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I romanzi e gli altri libri dedicati a Roswell

La serie ROSWELL HIGH
Commento ai romanzi
a cura di Elisa


La prima cosa che bisogna tenere presente è che i dieci libri scritti da Melinda Metz hanno fornito semplicemente lo spunto per la serie televisiva. Ci sono quindi parecchie differenze con ciò che abbiamo imparato a conoscere e ad amare. Alcune di queste sono di scarsa importanza, altre sono sostanziali.
Cominciamo con le più banali.
Liz fa di cognome Ortecho, la sua famiglia è ispano-americana, aveva una sorella più grande, Rosa, morta per overdose, ed è costretta ad un estenuante autocontrollo per dimostrare di essere la figlia perfetta, che mai commetterà gli stessi errori che hanno portato la sorella ad una tragica fine.
Maria, dai biondi capelli riccioluti, ha un fratello più piccolo, Kevin, e i suoi genitori sono divorziati. La madre passa da un appuntamento all’altro e prende spesso e volentieri in prestito le sue magliette, anche a sua insaputa...
Alex fa di cognome Manes, è l’ultimo di quattro fratelli. Suo padre è militare e vuole in tutti i modi vederlo indossare l’uniforme.
Isabel è nella squadra delle cheerleaders della scuola, che tra l’altro ha il nome scioglilingua di Ulysses F. Olsen High, ed è terribilmente viziata e snob. Ma in realtà ama teneramente il fratello e Michael, e la sua alterigia serve a nascondere il terrore di finire come cavia in un laboratorio se mai qualcuno dovesse scoprire il loro segreto.
Max ha i capelli biondi e gli occhi di un incredibile azzurro.
Michael passa da una famiglia adottiva all’altra, ed è la disperazione del suo assistente sociale. Scopre di avere un fratello più grande.

Sostanziale è, invece, la differenza relativa alla figura dello sceriffo.
James Valenti, infatti, è un agente del Project Clean Slate (letteralmente Progetto Programma di Pulizia), la cui missione è rintracciare ed eliminare tutti gli alieni presenti sulla Terra (ripulire il pianeta, per l’appunto...). E’ quindi un personaggio negativo, e suo figlio Kyle, non proprio un ragazzo modello, ne segue discretamente le tracce.

I nostri tre amici sono figli di scienziati venuti in esplorazione per verificare la possibilità di colonizzare la Terra.
Niente famiglia reale, dunque, né differenziazione dei poteri. Sia Max che Isabel e Michael sono in grado di guarire, di cambiare aspetto, di “camminare nei sogni”, nonché di vedere l’aura che circonda ogni essere, umano e non. Possono connettersi tra di loro toccandosi, ed inserire nel collegamento anche Liz, Maria ed Alex aumentando la forza del proprio potere con la loro energia.
Durante la connessione ognuno di loro emana un’essenza e, tramite le “orbite dei sogni”, una nota di pura musica. Michael ha l’aura rosso mattone e l’essenza di eucalipto, l’aura di Max è verde smeraldo e l’essenza è quella del cedro, Isabel ha il color porpora e l’essenza della cannella. Maria ha l’aura blu e l’essenza di rose, Liz ha l’aura color ambra e l’essenza dell’ylang-ylang, mentre l’aura di Alex è arancione e l’essenza è di mandorle. Il risultato è un arcobaleno di colori con sottofondo profumato e musicale: un evento multimediale, come lo definisce Alex.
Per “camminare” nei sogni, invece, scivolano in uno stato di semi-trance, nel quale vedono apparire le orbite di tutti coloro che in quel momento stanno dormendo. Emettono allora un sommesso segnale sonoro per richiamare quella desiderata e poi possono scegliere se guardare il sogno dall’esterno oppure, ingrandendo le sfere opalescenti delle orbite, entrarvi dentro e divenire parte integrante del sogno stesso.
Si tratta, evidentemente, di effetti che possono solo venire descritti in un libro, non certo riprodotti in televisione. Vero che ormai, con i computer, si può fare di tutto, ma il risultato non sarebbe altrettanto suggestivo!...

Per quel che riguarda la storia dei nostri amici, invece, l’unica cosa riportata fedelmente nella serie “Roswell” è la sparatoria al Crashdown. Il resto diverge in modo notevole, ed è come ritrovarsi catapultati in un mondo parallelo. Si potrebbe quasi dire che i libri raccontino un’unica storia divisa in tanti capitoli, ed è preferibile averli tutti per non rischiare di ritrovarsi con un’incredibile serie di curiosità insoddisfatte e molte domande senza risposta...
La situazione sentimentale è pressoché identica: Max e Liz follemente innamorati, con lui che però cerca di mantenere il rapporto su un piano di amicizia per non metterla in pericolo ancor più di quanto già non lo sia; Maria presissima da Michael, che invece non sa decidersi; Isabel che maltratta Alex prendendolo e lasciandolo senza pensare al male che gli fa.
Il tutto ruota intorno a Max che, nel raggiungere il momento della maturazione, l’”akino”, deve potersi collegare alla “consapevolezza collettiva”, una specie di Internet psichico composto delle anime di tutti gli esseri vivi e morti della sua specie. Il fatto di trovarsi lontano dal pianeta di cui è originario comporta la necessità di usare i cristalli di comunicazione, rimasti a bordo dell’astronave precipitata sulla Terra e di cui non è ancora riuscito a trovare traccia, pena la morte. Lo stesso destino, prima o poi, toccherà anche ad Isabel e Michael. L’intero gruppo si mobilita per salvargli la vita, riuscendovi a caro prezzo: Michael viene catturato da Valenti e tenuto imprigionato in una base sotterranea del Progetto Programma di Pulizia. Riesce a liberarsi da solo, con l’aiuto di Adam, anche lui nato da uno dei gusci d’incubazione contenuti nell’astronave precipitata nel 1947 ma vissuto sempre nella base, ignorando le sue vere origini, e di Cameron, una ragazza umana di cui Michael s’innamora. La connessione alla consapevolezza collettiva è, tuttavia, un’arma a doppio taglio per Max, che si ritrova sempre più sprofondato nella ragnatela psichica, e Isabel decide che è preferibile rischiare di morire piuttosto che ridursi come lui, uno zombie che perfino Liz non sopporta più di avere accanto. Quando anche per lei si avvicina il momento dell’akino, scappa insieme a Michael nel timore che il fratello, pur di salvarle la vita, le metta in mano i cristalli di comunicazione legandola per sempre alla consapevolezza collettiva. Adesso, quindi, l’obiettivo di tutti diventa la distruzione di questa affascinante eppur orrida rete psichica, il solo modo di liberare Max e, come lui, i ribelli del Kindred, la fazione segreta in cui si sono raccolti tutti gli alieni che non vogliono essere risucchiati nella consapevolezza collettiva.

Decisamente una storia diversa da quella televisiva, ma molto affascinante!


© 2002/04 Antonio Genna - Roswell.it

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