Streghe Italia Fan Fiction

CHI CONTROLLA IL SUO CORPO?


Riassunto: Piper rischia la vita a causa di un demone che vuole a tutti i costi i suoi poteri. Il guaio è che quest’ultimo manovra le persone come burattini…

Composto: dal 29 Luglio al 10 Agosto 2001

Valutazione: adatto a tutti

Disclaimer: si ricorda che tutti i diritti sono di proprietà del sito "Streghe Italia" e che tutti i personaggi di "STREGHE/CHARMED" sono di proprietà della WARNER BROS TELEVISION/SPELLING ENTERTAINMENT e sono utilizzati senza il permesso degli autori e non a fini di lucro.


Vide il coltello muoversi a rallentatore verso di lei… sempre più vicino… sempre più vicino…
- Piper! Piper!
- Aaahhggg!
- Piper svegliati! Era solo un incubo!
- Io… Io…
- Ora è tutto passato.
Prue era vicino alla sorella; nella camera di Piper c’era un assurdo silenzio, interrotto solo dal respiro affannoso della strega, ancora terrorizzata dal terribile sogno che aveva fatto.
- Era Leo… voleva uccidermi!
- Era solo un brutto sogno, Piper, torna a dormire.
La notte sembrò comunque trascorrere tranquilla, nonostante lo spiacevole episodio. La mattina dopo era già tutto dimenticato.
- Buon giorno, Prue!
- Ciao, Phoebe: da quando sei di buonumore alle 7:30 del mattino?
- Sarà questo sole, il cielo limpido, quest’aria frizzante… E Piper?
- E’ già uscita: stamattina aveva un impegno urgente al P3.
All’improvviso si materializzò Leo nella stanza:
- Dov’è Piper?
- Leo, non perderai mai questo vizio di apparire dal nulla?!?! Esiste la porta, sai?
- Grazie per la tua fantastica ironia, Phoebe!
- Penoso scambio di battute. Su, dicci! – esclamò Prue.
- Piper è in serio pericolo!!!
- Che demone centra, stavolta?
- Non lo so, Phoebe, non conosco il suo nome: so solo che ha bisogno del potere di Piper e che farà qualsiasi cosa per averlo… anche ucciderla.
- Wow, emozionante!
- No, Phoebe, è una cosa seria: Piper rischia la vita e noi dobbiamo impedire che le venga fatto del male.
- Andiamo a dare un’occhiata al Libro, allora – disse Phoebe.
- Sì, buona idea. Io vedrò se riesco a documentarmi su questa faccenda altrove – rispose Leo. Poi sparì.

- Ehi, sorelline ! Dove siete ?
Era la voce di Piper. Phoebe scese in soggiorno.
- Ciao, Piper… e il tuo impegno?
- Saltato! Doveva venire a suonare un nuovo gruppo al P3 e volevo sapere dove, quando e come, ma a quanto pare quelli hanno una tournée fra due giorni e partiranno stasera per la Louisiana.
- Io e Phoebe dovremmo darti un’altra brutta notizia… preparati! – disse Prue scendendo le scale.
- Di che si tratta? Si è rotto di nuovo il frullatore?
- No, Piper… ecco… Leo ci ha detto che sei in pericolo. – soggiunse Phoebe.
- Fantastico! Prima il lavoro e poi… sapete dirmi almeno cosa mi minaccia?
- Per ora stiamo cercando sul Libro delle Ombre qualche indicazione su demoni a cui potrebbe interessare il tuo potere.
- Il mio?!? E perché non quello di Prue, che è più potente?
- Non lo sappiamo, Piper, ma tenteremo di andare a fondo a questa storia: c’è in gioco la tua vita! – disse Prue.

Intanto Phoebe era salita nuovamente in soffitta e stava sfogliando il Libro.
- Leo non vi ha saputo dire nulla? – chiese Piper.
- No, ha detto che andava a docum…
- TROVATOOOO!
- Phoebe! Cos’hai trovato?
- Venite su a vedere!
Piper e Prue salirono in soffitta.
- Guardate! – disse Phoebe – Potrebbe essere questo, no?
"Darko: demone che si serve dei poteri delle streghe buone per alimentare i suoi. Appare sulla Terra ogni 200 anni e mira a dominare il mondo. Il suo più temibile potere consiste nel comandare a suo piacere i corpi e le volontà altrui.".
- Non dice niente, però, su come sconfiggerlo! – osservò Piper.
- Già, mi sa tanto che dovremo cavarcela da sole.
Phoebe sussultò.
- Cos’hai visto? – chiese allarmata Piper.
- Leo… Leo… veniva verso di te… brandendo un coltello…
- Il mio sogno! – urlò Piper, presa da un attacco di panico.
- Che sogno? – chiese Phoebe.
- L’altra notte ho sognato che Leo, deciso ad eliminarmi, veniva verso di me con un coltello in mano.
- Sogni premonitori? Eppure sarei io che dovrei avere le premonizioni, no? – disse Phoebe.
- Sicura di non esserti sbagliata, Phoebe? Magari non era Leo, quello della premonizione…
- No, Prue, ho visto bene.
- Ma perché Leo? Lui cosa centra?
- Mi sa tanto che lo scopriremo presto! – esclamò terrorizzata Phoebe – Giù, Piper!
Leo si materializzò all’improvviso in soffitta e come nella premonizione di Phoebe si avvicinò a Piper con un coltello.
Un lampo rosso gli balenò negli occhi e la sua bocca si schiuse in un diabolico sorriso.
- Non è in lui!!! – urlò Piper.
Leo lanciò verso Piper la pericolosa arma che, però, la mancò di qualche centimetro.
- Bloccalo! – urlò Prue.
Piper fermò Leo prima che le si potesse gettare addosso.
- Direi di tenerlo qui bloccato, in modo da averlo sotto controllo – disse Prue.
- Si, ma per quanto? – chiese Piper, ancora scossa.
- Almeno fino a quando non troveremo la maniera di liberare il corpo di Leo dal controllo di quel mostro.
- Serve aiuto, bambine mie?
- Nonna!!! – esclamarono tutte e tre all’unisono.
Era apparsa all’improvviso, tenendo in mano un foglio ingiallito dal tempo.
- Questa è la formula che vi servirà per liberare i corpi posseduti da Darko. Ho allegato ad essa la ricetta della pozione che dovrete gettare su questi ultimi mentre reciterete la formula.
Ella consegnò la carta alla maggiore e le tre sorelle non ebbero il tempo di ringraziarla, perché come era venuta, sparì.
- Ora, però, dovremo comprare gli ingredienti e preparare la formula. Quindi non perdiamo altro tempo e mettiamoci al lavoro! – concluse Prue.
Scesero in cucina per decidere il da farsi e chiusero ermeticamente la porta e le finestre della soffitta, per evitare che Leo (o Darko, come preferite) fuggisse o tentasse nuovamente di nuocere a Piper.
- Dunque – disse Prue – faremo così: voi due andrete a cercare gli ingredienti e io resterò in casa a sorvegliare Leo… cioè, Darko… bè, insomma, avete capito. Io riesco a difendermi perfettamente e non correrò troppi rischi. Ecco il foglio con la lista – aggiunse, dando il post-it a Piper.
Così Phoebe e Piper uscirono di casa e cominciarono la ricerca…

- Quello che mi chiedo è perché Darko abbia tentato di uccidermi: ci sarà pure un altro modo per avere i miei poteri…
- Già, Piper, ma Darko dev’essere piuttosto potente: credo che sappia ciò che fa.
- Il negozio dovrebbe essere qui, no? – disse Piper vedendo l’insegna con scritto : "Il corallo".
Pareva fosse un nuovo negozio di magia aperto da qualche settimana. Le due entrarono.
- Buongiorno! – disse gentilmente il proprietario, un ometto basso e paffuto – Vi serve qualcosa?
- Sì, grazie: cerchiamo queste sostanze. – rispose Phoebe, mostrando all’uomo il foglietto.
- Il vostro cognome ?
- Halliwell.
- Radici di pitosforo, ala di corvo,… sì dovrei avere tutto. – replicò il tipo rileggendo attentamente il biglietto – Sarà tutto pronto per domattina!
- Domattina? Ma non possiamo aspettare tutto questo tempo!!!
- Ah, bè… in tal caso potrei ordinare la roba per stasera, ma non prima. – fece l’uomo sbigottito.
- D'accordo, grazie. – disse un po’ delusa Piper.
- Arrivederci!

Dopo essere uscite dal negozio, le due si diressero verso casa.
- Dobbiamo avvertire Prue! – disse risoluta Piper.
- Ok, ma se nel frattempo Leo fosse fuggito? O, peggio, avesse tent…
- No, Phoebe, non puoi pensare una cosa simile! Prue è in gamba e sa badare a se stessa.
Quando furono davanti al portone, entrarono.
- Prue!!!
- Prueee!
- Prue, dove sei?
- Prue, rispondi! Prue!
Le due furono prese dal panico e, preoccupatissime, cominciarono a correre per la casa, aprendo tutte la porte. Cosa era successo a Prue?
- Piper, stai pronta! – sussurrò Phoebe sentendo dei passi.
Ad un certo punto la porta del bagno si aprì e…
- AAAGHHH! – gridò Piper.
- Ma… Prue! – fece Phoebe.
- Ci hai fatto prendere un colpo!!! – (all’unisono).
- Scusate, ma stanotte ho dormito poco, perciò mi sono addormentata nella vasca da bagno e non vi ho sentite.
- Gesù… - mormorò Piper alzando gli occhi al cielo.
- Prue! - esclamò Phoebe – purtroppo gli ingredienti per la nostra pozione non arriveranno prima di stasera. Ci attende un lungo pomeriggio…
- E vabbè, prendiamola con filosofia: guardiamoci un bel film : "Q2WZZ306 : Missione su Plutone". – suggerì Prue.
- No, grazie! Penso che leggerò qualcosa di più rilassante! – commentò sarcastica Piper.
- Io invece credo che mi accingerò a studiare, purtroppo non bastano i demoni, anche l’università incombe sulle mia vita… - disse Phoebe, rassegnata.
Mentre Prue si addormentava tentando di seguire il film più patetico e noioso delle storia cinematografica, Phoebe studiava e Piper leggeva, Leo scese le scale urlando e si avventò sul divano, ferendo Piper ad una gamba col suo coltellaccio.
Ululando dal dolore, lei lo bloccò.
- Piper! Stai sanguinando! Presto Phoebe, chiama un’ambulanza!!!
- Ora, ora…
Prue si accovacciò col suo fare protettivo affianco alla sorella che gemeva, e le sussurrò:
- Arriverà l’ambulanza in un battibaleno, non ti preoccupare…
- Sì, ma Leo… come… - ansimava lei.
In quel mentre qualcuno suonò il campanello.
- Così veloci? Strano…
- Salve! Casa Halliwell? – fece l’uomo paffuto del negozio di magia.
- Sì, ma… ci conosciamo? – disse Prue.
- Sono il signor Phountons, del negozio "Il corallo": ho gli ingredienti che mi avevate chiesto oggi, dico bene?
- Dio la benedica! Dia qua! ah, e… buona giornata! – disse Prue, sbattendo la porta.
- Benedette ragazze… - sospirò il tipo, andandosene.
- Phoebe, la pozione, presto: ho gli ingredienti!
- Ok, stai con Piper e io andrò in cucina a preparare il miscuglio.
Circa 10 minuti dopo arrivò l’ambulanza.
- Oh, no! Ma proprio adesso doveva arrivare? – disse Prue sbirciando dalla finestra.
- Ho finiiiiiiiiitooooo! – gridò Phoebe dalla cucina.
DLIN DLON!
- Piper, blocca tutto, là fuori! – urlò la maggiore.
- Ok! – disse Piper, esausta per aver perso molto sangue.
Il tempo si bloccò e Phoebe arrivò in salotto con una fialetta contenente un liquido verdastro.
- Presto, Prue, la formula! – esclamò Piper.
- Ecco… ecco… - disse Prue tirando fuori il foglio dalla tasca.
- Dunque… Ah, sì…
"Spiriti, le nostre parole ascoltate,
la volontà a questo corpo ridate,
e che in quest’istante, con questa magia,
quello che era torni e sempre sia.".

Prue gettò la soluzione verdastra sul corpo di Leo, che, urlando, cadde a terra.
- Ehi ma che…
- Leo! Leo!
- Piper, calmati, ora si riprenderà. Piuttosto, sblocca il soccorso, stai male e ti porteranno in breve tempo in ospedale.
DLIN DLON!!
- Arrivoooo! – disse Phoebe andando ad aprire.
- Salve, ch…
- Si, si, lo so… PIIIIPEEEER!!! Fai presto, è arrivata l’ambulanza!
- Che strano… - osservò l’infermiere guardando l’orologio – Erano le 19:25 neanche due secondi fa, com’è possibile che ora siano già le 19:30???!!
- Eh, com’è veloce il tempo! – rispose Phoebe col suo sorrisetto ironico.
Intanto che Piper veniva trasportata all’ospedale Leo, che si era ripreso, ascoltava la storia incredulo.
- Il problema – spiegò Prue – è che il demone non è stato sconfitto! Solo respinto, e Piper è ancora in pericolo.
- Stavate parlando di me? – tuonò una voce alle spalle dei tre.
- DARKO!!! – urlò Phoebe.
- Già, proprio io: a quanto pare siete nei pasticci… bè, non pensiate che vi darò una mano a tirarvene fuori!
Con un ghigno, Darko fece partire una saetta scarlatta che andò a colpire Prue. Negli occhi della strega si intravide passare velocemente un lampo rosso. Dopodiché ella pensò bene di far fare un bel voletto ai due "amichetti".
Phoebe si rialzò e con uno dei suoi potenti calci cercò di placare le ire della sorella; ma questa, dopo aver parato il colpo, si astrò e colse Phoebe di sorpresa, facendole perdere conoscenza.
- Bene – si complimentò con lei Darko – Bel lavoro, ora ti rimane solo un ultimo ostacolo e poi potrai andare dalla tua cara sorellina e portarmela, viva o morta non ha importanza!!! UUAAHHHAAHHAAAHH! (nel caso non lo aveste capito, trattavasi di una risata diabolica).
Ma Leo, intuendo le intenzioni del demone che, poco furbescamente, gli aveva annunciato, decise di teletrasportarsi dalla sua amata per impedire le venisse fatto del male.

Nella sua stanza d’ospedale, Piper rimuginava quanto successo durante la giornata. Le mancavano Leo e le sue sorelle e… un momento, ma quell’alone azzurrino… ma sì, non poteva essere che il suo angioletto che veniva a salvarla dalla solitudine che si stava impossessando di lei.
- Leo! Che bella sorpresa! Come stai? E Phoebe? E Prue? E Darko?
- Ehi, ehi, una domanda alla volta! Phoebe per un po’ sarà fuori gioco e Prue è… come dire… posseduta da Darko?
- Cosa??? E ora? Prue tenterà di uccidermi!
- Sì, lo so e per questo sono qui: Darko la sta manovrando come se fosse una marionetta, perciò sarà inutile tentare di persuadere tua sorella ad abbandonare i suoi intenti. Senza contare, poi, che senza Phoebe non potremo preparare la pozione e ci vorrebbe comunque troppo tempo… Aspetteremo che Phoebe si riprenda, ma dovremo cominciare ad escogitare qualcosa per fermare Darko…
- E hai lasciato Phoebe da sola?
- Sì, Darko vuole solo te, ricordi? Ora andremo a vedere come sta, ti va?
- Ma non posso lasciare ancora l’ospedale! La ferita è profonda e non sono ancora guar…
- Shhht! A questo ci penso io.
E Leo guarì la gamba di Piper. Poi i due scomparvero in una luce celeste per riapparire nella medesima maniera a casa Halliwell.
- Phoebe!
La streghetta era seduta sul divano con una borsa di ghiaccio sulla testa e sfogliava il Libro delle Ombre.
- Piper, ma come… sei guarita?
- Indovina! – disse ironica lei, indicando l’angelo bianco.
- Ah, già…
- Tu, piuttosto, come stai?
- A parte un simpatico bernoccolo, tutto a posto, direi.
- OK… ci serve un piano. Non possiamo continuamente liberare corpi, prima o poi dovremo anche distruggere Darko… ed è meglio prima che poi! – disse Piper.
- Io comunque posso darvi la risposta ad una domanda che vi eravate poste ieri: Darko vuole proprio i poteri di Piper perché quelli di Phoebe sono troppo poco potenti, mentre se assorbisse quelli di Prue, essendo il demone ancora piuttosto vulnerabile dato il suo lungo letargo, non riuscirebbe a sostenere la loro eccessiva energia, e soccomberebbe.
- Mmm… Ma allora è semplice! – disse Piper – Basta che come suo solito Phoebe crei una delle sue formule con la quale diamo a Darko i poteri di Prue!
- Già, così lui… puff! – esclamò soddisfatta Phoebe.
- Non è così facile. Ci sarebbe il rischio che con Darko se ne vadano anche i poteri di Prue, e così lei non li avrebbe più indietro… - disse Leo, scuotendo la testa.
- In questo caso – precisò Piper – basta che nel momento in cui Darko starà per dirci "ciao ciao", noi leggiamo in fretta la controformula.
- Che come al solito dovrò scrivere io, immagino! Uff…
- Dai, Phoebe, fallo per me! – disse Piper.
- OK, va bene…
In quel preciso istante Prue buttò giù la porta, entrò in casa e tentò di colpire Piper, che però fu più veloce e si scansò in tempo, finendo dietro al divano.
Phoebe ne aveva approfittato per correre in soffitta e cercare di finire quelle due formule il più in fretta possibile.
Ad un certo punto apparve la nonna.
- Nonna! – gridò Phoebe in preda alla disperazione e all’isteria.
- Calmati, piccina, ciò che ti serve è l’ispirazione, no?
E detto questo, soffiò sulla mano, disperdendo nella stanza una polverina dorata. Poi scomparve.
La penna della strega, come impazzita, cominciò a scrivere freneticamente sul foglio, comandata da una Phoebe agitata, con mille pensieri vorticosi in testa. E mentre giù si scatenava la battaglia, Phoebe scese le scale trionfante, col foglio scritto in mano.
- Presto! – urlò. E in quel momento Piper riuscì a bloccare l’avversaria.
Le due si avvicinarono al foglio e lessero:
"Tu che il tuo corpo non riesci a controllare,
fa che i tuoi poteri riescano ad entrare
nell’anima del tanto odiato nemico:
ubbidisci ora e fa quello che ti dico!"

Prue, come percorsa da una scossa elettrica, si accasciò al suolo svenuta e Darko, furente, cominciò ad urlare: era come se stesse per esplodere. A quel punto, con un’occhiata d’intesa, Piper e Phoebe lessero la controformula:
"Ritornino ora a chi spettano i poteri:
che quanto abbiamo detto in breve si avveri!"

Una frazione di secondo prima che Darko esplodesse, i poteri tornarono a Prue. Darko era stato sconfitto!

Una settimana dopo…

- Sai, la nonna mi ha dato l’ispirazione per le due formule che ti hanno salvato la vita, Piper. – disse Phoebe.
- Davvero? – esclamò la sorella di mezzo. – E tu, prova a farmi finire di nuova sul muro della sala, e vedrai! – disse poi, riferendosi a Prue.
- Ah, questo particolare non me lo avevi raccontato! Oh, dimenticavo: è arrivato il costo delle schifezze che ho usato per quella pozione… 200 dollari!
- Cooooome? Ma… ma… ma…
- Sei costosa, sorellina! – esclamò con fare dispettoso Prue.
- Io direi di mangiarci sopra una bella pizza… vi va?
- Sì, sì… ho una fame!
Piper guardò per un istante Phoebe negli occhi: un lampo rosso le attraversò le pupille, dopodiché lanciò un urlo.
- Che c’è, Piper? – disse Prue.
- Queste nuove lenti a contatto mi fanno bruciare terribilmente gli occhi! – rispose la sorella minore.

Scritto da Piperita


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