Le trascrizioni degli episodi
di "Streghe"
Episodio 1.2 "Misteriose scomparse"
Trascrizione realizzata da Eva
[Scena: Quake, il ristorante dove lavora Piper. Phoebe è appena arrivata e si fa largo tra la gente per entrare.]
Phoebe: ops, scusate! (Si dirige verso Piper.)
Piper: lo ucciderò quel maledetto!
Phoebe: chi?
Piper: quello chef, quello con l'accento francese. Doveva assumermi, poi ha deciso di non aprire più il suo localino e io sono senza lavoro.
Phoebe: i clienti saranno felici se rimani qui.
Piper: certo, ma questo non è il mio lavoro! Io sono uno chef, questo lavoro non è fatto per me. (Piper nota il vestito di Phoebe.) Quel vestito è mio! (Una ragazza si avvicina alle sorelle.)
Phoebe: ciao Brittany! (Phoebe nota un tatuaggio sul dorso della mano della ragazza.)
Brittany: salve ragazze!
Phoebe: carino questo tatuaggio.
Brittany: oh, grazie!
Phoebe: credevo che fossero proibiti così vicini alle vene sul dorso della mano.
Brittany: sì, qui è illegale. Questo l'ho fatto fare a Tahiti. (Piper si avvicina con un conto in mano.) Tieni pure il resto, Piper. Allora ciao!
Piper: ciao, saluta Max!
Brittany: ci vediamo!
Piper: (porgendo un conto a una cameriera) tavolo 9. (Phoebe nota un ragazzo seduto in fondo al bancone che la sta guardando ed ha una premonizione di lui che le offre da bere.)
Piper: quel vestito è mio!
Phoebe: guarda quel fusto alla tua sinistra. Senza che se ne accorga, attenta!
Piper: approvo la scelta, chi è?
Phoebe: si chiama Alec, tra poco mi si avvicinerà e mi offrirà un aperitivo, vedrai.
Piper: come l'hai capito?
Phoebe: sai come succede… noi ragazze abbiamo un sesto senso, capiamo quando il nostro lui sta per fare il primo passo. Ho avuto una premonizione!
Piper: che hai fatto? Phoebe eravamo d'accordo, non dobbiamo usare i nostri poteri per gioco!
Phoebe: no, tu e Prue eravate d'accordo, e poi io ho avuto questa visione e non stata in grado di controllarla.
Piper: se non puoi controllare il tuo potere, capisci quanto è spaventoso? Al solo pensarci mi si gela il sangue. È pericolosissimo, Phoebe! (Alec si avvicina.)
Phoebe: eccolo, sta arrivando!
Alec: ciao!
Phoebe: mmm, ciao!
Alec: ero là e prima ti stavo guardando… Ti andrebbe di bere un aperitivo con me?
Phoebe: un aperitivo, eh? (Piper le lancia un'occhiataccia.) Ma pensa… Grazie, ottima idea, molto gentile. Sei Alec, vero?
Alec: sì, come fai a saperlo?
Phoebe: ho tirato a indovinare! (Phoebe si alza e lo prende per un braccio.) Conquistiamo un tavolo.
Piper: Prue non sarà molto contenta.
Phoebe: cerca di non preoccuparti troppo o ti verranno le rughe.
[Scena: fuori del ristorante Brittany sta andando via, si avvicina alla sua macchina, si guarda intorno, poi apre la portiera e sale nell'auto. Prima di mettere in moto si guarda nello specchietto retrovisore e quando lo ruota, vede un ragazzo dietro di lei e grida.]
[Scena: l'appartamento di Andy.]
(Andy è sdraiato sul letto in disordine, dorme. Prue, che ha dormito lì, è già sveglia e si sta rivestendo nel silenzio più assoluto. Prende le sue cose e le scarpe, poi la sveglia di Andy suona. Prue usa il suo potere e la scaraventa fuori dalla finestra. Andy, ancora in dormiveglia, allunga un braccio per spegnerla, ma non c'è più. Prue esce dalla casa mentre Andy, svegliatosi, si accorge che la ragazza è andata via.)
Andy: Prue!?
[Scena: casa Halliwell, cucina. Piper: sta guardando la tv, mentre sbatte delle uova.]
Tv: "…provare che le imputate fossero adoratrici di Satana non si dimostrò un compito semplice per la giuria di Salem, ma un episodio cambiò il corso della vicenda. Mary Esty, una delle accusate, saliva i gradini di una chiesa per professare la sua innocenza, quando un tuono rimbombò nell'aria e un fulmine squarciando le nubi la incenerì. (Piper osserva impaurita.) Per gli abitanti del paese e per la giuria quello fu il segno della volontà di Dio, che proibiva alla ignobile serva del demonio l'ingresso nella sua casa…" (Arriva Prue.)
Prue: buongiorno!
Piper: ciao.
Prue: che stai guardando?
Piper: niente, un documentario. (Piper spegne la tv.)
Prue: sulle streghe di Salem? Cos'è, hai paura di essere bruciata sul rogo?
Piper: eh, già. Più o meno. Ah, prima ha telefonato Andy.
Prue: quando?
Piper: quando facevi la doccia.
Prue: tu cosa gli hai detto?
Piper: che facevi la doccia. Brutta serata?
Prue: no, anzi, devo ammettere che è andata molto bene. Siamo stati a cena, al cinema e… a letto.
Piper: come, scusa? Al primo appuntamento? Sei terribile!
Prue: non si può definire un primo appuntamento.
Piper: sei uscita con lui ai tempi del liceo, non conta. Dimmi tutto. (Prue si allontana e Piper la segue.) Un disastro, eh?
Prue: no, Andy è stato molto caro invece. È stato divertente, ma hai ragione, non è giusto. Le cose andrebbero condotte con chiarezza, senza fretta. (Phoebe arriva dalle scale.) Non dovevamo arrivarci in questo modo.
Phoebe: di che stai parlando?
Piper: è andata a letto con Andy.
Phoebe: davvero?
Prue: (a Piper) sei la discrezione in persona, eh?
Phoebe: (a Prue) e l'hai detto a lei e non a me? Ma è inaudito!
Prue: a proposito, a che ora sei tornata a casa stanotte?
Phoebe: eh, no! Non cercare di cambiare argomento.
Prue: e tu rispondi alla domanda.
Piper: ti ho sentito, dovevano essere almeno le 3. (Vanno verso la sala da tè, Prue si siede.)
Phoebe: ho ancora problemi di fuso orario…
Prue: secondo me era molto più tardi.
Piper: c'entra qualcosa Alec?
Prue: e chi è Alec?
Piper: un ragazzo che ha abbordato ieri sera.
Phoebe: l'iniziativa è stata sua. Io ho solo avuto una piccola visione anticipata.
Prue: una visione? Non dirmi che hai usato il tuo potere. (Phoebe non risponde.)
Piper: non guardare me, io non c'entro.
Prue: c'entri sicuramente, invece. (Verso Phoebe) Eravamo d'accordo, no?
Phoebe: no. Sei stata tu a decidere, decidi sempre tutto tu. Su, ammettilo!
Prue: il nostro potere va usato bene, sai quanto può essere pericoloso.
Piper: ho ancora gli incubi pensando a quello che è successo con Jeremy.
Phoebe: è stata solo una minuscola premonizione, non è morto nessuno! E poi non mi sembra che voi controlliate i vostri poteri meglio di me. In quanto ad Alec, è stata una bella serata, ma purtroppo… del tutto innocente. (Phoebe si gira per andarsene.)
Prue: devi stare attenta, Phoebe. (Phoebe si gira nuovamente verso Prue.) Andy mi ha avvertito che c'è qualcuno che rapisce le donne.
Phoebe: lo dici perché vuoi farmi paura?
Prue: no, ma ricorda che il pericolo non viene esclusivamente dagli stregoni. In quanto a Andy, la mia non è stata una serata innocente.
[Scena: distretto di polizia. Andy sta guardando una foto di Brittany. Il suo ragazzo, Max, è lì.]
Max: non è tornata stanotte, non è da lei fare una cosa simile.
Morris: mi dica, a che ora è uscita per andare al Quake?
Max: alle 8. sì, alle 8 circa. Poi mi ha chiamato alle 10 per dire che stava tornando, ma non l'ho più vista.
Andy: stia tranquillo, c'è sicuramente una spiegazione. Adesso è meglio che lei torni a casa. Secondo me le telefonerà. Siamo intesi? (Andy si alza e gli stringe la mano.)
Max: va bene, d'accordo. Grazie. (Max se ne va.)
Andy: la quarta in una settimana.
Morris: non possono dissolversi nel nulla! Che hai fatto ai capelli?
Andy: tutto sembra avvenire nella zona intorno a quel ristorante.
Morris: già. Dì a quella tua vecchia fiamma di chiudersi a chiave.
[Scena: una chiesa. Piper è in macchina e guarda verso l'entrata.]
(Qualcuno bussa al finestrino dell'auto, lei si impaurisce e si volta di scatto verso l'uomo.)
Piper: ah, padre William, è lei! Mi ha fatto paura.
Padre William: ti chiedo scusa. Sei in anticipo! Non dovevi portare il cibo avanzato al ristorante soltanto nel pomeriggio?
Piper: sono in anticipo? Sì, ma… ma ripasserò dopo per… portare il cibo.
Padre William: va bene. Come mai sei qui ora?
Piper: per nessun motivo, così. Riflettevo.
Padre William: a che pensavi?
Piper: a Mary Esty.
Padre William: chi è?
Piper: è un nome che ho sentito in un documentario. Una domanda: le risulta che se le creature del male cercano di mettere piede in chiesa… (Piper fa un verso con la bocca e un movimento con le mani, come per dire "vengono fulminati?". Entrambi ridono.)
Padre William: a chi ti riferisci? A qualcuno tipo Dracula il vampiro?
Piper: ah ah, i vampiri? No, no, non i vampiri, piuttosto pensavo… alle streghe.
Padre William: streghe, eh? Diciamo che se io fossi una strega non rischierei di entrare in chiesa. Ora va, ti aspetto più tardi.
Piper: sì, certo, a più tardi. (padre William se ne va, lei lo guarda entrare in chiesa, poi esce dalla macchina e si avvia anche lei verso l'entrata. Tremante, davanti al portone, sta per mettere una mano sulla maniglia, poi si sente un tuono improvviso e, terrorizzata, scappa verso l'auto.)
[Scena: Buckland, una casa d'aste. Prue è lì per un lavoro.]
(Prue corre per prendere l'ascensore…)
Prue: un momento, oh! (…lo prende per un pelo, ma le cade la borsa e si china per tirarla su.) Può premere il pulsante del dodicesimo?
Rex: certo! Aspetti, l'aiuto. (Raccoglie un foglietto da terra, era caduto dalla borsa e lo legge.) Arte francese del settecento… lavora alla casa d'aste?
Prue: no, ho un colloquio preliminare e farò una pessima figura, sono in ritardo. (L'ascensore è al terzo piano. Il cellulare di Prue squilla, lei risponde.) Pronto? (Sottovoce) Andy!! Come hai avuto questo numero?
Andy: non dimenticare che sono un poliziotto… noi dovremmo parlare.
Prue: sì, ma non ora. Sto facendo tardi a un incontro di lavoro.
Andy: ascolta, Prue. Se ti sto telefonando è per un motivo serio.
Prue: è un colloquio importante, anche se loro forse sono un po' tradizionalisti e io non sono il tipo che cercano…
Andy: avanti, Prue. Ci conosciamo da troppo tempo, non stare sulla difensiva con me. Non hai niente di cui preoccuparti.
Prue: lo so, Andy.
Andy: abbiamo solo fatto l'amore…
Prue: lo so, non ora.
Andy: almeno spiegami per quale motivo sei scappata via così.
Prue: non sono scappata via, dormivi profondamente e non ho voluto svegliarti. Ti avevo scritto un biglietto, ma l'ho portato via. (La linea è disturbata e cade.) Andy? Ci sei ancora? (Prue mette via il telefono. Settimo piano: la porta dell'ascensore si sta aprendo, ma Prue la chiude con il suo potere.)
Uomo: ehi, ma che succede? Non si apre, accidenti! (Prue usa di nuovo la telecinesi per portare l'ascensore direttamente al suo piano. La porta si apre al 12°.)
Rex: è molto strano… proprio al dodicesimo, eh?
Prue: già, come per magia, vero?
[Scena: Quake. Phoebe sta portando il conto a un cliente.]
Phoebe: ecco, tenga.
Stefan: grazie. (L'uomo è con una ragazza.)
Phoebe: aspetti, ma lei non è Stefan?
Stefan: certo, mi perdoni, ma non sono fisionomista…
Phoebe: non ci conosciamo, cioè io la conosco e l'ammiro come chiunque abbia visto il suo lavoro.
Stefan: mi sembra un'esagerazione, ma non mi sento di contraddire una ragazza così carina.
Phoebe: farà piacere alla sua fidanzata che sia così galante…
Stefan: (sottovoce) non è la mia fidanzata.
Phoebe: (sottovoce) perché lo dice a bassa voce?
Ragazza: scusatemi… (La ragazza si allontana da Phoebe e Stefan.)
Phoebe: d'accordo, ho capito. (A Stefan) È stato un piacere, arrivederci.
Stefan: no, dove va? Aspetti! Resterò qui ancora un paio di giorni, fotografo macchine d'epoca. Se le interessa, faccia un salto da me. (Stefan scrive il suo indirizzo su un fazzoletto e lo porge a Phoebe.) Vorrei scattarle un paio di foto. Lei fa la modella, vero?
Phoebe: è un mio sogno impossibile… (Phoebe sorride e se ne va con il fazzoletto in mano. Arriva Piper di corsa.)
Piper: un fattorino è malato, puoi fare tu una consegna?
Phoebe: certo, quel ragazzo seduto al bar mi sta guardando?
Piper: seduti al bar ci sono un sacco di ragazzi, qual è?
Phoebe: uno seduto in fondo al bancone, bello, bruno e affascinante.
Piper: ah, quello? No! (Se ne va. Phoebe guarda verso il bancone, ma Stefan non c'è più.)
[Scena: Buckland. Prue sta andando al colloquio accompagnata da un'assistente.]
Assistente: è molto colpito dal suo curriculum, ma devo avvertirla che ha incontrato altre sei persone.
Prue: perché avete convocato me? Io non mi ero proposta.
Assistente: gli è piaciuto il suo lavoro al museo, anche se il suo capo l'ha stroncata. Come mai Roger la odia tanto?
Prue: probabilmente ho dato un duro colpo al suo orgoglio maschile, Roger è il mio ex-fidanzato. (Arrivano davanti ad una porta.)
Assistente: ah ah, ecco! Entriamo?
Prue: entriamo!
Assistente: signor Buckland, mi permette? La signorina Prue Halliwell. (Prue riconosce l'uomo che l'aveva aiutata nell'ascensore.)
Rex: ah, sì. Ci siamo già incontrati. Benvenuta tra noi poveri tradizionalisti! (Prue gli da la mano senza dire niente.
[Scena: studio fotografico di Stefan.]
(C'è una specie di altare e su di esso è legata una giovane, la stessa che era con Stefan al ristorante.)
Ragazza: ti prego, non farmi del male! No, ora smettila, ti prego Stefan! (Lui si avvicina e si può notare che è molto invecchiato.)
Stefan: sono Javna! (Dagli occhi del demone partono due fasci di luce, che vanno a colpire gli occhi della ragazza, la quale invecchia all'istante. Stefan ritorna giovane.)
[Scena: Buckland. Prue è al colloquio.]
Rex: di quante vendite si è occupata?
Prue: sette, inclusa la collezione Carlton. È nel mio curriculum.
Rex: Franklin Carlton?
Prue: sì.
Rex: dev'essere un osso duro!
Prue: ma anch'io so essere ostinata, non mi arrendo facilmente.
Rex: ne sono certo. E mi dispiace che lei creda, come diceva prima in ascensore, di non essere il tipo adatto…
Prue: quella era una conversazione riservata.
Rex: mmm, quasi. (Prue, irritata, si alza per andare via.)
Prue: le ricordo che non sono stata io a cercarvi, e che considero una scorrettezza inqualificabile giudicarmi così. Lei non ha alcun elemento per valutare i motivi di ciò che ho detto.
Rex: le chiedo scusa, ho sbagliato ma ho preso in mano da poco la casa d'aste. L'ho appena ereditata da mio padre, sono ai primi passi. E prendo piuttosto male le critiche. Comunque, mi è piaciuto molto il lavoro che ha fatto al museo, per i giovani. È proprio quello che voglio fare qui, voglio attirare anch'io i giovani, però detto questo al di là dei meriti professionali, è importante per me collaborare con qualcuno che voglia davvero lavorare qui. (L'interfono suona.) Sì?
Assistente: scusi signor Buckland, il prossimo candidato la sta aspettando, devo spostargli l'appuntamento?
Rex: no, abbiamo finito. (Rex rende a Prue la cartella con le sue carte.)
Prue: grazie. Ah, è stato un piacere. (Si stringono la mano. Prue si gira per andarsene, ma arrivata alla porta si volta di nuovo verso Rex.) Sappia che la mia competenza va dalle porcellane Ming alle figurine dei cartoni animati, può controllare sul mio curriculum. Non avevo cercato io questo lavoro, ma adesso lo desidero. Io sono la persona più giusta. (Prue se ne va.)
[Scena: la chiesa. Phoebe e Piper stanno consegnando del cibo.]
Phoebe: io speravo che Prue si fosse addolcita dopo la notte d'amore, in fondo era stata senza più o meno sei mesi, invece è ancora più acida. (Phoebe apre il retro del furgone e comincia a prendere dei vassoi.)
Piper: Prue non è il tipo che si concede al primo appuntamento. Certo, è tutto cambiato da quando… (Phoebe porge un vassoio ad una signora, che la ringrazia.) Sai cosa intendo.
Phoebe: tu non l'hai mai fatto al primo appuntamento?
Piper: no, tu invece sì? (Phoebe la guarda, senza rispondere.) Non voglio saperlo.
Phoebe: (porgendo un altro vassoio ad un uomo) non c'è una regola, certo, ormai sono una strega e sono molto avvantaggiata, posso sapere in anticipo se ne varrà la pena… (all'uomo) salve!!
Piper: ne parli così? Sei diventata matta?
Phoebe: quel poveretto non mi avrà preso alla lettera! (Prende un altro vassoio.)
Piper: come fai ad esserne sicura? Phoebe, ti chiedo soltanto estrema prudenza, a letto e anche fuori.
Phoebe: ora, una cosa è l'estrema prudenza, un'altra è la paranoia… ne vogliamo parlare?
Piper: non ce n'è bisogno. (Padre William arriva.)
Padre William: ehi, Phoebe! Bentornata, non sapevo che fossi qui.
Phoebe: ehi, salve! (Si abbracciano.)
Padre William: hai già nostalgia di New York?
Phoebe: beh, mi faccio forza. Vado a comprare delle gomme, ne volete?
Padre William: no, grazie. (Piper fa segno di no con la testa.)
Phoebe: beh, a dopo, padre.
Padre William: ciao. (Padre William si avvicina a Piper.)
Piper: ok, stia a sentire. Una mia conoscente è preoccupata. Ha un problema, ma non sa come inquadrarlo.
Padre William: ne vogliamo parlare in chiesa?
Piper: no! Voglio dire, parliamone subito, qui.
Padre William: di che si tratta?
Piper: il fatto è che… ecco, si è resa conto che potrebbe essere una strega.
Padre William: una strega, eh?
Piper: una brutta storia…
Padre William: non sono problemi che affronto tutti i giorni. Ti ricordi ancora le lezioni di catechismo?
Piper: beh…
Padre William: esodo 22.18: non permetterai a una strega di vivere.
Piper: in che senso?
Padre William: nel senso che va uccisa. Una strega è una creatura del demonio.
[Scena: un chiosco di giornali. Phoebe prende una rivista e un pacchetto di gomme.]
Phoebe: ecco…
Giornalaio: 3 e 52. (Phoebe nota una coppia di anziani che sta giocando dei numeri alla lotteria.)
Signore: le date di nascita dei nostri nipoti… (Verso Phoebe) Vede? Si vincono 18 milioni di dollari. Chi lo sa? Magari questa è la volta buona.
Signora: perché no?
Signore: i soldi ci servono perché stiamo per rimanere senza casa. (Phoebe prende un biglietto e ha una premonizione dei numeri vincenti.)
Phoebe: 4, 16, 19, 30, 32, 40. Saranno estratti questi.
Giornalaio: sì sì, certo. Intanto, signorina, mi paghi questa roba. (Phoebe va dal signore anziano.)
Phoebe: signore, scriva! 4, 16, 19, 30, 32, 40. Questa è la volta buona, credetemi. (La coppia la ringrazia.) Anzi, quasi quasi gioco anch'io! (Phoebe prende un biglietto e gioca i numeri, poi torna d Piper in macchina.) Ah, fatto! Possiamo andare?
Piper: perché stai ridendo?
Phoebe: io? Oh, niente! (Se ne vanno, mentre si vede un'anziana signora con lo stesso tatuaggio di Brittany sul dorso della mano.)
[Scena: Quake. Andy e Morris sono lì, in macchina, con delle foto, tra cui una di Brittany.]
Andy: no, non riesco a collegarle. C'è un elemento diverso in questa storia, ma non riesco a metterlo a fuoco.
Morris: oh, ricominciamo.
Andy: si sono volatilizzate. Dove saranno quelle povere ragazze?
Morris: pensi che le abbiano rapite gli alieni?
Andy: sono preoccupato sul serio.
Morris: sì, lo so. Gran brutto segno. Qual era il tuo film preferito da ragazzino, "Ghostbusters"? Ho indovinato? Senti, un maniaco rapisce le donne, il caso è semplice, sotto non c'è nient'altro. Noi lo troviamo, lo arrestiamo, lo facciamo condannare, e buttiamo via la chiave della cella. Semplice, no?
Andy: "La stirpe del diavolo". Era il mio film preferito quando ero ragazzino. (Andy vede Prue entrare nel ristorante, esce dalla macchina e la segue.)
Morris: se il bancomat dall'altre parte della strada ha un impianto di registrazione, forse… oh oh! Oh, dove vai? (Andy gli fa segno che vuole andare da Prue.) Ah, uh, no no no no, non è il caso di pensare alle donne, siamo in servizio Andy.
Andy: avanti Morris, rilassati! Le devo parlare. Sii gentile, mi bastano cinque minuti.
[Scena: l'interno del Quake. Prue è appena entrata, va in cucina da Piper.]
Piper: Cindy, il tuo salmone è pronto! Tu che fai? Vai a prendere i piatti puliti!
Prue: non sei stata tu a dare a Andy il mio numero di cellulare, vero?
Piper: no, che è successo?
Prue: non importa.
Piper: ho ben altro a cui pensare, io devo lavorare!
Prue: non lamentarti, sei l'unica che si guadagna da vivere, il mio colloquio oggi è andato malissimo.
Piper: non ci credo assolutamente. (Prue vede Phoebe ad un tavolo con Stefan.)
Prue: cosa sta facendo Phoebe?
Piper: sta flirtando.
Prue: quello è un vestito di sartoria, dove l'avrà trovato?
Piper: non nel mio armadio. (Prue va da Phoebe mentre Piper torna in cucina.) Al lavoro.
Phoebe: Prue, ciao! (A Stefan) È l'altra mia sorella. Prue, lui è Stefan, il fotografo.
Stefan: molto piacere.
Prue: il piacere è mio. (A Phoebe) Bel vestito!
Phoebe: non è tuo, sta tranquilla!
Prue: lo so, non potrei permettermelo.
Phoebe: Stefan, posso abbandonarti solo per un momento? A tra poco. (Phoebe si allontana, mentre si vede che la mano di Stefan è già invecchiata. Phoebe e Prue vanno da Piper in cucina.)
Prue: come farai a pagare questo vestito? Non hai i soldi.
Phoebe: li avrò presto.
Prue: che vuol dire? Non avrai usato il tuo potere per…
Phoebe: può darsi. A te non è mai capitato?
Prue: non stiamo parlando di me, ma di te, Phoebe. Non cambiare discorso. (Arriva Piper.)
Piper: che cosa succede?
Phoebe: quello che succede sempre.
Prue: cos'hai fatto, hai svaligiato una banca?
Phoebe: lotteria nazionale.
Piper: Phoebe!
Phoebe: come si fa a ignorare una visione? A negare aiuto a persone che ne hanno bisogno? Aiutando loro ho aiutato anche me stessa.
Prue: oh, no. Non è proibito aiutare gli altri, ma nel Libro delle Ombre è scritto chiaramente che non possiamo usare il potere a nostro vantaggio!
Piper: non urlare così!
Phoebe: avevamo problemi di denaro, adesso non li avremo più.
Piper: vi prego!
Prue: dovevi cercarti un lavoro, come tutti.
Phoebe: ma invece ho preferito usare la testa. (Andy entra nella cucina.)
Andy: Prue! (Andy si scontra con un cameriere con dei piatti in mano e stanno per cadere…)
Piper: oh, attento! (Piper blocca tutto e tutti.) Oh, no. No, di nuovo! È successo ancora!
Prue: (verso Phoebe) guarda cos'hai combinato!
Phoebe: è colpa mia anche stavolta?
Piper: voi non siete bloccate!
Phoebe: forse non ha effetto sulle streghe. (Prue va a guardare fuori dalla cucina e vede che fuori non è successo niente.) Piper, quanto resteranno così?
Piper: non lo so, non molto.
Prue: fuori è tutto normale.
Piper: oh, come facciamo? Che catastrofe! (Morris è entrato nel ristorante. Stefan vede che è un poliziotto e scappa.)
Phoebe: (a Piper) fai un bel respiro, fai un bel respiro… (Prue vede che Morris è entrato e che sta andando verso la cucina.)
Prue: oh, il compagno di Andy lo sta venendo a cercare qui!
Piper: vai, trova una scusa, fermalo! (Prue esce dalla cucina.)
Prue: ehi, lei è l'ispettore Morris, vero?
Morris: sì, Andy è là dentro?
Prue: Andy? No…
Morris: la cameriera mi ha detto di sì, permesso…
(In cucina.)
Phoebe: respira, Piper, respira!
(Fuori.)
Morris: permesso!
Prue: senta, aspetti!! (Morris entra nella cucina e proprio in quel momento si sblocca tutto: i piatti cadono a terra.)
Andy: che ci fai tu qui? Mi hai concesso 5 minuti!
Morris: certo, e sono già 10…
Piper: scusateci, ma ora qui siamo molto occupati.
Andy: ah, certo!
Prue: dopo ti telefono, parola!
Andy: ok, va bene.
Prue: ciao!
Phoebe: a presto! (I due poliziotti se ne vanno.)
Piper: io detesto essere una strega!
[Scena: casa Halliwell. Piper è in soffitta, con il Libro delle Ombre in mano.]
(Piper sta sfogliando il libro in cerca di qualcosa, arriva Phoebe.)
Phoebe: ehi, che cosa fai?
Piper: leggevo… pensavo…
Phoebe: a che pensavi?
Piper: che essere diventate streghe fa di noi delle prigioniere.
Phoebe: oh, capisco. (Si siede accanto alla sorella.)
Piper: no, tu non capisci perché non credi che sia così. E poi non hai mai paura di niente. Sapessi quanto ti ho sempre invidiato…
Phoebe: grave errore, perché a volte è salutare avere paura. Avanti, dimmi tutto.
Piper: non lo so, la nostra era una vita normalissima, andavamo a lavoro, uscivamo con i ragazzi, facevamo delle spese… E poi un giorno, improvvisamente, il mondo si è rovesciato. Siamo diventate streghe, e ora non capisco se è un bene o un male.
Phoebe: ma scherzi? È fantastico!
Piper: fantastico dici? Sono poteri sconosciuti e misteriosi. A noi, perché a noi? Per quale motivo? E come facciamo ad essere sicure che non rappresentino qualcosa di diabolico?
Phoebe: Piper, non c'è dubbio, siamo streghe buone.
Piper: sì, può darsi, ma Jeremy voleva ucciderci, e ricordi cos'ha detto prima di scomparire? Ha detto che non avremmo potuto salvarci dagli stregoni. E poi chi ci garantisce che siamo streghe buone? Io vorrei tornare a essere normale, vorrei vivere tranquilla come una volta. Questo è chiedere troppo forse?
Phoebe: ascolta Piper, tu sei la persona più cara e altruista che io conosca. (Piper sorride.) No, dico sul serio, è così. Sei sempre pronta ad aiutare chi ne ha bisogno, anche uno sconosciuto, senza alcun tornaconto, perciò non devi meravigliarti se questo dono è stato accordato ad una persona buona come te. Per proteggere gli innocenti, è scritto così nel Libro delle Ombre. E poi non capisco di cosa ti preoccupi, basto io a rappresentare il male! (Ridono.) Non devi aver paura, promettimelo. Beh, adesso vado. Mi aspetta un grande fotografo! (Piper ride e Phoebe esce dalla soffitta.)
[Scena: un ristorante. Andy e Prue sono seduti ad un tavolo, una cameriera porta due caffè.]
Prue: grazie.
Andy: grazie.
Prue/Andy: senti…
Prue/Andy: comincia tu.
Andy: d'accordo, comincio io. Io non sono dispiaciuto, Prue.
Prue: io invece vorrei tanto non averlo fatto. Non perché non mi sia piaciuto, anzi… ecco, il fatto è che io…
Andy: ah sì, ho capito…
Prue: no, non è stato… non è stato per niente male…
Andy: non aggiungere altro.
Prue: ti prego, smettila di interrompermi… non posso fingere che il tempo non sia passato e dopo 7 anni è difficile ricominciare.
Andy: sì, sì, certo, ti capisco. Ma vorrei sapere perché sei fuggita l'altra notte. Qual è il tenebroso segreto?
Prue: non so come spiegartelo.
Andy: provaci.
Prue: dunque, la mia vita è diventata molto complicata, e in questo momento non sarei in grado di avere una storia seria con nessuno.
Andy: Prue, siamo stati a letto, non abbiamo firmato un contratto. Quindi puoi stare tranquilla, da parte mia ho già cancellato l'accaduto.
Prue: vorresti dire che non mi sogni in continuazione? Dovrei sentirmi offesa…
Andy: no, sto parlando sul serio, consideriamola una specie di chiusura di conti con il passato. Ricominciamo daccapo, ci è stata data una seconda possibilità e io non voglio gettarla via. (Contemporaneamente il cellulare di Prue e il cercapersone di Andy squillano.) Questo è il progresso!
Prue: scusami. (Al telefono) sì? Ah, sì, capisco. Certo che sono disponibile. Perfetto, grazie. (A Andy) È incredibile! Era la casa d'aste che mi vuole rivedere subito, devo scappare! Andy, ecco, vorrei pensarci un po' sopra, ti dispiace? (Lui non risponde e Prue se ne va.)
[Scena: la chiesa. Piper è in macchina, davanti all'entrata.]
Piper: (a se stessa) non ho niente di cui aver paura, non ho niente di cui aver paura, niente, non ho niente di cui aver paura. Niente. (Esce dalla macchina e si avvicina al portone della chiesa. Mette la mano sulla maniglia e apre il portone. Non succede niente. Prova a mettere un piede al di là della soglia, poi entra con tutto il corpo. Ancora niente. Sorride soddisfatta e poi si avvia verso la macchina.) Io sono buona!!! (Mentre scende le scale nota l'anziana signora con il tatuaggio ad angelo e le si avvicina.) Brittany!?
Brittany: tu mi conosci? Io mi chiamo così?
[Scena: Buckland. Prue è arrivata. Rex è lì.]
Rex: Prue, grazie di essere tornata!
Prue: grazie a lei per avermi dato un'altra possibilità. Non ci contavo.
Rex: le avevo detto che il suo lavoro mi interessava. Ma prima di tutto, la sottoporrò a un piccolo esame, le spiace? (Rex porta Prue in un'altra stanza.)
Prue: no, no.
Rex: dimostrerà quanto è brava. Attenzione a dove cammina. Le presento Hannah Webster, una delle nostre assistenti. Prue Halliwell.
Prue: salve!
Hannah: piacere di conoscerla.
Rex: (indicando un dipinto) bene, ora ci parli di quest'opera.
Prue: (gli da un'occhiata) ah, "Madonna con Bambino", Giovanni Bellini, XVI secolo. Un'opera famosa, quotata 3 o 4 milioni di dollari, sempre che non sia una copia.
Hannah: perché le sembra una copia?
Prue: per l'ottimo stato di conservazione, i colori non sono ingialliti, e poi la cornice è di pino, troppo pregiata per gli artisti dell'epoca.
Rex: venga a vedere questa. (Gli mostra un'altra opera.)
Prue: Degas, allora, questa è la sola scultura che l'artista abbia voluto… (Hannah intenzionalmente urta una scala e una latta di vernice cade addosso a Prue.)
Rex: (verso Prue) stia attenta! (Prue usa il suo potere deviando il flusso di vernice, che cade a terra senza sfiorarla e schizza sulle scarpe di Hannah.)
Hannah: accidenti!
Rex: (a Prue) si è fatta male?
Prue: no, tutto a posto.
Rex: tutto bene? È sicura? Mi dispiace, non so come sia successo.
Prue: può capitare.
Rex: beh, allora questo lavoro, se ancora lo vuole, è suo. Lei è assunta.
Prue: quando comincio?
Rex: lunedì.
Prue: accetto senz'altro.
Rex: allora perfetto! Il resto penso sia il caso di definirlo lunedì. Per adesso, benvenuta a bordo. (Si stringono la mano.)
Prue: grazie. Buona giornata. Arrivederci! (E se ne va.)
Rex: allora, che ne pensi?
Hannah: quella, o è la donna più fortunata del mondo, o è una strega.
[Scena: casa Halliwell. Prue sta rientrando.]
Prue: Piper, Phoebe? Grandi novità! (Le si avvicina Brittany, molto invecchiata.)
Piper: Prue, finalmente sei arrivata.
Prue: sì, e se… (Piper tiene in mano una ciotola di cibo.)
Piper: tieni, Brittany, perché non siedi a tavola? Starai più comoda.
Brittany: posso?
Piper: va.
Prue: scusa, chi è la signora?
Piper: sembra incredibile, lo so, ma penso, no, so di certo che quella donna è Brittany Reynolds.
Prue: sì sì, e io sono Rita Hayworth, vero?
Piper: no, guarda, aspetta. Ti ricordi il suo tatuaggio? Un angelo sulla mano destra. Te lo ricordi? (Prue guarda Brittany.)
Prue: potrebbe essere…
Piper: ho pensato a una coincidenza, ma ha risposto a delle domande su cose che solo Brittany conosceva. Ha perso la memoria ma ha ricordato abbastanza da convincermi.
[Scena: lo studio fotografico di Stefan.]
(Phoebe arriva con il furgone, scende, va verso la porta d'ingresso e bussa.)
Phoebe: Stefan, sono arrivata! Sono Phoebe! (Appena tocca la maniglia ha una premonizione di lei legata ad un altare, con un demone dagli occhi brillanti davanti. Si gira e scappa, ma entrata in macchina, viene aggredita da Stefan, che stava sul sedile posteriore.)
[Scena: casa Halliwell. Soffitta.]
Prue: Piper, ma che stai dicendo?
Piper: nel Libro delle Ombre c'era qualcosa, ne sono sicura. Ecco, infatti. (Leggendo dal libro) "Ogni anno per una settimana Javna ruba la linfa vitale dei giovani risucchiandogli…"
Prue: "…con il nero potere dell'occhio del diavolo la giovinezza."
Piper: potrebbe essere successo questo a Brittany.
Prue: nel libro dev'esserci una formula per annullare il sortilegio!
Piper: vediamo… Ecco, "la mano di Fatima" dice che secoli e secoli fa Maometto la invocò per ricacciare Javna nel suo putrido rifugio infernale.
Prue: sì, ma purtroppo non sappiamo chi sia Javna e neanche dove sia. (Brittany è in cucina e nota che attaccato al frigorifero c'è un fazzoletto, è l'indirizzo di Stefan. Lo prende e lo legge, poi, sconvolta, cade a terra svenuta. Piper e Prue sentono un tonfo.)
Piper: Brittany? (Scendono in cucina e vedono Brittany sul pavimento.) Oh, mio Dio, è caduta!
Prue: Brittany, non ti senti bene?
Piper: chiama un'ambulanza!
Prue: e che gli racconti, che ha 25 anni, ma se li porta male? (Piper vede il fazzoletto.)
Prue: che cos'è?
Piper: è un tovagliolino del mio ristorante. Dietro c'è scritto l'indirizzo di Stefan.
Brittany: è Javna!
Piper: Prue, Phoebe è andata là…
[Scena: distretto di polizia. Andy e Morris stanno guardando delle videocassette.]
(Sulla prima cassetta si vede Stefan con una ragazza che esce dal Quake.)
Morris: la telecamera del bancomat ha ripreso la prima ragazza…
Andy: è in compagnia di quel fotografo, Stefan.
Morris: e questo è l'ultimo posto dove è stata vista. Lui è nella lista degli indiziati?
Andy: è in testa alle classifiche!
Morris: Dio benedica i bancomat!
[Scena: studio fotografico. Phoebe è già stata legata all'altare.]
Phoebe: non farmi del male, ti prego Stefan! O comunque ti chiami!
Stefan: sono Javna! (Gli occhi del demone si "accendono" e Phoebe grida con tutta la voce che in gola, ma Javna ha già in mente cosa deve fare… Fuori dall'edificio, Piper e Prue stanno arrivando. Scendono dalla macchina.)
Prue: si vede nulla?
Piper: no! Prue!?
Prue: la troveremo.
Piper: chiamiamo la polizia, è meglio!
Prue: no, solo noi siamo in grado d fermare Javna, se è qui.
Piper: ma l'incantesimo funziona solo se siamo tutte e tre, e non c'è Phoebe. (Si sente un grido dall'interno e le due sorelle corrono in soccorso della terza. Entrano, Javna ha già puntato il suo raggio mortale negli occhi di Phoebe, ma all'arrivo di Piper e Prue si ferma. La maggiore usa il suo potere e scaraventa il demone lontano, mentre Piper corre all'altare.)
Phoebe: Piper!!! (Javna si riprende e punta il raggio negli occhi di Prue, attirandola vicino a sé.)
Piper: presto Phoebe, non c'è molto tempo! (Piper ha liberato Phoebe e insieme vanno a salvare Prue.) Prue, lo specchio! (Prue prende uno specchietto che stava lì vicino a lei e lo pone tra lei e Javna. Il demone desiste e le sorelle possono recitare la formula.)
Prue/Piper/Phoebe: "L'occhio del male brucia le sue stesse creature, essere maledetto, il nostro potere ti restituirà all'inferno."
Javna: non mi fermerete, vivrò per sempre! (Javna comincia a bruciare, ma lancia il suo raggio malefico ancora una volta. Prue lo contrasta con il suo potere.)
Prue/Piper/Phoebe: "L'occhio del male brucia le sue stesse creature, essere maledetto, il nostro potere ti restituirà all'inferno." (Javna si dissolve del tutto, poi si riduce in polvere e sparisce. Si può vedere che Brittany è ritornata giovane.)
Phoebe: siamo forti, eh? (Una sirena si sente dall'esterno dell'edificio, la volante della polizia è arrivata. Andy e Morris scendono dall'auto. Vedono le tre sorelle.)
Andy: Prue, che ci fai qui?
Morris: Andy, andiamo!
Andy: eh, aspetta.
Morris: io vado avanti!
Andy: sì, arrivo.
Prue: ecco, non partiva il furgone…
Piper: sì, Phoebe non riusciva ad avviarlo.
Phoebe: sì, Stefan doveva farmi delle foto, ma…
Andy: lo sai il rischio che hai corso? È l'indiziato numero uno! (Arriva Morris.)
Morris: di lui nessuna traccia, ma la macchina è parcheggiata qui fuori. Resta con loro.
Andy: scusate… (si avvicina al furgone e lo mette in moto al primo tentativo.)
Piper: ehi, si è messo in moto! Che strano…
Andy: è bastato poco.
Phoebe: allora vado a casa.
Andy: sarà meglio. (Piper e Phoebe se ne vanno.)
Prue: grazie… Mi telefoni?
Andy: sicuro.
[Scena: Quake. Phoebe è arrivata, passa tra la gente e raggiunge Piper.]
(Phoebe vede la ragazza che aveva scambiato per la fidanzata di Stefan.)
Phoebe: ehi, stai bene ora? (La ragazza la guarda con aria interrogativa, Phoebe va dalle sorelle.)
Piper: la conosci?
Phoebe: quella ragazza l'ho conosciuta con Stefan, è una sua vittima. Evidentemente ha dimenticato tutto.
Prue: mmm, fortunata.
Phoebe: no, è meglio ricordare. Sarò più prudente, l'esperienza mi ha maturato.
Prue: mi sbaglio o ti ho sentito finalmente ammettere che hai fatto un errore?
Piper: l'ho sentito anch'io.
Phoebe: ti assicuro che non si ripeterà.
Piper: abbiamo salvato delle persone, questa è una prova che il nostro potere è buono.
Prue: già, ma purtroppo non serve molto negli affari di cuore… anche se non mi dispiace stare sola in questo momento.
Phoebe: ah ah, ipocrita!
Tv: "…attenzione, signori. Ecco i numeri vincenti: 4, 16, 19, 30, 32, 40…"
Phoebe: l'estrazione della lotteria, ho vinto!!! Non mi credete? (Estrae il biglietto dalla sua borsa, ma appena lo prende in mano i numeri scompaiono.)
Prue: te l'avevo detto, non è lecito usare a proprio vantaggio il potere, ricordatelo!
Phoebe: vuol dire che dovrò restituire il vestito… ma almeno quei due vecchietti non rimarranno senza casa!
Piper: un brindisi al nostro potere, che ci piaccia o no!
(Le tre sorelle alzano i bicchieri e la scena svanisce…)
Streghe (Charmed) ©
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Le trascrizioni degli episodi
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