ANCORA
DUE
3 finali per "Powerslave"
Riassuntino : stavolta il riassuntino non basta, infatti voglio riprendere “Powerslave”. La domanda è: come riprendere un racconto che ha 4 finali diversi ? Semplice (nelle intenzioni)…scrivendo 4 seguiti…o per essere esatti 3, escludo infatti il finale in cui tutte e tre ci lasciano la pelle. Ce la farò ? Solo il tempo può dirlo...ah, specifico che questo non è interattivo, ogni seguito porta ad un'unica fine.
Data
: cominciato il 7 novembre 2000 alle ore 20.44 e finito il 17 novembre 2000 alle
ore 0.32
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Italia” e che tutti i personaggi di “Streghe – Charmed” sono di proprietà
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permesso degli autori e senza fini di lucro
Fine
n.1 : questa è la fine in cui Prue si è sacrificata per espellere
Mefisto dal proprio corpo, permettendo a Piper e Phoebe di eliminarlo. Vediamo
come si evolve la situazione…
Erano passati 3 anni da
quell’infausto giorno di primavera in cui Prudence Halliwell, detta Prue, era
stata costretta a togliersi la vita per consentire alle sue due sorelle minori,
Piper e Phoebe, di eliminare Mefisto, terzo Maligno dell’Inferno e Signore
dell’odio (in tutto “Powerslave” ho sbagliato chiamandolo Signore del
terrore…azzo…l’ho pure messo nelle formule…ri-azzo). In tutto questo
tempo gli attacchi delle forze maligne erano andati via via intensificandosi
perché Diablo, primo Maligno nonché Signore del terrore, voleva assolutamente
farla pagare alle due superstiti. Ah, se solo l’anima di Prue fosse finita
dalle parti dell’Inferno…le avrebbe fatto soffrire delle pene che nemmeno
poteva immaginarsi esistessero. Tuttavia questa controffensiva del lato oscuro,
per quanto massiccia, fu inutile perché loro due furono efficacissime nello
sconfiggere puntualmente i demoni che erano stati mandati a ripetizione per
distruggerle. Era la stessa situazione che si presentò quando Mefisto decise di
scendere personalmente in campo e fu miseramente sconfitto.
Ormai le due ragazze, da quel giorno, avevano vissuto una vita cupa e senza
significato ; nel momento in cui Prue si era infilata la picca nello stomaco
avevano visto i 20 e rotti anni della loro vita andare in frantumi e già
s’immaginavano, o provavano ad immaginarsi, cosa avrebbe voluto dire tirare
avanti senza di lei. Solo grazie ad una gran forza di volontà non si erano
tolte la vita dalla disperazione.
La situazione all’Inferno
non era però molto migliore, Diablo e Baal non vedevano l’ora di vendicarsi,
di strappare la testa con annessa spina dorsale alle due streghe e mangiarsela
come antipasto prima della cena. Alla sconfitta dell’ennesimo demone, Gorthan,
polverizzato in men che non si dica con un rapido “blocca – prendi a calci
– getta la pozione – recita la formula”, il Signore della distruzione si
stufò decisamente della propria passività. Si alzò furibondo dal trono e fece
per teletrasportarsi sulla Terra, ma Diablo lo fermò imperiosamente : “Dove
credi di andare Baal ?”.
“Vado sulla Terra, che domande !” rispose rabbioso “Non ne posso più di
vedere quelle due vive. E non provare a fermarmi, non riusciresti a
convincermi”.
“Lo sai che se volessi ce la farei” rise sottovoce Diablo “ma stavolta hai
ragione, le Halliwell hanno sorpassato ogni limite. E’ ora che muoiano e,
adesso come adesso, l’unico che può ucciderle sei tu. Mi raccomando però,
fai molta attenzione, ricordati sempre che sono riuscite a sconfiggere Mefisto…”.
“Tranquillo Diablo. Ci sono riuscite solo grazie all’atto di coraggio di
Prue. Eppoi io non sono scemo come Mefisto”.
“Lo sei di più…ora vai” concluse sorseggiando un calice di pregiato
sangue di vergine.
“Non sei per niente spiritoso. Ma dovrai ricrederti fratello, ti porterò i
pezzetti delle Halliwell per farti giocare a shangai” disse sicurissimo prima
di sparire.
Baal…così come Mefisto era calmo, riflessivo e calcolatore, così lui era
irruento, irascibile e testa calda. L’unica cosa che in quel momento voleva
era bere il sangue di Piper e Phoebe e, fosse dovuto rimanerci secco, lo avrebbe
fatto.
Al contrario del fratello morto, Baal sì che era un mostro : alto almeno 5
metri, con delle corna capaci di sfondare il più resistente pannello
d’acciaio inox 18/10, degli artigli lunghi circa 1 m che lasciava crescere da
secoli e affilava tutti i giorni per renderli più taglienti, la sua ascia a
doppia lama prediletta, la Slaughterfest, con cui sarebbe stato in grado di fare
a fette praticamente qualsiasi cosa e soprattutto il suo carico di cieco
odio…insomma, grande, grosso ed incazzato.
Fece la sua maestosa apparizione a non più di 20 m da villa Halliwell e
ovviamente non passò inosservato, la sua sola presenza incuteva terrore. I
pochi passanti cominciarono ad urlare e scappare in preda al panico vedendo
questo gigante venir fuori del nulla ; Piper e Phoebe, entrambe in casa in quel
momento, non tardarono molto ad accorgersi del trambusto ed affacciandosi alla
finestra rimasero di sasso.
“Cos’è quell’affare ?” chiese Phoebe mentre tremava.
“Non lo so, ma ho la sensazione che sia qui per noi”.
“Maledizione, come possiamo stendere quel coso enorme ?”.
“Non lo so, non lo so, non lo so !” rispose nervosa.
Baal, dopo un iniziale momento di smarrimento, individuò il suo obiettivo e si
diresse a gran velocità nonostante la non indifferente stazza. Entrò in casa
sfondando il muro e cogliendo di sorpresa le due streghe che stavano parlottando
fra di loro tentando di decidere il da farsi. Lui le guardò con aria sognante e
disse : “Finalmente ci siamo, sono qui per aprirvi come una scatola di sardine
e portare i vostri resti a Diablo”.
“D-Diablo ? Ma allora tu…tu sei…” balbettò Piper.
“Già, fa piacere vedere che sono famoso. Io sono Baal, secondo Maligno
dell’Inferno e Signore della distruzione. Pronte a morire, mie care ragazze
?”. Appena finì questa breve frase agitò la mano destra in direzione di
Piper, poi chiuse improvvisamente il pugno…compiuto questo gesto, la ragazza
si sentì tirare tutti i muscoli e capì che ne aveva appena perso il controllo.
Il Signore della distruzione alzò lentamente un dito facendo il gesto di
avvicinarsi e Piper fu costretta ad ubbidirgli, mentre Phoebe era paralizzata
dalla paura, non era nemmeno in grado di allacciarsi le scarpe perché temeva
che le stringhe avrebbero tentato di strangolarla. Quando ormai era ad un metro
lui alzò al cielo l’altra mano facendo risplendere le sue “unghie” pronte
a scuoiare il nemico ; tuttavia la riflessione della luce scosse Phoebe dalla
catalessi, in meno di un decimo di secondo decise il piano e si frappose fra la
sorella e Baal prendendosi in pieno addome il terrificante colpo. Barcollò per
qualche istante, poi cadde a terra mentre il sangue macchiava tutto il
pavimento. Piper, a dir poco angosciata, si gettò su di lei sotto lo sguardo
soddisfatto del Maligno, il cui potere era cessato…è vero, voleva eliminare
prima Piper, ma in fondo una valeva l’altra, tanto entrambe sarebbero morte
entro pochi minuti. “Piper…Piper, salvati almeno tu, scappa via” disse
Phoebe con un filo di voce.
“Non posso abbandonarti qui”.
“Vai ho detto !” ribattè con tutto il fiato che aveva.
“D’accordo, ma continuo a pensare che non ho il diritto di lasciarti”, la
prese in braccio e tentò di aprirsi una via di fuga. Pensò di avere
un’allucinazione quando vide Baal scostarsi e lasciarle aperto il passaggio :
“Ti starai chiedendo perché mi sposto, vero ? Beh, non voglio togliermi tutto
il divertimento subito, ora vai pure, tanto ti raggiungerò sempre e
comunque”. Lei non si fece ripetere due volte l’invito e corse fuori ;
appena in strada cercò un telefono pubblico per chiamare l’ospedale, Phoebe
infatti, pur essendo gravissima, era ancora viva. Lo trovò dopo qualche minuto,
l’ambulanza fu veloce e caricò in tutta fretta le due ragazze conducendole al
Saint Joseph (dovrebbero fare la tessera 3x2, finiscono sempre lì).
Phoebe finì ovviamente sotto i ferri dei chirurghi, mentre Piper fu costretta a
scaricare l’ansia galoppante in sala d’attesa, tra una ciambella al miele e
un litro di schifosa camomilla sfornata dalla macchinetta. Aspettando novità,
la sua mente corse immediatamente a tre anni prima, quando aveva perso
Prue…ora stava rischiando di perdere anche Phoebe. Che cosa avrebbe fatto
senza di loro ? Già con una sorella in meno le pareva che la vita avesse deciso
di voltarle le spalle condannandola a lunghi anni di rimorso e dolore,
figuriamoci con due. La prima cosa che le venne in mente, nel malaugurato caso
in cui Phoebe fosse morta, fu quella di suicidarsi lì, in ospedale, di fronte a
centinaia di persone che scorrazzavano avanti ed indietro per la corsia come uno
sciame d’operose api ; soffocamento tramite ingoio della lingua (non
pensate a quella frequente pratica sessuale pls !), impiccagione, tuffo
dall’ottavo piano senza telone, il come non era importante, l’importante
sarebbe stato farla finita con quella tortura chiamata vita.
Dopo 7 ore di snervante
attesa fu finalmente avvicinata da un dottore, il quale riferì che Phoebe non
era ancora volata nel mondo dei più, ma che purtroppo le probabilità che
questo accadesse in tempi brevi erano decisamente alte, insomma era più di là
che di qua. Le fu concessa una velocissima visita ; entrò silenziosamente nella
camera, la stessa dove era stata lei nel periodo in cui si era ammalata
(ovviamente mi riferisco alla puntata “Il risveglio”), prese una sedia e si
sedette vicino al letto in cui la sorella dormiva. La sua espressione era
rilassata, non sembrava una persona sul baratro del trapasso, assomigliava più
allo sguardo di un bambino contento di ciò che sta sognando e di questo Piper
fu felice ; felicità che però svanì subito poiché non aveva motivo di
esistere, la sua vita era appesa ad un filo talmente sottile da rompersi al
primo refolo di vento e non riusciva a farsene una ragione, non capiva perché
la sua Phoebe dovesse soffrire così tanto, come se non fosse bastato ciò che
entrambe avevano provato dal giorno in cui Prue le aveva lasciate.
Appoggiò la testa vicino a quella della sorella e cominciò a piangere bagnando
tutto il cuscino…non voleva che la abbandonasse, non voleva, ma non poteva
fare assolutamente nulla, oltre a pregare…ad un tratto una mano le accarezzò
dolcemente i capelli.
“Cosa c’è Piper ? Perché piangi così ?” le chiese Phoebe con
un’inusitata gentilezza.
“Oh
Phoebe…come stai ?”.
“Potrei stare meglio, ma anche
peggio. Sono stata decisamente fortunata”.
“Fortunata ?” chiese incredula.
“Beh, con le ferite che avevo avrei dovuto schiattare subito ed invece sono
ancora qui”.
“Sì, ma secondo i medici stai per morire, è solo questione di ore” e qui
le lacrime ripresero a sgorgare più forti di prima.
“I dottori si sbagliano. Io non morirò Piper, non morirò”.
“Lo spero davvero…” rispose prima di riscoppiare a piangere.
“Su, su, non fare così.” la consolò “Entro qualche giorno ce ne andremo
insieme da questo ospedale, ti do la mia parola d’onore”.
Invece Baal che aveva fatto nel frattempo ? Vi assicuro che non era stato fermo
a farsi la manicure ; anzi, veloce come una scheggia impazzita, piombò in
ospedale e, facendo roteare la Slaughterfest a destra e a manca, fece una vera e
propria carneficina ; Piper, sentendo le urla provenire dai corridoi, uscì
correndo. Inorridì quando vide una mano insanguinata fare capolino
dall’angolo, dove si svoltava verso i reparti di ortopedia e cardiochirurgia.
Appena fu dietro l’angolo (una bruttissima ripetizione…sto perdendo colpi
L)
non credette ai suoi occhi : Baal si stava mangiando il corpo dell’infermiera
cui apparteneva il braccio troncato e gettato per terra. “Toh, guarda chi si
rivede. Quanto tempo che non ci vediamo Piper…ops, è da maleducati parlare
con la bocca piena, scusa” disse, convinto di essere spiritoso.
“E così ci hai scovate anche qui”.
“Esatto. Te l’avevo detto che ti avrei ritrovato ovunque fossi andata. Sono
meglio di un cane addestrato alla ricerca dei tartufi, il mio sopraffino olfatto
non mi ha mai tradito. Ed ora…”.
“Immagino vorrai terminare il lavoretto che hai cominciato a casa mia”.
“Immagini giusto. Conducimi nella stanza di Phoebe”.
“Scordatelo !” rispose secca.
“No, no, no, no. Non sei nelle condizioni di dettar legge” concluse
sarcastico. Ripetè il giochetto della mano e di nuovo lei fu obbligata ad
eseguire i suoi comandi. “Ok, ora dimmi il numero di camera di tua sorella”.
“E’ la 593” rispose fredda…cosa ? Aveva appena detto ad uno dei suoi
peggiori nemici dove si trovava la camera di sua sorella permettendogli così di
andare ad ammazzarla crudelmente ? Era per caso impazzita ? Poi comprese che
forse era a causa del potere che Baal stava esercitando su di
lei…probabilmente, oltre al controllo dei movimenti, implicava anche un
potente controllo mentale.
“Molto bene cara, fammi strada” e spostò l’indice della destra in avanti.
Piper si sentì spingere e dovette, suo malgrado, rientrare nella camera di
Phoebe ; il Signore della distruzione la dirottò su una sedia dall’altra
parte dell’ambiente, mentre lui osservava la sua preda che si era appena
riaddormentata. Senza fare il minimo rumore si avvicinò al letto ed appoggiò
una mano sul punto in cui l’aveva ferita ; ci vollero pochi secondi e le
lenzuola si impregnarono di rosso…con la sola imposizione delle mani (e non
è il mago Oronzo) aveva riaperto lo squarcio provocato qualche ora prima
dai suoi lunghissimi artigli aggravando le condizioni della sfortunata ragazza,
il tutto sotto gli occhi impotenti di Piper che era ancora bloccata.
Phoebe cominciò ad accusare il subdolo attacco…colpi di tosse, gridolini
soffocati, alcuni tentativi di dimenarsi da qualcosa di inesistente che però la
stava portando alla morte…fu tutto inutile, esalò il suo ultimo respiro
urlando, o tentando di urlare, il nome della sorella, senza sapere che era lì,
lontana non più di un metro ma impossibilitata ad aiutarla.
Baal rise soddisfatto facendo rieccheggiare la sua voce per i corridoi colmi di
cadaveri, quell’ospedale era diventato un campo di battaglia e l’ultima
vittima di quella atroce ed assurda guerra era stata la piccola Phoebe. Piper
era disperata e, una volta libera, cadde scompostamente piangendo. Non riusciva
a provare altro che dolore…il peggio, quello a cui aveva pensato
precedentemente nella sala d’attesa, era diventato realtà ed ora lei era da
sola a fronteggiare il Male.
Come avrebbe fatto senza le sue due amiche, consigliere, confidenti ma
soprattutto sorelle ? Chi avrebbe potuto colmare l’enorme vuoto creatosi
dentro di lei ?
Cosa avrebbe salvato la sua anima, ormai destinata a perdersi nel mare
dell’oblio e del nulla eterno ? (sono un poeta, o forse solo un imbecille,
e non lo sapevo nemmeno J).
Poi alla grande, grandissima tristezza che le riempiva il cuore e sembrava voler
traboccare per tutto il corpo andò sostituendosi la cieca rabbia per ciò che
era stata obbligata a vedere senza poter intervenire…la crudeltà di Baal la
faceva infuriare, come si può essere così perfidi e non provare un minimo di
rimorso ? Domanda stupida, i Maligni infernali, lui in particolare, non hanno
sentimenti come pietà e commozione, conoscono solo violenza e morte. Beh, adora
così tanto il rosso sangue ? Gliene avrebbe regalato molto…
Si rialzò squadrando il suo nemico, ancora intento ad autoesaltarsi per il buon
lavoro svolto, e un lampo di odio allo stato puro passò per i suoi occhi ancora
bagnati. Lui se ne accorse e le disse : “Ehi, tua sorella è morta, vuoi
raggiungerla subito o aspettare ancora un po’ ?”.
Non lo stette nemmeno ad ascoltare, si avvicinò lentamente e trattenendo a
stento le lacrime cominciò a parlare : “Baal…hai appena ammazzato Phoebe e
per questo non ti perdonerò mai. Tu e tuo fratello Mefisto avete schiacciato la
mia esistenza sotto i vostri piedi per il solo gusto di farlo. Senza pietà e
senza rispetto avete costretto Prue a suicidarsi, poi avete messo fine alla vita
di Phoebe. Lascia che ti dica una cosa…dovessi morire, tu non uscirai vivo da
questo ospedale. Mi hai sentito ? Ti ucciderò !”.
Il Maligno pensò di aver appena ascoltato una barzelletta tanto scoppiò a
ridere, ma lei non aveva decisamente l’aria di una che scherzasse. Baal,
ottuso com’era, non aveva proprio capito che faceva sul serio…per provocarla
tirò fuori la sua cara ascia, con le lenzuola la lucidò quel tanto che bastava
a renderla splendente, poi l’abbatté con violenza sul corpo di Phoebe
riducendolo a brandelli. “E adesso cosa mi fai mamma ? Mi sculacci ?” disse
strafottente, senza minimamente rendersi conto che non gli conveniva farla
alterare ancora. Ma era troppo tardi.
Dopo quest’empio e barbaro atto Piper non ci vide più, i suoi capelli si
alzarono come sospinti da un’invisibile vento, era attraversata da scariche di
elettricità violetta che però non le facevano male, la rabbia stava prendendo
il sopravvento…
Appena questo pirotecnico spettacolo finì, la strega, bramosa di vendicarsi, si
rese conto che qualcosa in lei era cambiato, forse aveva acquisito un nuovo
potere, forse la grande ira che provava aveva sviluppato al massimo quello di
fermare il tempo…allungò le mani di fronte a sé, rivolgendole verso Baal, e
lasciò che le cose andassero come dovevano andare : dalle sue affusolate dita
uscirono delle minuscole punte di ghiaccio che cominciarono a colpire il Signore
della distruzione in vari punti. Preso alla sprovvista da questa mossa
improvvisa, lui cercò di difendersi alla meno peggio e dovette solo ringraziare
la sua pessima stella se ogni colpo equivaleva a poco più di una puntura di
spillo. La pioggia di proiettili non aveva intenzione di smettere tanto presto e
nemmeno Piper poteva fermarla perché non aveva nessun controllo sul nuovo
potere, in quel momento non era il suo cervello a comandare, bensì il suo cuore
sospinto dalla furia e la furia le diceva di continuare finché non fosse
stramazzato a terra morto.
Baal, stancatosi di essere bersagliato da quei minuscoli affari, cominciò a
camminare in direzione della ragazza, apparentemente senza notare che c’era il
letto a frapporsi fra di loro…non è che non l’avesse visto, semplicemente
non lo riteneva un ostacolo che potesse fermarlo, infatti ci camminò attraverso
spezzandolo in due e questa esperienza non giovò a Phoebe…il vedere questo
ulteriore scempio sui miseri resti della sorella aumentò ancora la rabbia, e
quindi la forza, di Piper che senza muovere mezzo muscolo attendeva imperterrita
l’arrivo dell’avversario. Appena gli fu sotto evitò un paio di fendenti,
pur venendo ferita al volto dal solo spostamento d’aria della Slaughterfest,
poi gli appoggiò le mani sulle tozze gambe facendo apparire sul proprio volto
un enorme sorriso di compiacimento.
Il Signore della distruzione pensò che fosse il momento buono, anche perché la
sua nemica non aveva la minima intenzione di muoversi…alzò al cielo l’ascia
e si preparò ad abbatterla quando sentì un enorme freddo provenire dalla parte
del suo corpo sotto la cintura ; in pochi secondi aveva congelato tutto il suo
corpo dalla vita in giù, senza che lui avesse nemmeno il tempo né di
accorgersene, né di capire come avesse fatto. Fece cadere sconvolto l’arma,
mentre il ghiaccio si estendeva inesorabile raggiungendo qualsiasi estremità.
Nel giro di qualche istante Baal fu ridotto ad un ghiacciolo, cosciente però
della sua penosa condizione, ed era questo che Piper voleva…ancora ansimante
per lo sforzo sostenuto, con un tono molto tagliente disse : “Guarda qua cosa
abbiamo, un Maligno che è stato chiuso nel freezer per troppo tempo. A me i
ghiaccioli non piacciono tutti interi, li preferisco fatti a pezzetti”. Detto
questo lo spinse a terra…miracolosamente non si ruppe in mille frammenti…e
gli prese una gamba. “Pronto cocco ? Arriva il dolore” sentenziò prima di
strappargli l’arto con una forza sovraumana. Le urla di Baal si sentirono per
tutto l’ospedale, ma nessuno poteva aiutarlo poiché l’unica persona viva,
oltre a lui, era quella che lo stava torturando e naturalmente non avrebbe
mollato la presa così presto.
Poi passò all’altra gamba, gli portò via anche quella e sottolineò come si
stava vendicando…lo stava facendo “per Phoebe”…mentre lui non riusciva a
far altro che soffrire come un maiale durante la macellazione. Riservò lo
stesso trattamento ad entrambe le braccia, rivendicando l’azione “per
Prue”, poi salì sul suo freddo stomaco e decise di concludere il tutto con il
gran finale ; si inginocchiò, alzò un pugno in alto e, prima di colpire
inesorabile, urlò con tutto il suo fiato : “E questo è per tutte e
due…salutami Mefisto nell’aldilà”. Il terribile diretto perforò il
torace del Signore della distruzione, che sembrava fatto di pastafrolla morbida,
gli fece uscire svariati litri di sangue e lo lasciò lì agonizzante. Prima di
andarsene gli strappò anche le corna, decidendo che le avrebbe tenute come
ricordo…Baal stava miagolando come un gattino impaurito circondato da un
branco di inferociti dobermann e chiedeva pietà, che non lo lasciasse lì così.
Piper si voltò verso di lui e con tutto l’odio che aveva cominciò ad inveire
: “Pietà ? Tu mi chiedi pietà ? Dopo quello che hai fatto a Phoebe non più
di 10 minuti fa in questa stanza e dopo quello che tuo fratello Mefisto ha fatto
a Prue 3 anni fa tu osi chiedere pietà a me ? E ti aspetti anche che ti
risponda ?”. Naturalmente lo ignorò e se andò sdegnata.
Stava salendo in macchina : ora che la rabbia andava lentamente scemando, si
rese conto che la vendetta era un piatto sterile, che non le avrebbe restituito
le sue sorelle ; però si era divertita a far soffrire quella bestia di Baal,
anche se dubitava che avesse provato lo stesso male che aveva provato
Phoebe…accantonò il proposito di togliersi la vita perché capì che Prue e
Phoebe non avrebbero voluto, ora che era da sola doveva tenere alto il nome
delle Halliwell e il suicidio era solo una comoda scappatoia per evitare le
mille e più difficoltà che inevitabilmente le si sarebbero presentate davanti.
Prima di mettere in moto si ricordò che l’ospedale era diventato un cimitero,
così chiamò Morris col cellulare e lo fece venire ; dovette spiegare al
disgustato ispettore quello che era successo e gli fece vedere tutti i corpi
orrendamente mutilati, compreso quello di Phoebe, ridotto a due tronconi
spezzati dalla carica dell’ormai defunto Baal. Gli mostrò anche il cadavere
del Maligno ancora congelato e alle comprensibili rimostranze di Morris (“Come
spiego io una cosa del genere ? Il Saint Joseph trasformato in un mattatoio e un
tizio alto 5 metri morto congelato senza braccia e gambe”) rispose facendo
sciogliere all’istante il ghiaccio…padroneggiava molto bene il potere
donatole dall’ira…
Quando rincasò fece il punto della situazione : ormai era rimasta sola, Phoebe
era volata con Prue lassù in cielo e sicuramente entrambe, insieme alla mamma e
alla nonna, vegliavano su di lei per impedire che a sua volta le raggiungesse in
tempi brevi. Era sì dispiaciuta, com’era normale che fosse, ma pensava che si
sarebbe sentita oppressa da questo insostenibile peso, invece stava
discretamente bene, forse inconsciamente se lo aspettava, o forse…ma non aveva
voglia di star lì a fare dei ragionamenti complicati. D’ora in avanti si
sarebbe dovuta sforzare per tre, dato che non aveva più le sue care
sorelline…però si sentiva un po’ in colpa per il fatto di non riuscire a
essere disperata come invece era successo 3 anni prima, quando ad andarsene era
stata Prue…chiese scusa a Phoebe più di una volta per questo.
E Diablo ? L’ultimo Maligno finì di bere la sua razione quotidiana di sangue
e, guardando nel cratere, pensò rilassato : “Dovrei essere furioso per come
è andata, ma non ci riesco. Beh, meglio di così sarebbe stato difficile.
Inanzitutto mi sono liberato di quel cretino di Baal, mi dispiace dirlo ma era
veramente troppo stupido per fregiarsi del titolo di Signore della distruzione.
E poi, riflettiamo : inizialmente eravamo 3 contro 3 (Diablo, Baal, Mefisto
contro Prue, Piper, Phoebe…ma và ? Pensavo Orazi vs. Curiazi), quando
Mefisto ha attaccato lui e Prue sono morti, abbiamo aspettato 3 anni, Baal si è
mosso e ha ucciso Phoebe ma si è fatto ammazzare. Ora rimangono il sottoscritto
e Piper, e senza ombra di dubbio io sono più forte di quella streghetta da due
soldi. Quindi, anche se ho perso i miei due fratelli, alla fine la vittoria mi
arriderà e le Halliwell finalmente spariranno dalla faccia della Terra !
Preparati Piper, fra breve ti verrò a trovare…ho sempre voluto visitare San
Francisco, ma ho il brutto vizio di muovermi solo per lavoro, e questo è
lavoro, un grosso lavoro…”.
E così siamo ancora in
pareggio : Baal, grande grosso e ciula (idiota), è riuscito ad uccidere Phoebe
ma Piper l’ha prontamente vendicata. Si prospetta un duello all’ultimo
sangue Diablo – Piper, in cui la ragazza parte ampiamente svantaggiata…
Fine
n.2 : questa è la fine in cui sono riuscite
a sconfiggere Mefisto senza subire perdite. Andrà così anche in questo seguito
?
(Nota : la descrizione che ho fatto di Baal là sopra vale anche per questo pezzo e per il successivo…è che non ho voglia di riscriverla :P)
Da sei mesi la pace regnava
nella vita delle sorelle Halliwell : la sconfitta di Mefisto aveva messo paura
ai vertici infernali, che vedevano nelle tre streghe una forza troppo grande per
essere abbattuta, almeno per il momento. Vi erano dei sporadici attacchi, ma
sempre da parte di demoni di fascia medio – bassa (e si parla sempre di azioni
non autorizzate dalle alte sfere), non in grado di riuscire dove uno dei Maligni
aveva fallito. Basta dire che Phoebe preparò due esami superandoli
perfettamente…è superfluo dire che se fosse stata occupata a combattere il
Male non ci sarebbe riuscita (e allora se è superfluo perché lo dico ? Boh,
a volte non mi capisco…).
Ad un semestre esatto dal giorno in cui il Signore dell’odio era stato ucciso
in quel bel parco, all’Inferno ci fu una riunione e tra i vari punti all’o.d.g.
c’era anche, testuali parole, “Risoluzione problema Halliwell…morte lenta
o veloce ?” ; al summit, cui partecipavano le più alte cariche dell’oscurità,
fu discussa la linea d’azione da adottare nei confronti delle sorelle.
C’erano due correnti di pensiero : quella “cattiva”, sostenuta da Baal,
che voleva un’atroce sofferenza prima della loro dipartita, e quella
“buona”, il cui maggior esponente era Diablo, che invece predicava il più
classico dei “colpisci e fuggi”, senza inutile spreco di energia nel
procurare dolore. La discussione fu lunghissima, entrambe le fazioni
presentarono degli ottimi argomenti e, dopo un’estenuante maratona di
interventi, controinterventi, smentite, dichiarazioni d’intenti e battutacce
sull’oggetto dell’assemblea, ebbe la meglio la posizione di Diablo. Il
Signore del terrore, per punire il fratello della coriacea opposizione, lo
incaricò di portare a termine la missione da solo con un laconico “Vai ed
uccidi”, e guai se si fosse trattenuto più del dovuto. Il secondo Maligno
sbuffò decisamente contrariato, imbracciò la Slaughterfest, si diede
un’ultima occhiata agli artigli per controllare che fossero affilati alla
perfezione, salutò tutti i presenti e si teleportò sulla Terra ; appena Baal
abbandonò la sala dei troni, Diablo proclamò l’inizio del torneo di poker
alla texana, in cui era un maestro e che avrebbe sicuramente stravinto (anche
all’Inferno si rilassano ogni tanto…poverini, far del male all’umanità
intera è stressante, cosa credete ?).
A San Francisco era una
stupenda giornata, il sole ruggiva con tutta la forza che aveva e gli uccellini
cinguettavano. Le Halliwell erano intente a pranzare allegramente quando Leo, su
ordine dei suoi superiori, apparve nella sfarzosa sala da pranzo della villa.
Tutte e tre furono stupite nel vederlo, non si aspettavano una sua visita, e
naturalmente gli chiesero il motivo che lo aveva spinto da quelle parti : “E
allora Leo, come mai qui ?” chiese Piper, sperando che la risposta fosse
“Per te”. Fu disillusa quando l’angelo, decisamente agitato, disse :
“Ragazze, siete in un pericolo talmente grande che stavolta non so se
riuscirete a cavarvela”.
“Addirittura, e che sarà mai ? La terza guerra mondiale ?” esclamò Prue
incredula.
“Non penso di esagerare se rispondo `peggio`. Baal sta arrivando”.
“Baal ? Ma non è il fratello…”.
“Sì, il fratello di Mefisto e un pelino più forte, più grosso, più cattivo
e più arrabbiato di lui”.
Questa affermazione gettò la paura fra le ragazze, effettivamente Leo aveva
ragione ad essere così allarmista, il Signore della distruzione, dei tre
Maligni, era senza dubbio il peggiore (in quanto a malvagità pura) ed il più
sadico.
Tentando di recuperare il sangue freddo così frettolosamente smarrito, Phoebe
si affrettò a ricordare : “Ma non dobbiamo preoccuparci, abbiamo eliminato
Mefisto grazie alle formule trovate sul Libro. Sicuramente ci sarà qualcosa
anche su Baal”.
Nessuna delle tre lo avrebbe mai ammesso, ma erano molto più spaventate di
quanto loro stesse pensassero e non esitarono ad attaccarsi con tutte le loro
speranze a questa frase : “Phoebe ha ragione, corriamo in soffitta a
controllare” proseguì Prue.
“Sconfiggeremo anche lui” concluse Piper.
Leo stava per dire qualcosa ma loro sparirono dietro l’angolo che conduceva al
piano superiore e a lui non restò che pensare sconsolato, prima di andarsene :
“Si sono già dimenticate che hanno sconfitto Mefisto per pura fortuna. Il
fato, prima o poi, si riprende ciò che ha dato…”.
Quando entrarono in soffitta una pessima sorpresa le attese : Baal stava
tranquillamente sfogliando il Libro. “Ehi, finalmente siete arrivate, è da un
pezzo che vi aspetto” disse caustico. Fece loro cenno col dito di avvicinarsi
per consultare il volume…
“Maledizione !” bisbigliò Prue “Ora come lo prendiamo ?”.
“Ho un’idea” suggerì Piper. Ne parlò un po’ con le sorelle e decisero
che, in mancanza di meglio, erano pressochè obbligate a fare così. La media si
pose davanti al Maligno, a circa 5 metri di distanza, poi prese la rincorsa e
tentò di sferrargli un calcio volante…si sentiva molto sicura di sé,
recentemente aveva preso delle lezioni di kung-fu e conosceva ormai bene
l’arte dei cinque animali Shaolin…mentre lei lo attaccava, una delle altre
due sarebbe dovuta correre verso il Libro ed afferrarlo approfittando del fatto
che Baal era impegnato a combattere. Avevano giustamente scartato a priori i
poteri, ricordandosi dell’effetto che avevano avuto su Mefisto arguirono che
su Baal ne avrebbero avuto ancora meno.
Contemporaneamente a Piper scattò Phoebe, che però si fermo di schianto quando
vide ciò che era successo : il Signore della distruzione, senza scomporsi più
di tanto, aveva fatto apparire dal nulla la Slaughterfest e con un preciso
fendente le aveva tagliato la gamba sinistra. Nessuna delle tre si aspettava una
reazione del genere dal parte del Maligno, avevano preventivato incertezza o
quantomeno stupore per un’attacco temerario come questo…evidentemente non
era così cretino come voleva far sembrare se aveva elaborato la contromossa in
un lasso di tempo infinitesimale.
Piper cadde a terra facendo un gran rumore, il sangue che stava perdendo si
infiltrava nelle assi del pavimento, mentre Prue e Phoebe la guardavano
sconvolte…era monca, vi rendete conto ? Monca di una gamba…appena si
ripresero dallo shock la soccorsero in men che non si dica, le sue condizioni
generali erano discrete ma restava tagliata fuori dalla battaglia dato che non
poteva nemmeno reggersi in piedi da sola ; ormai la situazione era compromessa,
il Libro era saldamente nelle mani di Baal e loro non avevano mezza idea su come
riprenderselo (forse era meglio così, con la precedente idea non è andata
molto bene, vero ?), eppure dovevano farlo perché dalla formula scritta lì
sopra dipendeva la loro sopravvivenza.
Prue, che sorreggeva la sorella invalida, stava per proclamare la loro sconfitta
quando Phoebe, attraversata da un lampo di genio, corse a sua volta verso il
Maligno : nonostante le disperate urla delle sorelle che la scongiuravano di
fermarsi la piccola aveva un piano a prova di bomba, ma forse non a prova
d’ascia…quando gli fu vicino, nell’istante in cui lui stava per colpirla,
fece una scivolata e gli passò sotto le gambe guardando la Slaughterfest
sfiorarle il cranio di 10 cm…aveva rischiato grossissimo ma, come si sa, la
fortuna aiuta gli audaci, anche se solo fino ad un certo punto…prese
velocemente il Libro, assestò un calcio sulla schiena di Baal che, ancora
meravigliato, accusò il colpo e poi lanciò il pesante volume verso Prue e
Piper che lo presero al volo, anche se con qualche difficoltà. Il Signore della
distruzione si voltò furente verso la strega dicendole cose non proprio carine
: “E così mi hai fregato, bastarda. Beh, sappi che non potrai andare a
vantartene con i tuoi amici perché morirai qui”.
“La formula !!!!” urlò Phoebe con tutto il suo fiato mentre era
incalzata…dopo qualche passo fu con le spalle al muro, impossibilitata a
scappare di lato perché Baal era grosso abbastanza da bloccarla. Nel frattempo
Piper, che comunque riusciva a rendersi utile nonostante la grave ferita,
leggeva la formula che erano fortunatamente riuscite a trovare subito.
“Preparati strega !” esplose Baal e abbattè la sua fidata arma verso
Phoebe.
Signore della distruzione
L’ascia si avvicina…30 cm.
Per tutto ciò che c’è di più sacro
20
cm.
Io ti lancio una maledizione
10 cm.
Abbandona questo tuo simulacro
Nessun rumore, tranne…
SZOCK.
La Slaughterfest, prima di cadere perché il suo padrone era stato polverizzato,
tranciò di netto il braccio sinistro di Phoebe. Alte urla riempirono la stanza
e la sfortunata ragazza si accasciò a terra. Prue, pur con l’ingombro di
Piper che non era in una situazione di certo migliore, accorse il più
velocemente possibile ad aiutarla. Le lasciò a sostenersi l’un l’altra e
scese trafelata a telefonare all’ospedale. “Torno subito, mi raccomando, non
muovetevi” disse concitata, rendendosi conto solo in un secondo momento che,
anche se avessero voluto, non sarebbero potute andare da nessuna parte…
Mentre scendeva le scale tre a tre ripensò, con le lacrime agli occhi, a questi
ultimi 5 minuti da incubo : avevano sì sconfitto Baal, ma a che prezzo ? Le sue
due sorelline avevano perso un arto a testa e di conseguenza la loro vita non
sarebbe mai più stata come prima…pensò anche che forse la morte sarebbe
stata meglio di questa sofferenza prolungata nel tempo, ma alla fine concluse
che erano salve, e questo era l’importante, anche con un braccio o con una
gamba in meno il loro spirito non si sarebbe di certo fiaccato. Sgombrò la sua
mente agitata, si impose di calmarsi e prese un respiro profondo per telefonare
con un tono di voce decente ; sbrigata questa faccenda tornò al piano
superiore, ma quando le rivide in quello stato, traballanti ed incerte, Piper
appoggiata al muro per non cadere e Phoebe che si guardava stordita dove prima
aveva il braccio, dimenticò tutto il ragionamento fatto in precedenza,
l’aspetto quasi presentabile che aveva assunto lasciò immediatamente spazio
alla disperazione, riscoppiò a piangere singhiozzando e si gettò su di loro
senza pensare a nulla. Le sembrava di aver visto una foto di quei bambini dei
paesi del Terzo Mondo che hanno perso una gamba a causa delle mine antiuomo, ma
purtroppo quel raccapricciante spettacolo la riguardava personalmente.
“Mioddio, guardate come siete ridotte. Ed io non sono riuscita ad
impedirlo…mi sento un verme” si autoaccusò senza mezzi termini.
Phoebe, non volendo colpevolizzarla, disse dolcemente : “Prue, non devi farti
venire questi sensi di colpa. Non hai potuto fare niente, smetti di piangere e
guardaci”. Lei alzò la testa, con la faccia ancora arrossata, e le vide
mentre le stavano sorridendo.
“E’ vero, d’ora in avanti saremo invalide, ma siamo ancora vive. E’
questo quello che conta. E comunque non ti devi preoccupare, ci faremo
impiantare degli arti artificiali. Ascolta, siamo riuscite a sconfiggere Baal,
capisci ? Anche il secondo Maligno dell’Inferno è caduto sotto i nostri
colpi. C’è da andarne orgogliose !” rincarò la dose Piper mentre
saltellava per mantenersi in equilibrio.
“Cosa me ne frega di Baal ?” fu la secca risposta di Prue “A me
interessate voi, mica quel gigante troppo cresciuto. Vi ha fatto questo…come
posso far finta di niente ?”.
“Non ti stiamo dicendo di far finta di niente, ma di non angosciarti
inutilmente. Non è colpa tua, ficcatelo per bene in quella testolina vuota”
rise Phoebe come nei giorni migliori.
Prue si sentì meglio, queste parole, e soprattutto il tono con cui erano state
dette, avevano avuto un benefico effetto, come la medicina sconfigge i batteri (preso
direttamente da “Siamo fatti così”), così sentire di nuovo la sua
sorellina allegra e rilassata calmò il suo animo tormentato. Le abbracciò più
forte che poteva, rimanendo in quella posizione per qualche minuto ; furono
ridestate dalla porta che suonava, erano sicuramente gli infermieri del Saint
Joseph. La maggiore aiutò Piper a fare le scale mentre Phoebe scendette
fischiettando allegramente…sembrava che per lei non fosse successo nulla, era
di ottimo umore nonostante tutto. Quando i ragazzi del pronto soccorso videro
cosa era successo si chiesero se per caso non fossero finiti in qualche paese
dove c’era la guerra civile ed uno di loro, che era stato volontario in
Bosnia, disse di non aver mai visto una scena del genere. Le caricarono
d’urgenza sull’ambulanza e, dopo un breve viaggio, fecero loro tutti gli
esami del caso.
I dottori emisero un responso abbastanza positivo : per Phoebe si sarebbe potuto
procedere con l’innesto di un braccio meccanico, mentre nel caso di Piper
alcune complicazioni sconsigliavano questo tipo d’intervento, così si dovette
ripiegare sulla gamba di legno.
“Non ti preoccupare, va bene lo stesso” rassicurò Prue prima di entrare in
sala operatoria.
Le operazioni andarono entrambe in modo eccellente (ma ci vuole
un’operazione per mettere la gamba di legno ? Non so perché, ma credo di
no… altra tacca sotto la voce “cazzate”) ma quando Prue vide Piper
uscire con il bastone per aiutarsi a camminare non seppe trattenere una
lacrimuccia. Fece lo stesso con Phoebe nell’istante in cui notò il modo di
muoversi assolutamente innaturale del suo nuovo arto…
Diablo si infuriò ancora di più rispetto a quando era stato sconfitto Mefisto,
poiché Baal era decisamente più forte del Signore dell’odio ; adesso era lui
da solo contro le tre streghe…teoricamente avrebbe dovuto ridurle in frantumi
dando loro un’occhiataccia delle sue, ma adesso non era più così sicuro di
essere tanto superiore…
Uhm, io direi che si può
considerare positivo al 70% : d’accordo, hanno perso dei pezzi per strada ma
tutte e tre sono riuscite a portare a casa la pellaccia…
Fine
n.3 : questa è la fine in cui Prue, posseduta da Mefisto, ha strozzato
Phoebe prima di espellerlo. Ora avrà la sua morte sulla coscienza per
l’eternità…
Quanto tempo era passato ? Un
mese, due, tre ? Prue l’aveva rimosso dal cervello e Piper si guardava bene
dal riaprire quella ferita ancora fresca e dolorante ; la maggiore delle sorelle
aveva messo fine con le proprie mani alla vita di Phoebe e, benchè sapesse
perfettamente di essere controllata dalla volontà di Mefisto, non sarebbe mai e
poi mai riuscita a perdonarselo.
Il terzo Maligno, grazie all’aiuto di mamma Patty e di nonna Penny, era stato
sconfitto da qualche tempo ma, essendo impossibile eliminarlo completamente,
erano state costrette ad esiliarlo in una dimensione parallela da cui era
impossibile scappare…una specie di prigione cosmica.
Questo però non attenuò i patemi di Prue, che anzi si sentiva sempre più
colpevole di quanto era successo alla sua sorellina…non riusciva né a farsene
una ragione, né a rendersi conto lucidamente che lei era innocente, non aveva
nessuna responsabilità nella tragedia che aveva funestato le Halliwell poiché
l’anima di Mefisto soverchiava di gran lunga la sua impedendole di
capire cosa facesse.
Ormai la sua vita si era spenta come una fiamma che esaurisce il combustibile ;
la sua giornata tipo post – disgrazia consisteva nell’alzarsi, nel vestirsi
rigorosamente a lutto, nel mangiare sempre tacchino, l’ultimo piatto consumato
da Phoebe e nel vagare per casa come uno spettro stringendo sul cuore la famosa
foto (consultare “Powerslave” per informazioni)…insomma, era ridotta,
psicologicamente parlando, a poco più di un vegetale che attendeva la
liberazione della morte per poterla raggiungere e scusarsi. Viveva nel ricordo
della sorella defunta e non riusciva, nonostante i numerosi aiuti che
provenivano dall’esterno, a scrollarsi di dosso questo fardello pesantissimo e
a trovare le forze per tirare avanti. Piper era costretta a moltiplicare gli
sforzi per avere un reddito sufficiente a mantenerle entrambe, ma di certo le
risultava molto difficile portare avanti la baracca da sola.
Un giorno come tanti, mentre Piper era al P3 a preparare la serata, Prue, di ritorno dal bagno, vide sul tavolino del salotto un artiglio, conficcato ben in profondità nel legno, a cui era allegato un messaggio. Srotolò il biglietto e lo lesse mentalmente :
Cara Prue, ti aspetto al
parco di Victoria Street, sono ansioso di farti assaggiare la Slaughterfest,
l’ascia compagna di tanti gioiosi, per me, massacri. Confido che non mi farai
lo sgarbo di mancare, ho dovuto sacrificare una delle mie unghie da Guinness dei
primati per recapitarti questo messaggio.
Con odio,
Baal
Lo guardò per qualche attimo
pensando come doveva comportarsi davanti ad un invito a morire, perché di
questo si trattava…poi scosse la testa sconsolata, una lacrima le rigò
mestamente la guancia e bisbigliò : “Phoebe, arrivo”. Lasciò cadere il
foglietto per terra, senza considerare a cosa avrebbe pensato Piper…quando
infatti, poco dopo, rientrò a casa dal locale, cercò Prue dappertutto ma fu
inutile. Solo dopo aver urlato a squarciagola per tutti i corridoi della villa
si accorse del biglietto, lo lesse ed in preda ad un panico incontenibile si
affrettò a prepararsi per uscire…cosa credeva Prue ? Che solo a lei
dispiacesse della triste dipartita di Phoebe ? E non ha pensato a cosa avrebbe
provato lei se fosse rimasta sola al mondo ? Aveva agito in modo egoista e, pur
capendola, non approvava questo suo comportamento. Stava per uscire quando, alle
sue spalle, apparve Leo ; si avvicinò silenzioso e, poggiandole dolcemente una
mano sulla spalla, le disse : “Piper, quello che sto per dirti ti lascerà
inebetita perché è una cosa terribile…”.
“Leo ? Che ci fai qui tu ?” esclamò sorpresa girandosi verso di lui.
“Non c’è tempo per i convenevoli. Ho il compito di comunicarti di una
tragica notizia : devi sapere che Loro possiedono un libro, il Libro del
destino, su cui è segnato il fato di ogni singola persona. Ebbene, sulle pagine
riguardanti Prue…”. Si fermò per un istante, non voleva darle questa
funerea notizia, ma era stato appositamente mandato sulla Terra per farlo…come
avrebbe trovato le parole adatte ? Si sentiva decisamente in crisi.
“Cosa dice di Prue ?” chiese visibilmente preoccupata.
“No, non ho il coraggio, mi dispiace”.
“Cosa dice ?” insistette, prendendolo per il bavero della camicia. Esigeva
sapere questa terribile cosa.
“Beh, dice che…dice che…maledizione, com’è difficile…dice che Prue
morirà oggi”.
Silenzio.
Nell’atmosfera della stanza era calata una cappa di incredulità…
Sullo sguardo e nell’animo di Piper si susseguirono velocissimi diversi stati
d’animo : lo shock puro, l’indecisione, la determinazione. Prese il braccio
di Leo e disse con energia : “E Loro sono convinti che lasci la mia sorella
maggiore, nonché l’ultima parente che mi rimane, in balìa di questa ingiusta
profezia ? Sono ammattiti per caso ? Io adesso andrò in quel parco e fermerò
Baal”.
Il ragazzo, rassegnato, rispose : “Se vuoi andare vacci pure, sarà inutile.
Quello che c’è scritto sul Libro del destino è infallibile. L’unica cosa
che potrai fare sarà vedere tua sorella tirare le cuoia”.
Lei lo squadrò per un attimo, poi disse in tono sentenzioso : “E così ti
arrendi…beh, io non farò altrettanto. Vado, augurami buona fortuna”.
Si voltò verso la porta, ma stavolta fu lui a prenderla per un braccio e a
dirle : “Perché dici che mi sono arreso ? Non è vero, penso solo che sia
inutile opporsi a qualcosa di già deciso”.
“Io non credo al destino Leo, secondo me può ancora essere salvata. Se tu non
vuoi venire farò da sola e, se necessario, mi farò ammazzare, ma Prue oggi non
morirà. E se proprio dovesse succedere, almeno avrò la coscienza a posto perché
ho provato ad evitarlo”.
L’angelo, profondamente colpito da tanta decisione, ripensò velocemente a
Piper : era la donna che amava, l’aveva sempre ritenuta fragile e vulnerabile,
ma questa sua impennata d’orgoglio lo aveva spiazzato. Sì, aveva ragione, non
poteva lasciare Prue nelle mani di Baal senza intervenire, sarebbe stato da
codardi, soprattutto era da codardi prendere come scusa il Libro del destino…
Infrangendo qualsiasi regola, prese le mani di Piper nelle sue, recitò una
strana formula arcana e sospeso per aria apparve un tridente dorato.
“Questo è il tridente di Janizel, l’unica arma sulla faccia della Terra in
grado di uccidere i Maligni dell’Inferno. E’ talmente potente da poter
eliminare persino Dio in persona, per questo è stata sigillata per millenni in
un tempio sul piano astrale. Non si può invocarlo, ma per salvare tua sorella
sono disposto anche ad assumermi le mie responsabilità. Prendila in mano”.
Piper obbedì e sentì un enorme energia benefica invaderle tutto il corpo, il
potere racchiuso in quell’affare era assolutamente inconcepibile per un essere
umano…
“Ah, mi stavo dimenticando una cosa importantissima.” disse premuroso Leo
“Quell’arma è intelligente ed è in grado di capire quando è il momento
giusto per utilizzarla. Pertanto, finché lei stessa non deciderà di entrare in
azione, sarà pericolosa quanto un pezzo di legno”.
“Come posso capire quando è ora ?”.
“Si illuminerà di un intensa luce dorata. Ora scusa, ma devo proprio andare,
Loro mi stanno chiamando…saranno alterati per lo scherzetto che ho fatto”.
Prima di congedarsi si chinò su di lei, le diede un tenero bacio sulla fronte,
le augurò in bocca al lupo e sparì per presentarsi al cospetto dei suoi capi,
a dir poco arrabbiati per questa sua trasgressione.
La ragazza uscì di casa il più velocemente possibile, saltò in macchina e si
diresse a tutta birra verso Victoria Street…avere l’arma più potente
dell’universo non le sarebbe servito a nulla se fosse arrivata troppo
tardi…purtroppo un gigantesco ingorgo la rallentò molto e cominciò
seriamente a disperare di riuscire ad arrivare in tempo.
Giunta a destinazione mise a soqquadro tutto il parco alla ricerca di Baal e
della sorella ; quando finalmente li trovò la scena che vide non giovò al suo
sistema nervoso…il Signore della distruzione stava per aprire la testa di Prue
con la sua ascia, e lei non sembrava intenzionata a reagire.
Piper fece velocissimamente (perdonate l’italiano "scorreggiuto")
il punto della situazione : non avrebbe fatto in tempo ad avvicinarsi
ulteriormente, era a circa 6 metri di distanza ma nel tempo necessario a
coprirli Baal avrebbe potuto uccidere e fare a pezzi Prue per puro
svago…l’unica alternativa che le rimaneva era lanciare il tridente e sperare
che intercettasse il colpo deviando la Slaughterfest dalla propria traiettoria.
Si mise in posizione e scagliò l’arma con tutta la forza che aveva in corpo,
da quel suo gesto dipendeva la vita di sua sorella e non poteva assolutamente
permettersi il lusso di sbagliare.
Per Piper furono istanti infiniti, mentre Prue aveva chiuso gli occhi rassegnata
alla morte : il tridente volava velocissimo verso il bersaglio, ma ancora non
risplendeva della luce dorata…forse non sarebbe bastata a bloccare la possente
ascia di Baal, pensò Piper.
Questo timore si rivelò esatto nel momento in cui le due armi cozzarono : la
spinta della Slaughterfest era nettamente superiore e vinse facilmente la
resistenza del tridente, anche se fu leggermente deviata, infatti, invece di
fare a fette il cervello di Prue, entrò con violenza nella sua spalla,
ferendola in profondità. La ragazza strinse stoicamente i denti e non urlò,
anche se il dolore era terrificante (che esagerazione, in fondo è solo un’ascetta
da 250 kg…), perché Phoebe non l’aveva fatto quando lei l’aveva
uccisa.
Baal estrasse la propria arma dal corpo dell’avversaria, ancora in piedi di
fronte a lui, e si preparò a caricare un altro colpo, questa volta l’avrebbe
aperta come un melone maturo. E il tridente ? Dopo l’impatto era carambolato
all’indietro…Piper l’aveva raccolto e aveva sentito le mani bruciarle.
Finalmente il bagliore era arrivato, ed oltre a rappresentare tutta la potenza
dell’arma che veniva sprigionata simboleggiava la speranza di salvare Prue e
di portarla a casa tutta intera e non a pezzetti.
Si fece sotto a Baal…di nuovo le due armi si scontrarono, ma stavolta la
vittoria arrise al tridente di Janizel, tanto che la Slaughterfest si frantumò
in mille frammenti che caddero a terra prima di andare in cenere. Il Maligno,
ormai convinto di aver ucciso la strega, si accorse solo dopo che in realtà le
cose non erano andate come aveva pianificato : quando riconobbe l’arma che
Piper impugnava un brivido di terrore lo assalì e cercò la fuga, ma la
sterminatrice di demoni sfuggì dalle mani della ragazza e andò ad infilarsi
nella sua schiena seccandolo sul colpo. Davvero intelligente…
Prue, nel frattempo, era crollata a terra non riuscendo più a trattenere i
lamenti, la ferita era profondissima e potenzialmente mortale se non curata in
fretta ; la sorella, infischiandosene dell’arma che stava per sparire, la
caricò sulle proprie spalle e si diresse alla macchina. Fu portata
all’ospedale e, dopo una lunga e accurata visita, venne deciso di sottoporla
ad un’operazione chirurgica. C’era bisogno di un donatore di sangue e Piper
naturalmente si offrì come volontaria. Al termine del tutto, entrambe erano
ospitate nella stessa stanza : si svegliarono dall’anestesia quasi
contemporaneamente e si guardarono profondamente negli occhi. “Ce l’ho
fatta, ti ho salvata. E di certo non posso dire di esserci riuscita col tuo
aiuto” disse Piper.
“Già…” constatò mesta Prue.
“Beh, cos’è quel tono ? Non sei contenta di essere ancora viva ?”.
“No, e tu lo sai bene”.
“Spiegati meglio : avresti voluto che io me ne stessi in disparte a vederti
morire ?”.
“Proprio così. Voglio farla finita Piper, non so se te ne sei accorta, ma
siccome non ho il coraggio di suicidarmi…”.
“Maledizione Prue, perché devi parlare così ? Cosa credi, che a me sia
piaciuto ciò che è successo a Phoebe ? Lo so che ti senti davvero in colpa, e
ti capisco perfettamente, ma non puoi farti condizionare così. Hai tutta la
vita davanti, è assurdo cercare la morte a 32 anni. Sii forte e reagisci, sono
questi i momenti in cui bisogna venir fuori con tutta la propria forza”.
“Anche Phoebe aveva tutta la vita davanti, anche più di me…comunque ho già
riflettuto abbastanza e ho deciso…non arriverò ai 35, vedrai che riuscirò a
morire prima”.
“Taci allora ! Non posso sopportare di sentirti parlare così. Ti prego Prue,
se non vuoi farlo per te stessa fallo almeno per me, non pensi a come mi
sentirei nel caso anche tu mancassi ? Come riuscirei a tirare avanti senza te e
Phoebe ?”.
Prue si rese conto, per una frazione di secondo, che aveva ragione, ma
immediatamente represse quel pensiero e concluse amara : “Piper, ricorda di
farmi l’elogio funebre per quando non ci sarò più”.
“Stai zitta, per piacere stai zitta !” urlò rabbiosa.
Ne avrebbe dovute sudare ancora tante, di camicie, per proteggere sua sorella
l’aspirante suicida…
Scritto dal "premiato" Kaos