L'incidente di
Roswell: un approfondimento
a cura di Alessandro
Roswell. Insieme all'Area 51 e' sicuramente il
"caso" ufologico più conosciuto da appassionati e non. Se ne sono
sentite di tutti i colori su questo argomento. Le teorie e le idee sono
molteplici ed è (come sempre) difficile farsi una opinione lucida senza farsi
coinvolgere dalle emozioni e dalle proprie opinioni. Forse il fatto di avere
pensieri personali e' quello che rende l'Ufologia così vasta ed interessante. Recentemente la US AIR FORCE (l'aviazione militare statunitense) ha dichiarato il caso Roswell definitivamente chiuso affermando che "l'oggetto precipitato non era altro che un pallone da alta quota e gli alieni rinvenuti semplici manichini. Si trattò soltanto di un esperimento". E' questa la verità ? Oppure veramente un Ufo precipitò sulla terra e veramente furono rinvenuti cadaveri di Alieni? Partiamo dall'inizio. Nei primi giorni del giugno
1947, alcuni abitanti di Roswell (New Messico) dichiararono di aver visto degli
strani oggetti muoversi di notte nel cielo. Le testimonianze a questo riguardo
sono confuse ed e' impossibile affermare con sicurezza che si trattasse
effettivamente di Ufo. Giorni dopo ci fu la testimonianza di un'altro signore, un certo William Woody che affermò di aver visto proprio uno di questi meteoriti (nello stesso giorno dei Wilmot) muoversi nel cielo e scomparire dietro l'orizzonte (forse precipitando). Ed ancora un'altra storia proviene da due suore che lavoravano nel locale ospedale di Saint Mary, Madre Superiora Mary Bernardette e Suora Capistrano che raccontarono di aver visto una luce brillante muoversi nel cielo tra le 11:00 e le 11:30 del mattino. Una dichiarazione più recente invece di un ex Caporale dell'esercito dice di un oggetto muoversi nel cielo emanando una luce arancione. L'oggetto sarebbe stato grande quanto la luna. Queste dichiarazioni, vecchie e recenti, lasciano immaginare che le persone coinvolte abbiano visto una semplice meteora nelle sue caratteristiche principali e secondo vari passaggi nell'atmosfera terrestre. Non si può tuttavia, affermare con assoluta sicurezza che si trattasse certamente di un meteorite. Difatti qualche giorno dopo successe qualcosa... Il signor William Brazel lavorava nella fattoria dei signori Foster durante l'estate dello stesso anno (47). Questa fattoria si trovava fra la città di Roswell e quella di Corona. Fu Brazel a scoprire dei detriti di un disco volante precipitato proprio lì intorno. Quando e come lo scoprì non e' stato mai reso noto inizialmente, anche se uno dei suoi figli raccontò molto riguardo la scoperta. Bil Brazel (che era appunto il figlio maggiore) raccontò che (la sera dello stesso 2 Giugno) suo padre era all'interno della fattoria con gli altri figli quando all'improvviso si udì un forte boato simile al suono emesso da un fulmine. Insieme al rumore ci fu una tremenda esplosione e bagliori di luce nel cielo.
A questo punto William Brazel si dirige con il
suo camion sul luogo approssimativo e raccolse dei resti che vide sul terreno
per poi tornare indietro alla fattoria. Le informazioni sono un po' confuse in
quanto non e' accertato che il terreno fosse bruciato a seguito dell'esplosione
o meno. Altre incongruenze si hanno da alcune a dir poco contorte dichiarazioni
dei figli che in un primo momento confermarono la storia e in un secondo
dichiararono che il loro papà viveva da solo nella fattoria Foster. Un'altro presunto testimone coinvolto con il
ritrovamento dei resti e' l'allora giovane Timothy D. Proctor (figlio di amici
di William Brazel), la madre Loretta affermò che suo figlio era presente ma
che era ancora troppo piccolo per ricordare e capire cosa stesse succedendo. In
seguito Loretta e suo marito Floyd parlarono con il Brazel di questi
ritrovamenti ed il signor Floyd dichiarò che l'amico raccontava dei resti come
qualcosa di molto strano. I disegni ritrovati su alcuni di essi ricordavano
alcune iconografie giapponesi o cinesi e che il metallo di cui erano composti
era veramente diverso da qualsiasi altro che conosceva.
Il tutto sarebbe stato confermato dalla sorella
di William, Lorraine Blazer che raccontò di come il fratello fosse sconcertato
di aver fatto quella scoperta e di come fossero strani quei resti. La notizia
fu pubblicata ancora una volta dal Roswell Daily Record (il 9 di giugno) con
una intervista a Brazel che rivelò altri particolari della vicenda. Brazel era
convinto che quei resti fossero di un disco volante anche in reazione alle voci
di avvistamento che aveva sentito i giorni prima. Affermò inoltre di essere
sicuro che non si trattasse dei resti di un veicolo creato dall'uomo.
All'epoca dei fatti nessuno aveva in mente cosa fosse un Ufo e fu messa una taglia di 3000 dollari per ogni singolo reperto rinvenuto nell'aria del crash. L'iniziativa non fu presa in considerazione quasi da nessuno. A questo punto entra in scena Jesse A. Marcel, un ufficiale della RAAF (Roswell Army AirForce) convocato dallo sceriffo Wilcox. Insieme al collega ufficiale Sheridan Cavitt, il Marcel si recò prima dallo sceriffo da cui apprese le testimonianze pervenute e in seguito si recò sul luogo del crash per vedere quanto ci fosse di vero in quelle storie (7 Giugno 1947).
In una recente più recente
intervista (nel 1979, un anno prima che morisse), Marcel aveva dichiarato di
conoscere a perfezione qualsiasi pallone o aereo usato dalla aviazione
militare e civile e difatti dopo aver osservato i resti che ritrovò nell'area
disse che certamente non si trattava di un velivolo aereo americano e tanto
meno di un missile o qualcosa di simile. Marcel provò a bruciarne uno dei
resti ma questo non prese fuoco, provò allora a romperlo con un pesante
martello ma non riuscì a provocare nemmeno un piccolo graffio.
Lo stesso giorno, intorno alle
16:00, Lydia Sleppy, alla KSWS (una radio di Roswell), iniziò a diffondere la
notizia che i resti di un oggetto non identificato erano stati ritrovati
vicino la fattoria dei Foster. La trasmissione fu bruscamente interrotta
dall'intervento della FBI. La notizia si sparse in tutta l'America e la
stampa fu divisa tra coloro che riportarono la storia come un incidente
durante un esperimento dell'aviazione e quelli che scrissero la storia
dell'oggetto misterioso precipitato al suolo. Questo per il motivo che alcuni
giornali uscivano anche nel pomeriggio.Fra questi vanno riportati il Chicago
Daily News, Los Angeles Herald Express, San Francisco Examiner, Roswell Daily
Record che raccontarono la versione "aliena", mentre quella
ufficiale da cover up fu riportata dal New York Times, Washington Post e dal
Chicago Tribune (tanto per citarne alcuni) il giorno seguente. |
Articolo tratto dal sito
www.geocities.com/majestic12it curato
da Alessandro,
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