UN FANTASMA BIRICHINO
Riassunto: seguito della mia saga (ultimo racconto "Il mutaforma"). Il Trio finalmente si concede una vacanza e va a trovare le cugine Lewis a Boston. Ma il lavoro non le abbandona mai, e le cinque streghe se la devono vedere con un fantasma che ancora non ha raggiunto il paradiso.
Composto: dal 26 dicembre 2001, saltuariamente, fino al 28 marzo 2002
Valutazione: adatto a bambini con i genitori
Disclaimer:
si ricorda che tutti i diritti sono di proprietà del sito "Streghe Italia" e
che tutti i personaggi di "STREGHE/CHARMED" sono di proprietà della WARNER BROS
TELEVISION/SPELLING ENTERTAINMENT e sono utilizzati senza il permesso degli autori e non a
fini di lucro.
I personaggi di Ally McBeal, Billy Thomas, Richard Fish, John Cage, Elaine
Vassal e Renée Radick, della serie televisiva "Ally McBeal", sono di proprietà
di David E. Kelley. Lo stralcio del testo della canzone all'inizio del racconto è una
parte del brano "One step closer", scritto ed interpretato dai Linkin Park,
facente parte dell'album "Hybrid Theory".
Ore 00.25, al P3
Everything
you say to me |
Appena terminata la canzone un applauso, tra le urla di esaltati fans,
si levò nella sala del locale. I ragazzi si agitavano come se fossero allo stadio, e fino
a pochi secondi prima avevano cantato a squarciagola tutte le canzoni proposte dal gruppo,
senza sbagliare una parola.
"Hai fatto il colpaccio, sorellina!", esultò Prue abbracciando Piper.
"Non ho mai visto tanti scatenati tutti insieme!", rispose la proprietaria del
night club. "Ma questi turbolenti giovani mi stanno rendendo ricca! Wow, sono così
contenta che quasi quasi offro una birra gratis al pubblico
No, forse è meglio di
no: non ho intenzione di perdere neanche un cent in questa magnifica serata!".
"Che tirchia
Devi ringraziare ancora una volta Phoebe, è stata lei che ti ha
consigliato questo gruppo, no?", chiese la fotografa di casa.
"E vero
Mi è dispiaciuto moltissimo che non sia potuta venire, lei ama
alla follia i Linkin Park! Purtroppo lambiente non è affatto adatto alla sua
gravidanza, comunque si è tolta lo sfizio di farsi fare gli autografi e una foto prima
dellinizio. Magra consolazione, ma almeno li ha conosciuti!", rispose colei che
poteva far esplodere gli oggetti, versando una birra alla spina ad un cliente.
"Le tireremo su il morale domani, con questo viaggetto che abbiamo in programma. Sei
sicura che laereo non faccia male al bambino?", domandò la sorella maggiore.
"Il dottor Spencer me lha assicurato, quindi non ci sono problemi. Cambiando
discorso, chissà cosa diranno le nostre care parenti quando ci vedranno arrivare!",
rise Piper.
"Non se laspettano di certo! Faremo loro una bellissima sorpresa!",
asserì colei che padroneggiava la telecinesi, rifornendo di salatini le ciotoline del
bancone svuotate dallorda di avventori esagitati.
"Su questo non ci sono dubbi. Demoni o non demoni, domani partiremo e ci prenderemo
due o tre giorni di relax. Ogni tanto ce lo meritiamo anche noi, no? Inoltre, con
lincasso di questa sera posso ben permettermi di chiudere per un po!",
sottolineò nuovamente la manager del locale.
"Tutto il mondo ha capito che stasera sei diventata ricca, sorellina, non occorre che
tu lo ripeta continuamente
Ah, ho dimenticato di preparare la valigia!", gridò
Prue ricordandosi del pomeriggio trascorso ad immortalare un nuovo giardino pubblico, e
non dedicato alla sacra organizzazione dei suoi effetti personali.
"Tranquilla, ci ho pensato io
Come al solito, daltronde! Ti ho messo
dentro tutto quello che avevi programmato, compreso spazzolino e dentifricio!", la
rassicurò la sorella minore.
"Se non ci fossi tu, bisognerebbe inventarti!", la canzonò colei che poteva
essere in due posti contemporaneamente.
"Non esiste al mondo un genio capace di tale impresa!", rispose a tono
lunica Halliwell sposata.
Ore 8:00, villa Halliwell
"Sbrigati Piper, laereo non aspetta te!", si sgolò
Prue dalla macchina, col motore già rombante.
"Un minuto, sto controllando se tutto è pronto nel frigo per Leo.", rispose a
voce alta la sorella di mezzo. "Uffa, non mi lasciano in pace un secondo! Per fortuna
che Leo resta a casa, sennò a chi la lasciavamo la nostra piccola Kit!", disse tra
sé la strega.
"Se non arrivi entro cinque secondi, partiamo senza di te!", urlò
dallauto Phoebe, con la testa sporgente dal finestrino.
"Eccomi, eccomi!", gridò Piper correndo verso lesterno. In un secondo
chiuse la porta, fiondandosi in seguito sul seggiolino posteriore della macchina, guidata
dalla sorella maggiore.
"Quando partiamo, non è mai possibile arrivare puntuali, vero sorellina?",
chiese con tono beffardo lex esperta darte della famiglia, partendo a tutta
velocità.
"Se non ci fossi io che penso a tutto in casa, in poco tempo crollerebbe dallo
sfacelo. Non puoi biasimarmi se alla fine voglio essere sicura che ogni cosa sia a posto:
in fondo lo faccio anche per voi!", rispose colei che poteva fermare il tempo
cercando di riprendere fiato.
"Si si, intanto ogni volta è sempre la stessa storia. Capisco se avessimo lasciato
la casa incustodita, ma questa volta cè tuo marito dentro!", obiettò la
Halliwell al volante.
"E proprio per questo che mi preoccupo!", replicò la manager del P3.
"Non ho idea di cosa troveremo al nostro ritorno
".
"Che vuoi che combini un povero angelo bianco? Vedrai che starà fuori per la maggior
parte del tempo!", la rassicurò luniversitaria di casa.
"A Leo bastano pochi minuti per distruggere tutto
Come quella volta che ha
tentato di preparare la cena, per farmi una sorpresa: mi ci è voluta mezza giornata per
ripulire tutta la confusione che aveva combinato! Per non parlare poi di quando voleva
evitarmi una fatica, passando laspirapolvere: oltre ad aver aspirato metà della mia
collezione di matrioke, ha fatto cadere il ficus beniamino e ha quasi fatto
esplodere la presa di corrente!", raccontò la moglie dellimputato.
"Beh
Non è proprio un provetto casalingo, ma almeno fa tutto con amore!",
rise colei che poteva vedere il futuro.
"Amore, amore
Intanto quella che ci rimette sono sempre io! Bisogna proprio che
gli faccia un corso accelerato di cucina e governo della casa, altrimenti un giorno o
laltro dovremo trasferirci.", sospirò Piper.
"Suvvia, ragazze, stiamo partendo! Scordatevi per almeno due giorni di San Francisco,
lavoro, demoni, stregoni e affini: stiamo per affrontare una vacanza!", le incitò la
fotografa.
"Hai ragione: a sistemare tutto il macello che combinerà, ci penseremo al
ritorno!", la spalleggiò la sorella di mezzo.
"Viva la vacanza!", esultò Phoebe accendendo la radio. Trasmettevano In
the end, la sua canzone preferita di quel periodo. "Aiuto, i Linkin Park mi
perseguitano!".
"Ma non erano il tuo gruppo prediletto?", le chiese Prue.
"Sì, ma da quando non ho potuto ammirarli al P3 sono tristissima. Dal pienone che
hai fatto ieri sera, deduco che la loro performance live sia stata memorabile!",
piagnucolò la minore delle sorelle.
"Beh, in effetti devo dire che non se la sono cavata affatto male! Sebbene la loro
non sia la mia musica preferita, il concerto mi è piaciuto molto!", rispose la
moglie di Leo.
"Ecco, e io me lo sono perso
Non mi capiterà mai più unoccasione
così!", recriminò la gestante.
"Non è detto che non si possano richiamare in futuro
Se mi fanno realizzare un
incasso come quello di ieri, mi abbono!", ridacchiò la proprietaria del locale.
"Ora basta con queste simpatiche lotte in famiglia: siamo arrivate
allaeroporto!", concluse colei che poteva spostare gli oggetti col pensiero.
Ore 15:00, aeroporto di Boston
"Caspita, qui sono le tre
A San Francisco invece è
mezzogiorno!", disse con enfasi la sorella minore.
"Che brava che sei, possiedi addirittura la capacità di fare due calcoli!", la
prese in giro Piper.
"Viperetta che non sei altro, come ti permetti di prendermi in giro? Guarda che se
non la smetti, per punizione non ti farò tenere in braccio Phyllis, appena sarà
nata!", la minacciò amichevolmente Phoebe.
"Non sia mai, per carità! Però, bellaeroporto questo! Non cè che dire,
anche Boston è dotato di un bellaeroscalo, come per la nostra città. Prue, hai
preso i bagagli?", gridò la sorella di mezzo vedendo che la giovane stava venendo
loro incontro.
"Certo! Non ho ancora capito perché sono dovuta andare da sola a ritirarli, comunque
eccoli qui. Io porterò il mio e uno di Phoebe, tu Piper porterai il tuo e il rimanente.
Beh, che aspettiamo? Avviamoci verso luscita!", esortò la fotografa di casa.
"Che piena denergie!", sussurrò la futura madre nellorecchio di
Piper. "A che cosa credi sia dovuto?".
"Non ne ho idea
", rispose laltra. "Questa vacanza la entusiasma
parecchio, meglio così
Almeno per un po staccherà la spina da quel suo
stressantissimo lavoro, che oramai le impegna quasi tutta la giornata.".
"Che avete da confabulare voi due? Muovetevi, che dobbiamo acciuffare un taxi!",
le rimproverò colei che poteva essere in due posti contemporaneamente.
"Arriviamo!", gridarono in coro le sorelle minori.
"Taaaaxxxxiiii!", urlò con poca finezza Prue. Una bellissima auto gialla si
fermò e ne scese un aitante giovanotto che, salutate le sorelle, caricò i loro bagagli
nel bagagliaio.
"Dove vi porto?", chiese il ragazzo.
"A casa tua
", disse sottovoce Phoebe.
"Al numero 22 di Russian Street, se non le dispiace.", rispose gentilmente la
maggiore delle sorelle.
"Bel posto, quello. Non siete di questa città, vero? Da dove venite?", domandò
lautista, pieno di curiosità.
"Siamo di San Francisco.", disse semplicemente Piper.
"Wow, devessere una bellissima città. Purtroppo non ci sono mai stato!",
replicò il tassista.
"Ti ci porterei io
", disse sottovoce luniversitaria di casa.
"Scusa, hai detto qualcosa?", chiese gentilmente lo chauffeur.
"No no!", rispose imbarazzata la ragazza, mentre le due sorelle ridevano a più
non posso. Phoebe allora strattonò Piper, per farla smettere, ma fu scossa da un tremito
improvviso che di solito preannunciava guai.
"Che hai visto?", le sussurrò allorecchio colei che padroneggiava la
pirocinesi, immaginando che la sorella avesse avuto una premonizione.
"Nulla, nulla!", mormorò sorridendo la veggente di casa.
"Meglio così!", dichiarò soddisfatta la moglie di Leo. "Non voglio avere
contrattempi, almeno qui a Boston!".
"Allora, posso permettermi di chiedere i vostri deliziosi nomi?", domandò
lautista ammirando le ragazze sullo specchietto retrovisore.
"Io mi chiamo Prudence, questa è Phoebe è lei è Piper.", replicò
educatamente la sorella maggiore.
"Wow, che nomi bellissimi! Io mi chiamo Paul, Paul Carson. Siete sorelle, non è
vero? Vi assomigliate molto.", affermò con un sorriso il tassista.
"In effetti, queste due simpaticone sono le mie sorelline!", disse la futura
madre. "Io, ovviamente, sono la più giovane
".
"Davvero? Ma non si nota molto una differenza detà tra voi, sicuramente essa
sarà infima. E ditemi, siete fidanzate?", chiese Paul cercando di capire se
cera anche una remota possibilità di rimorchiare.
"Lei è sposata!", rispose Phoebe additando alla sorella di mezzo. "Noi,
invece, non siamo occupate
".
"Pecc
Comè strano, siete così belle!", asserì il giovane.
Infatti, egli era stato particolarmente colpito da Piper, e non era rimasto soddisfatto
del fatto che avesse già un legame affettivo.
"Grazie mille!", fece in coro il Trio.
Ore 12:15, villa Halliwell
"Allora, Kit, siamo solo io e te oggi
Vediamo dove hanno
messo i tuoi bocconcini
", disse Leo rovistando nella credenza.
"Accipicchia, qui non ce ne sono
Vediamo un po in cantina.".
Langelo bianco scese le scale che portavano nel seminterrato, ma inciampò in una
latta di vernice, imprudentemente abbandonata su di uno scalino, e si spalmò sul
pavimento della stanza dopo un volo non indifferente. Come se non bastasse, il colore lo
seguì a ruota e gli si depositò addosso, trasformandolo in un angelo giallo.
"Caspiterina!", imprecò il giovane: in effetti non poteva
utilizzare parolacce. "Chi è stata quella
piccola imbecillina che ha lasciato
il barattolo sulle scale?". Alzatosi, decise di dar da mangiare al gatto più tardi,
e di andare immediatamente a farsi una doccia, per evitare che la vernice si asciugasse.
Incautamente, però, non si teletrasportò in bagno, ma si fece tutta la strada a piedi,
non accorgendosi che stava imbrattando tutto il pavimento di una patina del colore del
sole.
Ore 15:25, Russian Street
"Grazie mille Paul!", disse Phoebe pagando la corsa.
"Piacere di averti conosciuto!".
"Piacere tutto mio, ragazze. Chiamatemi, se avete ancora bisogno di me. Il mio numero
te lho dato, vero?", chiese il tassista.
"Certo. A questo punto
Ciao!", salutarono in coro le tre streghe.
"Ciao!", rispose il giovane chauffeur rimettendo in moto.
"Mmm, mi sa che il nostro caro Paul si è preso una cotta per qualcuna
",
rise Prue.
"E mi sa che la nostra Phoebe ha fatto lo stesso
", ridacchiò Piper.
"Scherzate, scherzate
Intanto io suono.", replicò la sorella minore
pigiando sul pulsante con su scritto Lewis.
"Sì? Chi è?", chiese una voce, che proveniva da dentro lappartamento.
"Posta
", rispose luniversitaria di casa Halliwell.
"Hanno cambiato postino
", disse sottovoce Meredith aprendo la porta.
"Ma lei non è il postino!".
"In effetti
Meredith, sono Phoebe Halliwell, tua cugina!", spiegò la
strega.
"Sei veramente tu? E quelle sono le tue sorelle?", domandò la signora.
"Siamo Prue e Piper. Ciao, cugina!", replicò la sorella maggiore.
"Venite e fatevi abbracciare!", gridò la signora Lewis con le lacrime agli
occhi. "Le mie salvatrici!".
"Suvvia, Meredith, non esagerare
", le consigliò Piper, che stava per
essere stritolata dal caldissimo abbraccio della lontana parente. "Abbiamo solo fatto
il nostro lavoro.".
"Ma che lavoro e lavoro
Voi mi avete salvato la vita, e avete fatto lo stesso
con Marah! Oh, care, care
Ma non rimaniamo sulla porta, entrate!", le invitò
la cugina di Boston.
"Grazie
", rispose colei che poteva spostare gli oggetti col pensiero.
"Ti abbiamo fatto una sorpresa, eh?".
"Bellissima, oltretutto! Ma se mi avvertivate del vostro arrivo, avrei preparato
qualcosa. E le camere, poi
Purtroppo non dispongo di molte stanze!", affermò
Meredith.
"Non preoccuparti, dormiremo in albergo.", la tranquillizzò colei che poteva
prevedere il futuro.
"Non se ne parla nemmeno! Se non vi dispiace, una di voi potrà dormire nella camera
di Marah, mentre le altre due nella camera di Marcus, visto che lui è a Chicago.",
predispose la strega più vecchia.
"Se non ti è di troppo disturbo, accettiamo!", ringraziò Prue. "Allora,
che ne dici di noi?".
"Siete esattamente uguali alle cugine Baxter, Bowen e Russel, proprio come mi aveva
detto Marah.", si commosse colei che poteva manipolare la mente delle persone.
"Tu, Prue, mi ricordi veramente mia nonna: per di più, hai lo stesso nome! Che
bellezza avervi qui, ho sempre desiderato incontrarvi
Da quando ho saputo della
vostra esistenza, ovviamente!".
"Beh, eccoci qui!", replicò la manager del P3. "Marah è al lavoro?".
"Sì, come sapete si occupa di gestire la vita degli avvocati di uno studio legale di
Boston. E una segretaria tuttofare!", sorrise soddisfatta la madre. "Sono
così orgogliosa di lei! Per non parlare di Marcus, che è medico al County General
Hospital di Chicago! Devo proprio ringraziare il Signore per le gioie che mi ha donato, i
miei figli sono tutta la mia vita!".
"Scusa se sono indiscreta, ma che ne è di tuo marito?", chiese colei che poteva
volare.
"Eh, il caro Stephen è morto quando Marah aveva diciotto anni
Purtroppo un
infarto ce lha portato via, e dire che non aveva mai sofferto di cuore! La vita ha
voluto strapparmi questo affetto, ma fortunatamente è stata generosa sotto altri punti di
vista.", spiegò Meredith.
"Senza dubbio!", rispose Piper prendendo in mano una foto della famiglia Lewis,
bene in vista sopra un mobile.
Ore 12:48, villa Halliwell
"Oh, per fortuna che sono riuscito a far andar via la vernice dai
capelli!", disse tra sé Leo, appena uscito dalla doccia, in accappatoio.
"Adesso spostiamo di qui questi vestiti sporchi, sperando che Piper riesca a farli
tornare puliti". Langelo bianco, appena sistemate le vesti in un luogo più
adatto, scese in cucina per preparare la pappa a Kit, e a lui stesso, senza accorgersi
minimamente del disastro che i suoi bei piedini avevano provocato in tutta la stanza. Di
certo non era una persona attenta!
"Vediamo se la mia cara mogliettina mi ha lasciato qualcosa nel frigo!", si
disse aprendo lelettrodomestico. Appena dischiusa la porta, luomo vide che non
cerano rimasti spazi vuoti sui ripiani
"Beh, non si può dire che Piper non sia previdente, oltre che generosa!",
ridacchiò langelo. Tirate fuori due pirofile, che contenevano una pregiata
parmigiana di melanzane e un delicato arrosto di vitello, già affettato, Leo le depose
con maestria nel microonde, lo accese e chiuse lo sportello.
"Nel frattempo che si riscaldano, vado a cercare il cibo di Kit.", pensò tra
sé, e ridiscese nella cantina dove poco prima era successo il finimondo. Non evitando per
niente le vistose macchie di colore del pavimento, Leo si avvicinò ad un gruppo di
mensole sul lato opposto della stanza.
"Finalmente!", esultò dopo aver trovato quello che cercava, e prese due
scatolette di carne per gatti fischiettando allegramente. Risalì in cucina, prese la
ciotola del familiare di casa e con un cucchiaino la riempì di bocconcini di coniglio.
Chiamando a squarciagola il gatto, Leo si abbassò per posarla a terra e
"Argh, ho sporcato tutto il pavimento di vernice!", gridò in un impeto
dira il giovane, notando con disappunto le appariscenti tracce che aveva lasciato
poco prima. Con velocità degna di una Ferrari, langelo si armò ciabatte pulite,
secchio dacqua, spazzolone e detergente ultralucidante e, cominciando dalla cantina,
cercò di pulire tutto il macello.
"Non si può dire che il lavoro non sia ben fatto!", si rincuorò Leo ammirando
la lucentezza che brillava sul pavimento della cucina. Si girò poi per continuare
lopera, ma
"Argh, ho insozzato tutti i tappeti!", gridò imprecando in cuor suo. In un
secondo, decise di infrangere la regola per cui non bisogna usare i propri poteri per
scopi personali; con agilità impose le mani su tutte le macchie dei tappeti e le
cancellò senza lasciare traccia. In poco tempo, ripeté loperazione con tutte le
macchie che aveva provocato, e poi ridiscese in cucina
"Argh, ho bruciato il pranzo, porc
!", sbraitò il povero essere
sovrannaturale e, levate dal forno le pirofile, decise di andare a farsi un cheeseburger
nel negozio vicino a casa.
Ore 16:32, davanti allo studio Cage & Fish
"Sei stata gentile a volerci accompagnare allo studio dove lavora
Marah, ma sei sicura che non disturbiamo?", chiese Prue scendendo dallauto
della cugina, parcheggiata a lato della via.
"Tranquilla, qui cè sempre un gran via vai di gente
Attenta!",
gridò Meredith a Piper, ma purtroppo ormai il danno era fatto: scendendo dalla macchina,
dalla parte della strada, la giovane era stata imbrattata di fango da un camion passato a
tutta velocità. Phoebe scoppiò in una gigantesca risata, ma venne subito zittita dalle
occhiate maligne della sorella che poteva far esplodere gli oggetti.
"Non è possibile!", sbraitò la sfortunata. "Sempre a me devono capitare
queste cose
".
"Io te lavevo detto di non prendermi in giro, sei stata punita a dovere!",
rise la minore delle sorelle.
"Ma che punita e punita! Qui centra la iella che mi porto sempre addosso!",
rispose quasi piangendo la povera infangata.
"Non pensavo te la saresti presa così tanto, altrimenti ti avrei avvertita!",
disse continuando a ridere colei che prevedeva il futuro.
"Che intendi dire? Non starai mica dicendo che avevi visto la mia disavventura in
anticipo?", strepitò la manager del P3.
"Ti ricordi quando eravamo in taxi, e hai notato che ho tremato per un po
Beh, toccandoti avevo previsto questa esilarante situazione!", spiegò candidamente
la quasi psicologa della famiglia.
"Se ti prendo!", gridò Piper iniziando una corsa contro la sorella, ma in
quellistante un cestino dei rifiuti esplose poco distante dal gruppo:
larrabbiatura di Piper non aveva per niente giovato alla città.
"Per carità, sorellina, calmati!", sussurrò Prue. "Non vorrai mica far
saltare in aria tutto il palazzo!".
"OK, OK! Ma che faccio adesso conciata in questa maniera?", piagnucolò
limprenditrice della famiglia.
"Se ti fidi, posso aiutarti io!", disse Meredith. "Entriamo in quel vicolo,
presto.". Le due parenti entrarono nella stradina laterale, buia e vuota, e la più
anziana delle due streghe, imponendo le mani sullaltra, pronunciò:
"Macchie perniciose,
ignobili e odiose,
svanite dal mondo
e sparite nel profondo!
Grasso, unto, sporco in quantità
sottraiti alla vista e vattene da qua!"
"Wow, sei un portento!", esultò Piper vedendo che lincantesimo della
cugina aveva perfettamente cancellato le chiazze di fango sul suo vestito. "Ma è
lecito usare questa formula a scopo personale?".
"Beh, abbiamo solo forzato un po la mano
", sorrise la signora
uscendo dalla viuzza. "Entriamo nel palazzo, coraggio!". Il gruppo di streghe
penetrò nello stabile, prese lascensore che portava al piano esatto e infine
arrivò a destinazione.
"Accidenti, che bello studio!", sentenziò Prue ammirando lampiezza e
lorganizzazione di ciò che le stava davanti. In quel momento, una ragazza
imbronciata e assente la urtò a tutta velocità, scaraventandola poco distante.
"Scusa, non guardo mai dove vado!", disse linvestitrice, alzatasi dopo il
suo non meno ampio volo, e si fiondò nellascensore senza accertarsi di non aver
commesso un omicidio
"Non fa nulla
", rispose lex esperta darte di casa Halliwell,
con una faccia nel contempo imbarazzata e perplessa, cercando di rialzarsi.
"Che maleducata
Per non parlare di quelle gonne così corte!", affermò
Phoebe. "Nemmeno io arrivo a quelle misure!".
"Su questo non ci sono dubbi! E molto conosciuta per questo, la nostra
Ally!", rise Meredith. "Dovete sapere che quella ragazza è una delle
avvocatesse dello studio, ed è anche alquanto brava. Lunico suo difetto è che a
volte
Come dire
Non cè molto con la testa!".
"Incoraggiante!", dichiarò colei che poteva fermare il tempo, osservando un
ometto dalla faccia simpatica che camminava su e giù senza le scarpe. "E quello chi
è? Uno che ama il contatto diretto con la terra?".
"Lui è il migliore in assoluto, John Cage! Il tipo più strano che io abbia mai
incontrato, lo ammetto, ma ha la fama di essere imbattibile in tribunale. Marah mi ha
raccontato che quando deve preparare unarringa, passeggia sempre senza le
scarpe
Questo lo aiuta a concentrarsi!", spiegò la strega più anziana.
"Questa è una gabbia di matti!", sentenziò non troppo sottovoce la minore
delle sorelle, con la sua solita spontaneità.
"E vero, ed è per questo che è bello lavorarci!", disse Marah,
sorprendendo il gruppetto alle spalle.
"Marah, ciao!", disse in coro il Trio, correndo ad abbracciare la cugina.
"Che ci fate qui, ragazze? Siete venute a trovarmi?", domandò la giovane Lewis.
"Certo, te lavevamo promesso, ricordi?", rispose Prue. "Scusa se te
lo chiedo, ma è normale che quel tipo ossigenato salti la corda nel suo
ufficio?", domandò additando un uomo che chiaramente stava giocando nel suo luogo di
lavoro.
"No!", replicò la segretaria. "Billy Thomas è lunico
abbastanza sano di mente dellufficio, a parte i capelli! E da
stamattina che si comporta da lattante, ma alterna sprazzi di lucidità a momenti di pura
follia
Mi sta facendo preoccupare sul serio!".
"Avanti, non crederai mica che
", mormorò la minore delle sorelle
Halliwell, strizzando locchiolino.
"Non lo escludo
Non si è mai comportato così, e non credo che di punto in
bianco un brillante avvocato si metta a giocare, ridere e saltare la corda in ufficio! Ho
paura che centri qualcuno dei vostri amichetti
", sussurrò Marah.
"Anche tuoi, prego!", la corresse Piper. "Sei davvero certa che quella non
sia una stranezza tra le tante, in questa gabbia di matti?".
"Più che sicura
Guardate, ha smesso!", fece notare limpiegata.
"Sembra stupito di quello che stava facendo
".
"Basta andare a chiederglielo!", suggerì colei che poteva manipolare la mente
delle persone.
"Hai ragione mamma, così gli consegno un fax a lui indirizzato e ve lo presento!
Seguitemi
", disse camminando colei che, con un soffio sulla mano, poteva
congelare qualsiasi cosa. "Billy, è arrivato questo fax per te
Ti senti
bene?".
"Non credo proprio
", rispose lavvocato con una faccia stravolta.
"E da stamattina che non mi sento per niente a posto, ho anche improvvisi vuoti
di memoria
Ma abbiamo ospiti! Buongiorno!".
"Buongiorno
", risposero in coro le streghe.
"Billy, queste sono mia madre e le mie tre cugine di San Francisco
Mi hanno
fatto una sorpresa venendomi a trovare!", spiegò Marah.
Ore 17:00, studio legale Cage & Fish
"Piacere di conoscervi!", disse luomo. "Scusate
per il mio comportamento di prima, ma
Non so proprio cosa mi stia
accadendo
".
"Oh, succede!", rispose Phoebe.
"Billy, è arrivato il fax che aspettavi. Inoltre, il signor Rogers ha chiamato
unaltra volta: mi sembrava un po arrabbiato del fatto che tu sia sempre
irreperibile
Cosa devo rispondergli la prossima volta, cioè fra circa
Tre
minuti?", domandò Marah.
"Digli che ho avuto un lutto in famiglia e che non sarò presente per circa tre
giorni. Sapete, quelluomo è talmente insopportabile! Sto cercando di rimandare
lincontro con lui più che posso.", spiegò lavvocato.
"Salve!", esordì un uomo entrando nellufficio.
"Ciao Richard!", lo salutarono Billy e Marah. "Ragazze, questo è uno dei
soci fondatori dello studio, Richard Fish. Richard, queste sono mia madre e le mie cugine
di San Francisco", fece le presentazioni la segretaria.
"Che belle signorine che hai portato
Oh, scusi ma ha della fuliggine sotto il
mento
", disse lavvocato toccando il collo di Prue.
"Richard!", gridarono in coro Billy e Marah. "Metti giù subito quelle
mani!", strepitò la giovane assistente.
"Ma non stava facendo niente di male
", sostenne ingenuamente colei che
poteva essere in due posti contemporaneamente.
"Lo so io quale era la sua intenzione
Sempre la stessa storia, sei
insopportabile!", strillò la Lewis. "Piper, per favore potresti
".
"Daccordo!", disse alzando le mani la giovane strega: aveva ben compreso
che la cugina laveva invitata a bloccare il tempo.
"Che succede?", chiese Meredith alla figlia.
"Volevo spiegarvi che Richard dà un valore un po particolare al collo
Diciamo che per lui questa parte del corpo è come un seno o un sedere: ciò significa che
toccare un collo è per lui come toccare un petto, ha una valenza sessuale
Volevo
avvertirvi, ecco tutto. Questo personaggio è un po malato
", commentò la
segretaria.
"Oh Signore
Non cè proprio nessuno di normale qui!", esclamò Prue.
In quel momento, in un angolo dellufficio apparve una figura umana, e pian piano
essa si delineò perfettamente: era una bambina. Appena si accorse dellaffollamento
della stanza, si mise a ridere e si diresse verso il gruppo.
"Ehi, ma quella è una bimba!", indicò la strega più anziana alle altre.
"No, è un fantasma!", dissero in coro le tre sorelle Halliwell.
"Come fate a vedermi?", domandò la piccola, sorpresa di essere stata
individuata. "Voi non siete esseri umani normali
Uffa!", imprecò
scomparendo nel nulla.
"Vi avevo detto che qualcosa di soprannaturale centrava in tutta la storia
Billy era posseduto da quel fantasma!", affermò solennemente Marah.
"Tutto quadra: i comportamenti infantili, i vuoti di memoria
Quella piccola ha
posseduto il tuo amico e ha preso possesso del suo corpo materiale per giocare e per
chissà cosaltro.", concluse Phoebe.
"Come mai cè tutto questo assembramento e io non sono stata avvertita?",
chiese una donna sbucando dalla porta socchiusa. Piper sbloccò subito il tempo, per
evitare di farsi scoprire dalla nuova arrivata.
"Stavi dicendo?", domandò Billy a Marah, ma in quel momento vide laltra
segretaria. "Ciao Elaine, non ti avevo visto!".
"Ho notato
Buongiorno, signora Lewis! Chi sono queste tre ragazze?", volle
sapere, da buona curiosa, la donna arrivata per ultima.
"Sono le mie cugine di San Francisco, Prue, Piper e Phoebe Halliwell. Lei è Elaine
Vassal, una mia collega e cara amica.", spiegò Marah.
"Piacere
Billy, un certo signor Rogers ha appena chiamato: gli ho detto di
passare, sarà qui tra poco. Era così ansioso di parlare con te!", disse sorridendo
la prorompente impiegata.
"Accidenti, mi hai messo nei pasticci!", si adirò lavvocato. "Adesso
dovrò sorbirmelo fino a stasera!".
"Scusa, non sapevo che avessi intenzione di posticipare lincontro
Ah
Richard, cè una cliente per te nel tuo ufficio: bionda, occhi azzurri,
E meglio se non la fai aspettare!", assicurò Elaine.
"Volo! Rinnovo il piacere di avervi conosciuto, signorine! Arrivederci!",
salutò il bizzarro legale.
"Arrivederci!", fece in coro il Trio.
"Elaine, vedi se per caso Ally ha bisogno di te!", suggerì Marah per togliersi
dai piedi la collega: cera bisogno di un discorso tra streghe, per trovare una
soluzione al problema ectoplasmatico che si era loro presentato.
"Perché mi vuoi cacciare?", borbottò malamente la segretaria. "Dovete
parlar male di qualcuno dello studio? Perché se è così, sai bene che io sono sempre
muta come una tomba!".
"Sì, scoperchiata però
No no, voglio solo parlare in pace con le mie parenti.
Lo comprendi, vero?", richiese la Lewis.
"Daccordo
", disse la donna uscendo e chiudendo la porta alle sue
spalle.
"Scusate un secondo!", sussurrò Billy: egli aprì di colpo la porta, ed Elaine
cadde sul pavimento con un tonfo secco.
"Stavo
Cera
Oh, al diavolo le scuse, stavo origliando!", disse
lassistente.
"Te ne vai?", gridarono in coro Marah e lavvocato.
"OK, OK, non vi scaldate!", rispose Elaine avviandosi verso un altro luogo dello
studio.
"Scusatela, è unimpicciona nata
Non so come abbia il coraggio di farlo,
ma si intromette in qualsiasi cosa succeda qui dentro.", raccontò il signor Thomas.
"Non si preoccupi!", replicò Piper bloccando nuovamente luomo.
"Allora, come procediamo per evitare linconveniente fantasma?", domandò
Meredith.
"Abbiamo avuto altre esperienze con spiriti, ma tutto è sempre terminato con la loro
eliminazione fisica. Beh, fisica è un termine improprio, ma mi avete capito, no?",
mormorò Phoebe.
"In effetti ogni volta è stato così. Ma quella è una bambina, comè
possibile che giri liberamente e non sia ancora arrivata in paradiso?", chiese Prue.
"Probabilmente cè qualcosa che la lega alla terra, e non le permette di
arrivare alla pace. Bisognerebbe scoprire cosè questo elemento, e poi procedere con
qualche incantesimo che laiuti.", propose limprenditrice di casa
Halliwell.
"Ottimo piano, ma di difficile realizzazione. Abbiamo bisogno di una mano angelica,
non credete?", domandò la futura madre.
"Chiameremo Leo!", concluse Prue.
Ore 14:37, villa Halliwell
"E meglio che mi liberi del cibo bruciato, così Piper non
si accorgerà di niente!", disse tra sé langelo bianco, appena rientrato dal
pranzo fugace e da un piccolo intervento con una delle sue protette. Riempì un sacco
della spazzatura del contenuto delle pirofile che la moglie gli aveva lasciato, e uscì
nuovamente per gettarlo nel cassonetto. Mentre rincasava, deciso a spaparanzarsi sul
divano e a seguire qualche serie TV, Leo sentì che il Trio lo stava chiamando.
"Oh, le ragazze hanno bisogno di me
Mi precipito subito!", pensò
luomo, e sparì nella sua solita luce azzurrina.
Ore 17:45, ufficio di Billy Thomas
"Che è successo?", chiese Leo appena materializzatosi nella
stanza.
"Ciao Leo!", lo salutò affettuosamente Marah. "Questa è mia madre
Meredith!".
"Piacere, Meredith
Avevo una zia che si chiamava così
", ricordò il
giovane stringendo la mano alla parente della moglie.
"Leo, abbiamo un problema sovrannaturale, più precisamente ectoplasmatico!",
spiegò Prue.
"Di che genere?", volle sapere il cognato.
"Da stamattina Billy, luomo che vedi bloccato lì, si comporta in modo
strano", espose Marah, "e mentre parlavamo con lui il fantasma di una bambina è
apparso. Sembrava volesse possederlo.".
"Credi che il comportamento insolito dellavvocato dipenda da una possessione?
E plausibile
", bofonchiò langelo bianco stringendosi il mento.
"Ma è strano che il fantasma di una bimba sia ancora sulla terra!".
"E quello che abbiamo pensato anche noi!", intervenne Phoebe.
"E possibile che ciò sia dovuto a qualcosa di terrestre, che la lega al nostro
mondo e non le permette di andare in paradiso?".
"Devessere sicuramente così, mi è capitato in passato una cosa del
genere!", rispose la creatura celeste. "E bastato rimuovere
lostacolo, e tutto è tornato alla normalità.".
"Sembra semplice, ma in effetti come facciamo a scoprire cosa la lega al mondo dei
vivi? E, soprattutto, come facciamo ad eliminare questo vincolo?", domandò Meredith.
"Qui le cose si complicano
E possibile che, visto lintromissione
del fantasma in questo studio, loggetto che lo vincola sia qui?", chiese Piper.
"Beh, la maggior parte delle volte i fantasmi di questo tipo restano accanto ad esso,
sebbene non sia una regola fissa
E credibile questa tesi, dunque penso sia il
perfetto punto di partenza per unindagine tra i membri dello studio. Io, intanto,
cercherò di informarmi meglio su questo argomento, intesi?", si informò Leo.
"Vai, e torna con qualcosa di concreto.", lo invitò la fotografa di casa mentre
lui si smaterializzava.
"Che facciamo ora?", domandò la padrona del P3.
"Intanto sblocchiamo Billy, se la piccola possedeva proprio lui forse sa
qualcosa
", ipotizzò luniversitaria di casa Halliwell.
"Sono daccordo!", le rispose la sorella mentre, alzando le mani, liberava
il legale dalla stasi temporale.
"Ogni volta che cè qualcuno di nuovo, lei deve sempre mettere il naso nelle
conversazioni altrui!", continuò il signor Thomas parlando, ovviamente, di Elaine.
"Non se la prenda per questo, avvocato. Facciamo finta che non sia successo
niente.", lo tranquillizzò Prue.
"Senti Billy, hai mai visto questa bambina?", chiese Marah compiendo latto
di porgere qualcosa alluomo. La segretaria però non aveva in mano nulla, e le altre
streghe la guardarono con una faccia stupita. "Ho trovato questa foto per terra, e mi
chiedevo se tu sapessi di chi è
". Meredith, ad un tratto, capì cosa stava
facendo la figlia: utilizzando il potere della manipolazione dei sensi, o meglio della
manipolazione della vista, dato che la giovane poteva alterare solo quella, lei stava
facendo vedere al collega una foto del fantasma che poco prima laveva posseduto.
"Certo, questa foto è sicuramente di Ally
", rispose lavvocato
guardando laria. "Rappresenta la sua sorellina, che è morta a cinque anni.
Poverina, Ally ha sofferto moltissimo per la perdita della germana.".
"Capisco
E tu la conoscevi, questa piccolina?", domandò la segretaria.
"Certo! Come sai, sono cresciuto insieme ad Ally, e anche Maggie giocava con noi.
Credo addirittura che avesse una cottarella per me, pensa!", spiegò il signor Thomas
abbozzando un sorriso. "Appena torna Ally, ridagliela subito perché ci tiene
molto!".
"Non mancherò, grazie dellinformazione. Ora ti lasciamo al tuo lavoro,
sicuramente il signor Rogers sarà qui a minuti!", ridacchiò la strega di Boston.
"Non ricordarmelo, per carità!", rispose lavvocato salutando le ospiti
con un cenno della mano. "Spero di rivedervi presto!".
"Ci saranno altre occasioni, avvocato!", ribatté Prue uscendo
dallufficio. "Ora che sappiamo chi è il nemico, dobbiamo solo
scoprire come sconfiggerlo. A proposito Marah, ottima idea quella di sfruttare il tuo
potere per approfondire la questione.".
"Grazie cugina, anchio sto imparando a combattere bene come voi!",
replicò limpiegata prendendo sottobraccio Prue.
Ore 18:30, casa Lewis
"Cosa hai scoperto?", chiese Piper al marito, appena tornato
dal viaggetto di ricerca.
"Beh, Loro hanno confermato quello che sapevo già. Inoltre, mi hanno detto che un
fantasma vincolato alla terra si può anche evocare, per cercare di interrogarlo e sapere
di più sul motivo per cui ancora non è andato in paradiso.", spiegò Leo.
"Ti hanno dato una formula?", domandò Meredith.
"No, ma mi hanno detto che essa è presente sul Libro dello Ombre. Ora vado a
prenderlo!", rispose langelo bianco scomparendo nella sua solita luce
azzurrina.
"Allora, la contattiamo e poi le chiediamo perché rimane qui?", volle sapere
Marah.
"Direi che questa è lunica soluzione al problema!", replicò Phoebe.
"Devo dirvi però che i poteri di noi streghe sui fantasmi non hanno effetto, quindi
non si potrà tenerla qui con la forza.".
"Mi sa che dovrai usare tutte le tue conoscenze in psicologia infantile, per non
farla scappare da qui!", la prese in giro la proprietaria del P3.
"Non sarà un problema, visto che mi sto per laureare!", ribatté
luniversitaria di casa Halliwell. "A proposito, cugine, siete ufficialmente
invitate alla mia festa!".
"Non mancheremo di certo ad un evento così importante!", dichiarò con
entusiasmo la strega più anziana.
"Finalmente anche la piccola Phoebe si laurea, non mi sembra vero!", esultò
Prue. "Niente più appunti per tutta la casa, niente più paranoie pre-esami, niente
più rumori in piena notte dovuti a lei che ripete la lezione camminando con passo degno
di pachiderma!".
"Non ho mai fatto rumore!", contestò la Halliwell più giovane piagnucolando.
"Assolutamente
Sei la persona con passo più leggero che io conosca!",
ironizzò colei che padroneggiava la stasi temporale.
"Oh, smettetela!", le sgridò la quasi-dottoressa. "Se continuate di questo
passo, comincerò col ricordare tutto quello che facevate voi nel periodo
pre-laurea!".
"Non sia mai!", gridarono in coro le due sorelle maggiori. In quel momento, Leo
comparve tenendo sotto il braccio sinistro il volume necessario allincantesimo e,
nella mano destra, una borsa colma di oggetti.
"Ho dato unocchiata allincantesimo, e visto che servivano alcune cosette,
ho pensato che fosse meglio portarle con me.", spiegò lessere sovrannaturale.
"Hai fatto benissimo!", si congratulò la fotografa di casa leggendo il Libro.
"Dunque
Per eseguire questo rituale, occorrono sei candele, di colore
bianco e porpora, e una tovaglia bianca. Inoltre, occorre purificare l'aria bruciando
cannella, incenso e legno di sandalo. Quando il fuoco brucia, concentrarsi sul contatto
con lo Spirito e recitare l'incantesimo che segue. Se si conosce il nome mortale del
defunto, correggere la formula di conseguenza
".
"Direi che è il caso di cominciare, non credete?", propose Marah, accendendo un
fuoco dentro ad un braciere e mettendovi dentro tutti gli elementi indicati dal Libro.
"Ecco la tovaglia bianca!", disse Meredith poggiandola sul tavolo rotondo. Piper
e Phoebe accesero le candele, a colori alternati, e tutti si sedettero attorno alla
tavola. Le streghe a questo punto pronunciarono lincantesimo adatto:
"Divino Spirito di Maggie McBeal, invochiamo il tuo aiuto,
ti chiediamo di unirti a noi e di illuminarci.
Divino Spirito di Maggie McBeal, invochiamo il tuo aiuto,
ti chiediamo di unirti a noi e di guidarci.". La fiamma delle candele cominciò a
traballare, e lo spirito della giovane si materializzò sopra di loro.
"Che volete, perché mi cercate?", domandò contrariata la piccola.
"Maggie, noi ti vogliamo aiutare ad andare in paradiso!", rispose gentilmente
Marah.
"Io non posso andarmene da qui!", sentenziò la bambina. "Sono obbligata a
rimanere sulla terra al fianco della mia sorellina!".
"Non sarà necessariamente così!", spiegò delicatamente Phoebe. "Se ci
dici qual è lelemento che ti vincola alla nostra dimensione, noi possiamo romperlo
permettendoti di lasciare questo mondo in pace!".
"Davvero? Beh, è a causa del dolore di Ally che io sono ancora qui. Non si è mai
perdonata la mia morte, che è avvenuta mentre lei dormiva accanto al mio letto in
ospedale. Sebbene sappia che era destino che andasse così, continua a colpevolizzarsi
dicendo che forse, se avesse assistito ai miei ultimi momenti, chiamando un medico sarebbe
riuscita a salvarmi.", esplicò Maggie.
"Capisco
", disse Leo. "Ora dobbiamo solo far capire alla tua
sorellina che la tua morte non ha avuto alcun legame con il suo sonno, e tu potrai
finalmente andare in cielo.".
"Spero ci riuscirete!", replicò il fantasma sparendo sotto gli sguardi dei
presenti.
"Allora, tesoro, che conti di fare?", chiese limprenditrice di casa
Halliwell al marito.
"Forse unideuzza ce lavrei
Se per caso la piccola Maggie apparisse
in sogno alla sorella, spiegandole che non deve colpevolizzarsi della sua morte?",
propose langelo bianco.
"Ottimo piano!", esultò Meredith. "Ci penserò io ad entrare nella sua
mente. Lunico problema, adesso, è entrare nella sua casa
".
"A questo si può rimediare!", la tranquillizzò Leo.
Ore 00:47, nella macchina delle Lewis parcheggiata a lato della strada in cui si trova lo stabile abitato da Ally
"Sai che stai benissimo vestita così?", ridacchiò Marah
prendendo in giro la madre. Essa infatti indossava una tuta nera alla catwoman, con un
passamontagna scuro che completava il travestimento.
"Non sei divertente!", la rimproverò la strega più anziana. "Ripassiamo
il piano unultima volta!".
"Allora, io e te ci teletrasportiamo dentro lappartamento.", iniziò il
marito di Piper. "Una volta arrivati in camera da letto, tu entri nel suo sogno e le
spieghi quello che abbiamo concordato. Poi ci riteletrasportiamo qui in macchina, e
torniamo a casa dalle altre. Tutto chiaro?".
"Andiamo!", lo invitò la donna e, abbracciatolo, sparì con lui nella solita
luce azzurrina.
"Siamo in cucina, se non sbaglio!", sussurrò Leo alla compagna. "Seguimi
senza far rumore!". I due si diressero piano piano verso una porta che,
probabilmente, portava alla camera da letto. Entrati, si accostarono al letto, ma videro
che non era Ally la donna distesavi.
"Abbiamo sbagliato stanza!", mormorò Meredith. "Questa è la camera di
Renée, la coinquilina di Ally.". Usciti, richiusero la porta ed entrarono
nellaltra. Tutta raggomitolata, sotto le coperte, giaceva lavvocatessa dalle
gonne più corte della città.
"Ci siamo
", bisbigliò langelo bianco. "Procedi!". La
strega quindi si avvicinò al letto e, concentrandosi, riuscì a manipolare le percezioni
della bella addormentata. Fece apparire infatti lesile figura di Maggie, che
spiegava alla sorella che la sua morte non era dovuta alla sua mancanza di attenzione in
quello sfortunato giorno. Tutto, infatti, era già scritto e qualunque medico non sarebbe
stato in grado di salvarle la vita. Terminando con un Lasciami andare, non
permettere che il tuo dolore mi trattenga qui, Meredith si allontanò dal letto e
vide che Ally sorrideva nel sonno.
"Ce labbiamo fatta!", disse piano piano e, nuovamente abbracciata
allessere sovrannaturale, si teletrasportò nella macchina della figlia.
"Allora, comè andata?", chiese trepidante la giovane strega.
"Come previsto!", rispose la madre. "Ora torniamo a casa, mi sento molto
stanca dopo questa giornata così
Movimentata!".
Ore 09:22, casa Lewis
"Non serviva ti prendessi un giorno di ferie per noi!", disse
Prue alla cugina.
"Dovete assolutamente visitare la città, ragazze!", rispose Marah. "E poi
mi sono presa solo la mattinata, questo pomeriggio sarà la mamma a farvi da
cicerone.".
"Perfetto! Grazie mille!", la ringraziò Phoebe. In quellistante, davanti
alle due sorelle e a Marah si manifestò Maggie, raggiante.
"Grazie mille ragazze, ora sono libera di andare in paradiso!", esultò la
bambina.
"Di niente!", fecero in coro le tre.
"Anche tua sorella si sente molto meglio!", affermò Meredith che, con un
vassoio stracolmo di leccornie, era appena entrata nella stanza.
"Vi ringrazio anche da parte sua
Ora vi devo lasciare, addio!", disse la
piccola ridendo e scomparendo un unabbagliante luce gialla.
"Anche questa è fatta!", dissero in coro Phoebe e Prue.
"Fatto cosa?", chiese Piper entrando nella stanza, e sbadigliando a più non
posso.
"Lascia stare
", le risposero le sorelle, mentre sul suo viso scendevano
delle lacrime assonnate.
Scritto da Carter