"Il raccolto (Harvest)" (2.6)
“Confesso di essere leggermente in imbarazzo questa
settimana per il puntuale commento sulla puntata. Il motivo? Ho qualche
reticenza a confessarlo ma…ho trovato questo episodio leggermente
complesso e di difficile comprensione.
Mi pare comunque di cogliere dai commenti circolati finora, e da questo
traggo una modesta consolazione, di non essere stata l’unica ad avere
qualche perplessità sulla piega che stanno prendendo gli eventi nella
serie.
Siamo tutti d’accordo sulla brusca accelerata della narrazione rispetto al
precedente ritmo di sviluppo dei fatti. Stanno facendo la loro repentina
comparsa, uno dopo l’altro, ambigui personaggi che portano con sé
rivelazioni a catena sul passato dei nostri eroi.
Dopo una prima serie trascorsa all’insegna della difficile ricerca di
esili ed evanescenti tracce, finalmente prendiamo contatto con il mondo
alieno, che fino a questo momento era rimasto avvolto dalle nebbie
dell’incertezza e del dubbio.
In passato potevamo solo limitarci ad immaginare il pianeta di origine e
questo alimentava la fantasia; ora i misteri ci vengono improvvisamente
svelati e curiosamente Antar finisce con l’assomigliare sempre di più alla
Terra, nel bene e nel male. Amori, tradimenti, sete di potere, omicidi:
sembra di assistere ad uno dei consueti telegiornali che con queste amene
notizie giornalmente allietano le nostre giornate. Neppure nello spazio
possiamo sperare di trovare un po’ di consolatoria pace, ci dobbiamo
rassegnare…
Cerchiamo allora di fare insieme il punto della situazione: crollato
definitivamente il miraggio degli alieni bravi e saggi, troppo belli per
essere veri, tutto ad un tratto ci confrontiamo con una realtà a noi fin
troppo nota: siamo davanti alle due fazioni principali, i cari, vecchi,
consolatori “Buoni” e “Cattivi”, protagonisti di tante avventure e di
cinquant’anni di storia del cinema e della TV.
Ma sarebbe troppo facile così e sappiamo bene che a Roswell nulla è ciò
che sembra. Infatti la situazione è molto più complicata: abbiamo un
sovrano (Max) e il suo ribelle braccio destro (Michael). Finora siamo
sempre stati legittimamente portati a pensare che Max dovesse essere
l’unico e indiscusso leader del proprio mondo, mentre Courtney ci svela a
sorpresa che una fazione ribelle degli Skins avrebbe preferito vedere
Michael nei panni del sovrano.
D’altro canto esistono anche gli Skins “Cattivi” (se di bravi di può
parlare) che contrastano sia Max che Michael a vantaggio del perfido Kivar.
Ecco, forse ora le cose iniziano ad essere più chiare…
Il ruolo di Isabel/Vilandra è ancora tutto da definire, come viene anche
sottolineato dall’ambiguo rapporto che si instaura fin da subito tra lei e
Nicholas, il “vecchio bambino” dallo sguardo maligno e carico di promesse
nefaste.
La gita a Copper Summit si presenta tutt’altro che amena, com’era
prevedibile. Per la verità l’impressione avuta fin da subito è che gli
abitanti del paese fossero più alieni degli alieni veri, come sottolineato
anche da una musica volutamente ironica.
Imbarazzante e ridicola la scena nel salotto, per non parlare del vero
capolavoro, la sequenza del funerale. Dopo la
tragicomica scoperta di Liz, che un po’ ricordava certe gag del passato,
che il corpo della senatrice era in realtà solo un involucro vuoto, gli
inconfessabili incubi della nostra infanzia prendono vita: i nostri eroi
si trovano in trappola e circondati da nemici animati delle peggiori
intenzioni.
Nonostante la consapevolezza dell’inevitabile lieto fine penso che tutti
abbiamo temuto anche solo per qualche istante, per il destino dei nostri
amici. Dopo essere sopravvissuti ad un viaggio intergalattico, essere
penetrati più volte in supersorvegliate basi segrete e aver compiuto raid
di inaudita pericolosità sarebbe stato alquanto improponibile vederli
perire miseramente in uno squallido paesino di provincia per mano di un
manipolo di viscidi sovversivi. Dovete darmene atto…
Un po’ ingenua l’avventura di Isabel che senza far troppe domande segue il
perfido Nicholas in un improbabile scantinato pieno di capsule e corpi in
sospensione, che ricorda da vicini i kolossal americani sulla clonazione
e, perché no, anche X-Files.
La figura di Courtney risulta sempre più ambigua, anche se si fa strada
l’ipotesi di un interesse diremmo “personale” nei confronti di Michael,
che giustificherebbe un atteggiamento protettivo e amichevole nei suoi
confronti.
La resa dei conti tra Michael, Maria e Courtney prevedibilmente non è
ancora giunta ma possiamo immaginare che questo strano “triangolo” prima o
poi dovrà risolversi in qualche modo, anche se ancora non sappiamo ancora
se a favore dell’una o dell’altra contendente.
La sequenza finale lascia qualche perplessità: non tutti i “gusci” infatti
sono stati distrutti (presagio di future sciagure) e la fuga di Michael
lascia supporre che potrebbe aver portato con sé quello di Courtney, per
salvarle la vita, ma come si è detto i colpi di scena non mancano e la
scena intera potrebbe anche essere un semplice depistaggio…
Che dire? Abbiamo una settimana di tempo per riprenderci dalla fatica di
interpretare gli ultimi fatti. Chi vivrà vedrà…” |