AMORE O FAMIGLIA?
Data di composizione: 19/03/2003 – 23/06/2003
Periodo di svolgimento: metà 5^ stagione.
Adatto: a tutti.
DISCLAIMER: Si ricorda che tutti i diritti del racconto appartengono al sito Streghe Italia. I personaggi di Streghe / Charmed sono della Warner Bros Television /Spelling Entertainment e sono utilizzati senza permesso degli autori e senza scopi di lucro.
Cucina di Villa Halliwell. Piper sta
cucinando mentre Phoebe sta facendo la cosa per cui Prue la sgridava sempre:
stava navigando in Internet!
«Ehi Piper c’è una mail di papà!» urlò la mezzana di casa.
«Che dice? Dov’è?» chiese la maggiore
«Dice…oh, wow, è fantastico! Dice che la settimana prossima verrà qua a San
Francisco per affari e che vorrebbe passare a trovarci...» spiegò Phoebe, con un
tono di voce in cui la felicità lasciò il posto alla tristezza.
«Ehi, perché quella faccia?» le chiese allora Piper abbracciandola.
«Stavo solo pensando che l’ultima volta che papà è stato qui, per il funerale di
Prue, non sapevamo ancora di Paige...come reagirà sapendo che è la figlia di sua
moglie col suo angelo bianco?»
«Ma dai, Phoebe, che differenza vuoi che faccia? Certo, magari all’inizio sarà
un po’ imbarazzante, ma sono sicura che capirà!» le disse Piper mentre metteva
la teiera sul fuoco.
«Bhè, ma...se non fosse necessario che papà lo sapesse? Voglio dire, se gli
dicessimo semplicemente che è un’amica che abbiamo invitato a vivere da noi
perché ci dia una mano con le spese di casa, o qualcosa di simile?»chiese
Phoebe.
«Sveglia Phoebe!! Colla fortuna che ci ritroviamo, proprio mentre papà è qui,
potrebbe capitare un demone. Allora che gli diciamo? Che viene solo per vederci?
Phoebe che ti succede?» le chiese preoccupata Piper. Non era nello stile della
sorella fare tutte quelle storie.
«Non voglio ferire papà»rispose Phoebe arrabbiata «e perciò non glielo diremo!»
«Se non lo vuoi fare tu, lo farò io!» rispose Piper.
«Bene, allora...
di Paige nostro padre non deve sapere
e per salvaguardare il mio volere
ora Piper perderà la memoria
così non dirà nemmeno una parola!»
«Senti, Piper, puoi chiamare Paige, per cortesia?» Phoebe chiese alla sorella
«E chi è? Dovrei conoscerla?» le chiese la sorella maggiore, con aria confusa.
«No, no, sorellina, non ti preoccupare...»le disse Phoebe, contenta che il suo
incantesimo avesse funzionato così bene!
« Ah, senti Phoebe, potresti chiamare Prue e domandarle se viene a casa per
pranzo?» chiese Piper
«Come scusa?» chiese Phoebe, tremendo leggermente.
«Ma ci sei? Ti ho chiesto se puoi chiamare Prue in ufficio e sentire se viene a
casa per pranzo!»
« Ah, ok....» mormorò la sorella, e uscì come una freccia dalla stanza.
«Leo, Leooooooo!» urlò Phoebe per attirare l’attenzione dell’angelo bianco, che
fra parentesi, era anche il marito di sua sorella Piper!
«Si, Phoebe? Problemi?» chiese quest’ultimo, apparendo col suo sorriso più
bello.
« In un certo senso...si!» rispose la poveretta
«Demoni o stregoni in arrivo? Hai avuto qualche premonizione spaventosa?» le
chiese Leo sorridendo
«Lascia che ti spieghi. Dunque, stamattina ho ricevuto una mail da papà, diceva
che la settimana prossima verrà a trovarci, però non sapevo come fare a dirgli
di Paige...sai la figlia di sua moglie e del suo angelo bianco...e visto che
Piper si era intestardita a volerglielo dire a tutti i costi io...le ho fatto un
incantesimo per farle perdere la memoria, ma non avevo pensato che ora ricorda
Prue! E se un demone ci attaccasse finché lei è in questo stato?»chiese una
Phoebe impaurita per le conseguenze del suo stupido atteggiamento.
«Phoebe, gli angeli bianchi servono per farsi consigliare PRIMA di fare le cose,
non per farsi togliere le castagne dal fuoco una volta fatte!» disse Leo,
scrollando la testa!
«Lo so, Leo! Ma ora che faccio?» chiese spaventata la ragazza
«Credo che l’unica soluzione sia andare dagli Anziani e chiedere il permesso di
farmi usare la polvere angelica su Piper per farle recuperare la memoria, ma ti
aspetta sicuramente qualche punizione, Phoebe!» rispose l’angelo.
« Lo so, lo so! Ora però vai, prima che sia tardi!» gli rispose la sua futura
cognata.
E Leo svanì. Phoebe scese e disse a Piper che Prue aveva deciso di mangiare
fuori con un cliente, dopodiché si mise fuori di casa ad aspettare Paige, che
doveva rientrare di lì a dieci minuti. Non appena la vide, le corse incontro.
«Ciao Paige. Senti, possiamo parlare? E’ urgentissimo!»
«Demoni o stregoni in arrivo?» chiese la minore
«No, ma credo che quando sentirai tutto mi ucciderai!» le rispose la veggente di
casa.
«Ok, spara!» disse Paige, facendosi seria.
«Allora, stamattina ha ricevuto una mail da mio padre. La settimana prossima
sarà a San Francisco per affari, e vorrebbe passare a trovarci. Ora, il problema
grosso sei tu!»
«Io?!?» chiese Paige, sinceramente stupita «E perché mai?»
«Dai, Paige, ragiona! Tu sei la figlia della sua ex moglie e del suo angelo
bianco! Così avevo pensato di non dirgli chi eri, ma Piper invece voleva
dirglielo, così...le ho fatto un incantesimo per farle perdere la memoria. Il
problema ora è che lei non sa nemmeno chi sei ed è convinta che Prue sia viva!
Capisci la situazione?»
«Phoebe, mi congratulo! In meno di quattro ore, sei riuscita a combinare un
guaio non indifferente! E Piper diceva che ero io la sorella pasticciona!»rise
Paige.
«Grazie per aver capito, sorellina. Ora andiamo dentro, ti presenterò a Piper
come un’amica, ok?»
«Ti seguo!»
ma prima che potessero fare un passo, Leo si materializzò davanti a loro.
«Oh, Leo, finalmente! Notizie?» chiese una Phoebe pallidissima e sull’orlo di
una crisi di nervi!
«Una buona e una cattiva. Quella buona è che stanno cercando di trovare un
antidoto al tuo incantesimo, quella cattiva è che sembra non esistere alcun
modo!» rispose Leo, sforzandosi di non piangere! «Inoltre Phoebe, mi dispiace
molto, ma hanno detto che dovrai andartene dalla scena per un po’.»
«Come scusa? Dovrei andarmene? E dove?»
«Phoebe...ti sono stati tolti i poteri! Prova a levitare!» le disse Leo.
La ragazza provò, ma non successe nulla!
«Mi dispiace tanto, Phoebe, ma devo fare quello che mi ordinano!» si scusò Leo,
e rientrò a casa halliwell, portando Paige con sé.
Phoebe, indispettita e un po’ impaurita, provò a seguirli, ma venne respinta
dalla casa. Un’aura magica la proteggeva! Non sapendo dove andare e cosa fare,
Phoebe vagò per le strade di San Francisco fino a quando non venne raggiunta da
Leo.
«Hanno trovato il modo di annullare il tuo incantesimo, ma è una cosa un po’
rischiosa...» cominciò Leo. «Che ha detto Piper quando ti ha visto con Paige?»
chiese la ragazza. «Le ho detto che era una tua amica e non ha fatto storie!»
rispose il cognato. «Bene. Cosa intendi per “cosa rischiosa”?» «Bhè, vediamo...come
faccio a spiegartela in due parole...Loro hanno pensato di mandare indietro il
tempo dalla morte di Prue in poi...» «COOOSA?!? MA SONO FOLGAORATI?!? Scusa, e
noi dovremmo rivivere quell’orrore un’altra volta?» «Bhé, in realtà solo io e te
lo rivivremo perché per gli altri (Piper, Paige, tuo padre, Darryl,...) sarà la
prima volta!» «Non credo che riuscirò a sopportarlo di nuovo...e come fai ad
essere sicuro che non perderemo anche Piper?» chiese terrorizzata la poveretta!
«Il tempo tornerà alla mattina del funerale di Prue!»
«Sei sicuro che non ci sia nessuna alternativa?» «Bhè, forse potremmo provare a
aparlare con Piper...» «No, Leo, fidati, conosco bene mia sorella...e va bene,
facciamo tornare indietro il tempo...e i miei poteri?» «Torneranno,
tranquilla....»
Ad un certo punto si sentì stanchissima, non riusciva a stare in piedi, si
accorse che stava per cadere e...si svegliò nel suo letto!!! «Forse allora è
stato solo un sogno...» pensò, ma poi sentì la voce di Piper recitare
l’incantesimo per trovare una strega perduta e capì che purtroppo era tutto
vero! In quel momento un rumore proveniente dalla soffitta la costrinse a
correre di sopra, dove trovò Piper abbracciata a PRUE! «Oh mio Dio! Non è
possibile! Prue?!?» «Phoebe, sorellina, ti voglio bene!». Ma Phoebe non ci
cascò! Prue era morta, non sarebbe mai più tornata! La strega tirò indietro la
sorella con uno strattone e si mise in posizione di attacco. «Phoebe ma sei
impazzita? Che stai facendo?» le chiese Piper, sbalordita. «Piper, ti prego, per
una volta in vita tua, ascolta e d esegui senza fiatare! Allontanati da lei, e
non ti avvicinare al Libro per nessun motivo!»
Allarmata dallo strano tono di voce della sorella, Piper indietreggiò verso la
porta, ma in contemporanea lanciò uno sguardo a Prue come per dirle: «Lo
sappiamo che è svitata!». Ma quello sguardo bastò! Il demone (ormai è chiaro che
si trattava di un demone, no?) guardò intensamente Piper, che cominciò ad
avvicinarsi a Phoebe per sorprenderla da dietro. Per fortuna arrivò Leo che
riuscì a trarla in salvo! «Phoebe, tu e Piper siete in pericolo! Ovviamente tu
sapevi che quella non poteva essere Prue, ma Piper no ed ora è sotto il
controllo di Schreck che la costringerà ad uccidere qualcuno! E allora sarà la
fine!»
«Ok, Leo, non disperare! Ho già pronta la soluzione ma mi serve l’aiuto di
Paige!» «Ma lei non sa ancora di essere una strega! Come farai a convincerla?»
«Tu trovala! Al resto penso io!» rispose determinata la strega.
Mentre Leo era a cercare paige, Phoebe salì in soffitta e, concentrandosi forte,
disse:
Anime delle streghe,
Presto a me giungete!
Ho bisogno del Potere del Trio,
E solo il vostro coincide col mio!
E Prue e Piper, semitrasparenti, apparvero in soffitta.
«Presto, ragazze, aiutatemi ad uccidere questo bastardo che ha osato prenderci
in giro!»esclamò la strega.
«D’accordo Phoebe, ma come?» chiese la figura evanescente di Piper.
«Semplice! Tra un po’, Leo sarà qui con Paige e il potere di due streghe e mezzo
dovrebbe essere sufficiente almeno per stordirlo. Così nel frattempo penseremo
ad un modo per recuperarti, Piper!»
«Hai già la formula?» le chiese Prue.
Phoebe non poté trattenere le lacrime al pensiero dell’amata sorella maggiore...tutto
sembrava così strano senza di lei! Anche a distanza di più di un anno dalla sua
morte, Phoebe ogni tanto, nelle situazioni più delicate, si aspettava di vederla
ricomparire e di vederla prendere il posto del capo nella gestione delle
operazioni!
«Si, ripetete dopo di me:
Il bene vince,
Il male perde,
Ieri, oggi e per sempre!
Neanche questa volta ci sconfiggerai,
E all’inferno al tuo fallimento penserai!
Ve la ricordate?»
Schreck apparve subito, e con lui apparve Piper! Phoebe si diresse verso di lei
e le mise una mano sul cuore. «Reagisci! Tu sei buona, sorellina!» E in Piper
sembrò insinuarsi n piccolo cambiamento; sembrò come svegliarsi. E fu
sufficiente quel momento perché il demone, vistosi momentaneamente sconfitto, si
eclissasse!
A quel punto Leo tornò portando con se Paige. La ragazza sembrava non rendersi
ben conto del perché un attimo prima si trovava nel suo ufficio e l’attimo dopo
era nella soffitta di una casa a lei sconosciuta con quattro persone a lei
totalmente estranee. Phoebe non le diede nemmeno il tempo di calmarsi. «Paige,
ti spiegheremo tutto poi, ma ora ci devi aiutare. Il demone potrebbe tornare da
un momento all’altro!» «D-Demone?» ripetè Paige con un filo di voce.
«Ti ho già detto che poi ti spiegheremo tutto! Ora vieni vicino al Libro!»
il demone riapparve, più furioso che mai, e come si accorse della presenza della
nuova arrivata, cercò subito di attirarla dalla sua parte. Ma non vi riuscì! Le
quattro sorelle recitarono in coro la formula e il demone scomparve. Phoebe si
girò e vide che anche Prue era sparita.. Leo le mandò un messaggio con gli
occhi: «Lo sai che è proprio morta! Pensa alle tue sorelle, ora!»
Dopo aver spiegato tutto a Piper e a Paige (che sembrava ancora piuttosto
scioccata), Phoebe andò a cercare Leo. «Allora, è tutto finito?» chiese con un
tremito nella voce. «Non proprio, Phoebe. Mi dispiace ma è giunto il momento di
scontare la tua pena!» «Scontare la mia pena? Ma io credevo fosse questa la
punizione degli Anziani! Non è stato sufficiente distruggere un demone
praticamente da sola?» «Questo non era previsto, Phoebe, per questo hanno
lasciato tornare Prue, anche se solo per pochi minuti. Per sconfiggere Schreck
ci voleva il Potere Quadruplo!» «Potere Quadruplo?!?» «Sì, cioè il potere di
quattro streghe, ma che non siano solo streghe, ma anche sorelle!»
«Bhè, e allora la pena qual è? Mi toglieranno i poteri per una settimana?»
«Purtroppo niente di così bello Phoebe! Dovrai...» «Dovrò cosa? Parla, mi stai
spaventando!» «Ecco, dovrai...»e qui Leo si mise a piangere «riuccidere COLE!» «COOOOOOOOOOOOOOOOOSA?!?
Ma dico, Leo, i tuoi capi sono impazziti? Come possono pensare che io possa
affrontare di nuovo una cosa del genere? No, Leo, è fuori discussione! Ora che
il tempo è tornato indietro immagino che anche lui sia tornato in vita. Bene,
non lo vedrò mai più, ma non possono chiedermi di ucciderlo di nuovo! Hanno
rinunciato a perseguitare te e Piper e ora hanno preso di mira me? Bhè, se lo
possono scordare!» urlò, Phoebe, sconvolta. Come potevano essere così crudeli e
insensibili? Già la prima volta si era sentita morire, ed effettivamente una
parte di lei era morta con Cole, ma in qualche modo ce l’aveva fatta a superare
quel momento. Volevano forse che lo rivivesse? Non se ne parlava neppure, non
doveva nemmeno provare a pensarci! «Phoebe, se non ubbidirai le conseguenze
saranno terribili!» le disse Leo, in un sussurro. «E cosa possono farmi di più
terribile di questo?» «Ti toglieranno i poteri e una nuova strega prenderà il
tuo posto!» «Ah, si? Bhè, a meno che paige non abbia una sorella minore
sconosciuta...il potere del Trio può essere composto solo da delle sorelle...vero?»
«Purtroppo non necessariamente...» rispose Leo con un filo di voce. «NO!
QUALSIASI COSA MA UCCIDERE DI NUOVO L’UOMO CHE AMO PIU’ DI ME STESSA NO!»
In quel momento “planarono” nella stanza i capi di Leo che puntarono un dito
contro Phoebe facendola cadere come morta a terra. «No, Phoebe!!» urlarono Piper
e Paige precipitandosi verso la sorella. «Bastardi, perché l’avete fatto?»
chiese Piper furibonda. «Perché ha usato male la magia e non ha voluto accettare
la nostra punizione» «Ma è morta?» domandò Paige con gli occhi pieni di terrore.
«No, è solo svenuta. Tra un paio d’ore si sveglierà e se non accetterà la nostra
punizione, allora morirà. E una nuova strega prenderà il suo posto!» «Come una
nuova strega prenderà il suo posto? Non potete farlo! Lei non è solo una strega
, è prima di tutto nostra sorella! Il Potere del Trio non si fondava solo su
questo? Non era perché eravamo streghe che sconfiggevamo tanti demoni, ma perché
il nostro amore come sorelle non permetteva al Male di vincere! Guardate quando
eravamo succubi di Dantalian, per esempio. Io e Phoebe potevamo dedicarci a
tutte le malefatte che volevamo, ma qualcosa ci spingeva trovare Prue, e così ci
siamo salvate noi e abbiamo salvato il Libro! E non vi ricordate come siamo
riuscite a sconfiggere Cole quando è diventato la nuova sorgente? Nonostante
Phoebe fosse malvagia, ha impedito a un demone di uccidere un innocente e alla
fine ha ucciso Cole, è rimasta dalla parte del Bene, con le sue sorelle! Non ce
la lasceremo portar via ora!» esclamò Piper, singhiozzando e accarezzando
amorevolmente la sorella svenuta. I tre saggi però non si mostrarono molto
impressionati da quello sfogo. «Tra un po’ Phoebe si sveglierà, e avrà
ventiquatt’ore di tempo per decidere se eliminare di nuovo Belthazor, o Cole,
come lo chiamate voi, o no. Se non lo farà, morirà!» E sparirono.
Dopo quella che a Piper sembrò un’eternità, Phoebe finalmente si svegliò. «Oh,
tesoro, ti prego, fallo! So che sarà terribile, ma avrai sempre il conforto
delle tue sorelle!»
«Magiche forze nere e
bianche,
Che penetrate le notti stanche,
Sia esso vicino oppure lontano,
Da me Belthazor conducete per mano!»
Cole comparve immediatamente. Phoebe
abbracciò strettamente Paige e Piper e piangendo disse loro: «Questo è l’ultimo
incantesimo che ho pronunciato come strega buona!». Poi si rivolse a Cole: «
Voglio subito bere Male Puro, per dimenticarmi di essere stata una strega
buona!» e rivolgendosi a Leo soggiunse: «Questa volta non c’è nessun piccolo
Belzebù che mi sta controllando. E’ una mia scelta deliberata!». Detto questo,
abbracciata a Cole, sparì.
Piper, Paige e Leo rimasero sa guardarsi, incapaci di credere a quello che
avevano appena visto e sentito. Piper fu la prima a riprendersi; pian piano
iniziò a singhiozzare e si strinse a suo marito in cerca di conforto. Paige
invece corse in soffitta, prese il Libro delle Ombre e tornò di sotto. «Piper,
non serve a niente piangere! Vieni, aiutami, cerchiamo un modo per riportarla
qui!» «Paige, ma tu...» fece Piper sorpresa. «Si, Piper, ora ricordo tutto! I
ricordi si sono fatti strada in me, quando hai ricordato agli anziani
dell’uccisione di Cole. Non l’avete effettuata con Prue, c’ero io!» rispose
Paige, sorridendo alla sorella. «Ok, Paige, Piper, ascoltatemi! Phoebe è tornata
da noi una volta, e lo farà ancora! Ora se n’è andata con Cole perché è
sconvolta, ma vedrete che tornerà! Affermò Leo, ma in realtà non ne era così
sicuro nemmeno lui.
Nel frattempo Phoebe, negli Inferi, si stava sottoponendo ad un vero e proprio
lavaggio del cervello. Vestita tutta di nero stava davanti ad un altare, con
Cole al fianco. Questi stava leggendo il Grimoire, ed aveva un’espressione a
metà tra il compiaciuto e l’adirato. «Phoebe, amore mio, l’unico modo per farti
diventare completamente malvagia è quello di uccidere una delle tue sorelle. In
questo modo il Potere del Trio sarebbe spezzato, e tu saresti finalmente
libera!» «Va bene, Cole. Quale delle due?» chiese Phoebe, con voce gelida, come
se stesse descrivendo a Cole l’ultimo abito che si era comprata, invece che
rispondendo ad una domanda con la quale avrebbe deciso la morte di una delle
sorelle! «Direi...ma, non so, scegli tu, per me è uguale!» rispose Cole, ridendo
dentro di sé! Presto Phoebe sarebbe stata sua per sempre! «Ok, scelgo Piper! Mi
è stata accanto per tutta la vita. Paige invece è ancora un’estranea per me, non
significa nulla. E poi sarà una bella lezione anche per Leo! Finalmente saprà
come si sta a veder morire la persona che si ama!» «Vuoi un aiuto, tesoro?» «No,
amore, me la caverò da sola!»
Phoebe scomparve, e riapparve a Villa Halliwell. Trovò le sorelle e Leo intenti
a conversare con una sconosciuta. «Salve a tutti, come state?» «Phoebe!
Sorellina! Sei tornata!» esclamò Piper e fece per abbracciarla, ma Leo la
trattenne! «Guarda i suoi occhi!» disse l’angelo. I suoi occhi infatti mandavano
lampi, e avevano perso la spensieratezza per diventare freddi come il ghiaccio.
«Dunque sarebbe lei la sorella traditrice?» chiese la sconosciuta. «Ehi, e tu
chi saresti?» chiese Phoebe. «Pamela. Pamela Halliwell. Ho preso il tuo posto
nel Trio, traditrice!» «Io non credo...» mormorò Phoebe, e le tirò una palla
infuocata che la ragazza però, con il potere della deflessione, annullò. «E’
tutto qui quello che sai fare? Scarsina, mi sembra!» la prese in giro Pamela.
Phoebe però la sorprese con una mossa di arti marziali, e dopo averla atterrata,
le sussurrò ad un orecchio: «Io sarò anche “scarsina”, ma tu sei morta!».
Tuttavia, non riuscì a darle il colpo di grazia. Qualcosa sembrava fermarla,
perché sparì senza farle niente!
«Cole, io non ne sono più tanto sicura! Ti ho chiamato solo perché non volevo
ubbidire agli Anziani e ucciderti di nuovo, ma non è nella mia natura uccidere!»
«Lo so, Phoebe, ma pensa: perché dovresti tornare con le tue sorelle che ti
hanno già sostituita? Resta qui con me! Io ti amo e tu mi ami, anche se non vuoi
ammetterlo!» «Non lo so, Cole, sono piuttosto confusa!» «Ok, amore, non c’è
fretta! Prenditi tutto il tempo che vuoi!»
Phoebe rimase nella sua stanza in casa di Cole per due giorni, non mangiando,
non vedendo nessuno, solo pensando: a Cole, che amava più della sua stessa vita;
alle sue sorelle, che le erano state accanto con una comprensione che solo le
sorelle potevano dare. La verità era che voleva l’impossibile. Non poteva avere
Cole, e anche le sue sorelle. Doveva scegliere. E qualunque fosse stata, le
sarebbe costata sofferenza! Alla fine decise: non era nella sua indole né
uccidere né essere malvagia, ma non avrebbe rinunciato a Cole di nuovo. Così
scrisse una lettera alle sorelle, dicendo loro che le avrebbe sempre amate, ma
che non poteva pensare di lasciare Cole (per non parlare poi di ucciderlo!) di
nuovo.
Come lessero quella lettera, Piper e Paige scoppiarono in lacrime. Pamela invece
disse: «Ok, ragazze, ha scelto il male. Dobbiamo eliminare la Sorgente, e con
lei anche Phoebe!» «Tu non sai quello che dici!» sibilò Piper. «Stai zitta ed
esci subito di qui! Paige, vieni, stammi vicino!» e si abbracciarono piangendo.
Non avevano più voglia di continuare a lottare. Era Phoebe quella combattiva.
Era lei il vulcano d’idee, quella che non si scoraggiava mai, nemmeno quando la
situazione sembrava disperata. Tuttavia, ormai non avevano scelta. Pamela
insisteva, e c’era il rischio che gli Anziani dessero a Piper un ultimatum: o
uccideva Phoebe o avrebbe dovuto lasciare Leo. Così alla fine la trovarono, e
dopo averle lanciato uno sguardo che valeva più di mille parole, pronunciarono
l’incantesimo.
«Che
a questa strega, una volta pura,
presto arrivi la sventura!
Il Bene tu hai tradito,
e agli ordini non hai obbedito!
Perciò ora devi sparire,
per mai più ricomparire!»
Prima di morire, Phoebe guardò intensamente
Piper e Paige. «Però, una rima migliore della mia...» e spirò.
Da quel momento Paige e Piper non si ripresero più. Alla fine disertarono
l’incarico, e ogni giorno portavano fiori freschi sulla tomba della sorella,
parlandole come se lei fosse lì, e potesse sentirle. Phoebe sarebbe rimasta per
sempre nei loro cuori, in posticino speciale, così come ce n’era uno riservato
alla madre, alla nonna e a Prue. A volte, alla mattina, quando si svegliavano,
si illudevano che fosse solo un sogno, ma quando al posto di Phoebe, a tavola,
vedevano Pamela, la triste realtà ripiombava loro sulle spalle, riportandole
alla consapevolezza di averla perduta per sempre.
Dopo qualche mese la casa venne allietata dalla nascita della bambina di Piper,
che immediatamente la battezzò Phoebe. In quel modo le sembrava che la sua
sorellina fosse ancora lì con lei. Paige e Piper non si scordarono mai della
loro sorellina sfortunata che aveva deciso di morire per non fare una scelta, e
ogni sera, prima di addormentarsi, le rivolgevano un pensiero: «Sorellina,
grazie della tua esistenza. Eri la più matta, quella con più energia e vitalità.
Non ti dimenticheremo mai!»
Scritto da
Alicia