"Il sogno (To
Serve and Protect)" (2.11)
“La prima impressione, condivisa da altri
roswelliani, è che questa puntata fosse decisamente ispirata al filone di
X-files e, aggiungerei io con una mia valutazione personale, a tratti
anche a Twin Peaks.
Decisamente in linea con l’andamento della seconda serie e parecchio
inquietante, comunque.
Fortunatamente c’è stato anche tempo per qualche sprazzo di giocosa
ironia, che ancora una volta ha visti protagonisti principalmente Tess e
Kyle.
Kyle si sta radicando sempre più nella convinzione di aver acquisito dei
poteri speciali dopo essere stato salvato da Max e in questo episodio si
mette continuamente alla prova, animato da un sentimento misto di paura e
curiosità.
Infatti assaggia con poca convinzione gli intrugli alieni preparati da
Tess, che però, prevedibilmente, non incontrano il gusto delle sue
delicate papille terrestri.
Tess, a sua volta, si prende gioco di lui con lo scherzo del telecomando,
veramente simpatico, per la verità. Più passa il tempo e più questa coppia
si ritaglia degli spazi ironici all’interno della narrazione,
prevalentemente drammatica, di questa seconda serie.
Fortunatamente ci pensa anche Maria, con la sua carica di innata simpatia,
a rallegrare l’ambiente con battute e sorrisi.
Un po’ appannato, secondo me, non me ne vogliano eventuali fans, il
personaggio di Sean, cugino di Maria.
Sinceramente, non sembra proprio il genere di ragazzo che potrebbe piacere
alla nostra profonda Liz, che nella scorsa serie ha subito
irreparabilmente il fascino del misterioso alieno, Max Evans.
Inoltre la ragazza, immediatamente dopo aver confessato a Maria di pensare
sempre e solo a Max, sembra consolarsi un po’ troppo in fretta con il
nuovo venuto. Un atteggiamento decisamente poco in linea col suo
carattere, almeno per come lo conosciamo…
Ma veniamo ora al nodo centrale della vicenda: il sogno di Isabel.
Abbiamo imparato a non stupirci più di tanto dei poteri mentali della
ragazza, che è in grado di entrare volontariamente nei sogni della gente
per scoprire i loro pensieri nascosti. Un po’ stupisce che decida di farlo
per puro divertimento, non essendoci niente di meglio alla TV, ma
sorvoliamo su questo dettaglio…
Isabel trova prevedibilmente scontato il sogno di Liz, che si conclude
ancora una volta con l’immagine di Max.
Decisamente meno scontato, ed anche molto comico, aggiungerei, è invece il
sogno di Kyle, che passa in pochi secondi dal misticismo orientale ad una
ridicola scena in cui il Buddha risponde al cellulare e invoca il
tele-trasporto, nella migliore tradizione di Star Trek.
Ovviamente i sogni rispecchiano le diverse personalità ed un’interiorità
complessa e al tempo stesso multiforme quale quella di Kyle, non poteva
che riservare curiose sorprese…
Il vagabondare di Isabel produce alla fine un’insospettabile accelerazione
degli eventi e un sogno particolare si inserisce in maniera involontaria
nel suo universo mentale: quello di una ragazza che si aggira nel bosco,
di sera, e viene aggredita da uno sconosciuto e rinchiusa in un sacco.
Il ripetersi insistente del sogno convince Isabel che vi sia un fondamento
di verità nella sua visione e questo la spinge a sollecitare Valenti
affinché esegua delle indagini.
Lo sceriffo si lascia convincere ed arriva perfino a mettere a rischio il
suo lavoro e la sua stessa credibilità, nella convinzione della veridicità
delle affermazioni della ragazza.
Dopo un primo fallimento, Isabel riesce a mettere a fuoco alcuni dettagli
che le permettono di riconoscere non solo l’aggressore ma anche il luogo
dove si trova la ragazza rapita, riuscendo miracolosamente a giungere sul
posto in tempo per salvarla.
Poiché siamo ormai abituati ad aspettarci finali inquietanti a sorpresa,
anche questa volta Roswell non ci ha deluso: Isabel avverte infatti una
strana connessione che la lega alla giovane e induce noi tutti a
sospettare che si siano già conosciute in precedenza da qualche parte.
Non dubitiamo che la questione avrà un seguito…
Che dire? Permane qualche perplessità, come già detto in precedenza, su
questa seconda serie. Certamente stanno facendo la loro comparsa diversi
personaggi nuovi, ma il risultato è forse leggermente dispersivo.
Si avvertiva probabilmente una maggiore intensità quando l’intera vicenda
ruotava intorno ai soli personaggi principali, senza ulteriori dispersioni
di sentimenti ed energie.
Ma aspettiamo ancora prima di esprimere giudizi definitivi, è probabile
che nel finale della serie le energie disperse convergano verso uno scopo
comune veramente esplosivo…” |