LA DECISIONE FINALE
TRAMA: Piper deve finalmente scegliere tra Leo, il suo grande amore, e Dan, il suo vicino di casa...
DATA DI COMPOSIZIONE: 20 luglio 2000
ADATTO A TUTTI
DISCLAIMER: si ricorda che tutti i diritti del racconto sono di proprietà del sito ”Streghe Italia” e che tutti i personaggi di “Streghe/Charmed” utilizzati nel racconto sono di proprietà della Warner Bros Television / Spelling Entertaiment, e sono utilizzati senza il permesso degli autori e non a fini di lucro
Piper stava cucinando
tranquillamente immersa nei suoi pensieri.
<Piperrrrrrrr!>
<Cosa c’è! Sono in cucina>
<Per caso hai visto il mio quaderno di filosofia?>
<No, ma non lo stavi studiando ieri sera?>
<Appunto ma non lo trovo più; allora l’hai visto?> disse entrando in
cucina
<Non saprei …… aspetta, se l’hai dimenticato sul tavolo è possibile
che l’abbia preso Prue>
<Prue? Giusto ieri sul tavolo c’erano anche le sue carte> così dicendo
corse verso al telefono per avere la conferma dalla sorella, che era già a
lavoro.
Dopo alcuni minuti tornò in cucina con fare soddisfatto.
<Allora?>
<L’ha lei. Lo passerò a prendere prima di andare all’università>
<Bene. Visto che tutto si risolve con un po’ di pazienza?> e riprese a
cucinare
<Ma cosa ti prende!?, è da quando ti sei svegliata che cucini senza
sosta>
<Devo assolutamente preparare tutto per questa sera>
<Viene qualcuno a cena?>
<No>
<No? Allora per quale motivo sta cucinando tutta questa roba? Come faremo a
finirla?>
<Non lo so! senza accorgermene ho iniziato a cucinare; ho come la sensazione
che accadrà qualcosa di particolare>
<Ok! ti lascio alle tue sensazioni. Ci vediamo questa sera>
<Ciao, buono studio>
<Ciao> poi chiuse la porta dietro di sé.
<Tieni! Scusa ma questa mattina ero talmente di fretta che non mi sono
accorta di aver preso il tuo quaderno>
<Niente, sei già perdonata>
<Oggi se non sbaglio hai un test giusto?>
<Sì e se non mi sbrigo arriverò che è già iniziato> mentre lo diceva
si avvicinava sempre più alla porta <Ah a proposito per questa sera invita
qualcuno a cena. Piper ha cucinato per 10 e non penso che riusciremo a mangiare
tutto da sole>
<Eh?> non fece in tempo a chiedere spiegazioni che la sorella era già
scomparsa.
TOC – TOC
<Permesso posso entrare?>
<Ciao Morris, qual buon vento ti porta?> disse Prue
<Niente di particolare, passavo di qui e sono venuto a vedere se stavi bene e
se avevi bisogno d’aiuto>
<Grazie per l’interessamento sto bene. Ma
tu sei ancora in servizio?>
<No ho appena finito il mio turno>
<E tua moglie non ti sta aspettando?>
<No oggi mia moglie è dai suoi. Io avevo da fare perciò non sono potuto
andare con lei>
<Se non hai nessun impegno che ne dici di venire da noi per cena? oggi
abbiamo cibo in abbondanza. Devi ancora mangiare giusto?>
<Fate una festa?>
<No. Sono le manie di mia sorella quando decide di fare una cosa la fa in
grande>
<Allora accetto>
<D’accordo ci vediamo questa sera alle 19.30>
<Ok a dopo>
Intanto all’università Phoebe
stava sostenendo il test. Aveva risposto quasi a tutte le domande ma si era
bloccata proprio sull’ultima. Era nel panico più totale; la sera prima si era
addormentata e non era riuscita a ripassare proprio quella parte.
Jason (il ragazzo apparso nella puntata di San Valentino della 2^ serie)
vedendola in difficoltà li suggerisce, a grandi linee, la risposta.
“Dringggggg” L’ora, a disposizione, finì non appena ebbe terminato di
rispondere anche all’ultima domanda.
Nel complesso non era andata male aveva solo avuto quel momento di panico
finale.
<GRAZIE. Non so cosa mi ha preso alle altre domande avevo risposto e anche
bene!>
<Sono cose che capitano si chiama ansia da test>
<Senti ti andrebbe di venire a cena da me?>
<Questa sera?>
<Si, hai qualche impegno?>
<No no sono libero>
<Allora vieni?>
<Si. Cucini tu?>
<No, quella addetta alle cibarie è mia sorella Piper>
<Allora a questa sera>
<Bene ci conto>
Piper aveva appena finito di
cucinare e si era sdraiata sul divano con l’intento di riposare.
Era talmente stanca che appena venne a contatto col divano crollò in un sonno
profondo.
Erano passati pochi minuti da quando si era addormentata, e già sognava
serenamente.
Improvvisamente, come sempre, apparve Leo.
Quando vide la sua innamorata, stesa sul divano, si mise ad osservarla
teneramente. Il suo amore per lei non era mai diminuito, anzi continuava ad
aumentare. Silenziosamente le si avvicinò sedendosi sul bordo del divano.
Era troppo innocente in quella posizione e non l’avrebbe mai voluta svegliare
per non rovinare l’incantesimo di quel momento.
Capì che era meglio non disturbarla perciò si alzò per andarsene, ma si girò
nuovamente verso di lei. La fissò per un po’ poi le si avvicinò nuovamente,
dandoli però questa volta un bacio sulla fronte.
Piper si svegliò quando ancora Leo era nel pieno del suo atto.
Accortosi che Piper si era svegliata la guardò, come per giustificare il suo
gesto.
Le loro labbra erano li li sul atto di sfiorarsi.
Si guardarono intensamente negli occhi per alcuni minuti, che sembrarono secoli
per i due innamorati. I loro cuori battevano talmente forte che coprivano
addirittura il rumore che facevano le lancette dell’orologio.
<Ero passato a salutarti, ma non avevo il coraggio di svegliarti>
<Perché hai fatto qualcosa per cui avrei potuto rimproverarti?>
Piano piano la distanza tra i due
diminuiva sempre più.
<No al contrario, eri talmente bella che …….>
<Ssssssssss> Piper lo zittì, poggiandoli un dito sulle labbra e, senza
lasciarli il tempo di finire la frase, li diede, infine, un BACIO APPASSIONATO.
Leo non riusciva a spiegarsi il suo comportamento, ma allora tempo ne era
felice.
<Ben tornato!> disse Piper guardandolo teneramente negli occhi.
<Ma cosa ti è preso?>
<Non saprei è da questa mattina che mi sento strana, ma in compenso sono più
lucida del solito>
<Cosa?>
<Ho capito finalmente tutto>
<Cioè?>
<Che io ti amo alla follia e non riesco a stare più un minuto senza di
te>
<Buono a sapersi>
Si alzò prendendola in braccio. Si guardarono nuovamente negli occhi dicendosi,
con un semplice sguardo, tutto quello che avrebbero voluto raccontarsi,
riuscendo a capirsi perfettamente.
Poi Leo salì le scale portandola in braccio come fanno due sposini quando
entrano nella loro nuova casa.
Phoebe e Prue rincasarono solo nel
tardo pomeriggio.
<Pipeeerrrrrrr! Siamo tornate>
<Prue ho la sensazione che la nostra cara sorellina sia in dolce compagnia
> disse indicando una giacca che si trovava sul pavimento.
<<DING DONG>> suonò il campanello
<Vado io> disse Phoebe
<Dan! Ciao> rimase sbigottita nel vederlo dall’altra parte della porta,
fino a qualche minuto fa pensava che fosse con sua sorella. Se non era lui,
allora chi diavolo c’era con Piper?
<Sono venuto per parlare con Piper>
<Eeeeh in questo momento è in camera a dormire, non puoi passare più
tardi?>
<Dannnnnn!> esclamò Piper appena lo vide scendendo le scale
<Oh oh> disse tra se Phoebe, che iniziava solo in quel momento a capire la
situazione che si era creata.
Piper si avvicinò alla porta cercando, in tutti i modi, di evitare lo sguardo
del ragazzo <Dan devo parlarti> ed uscirono nel giardino.
Phoebe curiosa seguiva l’ardua
impresa della sorella dalla finestra, senza farsi notare.
<Ma cosa sta succedendo> chiese Prue avvicinandosi alla minore delle
sorelle
<Ssssssss, guarda>
Prue butto l’occhio fuori dalla finestra e notò: Dan che si allontanava verso
casa sua con la testa bassa e la sorella che rientrava in casa quasi sul punto
di piangere.
Quando Piper aprì la porta, di casa, si ritrovò davanti le due sorelle.
<Come mai deve essere così complicata la mia vita, io non volevo farlo
soffrire>
<Non è colpa tua, non potevi far felice entrambi> disse Phoebe per
consolarla
<Adesso l’importante è che tu abbia fatto la scelta giusta e che non te ne
pentirai in futuro> aggiunse Prue abbracciandola
<State tranquille quello che ho fatto è stata la scelta più sicura e saggia
di tutta la mia vita> dicendo così si incamminò verso le scale lasciano le
due sorelle davanti alla porta, li diede per un po’ le spalle poi Prue disse
<Piper! In qualsiasi storia che si rispetti c’è sempre qualcuno che
soffre. Vedrai che Dan si riprenderà e troverà qualcun’altra. La vita non
finisce qui specialmente per una persona come lui>
Sentendo queste parole Piper si girò nuovamente verso le sorelle
<Sì, questo lo so e so anche che voi non volete vedermi disperare per cose
che non dipendono da me, ma mi sento ugualmente in colpa>
Due forti braccia l’abbracciarono in torno al collo <Ma non devi> li
sussurrò all’orecchio Leo.
Prue vedendo Piper a suo agio tra quelle braccia prese Phoebe per un braccio e
la trascinò via
<Noi andiamo ad apparecchiare>
Leo le diede un bacio sulla guancia, lei quasi contemporaneamente inclinò la
testa appoggiandola su braccio destro di Leo.
Piper ogni volta che era con lui si sentiva protetta e non aveva paura di niente
quel ragazzo riusciva sempre a calmarla qualsiasi cosa fosse accaduta.
<Non disperarti qualsiasi cosa tu faccia io sarò sempre con te> a la
strinse ancor più a se
<In più so che questo momento è il meno opportuno ma devi sapere che le
difficoltà non sono ancora finite dovremo lottare per il nostro amore>
<Questo lo so e sono già pronta. Non ti lascerò portare via da nessuno>
Leo le sorrise teneramente e le diede un altro bacio.
<<DING DONG>>
<Vado io> disse Phoebe appena sentì il campanello e come un fulmine si
ritrovò, in un battibaleno, di fronte alla porta <Scusa ma non potete andare
a civettare altrove? J>
disse rivolgendosi ai due piccioncini
I due la guardarono e dopo averli
fatto un sorrisino provocatorio scomparvero in soggiorno tenendosi per mano
<Grazie!> si diede una piccola sistemata poi aprì.
<Ciaaooooo!>
<Sono in ritardo?> domandò Jason
<No, anzi sei puntualissimo. Su entra> li prese la mano e lo tirò dentro.
<<DING DONG>>
<Ho scusa io apro tu accomodati pure> disse a Jason, indicandoli il
soggiorno; poi apri la porta.
<Salve Ispettore! Dimmi che sei qui per cena?!> disse agitata più che mai
<Sì, mi ha invitato Prue>
<Ah sì è vero me ne ero dimenticata. Per un attimo avevo pensato che ci
volessi avvertire di qualche fatto strano accaduto nel pomeriggio>
<Tranquilla niente avvenimenti strani, oggi è stata una giornata
meravigliosa>
<Puoi dirlo forte. Su andiamo gli altri sono tutti a tavola che ci stanno
aspettando>
Tutti finalmente erano a tavola a
mangiare e conversare allegramente. Dopo tutto anche le nostre amiche, quando
non combattono contro qualche mostro spaventoso, trascorrono solitamente una
vita tranquilla.
MA NON TROPPO...
Scritto da Amy
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