Smallville Italia

Le trascrizioni degli episodi di "Smallville"
Citazioni 2a stagione


Per le trascrizioni si ringraziano Cinderella e Marcello Grasso.


"Il vortice" (2.1)

(Ospedale di Smallville)
DOTTORE: FC La lesione nella zona vertebrale ha causato una perdita parziale del controllo nervoso delle gambe... IC La milza è spappolata... e ha subito anche un forte trauma al nervo ottico.
LEX: Lo faccia portare all'ospedale di Metropolis immediatamente. Voglio un team di specialisti.
DOTTORE: FC Suo padre è ancora IC in condizioni critiche. Non è possibile trasportarlo.
LEX: Non si tratta di un paziente qualsiasi dottore.
DOTTORE: FC So chi IC è Lionel Luthor, ma non posso riservargli alcun trattamento di favore. Siamo sommersi..
LEX: ACC / FC Non ha capito... IC è mio padre, fate tutto quello che potete.
LIONEL: FC Lex... IC Lex.
LEX: FC Ecco papà sono qui. IC ...Stai tranquillo. Farò venire degli specialisti in aereo da Metropolis per occuparsi del tuo caso.
LIONEL: FC Ho visto nei tuoi occhi figliolo. Cos'hai pensato?... IC La vita sarebbe più facile se non ci fossi più io tra i piedi?
LEX: Papà mi dispiace.


(Cripta)
NIXON: Ho il più grande articolo della storia e non avrò l'occasione di scriverlo.
JONATHAN: Clark non è un articolo, è mio figlio... e non permetterò che tu gli rovini la vita per farti diventare famoso.
NIXON: FC È per questo che mi dai la caccia?... IC Cos'hai progettato di fare Kent? Per esempio prendermi a bastonate e buttarmi in una botola?
JONATHAN: ACC Senti tu ti sei introdotto nella mia proprietà e hai tentato di uccidere mio figlio.
NIXON: Ma come... tu hai l'essere più sorprendente mai apparso sulla faccia della Terra e lo tieni in una fattoria?... Perché mai lo vuoi nascondere? FC Mostralo al mondo e lascia che tutti lo vedano.
JONATHAN: Questo dovrà deciderlo lui quando sarà più grande.
NIXON: FC E a quale IC età dovrebbe farlo? A 18 anni? FC Oppure a 21?
JONATHAN: Quando sarà pronto.
NIXON: FC Perché non smetti di IC fare il protettivo e ammetti la verità? ...Tu e tua moglie avete l'avete tenuto perché non potevate avere figli vostri.
JONATHAN: ACC Il motivo per cui l'abbiamo tenuto è perché è nostro figlio e noi lo amiamo.
NIXON: RIDE Ma non farmi ridere non è vostro figlio... Non è nemmeno umano.
(Jonathan si volta, lo afferra per la giacca e gli sferra un pugno in pieno viso)
NIXON: Puoi uccidermi per averlo detto, ma tu sai che ho ragione. FC Sei solo un piccolo uomo IC e il destino di tuo figlio è troppo grande perché tu FC possa capirlo... IC Clark non appartiene a te, appartiene a tutto il mondo.


(Bosco, nelle vicinanze del luogo dove son intrappolati il signor Kent e Nixon)
LEX: Nixon sei ancora lì? FC Clark, IC stavo chiamando i pompieri per farci mandare qui una squadra.
CLARK: Non è vero! Tentavi di parlare con Roger Nixon... Mia madre l'ha visto alla fattoria, era con mio padre quando c'è stato FC il tornado.
LEX: Clark non sapevo che c'entrasse con tutto questo.
CLARK: Perché dovrei crederti mi hai già detto che non lo FC conoscevi?... IC Oggi è la seconda volta che menti su di lui Lex. Forse quello che dice di te mio padre è vero.
LEX: Clark aspetta! ...Sei stanco e sconvolto.
CLARK: Non ci provare nemmeno Lex! ...Sei qui per cercare mio padre o Nixon?
LEX: C'è bisogno di chiederlo?
CLARK: Non ho tempo per questo. Devo trovare mio padre.
LEX: Clark!


(Talon, ora adibito a Tornado Relief Center)
CLARK: Papà è scomparso per causa mia... Ho provocato io.
MARTHA: ACC / FC Clark non puoi incolparti. IC Non puoi cambiare quello che sei... Finché vivrai per sfruttarti la gente farà di FC tutto. Tuo padre e io abbiamo cercato di nasconderti il più a lungo possibile ma un giorno non ci saremo più per aiutarti... IC e tu dovrai portare il peso dei tuoi poteri tutto FC da solo.
CLARK: Non dirlo mamma.
MARTHA: FC Quando arriverà quel IC giorno ci renderai molto fieri di te, lo pensiamo davvero... E adesso torna fuori.


(Cripta, Jonathan ispeziona il luogo in cerca di una via d'uscita)
JONATHAN: FC Queste vecchie fondamenta... hanno impastato piombo e cemento per farle più stabili.
NIXON: Hai paura di morire avvelenato dal piombo?
JONATHAN: Clark non può vedere attraverso il piombo.
NIXON: Riesce a vedere attraverso gli oggetti solidi? È incredibile! Che altro può fare? FC ...Hai idea di quello che farei io IC con le sue capacità? La ricchezza, il potere che potrebbe accumulare è inimmaginabile!
JONATHAN: Tu sei esattamente la ragione per cui tengo nascoste le sue capacità.
NIXON: Se non ci fossi io, ci sarebbe qualcun'altro. È solo una questione di tempo, prima o poi la storia verrà FC fuori.
JONATHAN: Già.
NIXON: FC "La gente ha il diritto di sapere".
JONATHAN: MUGUGNA Uhm, senza riguardo per le conseguenze che avrà su mio FC figlio.
NIXON: Signor Kent... fin dall'inizio dei tempo gli uomini hanno guardato le stelle chiedendosi... che cosa ci fosse.
JONATHAN: E allora?
NIXON: Clark è la risposta che tutti stavamo aspettando.


(Clark, Chloe e Pete stanno perlustrando il bosco. Accorgendosi che l'amico non è nelle vicinanze, Clark decide di parlare con Chloe)
CLARK: Ah Chloe... io... volevo scusarmi per... averti lasciata sola al ballo.
CHLOE: Non ti avevo detto che andartesene in mezzo a un tornado per salvare un'amica ti riabilita completamente? E poi so che faresti lo stesso per me.
CLARK: Stanne certa.
CHLOE: RIDE
CLARK: Come posso farmi perdonare?
CHLOE: In effetti sai stavo pensando... è buffo come un disastro naturale ti faccia cambiare prospettiva, ma... credo che sarebbe meglio se restassimo soltanto amici. Qualsiasi altra cosa è troppo complicata.
CLARK: Ah... (sorpreso, poi con aria soddisfatta)  già... credo che sia una buona idea.
CHLOE: Anche per te? (trattiene le lacrime)
CLARK: FC Si. IC La nostra amicizia è così importante per me che non vorrei proprio rovinarla.
CHLOE: Bene... apposto... perfetto! Sono contento di averlo chiarito.
CLARK: Vado a cercare di là.
CHLOE: Va bene... Ah ti raggiungo in un secondo, mi fanno male i piedi. (scoppia in un pianto. Arriva Pete)
PETE: Signor Kent... Ehi... perché quella strana espressione?
CHLOE: Niente. ...Clark e io siamo solo buoni amici... nient'altro.
PETE: Ha tirato fuori l'amicizia?
CHLOE: No l'ho fatto io... meccanismo difensivo
PETE: Senti Chloe... è normale sentirsi giù... L'altra notte doveva essere speciale... non è stato così.
CHLOE: Bastava niente per essere perfetta... Naa... ah sentimi, sono patetica... s'è scatenato un tornado, la gente è davvero nei guai e io sono triste perché Clark non ha esaudito i miei desideri e le mie aspettative. RIDE ...Penserai che sono una persona tremenda
PETE: Si! ...Un vero mostro RIDE Andiamo


(Cripta, Jonathan e Nixon sono semi sepolti da una frana che li ha travolti mentre tentavano d'uscire)
NIXON: (tossisce) Non riesco a respirare.
JONATHAN: La frena deve aver fatto esaurire l'aria.
NIXON: Morire in una tomba... è molto ironico. FC Almeno tu ti lasci dietro qualcosa:... IC un figlio di cui andare fiero.
JONATHAN: Già... FC Ricordo la IC prima volta che Clark ha usato i suoi poteri... Si era infilato... sotto un grande letto di quercia che aveva fatto mio FC nonno e io... io sono andato lì sotto per tirarlo fuori IC e poi all'improvviso... l'intera struttura è volata in aria. RIDE Ha alzato 200 chili FC sopra la testa.
NIXON: Tu cosa hai fatto?
JONATHAN: FC Abbiamo deciso di portarlo IC da un dottore, uno scienziato... qualcuno più preparato... per capire ma quando arrivammo FC davanti allo studio Martha disse... IC che se l'avessimo lasciato lì loro l'avrebbero... l'avrebbero tenuto e non l'avremmo mai più rivisto... FC E così l'ho riportato a casa... IC Probabilmente è stato un errore... ma un errore che commetterei di nuovo.
NIXON: Clark è la risposta che tutti stavamo aspettando.


(Bosco, un infermiere sta prestando i primi soccorsi al signor Kent. Martha e figlio lo raggiungono)
CLARK: Papà come ti senti?
JONATHAN: Grazie.(rivolto all'infermiere) Come se mi fosse crollata addosso una casa.
CLARK: Papà sono contento che t non l'abbia fatto.
JONATHAN: Cosa? ...Ucciderlo? ...Figliolo ti confesso che è stata la cosa più difficile della mia vita... Ma poi ho pensato... a quello che io e tua madre ti abbiamo insegnato. Se l'avessi ucciso... Nixon avrebbe vinto.
CLARK: È stato un bene che Lex fosse lì.
JONATHAN: Clark... Nixon mi ha detto che Lex si è offerto di pagargli delle informazioni su di noi.
CLARK: Dice di averlo avvertito di stare lontano.
JONATHAN: Uno dei due ha mentito figliolo.
CLARK: Devi pensare che tra i due uno ha provato a ucciderti e l'altro... ti ha salvato la vita.


(Ospedale, Lex è seduto poco distante al letto di Lionel)
LIONEL: Lex... Lex.
LEX: Papà... (si alza e si avvicina) papà... come ti senti?... I dottori non vogliono dirmi che succede.
LIONEL: Lo so... volevo... dirtelo io stesso. FC Tutto... IC fa pensare che riuscirò a recuperare... l'uso completo delle gambe.
LEX: Be' è una grande notizia. Non è vero?
LIONEL: Avevo bisogno di dirti una cosa. FC Se ho agito IC in modo spietato è stato soltanto perché FC i miei avversari non avrebbero esitato a fare lo stesso. IC So che tu hai sempre pensato che noi due fossimo rivali. FC Lex IC quando hai dovuto aiutarmi FC tu mi hai salvato la vita. Ti ringrazio figliolo. Ascolta... IC ho saputo che hai dato il consenso per operarmi.
LEX: Ho creduto che si dovesse agire subito.
LIONEL: E io avrei fatto la stessa cosa. Ed entrambi... ci saremo sbagliati.
LEX: Perché dici questo?
LIONEL: Perché sono cieco.  FC L'operazione non è riuscita... e non c'è modo di rimediare. IC Sarebbe stato meglio se non mi avessi aiutato, se mi avessi lasciato morire... Lex... (il giovane Luthor si allontana, ma non esce dalla stanza) Lex... Lex... Lex.


(Nel fienile, Lana raggiunge Clark al piano superiore)
LANA: Cosa fai Clark?
CLARK: Pensavo.
LANA: O ti nascondevi.
CLARK: Non vedo l'ora che le cose tornino normali.
LANA: Non possono.
CLARK: Perché lo dici?
LANA: Me lo diceva Nell dopo la pioggia di meteoriti. Questi eventi ti cambiano, tolgono le illusioni, scopri delle cose di te stesso.
CLARK: Cos'hai scoperto?
LANA: Ho sempre pensato che sarei morta giovane. FC Forse per i miei genitori, mi sentivo in colpa di essere sopravvissuta... IC Quando è arrivato il tornado ho pensato: ...ecco fatto finalmente il destino mia ha trovata... Poi ti ho visto nella macchina... FC mi IC hai abbracciata forte e mi hai detto che eri sicuro che tutto sarebbe andato a finire bene.
(Clark sta per dir qualcosa ma Lana lo interrompe)
LANA: FC Lo so sembra folle, IC ma ho cominciato a pensare a tutte le altre volte che eri lì a proteggermi. FC Ho pensato IC che Clark Kent ha qualcosa di più di quello che si vede.
CLARK: Hai ragione sembra folle, ma non c'è niente di più di quello che vedi.
LANA: Clark... tu sai che puoi dirmi qualunque cosa vero?
CLARK: Lo so Lana, ma io non ero dentro quell'auto.
LANA: E come ho fatto a salvarmi? una cosa che non ha senso.
CLARK: Non dovevi morire giovane.
LANA: Sappi comunque che non puoi nasconderti qui per sempre.


"Poteri Extrasensoriali" (2.8)

(Lex entra nella stanza d'ospedale di Ryan)
LEX: Ti ho portato dei fumetti.
RYAN: Clark ti ha anticipato.
LEX: Ah si? Scommetto però che non è il numero 66.
RYAN: È il numero più raro che ci sia.
LEX: È il numero in cui Devilicus si rivolta contro Warrior Angel.
RYAN: Non erano amici?
LEX: Sì una volta lo erano.
RYAN: Che gli è successo?
(Lex prende la sedia e si siede vicino al letto di Ryan)
LEX: Boh, loro governavano il regno guardiano insieme finché Devilicus non propose a Warrior Angel di unire le loro forze per conquistare l'umanità. Insieme nessuno li avrebbe fermati.
RYAN: Cosa rispose Warrior Angel?
LEX: Lui rifiutò, era convinto che fosse dovere di un eroe proteggere i più deboli. Devilicus gli diede dell'ingenuo e giurò di distruggere lui e ciò che rappresentava.
RYAN: Perché diventò così malvagio?
LEX: Non lo so, forse non ne era consapevole, vedi Ryan, nella vita la via verso l'oscurità non è un lampo, ma un lungo viaggio.
RYAN: Non dimenticarlo Lex.


"Il segreto di Ian" (2.9)

(Lex esce dal Talon incamminandosi verso la Porche parcheggiata vicino al marciapiede e conversando al cellulare)
LEX: No, non riesco a venire, chiedi scusa a tutti da parte mia, iniziate il giro dello stabilimento senza di me, sì vado a Metropolis per l'asta di beneficenza…(rendendosi conto che c'è un vigile che gli sta facendo la multa) …Scusi, scusi sono qui da meno da meno di cinque minuti.
VIGILE: Troppo tardi, ho già cominciato a scrivere la contravvenzione.
LEX: Senta, ho fretta e ho mal di testa, non ho tempo di discutere.
VIGILE: Già non vorrei che dovesse rinunciare a qualche buca.
LEX(indicando le mazze da golf sulla Porche decappottabile):Queste sono per un'asta di beneficenza.
VIGILE: Quindi dà via un set di mazze da golf da 4000 dollari, ma poi fa la lagna per una multa da 25?
LEX: Mi scusi, ho fatto qualcosa che l'ha offesa, per caso?
VIGILE: Eh già, sono sempre i ricchi quelli che piantano le grane. (Il vigile stacca la multa e la mette sul parabrezza dandogli le spalle) Ci sono persone che lavorano per vivere, sa? (Poi si volta verso Lex) Stia attento a dove parcheggia… (guarda la targa della Porsche con nome sopra) …Lex.
(Lex afferra una mazza, si dirige verso la macchina del vigile e con un colpo ben assestato distrugge il parabrezza)
VIGILE: Ehi, ma che fa? È impazzito?
LEX: Do lavoro a 2500 persone in questa città… (Poi mentre distrugge anche i fanali della macchina)… loro pagano le tasse, che pagano il tuo stipendio. (Lancia la mazza al vigile) Trovati un vero lavoro! (Si dirige verso la Porsche lasciando il vigile shockato)


"La maschera" (2.11)

(Clark osserva il ciondolo ormai innocuo. In sottofondo le note di Mad World. Sente un rumore e si gira)
CLARK: Lana,
LANA: Ho chiamato a casa tua, tua madre mi ha detto che eri qui.
CLARK: Mi dispiace tanto.
LANA (piangendo): Non avrei dovuto mandare quel video.
CLARK: No, non fare così, ti prego.
LANA: Era disperso chissà dove, lottando per la vita con il pensiero che non c'ero, e che non lo volevo!
CLARK: Non è colpa tua.
LANA: Sembra che tutte le persone a cui io tengo prima o poi mi lascino.
CLARK: Questo non è vero!
LANA: Sì invece! I miei genitori, Nell e ora Whitney. So che non sono stata una buona amica.
CLARK: Lo sei stata invece!
LANA: Non ho avuto fiducia in te. Ti ho anche accusato e tu sei ancora qui, a proteggermi. Non m'importa se hai dei segreti Clark, ma tu sei l'unica cosa bella, l'unica certezza della mia vita ed io non voglio perdere anche te!
CLARK (l'abbraccia): Io non ti lascerò mai.


(Da dietro uno specchio si vede la dottoressa Helen Bryce e un'altra dottoressa conversare nel corridoio dell'ospedale di Smallville. Lo specchio rimanda l'immagine riflessa di Lex, facendo capire che la macchina da presa è in soggettiva e inquadra quello che vede Lex. Lentamente la macchina si sposta e si porta dietro Helen. L'altra dottoressa si allontana e Helen si gira verso al telecamera)HELEN: Lex.
LEX: Quello che ho fatto è stato imperdonabile. Ho violato al tua privacy, non ho avuto fiducia in te.
HELEN: Adesso è un po' tardi per le scuse. (Helen si volta e fa per andarsene)
LEX: Da quando sono nato ho vissuto in un ambiente dove regna il sospetto e la diffidenza. Mio padre mi ha insegnato a vedere il prossimo come un nemico, chiunque esso sia.
HELEN (girandosi): Mi dispiace molto che tu sia cresciuto così, ma io… (si rivolta e fa ancora per andarsene)
LEX: Quando mia madre è morta ho costruito un muro intorno al mio cuore. Ogni anno quel muro diventava più alto, più forte, al punto da diventare impenetrabile. Io voglio abbattere quel muro, solo che non so assolutamente come si fa Helen.
HELEN: Lex.
LEX: Non ho mai chiesto aiuto a nessuno, ma adesso lo chiedo a te. Aiutami Helen, non voglio diventare come mio padre.
(Helen si volta, si avvicina e prende Lex per mano e insieme si avviano nel corridoio dell'ospedale mentre in sottofondo iniziano le note di Mad World)


"Insospettabile colpevole" (2.13)

(Lex entra nella stanza d'ospedale del padre)
LEX: Papà.
LIONEL: Figliolo so che hai avuto delle giornate molto intense.
LEX: Se non lo sai ancora lo sceriffo Ethan è in carcere per l'omicidio del barista e il tuo tentato omicidio.
LIONEL: Questo è un davvero una triste giornata qui a Smallville.
LEX: Sicuramente una qualche versione della verità salterà fuori, ma speravo di sentirla prima da te.
LIONEL: Oh, lo sceriffo e io abbiamo avuto un malinteso.
(Inizia il flashback. Si vede la limousine dei Luthor e lo sceriffo Ethan entrare nel retro dell'auto)
LIONEL: Ah, sceriffo, ha qualche cosa per me?
(Lo sceriffo Ethan porge una busta)
ETHAN: Queste sono tutte brave persone che hanno fatto qualche sbaglio.
LIONEL: Ma certo siamo tutti esseri umani sceriffo. Queste persone siedono nel consiglio di amministrazione della società di mio figlio. Hanno bisogno di un incentivo per cedermi le loro azioni.
ETHAN: Arrivederci Signor Luthor.
(Fa per uscire)
LIONEL: Ethan, spero si tratti solo dell'inizio di un lungo e prolifico rapporto.
ETHAN: (chiude la porta) Il nostro accordo vale per questa volta soltanto.
LIONEL: Questa clausola l'ha apposta prima o dopo aver insistito per avere in anticipo i soldi?
ETHAN: Ero in bolletta. Ho documentato tutta l'operazione, se mi costringe devo solo fare una telefonata.
LIONEL: E a chi? Al suo avvocato? Lui mi ha fatto avere i documenti a cui si riferisce assieme ai suoi migliori saluti. La mia reputazione a Smallville non ha alcuna importanza per me. La sua è la sua linfa vitale, sceriffo. Sceriffo si deve essere eletti per diventarlo.
ETHAN: Non minacciarmi figlio di puttana.
LIONEL (sorridendo): Buonanotte sceriffo.
(Ethan esce e la limousine se ne va)
LEX: Così hai preso un uomo onesto e lo hai distrutto e per procura hai quasi rovinato Jonathan Kent. Cosa si prova sapendosi causa di tutto ciò?
LIONEL: Ma non lo sono Lex. Lo sei tu, grazie a quel tuo tentativo sconsiderato da dipendente ribelle.
LEX: Tu ci credi veramente?
LIONEL: Non fa niente figliolo. Io ti perdono. Ora è tempo di guardare al futuro. Insieme.
(Lex se ne va senza dire una parola)


"Il gioco di Caino e Abele" (2.15)

(Lionel entra nel suo ufficio a Metropolis)
LIONEL: Lucas.
LUCAS (seduto alla scrivania di Lionel): Hai fatto presto.
LIONEL: Che diavolo stai facendo?
LEX (legato mani a piedi a una sedia in fronte alla scrivania): È esattamente quello che volevi. Uno contro l'altro per realizzare la tua fantasia su Caino e Abele.
(Lucas si alza dalla scrivania con una pistola portandosi a fianco di Lex e puntandogliela al collo)
LIONEL: Metti giù la pistola Lucas. Metti giù la pistola.
LEX: Come sai che ha una pistola?
(Lucas guarda il padre. Lex si gira verso il padre che si toglie gli occhiali scuri che portava in quanto era cieco)
LEX: Che schifoso bastardo!
LIONEL: Lex, stai calmo…
LUCAS: Sei tu che mi hai detto che dovevo finire ciò che avevo cominciato, ma finché c'è Lex in giro dovrò sempre lottare per avere un posto in questa famiglia.
LIONEL: Tu non ucciderai tuo fratello.
LUCAS: Hai ragione (e tirando fuori un'altra pistola la da a Lionel mentre gli punta la sua alla tempia) lo farai tu.
LIONEL: Cosa pensi di ottenere Lucas? Dimmelo.
LEX: Ma non è ovvio papà? Una volta fuori dal gioco noi due, il giovane Lucas eredita tutto.
LUCAS: Premi il grilletto.
(Da fuori si vede Clark Kent arrivare nel corridoio con la vista a raggi infrarossi vede cosa sta succedendo nella stanza. Poi guarda la grata che porta al corridoio dell'aria sopra di lui)
LEX: Lucas pensaci. Pensaci bene. Non sono stato io a chiuderti in orfanotrofio.
LIONEL: Così non migliori le cose Lex.
LEX: E perché non sei mai stato adottato? E ogni volta che eri in pericolo ne uscivi per miracolo?
Credevi di essere solo fortunato? Tu eri un esperimento. Un figlio ottiene tutto e quell'altro niente.
LIONEL: Assurdo Lucas, non lo avrei mai fatto.
LEX: Sì invece, chi è che ti ha mandato il killer? Il tuo amico Dirk lo pagava tuo padre e Edge City era tutta una montatura.
LUCAS: Smettila, anche tu volevi usarmi.
LEX: Sì è vero e di questo mi rammarico. Ma credimi è inutile cercare l'amore e il rispetto di Lionel.
LUCAS: È vero? Tu hai fatto questo a me?
LIONEL: Dobbiamo parlare di molte cose figliolo.
LUCAS: Dopo che avrai ucciso Lex. Per una volta sarai tu a sporcarti le mani di sangue…Il tempo è scaduto.
LIONEL: No, no.
LUCAS: È un vero peccato.
LIONEL: No, no ti prego, No! Non ucciderò mio figlio.
(Clark intanto osserva la scena dalla grata sovrastante. Con la vista infuocata scioglie delle liste di metallo che cadono sulla mano di Lucas)
LUCAS: Ah!
LIONEL (schiaffeggiando Lucas, che cade a terra): Piccolo bastardo psicopatico.
(Lionel si gira e spara a Lucas due colpi di pistola a distanza ravvicinata)
LUCAS: Deve essere ereditario.
LIONEL: A salve!
(Lucas si alza da terra afferra la sua pistola e mostra il caricatore scarico)
LUCAS: E anche questa.
(Lex sorride mentre Lionel lo guarda)
LEX: Scacco matto. (sorridendo ancora a Lionel)
(Lucas libera le mani e i piedi del fratello. Poi gli dà la mano e lo alza dalla sedia)
LEX: Andiamo Lucas.
(E i due fratelli escono uno dietro l'altro dalla stanza mentre Lionel è scioccato, ma poi il suo sguardo è richiamato dal metallo fuso per terra e istintivamente alza lo sguardo alla grata sovrastante dove mancano le due liste fuse)


(È sera e Lex arriva con la sua auto decappottabile alla fattoria Kent. Scende e va verso Clark)
CLARK: Mia madre mi aveva detto che saresti tornato a prendere le tue cose.
LEX: A sorpresa Lionel ha avuto un ripensamento.
CLARK: Mi dispiace che Lucas non sia il fratello che volevi.
LEX: Considerando il padre mi sorprende che sia ancora vivo.
CLARK: Dov'è ora Lucas?
LEX: Al sicuro, ma dovrò lottare per riconquistare la sua fiducia.
CLARK: Ci riuscirai, tu non sei tuo padre.
LEX: Prima o poi Clark tutti siamo preda del volere dei nostri padri. La differenza è che tuo padre è un bravuomo. Tutto ciò che fa mio padre è allontanare le persone, mentre il tuo mi ha accolto in casa tua senza fare domande.
CLARK: Credo che non riuscirò mai a capire la tua famiglia.
LEX: Tanto meno io. Mio padre tenterà pure di dominare il mondo, ma sarà il tuo a conquistarlo.


"Spore Assassine" (2.16)

(Chloe bussa alla porta di casa Kent. Jonathan le apre)
CHLOE: Salve Signor Kent, Lana mi ha detto tutto. Clark sta bene?
JONATHAN: Ecco, lui ora sta riposando sul divano. Appena si sveglia gli dirò che sei passata per salutarlo.
CHLOE: In effetti, mi scusi, devo essere più fastidiosa di un venditore ambulante, ma se non le dispiace vorrei stargli vicino per un po'.
JONATHAN: Ah, si, si, Chloe scusami, certo, certo avanti entra. Io aspetterò di sopra.
CHLOE: Ok, grazie.
(Entra e si siede vicino a Clark incosciente)
CHLOE: Ciao Clark. La tua sarà una storia da prima pagina. Clark Kent interrompe il suo record di presenza scolastiche mai interrotte (sorride). Scusami, lo sto facendo di nuovo, è che non ti ho mai visto malato prima e mi ha fatto pensare che se ti accadesse qualcosa e io non avessi la possibilità…Così in un'altra classica manovra per evitare l'intimità emotiva ho scritto i miei sentimenti così da poterteli leggere evitando così un imbarazzante incrocio di sguardi.
(Sbuffa e inizia a leggere la lettera che ha aperto)
Voglio confidarti un segreto: non sono come tu credi... anzi, la mia maschera è pessima a tal punto che sono sorpresa che tu ti sia lasciato ingannare...
io sono la ragazza dei tuoi sogni travestita da migliore amica...
a volte vorrei strapparmi questa maschera come ho fatto al ballo di primavera, ma non posso perché ti spaventeresti e fuggiresti di nuovo...
perciò ho deciso che è meglio vivere con questa bugia che rivelarti i miei sentimenti...
CHLOE (smettendo di leggere): È tutto più facile quando sei privo di sensi. (riprende a leggere) Mio padre mi ha detto che ci sono due tipi di ragazze, quelle che col tempo si dimenticano e quelle che invece si apprezzano... io spero di essere tra queste ultime...
posso non essere la persona che ami oggi, e per il momento ti lascerò andare, sperando che un giorno tornerai da me... perché vale la pena aspettarti.
(Lo accarezza sulla guancia e Clark sorride)
CLARK (incosciente): Lana.
(Chloe inizia a piangere e in lacrime si alza e ne va)


"La stele di Rosetta" (2.17)

(Clark apre la porta ed entra in una specie di magazzino)
CLARK: Si può? Salve Dottor Swann (poi non sentendo risposta). Che sono venuto a fare.
SWANN: A trovare risposte alle tue domande.
(Clark si avvicina e vede Swann sulla sedia a rotelle)
SWANN: Sei arrivato Clark. Ti stavo aspettando. Ti chiederai perché uno scienziato miliardario lavori nel retro di un planetario.
CLARK: In effetti mi sembra strano.
SWANN: Lo trovo un posto tranquillo. E comunque l'edificio è mio. Attivare lo schermo.
(Alle spalle di Swann appare una scritta scorrevole in kryptoniano)
SWANN: Vedi qualcosa di familiare?
CLARK: Che roba è?
SWANN: Un messaggio che viene dalle stelle. Ho passato la vita a osservare lo spazio chiedendomi se ci fosse qualcuno lassù. E tredici anni fa ho avuto al risposta.
CLARK: La notte delle stelle cadenti.
SWANN: Una delle mie stazioni riceventi captò un debole segnale. Ho impiegato anni a decriptarlo e così alla fine ho trovato al chiave matematica della trasmissione.
CLARK: Sa leggerlo?
SWANN: Sì, "Questo è Kal-El di Krypton. Nostro figlio appena nato. La nostra ultima speranza. Proteggetelo e liberatelo dal male".
CLARK: Kal-El (poi mettendo la mano nello schermo liquido) …Krypton
SWANN: Mi sono sempre chiesto che fine avesse fatto quel neonato. Era sopravvissuto al viaggio? Viveva tra noi? E poi tre giorni fa ho visto il simbolo della speranza impresso a fuoco su una stalla a Smallville e ho scoperto che il figlio del fattore era stato adottato in fasce.
CLARK: Lei pensa che io sia Kal-El? Io sono Clark Kent.
SWANN: No, no non ho intenzione di svelare il tuo segreto. Voglio solo arrivare alla verità.
CLARK: Mi dispiace dottore ma la verità non è quella che lei pensa. (Si volta e fa per andarsene)
SWANN: Se è questo che vuoi rispetto la tua decisione. Ma se uscirai da quella porta resterà chiusa per sempre per te. E non conoscerai la seconda parte del messaggio.
(Clark si volta mentre in sottofondo si sente il tema di Superman)
CLARK: Mi spieghi una cosa. Perché agisce così?
SWANN: Ognuno ha i suoi obiettivi Clark e io devo sapere se ho ragione. Quello che scoprirò non uscirà di qui.
CLARK: Vada avanti.
SWANN: Seconda schermata.
CLARK (leggendo): "Saremo sempre con te Kal-El. Ogni giorno della tua vita" (poi rivolto a Swann). Non capisco. Che significa?
SWANN: Non l'ho ancora scoperto ma come scienziato ho imparato il grande valore della pazienza.
(Clark guardando l'immagine delle galassie dietro Swann e un cerchio intorno a un punto)
CLARK: Krypton si trova lì?
SWANN: No, lì si trovava Krypton. Ho seguito il segnale per miliardi di anni luce nello spazio sperando di scoprirne l'origine e invece non ho trovato niente.
CLARK: I pianeti non spariscono. Cosa pensa sia successo?
SWANN: Chissà, gli scenari possibili sono infiniti. Guerre, epidemie, carestie. Basta guardarsi intorno. Lo trovi così incredibile?
CLARK: Ma non sarò l'unico. Ci saranno altri come me.
SWANN: Il messaggio è uno solo.
CLARK: Ma perché io? Avranno avuto un buon motivo per mandarmi qui.
SWANN: Non troverai la risposta guardando le stelle. La troverai solo guardando in profondità dentro di te.. Sarai tu a scrivere il tuo destino Kal-El.


(Fattoria Kent. Jonathan entra nel rifugio antitempesta e vede Clark osservare la navicella spaziale)
JONATHAN: La mamma ti ha visto tornare… Clark qualunque cosa ti abbia detto Swann immagino che ti abbia sconvolto. Sappi che se hai bisogno di noi siamo qui.
CLARK: È da quando mi hai detto dell'astronave che mi chiedo se ci sono altri come me. So che non ci sono. Sono totalmente solo.
JONATHAN: Clark tu non sei mai stato solo. Questa è casa tua a e noi ti amiamo moltissimo. Torniamo su vieni.
CLARK: Tra un attimo.
(Jonathan si volta e fa per andarsene)
CLARK: Ho capito cos'è questo (tira fuori un oggetto). È i cuore della navicella.
JONATHAN: Ne sei sicuro? (lo prende in mano). Hai provato a inserirlo?
CLARK: No non volevo farlo da solo.
JONATHAN: Facciamolo insieme.
(Clark inserisce l'ottagono nella navicella che si apre)
JONATHAN (guardandola): E pensare che sei stato così piccolo.
(Dà l'oggetto a Clark che lo inserisce e appare una scritta in kryptoniano)
JONATHAN: E quello cos'è?
CLARK: È un messaggio del mio padre biologico, ma non credo di averlo capito bene.
JONATHAN: Perché che dice?
CLARK(leggendo): "Sul terzo pianeta del sistema di Sol sarai un dio tra gli uomini. È una razza imperfetta governali con forza perché è quella la tua grandezza".
(Clark si volta spaventato)
CLARK: Io sono qui per conquistare la terra. Ma da quale pianeta vengo papà?
JONATHAN: Forse hai tradotto male il messaggio. Ma se così non fosse ricorda che sarai tua a decidere come condurre la tua vita. Non sarò io, tua madre e nemmeno il tuo padre biologico.
CLARK: Ma se fosse questo il mio destino? Essere una forza al servizio del male?
JONATHAN: Clark tu sei una forza al servizio del bene. Non sei una forza del male.
CLARK: Come fai a esserne sicuro?
JONATHAN: Semplicemente perché sono tuo padre. Ti ho cresciuto io e ti conosco meglio di chiunque altro
(e lo abbraccia).


"Precipizio" (2.19)

(Corridoio dell'ospedale di Smallville. Lex al cellulare)
LEX: Missan dove diavolo sei? Devo sapere dov'è Hayden, Adesso.
SCERIFFO ADAMS: (arrivando da dietro): Signor Luthor. Mi dispiace per la dottoressa Bryce, ma spero che lei non abbia intenzione di farsi giustizia da solo.
LEX: La donna che amo sta lottando per la sua vita sceriffo. Credo scuserà la mia mancanza di fiducia nella polizia di Smallville.
SCERIFFO ADAMS: Ho piazzato dei posti di blocco sulle strade principali, i miei agenti stanno pattugliando l'area e sto aspettando il mandato per perquisire la stanza d'albergo di Hayden.
LEX: E quanto ci vorrà?
SCERIFFO ADAMS: Un po' di tempo ma ho chiamato ogni singolo giudice della contea di Lowell.
LEX: Sono lieto che lei stia facendo quanto umanamente possibile. (Si gira e si allontana)
SCERIFFO ADAMS: Signor Luthor, dove va adesso? (seguendolo) Se per caso scopro che ha intralciato le indagini…
LEX (si gira, molto alterato): Cosa fa? Mi arresta e mi fa raccogliere le cartacce?
SCERIFFO ADAMS: Lei non è al di soPra della legge Signor Luthor.
LEX (trattenendo la rabbia): Grazie per la profonda osservazione. Posso andare adesso?
(Si gira e si allontana nel corridoi. Si rimette al cellulare)
LEX: Missan.


(Il camino di castello Luthor. Helen sta leggendo un libro. Si apre la porta dello studio ed entra Lex)
HELEN (girandosi): Non avevi una riunione?
LEX: L'ho rimandata per motivi personali.
HELEN (sorridendo): È la prima volta.
LEX (entrando nella stanza e sedendosi di fianco a Helen): Il mio avvocato mi ha detto che Paul si è affidato all'infermità temporanea.
HELEN: Lex..
LEX: Gli ho detto di non fare opposizione. Paul ha bisogno di aiuto. (Helen sorride e Lex abbassa lo sguardo). Io volevo ucciderlo Helen. Volevo ucciderlo per quello che ti aveva fatto. E forse agli occhi di tutti me la sarei cavata, ma una persona avrebbe saputo la verità.
HELEN: Clark.
LEX: Tu. In quel momento non è stato Clark a salvarmi, ma tu Helen e allora ho capito.
(Tira fuori una scatolina. La porge a Helen che la apre e vede un anello)
LEX: Che ne dice dottoressa Bryce? Vorrebbe sposarmi?
(Helen lo accarezza e lo bacia. In sottofondo le note di Don't Fear the Reaper)


"Il testimone" (2.20)

(Sede del Torch distrutto e Chole che mette a posto)
LIONEL: Signorina Sullivan.
CHLOE (si gira): Signor Luthor.
LIONEL: Il preside mi ha detto che probabilmente era qui. Spero di non disturbarla.
CHLOE: No, No, insomma…è la prima volta che ricevo un multi-milionario (sorridono entrambi) Deve perdonare questo caos ho subito un atto di vandalismo.
LIONEL (accarezzando una colonna distrutta): Eh sì, ho sentito. Opera degli stessi che hanno assaltato il mio furgone, credo.
CHLOE: Anche se resta un interrogativo. Eric Marsh ha ammesso l'assalto e la rapina al furgone. Ma insiste di non aver niente a che fare col Torch. Insomma…perché confessare i crimini più gravi e negare questo?
LIONEL: le dirò. Non è facile comprendere una mente criminale (si porta verso il muro delle stramberie). Questo cos'è? (tocca un articolo su Clark) Interessante esposizione.
CHLOE: Già, lo chiamo il muro delle stramberie.
LIONEL: Vengo al punto signorina Sullivan. Voglio aiutarla nella ricostruzione. Ho chiesto alla fondazione Luthor di fare una donazione alla sua scuola. Fondi specificatamente destinati alla ricostruzione e all'ammodernamento del dipartimento di giornalismo.
CHLOE: Signor Luthor, io sono confusa. Insomma l'editore rampante che è in me vorrebbe solo dirle grazie, ma il giornalista che è in me deve chiederle perché.
LIONEL: Mi ha molto colpito la sua volontà di esplorare nuove idee. Nuovi modi di fare giornalismo. Ha fatto praticantato al Daily Planet?
CHLOE: Sì.
LIONEL: Io ho una certa influenza lì. Certo avrebbero bisogno di idee originali (sorride). Si potrebbe creare una rubrica dove esporre il suo punto di vista.
CHLOE: Io lo so che… so che a caval donato non si guarda in bocca, ma non riesco a capire perché l'uomo più potente della città sia interessato ad aiutarmi.
LIONEL: Cerchiamo la stessa cosa signorina Sullivan, la verità. Lo sa? I giornalisti sono gli interpreti della storia. Può darsi che con il mio aiuto lei (tira fuori il suo biglietto da visita e glielo dà) possa fare la storia.
(Lionel esce dalla storia mentre Chloe perplessa lo osserva con il biglietto da visita in mano)


"Clonata per amore" (2.21)

LIONEL: Andrà meglio la prossima volta.
MR. DINSMORE: Questo significa che posso portare avanti il progetto.
LIONEL: Non credo che sarebbe una saggia decisione Pete. Hai già compromesso l'esperimento una volta.
MR. DINSMORE: Avevi, avevi detto che volevi un prototipo.
LIONEL: Sì infatti questa fase ci ha portati più vicini all'obiettivo, ma non voglio che tu continui a lavorare al progetto. Sei troppo coinvolto emotivamente.
MR. DINSMORE: Non è perfetta ma, ma è mia figlia.
LIONEL: No, non lo è. E' una misera approssimazione. Il tuo campione è difettoso.
MR. DINSMORE: Non puoi portarmela via . Lei (commosso) è la mia vita.
(Appoggia la mano al vetro dietro cui si vede il clone della figlia Emily che sta prendendo i biscotti in una stanza da letto da favola piena di peluche)
LIONEL: Lei è della Luthor Corporation.
(Lionel apre la porta ed entra nella stanzetta con in mano un pacco e si avvicina a Emily seduta a un tavolino a giocare)
LIONEL: Ciao Emily
EMILY: Vattene, tu non mi piaci
LIONEL: Oh, sai cosa credo Emily? (si siede al tavolino). Io credo che noi due abbiamo iniziato col piede sbagliato. Dà un'occhiata qui (apre il pacco e si vede un coniglietto bianco). Ti va di prenderlo Emily? Coraggio.
(Emily si avvicina e lo prende in mano. Il padre dal vetro osserva commosso)
EMILY: Dov'è mio padre?
LIONEL: Non devi preoccuparti per lui Emily. Io mi prenderò cura di te. Vedrai.
(Sorseggia il finto caffè mentre la telecamera inquadra la stanzetta della bambina dall'esterno e il padre sulla sedia a rotelle nella stanza adiacente che osserva la scena dal vetro e sente Lionel parlare con la figlia)
LIONEL: Come vorresti chiamare il tuo coniglietto?
EMILY: Batuffolo.
LIONEL: Batuffolo è un bellissimo nome (la scena lascia il posto ai titoli di coda).
LIONEL: Mmmmm, è proprio buono. Posso averne un altro?
(si sente la risata di Emily…)


"Profezia" (2.22)

(Interno del fienile di casa Kent. Clark sta leggendo. Arriva Lana)
LANA: Ho pensato che fossi ancora in piedi. Ti avvantaggi sulla tesina di fine trimestre?
CLARK: Devo fare il discorso alle prove del ricevimento di Lex. Al confronto la tesina è una passeggiata.(Guardando il pacco che ha in mano Lana). Devo indovinare cosa c'è nella scatola?
LANA: No, devi soltanto chiudere gli occhi. Non barare.
(Lana appoggia la scatola sul tavolino e tira fuori una torta)
LANA: Ok.
(Clark toglie le mani dagli occhi e vede la torta)
LANA: Lo so, mancano ancora 7 minuti al tuo compleanno, ma volevo farti una sorpresa.
CLARK: Infatti (si alza)
LANA: Ho la sensazione di aver sbagliato qualcosa.
(Clark va alla finestra)
CLARK: Non è esattamente il mio compleanno, è soltanto la data che hanno scelto i miei per i documenti di adozione.
(Lana si porta vicino a lui)
LANA: Possiamo festeggiare il giorno in cui sei comparso nelle nostre vite.
CLARK: Non l'ho mai vista in questo modo.
LANA: Esprimi un desiderio.
CLARK: Il desiderio è sempre lo stesso da quando avevo cinque anni.
LANA: E adesso?
CLARK: Adesso non più.
(Posa la torta e prende Lana per le mani)
CLARK: Perché ora è qui davanti a me.
(Si baciano)


(Interno del Talon. Lana col vassoio con il caffè va da Helen seduta davanti a dei fogli)
LANA: Hey Helen.
(Helen alza lo sguardo e sorride)
LANA: Organizzi un ricevimento o un vertice sulla pace?
HELEN: (sorride) Queste nozze stanno diventando un affare di Stato. E' difficile sapere da che parte sta la gente.
LANA: (Sedendosi) Ti vedo preoccupata. Che c'è?
HELEN: Scusa. E' che è diventato tutto più complicato.
LANA: Non lo dire a me.
HELEN: Non starai parlando di un attraente ragazzo alto e moro che farà il testimone?
LANA: Se sapessi che Lex ha dei segreti che non condivide con te. Ma ti dice la verità su cose importanti tipo i sentimenti che prova per te. Ti basterebbe?
HELEN: Si tratta solo di scegliere. O accettare solo quello che sono disposti a dividere con noi. O non averli per niente nella nostra vita.


(Lex seduto alla sua scrivania chiude il computer e si alza)
LEX: Perché ti stai umiliando in questo modo, papà? Quando accetterai il fatto che non sei stato invitato?
LIONEL: Sai Lex non sono venuto qui per elemosinare un posto alla tua tavola. Volevo soltanto dirti che la tua istanza per tenermi lontano dalla caverna dei Kawachy è stata completamente rifiutata.
LEX: E i tuoi legali non potevano informare i miei per telefono?
LIONEL: (sorride) Comunque è curioso sai? Il tuo rinnovato interesse sarebbe conseguente alla fuga del dottor Walden. E anche Clark Kent sembra molto interessato. L'ho trovato alla grotta alla ricerca del tuo linguista.
(Si apre la porta dello studio ed entra il professor Walden)
WALDEN: Lex! Ce l'ho fatta Lex!
LEX: Dottor Walden.
WALDEN: Ho decifrato quella parete. So cosa c'è scritto.
LEX: Parleremo di questa faccenda, ma prima lei deve farsi aiutare.
(Lex si avvicina al dottore)
LIONEL: Non ora Lex, lasciagli dire quello che sa (si avvicina anche lui al dottore)
LEX: Tu stanne fuori.
LIONEL: Dottore, cosa c'è scritto sulla parete?
WALDEN: L'ultimo figlio governerà il mondo. Non capisci? E' Clark Kent.
LEX: Forse è una conclusione un po' affrettata.
WALDEN: No, non sono mai stato così sicuro in vita mia. So esattamente cosa va fatto.
LIONEL: Che cosa dottore?
WALDEN: Dobbiamo uccidere Clark Kent prima che ci distrugga tutti.
LEX: Dottor Walden, lei sta delirando.
(Walden allunga la mano ma viene colpito da un dardo sonnifero sparato dal dottore che si prede cura di lui)


(Ricevimento di fidanzamento di Lex. Lex va dai Kent)
MARTHA: Lex.
LEX: Signora Kent.
MARTHA: Tutto meraviglioso.
LEX: Oh, grazie, grazie (si baciano sulle guance)
LEX: Signor Kent.
JONATHAN: Lex (si stringono la mano)
LEX: Posso rubarvi un secondo vostro figlio?
JONATHAN: Ma sì, figurati.
LEX: Grazie.
(Lex si allontana con Clark)
CLARK: Tutto a posto?
LEX: Il dottor Walden è venuto a trovarmi. Tutto sotto controllo. Lo stanno riportando in ospedale.
CLARK:E' una buona notizia.
LEX: Farneticava qualcosa su di te.
CLARK: Cioè, che cosa?
LEX: Che le scritte sulla parte dicono che governerai il mondo.
CLARK: Io governerò il mondo? (ride). E' fuori di testa.
LEX: Certo è evidente. Purtroppo mio padre era lì e ha sentito tutto.
CLARK: Non gli ha creduto, vero?
LEX: Ha citato uno dei suoi poeti elisabettiani preferiti: "Tra la verità e la follia scorre la goccia di un torrente". Non lascerà certo cadere la cosa.


(Lex con due bicchieri in mano si avvicina a Helen accanto al fuoco)
LEX: Emicrania di Clark a parte mi sembra proprio che la serata sia trascorsa senza incidenti. (Guarda Helen) Che succede?
HELEN: Niente
LEX: Helen se vogliamo passare la vita assieme dobbiamo essere sinceri l'uno con l'altro. Lo dici sempre anche tu.
HELEN: (camminando verso la poltrona) Ho trovato un dossier sulla Signora Kent nel tuo scaffale. Conteneva cartelle cliniche molto riservate (si siede). Provenienti dal mio studio.
LEX: Le ho avute dagli agenti del controllo sanitario che stavano indagando sul caso della Signora Kent.
HELEN: Cioè hai corrotto qualcuno per averle.
LEX: Te l'ho già detto. I Kent sono molto importanti per me. ero preoccupato per la salute di Martha (si siede di fianco a Helen).
LEX: Ma tu cosa stavi cercando?
HELEN: Qualcosa che hanno rubato dal mio studio.
LEX: E credi che sia coinvolto nel fatto?
HELEN: Ti prego, dimmi che non lo sei.
LEX: Se veramente mi ritieni capace di un atto del genere penso che non dovresti sposarmi.
HELEN: Forse hai ragione.
(Helen si alza ed esce dallo studio)
(Lex appoggia il bicchiere, si alza e apre uno scomparto segreto da cui tira fuori una scatola. Prende un tubetto, lo apre, tira fuori la fiala con il sangue di Clark e la osserva)


(Lionel solleva il velo che copre il cadavere del dottor Walden)
DOTTORESSA: Il corpo è carbonizzato. Impossibile riconoscerlo. Però guardi, qualunque cosa aveva in mano ha protetto completamente la parte di pelle che copriva.
(Lionel osserva il perfetto esagono non carbonizzato sul palmo della mano di Walden)
DOTTORESSA: Non ho mai visto nulla di simile.
LIONEL: Me la mandi (Lionel fa per uscire)
DOTTORESSA: Mandarle cosa?
LIONEL: (sulla porta si gira) La mano.


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