoebe.
La maggiore riprende: “Venite con me in soffitta!”. Giunta prima degli altri, Piper sistema le candele in cerchio e si prepara a recitare una formula di evocazione.
Dall’aspetto assunto della soffitta, Paige chiede: “Chi vorresti evocare, eh sorella?”. Piper risponde: “Scch…!!! Zitta, e lascia fare a me!”. Aprendo un foglietto scritto di suo pugno, Piper recita:

Spirito odi le parole se vuoi!
E presta fede a ciò che vorrei,
perché ora invoco colei
che malgrado non è più tra noi!.

Passano appena pochi secondi ed ecco che la soffitta s’illumina di sfolgoranti sfere, bianche ed azzurre, spianando il cammino ad una delle streghe più belle che siano mai esistite, e che la famiglia Halliwell abbia avuto come progenitrice.
Alla vista di chi l’ ha evocata, si presenta una donna con capelli biondo oro lunghi per tutta la schiena, occhi verde azzurro penetranti come quelli di un gatto, labbra rosso corallo, ed in fine per completare l’opera, seno prosperoso.
Nel vederla, Piper in tono compiaciuto e rilassato esclama: “Melinda!”. Ed ella in tutta risposta dice: “Mie care e devote nipoti! Vi trovo bene”. Rivoltasi poi a Wyatt e Chriss, chiede: “E chi sono questi due bei giovanotti?”.
Piper risponde: “Questi è mio figlio, il primogenito, Wyatt. Mentre questo invece è il secondogenito Christopher di appena dieci anni!”. Nel sentir parlare con tono formale la loro madre, i due ragazzi, non ebbero il coraggio di aggiungere niente tale era la tensione e l’austero clima che vi regnava in quel momento in soffitta.
Melinda con voce assai dolce, nonché piacevole, risponde: “Me ne compiaccio, Piper! Hai dei figli splendidi degni di essere un giorno i tuoi successori!”.
Al contempo che Melinda pronunciava queste parole, non era più evanescente, quindi in conclusione a tutto ciò poté abbracciare le sue amate discendenti.
Tornati tutti al piano di sotto, e seduti attorno al tavolo grande del soggiorno, Piper illustrando la situazione a Melinda dice: “Purtroppo abbiamo nostro padre in fin di vita con una gravissima ferita all’addome provocata da certi Templari, e a quanto abbiamo appreso da un libro scritto da te, né le pallottole, né la nostra magia sono efficaci per poterli eliminare definitivamente!”.
Melinda risponde: “Tu hai ragione quando dici che la vostra, anzi, la nostra magia è inefficace contro questa gente, ma voi custodite un’altra arma in soffitta che è ben più efficace delle semplici pallottole che gli uomini usano in quest’epoca!”.
A quel punto, sugli inquilini di casa Halliwell, cala un silenzio spettrale da incutere paura a chiunque. Passato un quarto d’ora, Phoebe rompe gli indugi esclamando: “Ma certo! Excalibur, la spada che solo Wyatt può utilizzare, come ho fatto a non pensarci prima!”.
Tutto questo arco di tempo, però, fa si che un altro giorno giunga al termine e che le condizioni di Victor si aggravino ulteriormente. Melinda quindi, avendo poco tempo a disposizione, istruisce a dovere Wyatt in modo che egli possa avere la meglio su questi Templari. Così, l’addestramento del giovane si conclude completandosi proprio il giorno prima del suo diciottesimo anno di età.
Però il piano di Melinda, prevedeva che anche le ragazze avessero il loro compito da svolgere. Infatti durante l’addestramento di Wyatt, le zie avevano scoperto il nascondiglio dei discendenti di questi Templari, che ovviamente proseguono se pur in gran segreto, l’attività dei loro avi. Preparato il piano d’azione, Phoebe dice: “Il loro nascondiglio è proprio dietro il Mausoleo, che facciamo!?”. Piper spiritosamente risponde: “E’ presto detto, andiamo li e stacchiamo la testa dal collo a tutti e ce ne torniamo a casa semplice, no!
Giunti sul posto, Phoebe grazie alle arti marziali, afferra le guardie da dietro e senza che se ne accorgano spezza loro il collo facendo ruotare le mani. Così finalmente Wyatt può entrare di soppiatto nel nascondiglio tenendo Excalibur fra le mani, ma sempre seguito dalla madre e dalle zie, mentre a casa sia Leo che Melinda assistono Victor sempre più agonizzante. Dopo aver sconfitto con facilità i giovani Templari, Wyatt si trova davanti il grande capo un uomo rude, alto e grosso con la barba incolta. Iniziato lo scontro con le spade, il ragazzo riesce solo per un po’ a tener testa all’avversario, poiché l’esperienza del Templare ovviamente ha la meglio sul giovane Halliwell.
Wyatt però, oltre all’addestramento con la spada, senza dire niente a nessuno, aveva acquistato un paio di videocassette di un cartone animato dal titolo “Ken il Guerriero”.


Essendo quindi figlio di una strega, era un gioco da ragazzi per lui copiare sia i movimenti che tutte le tecniche di lotta del protagonista di quel cartone.
Poiché è appunto un cartone, tali tecniche sono sconosciute a questi Templari, quindi Wyatt affronta con serenità il suo grosso avversario. Ormai il Templare, è in balia del ragazzo, il quale utilizzando una tecnica troppo complicata da spiegare, riesce a far dire all’avversario “Mi arrendo”. Wyatt non essendo quindi un assassino, gli volta le spalle lasciandolo in vita, ma appena costui si sente graziato, tenta di uccidere il giovane, ma la madre e le zie avendo assistito al duello, gli gridano: “Wyatt, attento!”. Ed egli per fortuna riesce a difendersi egregiamente, ma non uccidendolo, bensì premendo in un punto preciso del corpo del Templare in modo che gli dicesse contro la sua volontà qual’era la maniera di salvare suo nonno. Appena il Templare svela il segreto per guarire la ferita, Piper dice al figlio: “Figliolo, come hai fatto a farlo parlare? Che tecnica è mai questa!?”. Wyatt risponde: “Eh cara mamma, mi sono applicato notte e giorno per imparare tale tecnica, ed è un po’ complicato spiegare così in due parole di cosa si tratta!”.
Piper conclude: “Non fa niente, ma ora torniamo a casa, sono in pensiero per tuo nonno!”. In effetti, la soluzione, era la morte di quel Templare. Perciò appena i nostri paladini lasciano il nascondiglio, egli ha una emorragia interna provocata appunto dal colpo infertoli da Wyatt. Quando tutti tornano a casa, e percorrono metà del corridoio che conduce al soggiorno, vedono Victor se pur sorretto da Leo e Paige, scendere le scale e andare loro incontro.
Piper, Phoebe e Wyatt, fanno altrettanto esclamando: “Papà! Nonno!”. Cosi tra baci ed abbracci, il ragazzo può finalmente dare inizio alla sua festa di compleanno organizzata al P3, e ricevere parenti ed amici ringraziandoli di essere intervenuti così numerosi. Invitando persino una bellissima ragazza a ballare aprendo così la serata danzante.

Scritto da Paolo


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