LA CANZONE PERFETTA
RIASSUNTO: Piper se ne va a zonzo per i suoi sogni e per quelli di un'altra persona...... o forse è un'altra persona ad andare a zonzo per i propri sogni e in quelli di Piper?
DATA DI COMPOSIZIONE ...... Boh ! Un bel po' di tempo fa , ma l'ho rivista e corretta il 13 gennaio 2001.
VALUTAZIONE: Adatto a tutti.
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Si ricorda che tutti i diritti del racconto sono di proprietà del sito
"Streghe Italia", e che tutti i
personaggi di "Streghe / Charmed"
utilizzati sono di proprietà Warner Bros Television / Spelling Entertainment, e sono
utilizzati senza il permesso degli autori e non a fini di lucro.
"Charmed"
is a trademark of Spelling Television Production © 2001
PARTE UNO
Era
una serata monotona in casa Halliwell.
Una di quelle serate in cui non c'e' davvero nulla da fare , soprattutto per
Piper.
Prue almeno era intenta a pulire la cucina con un prode Mocio e Phoebe a seguire
uno di quei ridicoli film sulle arti marziali dove la gente si massacra a colpi
di "UATTATATA' ".
Ovviamente sul più bello del film , quando il protagonista mostruosamente figo
sta' per mollare il "UATTATA' " finale ….. la pubblicità !
"Sempre quando arriva la parte interessante" esordi' Phoebe.
"Stai cercando di apprendere qualche nuovo colpettino di quelli che fanno
male ? " replico' Piper.
"Si , e se non farai la brava lo praticherò su di te ! "
"Non ne avrai modo : penso che me ne andrò a dormire …… Buona
notte"
" ' Notte " replico' Phoebe ……. Prue alle prese con le pulizie non
rispose !
Mentre si dirigeva verso la sua stanza , dalla televisione giunsero alle
orecchie di Piper le note di "Old and wise" degli Alan Parsons Project.
Si arresto' sulle scale , a metà rampa e dopo essere rimasta immobile per
qualche secondo sul suo viso comparve un qualcosa che somigliava molto ad un
sorriso malinconico. Era proprio una di quelle serate in cui ti senti il vuoto
dentro e non sapresti dire il perchè.
"Old and wise ... Come sarò quando diventerò vecchia e saggia ?" si
domandò Piper che nel frattempo si era sdraiata sul letto a fissare il
soffitto.
Cercando di immaginare se stessa molti anni dopo e , soprattutto , domandandosi
perché in quella pubblicità avevano dovuto mettere proprio una canzone come
"Old and wise" , Piper liberò la mente che cominciò a vagare in un
flusso di pensieri completamente sconnessi. Il tipico flusso di pensieri che
inevitabilmente guida alla strada del sonno. E così , sull'ultimo "UATTA'
" del film di Phoebe e l'ultima passata di Mocio Vileda di Prue , Piper si
ritrovò in un campo sterminato , con l'erba più verde che avesse mai visto ,
la giornata più bella che avesse mai visto ……… e una porta ! "Cosa
ci fa una porta in mezzo ad un campo cosi' grande e vuoto" si domandò
Piper.
Non trovando una risposta alla sua domanda , non trovò di meglio da fare se non
girarle attorno e constatare che non fosse piantata su niente , se non il prato.
Alle sue orecchie cominciava a giungere uno stranissimo e , per alcuni versi ,
spettrale agglomerato confuso di suoni e voci che sembravano giungere da mille
direzioni per poi convergere tutti direttamente nel suo cervello.
Alla fine , non sapendo cosa fare , optò per la cosa più naturale : aprì la
porta e le apparve un gigantesco palazzo settecentesco inaccessibile ed
invisibile , se non passando per quella porta.
Tutto sembrava annebbiato intorno a Piper e lei si rendeva conto della lentezza
dei suoi movimenti e del tempo stesso. Il tempo aveva rallentato il suo corso ,
o forse era lei a vivere più in fretta ? Per quale motivo non aveva nessun
timore di trovarsi in un posto così strano ? Per quale motivo ci era finita?
Domande , domande , domande , ma ormai niente le sembrava strano , nemmeno la
vista di un gatto che rincorreva un cane con intenzioni mangerecce. Sorrise :
"In un posto del genere mi stupirei se le cose andassero per il verso
giusto" pensò mentre si accingeva ad aprire l'immenso portone del palazzo.
Affatto sorpresa si ritrovò in una sala concertistica dove una immensa
orchestra era accompagnata da quello che sembrava un gruppo rock senza troppe
pretese.
Il direttore d'orchestra si rivolse al chitarrista : "Il tuo sol e' calante
..... è la decima volta oggi ! Ma
dove le compri le corde, da Galaxy ? "
" Si , effettivamente fanno un po' schifo , ma domani le cambio"
rispose il chitarrista.
Piper non comprese di cosa esattamente stessero parlando ..... evidentemente era
una conversazione che andava avanti già da prima che lei entrasse nella sala.
"Bene , cerchiamo di farcela questa volta" disse il direttore : staccò
il tempo , IL TEMPO GIUSTO e Piper rimase travolta dalla bellezza e dalla
maestosità di ciò che stava ascoltando. Per cinque minuti rimase stordita fra
violini impazziti che sembravano rincorrersi freneticamente e meravigliosi
fraseggi di chitarra (accordata , per fortuna ..... ). Al termine
dell'esecuzione calo' il sipario e nella sala rimasero Piper , ancora incredula
per ciò che aveva ascoltato , e il direttore d'orchestra che con calma chiuse
la sua partitura e si voltò. Piper rimase sorpresa dal fatto che fosse molto
giovane. Fece pochi passi verso di lei e la fisso' con uno sguardo impassibile.
"Non va bene Piper .......... Aiutami ….. ho bisogno di aiuto" .
Dalla finestra della camera da letto filtrava della luce e Piper riconobbe il
soffitto che stava fissando prima di addormentarsi. Era notte fonda : le 3 e 14
e Piper pensò di aver sognato una
canzone perfetta.
PARTE
DUE
Il
mattino successivo Prue e Phoebe si resero conto che Piper non era in casa. La
videro rientrare poco dopo con l'aria persa e un grosso quaderno pentagrammato
sotto il braccio.
"Ti sei alzata di buon'ora" disse Prue a Piper. "Dove sei stata
?" "Vedi ….. questa notte mi sono svegliata e non ho più preso
sonno , così questa mattina ho deciso di uscire e fare una passeggiata "
"E questo quaderno ?" le chiese Phoebe cominciando a sfogliarlo.
"Vuoi forse ricominciare a …….."
Ma non terminò la frase : era nel pieno di una delle sue visioni fulminee (e
rigorosamente in bianco e nero).
"Ragazze , ho paura che ci sia qualcuno con qualche problema : Ho visto un
tipo con una partitura in mano e
diceva di aver bisogno di aiuto ......... anzi per la precisione del tuo aiuto ,
Piper".
Piper rimase stupita da ciò che aveva visto Phoebe. Non era un semplice sogno
quello che aveva fatto la notte scorsa. Lo aveva pensato fino a dieci secondi
prima , ed ora ne aveva la certezza. Non appena lo raccontò alle sorelle ,
anche loro capirono il perché della sua passeggiata mattutina e del quaderno
che disse di aver comprato senza un motivo preciso (se non quel sogno).
"Chi pensate che sia questo tipo ?" domando' Prue.
"Non ne ho idea , ma dobbiamo trovarlo .... se non altro per sapere come fa
a conoscermi così bene e in che modo pensi che io possa aiutarlo" rispose
Piper.
"Si , ma dove andiamo a cercarlo ? Questo neanche il nostro libretto di
istruzioni ce lo può dire ….. Phoebe , spegni quella televisione per favore ?
" "Non credo sia il caso , Prue . Guardate qui , stanno parlando di un
importante concerto che si terrà stasera"
"Quante coincidenze" disse Piper. "Secondo voi e' possibile che
lo troveremo li ?"
"Non abbiamo molti altri posti dove cercarlo" concluse Prue.
"Dove si terrà il concerto ? ".
"Al PRIME TIME THEATRE in Viale dell'ammoniaca" rispose Phoebe .....
e' una zona della città che non conosco. In effetti nemmeno Prue e Piper erano
mai state in quella zona della città , ma la cosa non era poi così importante
, e così quella sera le tre sorelle decisero di assistere a quel concerto.
Appena
giunte sul posto Piper riconobbe subito il bellissimo palazzo che aveva già
visitato in sogno ed ormai le erano rimasti ben pochi dubbi sul fatto che li
dentro avrebbe trovato quello strano ragazzo.
I musicisti stavano accordando i loro strumenti a sipario chiuso e qualcuno
riprovava alcune parti di qualche canzone. Tutto questo , unito alle voci della
gente che si trovava intorno a loro , fece tornare in mente a Piper lo strano
agglomerato di suoni che aveva già sentito la notte scorsa quando si era
trovata alle prese con la porta. Finalmente aveva potuto collegare delle
immagini a quei suoni e pensò che
tutto sommato non erano poi così spettrali come li aveva catalogati.
Le tre sorelle si guardarono intorno alla ricerca del ragazzo. Phoebe si domandò
che cosa avesse Prue da cercare essendo l'unica che non lo aveva mai visto , ma
poi si rese conto che anche un altro ragazzo , magari molto attraente e
affascinante per Prue sarebbe andato bene lo stesso ! Ed infatti si dava da fare
a guardarsi intorno più di quanto non si dessero da fare Piper e Phoebe per
cercare il tipo ! ! Phoebe si lasciò sfuggire un ghigno , ma fece finta di
niente.
Improvvisamente le luci si spensero nella sala e cominciò il concerto : Il
ragazzo era li a dirigere l'orchestra che eseguì quella canzone perfetta che
Piper aveva già ascoltato. Sebbene il brano fosse lo stesso , era ancora più
bello : era stato sviluppato e portato a termine mediante una seconda parte
ancora più avvolgente e curata nei minimi dettagli.
"Ragazze non ci posso credere : e' proprio lui" disse Piper alle
sorelle , che comunque non la ascoltavano , prese come erano dalla bellezza di
quella musica.
Appena l'esecuzione fu terminata ed il ragazzo , raccolti tutti gli applausi che
meritava , se ne andò dietro le quinte , le tre sorelle decisero di andarlo a
cercare.
Ma come accade quasi sempre , quando si decide di andare a cercare qualcuno
dietro al palco di un teatro , le ragazze si trovarono di fronte un tipo
dall'aria poco amichevole e con la faccia di Noel Gallagher.
"Mi dispiace ragazze , ma mi e' impossibile lasciarvi pass …" ;
Piper lo aveva già immobilizzato e Prue depositato da un lato !
Finalmente , dietro le quinte , Prue Phoebe e Piper si trovarono faccia a faccia
con quel ragazzo che rimase a guardarle con l'aria per niente sorpresa.
"Ce ne avete messo di tempo a trovarmi …… vi e' piaciuto il mio pezzo
?" cominciò il ragazzo.
"Scusa , ma ci siamo già conosciuti ? " domando Phoebe incuriosita.
"Io sono Roger" rispose , come se fosse stata la cosa più ovvia del
mondo.
Per le ragazze la situazione era sempre più confusa. "Roger ?" si
stavano domandando. Chi diavolo era quel tipo dall'aria impassibile che sembrava
sapere tutto di loro ?
"Allora , come vanno le cose al P3 ? Vi passerò a trovare uno di questi
giorni , però niente incantesimi , ok ? "
"Tu …… dovevi aver bisogno del mio aiuto " disse Piper quasi ci
fosse rimasta male "e invece mi sembra che tu sia la persona più
tranquilla e felice del mondo" .
"Si , certo ….. so a cosa ti riferisci ……. Probabilmente non lo sai ,
ma tu mi hai aiutato. Mi hai già aiutato moltissimo e credimi : te ne sarò
grato per sempre" .
Dalla finestra della camera da letto filtrava della luce e Roger riconobbe il
soffitto che stava fissando prima di addormentarsi. In testa aveva chiarissima
la seconda parte del pezzo che avrebbe dovuto completare già da molto tempo e
che aveva deciso di presentare ad un importante concerto che si sarebbe tenuto
la settimana successiva.
"A chi devo questa musica che ho stampata nella mente ? " Di colpo
Roger saltò giù dal letto : "C'e' qualcosa nell'aria ……… forse per
l'unica volta nella mia vita" pensò mettendosi al lavoro.
La settimana successiva accadde esattamente ciò che aveva sognato. Mentre
ringraziava il pubblico con l'inchino che aveva provato a casa novecento volte ,
i suoi occhi si piantarono su tre posti vuoti , uno accanto all'altro , in prima
fila.
"Grazie mille. Ecco a chi devo tutto questo" .
Dalla finestra della camera da letto filtrava della luce e Piper riconobbe il
soffitto che stava fissando prima di addormentarsi. Era notte fonda : le 3 e 14.
"Non ho nemmeno avuto modo di fargli i miei complimenti" pensò Piper
con una punta di tristezza. Ma non aveva più importanza. Si può sentire la
mancanza di qualcuno che nemmeno si conosce ? di qualcuno che in realtà non
esiste ?
"E' stato solo un sogno" pensò Piper .............. "Ma che cosa
e' che separa i sogni dalla realtà
?
FORSE IL VARCO ERA NELLA CANZONE PERFETTA ".
Non
appena si voltò di fianco Piper abbandonò tutti i pensieri ; chiuse i suoi
occhi, che avevano assunto un bagliore di lucidità, e tornò a sognare.
Scritto da John W. Lennon