L'ALTRO ME
Scritto a giugno 2000
Adatto a tutti
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"Charmed"
is a trademark of Spelling Television Production © 2000
1
Come tutte le mattine la prima a svegliarsi in casa Halliwell era Piper, indaffarata com'era tra lavoro e relazioni sentimentali una giornata di 24 ora quasi non le bastava, senza parlare di quando irrompeva nella sua alquanto ritmata vita qualche demone, interessato a "movimentare" la vita di qualche povero mortale!
Quel martedì anche l' attiva Piper era in ritardo sulla
tabella di marcia. Lei sempre così organizzata in cucina, quella mattina aveva
un po' di difficoltà nel svincolarsi tra i fornelli. Stava preparando del latte
per Prue, e un cappuccino per Phoebe, pur sapendo che la prima beveva solo un
po' di caffè amaro e la seconda un' abbondante ciotola di cereali col latte.
Nel dire queste ultime parole stava arrivando in cucina
Phoebe, che ancor prima di vedersi si sentiva la voce che chiedeva per le scale
:
-Che cosa non sai Piper? C' è forse qualcosa che dovremmo sapere?- Piper
sospirando verso la finestra :- ma come diavolo ha fatto a sentire quello che
dicevo? - poggiandosi la mano sulla bocca - Meglio che oggi non nomini strane
persone. Ci mancano solo loro!! -
Nel frattempo Phoebe era arrivata in cucina. Guardando sul
tavolo, dove solitamente era pronta la sua ciotola di cereali, disse:
-Ma per chi è questa tazza di cappuccino? C' è forse qui qualcuno che dovrei
incontrare?- Piper
-Calma i tuoi caldi spiriti, sorellina. Quel cappuccino l' ho fatto per
te…..ma non aggiungere niente, guai a te se dici qualcosa. - esclamò
innervosita Piper verso Phoebe, che restava tacita anche se il volto celava una
fragorosa risata.
-Niente, niente. non penso , non dico, non sento niente- cercando di mantenersi
seria. Nel frattempo Piper era uscita dalla stanza e Phoebe :- non ti
preoccupare capita a tutti una giornata no! - poi si sentì una porta sbattere.
Storcendo la bocca Phoebe si mise seduta, davanti alla tazza di cappuccio e
guardando la sorella maggiore :
-Ma cosa bevi Prue? Latte! Ma da quando? Forse la povera Piper ha sbagliato
anche con te !- poi assaggiando il cappuccino - ma che buono! Calorico ma buono,
però non dirlo a Piper mi diverto così tanto quando si arrabbia. -
Prue sorrise insieme alla sorella. Poi sorseggiando un po' di
latte le disse:
-Ti dirò anche il latte non è male! E pensare che per anni la sola vista mi
dava la nausea. Comunque, veniamo a noi Phoebe...
-Cosa vuoi dire? Lo sai che io e te insieme non possiamo lavorare!- disse
deglutendo velocemente la ragazza, preoccupata dall' offerta che la sorella le
stava per fare.
-Non ti preoccupare. Per oggi niente lavoro. Oggi si cambia musica.
Alzando il cucchiaio verso l' alto, Phoebe disse :
-Finalmente qui si ragiona! Evviva sorellina! Allora cosa hai in mente di fare
oggi, se non vai alla Buckland? Dimmi, dimmi sono curiosa!-
E Prue : -Che ne diresti di fare shopping. Del resto è una delle cose che
insieme ci riesce meglio...-
E subito Phoebe le terminò la frase, con fare un po' sbruffone :
-oltre che combattere demoni !- e si batté un colpo sul petto, in segno di
forza.
2
Nel frattempo Piper era andata in bagno e
guardandosi allo specchio per pettinarsi, commentò :
-Adesso mi devo concentrare su quello che devo
fare oggi. Per prima cosa vado al P3, poi vado a pagare le bollette, torno a
casa e contatto una band per la serata di venerdì- guardandosi allo specchio,
fece un lungo sospiro per cercare di ritrovare la calma che quella mattina aveva
già perso.
Finito di prepararsi andò in camera per sistemare le ultime
cose prima di uscire di casa. Senza accorgersi si trovò in mano il telefono, e
dall' altra parte della cornetta si sentiva la voce di una donna :
-Acconciature bigodini , buon giorno !-
E, sbalordita, Piper:
-Scusi. Poi senza rendersene bene conto prese un' appuntamento per le 10 al
salone.
Finita la comunicazione, la ragazza, seduta sul letto della
camera con ancora in mano la cornetta disse a voce alta :
-Ma non è possibile !!! - al che accorsero Prue e Phoebe per sapere cos'altro
fosse successo alla sorella quel dì.
-Piper cosa ti è successo?- preoccupate chiesero le sorelle all' unisono.
Gettandosi sul letto, quasi con fare disperato Piper :
-E' successa la stessa cosa di stamattina. Penso una cosa e ne faccio un' altra.
Poco fa era pronta per uscire e alla fine mi sono trovata ad avere un '
appuntamento dalla parrucchiera. -
Ingenuamente Phoebe:
-Beh! Non hai fatto male !-
Prue con un' occhiata verso la sorella e un pizzicotto sul braccio la sollecitò
al silenzio.
-C'è qualcosa che oggi non va in me. - sbottò Piper e subito Phoebe, con fare
da segugio:
-Forse c' è lo zampino di qualche stregone!- e prontamente Prue:
-E da quando gli stregoni fanno prendere appuntamenti dalla parrucchiera, o
preparare per colazione latte e cappuccino.!!!! -
Sedutasi in parte a Piper, Phoebe incrociando le gambe disse:
-Questa volta hai proprio ragione, Prue. -
Prue, cercava di spronare Piper , che sembrava proprio atterrita:
-Piper adesso alzati, il modo migliore per affrontare queste giornate è quello
di fare buon viso a cattivo gioco! -
Alzandosi dal letto, cercando di mettersi in ordine i lisci e lunghi capelli
Piper disse con una smorfia disegnata sulle labbra:
-Hai ragione Prue. Ma adesso andate, non voglio rovinarvi la giornata, anche
perchè sono talmente rare per te giornate libere ultimamente.
Il campanello della porta suonò, proprio sul finire della
frase di Piper . Phoebe agilmente corse al piano inferiore per vedere chi mai a
quell' ora suonava alla porta di casa. Aprendo la porta non vide nessuno , ma
guardando attentamente vide una lettera infilata sotto lo zerbino.
Parlando a gran voce :
-Ma guarda un po' che fantasia! Qualche spasimante o forse qualche pazzo ci ha
lasciato una lettera! -
Nel frattempo chiuse la porta e andò in salotto, dove le sorella stavano
raggiungendola.
-A chi mai sarà indirizzata? Di sicuro sarà qualche ragazzo ammagliato dal mio
splendore che per paura di rivolgermi la parola, per paura di un mio rifiuto…
- non fece a tempo a finire il suo solito soliloquio di apprezzamento che Piper
le prese la lettera.
-Fammi un po' vedere. Magari è per Prue, così si spiegherebbe questa sua
risoluta voglia di non lavorare oggi! - Nel momento in cui la stava porgendo
alla sorella, Piper la aprì, ancora una volta la sua mente non era collegato
con il suo corpo, che faceva a se. La ragazza accortasene disse piagnucolando:
-Ancora ! ma perché l' ho aperta se volevo fossi tu a farlo. -
E subito Prue :
-Non importa, non ti preoccupare Piper. Leggila ad alta voce. -
Quindi la ragazza incominciò a leggerla :
…come bloccato dal tempo mi sono fatto incantare
ed una strega ho incominciato ad amare
tanto che ora proprio non so più che fare
anche perché senza di lei fatico a respirare...
-Ma che romantico! - sospirò Phoebe, ripetendola alla fine
della lettura - ormai sono sempre più rari ragazzi così dolci, e guarda un po'
se questa fortuna poteva capitare a me! -
-Perché dici così. Non c' è scritto a chi indirizzata. E poi non eri tu che
hai una schiera di spasimanti in università! - disse ironicamente Piper.
E acutamente Phoebe:
-Ma allora tu oggi proprio non connetti ! non capisci che si parla di te. Del
resto chi di noi tre blocca il tempo! Ah come ti invidio, sorellina. -
E subito Prue : - Phoebe ha ragione, ma potrebbe anche essere Dan a scrivere.
Conoscendolo, lui è così romantico che probabilmente voleva dire che dal
momento in cui ti ha incontrato tutto intorno a lui si è fermato e adesso senza
di te non può più vivere!!! -
Stringendo forte la lettera Piper disse :
-Oddio. Devi avere proprio ragione Prue. Leo sa essere così dolce..
-Ma Piper cosa dici! - disse Phoebe sorpresa, e la ragazza :
-Oh no volevo dire Dan, invece ho detto… lo sapete cosa!
-Qui gatta ci cova- sbottò Phoebe nel sentire la sorella. E questa :
-Non ricominciare con la tua storia Phoebe, te lo proibisco. Ti ho già detto
che non voglio più parlare di Leo, ne ora ne mai più. Quel che è stato e
stato, indietro non si può più tornare, e poi non vorrei dover rivivere quei
momenti.
Piper salutò. Prese con se le chiavi della sua jeep e lasciò la casa, per
recarsi dalla parrucchiera.
3
… Per oggi fa che lei abbandoni la razionalità
e che il destino crei opportunità.
A noi non resta quindi che tessere le affinità
affinché la sua vita sia piena di felicità….
Non dobbiamo pensarci! Il destino farà il suo corso! -
In quel momento Phoebe non si rese conto che quel giorno in soffitta, mentre stava leggendo il libro delle ombre, aveva pronunciato un incantesimo verso Piper. Questa volta non si trattava di un incantesimo a scopo personale, cosa che avrebbe causato delle conseguenze alle sorelle, questa volta era stato l'inconscio di Phoebe che aveva agito, senza che la ragazza se ne potesse accorgere. L'altra sè, la Phoebe interiore, aveva agito, cercando di dare un aiuto all'altra Piper, quella che viveva nascosta nell'intimo della ragazza, quella che veniva oscurata dall'algida razionalità imposta dalla Piper delusa e confusa.
4Piper aveva deciso di cambiare look per una sera, chissà il perché proprio quel martedì. Soddisfatta del risultato allora uscì e andò verso il P3, dove un' altra misteriosa lettera l'attendeva:
A chi l' animo non ascolta
Che oggi di vero amor venga travolta
Perché l' anima gemella trovata la si ha solo una volta.
Piper lesse la lettera, incantata ma allo stesso tempo
incuriosita. Il telefono in quel momento squillò, era Phoebe :
-Ehi Piper come è andata dal parrucchiere? Io e Prue abbiamo svaligiato tutti i
negozi della città. Devo dire che è stata proprio una mattinata eccitante! -
-Calmati Phoebe! Non c' è bisogno di parlare così velocemente. Spero comunque
voi abbiate pensato anche a me-
-Ma certo sorellina, come avremmo potuto fare altrimenti. Ma dimmi, c'è
qualcosa di nuovo che bolle in pentola?
Ancora una volta la Phoebe interiore aveva preso il sopravvento.
Piper giocando con il filo arricciato della cornetta :
-Non ci crederai ma ho ricevuto la seconda lettera da Dan. Sono entrata da poco
nel locale e l' ho trovata sul bancone del barman. -
Dall' altra parte della cornetta :
-E dimmi cosa c'è scritto. Prue ed io moriamo dalla curiosità. Dicci, dicci!
Piper allora lesse le parole della lettere a Phoebe la quale le ripeté a Prue.
Ancora un incantesimo era fatto. Prue da canto suo incominciava ad essere un po'
sospettosa. Si poneva domande sull'identità di quello strano mittente. Non era
molto sicura e tranquilla. Quando la sorella finì la comunicazione allora
disse:
-Ma non cominci a pensare che ci possa essere lo zampino di qualcuno in questa
faccenda? Prima a casa, adesso al P3 e poi chissà in quale altro posto
quest'uomo arriverà prima di Piper. Forse sarebbe meglio chiedere consiglio a
Leo!-
-Ma sei impazzita! - echeggiò Phoebe - secondo te dovremmo dire a Leo quello
che Dan scrive a Piper! Lo sai che ci potremmo ammazzare Piper, questa mattina
è stata categorica e del resto lo hai detto anche tu che i suoi problemi di
cuore li deve risolvere lei e solo lei.
Prue non ne era più tanto convinta. Forse stava esagerando ma non riusciva a
ignorare l' accaduto.
-Devi avere ragione Phoebe, ultimamente abbiamo pensato troppo spesso a
complotti orditi da chissà quali strane creature, che adesso il romanticismo di
un ragazzo mi mette in guardia. Però se solo accennassimo qualcosa a Leo…
Non fece in tempo a pronunciare il nome del ragazzo che
l'angelo bianco comparve dall'angolo della strada.
Phoebe nel vederlo tirò uno strattone a Prue : - ecco, vedi cosa hai combinato.
E adesso cosa facciamo, che gli diciamo. Pensi che lui abbia sentito tutto? Chi
lo dice a Piper quando torniamo a casa. -
Bisbigliando Prue :
-Nessuno lo dovrà dire a Piper. Soltanto noi due lo sappiamo e certamente ne io
ne te ne faremo parola, non è vero Phoebe?!
Le due sorelle tenendosi a braccetto, strette, s'avvicinarono a Leo, con un
sorriso che sembrava tutto fuorché naturale.
-Ragazze c' è qualcosa che non va? Vi vedo stranamente tirate. Mi era parso che
mi steste cercando e dato che ero nei paraggi, eccomi qua. - disse Leo col volto
sorridente.
Phoebe cominciò a gesticolare, dicendo :
-No. Ecco vedi, sai Leo… - ma fortunatamente Prue l' interruppe e continuò la
frase vaneggiante di Phoebe :
-Phoebe voleva dire che ci servirebbe una mano per portare tutti questi pacchi
alla macchina. Sai, abbiamo fatto shopping!!!-
Acutamente il ragazzo:
-Me ne sono accorto. Ma più che aver fatto compere sembra che voi abbiate
svaligiato qualche grande magazzino.
Una delle buste che portava Phoebe, in quel momento si ruppe e il vestito che
avevano comprato a Piper cadde a terra. Leo si chinò per raccoglierlo ancor
prima che Phoebe potesse dire :
-Accidenti, proprio il vestito di Piper mi doveva cadere!- poi, guardando il
ragazzo che teneva l'indumento tra le mani, si morse leggermente le labbra. Solo
per un attimo Leo tenne lo sguardo sull'abito e poi:
-Di sicuro a Piper piacerà. E' molto elegante e poi il color glicine a lei dona
molto.
E di nuovo Phoebe :
-Tu credi? Io so che Dan preferisce il giallo. - E nuovamente si morse il
labbro.
Prue avvicinandosi alla sorella, le bisbigliò :
-Certo che la tua linguaccia non ha limiti! -
Leo aveva sentito e sorridendo disse loro :
-Figurati Prue, Phoebe è libera di dire quel che vuole. Sai che io e Piper ci
siamo lasciati, ed ora ha diritto di rifarsi una vita. -
-Dato che il tasto è stato ormai toccato, io ti vorrei chiedere una cosa Leo.
Spero che tu mi possa dare una risposta. - si rivolse Prue con poco tatto verso
Leo - Abbiamo ricevuto due lettere questa mattina che dicevano… - ma la
ragazza non le ricordava bene, mentre Phoebe le aveva imparate a memoria. La
ragazza ripetendole compì l'incantesimo anche su Leo. La Phoebe interiore era
entusiasta il suo piano era riuscito. Questa gioia era visibile anche sul volto
di Phoebe, anche se non ne capiva la ragione.
Leo da canto suo tranquillizzò le ragazze su quelle lettere, ma Phoebe poi gli
chiese :
-Le hai forse scritte tu a Piper? -
-Ah, sono indirizzate a Piper. No, sfortunatamente io non le ho mai detto parole
così dolci. - e scomparve.
Piper non dovette aspettare molto, prima che nuovamente l'
anonimo ammiratore si facesse aventi. Ecco, l' unica cosa che Phoebe proprio non
riusciva a spiegarsi era l' identità del mittente di quelle lettere. Si
chiedeva come potevano essere recapitate e da chi potessero essere scritte. Solo
quando Piper s'allontanò dalla sala e le due sorelle rimasero sole, allora
Phoebe decise di spiegare a Prue quello che probabilmente stava accadendo quel martedì.
Sedutasi l'una accanto all'altra Phoebe cominciò a parlare:
-Prima quando ho avuto una premonizione tutto è diventato chiaro. -
-Cosa sarebbe diventato chiaro? Cerca di spiegarti! Non capisco! - chiese
incuriosita Prue.
-Allora, con calma, segui il mio ragionamento. Cosa sta succedendo a Piper da
questa mattina? Dai, rispondi- disse Phoebe con fare misterioso.
-Ma cos'è, un quiz a premi? Phoebe, cerca di essere concisa e veloce! - rispose
l'impaziente Prue.
-Oh, se non aveste me ogni giorno sono più convinta che la vostra vita sarebbe
un mare morto!!!! Comunque, da oggi Piper dice di pensare una cosa e di
ritrovarsi a far l'esatto contrario, proprio come se ci fosse un' altra Piper
che cerca di svincolarsi dalla mente razionale della nostra Piper. -
-Quindi vuoi dire che parliamo con due Piper -
E ancora Phoebe :
-No. Ascolta, è più difficile da spiegare che da capire. Allora, ogni uomo ha
un corpo il quale il più delle volte, per non dire sempre, è guidato dal
cervello, dalla razionalità; però, oltre alla parte razionale ognuno di noi ha
l'istinto, un qualcosa di inspiegabile, che anziché seguire le norme, le
regole, segue il cuore, i sentimenti che talvolta cerchiamo di reprimere ma che
in realtà stanno sempre lì, in fondo al nostro essere. Piper ha risvegliato
questa parte da tempo assopita grazie… - L'interruppe la sorella:
-Grazie a chi o a che cosa , Phoebe! Non ci sarà per caso dietro un tuo
incantesimo, perché sai già le conseguenze che potrebbero ricadere su Piper.
-Ecco, sempre pronta a incolparmi. Io povera fanciulla, indifesa, e sola in
questo mondo di streghe!- e scoppiarono a ridere. - Non ti devi preoccupare, ma
aspetta che proseguo con la spiegazione :
La domanda ora restava chi mai avesse agito con la Phoebe
interiore. Le due ragazze non avevano minimamente idea di chi mai avesse potuto
agire in quel modo.
-L'unico modo è quello si aspettare la prossima mossa di questo strano
ammiratore di Piper! - disse Prue, trovando l'ovvio consenso della sorella :
-Non credo ci resti altro, anche se io avrei pensato a Cupido, del resto ci deve
la vita lo ricordi. -
-Non credo Phoebe, altrimenti avrebbe agito allora, e poi ricordi quello che
disse sul fatto che non poteva far niente per un angelo bianco e una strega. -
-Però non è giusto, perché devono sacrificare il loro amore! E' così
difficile trovare la persona giusta che quando ci penso mi viene la rabbia-
disse rammaricata la giovane sorella.
7
Dan, vedendo lo sguardo assopito in mille pensieri della
ragazza, le chiese:
-Cosa ti succede Piper? Perché all' improvviso ti sei ammutolita? Dai, non
restare sui gradini, entriamo in casa! -
La ragazza accennò un sorriso ed entrò nella casa, pensando ancora tra sé -
forse è tutta una sua messa in scena per farmi una sorpresa e farmi trovare un'
altra lettera. Gli lascerò credere di non aver ricevuto niente!!! -
Piper si sentiva stranamente furba. Le era venuta in mente una trovata geniale
sullo stile di Phoebe.
Il discorso tra i due si concluse velocemente, dandosi il solito appuntamento al
P3. I lori discorsi non erano mai molto lunghi. Sì, Dan era una tesoro di
ragazzo, si capiva che provava dei forti sentimenti per lei, ma c'era sempre una
cortina tra di loro, un velo copriva i loro animi, soprattutto quello di Piper.
Tutto era pronto. Piper sfoggiava un raccolto, e alcuni
riccioli le incorniciavano il volto. L' abito glicine le donava molto, semplice
, sobrio ed elegante. Il cuore le batteva a mille, e non riusciva a
capacitarsene. Non le era mai successo di essere così impaziente per una
appuntamento con Dan!! Continuava a guardare l' orologio, e l' ingresso del
locale. Phoebe e Prue facevano lo stesso, però cercando il volto di un' altra
persona : Leo. Phoebe era morbosamente curiosa, ed ogni cinque minuti chiedeva a
Prue qualcosa :
-Ma, secondo te, la mamma cosa avrà escogitato per far incontrare Leo con
Piper? Certo l'incantesimo è stato pronunciato, ma ho paura che questo non
possa bastare. E se qualcuno da lassù avesse capito l'astuto stratagemma! -
parlava con gli occhi rivolti verso l'alto.
-Non ti preoccupare questa volta hai ordito un piano a prova di te stessa. Non
possiamo parlare di un incantesimo, anche se il suo effetto è proprio quello.
Tu, io e la mamma non abbiamo fatto niente, abbiamo creato soltanto l'opportunità,
il resto non ci compete. - tranquillizzò la sorella con fare calmo e come
sempre posato.
-Devo dire che quando parli così mi piaci, Prue Halliwell! - e guardandosi
sorrisero.
Dopo di che ordinarono qualcosa da bere e sul loro sottobicchiere in cartone c'
era una frase. Incuriosite la lessero :
I loro due cuori riconoscersi potranno
se i loro occhi innamorati si rincontreranno.
chi il cuor di lei avere non potrà
domani mattina all' alba di lei non si ricorderà
e la loro vita felicemente continuerà.
Il barman, incuriosito da quella strana filastrocca, si porse
verso le ragazze dicendo loro:
-Ma chi l'ha scritta quella filastrocca sui sottobicchieri? Se lo sa Piper va su
tutte le furie. Sarà meglio controllare il resto dei sottobicchieri!
Phoebe sobbalzò sul rigido sgabello e rivolgendosi verso il barman :
-Tom, mi vuoi dire che sono i primi due sottobicchieri con questa frase? -
E Tom :
-Esattamente, sarà magari la pubblicità di qualcosa. Non saprei Phoebe. -
Phoebe prese il polso della sorella e guardandola dritta negli occhi:
-Ecco fatto l' ultimo… Cosa scommetti che tra un po' arriverà chi stiamo
aspettando...
-Geniale! Hai ragione! E' successo ancora! Ormai il gioco è fatto, adesso sta
ai loro cuori e ai loro esseri interiori manifestarsi. - sorrise soddisfatta
Prue.
-Non c' è dubbio, se avessero solo un briciolo del mio essere interiore, potrei
giurare che tutto finirà per il meglio!
Dite et facto, dalla porta arrivano contemporaneamente Dan e
Leo. Il momento fatidico era arrivato. Quale sguardo avrebbe catturato Piper per
sempre?
Phoebe e Prue fremevano, si stringevano forte le mani, mordicchiandosi il labbro
inferiore. Sembravano due adolescenti emozionate davanti a un racconto
romantico; ma quella era la realtà.
Piper però rimaneva ferma, immobile mentre i due ragazzi le si avvicinavano
lentamente. Le sembrava di vivere in un rallenti. Le mani le sudavano e
disperatamente cercava di asciugarsele, e di mettere in ordine quei riccioli
ribelli che le cadevano sul volto, quando si ritrovò la mano di Leo sopra la
sua, che tremolante e impacciata non sapeva che fare ne che dire se non :
-Il glicine è un colore che ti dono molto, Piper. -
La ragazza era stordita, quella mano così grande ed avvolgente e quelle
parole… non sapeva neppure lei che dire ne che fare. Per un attimo pensò che
la sua bella serata era stata rovinata dall' arrivo di Leo. Piper non poteva
immaginare che invece le cose sarebbero finite per il meglio...
Alzando lo sguardo verso Leo, nel tentativo di allontanare con la mano i
riccioli dal volto, lo sguardo di Piper si immerse in quello del giovane. Tutto
era andato come stabilito. I loro cuori si riconobbero e l'incantesimo fece il
resto con il povero Dan.
Nella sala una voce esultante si sentì :
-Evviva, les jeux sont faits. Adesso Prue tocca a te! - sorridendo, con il volto
ricolmo di luce e di entusiasmo. Ma subito Prue la smorzò :
-Da tutta questa storia almeno hai imparato a dire una frase in francese, anche
se di solito lo si dice ad un tavolo da gioco! -
e
Scritto da Kiara