Smallville Italia

IL FRATELLO DI KAL-EL
scritto da
Lex Lutor


RIASSUNTO: Un alieno arriva sulla terra dopo che Clark e Chloe si sono messi insieme. Lui è il fratello originale di Clark. Alla fine le debolezze comuni si riveleranno fatali...
DATA: 27 Dicembre 2003 - 2 Gennaio 2004.
AMBIENTATO: dopo l'episodio 1.20, gli studenti della Smallville High School si preparano al ballo.
ADATTO: v.m. 14.
DISCLAIMAR: si ricorda che tutti i diritti del racconto sono di proprietà del sito Smallville Italia e che tutti i personaggi di "Smallville", utilizzati senza il permesso degli autori e non a fini di lucro, sono di proprietà Warner Bros Television.


Prologo
Clark era solo nel suo fienile. Aveva appena chiesto a Chloe di accompagnarlo al ballo di fine anno ed era quasi invaghito di lei. Infondo era una bella ragazza. Lei era innamorata pazza di lui, mentre Lana non lo considerava. Forse avrebbe dovuto rivedere tutta la sua vita. Gli piaceva Chloe caratterialmente, anche abbastanza fisicamente, ma non gli andava giù che avrebbe molto probabilmente tradito lui e i suoi amici se gli avesse rivelato il suo segreto. In quel momento entrò suo padre.
Jonathan: "Ti vedo pensieroso figliolo. Che ti succede?"
Clark: "Sto pensando a come cambierebbe la mia vita se decidessi di mettermi con Chloe. Fino ad adesso ho pensato sempre e solo a Lana, ma…forse ho sempre sbagliato."
Jonathan: "Oh. Mio figlio si sta innamorando della ragazza che lo ha sempre amato. Beh, devi sicuramente seguire il tuo cuore, ma se vuoi un consiglio, non da padre a figlio, ma da amico ad amico… Chloe è più…non so come dire, ma dovresti lasciar perdere chi non ti vuole. Lana è già fidanzata da tempo con Whitney. Chloe invece stravede per te e meriterebbe un po' di considerazione…"
Clark: "Forse hai ragione papà. Domani glielo dico."
Jonathan: "Figliolo…"
Clark: "Che c'è?"
Jonathan: "Forse faresti meglio ad andare a dirglielo subito…"
Clark si convinse e decise di andare a trovare Chloe per chiederle se si voleva fidanzare con lui (domanda retorica). Era calata la notte su Smallville e un leggero vento soffiava in direzione del camion di Clark. Aveva deciso di andare in camion per non destare sospetti e suo padre si era offerto di accompagnarlo.
Jonathan: "Ti vedo alquanto teso figliolo."
Clark: "Ehm…"
Jonathan: "Adesso, quando andrai da lei, ti consiglio di dirle ciò che provi senza esitare. Non ti preoccupare, non ti dirà di no."
Clark: "Ma se invece lo facesse?? Farei la figura dell'idiota e…"
Jonathan: "Basta ragazzo. Non puoi passare la vita dietro a Lana. Chloe è una brava ragazza, ti ama da tantissimo tempo e è anche una bella ragazza. E so che ti piace."
Clark arrossì un poco.
Il camion prese una cunetta e Clark dette una capocciata sul soffitto. Comparve un coccio nella parte alta del camion. Jonathan non si preoccupò di domandare al figlio se si era fatto male. Poi il camion si fermò. Erano arrivati.
Clark non si sentiva così teso da molto tempo.
Jonathan: "Ok Clark. Sii te stesso."
Clark: "Va bene papà, ci proverò."
Knock, knock
Clark bussò alla porta di Chloe.
- Arrivo, arrivo - si sentì urlare da dentro una voce femminile
Chloe aprì la porta. Clark si sentì inondare da un senso di profonda umiltà. Era bellissima, i suoi capelli biondi erano lasciati liberi al vento e la vestaglia era in tinta con i suoi occhi.
Chloe: "Clark, che sorpresa, non ci siamo visti molto tempo fa no?"
Clark: "Devo parlarti è importante"
Chloe: "Dimmi…"
Clark: "Ehm… ecco…io…volevo dirti che…" fece un profondo sospiro e le fece la fatidica domanda.
Chloe cominciò a piangere.
Chloe: "Clark…sono anni che ti sto aspettando. Mi stavo quasi rassegnando e adesso mi sorprendi prima invitandomi al ballo e poi questo. Ti amo Clark Kent."
E si unirono in un bacio spettacolare. Clark era un po' imbranato, d'altra parte non aveva mai baciato nessuna prima di allora e oltre al fatto di essere teso era anche inesperto.
Si staccarono e Chloe guardò Clark sempre piangendo.
Chloe: "Ti prego, dimmi che non è un sogno…Dimmelo"
Clark: "Non è un sogno. Sono un po' imbranato… è solo che…"
Chloe lo zittì con un altro bacio
Chloe: "Sei perfetto." Alzò gli occhi al cielo come per ringraziare le stelle per avergli donato una così bella notte.
Clark: "Scusami se ti ho svegliato"
Chloe: "Per dirmi questo puoi tenermi sveglia per una settimana intera."
Improvvisamente comparve una stella cadente
Chloe: "Una stella cadente. Dai Clark, esprimi un desiderio"
Clark: "Non ho da esprimerne, il più bello che avevo è diventato realtà adesso." questa frase fece uscire un'altra lacrima dagli occhi di Chloe. Ad ogni modo lei si concentrò per esprimere il desiderio e…
BOOOOOOOOOOOOOOOOMMMMMMMMMM
Un'onda d'urto fece ribaltare il camion di Clark con dentro Jonathan e ruppe due vetri della casa di Chloe
Clark: "PAPÀ, PAPÀ! STAI BENE???"
Clark e Chloe si erano precipitati a vedere come stava Jonathan Kent e sembrava solo un po' intontito, ma stava bene.
Clark: "Chloe, andiamo a vedere cosa è successo"
Chloe: "Clark, sono le una di notte"
Ma Clark sapeva come prenderla
Clark: "Potrai scrivere un bel pezzo per il tuo giornale se vieni. Dai muoviti."
Chloe si lasciò convincere e andò a vedere. Col camioncino arrivarono a pochi Km di distanza dove si era formato un cratere non indifferente. Clark pensava che là dentro ci fosse un meteorite e era un po' riluttante sapendo l'effetto che gli provocavano, ma avvicinandosi sentì che non c'era niente che gli arrecava danno. Ma quando guardò in basso vide qualcosa che lo spaventò a morte: era un'astronave. Esattamente identica alla sua, tanto ché in un primo momento pensò che la sua fosse uscita per qualche strana ragione. Ma guardando meglio vide che era più grande. Ad un certo punto il suo cuore sobbalzò. L'astronave cominciò ad aprirsi, rivelando una figura all'interno. Questa uscì, era un ragazzo sui 25 anni, vestito nel modo tipico di Star Trek, capelli neri pece lunghi fino alle spalle e occhi scurissimi. Alzò gli occhi verso Clark e gli sorrise. Poi disse con una voce stranissima
"Ciao Kal-El"
SIGLA
Fine prologo


PARTE PRIMA
"Ciao Kal-El" ripeté lo straniero
Chi era questo tizio? E chi era Kal-El? Clark guardò Chloe negli occhi. Anche lei non aveva la più pallida idea di chi fosse.
Clark: "Chi sei? Avanti rispondimi."
Mith-El: "Non mi riconosci Kal-El? Sono Mith-El, tuo fratello maggiore."
Clark: "Io non sono Kal-El, io mi chiamo Clark Kent. E sono nato sulla Terra!"
Mith-El: "Davvero?" prese una specie di fucile posto sulla sua nave, che molto probabilmente serviva da arma e fece fuoco contro Clark. Raggi Laser color rosa uscirono da quel cannone contro Clark. Qualcuno mancò il bersaglio e andò a finire nella montagna retrostante provocandole qualche buco. Chloe urlò, ma quando notò che Clark non si era fatto assolutamente niente si mise a sedere in terra, o per meglio dire si lasciò cadere. Non ci stava capendo più niente. Ed era convinta sempre di più che si trattava di un sogno.
Mith-El: "Sei sempre convinto di essere un terrestre qualsiasi?"
Clark: "E va bene. Chloe. Io sono un extraterrestre. Non so da che pianeta provengo, ma ho dei poteri paranormali come per esempio una super forza o una super resistenza. Sono superveloce e ho la vista a raggi X"
Chloe: "Vista a raggi X?"
Clark: "Indossi le mutande rosse."
Chloe arrossì e capì che cosa significava "vista a raggi X"
Mith-El: "Hai solo questi poteri Kal-El? Mi rammarica. E io che pensavo di vedere tutti gli umani ridotti in schiavitù e tu che li regnavi. Chi ti ha adottato?"
Clark: "La famiglia giusta."
Mith-El: "Adesso farò un giro del mondo. Quando tornerò, ti insegnerò io il volere di nostro padre. Tu collaborerai con me. O morirai"
Clark: "Chloe allontanati."
Chloe: "Clark che vuoi fare?"
Clark si stava avvicinando a colui che affermava di essere suo fratello. Mentre si avvicinava notò che in effetti gli somigliava abbastanza. Poteva davvero essere non solo un suo compatriota, ma addirittura proprio suo fratello. Ma Clark era accecato dalla rabbia. Stavolta era in pericolo non Smallville e tutti i suoi abitanti, ma l'intero pianeta. Aveva intenzione di discutere con suo fratello.
Mith-El: "Stai buono fratello. O sarò costretto a metterti in riga."
Clark continuò ad avanzare con lo sguardo fisso sul fratello. Mith-El spostò il suo braccio come se stesse tirando qualcosa a Clark, ma non aveva nulla in mano. In compenso Clark venne scagliato diverse decine di metri più indietro.
Mith-El: "Spero che tu abbia imparato la lezione Kal-El, altrimenti dovrò passare a maniere più forti."
Detto questo i piedi si staccarono dal suolo e sia Chloe, Jonathan Kent (che aveva osservato tutto dal camion) che un Clark dolorante, rimasero stupiti: stava volando.
Mentre prendeva il volo si allontanò dicendo
Mith-El: "Ci vediamo. Fratello"
Chloe era spaesata. Probabilmente credeva di dormire. Peccato, nel sogno si era messa assieme a Clark. Ci avrebbe pensato la mattina dopo. Clark e Jonathan riaccompagnarono lei a casa e tornarono alla fattoria.
La mattina dopo a scuola
Chloe: "Ciao Clark. Stanotte ho fatto uno strano sogno su di te. Era anche molto bello però."
Clark decise di farlo.
Clark: "Non era un sogno - le disse baciandola, di modo che capisse che era tutto vero - Solo una cosa Chloe"
Chloe: "Qualsiasi."
Clark: "Non dire a nessuno che… - abbassò il tono della voce - sono un alieno."
Chloe parve colpita sul vivo. Aveva appena visto la sua carriera come giornalista. Poi ci ripensò un attimo.
Chloe: "Non ti preoccupare. Tanto non mi crederebbe nessuno."
Clark: "Ti ringrazio Chloe. Nemmeno a Pete o a Lana."
Quel nome la fece fremere.
Chloe: "Promesso."
La mattinata trascorse tranquilla e Chloe era al settimo cielo, tanto ché Lana le chiese cosa stava succedendo.
Chloe: "Beh ecco…"
Lana: "Avanti. Di me ti puoi fidare."
Chloe: "Mi sono messa assieme a Clark."
Lana tradì il suo vero io con un'espressione di rammarico. Era evidente che anche a lei piaceva Clark. Subito dopo però la sua espressione mutò in un sorriso di felicità per la sua migliore amica.
Lana: "Wow. Finalmente lo hai conquistato!"
Chloe: "Già!" ma Chloe aveva visto bene l'espressione di Lana e si sentì male nel pensare che la sua migliore amica avesse voluto rubarle il ragazzo che amava. Si sarebbe guardata bene dal dirlo a Clark. Gli disse però dell'astronave e la parte che poteva dire.
Chloe: "Ieri notte, mentre ero andata a fare due passi con Clark abbiamo visto una stella cadente e subito essa si è schiantata in un campo lì vicino."
Lana la stava guardando con due occhi grandi come noci di cocco. Chloe continuò
Chloe: "Il primo pensiero sia mio che di Clark è stato un ennesimo meteorite ritardatario, ma la realtà è stata molto più sconcertante."
Lana non riusciva a parlare tanto era emozionata dalle rivelazioni dell'amica
Chloe: "Era un'astronave! Una vera. Come faccio a sapere che era autentica? Beh, un tizio è uscito da lì dentro e…" stava per dire che aveva sparato a Clark, ma questo avrebbe rivelato il suo segreto. Invece disse "Ci ha sbattuti a terra col solo movimento della mano, senza nemmeno toccarci. Poi se n'è andato volando. Io e Clark siamo rimasti lì sdraiati a terra imbambolati senza capirci niente."
Lana: "È una bella rivelazione."
Poi per ingelosire ancora di più l'amica.
Chloe: "Poi per distrarci abbiamo fatto l'amore per tutta la notte."
Lana era decisamente incavolata e se ne andò, gelosissima. Infondo Chloe aveva ragione: Lana lo ha sempre potuto avere e adesso che sta con lei non vedeva perché doveva essere gelosa.
Poco dopo entrarono Clark e Pete
Clark: "Ciao Chloe."
Chloe: "Ciao amore, ciao Pete"
Pete: "Ciao Chloe, ho saputo la novità. Congratulazioni. Ce l'hai fatta!"
Chloe: "Già…"
Pete: "Clark mi ha raccontato dell'astronave. Hai intenzione di pubblicarlo sul Torch?"
Chloe: "Sarebbe lo scoop della mia vita! Peccato che nessuno mi crederebbe."
Clark annuì e salutò gli amici. Alla fine delle lezioni tornò a casa con Chloe, deciso a mostrarle i suoi poteri. Arrivò a casa ma i suoi genitori non c'erano. Strano, di solito sono sempre lì. Ne approfittò per far vedere alla sua ragazza di cosa era capace di fare. Ma in quel momento entrò Lex, e le spiegazioni dovettero attendere
Lex: "Ciao Clark. Chloe…"
Chloe: "Ciao Lex"
Clark: "Volevi qualcosa Lex?"
Lex: "Girano voci di un ragazzo che vola e che distrugge le case delle persone senza nemmeno toccarle. Mi avevano detto che Chloe era qui e volevo sapere se aveva già fatto un articolo per il Torch."
Chloe: "Lex, noi lo abbiamo visto per primi quel ragazzo. Ed è un miracolo che non ci abbia ucciso, se dici che ha distrutto delle case non gli ci sarebbe voluto molto eliminarci entrambi. Non vorrei che risalisse a noi e ci eliminasse…"
Lex li guardò strani. Poi decise di cambiare discorso
Lex: "Ho saputo che vi siete messi insieme"
Clark: "Sai Chloe, mi viene il dubbio che tu lo abbia scritto sul giornale al posto dell'astronave."
Qualcos'altro però li distrasse: qualcuno era atterrato rumorosamente lì vicino
Mith-El: "Kal-El! KAL-EL!!! Ho fatto qualche domanda in giro. Nessuno sembra conoscerti: com'è possibile?"
Lex: "Sembra che si rivolga a te Clark" gli disse
Mith-El: "Kal-El. Che cos' è questa storia?"
Clark: "State indietro" disse rivolto ai suoi amici
Clark: "Ascoltami. Io sono Clark Kent. CLARK KENT!! Mi capisci??? Ok, sono un alieno. Ma chi mi dice che sono davvero tuo fratello?"
Mith-El: "Beh, ci somigliamo, anche abbastanza direi. Poi abbiamo la seconda parte del nome uguale e a quanto mi risulta anche qui sulla terra è così. Qui mi sembra lo chiamate gonome… o qualcosa di simile…"
Clark: "Cognome. - Lo corresse Clark - E poi esistono anche degli omonimi: persone con lo stesso cognome."
Mith-El: "Ma nemmeno la curiosità delle tue origini ti spinge a diventare mio amico? Vieni con me. E io ti dirò tutto quello che vorrai sapere."
Clark abbassò lo sguardo. Poi guardò i suoi amici e disse al fratello
Clark: "La verità è importante, forse una delle cose più importanti in questo universo. Ma l'amicizia e l'amore sono ancora più importanti. Non tradirò i miei amici."
Mith-El: "È la tua ultima parola?"
Clark: "Sì."
Mith-El sollevò velocemente un braccio in direzione sua, ma Clark era preparato. Grazie alla super-velocità riuscì a schivare il colpo che gli tagliò le vesti. Prontamente prese un rastrello che era in terra e colpì con esso ed estrema violenza il fratello. Delle profonde ferite comparvero sul volto di Mith-El che cominciò a sanguinare. Clark si sentì meglio: non era super-resistente. Ma appena ebbe finito di dirlo si rimangiò le sue parole. Mith-El stava ghignando e guardava il fratello. Le ferite si stavano velocemente cicatrizzando e scomparendo. Clark cominciava ad avere paura…


Parte Seconda
Cercò di farlo parlare per prendere tempo
Clark: "Non avevi detto che tornavi tra tre giorni?"
Mith-El: "Già, ma pensavo che tu saresti stato conosciuto all'interno delle città adiacenti almeno. Ho provato a cercare qualcuno che ti conosceva anche col nome di "Clark Kent", ma nessuno ti conosceva. Allora ho pensato bene di tornare prima."
Clark: "Che poteri hai, Mith-El?"
Mith-El: "Beh vedi…non sono super resistente come te, ma possiedo l'altrettanto utile capacità di rigenerarmi. Comodo no? Ho anche io la vista a raggi X e la super forza. Non sono super veloce ma posso volare. Posso inoltre bruciare le cose con lo sguardo e muoverle con la forza del pensiero. Così…"
Detto puntò la mano verso Chloe e la sollevò in aria. La stava portando verso uno spunzone di roccia lì vicino. Chloe stava urlando e Lex non credeva ai suoi occhi.
Fu un attimo: Mith-El lasciò andare Chloe, Clark si precipitò a salvarla e Lex scoprì il segreto di Clark. Chloe però era salva.
Lex: "Lo sapevo!!Tu non sei Umano!!!"
Ormai il segreto di Clark si stava divulgando e sebbene Chloe non lo avesse detto a nessuno Lex non avrebbe fatto altrettanto.
Ma Clark era troppo impegnato nella lotta col fratello
Si avvicinò velocemente a lui e lo prese alle spalle. Cercò di spezzargli la spina dorsale e non ci mise molto a farlo. Peccato che subito dopo si risanò.
Una mano di Mith-El si alzò al cielo e anche Clark si sollevò da terra. Con l'altra mano staccò dalla roccia lo stesso spunzone che stava per uccidere Chloe pochi minuti prima. Lo lanciò verso Clark che ovviamente (Chloe si era spaventata a morte) non si fece niente. Mith-El si avvicinò al fratello e lo sollevò (stavolta con le mani). Dopo averlo preso per la gola cominciò a stritolarlo. A Clark mancava il respiro. Forse così sarebbe morto…Doveva pensare qualcosa, ed anche alla svelta. Come avrebbe fatto stavolta a salvarsi?
Pensa, pensa. La chiave doveva essere nelle loro differenze di poteri. Ma quali erano. La resistenza adesso non gli sarebbe servita, e la velocità se non poteva fuggire?? Ma aspetta, non erano solo le gambe a muoversi super-velocemente, anche tutto il resto del corpo. Clark cominciò a vibrare super-velocemente e questo movimentò scaldò notevolmente il suo corpo e la mano che era a contatto con lui. In breve Mith-El lo rilasciò. Ma non aveva tempo di pensare, decise perciò di fare l'unica cosa saggia: scappare. Prese Chloe e Lex con sé e scappò.
Appena arrivarono in città Clark era sfinito, mentalmente parlando. Si fece ospitare da Chloe e rimase lì per la notte. La mattina dopo
Chloe: "Clark!!! Clark svegliati!!! È importantissimo!!"
Clark si precipitò nella stanza di Chloe e la vide seduta sul letto che indossava la solita vestaglia. Aveva in mano un giornale e il titolo della prima pagina recitava "Ho visto due alieni, uno di loro è il mio migliore amico". La cosa orrenda è che se l'avesse detto un chiunque mortale nessuno gli avrebbe creduto, ma dato che lo diceva Lex Luthor……… ci si poteva credere.
Clark era disperato. Era riuscito a mantenere il segreto per tredici anni e adesso, il fratello, glielo aveva fatto rivelare.
Clark fece una cosa che non aveva mai fatto prima: si mise a piangere. Proprio così! Il forte Clark Kent era lì che piangeva con Chloe che cercava di consolarlo.
Chloe: "Clark…"
Clark: "Non so più cosa fare e…" ma Chloe lo abbracciò nel modo più dolce possibile, difficile anche per una mamma verso il proprio figlio. Clark si sentì meglio e riuscì ad affrontare la mattinata a scuola. Ormai il suo rapporto con Chloe era forte e sentì che non sarebbe riuscito ad andare avanti senza di lei.
Nel pomeriggio andarono con Chloe al Talon, era incredibile. La vicinanza di Chloe gli aveva fatto dimenticare tutti i suoi problemi. Ma stavano per ritornare.
Clark: "Ciao Lana"
Lana non rispose.
Clark: "Lana, ci sono dei problemi?"
Lana: "E me lo chiedi??? La mia migliore amica sta insieme ad un alieno!! Chissà cosa le farai"
Clark: "Lana sono sempre io!! Il Clark Kent che hai sempre conosciuto"
Lana: "Lontano da me! Mostro!!"
Chloe: "Insomma Lana!! Non ti sembra di esagerare?? Lo abbiamo conosciuto fin da piccolo e non mi sembra che ci abbia mai fatto del male. Fisicamente intendo" aggiunse ripensando a tutte le volte che la aveva fatta soffrire per amore. Ah, ma adesso era tutto finito! Insieme a Clark era pronta anche a morire.
Lana: "Forse hai ragione Chloe. Clark ti chiedo scusa, ho esagerato. Ma la notizia che il mio migliore amico è un alieno… mi ha lasciato un po'…strana, alquanto nervosa. Ma perché non ce lo hai mai detto?"
Chloe rispose al posto suo
Chloe: "Dopo il modo in cui gli hai risposto lo chiedi anche?? Non ce lo ha mai detto proprio perché noi lo avremmo guardato come un mostro, anche se non lo è. Ed adesso, per colpa di quell' altro Clark ha dovuto rinunciare al suo segreto. Soprattutto per colpa di Lex Luthor. E mia."
Clark: "Basta Chloe. Non è colpa tua. Darei la vita per salvare te. Figuriamoci rivelare uno stupido segreto." non era affatto uno stupido segreto.
Adesso Clark era alterato. Chloe aveva messo in discussione che lei fosse importante. Fandonie pensò. La sua vita non vale certo un piccolo segreto.
In quel momento entrò Pete
Pete: "Ciao ragazzi. Ehi, Clark. Come va la vita su Marte?"
Almeno Pete non lo allontanava. Clark preferiva molto essere preso in giro che essere isolato.
Clark: "Non credo di provenire da un pianeta del sistema solare…penso di aver viaggiato per molto più tempo…e spazio. " Contrariamente a quanto si può pensare, la presenza di Pete lo fece stare meglio. Pete non aveva paura. Probabilmente pensava che fosse tutto divertente. O che fosse tutto una mega-cavolata.
In quel momento ci fu un rumore tremendo e la porta venne distrutta. Provate ad indovinare chi era entrato…
Mith-El: "Beh, perché questa faccia? Non avete mai visto un alieno?? Ma certo!! Il vostro Kal… oh pardon, Clark è sempre venuto qui. Lo dovreste conoscere…"
Clark non sapeva cosa fare. Non avrebbe mai vinto contro il fratello era troppo forte. E si sentì male quando cominciò a sollevare ragazzi solo con la forza del pensiero ed a scagliarli attraverso i muri. Esatto, non contro i muri. Attraverso.
E lui non poteva fare niente
Chloe: "Clark. Scappa!!"
Clark: "Non mi allontanerò da te!"
Clark decise di fare un'azione piuttosto egoista: prese i suoi amici e li portò via con sé.
Tornò alla fattoria e vide con orrore che era stata distrutta. I suoi dovevano essere a Metropolis in teoria, ma niente doveva essere dato per scontato. Infatti erano lì.
Jonathan: "Clark che cosa……?"
Probabilmente non aveva letto il giornale.
Clark: "Su tutti i giornali c'è scritto che sono un alieno e ormai mi sembra inutile fingere."
Gli spiegò tutto e i suoi genitori rimasero allibiti e soprattutto tristi. Il segreto che avevano mantenuto per tanti anni era andato a farsi benedire.
Jonathan: "Va beh non pensiamoci più. Ciò che è fatto è fatto."
Clark prese Chloe da una parte
Clark: "Chloe, ascolta, è importante. Domani c'è il ballo della scuola."
Chloe: "E allora?"
Clark: "Beh, volevo sapere se volevi ancora venire con me…non ti darà fastidio l'idea di essere al ballo studentesco con un alieno?"
Chloe si avvicinò a Clark e lo baciò.
Chloe: "Può bastare come risposta?"
Clark: "Grazie. Sei una delle poche persone che mi sta vicina. E io che ho perso tutto questo tempo dietro a Lana…non scordo che mi ha chiamato "mostro"…"
Chloe non rispose ma abbracciò il suo ragazzo. Per lei era una situazione di favore, Lana si era screditata e lei ne traeva solo vantaggi.
Clark: "Chloe, un'altra cosa molto importante."
Chloe: "Ormai non mi spaventa più niente"
Clark: "Sei proprio sicura di volermi vedere ancora?"
Chloe: "Sei diventato matto??"
Clark: "Chloe, io ti amo più di ogni altra cosa al mondo e sapere che mi sei vicino quando quel tizio mi vuole morto, può solo causarti danni. Non voglio che ti succeda qualcosa."
Chloe trattenne a forza le lacrime
Chloe: "Anche io ti amo Clark, ed è proprio per questo che ti starò vicino, qualsiasi cosa accada."
Si baciarono come non avevano mai fatto in vita loro. Poi tornarono in casa dove erano rimasti anche Pete e Lana. Evidentemente la presenza di Clark li rasserenava.
Jonathan: "Ragazzi… abbiamo solo due posti letto in più. Qualcuno deve andare a dormire nel fienile."
Chloe: "Vado io!" si offrì stranamente Chloe ammiccando a Clark.
Nessuno ebbe da obbiettare e dopo una sostanziosa cenetta tutti andarono a dormire.
Clark accompagnò Chloe nel fienile e le portò una coperta, un cuscino e una brocca d'acqua .
Mentre Clark sistemava tutto Chloe non riuscì più a trattenersi e scoppiò a piangere.
Chloe: "Ho sempre pensato…che sarei morta con un desiderio nel cuore. Fino a qualche giorno fa il desiderio che avevo era quello di stare insieme a te. E mi rodeva tantissimo. Avrei voluto invitarti io al ballo, ma mi sarei sentita male sapendo che tu volevi esserci con Lana…ma adesso, non ho più paura di morire. Voglio solo stare con te. Sempre, sempre."
Baciò Clark con passione per diverse volte. Poi gli chiese di rimanere con lei nel fienile. Aveva paura.
Chloe: "Ti prego…"
Clark non capiva molto bene ma accettò. Ci pensò Chloe durante la notte a fargli capire perché aveva voluto che rimanesse…


Parte Terza
La mattina dopo
Jonathan: "Clark. Hai dormito nel fienile? Con Chloe?"
Lana: "Al momento credo che la domanda più giusta sia: hai dormito?"
Clark: "Certo." era vero, per almeno un paio d'ore buone aveva dormito
Chloe arrivò qualche minuto dopo e non guardò Lana negli occhi per tutta la mattina. Stavano cominciando ad odiarsi per via di Clark. Ma Clark decise di non farci caso. Era l'ultimo dei suoi problemi.
Dopo colazione si misero tutti a tavolino e Clark cominciò a raccontare dei suoi poteri. Chloe anche se lo sapeva già non riuscì a trattenere lo stupore. Si sentiva fiera di sé: era la fidanzata di un extraterrestre.
Pete: "Ma perché non ce lo avete mai detto?"
Clark: "Perché mi avreste guardato storto, o mi avreste considerato, non so…un mostro" disse guardando Lana. Non se la sarebbe dimenticata facilmente.
Chloe prese per mano Clark da sotto il tavolino, cosicché nessuno vedesse; era chiaro che lo stava confortando, gli faceva capire che qualcuno vicino c'era.
Si prepararono ed andarono a scuola tutti quanti, anche Clark. Nessuno lo prese in giro, nessuno lo considerò proprio. Avevano tutti troppa paura dei superpoteri citati da Lex Luthor nel giornale, tanto che quando un ragazzo del primo anno versò addosso a Clark una provetta di acido temette per la suaincolumità e si prostrò davanti a lui. Anche due suoi compagni si prostrarono per chiedere la vita salva dell'amico. Clark se ne andò imbarazzatissimo. Poi gli vennero in mente le parole di Mith-El : mi aspettavo di vedere la terra ridotta in schiavitù e tu che li regnavi come un Dio. Chloe fece cambiarepensiero a Clark.
Chloe: "Ciao Clark. Tutto bene?"
Clark: "Ciao Chloe, si tutto bene e tu?"
Chloe: "Sì, sono un po' stanca, ma sopravvivrò. Invidio te e la tua super resistenza. Mi servirebbe un po'…"
Clark rise e si sentì meglio. Era sempre più convinto di aver fatto la scelta giusta a mettersi con Chloe e di aver sempre sbagliato a stare dietro a Lana. Tra poche ore ci sarebbe stato il ballo e lui si doveva andare a preparare. Congedò Chloe e tornò a casa in un lampo e si mise in camicia e papillon. Passò da Lex e gli chiese la limousine per andare a prendere Chloe.
Lex : "Vuoi la mia limousine Clark?? Ok, ma in cambio tu ti farai fare un'intervista dal Daily Planet."
Clark: "Ci sto. Tanto ormai…"
Clark prese la limousine di Lex e andò da Chloe. Lei rimase letteralmente di stucco nel vederlo così vestito, con quella macchina.
Uscì con un vestito rosso acceso. Era molto carina.
Chloe: "Ciao Clark. Non finisci mai di stupirmi."
Clark: "Chloe, sei bellissima!"
Si salutarono baciandosi come ormai facevano tutte le volte che si vedevano e partirono alla volta della scuola. Lana non ci doveva essere e invece era lì.
Lana: "Magari qualcuno si degnerà di invitarmi anche se non sono con Whitney…"
Chloe abbracciò Clark contenta matta che l'amica non aveva partner. Tutto si svolse perfettamente e Chloe pensava di sognare. Per un attimo si convinse davvero di sognare quando Clark chiese alla banda di suonare la canzone preferita dalla sua ragazza tutto stava filando bene. Troppo bene. Proprio nel bel mezzo della serata un boato orribilmente familiare ammonì i ragazzi che era arrivato il pericolo della città.
Mith-El: "Ooohhh. I ragazzi terrestri si divertono?? E perché io non sono invitato??"
Clark: "Vattene! Non sei il benvenuto"
Mith-El: "Ciao fratellino! Vedo che te la spassi con una pupa terrestre. Chissà che incrocio nascerà tra un…uno di noi e una terrestre…sicuramente qualcosa di sorprendente."
Clark: "Ti ripeto di andartene."
Mith-El: "Altrimenti??" sollevò il braccio destro e Clark cominciò a levitare. Anche Mith-El si alzò in volo e distrusse il tetto della scuola. Cominciò a strangolare il fratello, ma qualcosa lo distrasse. Chloe era salita su ciò che rimaneva del tetto e gli stava tirando addosso la roba. In un attimo lasciò andare Clark e sollevò Chloe. Lei si divincolava e Clark stava cercando di fare di tutto per salvarla, ma Mith-El aveva trovato il punto debole del fratello. Dopo poco Clark disse
Clark: "Va bene. Lasciala andare e io ti seguirò!"
Mith-El: "È il tuo punto debole!! E lo sarà sempre!!"
Detto questo la lasciò andare, ma Clark non la poté salvare perché anche lui era sotto controllo del fratello. Chloe precipitò per una dozzina metri.
Clark: "CHLOE!!!! NO!!! NO, NO CHLOE!!!"
Ma non avrebbe mai potuto rispondergli. Chloe era morta.
Clark: "PERCHÉ LO HAI FATTO!!!!"
Mith-El: "Era il tuo punto debole!"
Clark si arrabbiò a tal punto che respinse l'attacco del fratello e lo scaraventò giù dal tetto.
Clark non se ne andò e mentre il fratello si stava alzando gli saltò addosso. Cominciò a colpirlo ripetute volte, sempre più forte e Mith-El non riusciva a reagire. L'ira di Clark stava sopraffacendo il fratello. Grazie alla supervelocità i colpi erano anche più forti e numerosi. Ma quando si fermò, per quanto a fatica, Mith-El riuscì a rigenerare tutte le sue ferite. Clark decise di averne abbastanza e scappò portando con sé Lana e Pete.
A casa i genitori di Clark erano sconvolti e Clark scoppiò a piangere.
Clark: "Non aveva fatto niente per meritarsi questa fine. - disse singhiozzando - perché è toccato a lei."
Lana: "Avanti Clark. Al momento devi pensare un modo per sconfiggere tuo fratello. Poi penserai a compatire."
Clark dette ragione a Lana e decise di occuparsi del caso Mith-El. Ma era indistruttibile, come fare a sconfiggerlo? Ogni colpo da lui inflitto veniva ripristinato. Eppure Clark era convinto che la chiave di tutto era nelle differenze dei poteri.
Martha: "È arrivata la fine del mondo!! E Chloe è stata la prima vittima"
Questo risvegliò in Clark l'ira e la voglia di distruggere il fratello.
Clark: "Mi sono seccato. Andrò lì e lo distruggerò"
Lana: "Clark aspetta!! Ti devo prima dire una cosa importantissima"
Clark si fermò e aspettò Lana che gli diceva la sua cosa importantissima. Per lui adesso l'importante era vendicare Chloe.
Lana: "Clark io ti amo! Sono cotta di te da tanto tempo e non ho mai trovato il coraggio di dirtelo, ma adesso stai per … rischi di morire io…" Lana scoppiò a piangere.
Clark si voltò per consolarla, ma non riuscì ad avvicinarsi a lei: attorno al suo collo brillava di luce verde il la collana che le aveva regalato Whitney.
Clark cadde a terra, ma stava ridendo
Clark: "SÌ!!! SÌ!!! Lo ho in pugno!!! AH-AH in pugno!!"
I genitori di Clark notarono il ciondolo di Lana e le chiesero di toglierlo spiegandole degli effetti che provoca a Clark. Lui però spiegò il suo piano
Clark: "Ma non capite?? Il segreto non era nelle differenze che abbiamo!!! Ma nelle similitudini."
Dopo poco tempo Clark si era organizzato e partì alla ricerca del fratello.
Clark: "Mith-El! MITH-EL!! Dove sei??!!"
Mith-El lo raggiunse pochi minuti dopo.
Mith-El: "Ciao fratello! Ti sei finalmente deciso ad allearti a me??"
Clark: "No, ho capito come sconfiggerti!"
Mith-El si era spazientito ed era intenzionato a distruggere il fratello una volte per tutte. Avrebbe usato tutti i suoi poteri. La battaglia finale era cominciata.


Parte Quarta
Mith-El: "Non mi sconfiggerai mai Kal-El!!"
Disse scagliando il fratello diversi metri indietro e facendogli sfuggire di mano il prezioso pacchetto.
Clark aveva però capito come fermare il potere del fratello. Era come se gli tirassero addosso qualcosa, lo poteva respingere.
Mith-El lanciò di nuovo la potente spinta energetica, ma Clark tese la mano e riuscì a respingere il fratello, mandandolo a cozzare contro un palazzo, distruggendolo. Mith-El venne sommerso dalle macerie, ma non poteva certo essere finita lì. Clark recuperò la scatola di piombo che conteneva la sua arma e si diresse verso il fratello. Una nuova onda d'urto che serviva per liberare Mith-El spazzò lontano Clark che però tenne ben stretto il suo pacchettino.
Clark: "Adesso basta fratello!! So che cosa ti sconfigge."
Mith-El: "Niente mi può sconfiggere, io sono immortale!!"
Clark fece per aprire la scatola, ma esitò pensando al dolore che avrebbe provato. Quell'attimo di esitazione gli fu fatale. Mith-El cominciò a sollevarlo e a strangolarlo contemporaneamente. Clark sarebbe morto di lì a poco.
Mith-El: "Addio fratello, farai la stessa fine della tua sciocca puttana terrestre!"
Questo fece arrabbiare Clark che ricorse a tutte le sue forze e pensando a Chloe riuscì ad aprire il cubo di piombo rivelando il suo contenuto. Con le sue ultime energie e urlando di dolore lanciò il pezzo di meteorite verso Mith-El. La pietra fece l'effetto sperato e il nemico cominciò ad afflosciarsi a terra.
Clark si allontanò un poco per riprendere le forze e poi tornò alla carica, contro il fratello, ignorando il dolore che il meteorite gli provocava.
Mith-El si stava rialzando e allontanando dalla pietra verde
Mith-El: "Che… cosa…mi……hai….fatto…."
Clark non parlò. Ululando di dolore prese la pietra, che era stata modellata da Jonathan a forma di pugnale, in mano e lo piantò nel cuore del fratello. Tutto era finito, ma Clark oltre al dolore della pietra sentì anche un insolito e elevatissimo dolore all'addome. Quando abbassò lo sguardo per guardare notò con orrore che con le ultime energie, Mith-El aveva piantato un palo nel corpo non più super-resistente di Clark.
Mith-El: "Addio…fratello."
Mith-El si accasciò al suolo e morì. Clark sperava ancora di farcela, ma stava cedendo
- Infondo - pensò - rivedrò Chloe. Potrò stare con lei per sempre.
Si lasciò andare, vedeva ogni attimo a rallentatore, l'asfalto gli andava incontro lentamente. Poggiò la testa a terra contento che aveva salvato la terra e che avrebbe rivisto Chloe……sentì l'impatto col terreno…….

Il camion prese una cunetta e Clark dette una capocciata sul soffitto. Comparve un coccio nella parte alta del camion.
Clark: "Che ca……"
Jonathan: "Figliolo, va tutto bene?? Non mi dirai che ti sei fatto male…"
Clark non ci capiva niente. Come era possibile? Erano tornati indietro nel tempo, non era successo niente. Almeno non ancora. Era un potere suo? O del fratello? O forse di qualche divinità che gli voleva dare un premio per aver salvato la terra. Avrebbe avuto sempre il dubbio.
Clark spiegò tutto a suo padre.
Jonathan: "Certo che è una cosa strana… sei morto…e sei tornato indietro nel tempo. Boh…Vuoi ancora andare da Chloe?"
Clark non esitò a dire di sì. Chloe era stata l'unica persona che gli era stata vicina nei momenti più duri e Lana……lo aveva chiamato mostro!! Non se lo sarebbe dimenticato.
Giunsero a casa di Chloe e Clark si beccò un vaf… perché l'aveva svegliata. Naturalmente tutto dopo si chiarì.


Epilogo
Chloe e Clark sono mano nella mano sul davanzale di casa sua.
Chloe: "Certo non finisci mai di stupirmi Clark Kent." Clark ebbe un brivido. Erano state le ultime parole che si erano detti.
Clark: "Ormai dovresti sapere che sono pieno di sorprese…"
Si baciarono e la loro attenzione fu attratta da una stella cadente.
Chloe: "Clark esprimi un desiderio."
Clark: "Non ho da esprimerne, il più bello che avevo è diventato realtà adesso." ancora una volta questa frase sortì l'effetto desiderato e Chloe pianse di nuovo.
Clark: "Chloe….fammi un favore. Non esprimere desideri."
La stella si spense nelle profondità dello spazio e Clark e Chloe andarono a casa di lui per stare un po' soli. Clark fu tentato di dirle tutto, ma aveva paura che ci sarebbe rimasta male.
Decise allora di mantenere il suo piccolo grande segreto.
Contemporaneamente una meteora si andava a schiantare contro il sole. Era davvero una meteora??


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